Luca Marotta
Il bilancio relativo all’anno solare 2016, si potrebbe
definire come l’ultimo dell’era Berlusconi, iniziata nel 1986.
Nella Relazione sulla gestione, nel paragrafo relativo ai “Principali
rischi e incertezze ed evoluzione prevedibile della gestione” è evidenziato “che
in data 13 aprile 2017 Fininvest S.p.A. ha finalizzato la cessione della
partecipazione detenuta in AL Milan S.p.A. (la "Società") pari ai
99,93% del capitale sociale della società in favore di Rossoneri Sport Investment
Luxembourg S.à.r.l. (il "Socio"), veicolo designato da Sino Europe
Sport lnvestment Management Changxing Co. Ltd per dare esecuzione al contratto
di compravendita sottoscritto in data 5 agosto 2016 e successivamente
modificato e rinnovato”.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 del Gruppo Milan
evidenzia una rilevante perdita consolidata netta di € 74,87 milioni, mentre
nel 2015 la rilevante perdita consolidata, al netto delle imposte, ammontava a €
89,3 milioni e nel 2014 a
€ 91,3 milioni.
I numeri confermano, ancora una volta, che il Gruppo Milan ha
assorbito notevoli risorse finanziarie dalla proprietà. Infatti, durante il 2016,
anche per l’assenza di proventi derivanti da competizioni Europee, la proprietà
è stata costretta a supportare finanziariamente il Gruppo Milan con versamenti
in conto capitale per 75 milioni di Euro, ma già nel corso dell'esercizio 2015, l 'azionista di maggioranza
Fininvest aveva provveduto ad effettuare versamenti in conto capitale e/o
copertura perdite per € 150.000.000 e nel 2014 per € 64.000.000.
Gli investimenti nella rosa calciatori effettuati nell’anno
solare 2016, rispetto agli anni precedenti, sono stati piuttosto contenuti e
hanno raggiunto la cifra di 34,7 milioni. Invero, dal 2008 al 2016 risulta che
sono stati investiti in totale, nell’acquisto di calciatori, circa 579 milioni
di Euro, di cui 257,6 milioni di Euro negli ultimi quattro esercizi.
Quindi la mancanza di risultati sportivi soddisfacenti ha manifestato
i suoi effetti economici, con la conseguente richiesta del supporto finanziario
alla proprietà. Non a caso, “Rossoneri Sport Investment Lux S.a.r.l.”, contestualmente
all’acquisizione del Milan, ha provveduto ad effettuare due finanziamenti.
Per quanto riguarda
la conformità dei conti al Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario, il
Milan, molto probabilmente, si trova nella possibilità di richiedere un
Voluntary Agreement, grazie al cambio di proprietà.
Dal punto di vista sportivo, nell’anno solare 2016, il Milan,
nel primo semestre relativo alla seconda parte della stagione sportiva 2015/16,
è giunto al settimo posto (10° nel 2014/15) nel campionato italiano di Serie A,
e ha perso la finale di Coppa Italia con la Juventus, pertanto non ha conseguito
l’accesso, per la terza volta consecutiva, alle competizioni europee per la stagione
2016/2017. Nel secondo semestre del 2016, relativo alla prima parte della stagione
sportiva 2016/17, le prestazioni in campionato non hanno permesso l’accesso
alla UEFA Champions League. Nel mese di dicembre 2016, ha vinto la
Supercoppa Italiana a Doha.
La Valutazione del
Milan.
Nella Relazione sulla gestione, nel paragrafo relativo ai “Principali
rischi e incertezze ed evoluzione prevedibile della gestione” si legge: che la
valutazione complessiva è pari a 740.000.000 di Euro. Tale cifra è comprensiva
di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, di comune accordo, in
circa 220.000.000 di Euro.
Gli effetti dei nuovi
principi contabili OIC del 2016.
Il nuovo principio contabile OIC 12 (“Composizione e schemi
del bilancio di esercizio”) ha comportato l’eliminazione della gestione
straordinaria, con la conseguente ricollocazione delle voci dei proventi e oneri straordinari, nelle
voci di conto economico ritenute più appropriate ed è stato applicato
retroattivamente ai soli fini della riclassificazione delle voci di bilancio
del 2015.
Sono stati eliminati i
costi del vivaio capitalizzati, rilevando gli effetti retroattivamente.
Il valore della
produzione del 2015 risulta aumentato complessivamente di Euro 7.609.000, a causa
dell’azzeramento della voce “Incrementi di immobilizzazione per lavori interni
e capitalizzazione costi vivaio”, che era pari a Euro 7.642.000 e a causa della
riclassificazione di proventi straordinari per Euro 33.000, tra le voci del
valore della produzione.
