Luca Marotta
La società “S.S.C. Napoli S.p.A.” registra la seconda
perdita consecutiva; infatti, ha chiuso il bilancio 2015/16 con una perdita di 3.211.239
Euro; mentre l’esercizio precedente era stato chiuso con una perdita di
13.074.596 Euro e l’esercizio 2013/14 con un utile netto di 20.217.304 Euro.
Nel 2015/16 si è registrato un aumento dei ricavi. Il
fatturato netto è aumentato da € 125,8 milioni a € 144,1 milioni. L'incremento
è dovuto, principalmente, ai maggiori ricavi televisivi e degli altri diritti
commercializzati in forma centralizzata dalla Lega Serie A. Deloitte, nella sua
classifica “Football Money League”, colloca il Napoli al trentesimo posto con 142.7
milioni di fatturato.
La perdita 2015/16 potrebbe essere spiegata anche con il
problema della crescita dimensionale del club. Il volume dei costi della
produzione raggiunto, pur essendo diminuito del 3,5%, necessita anche dei
ricavi da Champions o di plusvalenze più elevate.
La strategia del Napoli negli ultimi sei anni ha
privilegiato l’investimento in calciatori trascurando l’investimento in infrastrutture
sportive, basti pensare alla cifra investita in calciatori che è stata di € 352,16
milioni.
Anche per il 2015/16, il Napoli può vantare l’assenza di
debito bancario.
Dal punto di vista sportivo, nella stagione 2015/16, il
Napoli è giunto secondo in campionato con 82 punti, acquisendo il diritto a
partecipare alla fase a gironi della UEFA Champions League 2016/17. Nella
competizione Europa League 2015/16, il Napoli ha raggiunto i sedicesimi e in
Coppa Italia, il Napoli ha raggiunto i quarti.
La continuità
aziendale.
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine
dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e
quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del
Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
Gli amministratori hanno redatto il bilancio in base al
principio della continuità aziendale. La Società di Revisione Baker Tilly
Revisa S.p.A. ha certificato il bilancio e non ha mosso alcun rilievo al
riguardo. Per quanto riguarda la verifica del
presupposto della continuità aziendale, nella Relazione del Collegio Sindacale è
scritto che l’operato della direzione è stato adeguato e “non foriero di
criticità in un ragionevole orizzonte temporale di riferimento”.
Secondo il Collegio Sindacale la perdita di esercizio non
pregiudica la solvibilità e la continuità aziendale, né impone, alla luce della
consistenza del Patrimonio Netto, il ricorso ad alcuno dei provvedimenti di cui
all’articolo 2446 del codice civile.
Rapporti infragruppo
e parti correlate.
Il Collegio Sindacale ha scritto che le operazioni
infragruppo e con parti correlate sono state giudicate congrue e rispondenti
all’interesse della Società. Nel bilancio è ribadito che le operazioni poste in
essere con le citate Società del Gruppo di appartenenza sono state concluse in
base a normali condizioni di mercato.
Dal punto di vista economico, tali rapporti hanno generato
un saldo negativo per € 410.976. La Filmauro Srl ha riaddebitato commissioni
fideiussorie per € 152.831, altri servizi per € 114.800 ed ha percepito
“Management fee” per € 110.000, poiché, relativamente all’area gestionale
amministrazione e finanza, il Napoli si avvale delle prestazioni lavorative di
alcuni dirigenti della capogruppo sulla base di un contratto di “management
fee”.
La Filmauro srl ha invece pagato sponsorizzazioni per € 100.000.
Nel complesso il rapporto con la Filmauro Srl ha generato un saldo negativo per
€ 246.605.
L’outsourcing dei servizi amministrativi ha generato costi
per circa € 185 mila, di cui € 160.000 (€ 157.989 nel 2014/15) da parte di Auro
servizi srl ed € 25.000 (€ 24.118 nel 2014/15) da parte di Cineservices srl,
poiché relativamente agli adempimenti amministrativi, fiscali e di gestione del
personale, la società si avvale delle prestazioni fornite dalle società Auro
Servizi S.r.l. e Cineservices S.r.l., controllate dalla Filmauro S.r.l.
rispettivamente al 99% e 60%.
