Luca Marotta
Al 30 giugno 2019, il Gruppo, cui fa capo il club londinese
del Tottenham Hotspur, per il settimo anno consecutivo, ha registrato un utile consolidato
dopo le imposte di £ 68.516.000 (£ 112.953.000 nel 2018).
Il fatturato netto dell’esercizio 2018/19 raggiunge
l’importo record di £ 460,6 milioni (£ 380,7 milioni nel 2018), pari a circa 514,5
milioni di Euro, al cambio del 28.06.2019 di 1 € = 0,89532 £.
L’entrata in funzionamento del nuovo stadio durante
l’esercizio 2018/19, ha comportato un significativo investimento.
L’attivo dello stato patrimoniale segna una cifra record pari
a 1,69 miliardi di sterline a causa degli investimenti effettuati per il nuovo
stadio inaugurato nel 2019. Il valore dell’attivo è aumentato a £ 1,46 miliardi
di sterline, pari a circa 1,69 miliardi di Euro.
L’indebitamento finanziario netto, pari a £ 534,3 milioni è
dovuto all’investimento effettuato nelle infrastrutture sportive.
Nella classifica “Football
Money League” della Deloitte, relativa alla stagione 2018/19, il Tottenham,
migliora di un posto, perché è posizionato al 8° posto (10° nel 2017/18) con £ 459,3
milioni (€ 521,1 milioni).
Siamo in presenza
di un club che oltre a fare utili, investe in infrastrutture sportive: stadio e
centro sportivo di allenamento.
Il Club continua a rispettare e sostenere sia il Fair Play
Finanziario dell’UEFA che quello della Premier League.
Dal punto di vista
sportivo il Tottenham si è classificato al 4° posto nella Premier
League 2018/19; mentre in FA Cup, è stato eliminato al quarto turno dal Crystal
Palace; in “English Football League Cup 2018-2019” è stato eliminato in semifinale
dal Chelsea; in Champions League ha perso la finale con il Liverpool.
Il Valore.
Secondo la classifica “Brand
Finance Football 50” del 2019, il Tottenham Hotspur FC si colloca al
decimo posto con 850 milioni di USD di valore di brand, pari a 758 miliardi di
Euro.
Nella classifica di “Forbes”
del 2019, il Tottenham Hotspur FC si colloca al nono posto e vale 1,624 miliardi di USD.
Secondo la classifica di KPMG “Football Clubs’ Valuation: The European Elite 2019” del mese di maggio
2019, il Tottenham Hotspur FC si colloca al nono posto con 1,913 miliardi di
USD di “Enterprise Value”, pari a 1,679 miliardi di Euro.
La proprietà.
L’immediata società controllante è “ENIC Sports INC”,
società registrata alle Bahamas, che detiene 182,153,431 “ordinary shares”
della società “Tottenham Hotspur Limited”, che ne rappresentano l’85.56%.
Il controllore in ultima istanza è la società “ENIC
International Limited” registrata alle Bahamas.
La continuità
aziendale (Going Concern).
Al momento dell’approvazione del bilancio, gli
Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società ‘Tottenham Hotspur
Limited’ ed il Gruppo abbiano adeguate risorse per continuare l’attività
operativa in un futuro prevedibile, pertanto hanno adottato il presupposto
della continuità aziendale nella redazione del bilancio.
Il Consiglio di Amministrazione ha scritto che monitora
costantemente l'esposizione del Gruppo a una serie di rischi e incertezze, tra
cui l’andamento sportivo della Prima Squadra e il connesso livello di spesa, la
situazione economica generale. Gli Amministratori ritengono che questi rischi e
incertezze siano attenuati anche dalla natura robusta del business del
Tottenham, con particolare riferimento dall'accordo TV della FA Premier League,
che inizia dalla stagione 2019 -20 e dagli sponsor chiave.
Il Consiglio di amministrazione ha
rivisto i budget della Società e ha prodotto proiezioni dettagliate e
realistiche dei flussi di cassa. Tali proiezioni di flussi di cassa considerate
unitamente al rifinanziamento, eseguito dal gruppo dopo la data di bilancio,
nonché ai prestiti esistenti del Gruppo, agli scoperti e alla liquidità,
dimostrano che il Gruppo disporrà di capitale circolante sufficiente per
continuare a operare per il futuro prevedibile.
