Luca
Marotta
La S.S. Lazio SpA ha chiuso il bilancio
consolidato, al 30 giugno 2017, con un utile consolidato netto di € 11.377.545.
Il risultato è in miglioramento rispetto alla perdita consolidata netta di € 12.625.154.della
stagione precedente.
Il bilancio evidenzia una gestione economica
equilibrata, che mostra il prevalere dei ricavi operativi sui costi operativi
ed una gestione del Player Trading che riesce a coprire il costo degli
ammortamenti dei calciatori. Tuttavia il prevalere dei ricavi operativi sui
costi operativi è dovuto anche alla contabilizzazione di alcuni proventi delle
competizioni UEFA 2017/18. Per il conseguimento del risultato positivo appare
deterrminante la plusvalenza realizzata con la cessione di Candreva.
Mentre il Patrimonio Netto Consolidato del Gruppo
SS Lazio è pari a € 20.303.284 (€ 8.869.720 nel 2015/16), con una
aumento del 129%, il Patrimonio Netto esposto nel bilancio di esercizio 2016/17
di SS Lazio è pari a € 84.437.650 (€ 79.540.837 nel 2015/16).
Il Gruppo è sottoposto alla direzione e coordinamento
della Lazio Events S.r.l., che è l’unico azionista con una partecipazione
superiore al 2% del capitale sociale. Lazio Events S.r.l. possiede n.
45.408.929 azioni ordinarie corrispondenti al 67,035% del capitale sociale.
Dal punto
di vista sportivo nella stagione 2016/17, la Lazio ha raggiunto il quinto posto
nella Serie A (8° posto nel 2015/16) e la finale di Coppa Italia.
La Capitalizzazione di Borsa.
Nel
periodo 01/07/2016 – 30/06/2017, la quotazione in Borsa per azione è oscillata
tra € 0,45 del 07/07/2016 ed € 0,79 del 02/05/2017.
Considerando
la Capitalizzazione di Borsa, come valore puramente indicativo della società,
si può notare come dal 2013, tale valore sia oscillato tra un minimo di 26 milioni
di Euro del 20 marzo 2013 e un massimo di 94 milioni di Euro del 23 ottobre 2017.
Il 14/11/2017 il titolo quotava € 1,1768 con una
capitalizzazione in Borsa pari a 79,7 milioni di Euro circa.
Nella
“RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI 2017” è scritto che
il Dott. Claudio LOTITO, per il tramite di LAZIO EVENTS S.r.l., possiede una
Quota percentuale sul capitale ordinario del 67,035%.
Rapporti
con parti correlate.
La S.S. Lazio S.p.A. è soggetta ad attività di
direzione e coordinamento di LAZIO EVENTS S.r.l., che nel 2016 aveva un
patrimonio netto di Euro 56.150, un attivo di 29,26 milioni di Euro e un utile
di Euro 968.
Durante il 2016/17, il Gruppo ha intrattenuto
rapporti con parti correlate, che hanno comportato il sostenimento di costi per
€ 5,14 milioni (€ 5,49 milioni nel 2015/16).
Con la società Roma Union Security, sono stati
sostenuti costi per € 420 mila (€ 380 mila nel 2015/16) e figurano debiti per circa
€ 260 mila, riferiti sostanzialmente a servizi di vigilanza e stewart.
Con la Gasoltermica Laurentina S.p.A. i costi sono
stati pari a € 1,11 milioni (€ 1,48 milioni nel 2015/16), mentre i debiti
ammontano a circa 80 mila Euro, e sono relativi alla manutenzione del centro
sportivo di Formello, dei negozi e alla gestione del magazzino merci della SS
Lazio Marketing.
Il rapporto con la Us Salernitana ha determinato
un costo complessivo di € 1,45 milioni (€ 1,45 milioni nel 2015/16) e un debito
di 880 mila Euro, per l’utilizzo di diritti commerciali e pubblicitari con
l’obiettivo anche dell’impiego e valorizzazione dei giovani calciatori.
