Luca Marotta
Il 29 aprile 2020,
il Consiglio di Amministrazione della società As Roma S.p.A. ha approvato la Relazione Finanziaria
Semestrale al 31 dicembre 2019, relativa al primo semestre dell’esercizio
sociale 2019- 2020. I dati di sintesi mostrano un Risultato di Gruppo di periodo negativo per € 86.966.000 (positivo
per € 1,67 milioni nel I semestre 2018/19), un patrimonio netto consolidato negativo per 135,66 milioni (negativo
per 100,56 nel I semestre 2018/19) e un indebitamento
finanziario netto consolidato di € 264,36 milioni (di € 196,41 milioni nel I
semestre 2018/19).
Il
risultato economico civilistico al 31 dicembre 2019, della società A.S. Roma
S.p.A negativo per 74,4 milioni di euro, ha ridotto il Capitale sociale di
oltre un terzo, determinando così i presupposti di cui all’art. 2446 del Codice
Civile (Riduzione del Capitale per perdite di oltre un terzo).
Il 28 ottobre 2019, è stata approvata la proposta di
aumento del capitale sociale per un importo massimo pari a 150 milioni di euro,
scindibile e a pagamento. Il 29 aprile 2020 risulta che l’azionista di
riferimento ASR SPV LLC, per il tramite della controllante NEEP Roma Holding
S.p.A., ha già versato l’importo complessivo di € 89,1 milioni.
La semestrale della società As Roma S.p.A. conferma che la
gestione economica della stessa ha necessità di ricavi importanti come quelli
garanti dalla partecipazione alla competizione UEFA Champions League, che nel primo semestre del precedente esercizio, erano pari a 53,3
milioni di euro, mentre i proventi generati dalla UEFA Europa League nel primo
semestre 2019/2020 sono stati pari a 15,4 milioni di euro. L’assenza di
tali ricavi determina squilibri economici se non si realizzano profitti con
cessioni importanti nella gestione economica calciatori.
Il Problema “virus
Covid-19”.
La società AS Roma per fronteggiare il problema dell'impatto
economico e finanziario causato dalla pandemia verificatasi a seguito della diffusione
del virus Covid-19, ha raggiunto un
accordo finanziario con i calciatori della prima squadra, l’allenatore e il suo
staff, riguardante la parte rimanente della stagione 2019-20.
Con tale accordo, i calciatori della prima squadra,
l’allenatore e il suo staff hanno rinunciato a percepire gli stipendi relativi
ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020, per un importo complessivo
lordo pari a circa 30 milioni di euro.
Tuttavia, la Società e i calciatori, l’allenatore e il suo staff, “hanno
inoltre definito un piano di incentivi individuali per le successive stagioni
sportive, nonché sulla stagione in corso qualora le competizioni sportive
riprendessero e la stagione venisse regolarmente conclusa”.
Altre prime misure adottate per far fronte all’emergenza e
mitigarne l'impatto economico e finanziario causato dal rinvio mondiale di
tutte le attività sportive, riguardano l’ attivazione degli ammortizzatori
sociali previsti dai D.P.C.M. di marzo 2020 per alcuni dipendenti, con la
solidarietà dei calciatori della prima squadra, l’allenatore e il suo staff per
compensare la differenza della retribuzione netta che sarà percepita da tali
dipendenti. Infine, la Società ha raggiunto un accordo anche con il
management del Club, che rinuncerà a percepire una parte del proprio
salario in questo periodo.
L’emergenza determinata dalla Pandemia causata dal virus
COVID-19 determinerà attenuazioni delle regole imposte dal Regolamento del
Financial Fair Play. L’UEFA è già intervenuta sull’argomento (link: https://www.uefa.com/insideuefa/news/newsid=2641068.html
).
Rispetto al 30 giugno 2019, il totale delle attività risulta
in aumento del 19,6%, assestandosi a 529,9 milioni di Euro (€ 524,4 milioni nel
I semestre 2018/19).
