Luca Marotta
ACF Fiorentina Spa ha chiuso il bilancio d’esercizio al
31/12/2016 con una perdita netta di € 2.736.769. Mentre, l’esercizio solare 2015
si era chiuso con una perdita netta di € 15.581.807 e il 2014 con una perdita
di € 37 milioni.
Di fatto, la Fiorentina ha continuato a vendere dei
calciatori importanti, onde realizzare delle plusvalenze e attenuare l’impatto
dello squilibrio economico. Nel 2016, è toccato a Marcos Alonso, che ha
permesso di realizzare una plusvalenza di 22,13 milioni di Euro. Negli anni
precedenti sono stati ceduti calciatori, che hanno determinato plusvalenze
importanti, come: Cuadrado; Jovetic e Nastasic.
Gli Amministratori sposano in pieno la filosofia posta alla
base del Fair Play Finanziario, voluto dall’UEFA. Infatti, secondo gli Amministratori,
la riduzione della perdita dimostra “concretamente la determinazione e la
capacità della Fiorentina nel dare attuazione alle indicazioni del Comitato
UEFA sul Fair Play finanziario con l’obbiettivo di rendere economicamente più
sano e corretto il mondo del calcio professionale”. Inoltre, il miglioramento è
stato coniugato con le strategie di sviluppo, volute dai soci, che, nei
prossimi anni, dovrebbero generare risultati in chiave di attenta gestione
societaria; dei risultati della prima squadra e del settore giovanile e dei
progetti per nuove strutture. Il tutto, secondo gli Amministratori, determinerà
l’arricchimento e la valorizzazione di ogni settore del club. Durante il 2016,
si è registrata un’accelerazione per quanto riguarda l'approvazione del
progetto del nuovo Stadio.
Dal punto di vista
sportivo, la prima parte dell’esercizio 2016, riguardante la parte finale
della stagione sportiva 2015/16, si è conclusa con il conseguimento del quinto
posto e la conseguente qualificazione all’Europa League, direttamente nel Group
Stage; ed è stata eliminata nei sedicesimi di finale dal Tottenham. Per quanto
riguarda invece la partecipazione alla Coppa Italia 2015/2016 la Fiorentina è
stata eliminata dalla competizione negli ottavi di finale dal
Carpi.
La
seconda parte dell’esercizio 2016, riguardante la parte iniziale della stagione
sportiva 2016/17, si è conclusa all’ottavo posto in campionato, non conseguendo
il diritto alla partecipazione alle competizioni europee. Nella competizione
Uefa Europa League, la Fiorentina è stata eliminata nella fase dei sedicesimi
di finale dopo il doppio confronto con il Borussia Mönchengladbach, mentre per
quanto riguarda la Coppa Italia, è stata eliminata nei quarti di finale dal
Napoli.
Il Gruppo.
La società appartiene al Gruppo “DIEGO DELLA VALLE & C.
S.R.L.”, che predispone il bilancio consolidato. DIEGO DELLA VALLE & C.
S.R.L. detiene il 97% delle azioni, pari a 7.275.000 e Andrea Della Valle l’1%,
pari a 75.000. Il restante 2% delle azioni è detenuto dalla controllata Firenze
Viola Srl, pari a 150.000 azioni.
La società controllata Firenze Viola Srl è detentrice del
marchio Fiorentina e dei Trofei acquisiti dal fallimento della precedente
società A.C. Fiorentina S.p.A. ed ha beneficiato del conferimento del ramo
commerciale d’azienda. ACF Fiorentina Spa ha mantenuto: il Main Sponsor, lo
Sponsor Tecnico, gli Sponsor Istituzionali, tutti i rapporti contrattuali
riguardanti la cessione dei diritti di trasmissione, nonché tutti i proventi
dalla biglietteria. Firenze Viola srl ha concesso ad uso esclusivo di ACF
Fiorentina Spa l’utilizzo del marchio “Fiorentina”, a fronte di un canone
annuo, per il 2016, di € 300.000.
La società ACF Fiorentina Spa detiene le partecipazioni
totalitarie nelle società Firenze Viola Srl, Promesse Viola Srl, che si occupa
di servizi inerenti vitto, alloggio, trasporto, supporto logistico per gli
allenamenti e assistenza allo studio agli atleti del settore giovanile; Fiorentina
Women's SSD a r.l., che ha per oggetto l’organizzazione di attività sportive
dilettantistiche del calcio femminile.
ACF Fiorentina Spa redige il bilancio consolidato ai soli
fini del soddisfacimento della normativa FIGC.