Gli Amministratori ritengono che la Società disponga di
risorse adeguate per continuare a operare per il futuro prevedibile e,
pertanto, i bilanci consolidati e separati sono stati predisposti sulla base
della continuità aziendale
I Revisori contabili di Deloitte LLP, nelle Conclusioni
riguardanti la continuità aziendale non hanno avuto nulla da riferire per
quanto riguarda:
• l'uso non appropriato del presupposto della continuità
aziendale nella preparazione dei rendiconti finanziari non è appropriato, da
parte degli amministratori; o
• gli amministratori non hanno comunicato in bilancio
eventuali incertezze materiali identificate che possono suscitare dubbi
significativi sulla capacità del gruppo o della capogruppo di continuare ad
adottare la continuità aziendale per un periodo di almeno dodici mesi dalla
data in cui il i rendiconti finanziari sono autorizzati per il rilascio.
Lo Stato
Patrimoniale.
Il totale delle attività è aumentato del 30,4%, passando da
£ 1,3 miliardi a £ 1,69 miliardi.
La struttura dell’attivo patrimoniale è composta per il
90,8% da attività non correnti.
Le immobilizzazioni materiali incidono sul totale
dell’attivo per l’83,4% e quelle immateriali per il 7,4%.
Il totale delle attività non correnti ammontante a £
1,54 miliardi (£ 1,41 miliardi nel 2017/18; £ 595,8 milioni nel 2016/17), è
aumentato del 36,2%.
L’attivo corrente, pari a £ 155,75 milioni, è caratterizzato
dalla predominanza delle disponibilità liquide ammontanti a £ 123,48 milioni
circa.
Da
sottolineare l’incremento dell’attivo dal 2013 al 2019 di £ 1,42 miliardi da £
272,4 milioni a 1.694 milioni, a causa soprattutto dell’investimento per lo
stadio, che ha comportato un aumento delle immobilizzazioni materiali di £ 1.245
milioni in 6 esercizi.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina
l’indice di solvibilità totale. Un club è
solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti.
Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel
caso in questione, l’indice di solvibilità totale è superiore a 1, essendo pari
a 1,31.
Ciò vuol dire che il valore dei beni del club è sufficiente
per pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,39, ciò vuol dire che l’attivo a breve non è sufficiente
per pagare i debiti a breve.
Le attività correnti risultano pari a £ 155,75 milioni, hanno
registrato un decremento di £ 13,9 milioni e non sono sufficienti a coprire il
passivo corrente che ammonta a £ 401,37 milioni. Pertanto, il capitale
circolante netto è negativo per £ 245,63 milioni. Tuttavia, tale dato include
anche risconti passivi (“deferred income”) per £ 226,7 milioni (£ 150,27
milioni nel 2017/18).
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,31.
L’equity ratio è pari al 23,8%.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto consolidato è positivo e ammonta a £ 403,72
milioni. La variazione positiva di £ 68,55 milioni, rispetto al dato
riclassificato dell’esercizio precedente, è dovuta all’utile di esercizio pari
a £ 68,55 milioni.
Il capitale sociale ammonta a £ 10,644,330. Il numero delle
azioni ordinarie è di 212.886.618 del valore nominale di 5p.
Il Patrimonio Netto essendo positivo è conforme a quanto
richiesto dal regolamento del Financial Fair Play.
Il Valore della Rosa.
Il valore della Rosa dei calciatori è diminuito da £ 151,34 milioni
a £ 124,75 milioni.
Nel corso dell'esercizio sono stati acquistati giocatori per
un costo totale di £ 21,6 milioni (£ 116,2 milioni nel 2017/18), sono stati
ceduti calciatori con un valore di libro pari a £ 0,7 milioni (£ 11,5 milioni
nel 2017/18) e sono stati effettuati ammortamenti per £ 47,5 milioni (£ 57,5
milioni nel 2017/18).
Durante l’esercizio 2018/19, sono stati ceduti: A Walkes Portsmouth; K Bennetts (Borussia
Monchengladbach); Moussa Sidi Yaya Dembélé.
Mentre, non risultano acquisti.
I calciatori ceduti temporanemente in prestito sono stati: J
Onomah (Sheffield Wednesday); C Carter-Vickers (Swansea).
Dopo la chiusura
dell’esercizio sono stati ceduti: K Trippier (Atletico Madrid); V
Janssen (Monterrey); G K N'Koudou ( Besiktas); J Onomah (Fulham).