Risulta diminuita l’incidenza percentuale dei diritti
pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori sul totale dell’attivo dal
57,3% (del 30.06.2019) al 54,6% (del 31.12.2019). Il peso sul totale
dell’attivo delle immobilizzazioni materiali è dell’1,7%.
L’attivo corrente, risulta inferiore al passivo corrente di
€ 115,45 milioni.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 è negativo
per € 135,66 milioni (-€ 127,45 milioni al 30.06.2019; -€ 100,56 milioni al
31/12/18).
La variazione negativa rispetto al patrimonio netto del 30
giugno 2019, pari a € 8,21 milioni, è dovuta al Risultato economico del
periodo, negativo per € 86,97 milioni e all’incremento
di € 79,1 milioni della Riserva azionisti c/ aumento di capitale, determinato
dal versamento per 50 milioni di euro, effettuato nel semestre dall’azionista
di riferimento ASR SPV LLC per il tramite della controllante NEEP Roma Holding
S.p.A., oltre che dalla conversione in “Riserva Azionisti c/futuro aumento di
capitale” dell’intero ammontare, pari a 29,1 milioni di euro, dei finanziamenti
soci da questa effettuati in esercizi precedenti.
Il 18 ottobre 2019 l'Assemblea degli azionisti dell’A.S.
Roma, ha deliberato l’aumento del capitale sociale per un importo massimo pari
a 150 milioni di euro, scindibile e a pagamento.
Il Patrimonio Netto Consolidato, essendo negativo, non
risulterebbe conforme a quanto stabilito dal regolamento del Fair Play
Finanziario.
Il Capitale Investito Netto, al 31.12.2019 è pari a € 128,69
milioni (€ 95,85 milioni nel I semestre 2018/19).
L’indebitamento finanziario netto consolidato, al 31
dicembre 2019, pari a € 264.358.000, è in aumento rispetto al 30 giugno 2019 di
€ 43,7 milioni.
I Debiti
finanziari ammontano a 308,5 milioni di Euro, circa. Tali debiti
riguardano: debiti finanziari a lungo termine per € 287.467.000 e debiti
finanziari a breve termine per € 21.047.000.
I Debiti
finanziari, con scadenza oltre i 12 mesi, riguardano:
- il
Prestito Obbligazionario per € 263,7 milioni;
- debiti
verso altri Istituti Finanziari per € 0,7 milioni;
- importo
derivante dalla applicazione del principio contabile IFRS 16 Leasing per € 23,1
milioni.
I Debiti finanziari con scadenza entro 12 mesi riguardano:
- La parte con scadenza a breve del Prestito Obbligazionario
per € 2,8 milioni;
- debiti bancari per finanziamenti a breve termine per € 13,4
milioni;
- debiti bancari per utilizzo carte di credito per € 0,7
milioni;
- debiti verso altri Istituti Finanziari per € 0,1 milioni;
- importo derivante dalla applicazione del principio
contabile IFRS 16 Leasing per € 4 milioni.
Le attività
finanziarie ammontano a 44,1 milioni di Euro e riguardano: Crediti
finanziari di medio/lungo periodo pari a 10,04
milioni di euro, relativi a depositi su conti correnti posti a garanzia di
impegni assunti nell’ambito del Prestito Obbligazionario; Disponibilità liquide
per € 10 milioni.
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo
per circa € 127,4 milioni.
I Crediti verso società del settore specifico per campagna
trasferimenti sono pari a € 63,2 milioni e risultano in diminuzione di circa 14,5
milioni di euro rispetto al 30 giugno 2019.
I Debiti
verso società del settore specifico per campagna trasferimenti risultano pari a
€ 190,6 milioni, in aumento di circa € 27 milioni rispetto al 30 giugno 2019.
Occorre evidenziare che la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le
rateizzazioni pluriennali col fisco.