Nel mese di marzo 2015, ACF Fiorentina S.p.A. ha acquisito
una partecipazione del 15% della società Wadhawan Sports Private Limited che
controlla il Pune City FC (INDIA), per originari € 1.753.270. Nel corso del
2016 tale partecipazione è stata aumentata di Euro 750 mila. Al 31.12.2016, il
valore della partecipazione in bilancio di Euro 750 mila.
La società inoltre deteneva indirettamente, mediante la
controllata Promesse Viola Srl, la partecipazione di controllo nella società
americana International Development Players Llc, che è stata dismessa.
La continuità
aziendale.
Nella nota integrativa è scritto che la valutazione delle
voci di bilancio è stata fatta nella prospettiva della continuazione dell'attività,
“non sussistendo incertezze significative a riguardo”.
Nella Relazione sulla Gestione gli Amministratori hanno
scritto che i risultati sportivi non rispecchiano lo sforzo economico profuso e
soprattutto il monte ingaggi. Secondo gli Amministratori il monte ingaggi, che
si aggira intorno ai 60 milioni, rappresenta una cifra molto elevata per i
ricavi della Fiorentina, e non risulterebbe sostenibile “se non con
l’intervento dei Soci ai quali viene richiesto, ancora una volta, di guidare la
società verso la sostenibilità economica, non solo attraverso l’indirizzo
strategico, ma anche con un ulteriore supporto finanziario diretto”.
I Revisori della Deloitte & Touche S.p.A. non hanno
evidenziato alcun richiamo o rilievo.
La struttura
dell’attivo.
Gli impieghi sono rappresentati per il 56,5% dalle
immobilizzazioni, per il 41,8% dall’attivo circolante e per l’ 1,7% da ratei e
risconti attivi.
Causa la mancanza di uno stadio di proprietà gli
investimenti infrastrutturali, confluiscono nelle immobilizzazioni immateriali. Tra le “Immobilizzazioni in corso”, pari ad Euro
1.161.251, sono allocati costi per € 836.250 per i progetti relativi alla
costruzione del nuovo stadio, che riguardano parcelle relative agli studi di
architettura e di progettazione per la realizzazione del progetto definitivo. Tra
le “Altre Immobilizzazioni”, pari ad Euro 6.821.353, sono compresi i costi per
migliorie e spese incrementative su beni di terzi (Stadio e Centro sportivo). Nel
2016, sono stati realizzati interventi per Euro 369.405.
Nuovo stadio.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto che Il 2016 sarà
ricordato come l'anno durante il quale il percorso per l'approvazione del
progetto del nuovo Stadio ha vissuto un’accelerazione importante. Secondo gli
Amministratori l’attuazione del progetto del nuovo Stadio cambierà il futuro
patrimoniale e sportivo del club. Nel corso del mese di marzo 2017 la Società avrebbe
presentato il progetto del nuovo Stadio.
L’attivo, pari a € 163,5 milioni circa (€ 186,7 milioni nel 2015),
risulta diminuito del 12,44%.
Le immobilizzazioni incidono sull’attivo per il 56,5%. I
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori rappresentano il 59,9%
delle immobilizzazioni ed il 33,9% dell’attivo.
Il 20,6% delle immobilizzazioni, per l’importo di Euro 19.033.306,
riguarda le partecipazioni totalitarie in: Firenze Viola srl (€ 19 milioni); Promesse
Viola Srl (€ 12.022); Fiorentina Women's SSD a r.l. (€ 21.284).
La partecipazione del 15 % della Wadhawan Sports Private
Limited che controlla il Pune City FC (INDIA), è stata completamente svalutata
al 31 dicembre 2016 in
quanto i risultati economici di bilancio della società indiana presentano
valori negativi. Il valore originario della partecipazione, già svalutata nel
2015, era di Euro 1.753.000; nel 2016 si è incrementato di Euro 750 mila e
svalutato dello stesso importo.
La partecipazione di controllo nella società americana
International Development Players Llc è stata dismessa.