Dal punto di vista finanziario, il saldo crediti e debiti
complessivo con parti correlate è a credito per € 228.755 (€ 1.070.218 nel
2014/15). La maggior parte deriva dal rapporto con la controllante per via
dell’adesione al consolidato fiscale.
Il saldo tra crediti e debiti complessivo verso Filmauro Srl
è positivo per € 900.176. Esistono crediti da consolidato fiscale per € 8.987.369
e debiti per finanziamenti infruttiferi soci per € 3.911.220 oltre ai Debiti da
Consolidato Iva per € 4.285.895.
La struttura
dell’attivo.
Il totale dell’attivo risulta sostanzialmente invariato ed ammonta
€ 183,87 milioni (€ 183,8 milioni nel 2014/15). Il 32,3% delle attività è
costituito da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali sono
trascurabili, essendo pari a € 340 mila (€ 426 mila nel 2014/15), e non
includono infrastrutture sportive.
Tra le immobilizzazioni immateriali l’avviamento (€ 153.846 nel
2014/15) risulta completamente ammortizzato. L’avviamento aveva un costo
storico di 19,5 milioni. Negli esercizi precedenti, l’avviamento era stato
iscritto, con il consenso del Collegio Sindacale, per l’ammontare effettivamente
pagato a tale titolo nell’ambito dell’acquisto del ramo d’azienda dal
fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. Il costo è stato ammortizzato
considerando un periodo di recupero pari a dieci anni.
La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”,
compresa tra le immobilizzazioni immateriali, ammonta a € 38 (€ 104.360 nel 2014/15),
con un costo storico di € 13.171.218 e riguarda l’acquisto dei marchi sociali,
della denominazione e altri segni distintivi, dei trofei ed agli oneri
accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento
della S.S. Calcio Napoli S.p.A..
L’attivo circolante rappresenta circa il 67,4% dell’attivo e
le notevoli disponibilità liquide, pari a € 80.667.605 (€ 49,95 milioni nel 2014/15),
incidono per il 43,9% sul totale dell’attivo. La parte non corrente dell’attivo
circolante è di circa € 3,6 milioni (€ 13,8 milioni nel 2014/15), pertanto il
capitale circolante netto è positivo per circa € 35,5 milioni (€ 38 milioni nel
2014/15).
I crediti verso la controllante, pari a € 9.153.191 (€
10.210.326 nel 2014/15), comprendono quanto richiesto a seguito di istanza di
rimborso IRES per € 2.711.227; i crediti rinvenienti dalla miglior stima della
perdita fiscale per € 235.174; il credito residuo rinveniente dal trasferimento
della perdita fiscale dei precedenti esercizi per € 6.008.585 e i crediti derivanti da trasferimento delle ritenute
d’acconto subite pari a € 32.383
Il Valore della Rosa.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono
pari a € 59,2 milioni (€ 61,15 milioni nel 2014/15). Il decremento di € 2 milioni
è dovuto a investimenti per € 50,54 milioni, a cessioni per un valore contabile
residuo di € 2,36 milioni, ammortamenti per € 50,12 milioni (€ 49,79 milioni
nel 2014/15).
Dal 2009/10 risultano investimenti complessivi nell’acquisto
di calciatori per € 352,16 milioni. Trattasi di un importo notevole, pari
all’investimento in uno stadio di dimensioni pari all’Allianz Arena, per avere
un’idea approssimativa.
Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a partire
dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, i diritti pluriennali alle prestazioni
dei calciatori sono ammortizzati “a quote decrescenti”. Pertanto la maggior
parte dell’ammortamento è concentrato nel cosiddetto “periodo protetto”, che ha
una durata di due anni per i calciatori acquistati con 28 anni compiuti, e di
tre anni per i calciatori con meno di 28 anni all’atto della sottoscrizione del
contratto. L’ammortamento “a quote decrescenti” permette di limitare
l’esposizione in bilancio di ingenti minusvalenze, successivamente al termine
del “periodo protetto”.