I costi della
produzione del 2015 risultano diminuiti complessivamente per Euro 7.858.000, a causa
dell’azzeramento della voce “ammortamenti costi vivaio”, che era pari a Euro
7.863.000 e a causa della riclassificazione degli oneri straordinari per Euro
5.000, tra le voci dei costi della produzione.
A causa dell’eliminazione della gestione straordinaria, il
risultato prima delle imposte 2015 risulta aumentato di Euro 222.000.
Per quanto riguarda i
crediti nuovi, sorti nel 2016, è stato applicato il criterio del costo
ammortizzato; mentre, non è stato applicato ai crediti sorti precedentemente.
Lo stesso per il Fondo Svalutazione crediti. Tra i crediti compare una nuova
voce “crediti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti” (c.d.
imprese sorelle), che nei precedenti bilanci era inclusa tra gli altri crediti.
Per quanto riguarda il
Patrimonio netto, gli effetti delle modifiche sono stati rilevati
retroattivamente. A seguito dei nuovi OIC, il Patrimonio netto al 31.12.2015,
già negativo per Euro 33.369.000, diventa negativo per Euro 50.557.000; poiché
l’importo eliminato della capitalizzazione dei costi del vivaio, pari a
17.410.000, è stato imputato a patrimonio netto, ed il risultato d’esercizio
risulta migliorato di Euro 222.000.
Per quanto riguarda i
Debiti nuovi, sorti nel 2016, è stato applicato il criterio del costo
ammortizzato; mentre, non è stato applicato ai debiti sorti precedentemente.
Tra i debiti compare una nuova voce “debiti verso imprese sottoposte al
controllo delle controllanti” (c.d. imprese sorelle), che nei precedenti
bilanci era inclusa tra gli altri debiti.
Per quanto riguarda le Imposte
sul reddito, non si registrano modifiche degli importi, nonostante
l’applicazione dei nuovi OIC.
Per quanto riguarda il Rendiconto
Finanziario è stato presentato a fini comparativi quello dell’esercizio
precedente.
La continuità
aziendale.
Nella Relazione sulla gestione, è segnalato che Fininvest
S.p.A. nel periodo gennaio-marzo 2017 ha effettuato versamenti in conto
capitale per complessivi Euro 53,5 milioni a favore di A.C. Milan S.p.A. Il Consiglio di Amministrazione della
Capogruppo del 14 aprile 2017 ha approvato il piano industriale 2017-2022 che
prevede, in ragione degli obiettivi di crescita pianificati, il sostegno
finanziario della nuova società proprietaria “Rossoneri Sport Investment
Luxembourg S.à.r.l.”.
La società “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à.r.l.”,
in tale occasione, ha confermato l'impegno ad adempiere alle ricapitalizzazioni
in coerenza con le esigenze del Piano nonché a compiere anche eventuali
ulteriori interventi di rafforzamento patrimoniale. Sulla base di tali
assunzioni il bilancio consolidato è stato redatto nella prospettiva della
continuità aziendale.
In effetti nel contesto dell'operazione di acquisizione, “Rossoneri
Sport Investment Lux S.a.r.l.” ha concesso alla Capogruppo due finanziamenti
infragruppo: un finanziamento di € 10.000.000, per finanziare l'attività
ordinaria della Capogruppo; e un finanziamento di € 73.000.000, per consentire il
rimborso di un debito verso Fininvest S.p.A. in virtù di un finanziamento soci
erogato da parte di Fininvest S.p.A. a favore del Milan.
Il Gruppo Milan.
Fino al 13 Aprile 2017, data del completamento della
cessione delle azioni di “Fininvest Spa” alla società “Rossoneri Sport
Investment Lux S.a.r.l.”, A.C. Milan S.p.a. era una società soggetta
all’attività di direzione e coordinamento da parte di Fininvest S.p.a., con
sede sociale in Roma - Largo del Nazareno n. 8, che ne possedeva il 99,92973%
delle azioni, pari a n. 47.966.271.
A.C.
Milan S.p.a., a sua volta, controlla al 100% Milan Entertainment S.r.l. e Milan
Real Estate S.p.A. oltre a Fondazione Milan –Onlus e possiede il 50% di M-I
Stadio S.r.l., costituita con F.C. Internazionale Milano S.p.A. per la gestione
tecnica e commerciale dello stadio San Siro di Milano.
M-I
Stadio S.r.l. risulta come società collegata nel bilancio consolidato.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il 57,2% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni e i
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 35,2% sul
totale dell’attivo. La voce terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo solo
per il 3,4%.
Le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Euro
164.535.000 e non riportano più la voce “capitalizzazione costi vivaio.
