sabato 3 giugno 2017

Bilancio Fiorentina 2016: Marcos Alonso riduce la perdita.

  

Luca Marotta


ACF Fiorentina Spa ha chiuso il bilancio d’esercizio al 31/12/2016 con una perdita netta di € 2.736.769. Mentre, l’esercizio solare 2015 si era chiuso con una perdita netta di € 15.581.807 e il 2014 con una perdita di € 37 milioni.

Di fatto, la Fiorentina ha continuato a vendere dei calciatori importanti, onde realizzare delle plusvalenze e attenuare l’impatto dello squilibrio economico. Nel 2016, è toccato a Marcos Alonso, che ha permesso di realizzare una plusvalenza di 22,13 milioni di Euro. Negli anni precedenti sono stati ceduti calciatori, che hanno determinato plusvalenze importanti, come: Cuadrado; Jovetic e Nastasic.

Gli Amministratori sposano in pieno la filosofia posta alla base del Fair Play Finanziario, voluto dall’UEFA. Infatti, secondo gli Amministratori, la riduzione della perdita dimostra “concretamente la determinazione e la capacità della Fiorentina nel dare attuazione alle indicazioni del Comitato UEFA sul Fair Play finanziario con l’obbiettivo di rendere economicamente più sano e corretto il mondo del calcio professionale”. Inoltre, il miglioramento è stato coniugato con le strategie di sviluppo, volute dai soci, che, nei prossimi anni, dovrebbero generare risultati in chiave di attenta gestione societaria; dei risultati della prima squadra e del settore giovanile e dei progetti per nuove strutture. Il tutto, secondo gli Amministratori, determinerà l’arricchimento e la valorizzazione di ogni settore del club. Durante il 2016, si è registrata un’accelerazione per quanto riguarda l'approvazione del progetto del nuovo Stadio.

Dal punto di vista sportivo, la prima parte dell’esercizio 2016, riguardante la parte finale della stagione sportiva 2015/16, si è conclusa con il conseguimento del quinto posto e la conseguente qualificazione all’Europa League, direttamente nel Group Stage; ed è stata eliminata nei sedicesimi di finale dal Tottenham. Per quanto riguarda invece la partecipazione alla Coppa Italia 2015/2016 la Fiorentina è stata eliminata dalla competizione negli ottavi di finale dal Carpi.
La seconda parte dell’esercizio 2016, riguardante la parte iniziale della stagione sportiva 2016/17, si è conclusa all’ottavo posto in campionato, non conseguendo il diritto alla partecipazione alle competizioni europee. Nella competizione Uefa Europa League, la Fiorentina è stata eliminata nella fase dei sedicesimi di finale dopo il doppio confronto con il Borussia Mönchengladbach, mentre per quanto riguarda la Coppa Italia, è stata eliminata nei quarti di finale dal Napoli.

Il Gruppo.

La società appartiene al Gruppo “DIEGO DELLA VALLE & C. S.R.L.”, che predispone il bilancio consolidato. DIEGO DELLA VALLE & C. S.R.L. detiene il 97% delle azioni, pari a 7.275.000 e Andrea Della Valle l’1%, pari a 75.000. Il restante 2% delle azioni è detenuto dalla controllata Firenze Viola Srl, pari a 150.000 azioni.
La società controllata Firenze Viola Srl è detentrice del marchio Fiorentina e dei Trofei acquisiti dal fallimento della precedente società A.C. Fiorentina S.p.A. ed ha beneficiato del conferimento del ramo commerciale d’azienda. ACF Fiorentina Spa ha mantenuto: il Main Sponsor, lo Sponsor Tecnico, gli Sponsor Istituzionali, tutti i rapporti contrattuali riguardanti la cessione dei diritti di trasmissione, nonché tutti i proventi dalla biglietteria. Firenze Viola srl ha concesso ad uso esclusivo di ACF Fiorentina Spa l’utilizzo del marchio “Fiorentina”, a fronte di un canone annuo, per il 2016, di € 300.000.
La società ACF Fiorentina Spa detiene le partecipazioni totalitarie nelle società Firenze Viola Srl, Promesse Viola Srl, che si occupa di servizi inerenti vitto, alloggio, trasporto, supporto logistico per gli allenamenti e assistenza allo studio agli atleti del settore giovanile; Fiorentina Women's SSD a r.l., che ha per oggetto l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche del calcio femminile.
ACF Fiorentina Spa redige il bilancio consolidato ai soli fini del soddisfacimento della normativa FIGC.
Nel mese di marzo 2015, ACF Fiorentina S.p.A. ha acquisito una partecipazione del 15% della società Wadhawan Sports Private Limited che controlla il Pune City FC (INDIA), per originari € 1.753.270. Nel corso del 2016 tale partecipazione è stata aumentata di Euro 750 mila. Al 31.12.2016, il valore della partecipazione in bilancio di Euro 750 mila.
La società inoltre deteneva indirettamente, mediante la controllata Promesse Viola Srl, la partecipazione di controllo nella società americana International Development Players Llc, che è stata dismessa.