Con la Bona Dea (socio al 20% di Lazio Events
S.r.l.) si sono registrati costi per € 300 mila (€ 200 mila nel 2015/16), per
servizi di assistenza alle procedure di amministrazione del personale, con un
debito di Euro 30 mila.
Con la società Omnia Service, sono stati sostenuti
costi per € 1,03 milioni (€ 1,05 milioni nel 2015/16), per il servizio di mensa
sia giornaliero che in occasione dei ritiri per i tesserati presso il centro Sportivo
di Formello, con un debito di Euro 0,32 milioni.
Con la società Linda (socio al 40% di Lazio
Events S.r.l.), sono stati sostenuti costi per € 0,54 milioni (€ 0,54 milioni
nel 2015/16), a fronte servizi di assistenza ai sistemi informatici, processi
organizzativi e logistici aziendali e magazzino area tecnica.
Con la società Snam Lazio Sud (socio al 40% di
Lazio Events S.r.l.), sono stati sostenuti costi per € 0,39 milioni (€ 0,39 milioni
nel 2015/16), per servizi di assistenza gestionale.
La continuità aziendale.
Il
Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il bilancio consolidato sia
certificato da un revisore esterno, e non presenti eccezioni relative alla
continuità aziendale (‘going concern’).
Per
Continuità Aziendale si può intendere la capacità di onorare gli impegni,
ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.
Come
fatto nei precedenti esercizi, la Società di Revisione PricewaterhouseCoopers
Spa, nella sua Relazione, ha riportato un richiamo di informativa, riguardante
il fatto che la SS Lazio SpA, aderendo all'impostazione fornita dalla Lega
Nazionale Professionisti, nonostante l’orientamento contrario espresso
dall'Agenzia delle Entrate, ritiene di non dover assoggettare a tassazione ai
fini IRAP le plusvalenze generate dalla cessione dei calciatori. Per questo motivo, la SS Lazio SpA ha
ricevuto alcuni avvisi di accertamento e cartelle di pagamento da parte
dell'Agenzia delle Entrate. Su tali avvisi, sono stati accolti i relativi ricorsi, ma avverso tali pende
ricorso in Cassazione. I Revisori hanno evidenziato che la SS Lazio SpA, in
forza delle sentenze e del parere di un professionista, non ha provveduto ad
effettuare accantonamenti.
Comunque, come fatto nell’esercizio precedente, gli
Amministratori hanno scritto che il bilancio consolidato è stato redatto sul
presupposto della continuità aziendale, “in quanto vi è la ragionevole
aspettativa che la SS Lazio continuerà la sua attività operativa in un futuro
prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai 12 mesi)”.
La
struttura dello Stato Patrimoniale.
Il
totale dell’attivo è aumentato di € 37,9 milioni, da € 166,6 milioni a € 204,5
milioni. E’ presente una forte incidenza sull’attivo per il 28,1% della voce
terreni e fabbricati. Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori, incide per il 26,4%. Il capitale circolante netto,
inteso come differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è negativo per 41
milioni di Euro. Il capitale investito
netto consolidato pari a € 64,04 milioni (€ 35,71 milioni nel 2015/16) è
finanziato per il 31,71% dal Patrimonio Netto e per il 68,29%
dall’Indebitamento Finanziario Netto.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,11 (0,06 nel 2015/16).
Infatti,
l’equity ratio è basso ed è pari al 9,9%. Il ricorso al capitale di terzi,
anche grazie alla rateizzazione tributaria, prevale di molto sull’apporto dei
mezzi propri.
L’ Indicatore di Indebitamento
della FIGC.
Indicatore
di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento
della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre
esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il
raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore
della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti
iscritti in bilancio al 30.06.2017 ammontano
a € 161,26 milioni, mentre il valore
della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 111,27 milioni.
Pertanto
il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre
esercizi è pari a 1,45.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso
in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,11 (1,06 nel 2015/16), ciò vuol dire che, in base alle
valutazioni effettuate degli elementi dell’attivo, il club possiede dei beni il
cui valore sarebbe sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,5
(0,28 nel 2015/16), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di
pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di Liquidità della
FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,51.