L’attivo immobilizzato comprende la Library acquistata dalla
RAI, nel 2012, al prezzo di € 11.200.000. In bilancio figura una valore residuo
di € 9,7 milioni. Il valore di tali diritti è stato determinato da un’apposita
perizia redatta da un esperto indipendente ed in funzione dei flussi di ricavi che
saranno conseguiti nel tempo e viene ammortizzato in 30 anni con decorrenza dal
30 Settembre 2012.
Contestualmente con la stessa Rai fu stipulata una
transazione per l'utilizzo pregresso della Library per un importo di € 3
milioni, ed fu concesso il diritto trentennale di utilizzo della stessa Library
sino al 2042, nonché il diritto di rinnovare il citato contratto di utilizzo
della stessa dal 30 giugno 2042 al 30 giugno 2072 per € 1.000.000. Per l'utilizzo
della “Libreria storica” la Fiorentina stipulò dei contratti con la RAI che
genereranno ricavi sino al 30 Settembre 2042, già contrattualizzati per un
valore complessivo pari a circa € 7.200.000, di cui € 957 mila di competenza
del 2016 e per il quale risultano iscritti a bilancio risconti passivi oltre i
dodici mesi per un importo pari a € 4.420.032.
Al 2012, risale anche un contratto con Infront Italy Srl, con
cui è stato conferito l'incarico per la digitalizzazione, la catalogazione e l'organizzazione
delle immagini appartenenti all'archivio RAI. Per questa operazione Infront
procederà con la commercializzazione dell'archivio, attività per la quale viene
previsto un corrispettivo pari a € 750.000 annui per le stagioni 2015/2016,
2016/2017 e 2017/2018.
I Crediti nei confronti della società controllante diminuiscono
da € 28. 787.981 a € 23.328.918 e si riferiscono alle somme che dovranno essere
ricevute in forza del Consolidato Fiscale Nazionale ai fini IRES, a cui la
società ha aderito in qualità di controllata. L’incidenza di tali crediti
sull’attivo è del 14,3%.
I Crediti verso imprese controllate iscritti nell'attivo
circolante aumentano da € 38.482 a € 158.361.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 1,73 (1,62 nel 2015), ciò vuol dire che
il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,98 (0,85 nel 2015), ciò vuol dire
che l’attivo a breve non sarebbe in grado di poco di pagare i debiti a breve.
Tuttavia nel caso in questione i debiti a breve comprendono risconti passivi
per 14,4 milioni di Euro.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, è il più importante per la verifica
dell’equilibrio economico-finanziario ed è finalizzato a misurare il grado di
equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far
fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide
sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 1,30, superiore alla soglia minima del 2016/17 stabilita
dalla FIGC per la serie A che è di 0,5.
Nella Relazione
sulla Gestione è scritto che al 30/06/2016 il valore calcolato è stato pari a 0,89
ampiamente al di sopra della soglia minima stabilita dalla FIGC.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice, ma fondamentale
domanda: quanto è stato investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi
operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo
iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 55,8%
(52% nel 2015), pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 55,8 Euro, che è
un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore all’anno.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon
funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato,
vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e
le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è negativo
per € 2.163.646, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali,
risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del calcolo
degli interessi e delle tasse, circa 1,2 Euro; nell’esercizio precedente,
sempre in riferimento all’importo investito di 100 Euro, si sarebbero persi
circa 6,8 Euro.
Il Valore della Rosa.
Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori risulta diminuito da € 61,87 milioni a € 55,35 milioni. La
variazione è dovuta a investimenti per Euro 32,1 milioni, a cessioni per un
valore contabile residuo per circa € 11,83 milioni, ammortamenti per € 26,78
milioni.
Durante la sessione invernale del calciomercato 2015/16 è
stato ceduto Mario Suarez al Watford per un corrispettivo di Euro 4.000.000 ed
è stato acquistato Zarate dal West Ham (UK) per Euroi 1.876.232 oltre a
SCHETINO Jancev dall’Atletico Genix per Euro 1.500.000.
Le cessioni principali della sessione estiva del
calciomercato 2016, sono state: ALONSO Marcos (Chelsea) per Euro 24.000.000 e
MATOS Ryder (Udinese) per Euro 5.000.000. Mentre, tra i calciatori acquistati a
titolo definitivo figurano: ASTORI Davide (Cagliari) per € 4.300.000; DIKS
Kevin (Vitesse) per Euro 2.800.000; DRAGOWSKY Bartolomiei (Jagiellona) per Euro
2.500.000;
OLIVERA Maximiliano (Penarol) per Euro 3.300.000 e
CRISTOFORO Pepe (Sevilla) per Euro 2.500.000 e MAGANJIC Josip (Hajduk Spalato)
per Euro 1.150.000.
Durante la sessione invernale di mercato 2016/17, è stato
ceduto il calciatore Zarate al Watford per un corrispettivo di Euro 1.448.750;
mentre sono stati acquistati a titolo definitivo ILLANES Minucci Svincolato con
un costo di Euro 400.000 e CASTROVILLI Gaetano (Bari) per Euro 1.200.000.
Il Patrimonio netto.