La continuità aziendale.

Nella nota integrativa è scritto che la valutazione delle voci di bilancio è stata fatta nella prospettiva della continuazione dell'attività, “non sussistendo incertezze significative a riguardo”.

Nella Relazione sulla Gestione gli Amministratori hanno scritto che i risultati sportivi non rispecchiano lo sforzo economico profuso e soprattutto il monte ingaggi. Secondo gli Amministratori il monte ingaggi, che si aggira intorno ai 60 milioni, rappresenta una cifra molto elevata per i ricavi della Fiorentina, e non risulterebbe sostenibile “se non con l’intervento dei Soci ai quali viene richiesto, ancora una volta, di guidare la società verso la sostenibilità economica, non solo attraverso l’indirizzo strategico, ma anche con un ulteriore supporto finanziario diretto”.

I Revisori della Deloitte & Touche S.p.A. non hanno evidenziato alcun richiamo o rilievo.

La struttura dell’attivo.

Gli impieghi sono rappresentati per il 56,5% dalle immobilizzazioni, per il 41,8% dall’attivo circolante e per l’ 1,7% da ratei e risconti attivi.

Causa la mancanza di uno stadio di proprietà gli investimenti infrastrutturali, confluiscono nelle immobilizzazioni immateriali. Tra le “Immobilizzazioni in corso”, pari ad Euro 1.161.251, sono allocati costi per € 836.250 per i progetti relativi alla costruzione del nuovo stadio, che riguardano parcelle relative agli studi di architettura e di progettazione per la realizzazione del progetto definitivo. Tra le “Altre Immobilizzazioni”, pari ad Euro 6.821.353, sono compresi i costi per migliorie e spese incrementative su beni di terzi (Stadio e Centro sportivo). Nel 2016, sono stati realizzati interventi per Euro 369.405.

Nuovo stadio.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto che Il 2016 sarà ricordato come l'anno durante il quale il percorso per l'approvazione del progetto del nuovo Stadio ha vissuto un’accelerazione importante. Secondo gli Amministratori l’attuazione del progetto del nuovo Stadio cambierà il futuro patrimoniale e sportivo del club. Nel corso del mese di marzo 2017 la Società avrebbe presentato il progetto del nuovo Stadio.



L’attivo, pari a € 163,5 milioni circa (€ 186,7 milioni nel 2015), risulta diminuito del 12,44%.
Le immobilizzazioni incidono sull’attivo per il 56,5%. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori rappresentano il 59,9% delle immobilizzazioni ed il 33,9% dell’attivo.
Il 20,6% delle immobilizzazioni, per l’importo di Euro 19.033.306, riguarda le partecipazioni totalitarie in: Firenze Viola srl (€ 19 milioni); Promesse Viola Srl (€ 12.022); Fiorentina Women's SSD a r.l. (€ 21.284).
La partecipazione del 15 % della Wadhawan Sports Private Limited che controlla il Pune City FC (INDIA), è stata completamente svalutata al 31 dicembre 2016 in quanto i risultati economici di bilancio della società indiana presentano valori negativi. Il valore originario della partecipazione, già svalutata nel 2015, era di Euro 1.753.000; nel 2016 si è incrementato di Euro 750 mila e svalutato dello stesso importo.
La partecipazione di controllo nella società americana International Development Players Llc è stata dismessa.