Nel caso di AS Roma figurerebbero € 905 mila, derivanti dall’adesione
ad un Processo Verbale di Constatazione, relativo al periodo d’ imposta chiuso
il 30 giugno 2015, con rilievi ai fini IRAP, IVA e Ritenute cui ha fatto
seguito un contraddittorio. In considerazione di quanto descritto,
l’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 391,75 milioni. Ovviamente tale
indebitamento finanziario netto dovrà essere confrontato con i ricavi annuali.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore
congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza
tra valore e costi della produzione.
Il Prestito Obbligazionario.
In data 8 agosto 2019, è stato emesso un
prestito obbligazionario non convertibile, riservato
ad investitori qualificati, del
valore di 275 milioni di euro, tale circostanza accomuna l’AS Roma ad
altri club della Serie A che hanno fatto ricorso a tale strumento di
finanziamento. L’emissione del prestito obbligazionari ha avuto un duplice
scopo: in primo luogo quello di rimborsare anticipatamente il debito finanziario
esistente in capo alla controllata MediaCo e in secondo luogo quello di ottimizzare
la struttura e la scadenza dell’indebitamento, dotando la Società ed il Gruppo
di risorse finanziarie per svolgere la propria attività.
Il prestito obbligazionario è stato ammesso a negoziazione
sul Vienna MTF e sull'Euro MTF del Luxembourg Stock Exchange, con scadenza
prevista per il 1° agosto 2024.
Le obbligazioni sono state emesse con tagli minimi di Euro
100.000,00 (centomila/00); il tasso di interesse sul Prestito Obbligazionario è
fisso e pari al 5,125 %, gli interessi sono pagabili in via semestrale
posticipata il 30 giugno e 31 dicembre di ciascun anno a partire dal 31
dicembre 2019.
Il Valore della Rosa.
Al 31 dicembre 2019, il valore contabile netto dei diritti
pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 289,2 milioni e
rispetto al 30 giugno 2019 risulta in aumento di € 35,4 milioni.
L’incremento è dipeso dagli investimenti della prima fase
della Campagna Trasferimenti 2019/2020, per € 95,1 milioni, da cessioni per un
valore contabile netto di € 12,6 milioni, ammortamenti per € 46,9 milioni e
svalutazioni per € 0,2 milioni.
Risultati economici
consolidati semestrali.
I Ricavi operativi semestrali, esclusa
la gestione calciatori, ammontano a € 134.814.000, nel primo semestre 2017/18
ammontavano a € 134.814.000 (€ 232.753.000 nel 2018/19). La variazione in diminuzione rispetto
all’analogo semestre dell’anno presedente è stata di € 40.174.000 (-29,8%), imputabile ai minori proventi della UEFA
Europa League rispetto ai proventi della UEFA Champions League, presenti la
stagione precedente. La partecipazione alla competizione europea UEFA
Europa League ha generato ricavi per € 15,4 milioni (€ 53,3 milioni, nel I
semestre dell’esercizio precedente).
Occorre evidenziare che AS Roma, per quanto riguarda i
proventi UEFA, contabilizza nei ricavi per diritti TV solo la quota parte del
Market pool; mentre, la quota rimanente è considerata come ricavi da gare.
Nel
dettaglio, rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente, i Ricavi da
gare diminuiscono da € 41,65 milioni a € 17,19 milioni.
Tra i Ricavi da gare sono contabilizzati € 5,1 milioni per “participation
e performance bonus” relativi alla partecipazione e ai risultati sportivi
conseguiti (€ 23,4 milioni, nel I semestre dell’esercizio precedente) e € 1,6
milioni, come ricavi da biglietteria per le gare casalinghe (€ 5,7 milioni, nel
I semestre dell’esercizio precedente).
I Diritti radiotelevisivi e proventi media diminuiscono da €
65,75 milioni a € 55,5 milioni, registrando un decremento di € 10,2 milioni. I
ricavi TV nazionali per il campionato di Serie A e la Tim Cup (Coppa Italia), sono
stati stimati tenuto conto dei risultati sportivi conseguiti, per l’importo di
€ 43,2 milioni (€ 36,6 milioni nel I semestre dell’esercizio precedente).