I
calciatori acquistati sono stati: T Ndombele ( Olympique Lyon); R Sessegnon
(Fulham);
I calciatori ceduti in prestito sono stati: G Lo Celso (Real Betis); C Carter-Vickers (Stoke City).
Tali
transazioni hanno comportato spese nette per circa £ 74.486; 879, con passività
potenziali per circa £ 13.961.617 a fronte di attività potenziali per circa £
7.108.837.
Le Immobilizzazioni
materiali.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali,
durante il 2018/19, è aumentato da £ 974,3 milioni a £ 1.414.002.000, con un
costo storico di £ 1.486.543.000 e fondi ammortamento per £ 72.541.000.
L’importo delle immobilizzazioni materiali in corso di
costruzione risulta pari a £ 26.002.000.
Nel 2018/19 sono stati capitalizzati costi per prestiti
finanziari per £ 27.527.000.
Nel 2018/19 è stato trasferito l’importo di £ 1.064.505
dalla voce riguardante le immobilizzazioni materiali in corso alla voce
riguardante i terreni e fabbricati e l’importo di £ 92.523.000 dalla voce riguardante
le immobilizzazioni materiali in corso alla voce riguardante gli impianti e le
attrezzature.
La
prima squadra ha disputato la prima partita il 3 aprile 2019 contro il Crystal Palace; tuttavia, la società
londinese aveva già inaugurato il nuovo stadio con l’impegno tra la formazione
U-18 e i pari età del Southampton.
Lo
IAS 16, riguardante “Immobili, impianti e macchinari”, richiede che affinché
un'attività possa essere capitalizzata deve risultare in un beneficio economico
probabile e “il processo di ammortamento deve iniziare nel momento in cui
l’attività è disponibile per l’uso”. Pertanto, a seguito dell’entrata
in funzionamento del nuovo stadio, nel 2018/19, è iniziata la vita utile
economica, e si è proceduto ad effettuare il relativo ammortamento.
La posizione finanziaria netta consolidata è negativa per £ 534,3
milioni. Nel 2017/18, la posizione finanziaria netta era negativa per £ 360
milioni. La variazione è dovuta
principalmente all’aumento dei prestiti bancari per la costruzione dello stadio.
Le disponibilità liquide sono aumentate da £ 100,6 milioni a £ 123,5 milioni,
segnando un incremento di circa £ 22,9 milioni.
L’indebitamento finanziario lordo è “virtuoso”, essendo
dovuto all’attività di investimento nelle infrastrutture.
I debiti bancari, esposti in bilancio, al netto dei costi, ammontano
complessivamente a £ 657,7 milioni di, quasi totalmente con scadenza oltre
l’esercizio successivo.
I debiti bancari riguardano un prestito iniziale di £
16.000.000 da parte di Investec Bank, che è stato usato per finanziare la costruzione del nuovo Centro Sportivo
(Training Ground), ed è garantito dallo stesso.
Nel mese di febbraio 2019 è stato esteso a £ 25.000.000. il ci rimborso
eè stato prorogato al 31.12.2025. Il prestito bancario era esposto in bilancio
al netto dei costi di finanziamento associati, pari a £ 162 mila, che sono
ammortizzati lungo la durata del prestito.
Nel maggio 2017, è stata concessa una linea di credito per
l’importo di £ 400.000.000 da HSBC Bank plc, Goldman Sachs Bank USA e Bank of
America Merrill Lynch International Limited al fine di costruire il nuovo sito dello stadio. Il prestito
bancario è garantito da ipoteca legale sullo stadio e da una garanzia sulle
azioni di Tottenham Hotspur Football & Athletic Co. Ltd e Tottenham Hotspur
Stadium Limited e altre garanzie. A dicembre 2017, la linea di credito è stata
aumentata a £ 537.000.000 alle stesse condizioni. Nel
mese di ottobre 2018 il prestito bancario è stato ulteriormente aumentato a £
637.000.000 con le stesse condizioni. Alla
data del bilancio risultavano prelevati £ 637.000.000 del prestito (£
445.349.000 al 31.12.2018; £ 152.489.000 al 30.06.2017). Il prestito è
rimborsabile nel maggio 2022 ed è esposto in bilancio al netto di 4.964.000
sterline delle spese di finanziamento associate che sono ammortizzate lungo la
durata del prestito.
Dopo la chiusura dell’esercizio il debito è stato
rifinanziato.
