Luca Marotta
La Pandemia Covid-
Il Patrimonio Netto è risultato negativo
per € 242.448.000 (-€
127.452.000 nel 2018/19), comprese le interessenze di Terzi.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2020 presenta una
posizione finanziaria netta consolidata negativa per Euro 299,8 milioni.
Inoltre, il patrimonio netto del bilancio d’esercizio della capogruppo A.S.
Roma S.p.A. al 30 giugno 2020 risulta negativo per Euro 88,3 milioni, tale da
incorrere nella fattispecie prevista dall’art.
Ai fini del Fair
Play Finanziario, il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio
2020/21, a causa della Pandemia Covid-19, che ha causato la riduzione
dei ricavi da gare oltre al prolungamento della Stagione Sportiva, con la disputa delle partite senza
spettatori, inoltre si dovrà tenere in considerazione anche la perdita di fatturato
causata dal COVID.
L’esercizio
2019/20 di AS Roma SpA, rispetto al 2018/19, non si è giovato degli emolumenti
della Champions League, ma di quelli inferiori della Uefa Europa League. Anche
le plusvalenze da cessioni di diritti alle prestazioni sportive sono state
inferiori di circa 110 milioni di Euro.
Il
costo del personale è diminuito solo del 15,9% il costo del personale,
nonostante l’accordo raggiunto con i calciatori della
prima squadra, il suo allenatore e il suo staff, volto alla rinuncia
degli stipendi relativi ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020, per un importo complessivo lordo pari a circa 30 milioni di
euro.
Al 30 giugno 2020, l’indebitamento
finanziario netto, è aumentato da €
Dal punto di vista sportivo, nel
2019/20 AS Roma ha raggiunto gli ottavi di
UEFA Europa League 2019/2020 (ottavi di UEFA Chanpions League nel 2018/19),
con l’eliminazione, il 6 Agosto 2020, ad opera del Siviglia; il quinto posto in campionato (6° nel 2018/19),
che ha permesso la qualificazione al Group Stage della UEFA Europa League 2020/21. In Coppa Italia sono stati raggiunti i quarti di
finale con la sconfitta subita dalla Juventus.
La Proprietà.
Le società “Romulus and Remus Investments LLC” e “NEEP Roma
Holding S.p.A.”, sono titolari complessivamente di circa l’86,577% del capitale
sociale di AS Roma. Nello specifico, in base ai dati dichiarati da FRIEDKIN THOMAS DAN il 17/08/2020, “Romulus and
Remus Investments LLC” controlla il 3,293% e “NEEP Roma Holding S.p.A.”
controlla l’83,284%.
Come detto, il Dichiarante ovvero il soggetto posto al
vertice della catena partecipativa risulta: FRIEDKIN THOMAS DAN.
Romulus and Remus Holdings LLC è a sua volta partecipata al
99% dal Sig. Thomas Dan Friedkin e all’1% da Quantum Investment Holdings, Inc.,
una società per azioni (corporation) del Delaware.
Il sig. Thomas Dan Friedkin detiene il 100% del capitale sociale di Quantum
Holdings, Inc..
La continuità
aziendale.
Il Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il
bilancio consolidato sia certificato da un revisore esterno, e non presenti
eccezioni relative alla continuità aziendale (‘going concern’).
Per Continuità Aziendale si può intendere la capacità di
onorare gli impegni, ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.
Già la relazione per la semestrale al 31.12.19 approvata il
29 aprile 2020, Deloitte & Touche S.p.A., aveva fatto un richiamo di
informativa relativo a dubbi significativi sulla continuità aziendale, senza muovere
rilievi.
Il Covid ha contribuito ad aumentare le incertezze.
Per la relazione finanziaria annuale, i Revisori hanno scritto:
“siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte
degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale”
I revisori di Deloitte & Touche S.p.A. hanno evidenziato
come aspetto chiave della revisione
la valutazione della continuità aziendale della società e del Gruppo AS Roma,
scrivendo: “gli Amministratori riferiscono che l’azionista di controllo, per il tramite
della Romulus and Remus Investments LLC, si è impegnato irrevocabilmente a
sostenere finanziariamente la Società affinché possa superare la fattispecie di
cui all’art.
Oltre al supporto dell’azionista di riferimento, secondo gli
Amministratori, il valore di mercato complessivo dei calciatori “rappresenta
una solida base di sicurezza per la continuità aziendale”.