I crediti dell’attivo circolante risultano pari ad € 130,1
milioni; mentre i debiti totali sono ad € 309,4 milioni.
Il Capitale circolante netto è negativo per 164,26 milioni a
causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, è negativo in quanto il patrimonio netto consolidato è negativo.
Anche, l’equity ratio è negativo. Nella sostanza l’attivo è
totalmente finanziato da capitale di terzi
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
Indicatore
di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento
della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre
esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il
raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore
della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità
dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2016 ammontano a € 309,4
milioni, mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni,
considerando per il 2015 la riclassificazione con i principi OIC del 2016, è
pari a € 227,7 milioni.
Pertanto
il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre
esercizi è pari a 1,36, comunque inferiore alla soglia consentita del 2015/16
stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 2 e a quella del 2016/17 che è di
1,75.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 0,86, ciò vuol dire che il club
possiede dei beni il cui valore non è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,43, ciò vuol dire che l’attivo a
breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,41, uguale alla
soglia minima del 2015/16 stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,4; ma
inferiore a quella del 2016/17 che è di 0,5.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale
domanda: quanto è stato investito e quanto è stato fatturato? Considerando come
ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma
dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore
risulterebbe pari al 65,02%, pertanto ogni 100 Euro investiti si sono incassati
65,02 Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore
all’anno.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon
funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato,
vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e
le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, comprensivo della
gestione straordinaria, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e
finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del
calcolo degli interessi e delle tasse, circa 19 Euro.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto consolidato è ancora una volta negativo per
€ 50,4 milioni. Anche negli esercizi precedenti il Patrimonio Netto consolidato
era negativo: nel 2015, in
base alla riclassificazione OIC 2016, per € 50,5 milioni (-€ 33,4 milioni senza
riclassificazione); nel 2014 per € 94,2 milioni; nel 2013 per € 66,9 milioni;
nel 2012 per € 54,9 milioni; nel 2011 per € 77,1 milioni; nel 2010 per € 96,7
milioni e nel 2009 per € 71,9 milioni.
Nel
corso dell'esercizio 2016, l 'azionista
di maggioranza Fininvest ha provveduto ad effettuare versamenti in conto capitale
e/o copertura perdite per 75 milioni di Euro (€ 150 milioni nel 2015). Quindi,
la variazione positiva di € 130 mila rispetto al 2015 è dovuta alla perdita del
2016 di € 74,87 milioni e al versamento in conto capitale di € 75 milioni.
Nel periodo gennaio-marzo 2017, "Fininvest S.p.A."
ha effettuato versamenti in conto capitale per complessivi Euro 53,5 milioni a
favore di A.C. Milan S.p.A.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 31/12/2016 è pari a € 178,4
milioni. Anche nei precedenti esercizi, la Posizione Finanziaria Netta era
negativa: nel 2015 per € 188,5 milioni; nel 2014 per € 246,8 milioni; nel 2013 per
€ 256,4 milioni; nel 2012 per € 247,4 milioni; nel 2011 per € 290,8 milioni.
Il valore della Posizione Finanziaria Netta, risulta inferiore
al valore della produzione e al fatturato netto, senza plusvalenze.
L’importo è dovuto a debiti bancari per € 73 milioni (€ 53
milioni nel 2015), debiti verso altri finanziatori per € 109,26 milioni (€ 138,5
milioni nel 2015), e disponibilità liquide per € 3,9 milioni (€ 3 milione nel 2015).
Per
quanto riguarda i debiti bancari, nella nota integrativa è scritto che la cifra
di € 73.004.000 si riferisce alla “normale operatività con il sistema
bancario”. L’importo dei debiti verso altri finanziatori pari a € 109.260.000 (€
138,5 milioni nel 2015) riguarda i debiti verso società di factoring per
anticipazioni di crediti futuri principalmente in riferimento a contratti di
natura commerciale. Il decremento è dovuto alla scadenza di alcuni contratti
commerciali, che in precedenza erano stati “fattorizzati”.
I debiti bancari e i debiti verso altri finanziatori finanziano
il 57,8% del totale delle attività, questo significa che per ogni 100 euro investiti
nel Gruppo Milan, circa 58 provengono dal sistema creditizio, che presta e/o
anticipa i soldi per effettuare gli investimenti o per la normale gestione.
Il grafico mostra l’evoluzione del rapporto tra debiti verso
enti creditizi e attivo, che negli ultimi 9 anni non è sceso mai al di sotto
del 50%. Dal 2008 al 2014, la soglia era del 70%. L’esercizio 2015 ha segnato
una forte riduzione dell’incidenza del ricorso al sistema creditizio per
finanziare le attività del Milan.
I crediti verso Enti settore specifico aumentano da € 17.875.000
a € 18.749.000.
