sabato 25 marzo 2017

La cessione di Mepal porta in utile il bilancio del Palermo 2015/16.



Luca Marotta


La plusvalenza realizzata con la cessione della società controllata Mepal ad una società straniera, avvenuta nel mese di giugno 2016, ha permesso al Palermo di chiudere il bilancio di esercizio 2015/16  con un utile al netto delle imposte di Euro 395.743. L’esercizio precedente, riguardante il campionato disputato in Serie A, evidenziava un utile al netto delle imposte di Euro 296.885.
La gestione economica del Palermo, essendo “teledipendente”, ha necessità delle plusvalenze.

Il bilancio 2014/15 ha beneficiato della plusvalenza di a € 27.600.000, realizzata attraverso la registrazione nel mese di giugno 2015 della cessione di Dybala.
Il bilancio 2015/16 ha beneficiato della plusvalenza di € 21.946.336, realizzata attraverso la registrazione nel mese di giugno 2016 della cessione della società controllata Mepal.
Il bilancio 2016/17 beneficerà della plusvalenza di Euro 13.039.000, relativa alla cessione al Siviglia di Vazquez.

Dal punto di vista sportivo la stagione 2015/16 si è conclusa con il conseguimento del sedicesimo posto in Serie A, che ha permesso la permanenza in Serie A anche per il 2016/17.

La continuità aziendale.

La relazione della Società di Revisione “Baker Tilly Revisa” evidenzia due richiami di informativa.
Il primo richiamo di informativa riguarda ciò che gli Amministratori hanno scritto nella Relazione sulla Gestione a proposito del fatto che a fine stagione è stata ceduta l'intera partecipazione detenuta nella società. Mepal S.r.l. per l'importo di Euro 40.000.000, realizzando una plusvalenza di Euro 21.946.336. Gli Amministratori hanno scritto: “L'acquirente è una società che opera nel campo internazionale con maggiori possibilità di raggiungere i sostenitori e i tifosi della squadra anche all'estero ed è dotata di maggiori mezzi finanziari tali da poter realizzare il centro sportivo di Carini”.
Il secondo richiamo di informativa, che è anche riportato nella Relazione sulla Gestione, riguarda il fatto che “gli effetti del piano di riduzione dei costi, in particolare legati al parco giocatori, e la generazione di future plusvalenze derivanti dalla cessione di alcuni giocatori potranno dare un rilevante contributo al riequilibrio economico e finanziario della società. Resta comunque sempre presente l'impegno della proprietà a far fronte ad eventuali necessità finanziarie qualora gli obiettivi sopra esposti non si dovessero realizzare al fine di garantire gli adeguati flussi finanziari alla società.”

Quanto scritto sopra, confermerebbe che la società sta attuando una gestione che ha come obiettivo l’equilibrio economico basato sulla riduzione dei costi e l’incremento dei ricavi, in tal modo le eventuali plusvalenze realizzate costituiranno dei benefici aggiuntivi.

La struttura dello Stato patrimoniale.



L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,1 (1,09 nel 2014/15), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, così come valutato in bilancio, sarebbe sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,48 (0,65 nel 2014/15), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,1 (0,08 nel 2014/15).
Infatti, l’equity ratio è pari a 9,2%. Il ricorso al capitale di terzi è superiore ai mezzi propri.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 30.06.2016 ammontano a € 101,96 milioni (da cui bisognerebbe dedurre i 5 milioni del finanziamento soci), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 66,4 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,46, comunque inferiore alla soglia massima consentita del 2015/16 stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 2. Tale soglia è destinata a ridursi nel 2017/18 a 1,5.