I
Revisori hanno considerato l’iscrizione e la valutazione dei Diritti
pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori un aspetto chiave della
revisione del bilancio consolidato del Gruppo in considerazione della rilevanza
dell’ammontare e della soggettività delle stime di valutazione. Il COVID
alimenta incertezze circa la determinazione del valore di mercato dei diritti
pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori nonché al valore connesso
alle operazioni di trasferimento di parte di tali diritti.
Gli Amministratori, nonostante le incertezze, dovute anche
al COVID, hanno considerato la società ed il Gruppo in una situazione di
continuità aziendale e su tale presupposto hanno redatto il bilancio.
Il perimetro di consolidamento.
L’area di consolidamento del bilancio consolidato
comprende i bilanci della Capogruppo A.S. Roma S.p.A. che controlla le
partecipate Soccer Società in Accomandita
Semplice di Brand Management Srl, al 99,98%; ASR Media and Sponsorship S.p.A., all’11,34% e Roma Studio S.r.l, con capitale sociale interamente detenuto dalla
AS Roma. A sua volta, Soccer Società in Accomandita Semplice di Brand
Management Srl controlla all’88,66% ASR Media and Sponsorship Srl.
Il 1°
ottobre 2018 Soccer SAS ha acquisito il 100% del capitale sociale della società
A.S. Roma Merchandising S.r.l. da Nike European Operation Netherlands
B.V., che gestiva i diritti di proprietà relativi alla progettazione,
produzione, marketing, pubblicità, promozione, branding, distribuzione e
vendita di prodotti di merchandising a marchio AS ROMA ceduti in licenza da
Soccer SAS il 5 agosto 2013. Il 27 dicembre 2018 si è proceduto alla fusione per
incorporazione.
In
seguito alla fusione, queste attività sono gestite direttamente da Soccer SAS.
Roma Studio S.r.l.,
è stata costituita in data 19 gennaio 2018, conferendo da parte di AS Roma il
ramo d’azienda costituito dalle autorizzazioni alla tele-radiodiffusione e dai
contratti operativi strumentali all’esercizio di tali attività.
La Struttura Patrimoniale
La
struttura patrimoniale mostra il prevalere delle passività sulle attività, con
un patrimonio netto consolidato negativo. E’ presente una fortissima incidenza
del valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori, pari al 57,7%. Il capitale
circolante netto è negativo per 203,4 milioni di
Euro, a causa di un Capitale corrente netto consolidato, al netto delle
componenti finanziarie (fra cui le disponibilità liquide, Finanziamenti a breve termine), negativo per € 172.181.000
(-€ 122,18 milioni nel 2018/19) e di una Posizione finanziaria netta
consolidata a breve termine negativa per € 25.240.000 (€ 25,54 milioni nel 2018/19).
Tra i risconti attivi, pari a €15.694.000, figura il risconto attivo relativo ai salari e stipendi del personale tesserato, pari a € 9.600.000, è dovuto alla maggiore durata della stagione sportiva 2019/20, definita in via straordinaria della durata di 14 mesi, ed al conseguente rinvio della competenza economica di parte dei relativi costi sostenuti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 0,66
(0,78 nel 2018/19), ciò vuol dire
che il valore contabile dei beni risultanti dal bilancio non sarebbe
sufficiente a pagare i debiti. Tuttavia, gli Amministratori hanno
ribadito che, come negli esercizi precedenti, il valore di mercato dei
calciatori è superiore al valore contabile in quanto il valore contabile
contiene “valori inespressi” riferibili ai calciatori acquisiti in regime di
svincolo e a calciatori il cui effettivo valore di mercato supera il valore
contabile.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,35
(0,39 nel 2018/19), ciò vuol dire
che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di
Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, è l’indicatore più importante del Fair Play
Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio
finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte
agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente
con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti
considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed
esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività
Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i
Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato
sarebbe pari a 0,46, inferiore
alla soglia minima stabilita dalla
FIGC per la serie A che è di 0,7.
Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per l’iscrizione
2020/21.
Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima
si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento
di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato;
finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto
degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto
ridurre l’importo da colmare di 2/3.
Il Patrimonio Netto.