Tali crediti si riferiscono: per € 18.151.000 si riferiscono
ai crediti vantati verso la Lega Nazionale Professionisti.
I debiti verso Enti settore specifico diminuiscono da € 75,13
milioni a € 44.939.000. I debiti verso la Lega per la compensazione delle campagne acquisti
ammontano a circa € 39.644.000.
I Debiti verso società di calcio estere e nazionali, pari a 5.249.000
(20,9 milioni di Euro nel 2015), si riferiscono: per 4 milioni di Euro al
debito verso il club Manchester City F.C. per l’acquisto a titolo definitivo
del calciatore Balotelli Mario Barwuah; per Euro 1 milioni al debito verso il Real
Madrid per l’acquisto a titolo definitivo del giocatore Diego Lopez.
Considerando il saldo delle poste di crediti e debiti derivanti
da operazioni di calciomercato, la situazione dell’indebitamento finanziario
netto, ai fini del Financial Fair Play, peggiorerebbe di € 26,19 milioni circa
e sarebbe di poco inferiore a fatturato netto, senza plusvalenze e sarebbe conforme
a quanto auspicato dal Fair Play Finanziario.
L’EBITDA, ossia il Margine operativo Lordo, è positivo per 0,8
milioni, mentre nel 2015 era negativo per circa € 31,8 milioni, quindi la
gestione operativa ha prodotto dei flussi di cassa molto bassi per pagare il
debito in tempi brevi, per questo è necessario l’intervento finanziario della società
controllante.
Nella Relazione sulla gestione, è scritto che nel contesto
dell'operazione di acquisizione, “Rossoneri Sport Investment Lux S.a.r.l.” ha
concesso alla Capogruppo due finanziamenti infragruppo:
1) un finanziamento di € 10.000.000, per finanziare
l'attività ordinaria della Capogruppo; e
2) un finanziamento di € 73.000.000, per consentire il
rimborso di un debito dello stesso ammontare contratto con Fininvest S.p.A. in
virtù di un finanziamento soci erogato da parte di Fininvest S.p.A. a favore
del Milan e utilizzato da quest'ultima per rimborsare una porzione del proprio
indebitamento finanziario alla data della predetta acquisizione.
Il secondo finanziamento infragruppo fa leva sul
finanziamento concesso dalla società “Project Redblack S.à r.l.”, nel contesto dell’operazione di
acquisizione del Milan. Tale finanziamento è assistito dalle seguenti di
garanzie, direttamente costituite a favore della società “Rossoneri Sport
Investment Lux S.a.r.l.” e indirettamente estese a favore della società finanziatrice
“Project Redblack S.à r.l.”: “(i) un
atto di pegno sul cd. "conto corrente ricavi" aperto dalla Capogruppo
presso Banca Popolare di Milano, (ii) un atto di pegno sui diritti di proprietà
intellettuale (in particolare, sui marchi) di proprietà della Capogruppo, (iii)
un atto di cessione in garanzia dei crediti derivanti dai vari contratti
commerciali e di sponsorship stipulati dalla Capogruppo, (iv) un atto di
cessione in garanzia dei crediti derivanti dai contratti di "media"
stipulati dalla Capogruppo, (v) un atto di cessione in garanzia dall'archivio
immagini, dati, registrazioni e video fruibili e/o di proprietà della
Capogruppo, (vi) un atto di pegno sulla quota di proprietà della Capogruppo
rappresentativa del 100% del capitale sociale di Milan Entertainment S.r.l., (v)
un atto di pegno sul cd. "conto corrente ricavi" aperto da Milan
Entertainment S.r.l. presso Banca Popolare di Milano e
(vi) un atto di cessione in garanzia dei crediti derivanti
dai vari contratti commerciali e di sponsorship stipulati da Milan
Entertainment S.r.l..”.
Inoltre, è stato costituito a favore della società “Project
Redblack S.à r.l.” un pegno di primo
grado sulle azioni rappresentative dell'intera partecipazione detenuta dalla società
“Rossoneri Sport Investment Lux S.a.r.l.” nella Capogruppo a garanzia di talune
obbligazioni di pagamento e rimborso di “Rossoneri Sport Investment Lux
S.a.r.l.” nei confronti di “Project Redblack S.à r.l.”.
Debiti verso
dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.
I debiti verso tesserati e dipendenti aumentano da € 7.487.000
a € 11.368.000 nel 2015 e si riferiscono a premi e mensilità saldate
regolarmente alle scadenze previste. Come previsto anche dal Financial Fair
Play.
I debiti verso amministratori e sindaci aumentano da € 85
mila a € 96 mila.