Il patrimonio netto risulta positivo per € 68.874.275 (€
71.611.044 nel 2015) e finanzia il 42,1% delle attività (38,3% nel 2015).
La variazione negativa di 2,7 milioni è dovuta alla perdita
di esercizio di Euro 2.736.769.
Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori è pari a 1,24 (1,16 nel 2015). Tale indicatore
significa che il valore contabile netto della rosa è finanziato totalmente con
i mezzi propri.
Secondo la riclassificazione operata dagli amministratori, il
Capitale Circolante netto è negativo per € 177.834, nel 2015 era negativo per €
3.341.984. Se non si considerassero i risconti passivi a breve pari a Euro
10.015.491 (€ 21.050.535 nel 2015), che sono ingenti a causa della
contabilizzazione per anno solare e non per stagione sportiva, il capitale
circolante netto sarebbe positivo.
La struttura del
Passivo.
Il capitale di terzi finanzia il 57,9% delle attività (61,7
nel 2015).
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, è pari a 0,73 (0,62 nel 2015).
Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale
sui mezzi propri.
Anche, se bisogna evidenziare che l’equity ratio è pari al 42,1%
e per la Serie A italiana è uno dei migliori.
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
Indicatore
di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento
della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre
esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il
raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore
della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità
dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2016 ammontano a € 72,7 milioni, mentre il valore della
produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 120,57 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione
medio degli ultimi tre esercizi è pari a 0,6,
comunque inferiore alla soglia massima consentita del 2016/17 stabilita dalla
FIGC per la Serie A che è di 1,75. Tale soglia è destinata a ridursi nel
2017/18 a 1,5.
Nella Relazione
sulla gestione è scritto che al 30/06/2016 il valore calcolato è stato pari a 0,59,
ampiamente dentro i parametri FIGC.
I ratei e risconti passivi ammontano a € 14.435.574 (€
25.676.021 nel 2015) e finanziano l’ 8,8% delle attività (13,7% nel 2015).
I risconti passivi, riguardanti i ricavi anticipati relativi
al secondo semestre della stagione sportiva, ammontano a € 14.433.220 (€
25.623.551 nel 2015). Le principali voci dei risconti passivi riguardano i
Diritti TV stagione sportiva 2016/17 (€ 4.429.032), Proventi da diritti di
immagine archivio RAI (€ 4.595.486), i Ricavi da sponsorizzazioni ufficiali, i
ricavi da Trasferimenti temporanei calciatori: e l’incasso netto da abbonamenti
partite in casa.
I risconti passivi oltre i dodici mesi sono pari a € 4.420.082
e si riferiscono ai ricavi derivanti dalla cessione dei diritti dell’archivio
Library RAI.
La voce Ratei passivi, pari a € 2.354, riguarda quasi
interamente la quota di competenza del 2016 del canone per il noleggio delle
attrezzature sportive e sanitarie.
Nella nota integrativa è scritto che i debiti verso i
tesserati, dipendenti e collaboratori, pari a Euro 4.900.711, riguardano il
debito relativo alle mensilità di novembre e dicembre 2016, pagate nel mese di
gennaio 2017 e i Debiti per Intermediazioni su trasferimenti, pari a Euro
8.078.338, rappresentano il debito in essere relativo ai contratti sottoscritti
con intermediari in occasione dei trasferimenti di giocatori, ancora non
scaduti e, di conseguenza, non ancora fatturati.
La Posizione
Finanziaria Netta.
I debiti bancari, al 31 dicembre 2016 sono esposti per circa
3 milioni di Euro (€ 4,96 milioni nel 2015). Trattasi di finanziamento a breve
termine erogato da Banca CR Firenze sulla base di un fido garantito da pegno di
azioni da parte della controllante Diego Della Valle & C. Srl.
I debiti finanziari riguardano il debito fruttifero di
interessi verso la società controllante pari a € 13 milioni. Si tratta di due
linee di finanziamento, una di 5 milioni di euro al tasso dell’1% sull’Euribor
a 3 mesi, scadente il 12/10/2017 e l’altra di 8 milioni di euro al tasso
dell’1,6% sull’Euribor a 3 mesi, scadente il 12/04/2017.
Le disponibilità liquide aumentano di € 3,5 milioni, da € 1,1
milioni da € 4,6 milioni.
I Crediti verso società calcistiche diminuiscono di € 8,1
milioni, da € 39.326.665 a € 31.198.310.