Uno degli indicatori del Regolamento UEFA sul Fair Play
Finanziario riguarda il Patrimonio Netto, che non deve essere negativo e qualora
lo fosse, non dovrebbe evidenziare una situazione
di deterioramento. Per quanto riguarda il bilancio consolidato 30
giugno 2020, il Patrimonio netto, comprensivo delle interessenze dei terzi, è negativo € 241,4 milioni e presenta una
situazione in peggioramento rispetto
al 2018/19 di € 115 milioni; infatti, nel
2018-2019 il Patrimonio netto consolidato era negativo per 127,45
milioni di Euro; nel 2017-2018 il Patrimonio netto consolidato era negativo
per 105,42 milioni di Euro. Nel 2016-2017 il Patrimonio netto consolidato era
negativo per 88,9 milioni di Euro. Nel 2015-16 era negativo per €
117 milioni. Nel 2014-15 era negativo
per 102,3 milioni di Euro; nel 2013-14 era negativo per 81,3 milioni di
euro; nel 2012-13 era negativo per 66 milioni di euro; nel 2011-12 era
negativo per 52,5 milioni di euro e nel 2010-11 era negativo per 44
milioni di euro. Il Patrimonio netto
consolidato negativo sembra essere una costante.
Di
fatto, la variazione rispetto all’esercizio precedente è stata negativa per € 114,99
milioni, a causa principalmente della perdita di 204,0 milioni di Euro e alla
variazione della “Riserva Azionisti c/ aumento di
capitale”, causata: dall’incremento di € 89,1
milioni determinato dal versamento per 60 milioni di euro effettuato dalla
controllante NEEP Roma Holding S.p.A., e dalla conversione in dell’intero
ammontare, pari a € 29,1 milioni, dei finanziamenti soci; dalla copertura della
perdita d’ esercizio di A.S Roma S.p.A. al 30 giugno 2019 pari a € 20 milioni
mediante compensazione della Riserva.
Il
capitale sociale di A.S. Roma S.p.A. sottoscritto e versato, risulta pari ad €
93.942.205,19 (€ 93.942.205,19 al 30.06.2019), suddiviso in n.628.882.320
azioni ordinarie quotate presso il Mercato Telematico Azionario (segmento
Standard Classe 1) di Borsa Italiana. Il Capitale sociale deliberato è pari a €
243.942.205,19.
L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività
determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di
1. Nel caso in questione è negativo, a causa del patrimonio netto consolidato
negativo.
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
L’Indicatore
di Indebitamento della FIGC è finalizzato a misurare il grado complessivo di
Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli
ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore
di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei
Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo
sintetico la sostenibilità dell’indebitamento
La voce “debiti” riclassificata al 30.06.2020 ammonta a € 667,58
milioni, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività
Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC); il valore della
produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 280,95 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione
medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,87,
superiore alla soglia massima consentita
stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,2, in tempi normali senza
emergenze pandemiche. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista
per l’iscrizione 2020/21 e le tolleranze che saranno considerate per
l’emergenza COVID.
E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che
l’indicatore di Indebitamento, ove presenti un valore inferiore al
livello-soglia stabilito in 1,2, sarà utilizzato come indicatore
correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario
per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di
Liquidità, che è l’indicatore più importante.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax
authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other
tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred
tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non
correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere
superiore al fatturato netto.
La Posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2020,
è negativa per 299,76 milioni di Euro e risulta in peggioramento rispetto al
dato 2018/19 che era negativo per 220,63 milioni di Euro.
La presenza di una posizione finanziaria netta negativa significa
che i debiti finanziari pari a € 317,5 milioni superano
le disponibilità liquide pari a € 7,7 milioni e i crediti finanziari pari a 10,05
milioni di euro.
L’indebitamento
finanziario lordo, pari a 317,5 milioni di Euro (€ 255,4 milioni nel 2018/19), riguarda
per la maggior parte il debito per il prestito
obbligazionario per € 267,4
milioni, di cui € 261,7 milioni a lungo termine e d € 5,7 milioni a breve
termine. Da notare che tale prestito obbligazionario, nel 2019/20, ha
determinato interessi passivi per € 14.224.000 (€ 20.069.000 nel 2018/19).
La
parte restante riguarda: € 27,6 milioni relativi a debiti finanziari per diritti d’uso;
€ 10,1 milioni relativi a finanziamenti erogati dall’azionista
di maggioranza NEEP Roma Holding S.p.A. a titolo di finanziamento soci,(€ 3
milioni ai sensi del "Decreto Liquidità" ed € 7 milioni in esecuzione
del Purchase and Sale Agreement sottoscritto il 27 maggio 2020; € 11.600.000
per debiti verso banche per finanziamenti bancari di breve periodo; € 0,7 milioni, per debiti verso società
di leasing e altri Istituti Finanziari e € 0,1
milioni, per debiti verso banche e istituti finanziari, relativi all'addebito
delle operazioni effettuate a mezzo carte di credito aziendale.