I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono sul totale dell’attivo per il 18,3%. Le immobilizzazioni finanziarie incidono sul totale dell’attivo per il 2,4% (14,8% nel 2014/15).
Il totale dell’attivo al 30/06/2016 ammonta a € 126,7 milioni (€ 140,4 milioni nel 2014/15) e registra un decremento del 9,7%. Le Immobilizzazioni immateriali pari a € 34,6 milioni (€ 38,6 milioni nel 2014/15), rappresentano il 27,3% delle attività. Tali immobilizzazioni comprendono anche il valore della Library relativa alle immagini di archivio acquistate dalla RAI, per un valore contabile netto di € 8.100.900. Il valore netto della voce relativa alla capitalizzazione dei costi del vivaio ammonta a € 2.530.281. Le “migliorie su beni di terzi”, pari a € 274.968 (€ 23.690 nel 2014/15), riguardano le spese capitalizzate per lo stadio di proprietà del Comune “Renzo Barbera” e per lo stadio “Tenente Onorato” dove si allena la prima squadra.
Le immobilizzazioni immateriale in corso e acconti, pari a € 570.000, riguardano gli accordi preliminari sottoscritti con la società calcistica NK Inter Zapresic e con il procuratore Al Geto Doo per l'acquisto del calciatore Nestorovski.
Le Immobilizzazioni finanziarie diminuiscono da € 20.851.107 a € 3.038.495 e riguardano crediti verso terzi e depositi.
La voce più importante dell’attivo circolante riguarda i crediti dell’attivo circolante, che ammontano a € 87,2 milioni (€ 58,2 milioni nel 2014/15), con un incremento di 29 milioni pari al 68,8%.
Le disponibilità liquide diminuiscono da € 21.972.921 a € 39.077.
I ratei e i risconti attivi aumentano da € 561.624 a € 1.704.017 e riguardano dei risconti attivi.
per assicurazioni e altro per € 1.328.563 e interessi passivi e oneri finanziari per € 375.454.

La Cessione di Mepal.

Il motivo della riduzione delle immobilizzazioni finanziarie risiede nella cessione delle quote della società controllata Mepal S.r.l. unipersonale, nel mese di giugno 2016. Mepal S.r.l detiene il marchio "Palermo Calcio". Nella Nota integrativa si legge che le motivazioni della cessione sono state molteplici. “L'acquirente è una società che opera nel campo internazionale con maggiori possibilità di raggiungere i supporter della squadra, anche all'estero e dotata di mezzi finanziari tali da poter realizzare il Centro Sportivo di Carini.” Le quote di Mepal sono state cedute al prezzo di 40 milioni di Euro con pagamento dilazionato. Secondo gli Amministratori, “questa operazione ha permesso dotare il Palermo Calcio di mezzi finanziari per la gestione corrente o eventualmente anche straordinaria”. La cessione della partecipazione ha generato una plusvalenza di Euro 21.946.336.
Nel 2014/15, le partecipazioni in imprese controllate riguardavano la partecipazione totalitaria nella società “Mepal srl”, esposta per € 18.053.664. La Mepal era stata costituita per la commercializzazione dei prodotti a marchio “Palermo Calcio” ed era stata posta in liquidazione il 14/02/2008, ma tale procedura fu revocata, al fine di utilizzare la stessa Mepal per il progetto del nuovo stadio. Il 26 giugno 2014 fu deliberato un aumento del capitale sociale di Mepal da € 50 mila a € 100 mila e nello stesso atto è stato conferito da parte di US Città di Palermo SpA il ramo d’azienda contenente il contratto di locazione finanziaria con Unicredit Leasing SpA (ex Locat SpA) avente ad oggetto il marchio, il piano di merchandising e i contratti di licenza stipulati con  Flash Trading Group srl e Swan Co Srl; il tutto fu valutato 17 milioni di Euro, utilizzando l’importo di € 16.950.000 come riserva da sovrapprezzo azioni.


Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori netti sono pari a € 23,1 milioni, nel 2014/15 erano pari a € 28,1 milioni. La variazione diminutiva di € 4,9 milioni è stata determinata da investimenti per € 15,87 milioni, cessioni per un valore contabile netto di € 9,98 milioni e ammortamenti per € 10,8 milioni.
Tra gli acquisti, compresi i costi di mediazione, spiccano: Balogh (DSVC F. Szervero ZRT) per € 5.052.691; Cassini (S.C. Corinthians Paulista) per € 2.502.940; Hiljemark (PSV) per € 2.381.392; Makienok per € 2.795.000 e El Kaoutari (Montpellier H. SC) per € 2.000.000.
Le cessioni di calciatori avvenute per l’importo complessivo di € 11.000.000, hanno comportato degli storni dei rispettivi valori contabili per € 9.988.438, questo significa che sono prevalse le plusvalenze per € 1.011.562. Le cessioni più importanti sono state: Belotti al Torino Calcio Spa per € 8.000.000; Benali al Delfino Pescara Calcio 1936 s.r.l. per € 1.000.000 e Viviano alla Sampdoria Calcio Spa per € 2.000.000.

L’importo più elevato per “Mediazione Tesseramento” capitalizzato riguarda  Top Sport Consulting per Balogh per € 2.800.000.

Dopo la chiusura dell’esercizio sono state effettuate cessioni per 17,1 milioni ed acquisti per € 8 milioni. La cessione di Vazquez al Siviglia è stata effettuata per Euro 14.250.000 con una plusvalenza di Euro 13.039.000, che eserciterà il suo effetto nel bilancio 2016/17.

L’indice di Copertura del Patrimonio Calciatori
L’indice di Copertura del Patrimonio Calciatori, dato dal rapporto tra mezzi propri e valore contabile netto dei diritti pluriennali, fornisce informazioni riguardanti la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Se è pari o superiore a 1, significa che i calciatori sono stati acquistati con mezzi propri, in caso contrario col ricorso al capitale di terzi. Nel caso in questione, tale indice è inferiore a 1, ed è pari a 0,5 (0,4 nel 2014/15).

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo per € 11.659.476, mentre nel 2014/15 era positivo per € 11.263.731. I mezzi propri finanziano solo il 9,2% del totale dell’attivo.
La variazione in aumento di € 395.745 è dovuta essenzialmente all’utile netto d’esercizio 2015/16.
Gli amministratori hanno proposto di accantonare a riserva legale la somma di € 19.747 e la somma di € 375.956 a parziale copertura della perdita pregressa.
L’Assemblea dei Soci ha approvato la proposta.

Il Passivo.

I fondi per rischi e oneri risultano aumentati di € 837.604, da € 9.488.497 a € 10.326.101 e riguardano accantonamenti per controversie legali con fornitori per € 3.409.114; accantonamenti per contenzioso fiscale per € 1.446.756. Inoltre, A fronte dei rischi che potranno derivare dall’interpretazione delle norme legislative, “prudenzialmente”, il Palermo ha accantonato l’Irap sulle plusvalenze al fondo imposte. Nel dettaglio sono stati accantonati i seguenti importi comprensivi di interessi: IRAP 2015-16 per € 48.757; IRAP 2014-15 per € 1.657.902; IRAP 2013-14 per € 381.526; IRAP 2012-13 per € 423.782; IRAP 2011-12 per € 1.360.675 e IRAP 2010-11 per € 1.205.589, oltre a € 392.000 per eventuali sanzioni. 

Il fondo per le controversie legali con fornitori è stato incrementato nel 2015/16 di Euro 590.000 per il rischio di soccombenza probabile con riferimento alla causa in corso con la società Pencill Hill. Nei primi mesi del 2016/17 è stato definito un accordo transattivo secondo il quale l'importo dovuto dal Palermo alla Pencill Hill è pari agli accantonamenti fatti nel corso degli esercizi al fondo per la lite in corso, complessivamente pari a Euro 3.280.000.