In particolare, la voce Crediti verso Enti Settore Specifico
per fatture da emettere, risulta pari a € 9.585.733 (€ 11.130.655 nel 2015) e
comprende: il credito verso la Uefa di € 5.341.000, incassato a gennaio 2017,
per la partecipazione alla fase a gironi della competizione Uefa Europa League
e per il passaggio al turno successivo; il credito verso Lega di € 1.600.000,
rappresentativo del corrispettivo stimato del contributo stanziato dalla Lega
Serie A per le società qualificate per la competizione Uefa Europa League (€
7.500.000 in totale) e assegnato alle società partecipanti in base ai risultati
sportivi conseguiti in tale manifestazione; il credito verso la Sampdoria per €
950.000, legato alla risoluzione del contratto con Montella.
I debiti verso società calcistiche sono pari a € 26.116.805 (€
33,57 milioni nel 2015).
Ai fini del Financial Fair Play la posizione finanziaria
netta risulterebbe comunque nettamente inferiore al fatturato netto, senza
plusvalenze e quindi abbondantemente nei limiti auspicati dal Regolamento
stesso.
L’ Indebitamento finanziario netto finale è diminuito di Euro
7.457.433, da € 18.844.195 a € -11.386.761, perché il CASH FLOW della Gestione
Operativa corrente è stato positivo per Euro 29.179.555, soprattutto a causa di
un CASH FLOW della Gestione Reddituale positivo per Euro 27.134.617 e il CASH
FLOW DELLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO è risultato negativo per Euro 21.722.121,
soprattutto a causa di Investimenti in Diritti pluriennali, che hanno assorbito
Euro 20.275.514.
In altre parole la gestione corrente è risuscita a
fronteggiare il fabbisogno della gestione relativa agli investimenti,
producendo un surplus di Euro 7.457.433, che è servito a far fronte alle
necessità della gestione finanziaria per Euro 3.955.168, causate da rimborsi di
debiti finanziari, determinando, in tal modo, variazioni di disponibilità
liquide per Euro 3.502.266.
Controversie Legali e
tributarie.
Il Financial Fair Play richiede che non vi siano debiti
scaduti verso club, personale, ma anche verso il fisco o verso gli Enti
Pubblici. Tuttavia, nel caso in cui si fossero concluse delle transazioni
oppure instaurasse una controversia, argomentata e giudicata ammissibile, il
debito non sarebbe considerato scaduto e si rientrerebbe nei parametri del Fair
Play Finanziario.
La voce “Fondi per rischi e oneri” risulta aumentata da €
887.444 a € 7.449.229.
Per il Fondo per trattamento di quiescenza ed obblighi
simili vi è stato un accantonamento di periodo per l’importo di € 150.000
relativo al trattamento di fine mandato del Consiglio di Amministrazione.
I Fondi per imposte, anche differite: si incrementano di €
5.414.491 per l’accantonamento effettuato al fondo imposte differite.
Per gli Altri fondi per Rischi ed Oneri, si è verificata una
variazione di € 1,1 milioni; a causa un accantonamento di € 1,52 milioni, per
passività potenziali riferite anche a rapporti contrattuali con calciatori non
più tesserati; e all’utilizzo nell’esercizio di fondi per circa € 389 mila per
cause relative ad esercizi precedenti.
Dalla Relazione sulla Gestione emerge l’esistenza, durante
il 2016, per ACF Fiorentina di alcune controversie legali. Per quanto riguarda
la vicenda “Calciopoli”, la Fiorentina è stata convenuta, insieme ad altre
società di calcio, dinanzi alle Corti di Appello di Brescia, di Bologna e di
Napoli, rispettivamente da parte del Brescia Calcio S.p.A., del Bologna
Football Club 1909 S.p.A. e da parte della società Victoria 2000 s.r.l..
La Fiorentina è stata anche citata in giudizio, insieme ad
altre società di calcio, dinanzi al Tribunale di Roma dal dott. Gazzoni
Frascara (in proprio e quale amministratore unico della F.G.F. Finanziaria Gazzoni
Frascara S.r.l.).
I giudizi sono stati promossi per ottenere in sede civile il
risarcimento di danni subiti in conseguenza dell’esito finale della stagione
2004/2005.
I consulenti della Fiorentina, ritengono che “non sono stati addotti argomenti, né
sono stati dimostrati fatti, che possano ragionevolmente comportare
l’accertamento di una responsabilità a carico della Fiorentina, la quale ha sostenuto
in ogni grado di giudizio la legittimità del comportamento proprio e dei propri
esponenti”.
Per tale motivo, la Fiorentina non ritiene che le richieste
risarcitorie possano trovare accoglimento e, di conseguenza, non ha effettuato
accantonamenti.