I debiti tributari, complessivi sono pari a € 12.528.000 (€
11.483.000 nel 2015) e riguardano debiti IRPEF per ritenute sui redditi di
lavoro, per Euro 12.111.000, che sono state regolarmente versate alla scadenza
come quelle previdenziali pari a € 668.000.
Il Valore della
“Rosa”.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come
valore contabile netto, sono diminuiti a € 110,9 milioni. Nel 2015 erano pari a
€ 139,5 milioni; nel 2014 a
€ 72,1 milioni; nel 2013 a
€ 117,5 milioni e nel 2012 erano pari a 109 milioni.
Il valore contabile netto del 2015, pari a 139,5 milioni di
Euro, resta il valore contabile netto più elevato negli ultimi 9 anni,
superiore a quello del 2011; mentre il valore del 2015 è stato il più basso.
Il decremento nel valore contabile netto della rosa
calciatori di € 28,6 milioni è dovuto al fatto che per i diritti pluriennali
alle prestazioni dei calciatori sono stati investiti 34,69 milioni di Euro,
sono stati ceduti calciatori con un valore contabile residuo di € 9,9 milioni e
sono stati calcolati ammortamenti per 43,5 milioni di euro e svalutazioni per
9,8 milioni di Euro.
Negli ultimi 9 anni sono stati investiti in totale,
nell’acquisto di calciatori, circa 579 milioni di Euro, con una media annua di
64,3 milioni di Euro. Pertanto
l’investimento fatto nel 2016, pari a 34,7 milioni, è nettamente al di sotto
della media degli ultimi 9 anni.
La Gestione Economica.
La gestione economica caratteristica evidenzia il prevalere
dei costi della produzione sul valore della produzione per 58,15 milioni di
Euro.
Il valore della produzione ammonta ad Euro 236.128.000 e non
figura più la voce relativa all’incremento dei costi di capitalizzazione
vivaio. Considerando il valore della produzione 2015, riclassificato secondo i
criteri OIC del 2016, si registra un incremento di € 22,7 milioni.
I costi della produzione, ammontano ad € 294,3 milioni e non
figura più la voce relativa all’ammortamento dei costi di capitalizzazione
vivaio. Considerando i costi della produzione 2015, riclassificati secondo i
criteri OIC del 2016, si registra un decremento di € 2,13 milioni.
I Ricavi.
I ricavi da gare aumentano di circa € 8,79 milioni, da € 16.681.000 a € 25.472.000.
In particolare gli abbonamenti diminuiscono ulteriormente da € 5,94 milioni a €
5,36 milioni. Si pensi che nel 2013 ammontavano a € 10 milioni. Le gare interne
delle Serie A hanno fruttato € 14.736.000; quelle relative alla Coppa Italia €
1.309.000 e le altre competizioni hanno permesso di incassare € 3.749.000.
I proventi da cessione diritti televisivi complessivi aumentano
da € 84 milioni a € 87,9 milioni. Si pensi che nel 2012, grazie alla Champions
League, ammontavano a € 139,8 milioni.
I proventi da cessione diritti TV nazionali ammontano a € 84.674.000
(a € 81.870.000 nel 2015). La Supercoppa vinta a Doha ha permesso di ricavare €
1.238.000.
La riclassificazione del conto economico consolidato,
effettuata per l’esercizio 2016, espone proventi da sponsorizzazioni in calo da€
64.743.000.a € 59.797.000.
Lo Sponsor
Ufficiale Emirates contribuisce con € 15.080.000 (€ 12.875.000 nel 2015; € 12.250.000 nel 2014; €
12.750.000 nel 2013; € 13.750.000 nel 2012; € 14.450.000 nel 2011 ed €
11.875.000 nel 2010), di cui € 1.080.000 (circa € 500 mila nel 2015) come
premio per il raggiungimento di specifici obiettivi. Nel corso del 2015 è stato
rinnovato il contratto con Emirates per ulteriori quattro stagioni sportive. Il
nuovo contratto prevede un corrispettivo annuo di 14 milioni di Euro più
eventuali bonus sino ad un massimo di 6 milioni di Euro annui in funzione del
raggiungimento di specifici risultati sportivi. Il contratto scade nel 2020.
Lo Sponsor Tecnico
Adidas contribuisce con € 19.668.000
(€ 18.653.000 nel 2015; € 17.574.000 nel 2014; € 17.347.000 nel 2013; €
16.726.000 nel 2012; € 17.495.000 nel 2011 ed € 14.918.000 nel 2010). Il
contratto con Adidas scade il 30 giugno 2023.
Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner
commerciali hanno contribuito con € 4.763.000 (€ 4.765.000 milioni nel 2015).