Tra gli acquisti effettuati nel 2015/16 spiccano: Allan
Marques Loureiro (Granada Club de Futebol SAD) per € 15.400.000; Elseid Hysaj
(Empoli) per € 5.500.000; Chiriches (Tottenham) per € 6.000.000; Tonelli (Empoli)
per € 9.500.000 e Grassi (Atalanta) per € 8.500.000.
Tonelli ha come data inizio
contratto il giorno 1 Luglio 2016 e perciò non è stato ammortizzato.
Tra le cessioni spiccano: Eduardo
J Vargas Rojas (TSG 1899 Hoffenheim) per € 5.500.000; Inler (Leicester) per € 4.300.000,
Henrique Adriano Buss (Fluminense) per € 2.000.000 e Gargano Walter (Danubio)
per € 1.500.000.
Al 30 giugno 2016 il calciatore
col valore contabile residuo più elevato risulta Tonelli per € 9.500.000,
seguito da Hysaj per € 9.240.000.
Dopo il 30/06/2016,
il Napoli ha ceduto dei calciatori per un corrispettivo complessivo pari ad
Euro 98,6 milioni, realizzando una plusvalenza
complessiva pari a Euro 89,5 milioni. Si è proceduto ad effettuare
cessioni temporanee di calciatori per un importo pari ad Euro 0,3 milioni.
Sul fronte acquisizioni, il Napoli ha acquistato calciatori
per un importo pari ad Euro 88,4 milioni, oltre ad aver assunto impegni per
obblighi di riscatto condizionati per 20 milioni di Euro.
Secondo gli Amministratori, “il settore giovanile continua a
rappresentare un asset ritenuto strategico ai fini della crescita del
patrimonio aziendale, sul quale la società pone sempre di più una particolare
attenzione per l'implementazione e lo sviluppo del potenziale sportivo della
prima squadra”. In tale ottica sono
stati destinati investimenti in linea con gli obiettivi.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 56.030.725 (€ 59,2
milioni nel 2014/15). Rispetto al 30 giugno 2015, risulta in diminuzione a
causa della perdita dell’esercizio.
Il Patrimonio Netto, essendo non negativo è conforme a
quanto richiesto dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
I mezzi propri finanziano il 30,5% del totale delle attività,
ma risultano di poco inferiori al valore netto dei diritti pluriennali, poiché
il rapporto tra mezzi propri e diritti pluriennali è pari al 94,63%.
La struttura delle Passività.
Rispetto ad altri bilanci di squadre di calcio, quello del
Napoli si differenzia per il fatto che espone la voce ratei e risconti passivi
con un importo molto basso pari a € 4.959 (nullo nel 2014/15). Tuttavia, tra i
debiti nella voce acconti, pari a € 272.724 (€ 2.055.068 nel 2014/15), sono
evidenziate le fatturazioni anticipate di proventi la cui competenza economica
ricade negli esercizi successivi.
Il totale della voce “debiti” è pari a € 115.239.403 (€ 109,1
milioni nel 2014/15) e risulta in aumento del 5,6%.
L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore
Specifico per € 73.703.571 (€ 71,9 milioni nel 2014/15). Da sottolineare
l’assenza di debiti bancari. Come debiti finanziari esistono solo debiti verso
soci per finanziamenti infruttiferi per € 3.911.220. I debiti verso la
controllante pari a € 4,34 milioni (€ 4,58 milioni nel 2014/15), riguardano per
Euro 4.285.895 (€ 4.456.916 nel 2014/15) debiti verso Filmauro per IVA di
Gruppo e per Euro 55.900 (€ 122.638 nel 2014/15) debiti commerciali.
I debiti verso fornitori diminuiscono da € 10,3 milioni a € 8,6
milioni. L’importo di Euro 838.241 (€ 793.681 nel 2014/15), riguarda debiti
verso società controllate da Filmauro S.r.l..
I debiti finanziano circa il 62,7% dell’attivo.
Utilizzando il criterio del Fair Play Finanziario, alla
posizione finanziaria netta che è positiva, bisogna aggiungere il saldo tra
crediti e debiti con i club.