I Terreni e i fabbricati.
La voce complessiva, composta da terreni e
fabbricati strumentali e investimenti immobiliari, ammonta a € 57.466.675 (€
58.241.295 nel 2015/16). I terreni e fabbricati strumentali, corrispondenti al
centro sportivo di Formello, sono esposti in bilancio per € 35,6 milioni (€ 36,3
milioni nel 2015/16), il decremento è dovuto alla quota di ammortamento. Il
centro sportivo è gravato da ipoteca legale iscritta in data 31 marzo 2004 dal
Concessionario del servizio della riscossione della Provincia di Roma. Tale
garanzia rimarrà operativa sino alla definitiva esecuzione della transazione
con l’Agenzia delle Entrate. Gli investimenti
immobiliari riguardano l’immobile sito in via Valenziani a Roma, che è stato
valutato in base al fair value per € 21.900.000.
Il Valore della
Rosa.
Il
valore dei diritti alle prestazioni sportive, comprensivi dei costi di
intermediazione capitalizzati, aumenta da € 49,5 milioni a € 53,9 milioni.
La
variazione positiva di € 4,3 milioni (€ 12 milioni nel 2015/16) circa è dipesa
dall’acquisto dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori per € 34,4
milioni (€ 29,4 milioni nel 2015/16), dalla quota di ammortamento del periodo
per un importo di € 20,75 milioni (€ 16,75 milioni nel 2015/16) e da cessioni per
un valore contabile netto di 9,29 milioni Euro (€ 680 mila nel 2015/16).
Tra i
calciatori acquistati figurano: Immobile (Siviglia) per € 9,45 milioni, compresa
l’intermediazione,
Wallace
(Sporting Braga) per € 8 milioni, Bartolomeu
Jacinto Quissanga
“Bastos” (Rostov) per € 5 milioni, Lukaku (KV Oostende) per € 4 milioni e Luis
Alberto (Liverpool) per € 4 milioni.
Al 30
giugno 2017, il calciatore col valore contabile residuo più elevato è Ciro
Immobile. Nel 2016/17 risulta totalmente svalutato Zarate per € 4.043.318,25.
Il
Patrimonio Netto.
Il
patrimonio netto al 30 giugno 2017 risulta essere positivo per € 20,3 milioni.
Al 30 giugno 2015 era ugualmente positivo, ma per € 8,87 milioni. La variazione
è stata causata essenzialmente dal risultato dell’esercizio.
Il
patrimonio netto, essendo non negativo, risulta conforme a quanto stabilito dal
Regolamento sul Fair Play Finanziario. I “mezzi propri” finanziano solo il 9,9%
di tutte le attività (5,3% nel 2015/16). Tra le riserve che compongono il
Patrimonio netto consolidato spicca la “Riserva da prima applicazione IAS”, che
risulta negativa per € 69.305.523.
L’Indebitamento
Finanziario.
L’indebitamento finanziario netto aumenta da € 26,84
milioni a € 43,73 milioni. L’aumento dell’indebitamento è dovuto soprattutto ai
finanziamenti auto liquidanti ottenuti per garantire la flessibilità di cassa.
I debiti finanziari non correnti al 30 giugno 2017
sono pari ad Euro 31,58 milioni e si riferiscono all’importo oltre i 12 mesi
del debito per l’erogazione da parte dell’Istituto
per il Credito Sportivo di un mutuo quindicinale al tasso fisso del 6%
sull’immobile di Via Valenziani e all’importo
oltre i 12 mesi dell’anticipazione ottenuta su
crediti rivenienti dalla campagna trasferimenti e sulla cessione dei
crediti futuri relativi ai diritti televisivi.