L’attivo immobilizzato comprende la Library acquistata dalla RAI, nel 2012, al prezzo di € 11.200.000. In bilancio figura una valore residuo di € 9,7 milioni. Il valore di tali diritti è stato determinato da un’apposita perizia redatta da un esperto indipendente ed in funzione dei flussi di ricavi che saranno conseguiti nel tempo e viene ammortizzato in 30 anni con decorrenza dal 30 Settembre 2012.
Contestualmente con la stessa Rai fu stipulata una transazione per l'utilizzo pregresso della Library per un importo di € 3 milioni, ed fu concesso il diritto trentennale di utilizzo della stessa Library sino al 2042, nonché il diritto di rinnovare il citato contratto di utilizzo della stessa dal 30 giugno 2042 al 30 giugno 2072 per € 1.000.000. Per l'utilizzo della “Libreria storica” la Fiorentina stipulò dei contratti con la RAI che genereranno ricavi sino al 30 Settembre 2042, già contrattualizzati per un valore complessivo pari a circa € 7.200.000, di cui € 957 mila di competenza del 2016 e per il quale risultano iscritti a bilancio risconti passivi oltre i dodici mesi per un importo pari a € 4.420.032.
Al 2012, risale anche un contratto con Infront Italy Srl, con cui è stato conferito l'incarico per la digitalizzazione, la catalogazione e l'organizzazione delle immagini appartenenti all'archivio RAI. Per questa operazione Infront procederà con la commercializzazione dell'archivio, attività per la quale viene previsto un corrispettivo pari a € 750.000 annui per le stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018.

I Crediti nei confronti della società controllante diminuiscono da € 28. 787.981 a € 23.328.918 e si riferiscono alle somme che dovranno essere ricevute in forza del Consolidato Fiscale Nazionale ai fini IRES, a cui la società ha aderito in qualità di controllata. L’incidenza di tali crediti sull’attivo è del 14,3%.
I Crediti verso imprese controllate iscritti nell'attivo circolante aumentano da € 38.482 a € 158.361.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,73 (1,62 nel 2015), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,98 (0,85 nel 2015), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di poco di pagare i debiti a breve. Tuttavia nel caso in questione i debiti a breve comprendono risconti passivi per 14,4 milioni di Euro.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, è il più importante per la verifica dell’equilibrio economico-finanziario ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 1,30, superiore alla soglia minima del 2016/17 stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,5.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto che al 30/06/2016 il valore calcolato è stato pari a 0,89 ampiamente al di sopra della soglia minima stabilita dalla FIGC.


RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice, ma fondamentale domanda: quanto è stato investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 55,8% (52% nel 2015), pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 55,8 Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore all’anno.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è negativo per € 2.163.646, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 1,2 Euro; nell’esercizio precedente, sempre in riferimento all’importo investito di 100 Euro, si sarebbero persi circa 6,8 Euro.

Il Valore della Rosa.



  
Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta diminuito da € 61,87 milioni a € 55,35 milioni. La variazione è dovuta a investimenti per Euro 32,1 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo per circa € 11,83 milioni, ammortamenti per € 26,78 milioni.
Durante la sessione invernale del calciomercato 2015/16 è stato ceduto Mario Suarez al Watford per un corrispettivo di Euro 4.000.000 ed è stato acquistato Zarate dal West Ham (UK) per Euroi 1.876.232 oltre a SCHETINO Jancev dall’Atletico Genix per Euro 1.500.000.
Le cessioni principali della sessione estiva del calciomercato 2016, sono state: ALONSO Marcos (Chelsea) per Euro 24.000.000 e MATOS Ryder (Udinese) per Euro 5.000.000. Mentre, tra i calciatori acquistati a titolo definitivo figurano: ASTORI Davide (Cagliari) per € 4.300.000; DIKS Kevin (Vitesse) per Euro 2.800.000; DRAGOWSKY Bartolomiei (Jagiellona) per Euro 2.500.000;
OLIVERA Maximiliano (Penarol) per Euro 3.300.000 e CRISTOFORO Pepe (Sevilla) per Euro 2.500.000 e MAGANJIC Josip (Hajduk Spalato) per Euro 1.150.000.
Durante la sessione invernale di mercato 2016/17, è stato ceduto il calciatore Zarate al Watford per un corrispettivo di Euro 1.448.750; mentre sono stati acquistati a titolo definitivo ILLANES Minucci Svincolato con un costo di Euro 400.000 e CASTROVILLI Gaetano (Bari) per Euro 1.200.000.

Il Patrimonio netto.

Il patrimonio netto risulta positivo per € 68.874.275 (€ 71.611.044 nel 2015) e finanzia il 42,1% delle attività (38,3% nel 2015).
La variazione negativa di 2,7 milioni è dovuta alla perdita di esercizio di Euro 2.736.769.

Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 1,24 (1,16 nel 2015). Tale indicatore significa che il valore contabile netto della rosa è finanziato totalmente con i mezzi propri.
Secondo la riclassificazione operata dagli amministratori, il Capitale Circolante netto è negativo per € 177.834, nel 2015 era negativo per € 3.341.984. Se non si considerassero i risconti passivi a breve pari a Euro 10.015.491 (€ 21.050.535 nel 2015), che sono ingenti a causa della contabilizzazione per anno solare e non per stagione sportiva, il capitale circolante netto sarebbe positivo.

La struttura del Passivo.

Il capitale di terzi finanzia il 57,9% delle attività (61,7 nel 2015).

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è pari a 0,73 (0,62 nel 2015).
Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale sui mezzi propri.
Anche, se bisogna evidenziare che l’equity ratio è pari al 42,1% e per la Serie A italiana è uno dei migliori.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2016 ammontano a € 72,7 milioni, mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 120,57 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 0,6, comunque inferiore alla soglia massima consentita del 2016/17 stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,75. Tale soglia è destinata a ridursi nel 2017/18 a 1,5.
Nella Relazione sulla gestione è scritto che al 30/06/2016 il valore calcolato è stato pari a 0,59, ampiamente dentro i parametri FIGC.

I ratei e risconti passivi ammontano a € 14.435.574 (€ 25.676.021 nel 2015) e finanziano l’ 8,8% delle attività (13,7% nel 2015).
I risconti passivi, riguardanti i ricavi anticipati relativi al secondo semestre della stagione sportiva, ammontano a € 14.433.220 (€ 25.623.551 nel 2015). Le principali voci dei risconti passivi riguardano i Diritti TV stagione sportiva 2016/17 (€ 4.429.032), Proventi da diritti di immagine archivio RAI (€ 4.595.486), i Ricavi da sponsorizzazioni ufficiali, i ricavi da Trasferimenti temporanei calciatori: e l’incasso netto da abbonamenti partite in casa.
I risconti passivi oltre i dodici mesi sono pari a € 4.420.082 e si riferiscono ai ricavi derivanti dalla cessione dei diritti dell’archivio Library RAI.
La voce Ratei passivi, pari a € 2.354, riguarda quasi interamente la quota di competenza del 2016 del canone per il noleggio delle attrezzature sportive e sanitarie.
Nella nota integrativa è scritto che i debiti verso i tesserati, dipendenti e collaboratori, pari a Euro 4.900.711, riguardano il debito relativo alle mensilità di novembre e dicembre 2016, pagate nel mese di gennaio 2017 e i Debiti per Intermediazioni su trasferimenti, pari a Euro 8.078.338, rappresentano il debito in essere relativo ai contratti sottoscritti con intermediari in occasione dei trasferimenti di giocatori, ancora non scaduti e, di conseguenza, non ancora fatturati.

La Posizione Finanziaria Netta.



I debiti bancari, al 31 dicembre 2016 sono esposti per circa 3 milioni di Euro (€ 4,96 milioni nel 2015). Trattasi di finanziamento a breve termine erogato da Banca CR Firenze sulla base di un fido garantito da pegno di azioni da parte della controllante Diego Della Valle & C. Srl.
I debiti finanziari riguardano il debito fruttifero di interessi verso la società controllante pari a € 13 milioni. Si tratta di due linee di finanziamento, una di 5 milioni di euro al tasso dell’1% sull’Euribor a 3 mesi, scadente il 12/10/2017 e l’altra di 8 milioni di euro al tasso dell’1,6% sull’Euribor a 3 mesi, scadente il 12/04/2017.

Le disponibilità liquide aumentano di € 3,5 milioni, da € 1,1 milioni da € 4,6 milioni.
I Crediti verso società calcistiche diminuiscono di € 8,1 milioni, da € 39.326.665 a € 31.198.310.
In particolare, la voce Crediti verso Enti Settore Specifico per fatture da emettere, risulta pari a € 9.585.733 (€ 11.130.655 nel 2015) e comprende: il credito verso la Uefa di € 5.341.000, incassato a gennaio 2017, per la partecipazione alla fase a gironi della competizione Uefa Europa League e per il passaggio al turno successivo; il credito verso Lega di € 1.600.000, rappresentativo del corrispettivo stimato del contributo stanziato dalla Lega Serie A per le società qualificate per la competizione Uefa Europa League (€ 7.500.000 in totale) e assegnato alle società partecipanti in base ai risultati sportivi conseguiti in tale manifestazione; il credito verso la Sampdoria per € 950.000, legato alla risoluzione del contratto con Montella.