La posizione finanziaria netta è positiva per € 76 milioni (€
46 milioni nel 2014/15), poiché le disponibilità liquide ammontano a € 80,66
milioni (€ 49,94 milioni nel 2014/15) e l’unico debito finanziario è un
finanziamento soci di € 3,9 milioni.
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 14,12
milioni (€ 38,8 milioni nel 2014/15). Il credito
maggiore riguarda Cavani (PSG) per € 6.450.000 e Inler (Leicester) per € 2.150.00.
Risulterebbe un credito verso la Sampdoria per Gabbiadini di € 3.125.000.
I debiti verso Enti
settore specifico ammontano a € 73,7 milioni (€ 71,9
milioni nel 2014/15). I debiti principali, al 30.06.2016, riguardano: Allan per
€ 10.036.765 col Granada; Higuain con il Real Madrid per € 9.737.500; Albiol
col Real Madrid per € 2.600.000; Kalidou Kulibaly col Genk per € 3.220.500.
In sintesi, la posizione finanziaria netta è conforme a
quanto auspicato dal regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
I Debiti con
dipendenti, fisco ed Enti Previdenziali.
I debiti verso il personale ammontano a circa € 18,85
milioni (€ 12,2 milioni nel 2014/15) e risultano in aumento di € 6,67 milioni. Essi
rappresentano circa il 22,12% del costo del personale.
I debiti per imposte differite iscritti tra i fondi rischi
sono pari a circa € 11,17 milioni e rappresentano un debito tributario per “fiscalità
latente” per differimento delle imposte dovute sulle plusvalenze realizzate,
per espressa previsione normativa.
I debiti tributari ammontano a € 3.382.497, di cui € 2.283.683
per ritenute d’acconto su retribuzioni di lavoro dipendente.
Gli amministratori hanno dichiarato che alla data di
redazione della Relazione sulla Gestione non esistevano contenziosi di natura
tributaria non definiti.
Anche per i debiti verso Istituti previdenziali, pari a €
314.532 (€ 281.346 nel 2014/15), gli Amministratori hanno scritto che “non si
segnalano debiti scaduti e non pagati”.
Il Rendiconto Finanziario.
L’incremento di disponibilità liquide è stato pari a € 30.720.042.
Tale incremento è stato determinato da flussi di cassa della gestione
corrente positivi per € 78.779.249 e da flussi di cassa generati dalla
gestione degli investimenti che hanno assorbito € 48.069.208.
Tra i flussi di cassa della gestione corrente risulta che
l’autofinanziamento economico ha generato flussi per € 43.891.303 e la
variazione nelle attività e passività correnti ha generato flussi per € 34.887.946.
Sull’attività di investimento ha influito l’incremento netto dei diritti
pluriennali prestazioni calciatori pari a € 47.960.176.
La Gestione
Economica.
I costi della produzione sono maggiori rispetto al valore
della produzione, determinando una differenza negativa per € 3.836.944.
Il valore della produzione, comprensivo delle plusvalenze, aumenta
dell’ 8,3%, da € 143,4 milioni ad € 155,35 milioni; mentre i costi della
produzione diminuiscono del 3,5% da € 165 milioni ad € 159,19 milioni.
In sintesi il Napoli, nel 2015/16, ha speso più di quanto abbia
guadagnato, forse perché, dal 2012-2013 ha adeguato il livello di alcuni costi al
valore della produzione e non al valore del fatturato netto. Il grafico mostra
come l’evoluzione dei costi, soprattutto dal 2012/13, si sia adeguata
all’evoluzione del valore della produzione e non a quella del fatturato netto.
Tuttavia, per competere ad un certo livello, alcuni costi, come quelli del
personale, diventano “rigidi”, almeno nel breve termine.
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del valore
della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005, è del 24,53%, ciò significa che il
valore della produzione dal 2005 è cresciuto in media del 24,53% circa all’anno.
Tuttavia il CAGR del valore della produzione negli ultimi 5 anni è negativo dello
0,07%.