Il totale dei debiti diminuisce da € 114.492.523 a € 101.963.961 e finanzia l’80,5% dell’attivo.
La voce più importante riguarda i “Debiti verso banche” per € 40.464.814. I debiti verso fornitori aumentano da € 28,1 milioni a € 30.379.456. I “Debiti verso Enti –Settore specifico” diminuiscono da € 20,86 milioni a € 6.385.389.
I debiti tributari aumentano da € 8 milioni a € 9.229.294 e comprendono:
-          imposte iscritte a ruolo sugli accertamenti in essere per Euro 2.478.256, in attesa di sentenza delle Commissioni Tributarie, rateizzate da “Riscossione Sicilia” in 72 rate mensili a partire dal mese di dal mese di gennaio 2016;
-          imposte iscritte a ruolo sugli accertamenti in essere per Euro 165.777 , in attesa di sentenza delle Commissioni Tributarie, rateizzate da “Riscossione Sicilia” in 72 rate mensili a partire dal mese di febbraio 2016;
-          Debiti verso l'Erario per le ritenute da versare per Irpef dipendenti, lavoratori autonomi e collaborazioni per Euro 3.653.016, che riguardano le ritenute sulle mensilità di maggio e giugno, che sono state versate all'Erario nei mesi successivi;
-          Debiti verso l'Erario per l'Iva relativa al mese di dicembre 2014 per Euro1.729.291, rateizzata in 20 rate trimestrali;
-          Debiti verso l'Erario per l'Iva relativa al mese di giugno per Euro 448.474;
-          Debiti verso l'Erario per l'Irap di competenza dell'esercizio al netto degli acconti versati per Euro 754.479.

La voce “Altri debiti”, pari a € 8.032.953 (€ 10.121.710 nel 2014/15), è costituita dai debiti per stipendi e collaborazioni e riguarda gli stipendi e dei compensi maturati nei mesi di maggio e di giugno, interamente pagati nei mesi successivi. Tale voce comprende anche delle indennità di risoluzione rateizzate.

I ratei e i risconti passivi diminuiscono da € 4.720.348 a € 2.296.839.

La posizione finanziaria netta.

  

L’indebitamento finanziario netto risulta pari a € 45,4 milioni (€ 23,8 milioni nel 2014/15) determinato da disponibilità liquide per € 39 migliaia; debiti verso banche per € 40,5 milioni e debito per finanziamento soci per € 5 milioni. I “Debiti verso banche” comprendono i debiti verso società di factoring per € 32.693.925; un mutuo chirografario per € 5.437.244, contratto con Banca Nuova e scoperti di conto corrente per Euro 2.333.645.

Risulta un EBITDA negativo per € 5.033.358; mentre nel 2014/15 era positivo per € 23.125.217 e le disponibilità liquide sono diminuite di 21,9 milioni di Euro.

La voce “Crediti verso Enti –Settore specifico” è così composta: per € 34.607.096 da crediti verso le società calcistiche italiane; per € 323.963 da crediti verso le società calcistiche straniere; per € 1.262.443 da crediti verso la Lega in conto campionato. Il club maggiormente esposto è la Juventus, per € 24.000.000, di cui € 8 milioni entro il 30.06.2017 e due rate da 8 milioni entro il 30.06.2019.
La voce “Debiti verso Enti –Settore specifico” è così composta: per € 4.147.506 da debiti verso le società calcistiche italiane; per € 2.237.883 da debiti verso le società calcistiche straniere. L’importo maggiore riguarda l’Albinoleffe per € 2.660.000.
Considerando anche i debiti e i crediti da calciomercato, la posizione finanziaria netta risulta positiva per € 25,3 milioni, ed è conforme a quanto auspicato dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,49, superiore alla soglia minima del 2015/16 stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,4.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è diminuito del 37,9% e ammonta a € 56.405.416 (€ 90,8 milioni nel 2014/15). I Costi della produzione risultano diminuiti in misura inferiore, ossia del 21,5%, passando da € 95.166.454 a € 74.667.271. Il decremento delle plusvalenze calciatori ha fatto sì che lo squilibrio economico si accentuasse, determinando una differenza tra valore della produzione e costi della produzione negativa per € 18.261.855. Per il riequilibrio del risultato finale ha contribuito la plusvalenza di Euro 21.946.336 realizzata con la cessione di Mepal



I Ricavi.

I ricavi per diritti TV sono aumentati di € 521.932, da € 34.606.691 a € 35.128.623 ed incidono per il 73,7% sul fatturato netto e per il 62,3% sul valore della produzione. E’ un dato che conferma la “teledipendenza” del Palermo.