Nel bilancio consolidato 2016, nei proventi da
sponsorizzazioni figurano anche i proventi derivanti dalla vendita di pacchetti
promo-pubblicitari multi-prodotto a vari partner commerciali, come Adidas
Italia S.r.l., Beiersdorf A.G., Diesel S.p.A.,
Banca Popolare di Milano S.p.A., E.P.I. S.r.l., Telecom Italia S.p.A.,
Trenitalia S.pA., GKFX Financial Services Ltd, LETV Sports Culture Develop Co.
Ltd, Toyo Tires Ltd e Volkswagen Group Italia S.p.A.; per Euro 20.145.000 (€ 28.266.000
nel 2015).
I Proventi commerciali e royalties, risultano pari a 17,9
milioni di Euro (€ 18 milioni nel 2015) e riguardano i ricavi da gestione
stadio; i ricavi da attività di merchandising, licensing e i ricavi da nuove
attività commerciali.
I ricavi da gestione stadio, aumentano da € 3.083.000 a € 3.138.000.
Tali ricavi provengono dalla fatturazione di servizi relativi a determinate
categoria di abbonamenti come palchi, “Sky Box” e “Sky Lounge” e a ricavi
derivanti da attività extra-sportive svolte nello stadio.
I ricavi da attività di merchandising, licensing e “cambio
merce” ammontano a € 10.571.000. Per tale voce assume particolare rilievo
l’accordo con Volkswagen Group Italia S.p.A. e Adidas Italia S.r.l.
I ricavi relativi alle nuove attività commerciali, relative
al Milan Store e a Mondo Milan, hanno comportato ricavi per € 2.485.000 (€ 2.084.000
nel 2015).
L’evoluzione del fatturato netto mostra come quello del 2016
sia in lieve ripresa negli ultimi 3 anni. Dal 2008 al 2016 il fatturato più
elevato risulta quello del 2012.
La distribuzione del fatturato netto mostra come i ricavi
commerciali siano un importante fonte di ricavo per il Milan. In ottica futura
bisogna considerare anche che i ricavi commerciali dipendono dal “brand”, che a
sua volta dipende anche dai risultati sportivi.
Con l’applicazione dei princìpi OIC del 2016, la voce del
valore della produzione “incremento immobilizzazioni per capitalizzazione costi
del vivaio”, che rappresentava uno storno di costi, non compare nel bilancio.
Nella riclassificazione del conto economico, effettuata
nella tabella, sono indicati altri ricavi per € 29,1 milioni € 25,6 milioni, composti dalla voce proventi vari a e
ricavi e proventi diversi.
La voce Proventi vari, pari a 9,4 milioni di Euro (9,8
milioni di Euro nel 2015), include i corrispettivi rivenienti dalla concessione
a terzi del diritto di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di
A.C. Milan relative a specifiche stagioni sportive (c.d. “Library Milan”) per 8,88
milioni di Euro (€ 9,1 milioni nel 2015).
La voce Ricavi e proventi diversi, pari a 19,75 milioni di
Euro (15,8 milioni di Euro nel 2015) comprende i corrispettivi rivenienti dalla
fatturazione alla società collegata M-I Stadio S.r.l. per l’utilizzo di alcuni
spazi interni ed esterni presso lo stadio San Siro di Milano, in virtù di un
contratto valevole a partire dal 1° gennaio 2012 e sino al 30 giugno 2018 per l’importo
di € 1.252.000 (€ 1.252.000 nel 2015). Inoltre sono compresi € 12.438.000 a
titolo di utilizzo del fondo rischi, accantonato nei precedenti esercizi.
Il Player Trading.
L’attività relativa alla gestione economica dei diritti
pluriennali dei calciatori, come nel 2015; 2014 e 2013, è risultata negativa per
€ 39,1 milioni. Nella sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli
ammortamenti e le svalutazioni calciatori del 2016.
Le plusvalenze aumentano da € 1,3 milioni a € 12,2 milioni.
La plusvalenza più elevata è stata quella relativa a El Shaarawy Stephan,
ceduto all’A.S. Roma SpA per € 13.000.000, con una plusvalenza di € 7.095.000.
I ricavi per la cessione temporanea di calciatori ammontano a
€ 1,5 milioni (€ 2,5 milioni nel 2015) e riguardano il prestito di El Shaarawy
Stephan all’A.S. Roma SpA per € 1.400.000, il prestito di Oduamadi all’HJK
Helsinki per € 60 mila e prestito di Simic al Royal Excel Mouscron per € 50
mila.
Le minusvalenze ammontano a € 1.892.000 (€ 3,4 milioni nel 2015).
La minusvalenza maggiore è stata quella di Matri (Sassuolo) per € 923.000,
seguita da quella di Comi Gianmario (Carpi F.C. 1909) per € 760 mila.