In data 20 settembre 2019 il Gruppo ha chiuso il
rifinanziamento dei prestiti erogati a supporto della costruzione del “Tottenham
Hotspur Stadium”. Il pacchetto di rifinanziamento dello stadio da £ 637.000.000
comprende £ 525.000.000 riguardanti l'emissione di obbligazioni a lungo termine,
collocate presso investitori statunitensi attraverso un collocamento privato, e
altri £ 112.000.000 riguardanti un prestito della Bank of America Merrill
Lynch, che hanno anche gestito il prestito. Il pacchetto di rifinanziamento ha
un scadenza media di 23 anni e cedola media ponderata del 2,66%.
A maggio 2017 è stato sottoscritto un prestito rotativo a
breve termine da £ 25.000.000 che fa parte del fondo di £ 537.000.000 del
Gruppo con HSBC Bank plc, che è garantito dalle attività del Gruppo e doveva scadere
nel maggio 2022. Alla data di bilancio l’importo prelevato era pari a zero. Tale
finanziamento è esposto in bilancio al netto dei costi di finanziamento
associati, paria £ 196 mila, che sono ammortizzati lungo la durata del
prestito. Nel mese di settembre 2019 questo prestito rotativo a breve termine è
stato esteso a £ 50.000.000 in scadenza. Settembre 2024
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori è a debito per circa £ 83,4 milioni.
I crediti commerciali per cessioni calciatori ammontano a £
4,47 milioni (2017/18: £ 40,15 milioni).
I debiti commerciali a breve per cessioni calciatori
ammontano a £ 87,9 milioni (2017/18: £ 44,12 milioni). I Debiti commerciali a
lungo termine per l'acquisizione di calciatori sono pari a £ 54,9 milioni £ 64,3
milioni nel 2017/18).
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già
nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti
finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti
verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione
nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts
payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri
debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per
imposte differite (“deferred tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non
correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere
superiore al fatturato netto
Il Tottenham non evidenzia debiti tributari e previdenziali
non correnti; pertanto, nel 2018/19, il club londinese non ha problemi per
quanto riguarda il “net debt” ai fini del Fair Play Finanziario.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso
in questione, al 30.06.2019, emergono debiti finanziari per lo stadio e/o
infrastrutture sportive, nello specifico
stimabili in 657 milioni di sterline, che determinerebbero un “relevant debt”
positivo.
Le altre passività.
Le passività con durata inferiore all’esercizio successivo
ammontano a £ 401,38 milioni (€ 448,3 milioni), mentre nel 2017/18 erano pari a
£ 282,3 milioni.
Le passività con durata superiore all’esercizio successivo
ammontano a £ 889,4 milioni (€ 993,4 milioni), mentre nel 2017/18 erano pari a
£ 681,8 milioni.
I ratei passivi (“accruals”), iscritti nel passivo corrente,
ammontano a £ 20,9 milioni; mentre, nel 2017/18 erano pari a £ 26,85 milioni. I
ricavi anticipati (“deferred income”) relativi alla stagione 2018/19 ammontano a £ 226,7 milioni (£ 150,28 milioni nel 2017/18).
I ricavi anticipati (“deferred income”) non correnti
ammontano a £ 117,6 milioni (£ 112,37 milioni nel 2017/18).
Le imposte differite non correnti (Deferred tax liabilities)
ammontano a £ 43,4 milioni (£ 32,2 nel 2017/18).
I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 99,48
milioni (£ 123,14 milioni nel 2017/18), di cui £ 44,55 milioni (£ 53,84 milioni
nel 2017/18), hanno scadenza entro l’esercizio successivo.
La voce Altri debiti correnti aumenta da £ 25,85 milioni a £
63,74 milioni.
I debiti tributari correnti ammontano a £ 28,81 milioni,
mentre nel 2017/18 erano pari a £ 12,29 milioni.
I Flussi di Cassa.
La variazione delle disponibilità liquide ha registrato un
incremento di £ 22,8 milioni.
La gestione
operativa ha generato un flusso di cassa netto positivo per £ 243,7
milioni (20178: £ 96 milioni).
L’attività di investimento ha
assorbito un flusso di cassa per £ 415,95 milioni, mentre nel 2017/18 si era
verificato un assorbimento per £ 474,8 milioni e nel 2016/17 per £ 214,9
milioni. Infatti, sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni
materiali, che hanno drenato £ 420.336.000 (£ 492.879.000 nel 2017/18) e
smobilizzi che hanno generato flussi per £ 7.113.000 (£ 12.023.000 nel 2017/18).