I debiti finanziari a breve ammontano, al 30 giugno
2017, a Euro 15.18 milioni. I debiti bancari correnti ammontano a 8,78 milioni,
l’importo entro i 12 mesi del debito per il mutuo di Via Valenziani ammonta a €
0,54 milioni e i debiti verso altri finanziatori a breve ammontano a € 5.863.900.
Tale voce include: l’esposizione per la cessione dei crediti verso al LEGA per la
campagna trasferimenti 2017/18.
Le disponibilità liquide ammontano a € 3.027.958 (€
3.621.951 nel 2015/16) e risultano in aumento rispetto all’esercizio precedente
di € 593.993.
I crediti verso LNP, pari a € 10.930.000 (€
350.000 nel 2015/16) riguardano il saldo del conto trasferimenti, che risulta
aumentato per le cessioni di Candreva all’Inter e Berisha all’Atalanta.
I
crediti verso enti-settore specifico ammontano a € 24,1 milioni (€ 7,6 milioni
nel 2015/16). La cifra comprende l’allocazione dei crediti verso la UEFA per le
competizioni 2017/18 per € 6.019.000. I Crediti Verso Società Calcistiche
ammontano a € 7.157.000 (€ 5.126.000 nel 2015/16) di cui € 3.647.000 verso
società estere.
I Debiti
verso enti settore specifico ammontano complessivamente a € 29,16 milioni (€ 18,62
milioni nel 2015/16). L’importo con scadenza oltre i 12 mesi è di € 6,6 milioni
(€ 3,3 milioni nel 2015/16).
L’indebitamento
finanziario netto aumentato del saldo tra debiti e crediti verso Enti Settore
Specifico, non supera in ogni caso il valore del fatturato netto, pertanto è
conforme a quanto auspicato dal Regolamento sul Fair Play Finanziario. Anche
depurando il dato dal credito verso UEFA per competizioni sportive.
L’Indebitamento
Fiscale.
L’importo
dei debiti tributari allocato tra le passività non correnti è di € 43.325.209
(€ 47.839.249 nel 2015/16) e corrisponde alla parte non corrente relativa
all’atto di transazione stipulato il 20 maggio 2005 con l'Agenzia delle Entrate
Tale debito finanzia il 21,2% dell’attivo.
Il totale dei debiti tributari, sia correnti che non correnti,
pari a € 50,5 milioni (€ 56,1 milioni nel 2015/16), “finanzia” il 24,7% delle attività. Tali debiti, pur
riferendosi a esercizi precedenti, non sono da considerarsi “debiti scaduti” in
quanto oggetto, per la maggior parte, di transazione, e perciò non rilevano ai
fini del Fair Play Finanziario.
I debiti tributari correnti ammontano
ad Euro 6,5 milioni di cui € 4.510.000 sono la parte corrente dei debiti
oggetto di transazione. L’ IRPEF lavoratori dipendenti ammonta a Euro
1.875.000.
La problematica
della tassazione ai fini IRAP delle plusvalenze generate dalla cessione dei
calciatori e dei contenziosi in essere è oggetto di un contenzioso con
l’Agenzia delle Entrate, che è giunto in Cassazione, dopo due livelli di
giudizio favorevoli alla SS Lazio.
Gli
Altri Debiti.
La voce “Altri Debiti” non correnti risulta
azzerata. Nel 2015/16 ammontava a € 1.499.995 e riguardava i debiti
oltre i 12 mesi relativi agli intermediari sportivi, che nel 2016/17 sono
riclassificati come debiti a breve..
La voce “Altri
Debiti” correnti è diminuita, rispetto al 30 giugno 2016, da € 20.993.118 a € 23.333.664. Nel
bilancio si legge che tale variazione dipende principalmente dall’incremento
dei debiti verso tesserati e dipendenti.
I debiti
verso tesserati e dipendenti sono aumentati da € 9.454.000 a € 11.197.000. I
debiti verso intermediari aumentano da € 10,35 milioni a € 10,98 milioni, di
cui € 5.307.000 condizionati e € 5.671.000 non condizionati.