I crediti
finanziari, pari a Euro 10,05 milioni (€ 16.732.000
nel 2018/2019), si riferiscono principalmente a disponibilità liquide vincolate
su conti correnti previste nell’ambito del Prestito obbligazionario emesso e
sottoscritto in data 8 agosto 2019. La diminuzione di 6.687 migliaia di euro è dovuta alle
diverse clausole contrattuali stabilite a garanzia del Prestito Obbligazionario
rispetto alle condizioni del precedente Contratto di Finanziamento (c.d. Facility
Agreement) sottoscritto nel febbraio 2015, emendato nel giugno 2017, ed
interamente rimborsato nel mese di agosto 2019.
I crediti verso società di calcio nel complesso ammontano a € 55.175.000, di cui € 19,47 milioni verso il Napoli (di cui solo € 9.733.000 sono correnti); € 19 milioni verso la Juventus.
I debiti verso società di calcio nel complesso ammontano a €
191.348.000, di cui € 44,5 milioni verso l’Atalanta; € 25.005.00 verso il Real Betis;
€ 20 milioni verso la Juventus; € 20 milioni verso la Sampdoria; € 12,95
milioni verso l’Ajax; 11 milioni verso il Barcellona ed € 5,85 milioni verso il
Sevilla CF.
La posizione
finanziaria netta negativa aumentata del saldo a debito verso squadre di calcio
e dei debiti fiscali e previdenziali rateizzati non correnti ammonterebbe a 435,1
milioni di Euro e risulterebbe superiore ai ricavi di esercizio.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore
congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza
tra valore e costi della produzione.
Nel
caso in questione, al 30.06.2020, figurano mutui erogati dal Credito Sportivo
per finanziare i lavori di adeguamento del Centro Sportivo di Trigoria pari a €
718.000, che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione,
nella nozione di “Relevant Debt”.
Nel mese di agosto
2019, è stato emesso un prestito obbligazionario del valore di 275 milioni di
euro, tale circostanza ha fatto aumentare il debito e accomuna l’AS
Roma ad altri club della Serie A che hanno fatto ricorso a tale strumento di
finanziamento. L’emissione del prestito obbligazionario ha avuto un duplice
scopo: in primo luogo quello di rimborsare anticipatamente il debito
finanziario esistente in capo alla controllata MediaCo e in secondo luogo
quello di ottimizzare la struttura e la scadenza dell’indebitamento, dotando la
Società ed il Gruppo di risorse finanziarie per svolgere la propria attività. Il tasso di interesse sul
Prestito Obbligazionario è fisso e pari al 5,125 %, con interessi semestrali
posticipati pagabili il 30 giugno e 31 dicembre di ciascun anno.
Rendiconto
Finanziario
La gestione 2019/20 ha determinato un flusso monetario
complessivo positivo per € 181.000, corrispondente alla Variazione delle
disponibilità liquide al netto dei saldi bancari passivi.
Al 30.06.2019, i saldi bancari passivi ammontano a € 11.622.000.
Il
Rendiconto finanziario è redatto secondo il metodo indiretto, rettificando il
Reddito d’esercizio dalle altre componenti di natura non monetaria. Il Flusso
Monetario da Attività Operativa è stato negativo per € 68.012.000; il Flusso monetario dalla gestione di diritti pluriennali
alle prestazioni dei giocatori è risultato negativo per € 35.938.000, determinato
da acquisti, cessioni e variazioni di debiti e crediti verso società di calcio;
il Flusso monetario dell'attività di investimento è stato negativo per € 4.065.000
e il Flusso monetario da attività di finanziamento è stato positivo per € 108.395.000.
Altri Debiti.
AS Roma SpA, ai fini del Fair Play Finanziario non presenta
problemi di “overdue payables”, perché gli Amministratori nella Relazione hanno
scritto “ alla data di
pubblicazione della presente Relazione, è stata corrisposta ai tesserati la
retribuzione relativa alla mensilità di settembre 2020, sono state regolarmente
pagate le imposte e ritenute correnti e rateizzate e non risultano pertanto
debiti tributari scaduti, e sono stati altresì pagati tutti i debiti scaduti
verso altri club al 30 settembre 2020”
I debiti tributari, al 30 giugno 2020, risultano pari
a € 17.030.000, di cui € 13.472.000 per IRPEF corrente per ritenute su
emolumenti oltre a €3.558.000 per altre imposte.