Inoltre, il gruppo ha registrato un esborso di £ 49,16 milioni (2017/18: £ 73,85
milioni) per acquisire giocatori, mentre dalle vendite di calciatori ha
ricevuto £ 46,4 milioni (2017/18: £ 79,9 milioni).
L’attività di
finanziamento ha generato un flusso di cassa positivo per circa £ 195,1
milioni, mentre nel 2017/18 si è registrato un flusso di cassa netto positivo
per £ £ 279,4 milioni.
Infatti, durante il 2018/19, il Gruppo ha visto affluire
flussi monetari positivi per £ 195,1 milioni (£ 281,36 milioni nel 2017/18) derivanti
da prestiti e non ha effettuato rimborso di prestiti (£ 2 milioni nel 2017/18).
La Gestione Economica.
Il fatturato netto aumenta del 20,45%, da £ 380,7 milioni a
£ 403,7 milioni, fissando un nuovo record storico. Secondo Deloitte il
fatturato netto del Tottenham ammonta a £ 459,3 milioni (€ 521,1 milioni).
Nella Nota integrativa del bilancio del Tottenham, il
fatturato è suddiviso nel seguente modo: “Match receipts” per £ 81.675.000 (£
70.951.000 nel 2017/18); UEFA Prize Money £ 93.963.000 (£ 53.075.000 nel 2017/18);
“TV and Media” per £ 149.898.000 (£ 147.620.000 nel 2017/18) e “Commercial” per
£ 135.159.000 (£ 109.051.000 nel 2017/18).
Deloitte riclassifica il fatturato del Tottenham nella
“Football Money League” nel seguente modo: ‘Matchday’ per £ 81,5 milioni (€ 92,5
milioni); ‘Broadcasting’ per £ 243,9 milioni (€ 276,7 milioni); ‘Commercial’ per
£ 133,9 milioni (€ 151,9 milioni).
La biglietteria per le partite della Premier League ha
registrato incassi pari a £ 34,3 milioni, mentre nel 2017/18 erano pari a £ 42,6
milioni. L’aumento è dovuto al fatto che nella stagione sportiva 2018/19 il
Tottenham ha giocato nel “Wembley Stadium” 14 partite su 19 e le restanti 5 le
ha disputate nel “Tottenham Hospur Stadium”; mentre, nel 2017/18 ha disputato
le 19 partite nel “Wembley Stadium”. La
media dei biglietti venduti a partita è stata di 56,586 (dato Deloitte Football
Money League).
I ricavi da competizione UEFA, compreso il botteghino, a
causa del raggiungimento della finale della UEFA Champions League, ammontano a £
108,4 milioni (£ 62,2 milioni nel 2017/18). In base ai dati comunicati
dall’UEFA, riguardante la distribuzione 2018/19 dei premi di Champions League e
di Europa League, il Tottenham ha percepito Euro 101.622.000.
I
ricavi da Coppe Nazionali ammontano a £ 3,1 milioni.
I ricavi per diritti audiovisivi nazionali sono aumentati a
£ 149,9 milioni, registrando un incremento dell’1,54% (nel 2017/18: £ 147,6 milioni).
In campionato è stato raggiunto il 4° posto (3° posto nel 2017/18), ma è stata
trasmessa in diretta una
partita in più, rispetto all’esercizio precedente, ed è stato maggiore
l’importo per o diritti di trasmissione all'estero.
I ricavi commerciali nel complesso sono pari a £ 135,159,000;
infatti, i proventi da sponsorizzazioni e da “Corporate Hospitality” ammontano
a circa £ 120,3 milioni (2017/18: £ 93 milioni); i ricavi da merchandising ammontano
a £ 20,6 milioni (nel 2017/18: £ 16 milioni).
Le altre
entrate hanno contribuito con £ 24,1 milioni (2018: £ 14,5 milioni).
Le spese
operative prima del player trading sono aumentate a £ 312,8 milioni (2018: £
228,7 milioni) e includono il costo
per l’affitto dello stadio nazionale di Wembley.
Il costo del
personale è pari a £ 178,6 milioni (£ 147,6 milioni nel 2017/18). Il
rapporto tra costo del personale e fatturato netto, è pari al 38,8%. Tale
indicatore è ben al di sotto del limite massimo auspicato dal Fair Play
Finanziario, che è pari al 70%.