L’Indice di “Efficienza Televisiva” della Rosa dei Calciatori.

L’efficienza televisiva della rosa dei calciatori può essere misurata dal rapporto tra ricavi TV e valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
Quanto maggiori sono i ricavi TV e quanto è minore il valore contabile della rosa, tanto maggiore sarà l’efficienza televisiva.
Nel caso specifico l’indice di efficienza televisiva è buono perché superiore a 1, essendo pari a 1,52 e quindi l’investimento nella Rosa Calciatori rende in misura maggiore rispetto allo stesso in termini di ricavi televisivi.

I ricavi da gare incidono solo per il 6,4% sul valore della produzione e per il 7,6% sul fatturato netto e sono diminuiti del 12,26% da € 4.104.517 a € 3.601.180. I ricavi per abbonamenti sono aumentati da € 1.928.293a € 1.874.034 con 10.023 tessere vendute, mentre i ricavi da gare in casa sono stati pari a € 1.727.146. La Campagna abbonamenti 2016/2017 si è conclusa con la sottoscrizione di 6.318 tessere, con un ricavo di € 1.125.000.

I proventi commerciali registrano solo un’incidenza del 6,15% sul valore della produzione. In particolare, i proventi da sponsorizzazione aumentano da € 2.857.503 a € 3.031.139. I proventi pubblicitari ammontano a € 1.676.140 (€ 2.363.845 nel 2014/15); mentre i proventi commerciali e royalties risultano pari a € 124.089 (€360.844 nel 2014/15).  

La voce ricavi e proventi diversi, diminuisce a € 305.051da € 2.773.516.
Il totale capitalizzazione costi del vivaio ammonta a € 1.379.897. La voce "contributi in conto esercizio" di Euro 2.295.593 riguarda i contributi ricevuti dalla Lega Calcio.

Il Player Trading.



Durante il 2015/16 l’attività di Player Trading non è riuscita a coprire i costi annuali dei cartellini.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali crollano dell’ 84,69% a € 5.920.476 (€ 38.669.065 nel 2014/15). La plusvalenza maggiore è quella di Belotti (Torino Calcio Spa) pari a € 4.666.666, seguita da quella di Benali (Delfino Pescara Calcio 1936 s.r.l.) pari a € 737.500.
I ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori risultano pari a € 300 mila, riguardanti Viviano.
Le minusvalenze per cessioni calciatori risultano pari a € 4.908.914 (€ 4.364.886 nel 2014/15). Le minusvalenze maggiori hanno riguardato soprattutto delle risoluzioni consensuali come Della Rocca per € 1.400.000; Viola per € 830.269; Lores per € 560.000; Rigoni per € 500.000.
L’ammortamento della rosa calciatori ha registrato un decremento del 51,23%, variando da € 21.158.130 a € 10.806.549.

I Costi.

Il costo con maggior incidenza sui costi della produzione, pari al 53,3%, è quello del personale, ammontante a € 39,8 milioni (€ 41,8 milioni nel 2014/15), con un decremento del 4,79% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza del costo del personale sul valore della produzione è del 70,5% e sul fatturato netto è dell’83,4%.
Il costo del personale tesserato ammonta a € 37.733.357 (€ 37.805.204 nel 2014/15).

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore risulterebbe di 0,84 tale valore sarebbe conforme al valore soglia previsto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva 2015/16, che è di 0,9.