I debiti verso il personale ammontano a € 51.939.000 (€
33,5 milioni nel 2018/19). Gli emolumenti dovuti al personale tesserato sono
pari a € 49.939.000 (€ 30.379.000 nel 2018/19), per le mensilità maturate e non
pagate, oltre ai premi. Gli emolumenti dovuti al personale dirigente e
dipendente sono pari a € 2 milioni (€ 3.166.000 nel 2018/19) e sono relativi
alle ferie e quota parte della 13^ mensilità ed altre retribuzioni differite,
maturate a fine esercizio.
Nella
Relazione Finanziaria Annuale è scritto “il valore risente degli accordi sottoscritti con i
calciatori della prima squadra e il suo allenatore, volto alla rinuncia a
percepire gli stipendi relativi ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020,
e definire contestualmente un piano di incentivi individuali per la stagione in
corso e per le successive stagioni sportive.”
I Debiti verso Istituti Previdenziali sono pari a € 3.035.000 (€ 1.706.000, al 30 giugno 2019) e sono relativi sostanzialmente a contributi previdenziali e ritenute operate ai lavoratori dipendenti e collaboratori, unitamente alla quota di spettanza della Società, regolarmente versati nei termini di legge.
Esistono numerosi contenziosi sia di lavoro che di altro
genere:
- AS Roma / Antonio Tempestilli;
- AS Roma / Gianluca Petrachi;
- AS Roma / Francesco Malknecht:;
-AS Roma /Batistuta Gabriele Omar
(contenzioso ordinario);
-AS Roma / Filippo Lubrano
(contenzioso ordinario):
-AS Roma / eredi del Sig. Stefano
Martinangeli;
-AS
Roma / Atletico Newell´s Old Boys;
-AS ROMA S.p.A. - BSP Conseil SARL;.
Il Valore della Rosa
Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori ammonta a € 268.822.000,
nel 2018/19 era pari a € 253.825.000.
La variazione è stata causata da investimenti per € 124,88
milioni (€ 120,86 milioni nel 2018/19); da cessioni per un valore contabile netto
€ 13,4 milioni, da ammortamenti per € 94 milioni (€ 83 milioni nel 2018/19) e
da svalutazioni per € 2,4 milioni.
Il valore di cessione dei calciatori è stato di € 38.225.000
(€ 154.075.000 nel 2018/19).
Dal punto di vista
finanziario gli investimenti nella rosa calciatori al netto dei
disinvestimenti e delle variazioni dei crediti e debiti verso società
calcistiche ed enti di settore hanno inciso sui flussi di cassa negativamente per
un importo pari a € 35.938.000 (€
31.275.000 nel 2018/19).
L’AS Roma capitalizza, come oneri accessori di diretta imputazione, le prestazioni professionali, rese da intermediari sportivi per l’acquisizione dei diritti alle prestazioni sportive di calciatori, non condizionate alla permanenza degli stessi presso la Società. Nell’esercizio 2019/20 risulta capitalizzata nella voce relativa ai diritti alle prestazioni sportive di calciatori la cifra di Euro € 14.550.000 (€ 10.185.000 nel 2018/19). Al 30.06.2020, il Valore contabile Netto degli oneri accessori capitalizzati risulta pari a Euro 26.295.000.
Anche a supporto della continuità aziendale, gli
Amministratori hanno ribadito che il valore di mercato dei diritti pluriennali
dei calciatori, è superiore al valore contabile.
Gli acquisti di giugno 2019, per la stagione sportiva 2019/20
erano già stati contabilizzati nel bilancio 2018/19 e riguardavno gli acquisiti
a titolo definitivo relativi ai calciatori Leonardo Spinazzola e le cessioni a
titolo definitivo dei calciatori Manolas, Luca
Pellegrini.
Nel
mese di luglio e agosto 2019 sono stati con gli acquistati, a titolo definitivo
Diawara, Pau Lopez e Cetin mentre Mancini e Veretout
erano stati acquistati a titolo temporaneo, con obbligo di riscatto
condizionato al verificarsi di determinati eventi sportivi, le cui condizioni
sono maturate nel mese di febbraio 2020. Contratti di acquisto a titolo temporaneo sono stati
sottoscritti per Zappacosta, Smalling, Mkhitaryan e Kalinic, quest’ultimo con
opzione per l’acquisto a titolo definitivo.
Per quanto riguarda le cessioni, nei mesi di luglio e agosto
2019 sono stati ceduti a titolo definitivo i calciatori
El Shaarawy, Marcano e Verde.