La gestione economica.
La gestione economica è stata caratterizzata dall’aumento del
valore della produzione del 2,7%, anche grazie alle plusvalenze (+9%), e dal decremento
dei costi della produzione in misura del 4,9%.
Il valore della produzione, pari a € 135.445.972 (€
131.945.834 nel 2015), è aumentato del 2,7% e dipende per il 23,5% dalle
plusvalenze e per il 51,9% dai diritti televisivi.
I costi della produzione ammontano a € 137.609.620 (€
144.744.669 nel 2015) e risultano in diminuzione di € 7,13 milioni (-4,9%). Tale
decremento è riconducile soprattutto alla riduzione dei costi del personale per
5,82 milioni e alla riduzione dei costi per servizi per 2,47 milioni. I costi
della produzione dipendono per il 53% dai costi del personale; per il 21,8% dagli
ammortamenti; per il 15,3% dai costi per servizi.
La differenza tra valore e costi della produzione è negativa
per € 2,16 milioni, mentre nel 2015 era negativa per € 12,8 milioni. L’ EBITDA
risulta positivo per Euro 29.670.804; mentre nel 2015 era positivo per Euro
17,2 milioni; mentre nel 2014 era negativo per 9,7 milioni e nel 2013 era positivo
per € 32,2 milioni.
I Ricavi.
I ricavi da gare diminuiscono di € 4,65 milioni, da € 13,4
milioni a € 8,75 milioni, con un decremento di circa il 34,7%. I Ricavi da gare
Europa League sono diminuiti da € 3.008.697 a € 726.750. I ricavi da gare in Casa
– Campionato ammontano a € 3.022.518 (3.027.548 nel 2015); mentre i Ricavi per
abbonamenti diminuiscono di € 1.013.073, da € 5.954.660 a € 4.941.587.
Nella Relazione sulla Gestione si legge che nella stagione
sportiva 2015/2016 le medie spettatori sono state 28.734 presenze medie
Campionato, contro una media nazionale spettatori (fonte Lega Serie A) di 22.199;
16.442 presenze medie per l’Europa League e 6.571 presenze medie per la Coppa
Italia. Il numero di abbonati 2015/2016 è stato di 20.780, per un incasso netto
di circa 5 milioni di euro.
Nella stagione sportiva 2016/2017 le medie spettatori sono
state 26.669 presenze medie Campionato, contro una media nazionale spettatori
(fonte Lega Serie A) di 21.071; 11.694 presenze medie per l’Europa League e
nessuna presenza per la Coppa Italia. Il numero di abbonati 2016/2017 è stato
di 20.160, per un incasso netto di circa 4,9 milioni di euro.
La voce “Ricavi da sponsorizzazioni” aumenta da € 6,29
milioni a € 7,83 milioni. Tale voce comprende: Ricavi da sponsorizzazioni ufficiali
per € 1.512.329; Ricavi da sponsor ufficiali e tecnici per € 3.455.778 (€
3.413.383 nel 2015), altre sponsorizzazioni commerciali per € 2.740.819 (€
2.880.380 nel 2015) e Premi da sponsor per € 125.000 (€ 280.000 nel 2015).
Dalla stagione sportiva 2016/2017, la Fiorentina ha
sottoscritto contratti di sponsorizzazione con l’azienda VORWERK FOLLETTO
S.a.s. di Vorwerk Management S.r.l.; mentre, per quanto riguarda lo sponsor
tecnico “Le Coq Sportif” è proseguito il rapporto in base al contratto quinquennale,
stipulato nel luglio 2015, che prevede, oltre ad un compenso fisso, dei bonus
variabili ad obiettivo sportivo e delle royalties sulle vendite dei prodotti
oggetto della licenza.
I “Proventi pubblicitari”, aumentano del 3,5%, da € 3.651.433
a € 3.671.100.
I “Proventi commerciali e royalties”, pari a € 759.236 (€
924.353 nel 2015), si riferiscono ai ricavi derivanti dall’attività di
merchandising e di licensing relativi al contratto di sponsorizzazione tecnica
con “Le Coq Sportif”.
I ricavi TV della Serie A ammontano a € 54.882.693 (€ 46.450.767 nel 2015). A tali proventi bisogna
aggiungere i proventi da partecipazione all’Europa League, i diritti di
trasmissione radiofonici e i proventi accessori diritti TV, stimabili in Euro 15,3
milioni.