Gli ammortamenti e le svalutazioni, in totale ammontano a € 12.169.397, con un decremento del 48,1%. Ovviamente gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 77.100, mentre gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 12.246.497, con un decremento del 47,6%.
I costi per servizi diminuiscono da € 14.299.976 a € 10.020.265, con un decremento del 29,93%, Tale voce comprende le “spese amministrative, pubblicitarie e generali”, che ammontano a € 6.850.108, che a loro volta comprendono il costo dei consulenti esterni per le operazioni di calciomercato. Come costo l’importo maggiore pari a € 293.000, riguarda i costi di mediazione riconosciuti a “Gilino International” per El Koutari; la Mediazione trasferimentodi Belotti del l’agente Zambetti Stefano è costata € 192.400.
Complessivamente i compensi corrisposti agli agenti, sia quelli imputati a costo che quelli capitalizzati, sono stati pari a € 7.661.915 (€ 7.165.980 nel 2014/15).
I costi per godimento di beni di terzi pari a € 1.262.642, registrano un incremento del 3,74%, dovuto e comprendono il costo di € 1 milione per l’utilizzo del marchio.
Gli oneri diversi di gestione, comprensivi delle minusvalenze, risultano pari a € 9.128.171 e risultano in calo dell’ 1,1%.
La differenza tra valore e costi di produzione risulta negativa per € 18,3 milioni, mentre nell’esercizio precedente era negativa per € 4,34 milioni.

La gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria risulta negativa per € 2,2 milioni. I proventi finanziari risultano pari a € 537.073. Gli oneri finanziari risultano pari a € 2.610.042. Gli interessi passivi bancari risultano pari a € 2.306.238, mentre gli interessi diversi ammontano a € 303.804.

Le Imposte

Risultano imposte correnti per IRAP per € 1.070.555 e Imposte differite (anticipate)per IRES per € 3.244. Nel 2014/15 erano state calcolate imposte anticipate per 5,5 milioni di Euro.
Nell'esercizio chiuso 2015/16, nella nota integrativa è scritto: “le imposte anticipate non sono state utilizzate perché la plusvalenza di Euro 21.946.336 derivante dalla cessione dell'intera partecipazione detenuta nella società Mepal Srl, che soddisfa i requisiti   "pex" (art.87 comma1 del TUIR), ha beneficiato di una esenzione dal reddito imponibile del 95%.”

Il Break-even.

Il risultato prima delle imposte risulta positivo per € 1.469.542, nel 2014-15 era negativo per € 3.277.560, nel 2013-14 era negativo per € 27.300.251.
Il risultato aggregato è negativo per 29,1 milioni di Euro.

Evoluzione prevedibile.

Secondo gli Amministratori, l'esercizio 2016-2017 continuerà a beneficare dei risultati dell'efficientamento avviato nella stagione sportiva 2013-2014 e consolidatosi nel 2014-2015.
Per la stagione 2016-2017 sono attesi ricavi in linea con quelli realizzati nel 2015/16 grazie al beneficio dei ricavi televisivi, cui si dovranno aggiungere le plusvalenze.
Secondo gli amministratori l’effetto combinato della riduzione dei costi e “la generazione di future plusvalenze derivanti dalla cessione di alcuni calciatori potranno dare un rilevante contributo al riequilibrio economico e finanziario della società”.
Tuttavia, bisognerà verificare come i risultati sportivi poco brillanti possano impattare sui risultati economici.

Sull’evoluzione prevedibile, potrebbe incidere l’annunciato cambio di proprietà.

Il 6 marzo 2017 con un comunicato stampa apparso sul sito web ufficiale (Link: http://palermocalcio.it/it/1617/news/paul-baccaglini-il-nuovo-presidente-34015 ),
U.S. Città di Palermo ha comunicato  che il nuovo Presidente è Paul Baccaglini.
Paul Baccaglini ed il suo fondo hanno manifestato, interesse per la acquisizione del Palermo Calcio e la realizzazione degli impianti sportivi. In base all’accordo raggiunto, contrattuale Paul Baccaglini, in proprio e quale membro fondatore e rappresentante di INTEGRITAS Capital, ha concordato tramite società che lui indicherà entro il 19/4/17 l'acquisto del 100% delle quote del Palermo Calcio, il cui trasferimento dovrà avvenire entro il 30/4/17.
Paul Baccaglini ha assicurato un programma con la copertura finanziaria per lo sviluppo del progetto sportivo legato a quello tecnico per la costruzione del nuovo stadio e del centro sportivo.


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