Al 30 giugno 2020,
tra i calciatori col valore residuo contabile più elevato ci sono 11 calciatori
con almeno un valore contabile residuo di almeno 10 milioni di Euro,
precisamente: SPINAZZOLA con € 24.460.000; Cristante per € 19.327.000; Diawara
con € 18.320.000; Mancini con € 19.936.000; PAU Lopez con € 20.538.000; KLUIVERT
per € 12.750.000; PASTORE per € 15.397.000; Nzonzi con € 15.246.000; Perez con
€ 12.227.000; Veretuout con € 14.947.000 e
SCHICK per € 19.706.000.
Al di sotto dei 10 milioni di valore residuo figurano
calciatori come Dzeko con € 2.810.000 e Zaniolo con € 4.282.000.
La Gestione Economica
La gestione economica registra un Margine Operativo Lordo
(EBITDA) negativo per € 67.703.000 (€
100.612.000 nel 2018/19).
Nell’ultimo esercizio, i Ricavi consolidati, al netto dei risultati della gestione operativa
del parco calciatori, sono pari a € 141.250.000 (€ 232,75 milioni nel 2018/19)
e segnano un decremento di 91,5 milioni, pari al 39,3%. I Costi Operativi consolidati, senza gestione economica calciatori e
ammortamenti, al 30 giugno 2020, sono pari a € 225.052.000 (€ 264,47
milioni nel 2018/19) e segnano un decremento del 14,9% circa.
In definitiva, nel 2019/20, i ricavi operativi sono diminuiti
in misura superiore alla diminuzione dei Costi
Operativi consolidati, senza gestione economica calciatori e ammortamenti, aumentando
lo squilibrio economico.
Il grafico seguente evidenzia l’evoluzione del fatturato netto e quella del costo del personale allargato, inteso come somma del costo del personale e relativi ammortamenti.
Si nota come nel periodo delle stagioni sportive dal 2005-06 al 2010-11, il fatturato netto abbia superato il costo del fattore lavoro. Successivamente dal 2011-12 il costo del fattore lavoro ha “assorbito”, se non superato, tutto il fatturato netto, l’esercizio 2017-18 dimostra l’importanza del risultato sportivo nelle competizioni europee. Quando il costo del fattore lavoro si equivale con il fatturato netto è necessario ricorrere alla leva del player trading per salvaguardare l’equilibrio economico. Dal 2018-19, il costo del lavoro allargato ha superato il fatturato netto. Gli effetti del COVID-19 hanno determinato un peggioramento nel 2019-20.
I Ricavi.
L’evoluzione nel tempo della composizione del fatturato di
AS Roma non mostra una struttura equilibrata tra le varie fonti di ricavo, a
causa della bassa incidenza dei ricavi commerciali, quindi è “teledipendente”,
a questo si deve aggiungere che una parte dei proventi UEFA sono
classificati tra i ricavi da gare.
I ricavi della Roma, come la maggior parte delle squadre italiane, dipendono principalmente dai diritti TV, che risultano pari a € 80.282.000 (€ 111,92 milioni nel 2018/19) ed incidono per il 56,8% sul fatturato netto, con un decremento di € 31.637.000. Occorre evidenziare che AS Roma, per quanto riguarda i proventi UEFA, contabilizza nei ricavi per diritti TV solo la quota parte del Market pool; mentre, la quota rimanente è considerata come ricavi da gare.
Pertanto,
per quanto riguarda i ricavi per la
cessione dei diritti TV, la quota parte del Market pool e del e al c.d.
Club Coefficient riconosciuta per la partecipazione alle competizioni UEFA,
ha fruttato solo € 8,8 milioni (€25.106.000 nel 2018/19) a causa della
partecipazione alla fase a Gironi e agli ottavi di Uefa Europa League.
I ricavi da Competizioni nazionali sono pari a € 64.005.000 (€
79.307.000 nel 2018/19).
La commercializzazione della Library A.S. Roma ha fruttato
ricavi per € 3.805.000 (€ 3.615.000 nel 2018/19).
I ricavi da gare
diminuiscono del 60,5%, precisamente di € 40,1 milioni, segnando la cifra di € 26,2
milioni (€66,28 milioni nel 2018/19). Tali ricavi incidono sul fatturato per il
18,5%.
Tra i ricavi da gare sono contabilizzati i ricavi UEFA Europa
League per € 8.989.000 (€ 40,79 milioni nel 2018/19 per UEFA CL). Tali
ricavi comprendono: il ‘participation bonus’ e il ‘performance bonus’della
Champions League per € 5.630.000 (€ 32,6 milioni nel 2018/19); i ricavi da
biglietteria delle gare casalinghe della Champions League per € 2.359.000 (€ 8.171.000
nel 2018/19).