L’aumento dei diritti TV nazionali è dipeso sia dall’incremento
delle risorse distribuite dalla Lega Calcio per la stagione 2016/2017, sia dal
miglioramento del coefficiente di ripartizione, grazie ai migliori piazzamenti
in classifica degli ultimi anni.
Per quanto riguarda gli altri ricavi, la voce “Proventi
vari” comprende le indennità per la partecipazione calciatori ad “Euro 2016”
per € 1.377.732 e la voce “Ricavi e proventi diversi” comprende i ricavi
derivanti dal contratto di sfruttamento dell’archivio immagini della RAI per € 957.000
e gli indennizzi assicurativi per € 706.486.
Il Player Trading.
Le plusvalenze sono superiori al costo annuale dei
cartellini e sono aumentate a € 31,8 milioni da € 29,17 milioni. La plusvalenza
più importante è stata quella di Marcos Alonso (Chelsea) con 22.134.737 Euro,
seguita da quella di Matos Ryder (Udinese) con 4.979.842 Euro e Mario Suarez
(Watford) con 3.478.319 Euro.
Le minusvalenze registrate aumentano da € 370 mila a € 3,83
milioni. La minusvalenze più importante è stata quella di Mario Gomez
(Wolfsburg) con 2.749.500 Euro, seguita da Basanta con 284.966 Euro.
I Ricavi da cessione temporanea calciatori aumentano da €
454 mila a € 645 mila. Il prestito di Matias Fernandez al Milan ha permesso di
ricavare, nell’anno solare 2016, Euro 364.145.
Il costo dei prestiti di calciatori ammonta ad Euro
1.784.735i, tra cui Blaszczykowski (Borussia Dortmund) per Euro 372.951 ed
Hernan Toledo (At. Maldonado) per Euro 344.852.
L’ammortamento dei calciatori è pari a € 26,78 milioni (€ 27,14
milioni nel 2015).
La voce Altri Proventi da Gestione Calciatori, pari ad Euro
5.312.533, comprende il premio, ricevuto dall’Atletico Madrid, per il
trasferimento del calciatore Stefan Savic per € 2.239.725 e quello ricevuto
dalla Rpma per Ljajic per € 1 milione.
La voce Altri Oneri di Gestione Calciatori, pari a € 1,57
milioni, comprende il premio a favore del Besiktas per il trasferimento del
calciatore Mario Gomez per € 500.000, i contributi di solidarietà F.I.F.A.
sostenuti sui trasferimenti internazionali per € 938.731, i premi di
valorizzazione passivi sui calciatori trasferiti in prestito per € 60.455.
I Costi.
Il costo del personale è diminuito da € 78,82 milioni a € 72,99
milioni. Si è registrato un decremento di circa € 5,83 milioni, con
un’incidenza sul valore della produzione del 53,9%
e sul fatturato netto del 74,7% (80,7 nel 2015 e 85% nel 2014). In particolare,
la riduzione è dovuta al costo del personale tesserato, che è diminuito da €
73,47 milioni a € 68,49 milioni. I compensi contrattuali ai calciatori si
riducono di € 7.657.088, da € 53,79 milioni a € 46,14 milioni; mentre la parte
variabile è aumentata di € 4.117.484, da € 9.949.155 a €
14.066.639.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,84
tale valore sarebbe di poco entro il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A
per la stagione sportiva 2016/17, che è di 0,85; ma, non per il 2017/18, la cui
soglia è di 0,8.
Nella Relazione
sulla gestione è scritto che al 30/06/2016 il valore calcolato è stato pari a 0,96,
fuori parametro.
I costi per servizi ammontano a € 21.114.257. Tali costi
comprendono anche i Costi per attività sportiva per € 8.374.117, che riguardano
principalmente le consulenze tecnico-sportive, i costi per l’osservazione dei
calciatori, le spese di funzionamento e i contributi alla Lega Nazionale
Professionisti, le spese sostenute per l’assistenza sanitaria e per il vitto e
l’alloggio dei giocatori di Prima Squadra e Settore Giovanile.
I Costi per godimento beni di terzi ammontano a € 1.819.631 (€1.781.479
nel 2015) e riguardano principalmente l’affitto per lo Stadio Artemio Franchi
per € 840.901 (€ 900.397 nel 2015) e il canone riconosciuto a Firenze Viola Srl
per la concessione d’uso del marchio “ACF Fiorentina” per € 300.000 (€ 300.000
nel 2015), gli affitti locali esterni per € 44.819 (€ 37.260 nel 2015) e il
noleggio autoveicoli per € 523.527 (450.750 nel 2015).
Il Problema del Fair
Play Finanziario.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 3.559.487.