I Ricavi da
sponsorizzazioni diminuiscono da € 13.163.000 a € 10.804.000. La diminuzione
di 2,35 milioni di Euro è dovuta venire meno dei
ricavi generati dal contratto con Betway. Tal contratto è stato risolto nel
luglio 2019 a causa della legge n.96/2018 (cosiddetto “Decreto Dignità”), che ha
limitato la pubblicità delle scommesse e dei giochi d'azzardo.
I Proventi pubblicitari diminuiscono da € 4.586.000 a € 3.970.000.
Gli Altri proventi diminuiscono
da € 5.402.000 a € 3.249.000. Il decremento è dovuto principalmente per i componenti straordinari di reddito, che
nell’esercizio precedente figuravano per € 2,7 milioni.
I proventi netti da gestione diritti calciatori diminuiscono
da € € 66,3 milioni del I semestre 2018/19 ad € 17 milioni del 31 dicembre 2019.
Tale voce comprende Plusvalenze
da cessione diritti calciatori per € 19 milioni (€ 76, 3 milioni nel I semestre
2018/19), tra cui i
seguenti calciatori: El Shaarawy, Gerson e Marcano.
Le minusvalenze e svalutazioni da cessioni di diritti alle
prestazioni sportive, ammontano a € 0,2 milioni (€ 1,3 milioni nel I semestre
2018/19).
Gli oneri per acquisizioni temporanee di diritti, bonus
riconosciuti a società di calcio, premi di valorizzazione, addestramento tecnico
e solidarietà FIFA pari a 6,7 milioni di euro (€ 11,4 milioni nel I semestre
2018/19).
I ricavi per cessioni temporanee e altri proventi risultano
pari a € 4,8 milioni (€ 2,7 milioni nel I semestre 2018/19).
I Costi operativi semestrali diminuiscono da € 136,1 milioni
a € 123,9 milioni. La variazione in diminuzione, rispetto al primo semestre 2018/19,
di € 12,2 milioni, è stata inferiore in misura percentuale alla riduzione dei
ricavi, ossia è stata solo del’8,9%, nettamente inferiore al decremento dei
ricavi operativi, che è stato del 29,8%. Pertanto risultava necessario che i
Proventi da gestione diritti calciatori colmassero la differenza con un
incremento adeguato.
Rispetto al primo semestre del 2018/19, i costi relativi al
personale diminuiscono di € 12,17 milioni, da € 95,9 milioni a € 83,7 milioni.
L’incidenza sul fatturato netto è relativamente alta perché pari all’ 88,5%.
L’EBITDA escluso Risultato netto gestione calciatori è
negativo per € 29.266.000 (-€ 1.259.000 primo semestre 2018/19).
L’EBITDA incluso Risultato netto gestione calciatori è
negativo per € 12.283.000 (+€ 65.073.000 primo semestre 2018/19).
Gli ammortamenti totali ammontano a € 50,4 milioni (€ 42,4
milioni nel I semestre 2018/19), riguardano prevalentemente i diritti pluriennali
alle prestazioni sportive dei calciatori.
Le svalutazioni di crediti commerciali ammontano a € 0,7
milioni (€ 1,2 milioni nel I semestre 2018/19).
Il risultato operativo semestrale è negativo per € 64.386.000
e segna un peggioramento di € 85.571.000 rispetto al risultato operativo positivo
per € 21.185.000 del I semestre 2018/19, che poi si chiuse in perdita,
nonostante la partecipazione alla Champions League 2017/18.
Gli oneri finanziari netti aumentano notevolmente a € 22
milioni (€ 14,3 milioni nel I semestre 2018/19).
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 86.296.000,
mentre nel primo semestre 2018/19 era positivo per € 6.898.000.