I costi della produzione, pari a € 159,19 milioni (€ 165
milioni nel 2014/15), rispetto all’anno precedente, diminuiscono del 3,5%. Il
decremento dei costi è, prevalentemente, determinato dal contenimento dei costi
esterni e dei costi legati all'acquisizione temporanea del calciatori.
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), dei costi
della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 20,2%, mentre negli ultimi
5 anni è del 4,2%.
I Ricavi.
Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti
dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta il
92,8% del valore della produzione, mentre le plusvalenze e i ricavi da cessione
temporanea calciatori rappresentano il 7,2% del valore della produzione.
I Ricavi da gare aumentano da € 14,6 milioni a € 15,34
milioni, registrando un incremento di 1,2 milioni di Euro, pari all’ 8,6%.
L’incidenza di tale voce sul valore della produzione e pari al 9,9%.
Tale voce comprende i Ricavi da gare prima squadra in casa
per € 12.6665.899 (€ 10.466.708 nel 2014/15) e abbonamenti per € 2.692.398 (€
3.481.105 nel 2014/15). In particolare, gli incassi da botteghino per le gare
di campionato sono aumentati di € 5,46 milioni, da € 5,66 milioni a € 11,13
milioni. I ricavi per le gare di Coppa Italia sono diminuiti da € 789.185 a € 607.019.
Le gare relative alle competizioni europee hanno apportato
incassi per € 915.189 (€ 3.238.859 nel 2014/15).
La capacità dello stadio San Paolo, ai fini dell’agibilità
dell’impianto, è pari a 60.240 posti a sedere.
Per l’esercizio 2015/16, la campagna abbonamenti ha
registrato la sottoscrizione di un numero complessivo di tessere di oltre 6.431
unità.
Per l’esercizio 2016/17, la campagna abbonamenti ha
registrato la sottoscrizione di un numero complessivo di tessere di oltre 6
mila unità, sostanzialmente in linea.
I ricavi commerciali hanno registrato un incremento del 5,1%,
passando da € 28,25 milioni a € 29,78 milioni. Essi incidono per il 19,17% sul
valore della produzione.
I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 26.000.192 (€
20.600.776, nel 2014/15), registrano un aumento di € 5,4 milioni. Gli Sponsor
ufficiali hanno contribuito con € 5.720.000 (€ 5.760.000 nel 2014/15). Il
contributo dello Sponsor tecnico aumenta da € 1.566.949 a € 7.880.354.
Gli Sponsor istituzionali hanno contribuito con € 6,42 milioni (€ 6,57 milioni,
nel 2014/15), i Partner commerciali con € 3,9 milioni (€ 3,64 milioni nel
2014/15) e le Altre sponsorizzazioni con € 2.062.492 (€ 3,06 milioni nel
2014/15).
Gli altri proventi pubblicitari ammontano a € 176.000 (€
284.470 nel 2014/15) e si riferiscono a ricavi derivanti dalla vendita di spazi
pubblicitari posizionati all’interno di prodotti editoriali e multimediali
commercializzati nell’esercizio.
Nel bilancio 2015/16, i Proventi commerciali e royalties diminuiscono
di 1.147.907 Euro, passando da € 7.371.576 a € 3.608.887. In particolare i
proventi da licensing diminuiscono da € 5.288.407 a € 1.394.767. Tale voce si
riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento del marchio “SSC Napoli”. I
Proventi da merchandising risultano pari a € 1.833.240 (€
1.761.497 nel 2014/15).
La voce “Proventi vari” ammonta a € 448.000 (€ 628.600 nel 2014/15)
e riguarda i proventi radiofonici per € 350 mila e i proventi da sfruttamento
dei diritti d'immagine per € 98.000 (€ 328.600 nel 2014/15).
I Proventi da cessioni diritti radiotelevisivi risultano
pari a € 92.697.191, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 77.137.624.