I debiti verso società calcistiche sono pari a € 26.116.805 (€ 33,57 milioni nel 2015).

Ai fini del Financial Fair Play la posizione finanziaria netta risulterebbe comunque nettamente inferiore al fatturato netto, senza plusvalenze e quindi abbondantemente nei limiti auspicati dal Regolamento stesso.

L’ Indebitamento finanziario netto finale è diminuito di Euro 7.457.433, da € 18.844.195 a € -11.386.761, perché il CASH FLOW della Gestione Operativa corrente è stato positivo per Euro 29.179.555, soprattutto a causa di un CASH FLOW della Gestione Reddituale positivo per Euro 27.134.617 e il CASH FLOW DELLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO è risultato negativo per Euro 21.722.121, soprattutto a causa di Investimenti in Diritti pluriennali, che hanno assorbito Euro 20.275.514.
In altre parole la gestione corrente è risuscita a fronteggiare il fabbisogno della gestione relativa agli investimenti, producendo un surplus di Euro 7.457.433, che è servito a far fronte alle necessità della gestione finanziaria per Euro 3.955.168, causate da rimborsi di debiti finanziari, determinando, in tal modo, variazioni di disponibilità liquide per Euro 3.502.266.

Controversie Legali e tributarie.

Il Financial Fair Play richiede che non vi siano debiti scaduti verso club, personale, ma anche verso il fisco o verso gli Enti Pubblici. Tuttavia, nel caso in cui si fossero concluse delle transazioni oppure instaurasse una controversia, argomentata e giudicata ammissibile, il debito non sarebbe considerato scaduto e si rientrerebbe nei parametri del Fair Play Finanziario.

La voce “Fondi per rischi e oneri” risulta aumentata da € 887.444 a € 7.449.229.
Per il Fondo per trattamento di quiescenza ed obblighi simili vi è stato un accantonamento di periodo per l’importo di € 150.000 relativo al trattamento di fine mandato del Consiglio di Amministrazione.
I Fondi per imposte, anche differite: si incrementano di € 5.414.491 per l’accantonamento effettuato al fondo imposte differite.
Per gli Altri fondi per Rischi ed Oneri, si è verificata una variazione di € 1,1 milioni; a causa un accantonamento di € 1,52 milioni, per passività potenziali riferite anche a rapporti contrattuali con calciatori non più tesserati; e all’utilizzo nell’esercizio di fondi per circa € 389 mila per cause relative ad esercizi precedenti.

Dalla Relazione sulla Gestione emerge l’esistenza, durante il 2016, per ACF Fiorentina di alcune controversie legali. Per quanto riguarda la vicenda “Calciopoli”, la Fiorentina è stata convenuta, insieme ad altre società di calcio, dinanzi alle Corti di Appello di Brescia, di Bologna e di Napoli, rispettivamente da parte del Brescia Calcio S.p.A., del Bologna Football Club 1909 S.p.A. e da parte della società Victoria 2000 s.r.l..
La Fiorentina è stata anche citata in giudizio, insieme ad altre società di calcio, dinanzi al Tribunale di Roma dal dott. Gazzoni Frascara (in proprio e quale amministratore unico della F.G.F. Finanziaria Gazzoni Frascara S.r.l.).
I giudizi sono stati promossi per ottenere in sede civile il risarcimento di danni subiti in conseguenza dell’esito finale della stagione 2004/2005.

I consulenti della Fiorentina, ritengono che “non sono stati addotti argomenti, né sono stati dimostrati fatti, che possano ragionevolmente comportare l’accertamento di una responsabilità a carico della Fiorentina, la quale ha sostenuto in ogni grado di giudizio la legittimità del comportamento proprio e dei propri esponenti”.
Per tale motivo, la Fiorentina non ritiene che le richieste risarcitorie possano trovare accoglimento e, di conseguenza, non ha effettuato accantonamenti.

La gestione economica.