Il numero medio dei dipendenti è aumentato da 485 a 561.
Inoltre, si è ricorso all’utilizzo di 162 unità (nel 2017/18: 95), impiegate in
modo temporaneo, per i match days.
Gli altri costi operativi diminuiscono da £ 89 milioni a £ 139,93
milioni.
Gli ammortamenti e gli altri proventi e oneri per cessioni
calciatori diminuiscono da £ 68 milioni a £ 46,2 milioni, a seguito di svalutazioni “una tantum”
dell'anno precedente e delle vendite dei giocatori.
Il risultato del Player Trading è negativo per £ 35,3 milioni,
nel 2017/18 era positivo per £ 5,1 milioni. Nel 2018/19, le plusvalenze non sono
riuscite a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori. L’eccedenza
di plusvalenza è pari a £ 10,9 milioni (£ 73,1 milioni nel 2017/18).
La gestione finanziaria è negativa per £ 25,2 milioni (-£ 18,16 milioni nel 2017/18).
I costi finanziari risultano pari a £ 25,6 milioni. I costi relative agli interessi bancari sono
aumentati a £ 12,9 milioni (2018: £ 2,1 milioni) a causa dei costi di
finanziamento sostenuti dopo il completamento di Tottenham Hotspur Stadium che sono stati contabilizzati nel
Conto economico dell'esercizio.
I proventi finanziari ammontano a £ 427 mila.
Per quanto riguarda il pagamento degli Agenti, il sito web
della FA (Link: http://www.thefa.com/football-rules-governance/policies/intermediaries/intermediaries-transactions)
riporta come importo riguardante il periodo dal 1 febbraio 2018 al 31 gennaio
2019, la cifra di £11,141,255.
Il “Breakeven Rule”
Il Tottenham non ha problemi per quanto riguarda l’obiettivo
del pareggio di bilancio, considerando anche le varie soglie di tolleranza del
Fair Play Finanziario.
Il risultato prima delle tasse 2016/17 è positivo per £ 57,89
milioni, quello del 2017/18 originale è positivo per £ 138,9 milioni e quello
del 2018/19 è positivo per £ 87,36 milioni.
I costi per azioni di beneficenza e per azioni rivolte alla
comunità locale dovrebbero essere esclusi. Nel 2018/19, il Gruppo ha effettuato
donazioni in denaro di £ 196.613 a favore di enti di beneficenza
internazionali, con sede nel Regno Unito e locali (2018: £ 11.368 ; 2017: £
112.648). Il Gruppo, come l’esercizio precedente, ha continuato a fornire
contributi per un valore superiore a 0,5 milioni di sterline annue alla Fondazione
Tottenham Hotspur e continua a sottoscrivere le buone opere in corso di beneficenza.
Inoltre, il Gruppo fornisce molti altri contributi dei cimeli del Tottenham
Hotspur Football Club agli enti di beneficenza registrati locali, in
particolare nei distretti di Haringey e Enfield e nei bacini idrografici
adiacenti.
Conclusioni.
Il settimo utile consecutivo, è stato conseguito con un
fatturato che ha raggiunto un altro livello record di £ 460,7 milioni.
Anche il consolidato 2018/19 di “Tottenham Hotspur Limited”
presenta dei risultati in linea con i parametri del Fair Play Finanziario sia
dell’UEFA che della Premier League. Innanzitutto, il Break-even Rule è
ampiamente rispettato, il patrimonio netto è positivo e il rapporto tra costo
del personale e ricavi rientra ampiamente nei limiti previsti dal Financial
Fair Play e la posizione finanziaria netta negativa determina un “relevant debt”
conforme anche a causa degli investimenti “virtuosi” effettuati.
Per quanto riguarda le previsioni per l’esercizio 2019/2020,
al momento della redazione del bilancio, bisognava valutare oltre ai consueti
rischi, anche l’impatto della Brexit.
Secondo gli amministratori, se la fuoriuscita dall'Unione europea fosse avvenuta durante l'esercizio finanziario 2019-2020, non si verificherebbe un
impatto materiale in quanto si prevede che la partecipazione alle competizioni
europee e lo status degli attuali giocatori d'oltremare non saranno
influenzati.
Tuttavia, a
complicare la situazione è intervenuta la “Pandemia COVID-19”, che ha colpito
anche la F.A. Premier League.
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