Nel 2015 il risultato prima delle imposte era negativo per € 15.114.992. Nel
2014 il risultato prima delle imposte era negativo per € 49.414.924. Nel 2013, il risultato prima delle imposte è stato
positivo per € 4,1 milioni. Anche nel 2012 era positivo per € 3,6 milioni.
Il dato aggregato dell’EBT per il periodo 2014, 2015 e 2016
è negativo per circa 68 milioni di Euro. Bisogna precisare che per il
Regolamento del Fair Play Finanziario, bisognerà considerare il bilancio
consolidato e operare delle rettifiche sull’EBT.
Dalla simulazione effettata dagli amministratori, nella
Relazione sulla Gestione, le rettifiche del Fair Play Finanziario hanno
prodotto un risultato positivo per il 2012 di 10,1 milioni di Euro; un
risultato positivo per il 2013 di 9,4 milioni di Euro; per il 2014 un risultato
negativo di 40,5 milioni di Euro; per il 2015 un risultato negativo per € 5,1
milioni e per il 2016 un risultato positivo di 6,2 milioni.
Nella Relazione sulla gestione è precisato che l’ammissione
alle competizioni europee per la stagione 2017/2018 è permessa qualora il
valore massimo della perdita consentita negli esercizi considerati (ultimo
triennio relativo agli anni 2014, 2015 e 2016), purché coperta mediante apporto
di capitali, risulti al massimo di € 30 milioni.
In base a quanto scritto dagli amministratori il dato aggregato
triennale 2014-2015-2016 presenta valori negativi per circa 39,4 milioni, che è
un valore non rientrante nei limiti massimi previsti dalla normativa che, per
il triennio in esame, è pari a 30 milioni se coperti mediante apporto di
capitale dei Soci.
Tuttavia, il regolamento del Fair Play Finanziario, essendo
molto elastico, permette di considerare i risultati dei due esercizi precedenti
il triennio sotto osservazione, se positivi.
All’articolo 63 comma 2 lettera b) è scritto che l'obbligo
di pareggio è soddisfatto se il titolare della licenza ha un deficit di
pareggio complessivo per i periodi contabili T-2, T-1 e T, che rientra
all'interno della deviazione accettabile dopo aver preso in considerazione
anche il surplus (se presente) nei periodi di T-3 e T-4.
Pertanto la Fiorentina considererà nel conteggio anche i
risultati degli esercizi precedenti, di conseguenza anche il risultato positivo
conseguito nell’esercizio 2012 pari a 10,1 milioni di euro e 2013 positivo per
9,4 milioni di Euro. Conseguentemente il risultato complessivo dei cinque anni
considerati, porterebbe ad un dato aggregato totale negativo di 19,9 milioni di
euro, che rientra all’interno dei parametri stabiliti dalle norme del fair play
finanziario (limite massimo 30 milioni).
Nel 2016, le imposte di esercizio hanno migliorato il
risultato finale per € 823 mila.
L’IRAP ammonta a € 2.769.370; la Remunerazione per vantaggi fiscali
conseguiti è positiva per € 7.353.353, mentre le imposte differite risultano negative
per € 5.414.491 e le imposte anticipate sono positive per € 1.653.225.
Il risultato netto è negativo per € 2.736.769.
Nel 2015 il risultato netto è stato negativo per € 15.581.807.
Nel 2014 il risultato netto è stato negativo per € 37 milioni. Nel 2013, il
risultato netto era positivo per € 1,4 milioni. Nel 2012 era positivo per €
1,15 milioni, mentre nel 2011 il risultato netto era negativo per € 32,47 milioni.
Conclusioni.
Sul risultato 2016, come nel 2015, ha continuato ad
esercitare i suoi effetti negativi lo squilibrio economico dovuto al prevalere
dei costi sui ricavi, in parte attenuato dalla plusvalenza di 22,13 milioni di
Euro di Marcos Alonso. Secondo gli Amministratori, lo squilibrio è anche
determinato dal fatto che il monte ingaggi, che si attesta oltre i € 60milioni,
è molto elevato per il livello dei ricavi della Fiorentina, e non è sostenibile
se non con l’intervento dei Soci.
Tra l’altro gli Amministratori hanno evidenziato che ai Soci
“viene richiesto, ancora una volta, di guidare la società verso la
sostenibilità economica, non solo attraverso l’indirizzo strategico, ma anche
con un ulteriore supporto finanziario diretto”.
A tale situazione si deve aggiungere anche la considerazione,
fatta dagli Amministratori, che i risultati sportivi non rispecchiano gli
impegni economici profusi.
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