L’incidenza sul valore della produzione è del 59,7%. L’incremento è dovuto ai diritti
TV nazionali che sono aumentati da € 58.961.361 a € 74.947.729,
quelli relativi alle competizioni UEFA restano stabili, perché aumentano di
poco da € 12.327.444 a
€ 12.518.025, a causa della partecipazione alla UEFA Europa League. I diritti
Tv per le amichevoli hanno fruttato € 472.097 (€ 1.995.819 nel 2014/15). Gli
altri proventi TV ammontano a € 4.759.340 (€ 4.653.000 nel 2014/15).
La dipendenza del fatturato netto dai diritti TV è del 64,3%.
Il Player Trading.
Nel corso degli anni il Napoli, ad eccezione del 2013-2014, non
è riuscito a coprire con le plusvalenze il costo annuale dei cartellini dei
calciatori, rappresentato dagli ammortamenti.
Nel 2015/16 la gestione del Player Trading è risultata
negativa per € 39,5 milioni. Anche nel 2014/15 la gestione del Player Trading è stata negativa
per € 34 milioni. Solo nel 2013-2014, grazie alla plusvalenza di Cavani, la
gestione del Player Trading è risultata positiva per € 3,9 milioni.
Le Plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori
ammontano a € 11.206.176 (€ 11.885.912 nel 2014/15 ed € 69.389.422 nel 2013-2014),
determinate da un valore di cessione pari a € 13.300.000 ed un valore contabile
netto di 2.093.824. Tali proventi incidono solo
per il 7,2% sul valore della produzione. La plusvalenza più elevata è stata di
Euro 4.981.513 ed ha riguardato la cessione di Edu Vargas, seguita da quella di
Inler per € 3.534.783.
Non sono stati rilevati Ricavi da cessione temporanea
prestazioni calciatori (€ 2.250.000 nel 2014/15).
La voce relativa agli ammortamenti dei diritti alle
prestazioni sportive pluriennali dei calciatori ammonta a € 50.120.723, mentre
nel precedente esercizio era pari a € 49.797.563, evidenziando un incremento
dello 0,6%. Gli ammortamenti, rispetto al
2012-13, risultano in notevole aumento, poiché erano pari a € 35.633.137.
Il Napoli ha speso € 176 mila (€ 1.319.000 nel 2014/15) per
il prestito di calciatori e non ha realizzato minusvalenze (€ 139.055 nel 2014/15).
Gli altri oneri da gestione calciatori diminuiscono da € 394
mila a € 413 mila.
I Costi.
I costi del personale sono rimasti stabili, variando solo
dello 0,1%, da € 85.153.193
a € 85.218.526. Il totale dei compensi corrisposti ai
tesserati è pari a circa il 98% del totale dei compensi corrisposti al
personale dipendente, come nel 2014/15. La voce salari e stipendi del personale
tesserato è aumentata di € 2.012.786, da € 78,35 milioni a € 80,36 milioni.
A causa dell’avvicendamento Benitez-Sarri, i compensi contrattuali
allenatori diminuiscono notevolmente da € 9.143.588 ad € 3.146.637 ed incidono
per il 3,69% (11,5% nel 2014/15) sul totale dei compensi corrisposti al
personale dipendente.
I compensi contrattuali calciatori aumentano di € 4.154.615,
da € 61.244.348 ad € 65.398.963.
Gli altri costi del personale, diminuiscono del 66,8%, da € 3.117.498 a € 1.036.339.
Tali costi includono gli oneri per transazioni con i calciatori per favorirne
il trasferimento.
Il numero medio dei dipendenti nel 2015/16 è stato di 88,23
(89,51 nel 2014/15), di cui 26,5 (27,17 nel 2014/15) calciatori.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto, ai
fini del Fair Play Finanziario, è del 59,12%, mentre, l’incidenza sul valore
della produzione è del 54,9%.
Il Grafico seguente mostra l'evoluzione del costo del personale, dal 2005, che potrebbe far intuire il problema della crescita dimensionale del club.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore
risulterebbe di 0,76 tale valore sarebbe ampiamente al di sotto del valore
soglia previsto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva 2015/16, che
è di 0,9.
Gli ammortamenti e le svalutazioni totali diminuiscono del 4,9%.