I ricavi da biglietteria delle gare di Campionato
sono stati pari a € 9.004.000 (€ 11.496.000 nel 2018/19). I ricavi da abbonamenti della stagione sportiva
2019/20 hanno determinato un ricavo pari a € 7.861.000 (€
11.902.000 nel 2018/19).
Il decremento complessivo di € 6.533.000 rispetto al 2018/2019,
è dovuto alle minori partite disputate a causa della sospensione temporanea del
campionato nonché alla disputa a porte chiuse dell’ultima gara casalinga del
mese di giugno.
La Tim Cup ha permesso di incassare € 204.000 (€ 331.000 nel
2018/19), invece le amichevoli hanno permesso di ricavare € 1.131.000 (€
1.767.000 nel 2018/19).
I ricavi da sponsorizzazioni
ammontano a € 17.397.000 (€ 24.220.000 nel 2018/19) e hanno un’incidenza del 12,3%,
con una variazione negativa del 28,2%. La diminuzione di € 6.823.000 è dovuta all’estensione della
stagione sportiva 2019/20 fino al 31 agosto 2020, operata nell’ambito delle
misure restrittive adottate dalla FIGC e dalla UEFA per contrastare la
diffusione del virus COVID-19, e al venir meno del contratto Betway.
Tali proventi si riferiscono alla sponsorizzazioni Qatar
Airways e HyundaiMotors, ed al contratto di sponsorizzazione tecnica con Nike.
Nel mese di settembre 2020 è stato sottoscritto un
contratto di partnership pluriennale con IQONIQ per la sponsorizzazione della
manica di maglia ufficiale della prima squadra, fino alla fine della stagione
sportiva 2022/23.
Rispetto all’esercizio precedente è venuta meno Betway, come
Exclusive Training Kit Partner del Club, con il marchio presente sul materiale tecnico
che la prima squadra utilizzava durante gli allenamenti, e che beneficiava
della visibilità sui campi di Trigoria, sui LED dello Stadio Olimpico, oltre a
essere protagonista di contenuti esclusivi sui canali digital della Società,
perché, il “Decreto Dignità” (legge n. 96/2018, che prevede alcune restrizioni
sulla pubblicità delle scommesse e dei giochi d'azzardo, ha determinato
l’interruzione del contratto con Betway, nel mese di luglio 2019.
In data 16 luglio 2020 è stato consensualmente risolto il
contratto di sponsorizzazione tecnica con Nike European Operations Netherlands
B.V. sottoscritto il 12 marzo 2013, con data di scadenza prevista per il 31
maggio 2024, comunque è stato stipulato con la stessa Nike un accordo valido
per la stagione sportiva 2020/2021
in base al quale Nike continuerà a fornire in esclusiva tutto il materiale
tecnico, da gara, da allenamento e casual della Prima Squadra, delle squadre
giovanili e delle squadre femminili.
I proventi pubblicitari risultano
in diminuzione da € 11.395.000 a € 6.806.000. L’incidenza sul fatturato è del 4,8%.
I proventi pubblicitari diminuiscono di €
4.589.000 per gli effetti dovuti alle misure per il contenimento del COVID-19.
Gli “Altri ricavi delle Vendite e delle prestazioni”,
risultano pari a € 5.743.000 (€ 7.716.000 nel 2018/19) ed incidono per il 4,1% sui
Ricavi consolidati. Tali ricavi riguardano le attività commerciali di Merchandising e Licensing della
Soccer SAS e registrano un decremento di € 1.973.000.
Gli
altri proventi diminuiscono da €
La Gestione Economica
del Parco Calciatori.
La Gestione operativa del parco calciatori vede il prevalere
dei componenti positivi per € 16.099.000
(€ 132.328.000 nel 2018/19).
Le plusvalenze
sono pari a € 20.152.000 (€ 130.080.000
nel 2018/19) e hanno riguardato principalmente i seguenti calciatori: El Shaarawy
(Shanghai) per € 12.812.000; Gerson / Flamengo per € 3.801.000; Marcano / Porto
per € 1.605.000 e Sadiq / Partizan per € 1.023.000.
Gli Altri proventi sono pari a € 6.032.000 (€ 15.978.000).