La gestione economica è stata caratterizzata dall’aumento del valore della produzione del 2,7%, anche grazie alle plusvalenze (+9%), e dal decremento dei costi della produzione in misura del 4,9%.
Il valore della produzione, pari a € 135.445.972 (€ 131.945.834 nel 2015), è aumentato del 2,7% e dipende per il 23,5% dalle plusvalenze e per il 51,9% dai diritti televisivi.
I costi della produzione ammontano a € 137.609.620 (€ 144.744.669 nel 2015) e risultano in diminuzione di € 7,13 milioni (-4,9%). Tale decremento è riconducile soprattutto alla riduzione dei costi del personale per 5,82 milioni e alla riduzione dei costi per servizi per 2,47 milioni. I costi della produzione dipendono per il 53% dai costi del personale; per il 21,8% dagli ammortamenti; per il 15,3% dai costi per servizi.
La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per € 2,16 milioni, mentre nel 2015 era negativa per € 12,8 milioni. L’ EBITDA risulta positivo per Euro 29.670.804; mentre nel 2015 era positivo per Euro 17,2 milioni; mentre nel 2014 era negativo per 9,7 milioni e nel 2013 era positivo per € 32,2 milioni.



I Ricavi.

I ricavi da gare diminuiscono di € 4,65 milioni, da € 13,4 milioni a € 8,75 milioni, con un decremento di circa il 34,7%. I Ricavi da gare Europa League sono diminuiti da € 3.008.697 a € 726.750. I ricavi da gare in Casa – Campionato ammontano a € 3.022.518 (3.027.548 nel 2015); mentre i Ricavi per abbonamenti diminuiscono di € 1.013.073, da € 5.954.660 a 4.941.587.
Nella Relazione sulla Gestione si legge che nella stagione sportiva 2015/2016 le medie spettatori sono state 28.734 presenze medie Campionato, contro una media nazionale spettatori (fonte Lega Serie A) di 22.199; 16.442 presenze medie per l’Europa League e 6.571 presenze medie per la Coppa Italia. Il numero di abbonati 2015/2016 è stato di 20.780, per un incasso netto di circa 5 milioni di euro.
Nella stagione sportiva 2016/2017 le medie spettatori sono state 26.669 presenze medie Campionato, contro una media nazionale spettatori (fonte Lega Serie A) di 21.071; 11.694 presenze medie per l’Europa League e nessuna presenza per la Coppa Italia. Il numero di abbonati 2016/2017 è stato di 20.160, per un incasso netto di circa 4,9 milioni di euro.

La voce “Ricavi da sponsorizzazioni” aumenta da € 6,29 milioni a € 7,83 milioni. Tale voce comprende: Ricavi da sponsorizzazioni ufficiali per € 1.512.329; Ricavi da sponsor ufficiali e tecnici per € 3.455.778 (€ 3.413.383 nel 2015), altre sponsorizzazioni commerciali per € 2.740.819 (€ 2.880.380 nel 2015) e Premi da sponsor per € 125.000 (€ 280.000 nel 2015).
Dalla stagione sportiva 2016/2017, la Fiorentina ha sottoscritto contratti di sponsorizzazione con l’azienda VORWERK FOLLETTO S.a.s. di Vorwerk Management S.r.l.; mentre, per quanto riguarda lo sponsor tecnico “Le Coq Sportif” è proseguito il rapporto in base al contratto quinquennale, stipulato nel luglio 2015, che prevede, oltre ad un compenso fisso, dei bonus variabili ad obiettivo sportivo e delle royalties sulle vendite dei prodotti oggetto della licenza.

I “Proventi pubblicitari”, aumentano del 3,5%, da € 3.651.433 a € 3.671.100.
I “Proventi commerciali e royalties”, pari a € 759.236 (€ 924.353 nel 2015), si riferiscono ai ricavi derivanti dall’attività di merchandising e di licensing relativi al contratto di sponsorizzazione tecnica con “Le Coq Sportif”.
I ricavi TV della Serie A ammontano a € 54.882.693 (€ 46.450.767 nel 2015). A tali proventi bisogna aggiungere i proventi da partecipazione all’Europa League, i diritti di trasmissione radiofonici e i proventi accessori diritti TV, stimabili in Euro 15,3 milioni.
L’aumento dei diritti TV nazionali è dipeso sia dall’incremento delle risorse distribuite dalla Lega Calcio per la stagione 2016/2017, sia dal miglioramento del coefficiente di ripartizione, grazie ai migliori piazzamenti in classifica degli ultimi anni.
Per quanto riguarda gli altri ricavi, la voce “Proventi vari” comprende le indennità per la partecipazione calciatori ad “Euro 2016” per € 1.377.732 e la voce “Ricavi e proventi diversi” comprende i ricavi derivanti dal contratto di sfruttamento dell’archivio immagini della RAI per € 957.000 e gli indennizzi assicurativi per € 706.486.