Il risultato consolidato della semestrale mostra una perdita
di € 87.296.000, mentre nella prima semestrale del 2017/18 era positivo per € 1.585.000.
Il risultato del Gruppo AS Roma
al netto del risultato di terzi è negativo per Euro 86.969.000.
Le indiscrezioni sulla possibile cessione.
Su richiesta della CONSOB, riguardante
alcune indiscrezioni apparse sugli organi di stampa circa la vendita delle
partecipazioni di controllo di A.S. Roma S.p.A. ad un potenziale investitore,
la AS Roma SPV LLC, ha informato il mercato circa l’esistenza di contatti con
potenziali investitori al fine di permettere loro di valutare l’opportunità di
un possibile investimento in NEEP ROMA HOLDING S.p.A. e nelle sue società
controllate, inclusa A.S. Roma S.p.A..
Evoluzione
Prevedibile del Gestione.
In data 28 febbraio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha
approvato i “Dati Previsionali”
per tenere conto dell’impatto economico, finanziario e patrimoniale degli
eventi e dei fatti gestionali intervenuti nel corso dei primi mesi dell’esercizio
2019/20, e gli effetti derivanti dalle operazioni di calciomercato. I Dati Previsionali, sono stati redatti prima che si verificasse l’emergenza
COVID-19 e, pertanto, non ne considerano i potenziali impatti. Tali
dati previsionali prevedono, anche per l’esercizio al 30 giugno 2020, “un significativo deterioramento della
situazione economica,
finanziaria e patrimoniale del Gruppo A.S. Roma, caratterizzata, tra
l’altro, da un trend reddituale ancora negativo, da un deficit patrimoniale e
da un rilevante fabbisogno finanziario”.
Gli Amministratori hanno scritto che “la Società continuerà
a monitorare costantemente l’evolversi della situazione emergenziale connessa alla
diffusione del virus COVID-19”.
Molto semplicemente, il verificarsi di uno scenario
negativo che contempli la fine della stagione sportiva senza terminare il campionato,
comporterebbe la drastica riduzione dei ricavi, che servono per produrre i
flussi di liquidità necessari per ripagare il debito e determinerebbe la
necessità di un robusto intervento della proprietà per sostenere la società. Lo
scenario negativo comporta che per il prossimo futuro esistano anche significative
incertezze in relazione alle operazioni di trasferimento dei diritti pluriennali
alle prestazioni sportive, che generano ricavi importanti.
Gli Amministratori hanno evidenziato che le incertezze conseguenti
alla diffusione del virus Covid-19 ed alle misure di contenimento adottate
dalle autorità nazionali ed internazionali, “stanno avendo ripercussioni sulle
attività economiche del Gruppo e hanno creato un contesto di generale
incertezza, la cui evoluzione e relativi effetti non risultano al momento
prevedibili”. Secondo gli Amministratori alla data di approvazione della semestrale,
“non vi è certezza circa la possibilità di concludere regolarmente la stagione
sportiva in corso e, nell’ipotetica circostanza in cui la Federcalcio fosse
costretta ad annullare la stagione sportiva, un riflesso negativo potrebbe
emergere principalmente sui proventi residui rivenienti dalla biglietteria, dai
Diritti televisivi e delle Sponsorizzazioni e dall’attuale posizionamento nella
classifica di serie A, che comporterebbe la mancata qualificazione alla UEFA Champions
League”.
Nella deliberazione è evidenziato quanto segue: “Gli
Amministratori hanno valutato che i
suddetti eventi e circostanze possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di
continuare ad operare come un’entità in funzionamento e
ritengono, in considerazione dell’attuale contesto precedentemente delineato,
che relativamente agli stessi sussistano
incertezze significative. In particolare, a seguito della sospensione del campionato, sono
venuti meno gli introiti attesi dalla vendita di biglietti per gli
incontri che non sono stati disputati, e che – anche nel caso di ripresa del
campionato – verrebbero comunque disputati senza possibilità di accesso
agli stadi da parte degli spettatori.”
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