I costi per acquisizione temporanea calciatori sono stati
pari a € 580.000 (€ 993.000 nel 2015) e hanno riguardato: Matias Fernadez (Fiorentina)
per € 450 mila; Locatelli Alessandro (US Pergolettese) per € 30 mila; Mario
Pasalic (Chelsea) per € 100 mila.
Gli ammortamenti
dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati pari a € 43.544.000.
Il dato risulta in diminuzione del 5,38% rispetto a quello del 2015, che
era pari a € 46.021.000. Tuttavia, si è registrata una svalutazione di Euro 9,8
milioni relativa alla minusvalenza di un calciatore ceduto a gennaio 2017 e
delle risoluzioni contrattuali di alcuni calciatori.
I Costi.
Durante l’anno solare 2016, il costo del personale è stato
pari a € 157.800.000 (€ 163.868.000 nel 2015). Il costo del personale risulta diminuito di 6 milioni (-3,7%),
con un’incidenza sul valore della produzione del 66,8%, che aumenta al 71,7%, se
si considerasse il fatturato al netto di plusvalenze.
Tali indicatori evidenziano che l’obiettivo di ripristinare
l’equilibrio economico, rispetto agli esercizi precedenti, soprattutto in
chiave Financial Fair Play, non è stato ancora centrato.
I costi per tesserati diminuiscono da € 148.721.000 a € 144.993.000.
Il rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto è del 65,8%.
Gli ammortamenti e svalutazioni totali sono stati pari a € 58,99
milioni, in aumento del 15,17%. La causa dell’incremento è da ricercare nelle
svalutazioni pari a 9,87 milioni. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni
immateriali ammontano a € 47,68 milioni, di cui € 43,5 milioni per ammortamento
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Gli ammortamenti delle
immobilizzazioni materiali risultano pari a € 1.032.000.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,91
e risulterebbe di poco sopra il limite massimo richiesto dalla FIGC per la
Serie A per la stagione sportiva 2015/16, e ben al di sopra per il 2016/17, che
è di 0,85 e anche per il 2017/18, la cui soglia è di 0,8.
I costi per godimento beni di terzi ammontano a € 9,5
milioni (€ 10,77 milioni nel 2015). Tali costi comprendono affitti passivi per €
7.427.000 (€ 8.281.000 nel 2015), di cui € 4.568.000 per l’affitto dello stadio;
€ 327.000 (€ 1.229.000 nel 2015) per costi per locazione immobili e servizi
accessori messi a disposizione dei calciatori e di alcuni dipendenti del Gruppo
Milan ed € 2.441.000 per la locazione di “Casa Milan”, che è acquistabile nel
2019, ad un prezzo prefissato.
I costi per servizi pari a € 43.370.000 (€ 40.297.000 nel 2015)
comprendono consulenze e collaborazioni per € 6.184.000 relative a parcelle per
consulenze professionali amministrative e commerciali, nonché le provvigioni ad
intermediari del Gruppo Milan. I costi generali dell’attività sportiva risultano
apri a € 14.659.000. Tali costi riguardano per € 5.562.000 (€ 5.829.000 nel 2015)
i costi per gli osservatori, le consulenze tecnico-sportive.
Gli Emolumenti ad organi sociali, aumentano da Euro 3.062.000
a Euro 3.219.000 ed includono gli emolumenti agli Amministratori e Sindaci ed
il compenso all’Organismo di Vigilanza e Controllo per lo svolgimento delle
loro funzioni presso le società del Gruppo Milan.
La differenza tra costo e valore della produzione è negativa
per € 58.153.000.
E’ stato effettuato un accantonamento per € 8.658.000 (€
11.069.000 nel 2015) a fondi rischi, di cui Euro 3.158.000 per la buona uscita
di un calciatore ceduto a gennaio 2017 ed Euro 5.500.000 relativi al
contenzioso con l’Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano.
In effetti nel mese di marzo 2017 è stata sottoscritta una
transazione con l’Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano, per 5,5 milioni
di Euro, riguardante la vicenda legata all’ “avviso di presentazione di manifestazione
interesse” per la riqualificazione del Padiglione 1 e 2 denominato “Portello”.
La Gestione finanziaria è negativa per € 4.728.000 (-6,1
milioni nel 2015). Gli interessi passivi bancari ammontano a € 1.7480.000 (€
3.180.000 nel 2015) e gli interessi passivi da finanziamento a € 2.345.000 (€
2.189.000 nel 2015).
Risultano rettifiche per svalutazioni di partecipazioni per
€ 7.111.000, che si riferiscono all’adeguamento del valore della partecipata
M-I Stadio srl.