Il Player Trading.



Le plusvalenze sono superiori al costo annuale dei cartellini e sono aumentate a € 31,8 milioni da € 29,17 milioni. La plusvalenza più importante è stata quella di Marcos Alonso (Chelsea) con 22.134.737 Euro, seguita da quella di Matos Ryder (Udinese) con 4.979.842 Euro e Mario Suarez (Watford) con 3.478.319 Euro.
Le minusvalenze registrate aumentano da € 370 mila a € 3,83 milioni. La minusvalenze più importante è stata quella di Mario Gomez (Wolfsburg) con 2.749.500 Euro, seguita da Basanta con 284.966 Euro.
I Ricavi da cessione temporanea calciatori aumentano da € 454 mila a € 645 mila. Il prestito di Matias Fernandez al Milan ha permesso di ricavare, nell’anno solare 2016, Euro 364.145.
Il costo dei prestiti di calciatori ammonta ad Euro 1.784.735i, tra cui Blaszczykowski (Borussia Dortmund) per Euro 372.951 ed Hernan Toledo (At. Maldonado) per Euro 344.852.
L’ammortamento dei calciatori è pari a € 26,78 milioni (€ 27,14 milioni nel 2015).
La voce Altri Proventi da Gestione Calciatori, pari ad Euro 5.312.533, comprende il premio, ricevuto dall’Atletico Madrid, per il trasferimento del calciatore Stefan Savic per € 2.239.725 e quello ricevuto dalla Rpma per Ljajic per € 1 milione.
La voce Altri Oneri di Gestione Calciatori, pari a € 1,57 milioni, comprende il premio a favore del Besiktas per il trasferimento del calciatore Mario Gomez per € 500.000, i contributi di solidarietà F.I.F.A. sostenuti sui trasferimenti internazionali per € 938.731, i premi di valorizzazione passivi sui calciatori trasferiti in prestito per € 60.455.

I Costi.

Il costo del personale è diminuito da € 78,82 milioni a € 72,99 milioni. Si è registrato un decremento di circa € 5,83 milioni, con un’incidenza sul valore della produzione del 53,9% e sul fatturato netto del 74,7% (80,7 nel 2015 e 85% nel 2014). In particolare, la riduzione è dovuta al costo del personale tesserato, che è diminuito da € 73,47 milioni a € 68,49 milioni. I compensi contrattuali ai calciatori si riducono di € 7.657.088, da € 53,79 milioni a € 46,14 milioni; mentre la parte variabile è aumentata di € 4.117.484, da € 9.949.155 a € 14.066.639.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,84 tale valore sarebbe di poco entro il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva 2016/17, che è di 0,85; ma, non per il 2017/18, la cui soglia è di 0,8.
Nella Relazione sulla gestione è scritto che al 30/06/2016 il valore calcolato è stato pari a 0,96, fuori parametro.

I costi per servizi ammontano a € 21.114.257. Tali costi comprendono anche i Costi per attività sportiva per € 8.374.117, che riguardano principalmente le consulenze tecnico-sportive, i costi per l’osservazione dei calciatori, le spese di funzionamento e i contributi alla Lega Nazionale Professionisti, le spese sostenute per l’assistenza sanitaria e per il vitto e l’alloggio dei giocatori di Prima Squadra e Settore Giovanile.

I Costi per godimento beni di terzi ammontano a € 1.819.631 (€1.781.479 nel 2015) e riguardano principalmente l’affitto per lo Stadio Artemio Franchi per € 840.901 (€ 900.397 nel 2015) e il canone riconosciuto a Firenze Viola Srl per la concessione d’uso del marchio “ACF Fiorentina” per € 300.000 (€ 300.000 nel 2015), gli affitti locali esterni per € 44.819 (€ 37.260 nel 2015) e il noleggio autoveicoli per € 523.527 (450.750 nel 2015).