Per quanto riguarda i debiti verso intermediari
“condizionati”, l’unica variabile prevista nei contratti condizionati è quella
legata alla presenza del giocatore di riferimento nell’organico della S.S.
Lazio S.p.A..
I debiti verso tesserati sono principalmente
costituiti: dagli stipendi del mese di giugno
dei calciatori della prima squadra pagabili entro il 30 settembre 2017, pari a €
3.595.000, al lordo di imposte; da premi individuali a tesserati pagabili entro
il 30 settembre 2017, pari a € 6.054.000, al lordo di imposte.
Per quanto riguarda le passività potenziali, la SS
Lazio ha in corso un contenzioso per un importo complessivo di Euro 3,2 milioni
con un intermediario. Il rischio per tale contenzioso è stato valutato solo
come “potenziale”, pertanto non sono stati effettuati accantonamenti.
Un altro contenzioso riguarda un tesserato del
settore tecnico per Euro 1,1 milioni circa. La causa si è conclusa con il riconoscimento
di un credito di circa euro 250 mila, inferiore a quanto stanziato dalla
società. Tuttavia, il tesserato ha proposto appello.
Esistono almeno due contenziosi riguardanti un
rapporti di lavoro parasubordinato di ex medici del settore tecnico. Per il
primo contenzioso è stato accantonato l’importo di Euro 300 mila a fronte di
una pretesa di Euro 1.189.000, oltre contributi previdenziali e risarcimento
danno; per il secondo è stato accantonato l’importo di Euro 250 mila a fronte
di una pretesa di Euro 565 mila, oltre contributi previdenziali e risarcimento
danno.
Il Rendiconto
Finanziario.
La variazione di
disponibilità liquide ha registrato un decremento di € 593.993,
che è dipeso dal FLUSSO DI CASSA DELLA GESTIONE CORRENTE positivo per €
8.425.411; dal FLUSSO DI CASSA GENERATO DALL'ATTIVITÁ DI INVESTIMENTO negativo
per € 25.313.689 e dal FLUSSO DI CASSA GENERATO DALL'ATTIVITÁ FINANZIARIA positivo
per € 16.294.285.
Il FLUSSO DI CASSA DELLA
GESTIONE CORRENTE contiene l’AUTOFINANZIAMENTO ECONOMICO positivo per € 33.312.502.
Il FLUSSO DI CASSA GENERATO DALL'ATTIVITÁ DI INVESTIMENTO contiene deflussi per
investimenti in diritti pluriennali calciatori per € 25.085.101.
I
Ricavi.
Il
totale dei ricavi, compresa la gestione economica dei diritti alle prestazioni
dei calciatori, ammonta a € 129,1 milioni (€ 93,8 milioni nel 2015/16) e
risulta in aumento del 37,56%.
I Ricavi
da gare aumentano da € 7,53 milioni a € 7,63 milioni, con una variazione positiva
di € 0,1 milioni circa. SS Lazio contabilizza i
ricavi da gare in base all’effettivo svolgimento della gara. I Ricavi da gare
in casa ammontano ad € 5.259.174 (€ 4.700.016 nel 2015/16). I ricavi da
abbonamenti sono diminuiti da € 2.830.887 a € 1.602.208. L’incidenza dei ricavi
da gare sul totale dei ricavi è del 5,92%.
I Ricavi da diritti televisivi e proventi media
sono aumentati dell’ 8,15%, da € 67,88 milioni a € 73,41 milioni con una
variazione positiva di € 5,53 milioni, causata
principalmente dal metodo di contabilizzazione dei ricavi per le competizioni
europee. I ricavi televisivi relativi al campionato sono aumentati da € 50,7
milioni a € 55,5 milioni. Tali ricavi sono composti per Euro 16.432.000 dalla
cessione dei diritti satellitari, per Euro 9.555.000 dalla cessione dei diritti
internazionali e per Euro 27.106.000 dalla cessione dei diritti digitali
terrestri.