A seguito dell’adozione dei princìpi OIC 2016 nel conto
economico non figurano proventi ed oneri straordinari.
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 69,9
milioni. Nel 2015 era negativo per € 94,2 milioni, con la riclassificazione in
base agli OIC del 2016, (-€ 94,4 milioni, senza riclassificazione), e nel 2014
era negativo per € € 84,5 milioni.
La somma algebrica
del risultato prima delle imposte 2014, 2015 e 2016 è negativa per € 248,7
milioni. L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione del
“Break-even result” ai fini del Financial Fair Play. Da tale risultato si possono escludere i costi
per il settore giovanile, gli altri ammortamenti che non riguardino i
calciatori.
Il saldo delle
imposte, è negativo per 4,8 milioni di Euro e comprende l’effetto positivo di 1.368.000 di
Euro per la “Remunerazione per vantaggi fiscali trasferiti” per l’adesione al
consolidato fiscale del Gruppo Fininvest, IRAP per 3,48 milioni di Euro e
imposte dirette esercizi precedenti per € 121 mila Il contratto di consolidato
fiscale con a capo Fininvest SpA cesserà i suoi effetti dall’esercizio fiscale
2017.
Per quanto riguarda le imposte differite e anticipate figura
un saldo negativo tra imposte differite ed anticipate per € 2.645.000 (5,7
milioni di Euro nel 2015).
Di conseguenza, il risultato consolidato del Gruppo Milan
dell’esercizio 2016 presenta la perdita di 74,87 milioni di Euro
Conclusioni.
Gli Amministratori hanno evidenziato che, “l’andamento
economico dell’esercizio 2017 sarà influenzato dal piazzamento nel Campionato
di Serie A – edizione 2016/2017”.
Nel futuro, sull’obiettivo del raggiungimento dell’equilibrio
economico, che potrebbe essere sottoscritto con un Voluntary Agreement con l’UEFA,
sarà decisivo, il supporto della proprietà, che dovrà far fronte all’indebitamento
finanziario, sia del Milan, sia della società “veicolo”, che ha acquisito il
Milan.
Inoltre, la nuova proprietà si trova nella condizione di dover
investire, cercando di trattenere i migliori calciatori (si pensi a Donnarumma),
per conseguire dei successi sportivi, necessari per aumentare i ricavi e il
valore del brand, onde poter attrarre sponsorizzazioni importanti.
Si potrebbe concludere affermando che l’acquisizione a
debito di società di calcio non è una novità. Basti pensare al Manchester
United. Ma, nel caso del Manchester United, la società veicolo indebitatasi per
l’acquisto, acquisì una società che produceva utili e cash flow.
8 commenti:
Ma il financial fair play a cosa serve se un club può cumulare perdite per 300 milioni in 5 anni ed essere ammesso alle coppe europee?
Il Milan sarà costretto a ricorrere alla nuova procedura del "Voluntary Agreement". Link http://luckmar.blogspot.it/2015/07/voluntary-agreements-e-settlement.html
è una cavolata.
Il succo del discorso non è che il milan ha cambiato proprietà. È che perdono 50-60 milioni all'anno e gli viene permesso di partecipare alle coppe.
Si chiama DOPING FINANZIARIO, non diverso dal DOPING SPORTIVO.
Grazie per l'ottimo lavoro che fa sul tema dei bilanci dei club. Se fosse possibile mi piacerebbe sapere un dato specifico contenuto nel rendiconto finanziario consolidato, ossia il flusso finanziario dell'attività operativa. Grazie.
I Fondi assorbiti dalla gestione operativa sono stati negativi per Euro 30.480.000, soprattutto a causa dell’Autofinanziamento economico negativo per Euro 13.317.000 e variazione di debiti negativa per Euro 27.586.000; i Fondi assorbiti dall’attività di investimento per Euro 34.405.000 (di cui Euro 34.689.000 per acquisto calciatori) e i Fondi generati dall’attività di finanziamento per Euro 65.728.000 hanno determinato la variazione di disponibilità liquide per Euro 843.000.
Salve,
vorrei sapere da dove è possibile reperire il documento ufficiale ?
Grazie!
Toro-tube, quando si fanno delle affermazioni bisogna essere informati. Il ffp è i suoi parametri sono validi solo per le squadre che partecipano alle coppe europee . Il Milan sono 3 esercizi che non vi partecipa e guarda caso le perdite sono risultate inaccettabili ma sono state coperte con aumenti di capitale (denaro fresco), non col doping. Quando era in Europa le perdite erano accettabili. Ora che è tornato in Europa dovrà negoziare il V.a. Con L'UEFA. Stai tranquillo. Non credo che il tuo c/c diminuisca se il Milan perde soldi
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