Il Problema del Fair Play Finanziario.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 3.559.487. Nel 2015 il risultato prima delle imposte era negativo per € 15.114.992. Nel 2014 il risultato prima delle imposte era negativo per € 49.414.924.  Nel 2013, il risultato prima delle imposte è stato positivo per € 4,1 milioni. Anche nel 2012 era positivo per € 3,6 milioni.
Il dato aggregato dell’EBT per il periodo 2014, 2015 e 2016 è negativo per circa 68 milioni di Euro. Bisogna precisare che per il Regolamento del Fair Play Finanziario, bisognerà considerare il bilancio consolidato e operare delle rettifiche sull’EBT.
Dalla simulazione effettata dagli amministratori, nella Relazione sulla Gestione, le rettifiche del Fair Play Finanziario hanno prodotto un risultato positivo per il 2012 di 10,1 milioni di Euro; un risultato positivo per il 2013 di 9,4 milioni di Euro; per il 2014 un risultato negativo di 40,5 milioni di Euro; per il 2015 un risultato negativo per € 5,1 milioni e per il 2016 un risultato positivo di 6,2 milioni.
Nella Relazione sulla gestione è precisato che l’ammissione alle competizioni europee per la stagione 2017/2018 è permessa qualora il valore massimo della perdita consentita negli esercizi considerati (ultimo triennio relativo agli anni 2014, 2015 e 2016), purché coperta mediante apporto di capitali, risulti al massimo di € 30 milioni.
In base a quanto scritto dagli amministratori il dato aggregato triennale 2014-2015-2016 presenta valori negativi per circa 39,4 milioni, che è un valore non rientrante nei limiti massimi previsti dalla normativa che, per il triennio in esame, è pari a 30 milioni se coperti mediante apporto di capitale dei Soci.
Tuttavia, il regolamento del Fair Play Finanziario, essendo molto elastico, permette di considerare i risultati dei due esercizi precedenti il triennio sotto osservazione, se positivi.
All’articolo 63 comma 2 lettera b) è scritto che l'obbligo di pareggio è soddisfatto se il titolare della licenza ha un deficit di pareggio complessivo per i periodi contabili T-2, T-1 e T, che rientra all'interno della deviazione accettabile dopo aver preso in considerazione anche il surplus (se presente) nei periodi di T-3 e T-4.


Pertanto la Fiorentina considererà nel conteggio anche i risultati degli esercizi precedenti, di conseguenza anche il risultato positivo conseguito nell’esercizio 2012 pari a 10,1 milioni di euro e 2013 positivo per 9,4 milioni di Euro. Conseguentemente il risultato complessivo dei cinque anni considerati, porterebbe ad un dato aggregato totale negativo di 19,9 milioni di euro, che rientra all’interno dei parametri stabiliti dalle norme del fair play finanziario (limite massimo 30 milioni).

Nel 2016, le imposte di esercizio hanno migliorato il risultato finale per € 823 mila.
L’IRAP ammonta a € 2.769.370; la Remunerazione per vantaggi fiscali conseguiti è positiva per € 7.353.353, mentre le imposte differite risultano negative per € 5.414.491 e le imposte anticipate sono positive per € 1.653.225.
Il risultato netto è negativo per € 2.736.769.
Nel 2015 il risultato netto è stato negativo per € 15.581.807. Nel 2014 il risultato netto è stato negativo per € 37 milioni. Nel 2013, il risultato netto era positivo per € 1,4 milioni. Nel 2012 era positivo per € 1,15 milioni, mentre nel 2011 il risultato netto era negativo per € 32,47 milioni.

Conclusioni.

Sul risultato 2016, come nel 2015, ha continuato ad esercitare i suoi effetti negativi lo squilibrio economico dovuto al prevalere dei costi sui ricavi, in parte attenuato dalla plusvalenza di 22,13 milioni di Euro di Marcos Alonso. Secondo gli Amministratori, lo squilibrio è anche determinato dal fatto che il monte ingaggi, che si attesta oltre i € 60milioni, è molto elevato per il livello dei ricavi della Fiorentina, e non è sostenibile se non con l’intervento dei Soci.
Tra l’altro gli Amministratori hanno evidenziato che ai Soci “viene richiesto, ancora una volta, di guidare la società verso la sostenibilità economica, non solo attraverso l’indirizzo strategico, ma anche con un ulteriore supporto finanziario diretto”.

A tale situazione si deve aggiungere anche la considerazione, fatta dagli Amministratori, che i risultati sportivi non rispecchiano gli impegni economici profusi.

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