I ricavi riconosciuti dalla Lega Calcio sui vari
diritti negoziati a livello centrale, sono pari a € 6.198.000 (€ 7.062.000 nel 2015/16)
e quelli per la partecipazione alla Coppa Italia risultano pari a Euro
4.508.000 (€ 865 mila nel 2015/16).
La S.S. Lazio S.p.A. ha contabilizzato i ricavi da
diritti televisivi da partecipazioni a competizioni UEFA per Euro 7.183.000 e
crediti verso UEFA che sono riferiti ai proventi riconosciuti a seguito
dell’ottenimento del diritto alla partecipazione alle competizioni Europee
2017/2018 per Euro 6.019.000.
.
I Ricavi da sponsorizzazione e pubblicità ammontano
a € 13.308.004 (€ 11.085.293 nel 2015/16), con una variazione positiva del 20,05%
e un’incidenza del 10,31% sui ricavi totali. I ricavi per le sponsorizzazioni
ammontano a € 2.076.000 (€ 1.191.000 nel 2015/16) e sono principalmente rappresentati
dai ricavi del contratto con la Seleco S.p.A. per la
qualifica di main sponsor e con la Macron S.p.A. per la sponsorizzazione
tecnica. I proventi pubblicitari ammontano a € 9,14 milioni (€ 7,9 milioni nel 2015/16)
e sono dovuti principalmente ai proventi derivanti dal contratto stipulato con
la Infront Italy S.r.l.. I canoni per licenza, marchi e brevetti ammontano ad €
2.084.000 (€ 1.949.000 nel 2015/16) e riguardano essenzialmente le royalties
derivanti dal contratto stipulato con la Macron S.p.A., per € 1.610.000 (€ 1.464.000
nel 2015/16).
I Ricavi da gestione diritti calciatori risultano
pari a € 30.570.418 (€ 2.037.827 nel 2015/16), con un incremento rispetto alla
stagione precedente di € 28.532.591 e con un’incidenza sul totale dei ricavi
del 23,6% circa. Tale variazione è dipesa, principalmente, dalle plusvalenze
per la cessione dei diritti alle prestazioni sportive che sono state pari € 28.850.000
(€1.904.000 nel 2015/16). Le plusvalenze hanno riguardato: Antonio Candreva (Inter)
per € 19.412.145; Berisha (Atalanta) per € 4.914.901e ONazi ogeny per € 3.976.113.
La voce “Altri Ricavi” è pari a € 2.666.878 (€
5.055.756 nel 2015/16) con un decremento rispetto alla stagione precedente di €
2.388.878 (-47,25%). Non sono più conteggiati i contributi in conto esercizio
rivenienti dalla Lega Calcio per la partecipazione alla Europa League, ma
figurano introiti Lega rivenienti dalla divisione del residuo “paracadute” non
distribuito alle società retrocesse.
I ricavi da merchandising sono pari a € 1.227.539 (€
841 mila nel 2015/16) e segnano un incremento di circa 386 mila Euro, causato dalle maggiori vendite del materiale sportivo SS Lazio a
terzi, che sono aumentate del 48,77%.
In definitiva,
i ricavi della Lazio dipendono in gran parte dai ricavi per la vendita dei
diritti TV, che incidono per il 74,7%.
Anche l’evoluzione storica del fatturato netto
dimostra come la Lazio dipenda dai diritti TV e non sia riuscita a “spiccare il
volo”, soprattutto a causa dei ricavi da gare molto bassi e anche a causa di
ricavi commerciali non esaltanti. Nel 2016/17 compare “Seleco” come “main
sponsor”, ma i ricavi da sponsorizzazioni aumentano da € 1.191.000 a €
2.076.000.
I
costi.
Il costo del personale diminuisce del 2,71%, da € 59
milioni a € 57,45 milioni. Il decremento di € 1,6 milioni è dovuto al decremento della
componente fissa ed all’incremento della parte variabile delle retribuzioni dei
calciatori e tecnici. L’incidenza sul fatturato netto è del 58,5%, quella sul
totale dei ricavi è del 44,5%. Entrambe risultano inferiori al 70%. Il costo
per calciatori e tecnici è stato di 55.1 milioni di Euro (€ 56,7 milioni nel2015/16).