Gli ammortamenti per “Concessioni, marchi, licenze e simili”
ammontano a € 104.322 (€ 104.322 nel 2014/15), l’ammortamento per l’avviamento
ammonta a € 153.846 (€ 153.846 nel 2014/15). Sono stati svalutati crediti
iscritti nell'attivo circolante per € 278.834 (€ 3.021.725 nel 2014/15).
I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 3.282.491
(€ 3.613.725 nel 2014/15) e risultano in diminuzione del 9,2%. L’importo
maggiore riguarda le locazioni operative per € 1,89 milioni, seguito dall’affitto
campi sportivi e concessione uso stadio per € 1.051.940 (€ 828.724 nel 2014/15).
Per l’affitto degli uffici e del centro tecnico il costo è invariato ed è pari
a € 240.000.
I Costi per prestazioni di servizi ammontano a € 13.577.955 (€
15.366.586, nel 2014/15). I costi specifici tecnici (scouting e gestione
tecnica per la produzione TV), sono diminuiti da € 5,73 milioni a € 4,34
milioni. Nella voce “Costi
Specifici Tecnici” sono inclusi anche i compensi corrisposti agli
agenti.
Il compenso agli amministratori come l’anno precedente
ammonta a € 1.025.300.
Le poste
straordinarie.
La gestione straordinaria è positiva per € 1,3 milioni. Da
evidenziare il “surplus” liquidato dalla UEFA per la ripartizione dei proventi
da partecipazione alla UEFA Europa League della stagione precedente per Euro 1.318.361
(€ 5.632.290 nel 2014/15, per UEFA Champions League).
Il requisito del
pareggio bilancio.
Il risultato prima delle imposte 2015-2016 risulta negativo
per € 2.427.773; quello 2014-2015 era negativo per € 14.874.942, quello
2013-2014 era positivo per € 36,2 milioni. Per
quanto riguarda il requisito del pareggio di bilancio, imposto dal Fair play
Finanziario il Napoli risulta rientrare nell’ambito della soglia di tolleranza.
Inoltre, si deve considerare che il regolamento permette di escludere alcuni
costi come quelli riguardanti il settore giovanile.
Conclusioni.
Per il 2016/17,
non è difficile prevedere, che l’enorme
plusvalenza realizzata con la cessione di Higuain alla Juventus si rivelerà molto
importante per l’autofinanziamento economico del business.
Nella Relazione sulla Gestione, gli Amministratori hanno scritto
che per il bilancio 2016/17, in considerazione di significativi maggiori ricavi
determinati dalla partecipazione alla Uefa Champions League e le notevoli
plusvalenze già realizzate durante la finestra di mercato estiva della corrente
stagione sportiva e “nonostante il rilevante livello degli investimenti in
essere, si può comunque ragionevolmente ipotizzare che l'andamento economico a
fine periodo possa presentare una situazione di saldo positivo”.
Le strategie di crescita economica del Napoli restano
invariate e punteranno sia allo sviluppo delle attività esistenti ma anche ad
investire ulteriormente su settori capaci di generare proventi, “non ancora
adeguatamente sviluppati o implementati”, come l’e-commerce e le
"Academy".
Gli Amministratori hanno scritto che “per alimentare la
citata strategia di crescita sarà finalizzato un investimento, sia in termini
di implementazione della pianta organica che di acquisizione di specifici
servizi, destinato a migliorare e rafforzare la presenza del Club e del
relativo brand sui mercati internazionali”.
Inoltre, saranno effettuati investimenti al fine di potenziare
la prima squadra e il settore giovanile, “mantenendo
inalterata la filosofia dell'investimento capace di dare frutti nel tempo”.
2 commenti:
Ciao tutto bene?
Il mio nome è Nicholas, io sono brasiliano. Vorrei perguntat dove si prendono i dati finanziari della società di calcio? Sto facendo il lavoro laureato al college su questo argomento e vorrei utilizzare i dati dal tuo blog, ma per questo ho bisogno di conoscere la fonte delle informazioni.
I dati sono presi dal bilancio della società, che è stato depositato nel Registro delle Imprese Italiano Link: http://www.registroimprese.it/
Posta un commento