La Quota variabile legata ai risultati sportivi aumenta da € 3.792.000 da € 5.763.000.
Il personale in forza al 30.06.2017 risulta composto da 193 unità (134 nel 2015/16)
di cui 58 Calciatori (53 nel 2015/16) e 60 Allenatori (21 nel 2015/16).
Gli
ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni sono pari a € 26,24 milioni (€
18,14 milioni nel 2015/16). L’aumento è anche dovuto alla svalutazione di
Zarate per circa 4 milioni di Euro. La quota di ammortamento sui diritti alle
prestazioni sportive dei calciatori aumenta del 24,16%, da € 16,7 milioni a € 20,75
milioni.
Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono pari a € 970 mila. Il Centro
Sportivo di Formello comporta una quota di ammortamento di € 775 mila.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro
Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il Costo
del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi
vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori
al netto delle relative Minusvalenze.
Per il
Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo
bilancio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi
tre bilanci approvati.
Nel caso in questione, se si
considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,70.
Gli accantonamenti e altre svalutazioni aumentano da
€ 699.477 a € 4.631.864 e riguardano principalmente ad accantonamenti
prudenziali dovuti a rischi su crediti e contenziosi.
Gli
oneri per godimento di beni di terzi ammontano a circa € 3.515.134 e
sono principalmente costituiti dall’affitto dello stadio Olimpico per € 2.970.000
e dall’affitto dei negozi di Parco Leonardo e via Calderini per Euro 266 mila.
Fra i
debiti verso fornitori nazionali, figura quello verso C.O.N.I. Servizi S.p.A per
€ 1.017.000. Tali debiti si riferiscono all’utilizzo dello stadio Olimpico. Da
notare che, in virtù del contratto di fitto stadio, il Coni beneficia di
biglietti omaggio.
Le spese per omaggi biglietteria, sono pari a 42 mila
euro e sono allocate all’interno della voce spese pubblicitarie, che complessivamente
sono pari a € 4,88 milioni. Tale voce comprende anche i costi di produzione
audiovisiva e distribuzione delle immagini del campionato di serie A e Coppa
Italia TIM, per Euro 1.148.000.
I costi per servizi risultano pari a € 16.210.558
(€ 17.396.524 nel 2015/16). All’interno di tale voce, i Costi per intermediazione
tesserati diminuiscono del 19,24%, da € 2.881.000 a € 2.327.000. Le spese
amministrative risultano diminuite del 5,78%, da € 6.083.000 a € 5.732.000 e
per la maggior parte riguardano spese per consulenze e prestazioni di servizio.
I membri
del Consiglio di Sorveglianza, come i membri del Consiglio di Gestione, hanno
rinunciato a percepire compensi.
Il
“Breakeven Result”.
Il
bilancio consolidato 2016/17 espone un risultato prima delle imposte positivo per
Euro 12,5 milioni quello del 2015/16 era negativo per Euro 13,5 milioni, mentre quello del 2014/15
era positivo per Euro 8.311.309. Il risultato aggregato dei tre esercizi è positivo
per 9,4 milioni e rientrerebbe ampiamente nella soglia tollerata dal Regolamento
del Fair Play Finanziario.
Il
risultato netto 2016/17 evidenzia un utile consolidato netto di Euro 11,38
milioni; mentre, nel 2015/16 era esposta una perdita di Euro 12,6 milioni.
Conclusioni.
Secondo quanto scritto dagli amministratori, per l’esercizio
2017/18 è ragionevole aspettarsi il conseguimento di risultati futuri di
esercizio positivi, con il pieno rispetto degli impegni finanziari assunti.
Quanto sopra sarà possibile grazie ai proventi
realizzati dalla cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei
calciatori, come quella di Keita Baldé all’AS Monaco; Lucas Biglia all’AC Milan
e Wesley Hoedt al Southampton.
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