Le Minusvalenze e svalutazioni ammontano a
€ 2.436.000 (€ 1.323.000 nel 2018/19)
e riguardano la svalutazione del valore dei
diritti pluriennali del calciatore Perotti, ceduti a titolo definitivo nel mese
di ottobre 2020.
I proventi relativi ai prestiti ammontano
a € 6.376.000 (€ 2.204.000 nel 2018/19)
e riguardano: Schick (Rasen Ballsport Leipzig), Defrel (Sassuolo).
Gli oneri per l’acquisizione temporanea di
calciatori ammontano a € 7.313.000
(€ 18.000 nel 2018/19) e riguardano principalmente Smalling (Manchester United);
Mkhitaryan (Arsenal
Kalinic
(Atletico Madrid) e Galeazzi (Ferroviaria).
I Costi.
In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, la
U.E.F.A. può richiedere maggiori informazioni economiche e finanziarie e
chiarimenti ai club che presentano un costo del personale tesserato
(rappresentato da stipendi e ammortamenti) superiore al 70% dei ricavi.
Il costo del personale è diminuito del 15,9%, ammonta
a € 155.069.000 (€ 184.420.000 nel 2018/19) ed incide per il 109,8% sui ricavi
operativi. Il costo del Personale tesserato ammonta a € 139.652.000 (€
165.827.000 nel 2018/19) ed incide per il 98,9% sui ricavi operativi, superiore
ai limiti auspicati dal Fair Play Finanziario.
La riduzione del costo del personale tesserato è stata di €
26.175.000 causata principalmente dalla maggiore durata che è stata di 14 mesi,
ed al conseguente rinvio della competenza economica di parte dei relativi costi
sostenuti, oltre che dagli accordi sottoscritti con i calciatori, l’allenatore
e lo staff della prima squadra per fronteggiare l’emergenza COVID-19.
Nell’esercizio
sono stati effettuati Ammortamenti e svalutazioni consolidati per € 104.238.000
(€ 87.410.000 nel 2018/19), di cui € 94.001.000 (€ 83.058.000 nel 2018/19)
riferiti a diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori.
L’incidenza degli ammortamenti dei
diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori sul fatturato
netto è del 30,5%.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,90
tale valore sarebbe al di sopra del valore
soglia previsto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva 2019/20, la
cui soglia è di 0,80. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà
prevista per il 2020/21.
E’
bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Costo del Lavoro
Allargato, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 0,8,
sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella
misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza
finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più
importante.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale
domanda: quanto è investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi
operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo
iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 31,1%
(50,6% nel 2018/19), pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 31,1 Euro,
che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, di
circa 3 anni.
Le Spese per godimento beni di terzi ammontano a € 5.574.000
(€ 10.866.000 nel 2018/19), e riguardano principalmente l’affitto dello Stadio
Olimpico per € 3.301.000 (€ 3.514.000 nel 2018/19); il decremento registrato rispetto
all’esercizio 2018/19, pari a € 5,3 milioni, è dovuto all’applicazione del
principio contabile internazionale IFRS 16 “Leases”, che comporta l’iscrizione
dei costi per i contratti di affitto e di leasing operativo nelle attività
immobilizzate, con contropartita nelle passività finanziarie, e la relativa
contabilizzazione dei costi sostenuti nel periodo tra gli ammortamenti e gli
oneri finanziari.
I costi specifici tecnici,
pari a € 6.817.000 (€ 6.325.000 nel 2018/19), comprendono i costi per
consulenze tecnico-sportive e collaborazioni tecniche, per € 5.547.000 (€ 4.145.000
nel 2018/19).
Le spese generali ed amministrative,
risultano diminuite da €
Tali
spese includono Euro 9.206.000 per Spese per consulenze professionali; € 746
mila per Emolumenti al Consiglio di Amministrazione (€ 150.000 nel 2018/19) e i costi per la produzione e sviluppo delle attività
del Media Center, per € 5.330.000 (€ 6.362.000 al 30 giugno 2019), Spese per la
gestione della sede sociale e del centro sportivo per 1.073 mila di euro (973
mila di euro al 30 giugno 2019)
Nel 2019/20,
aumenta di nuovo il peso negativo della Gestione finanziaria da € 28,1
milioni a € 32,1 milioni. La nuova voce principale riguarda gli Interessi e
commissioni sul Prestito Obbligazionario per € 14.224.000, dovuti all’emissione
del prestito obbligazionario. Gli Interessi passivi del finanziamento “Facility
agreement” pari a € 12.333.000 (€ 20.069.000 nel 2018/19) sono dovuti per € 1.665.000 agli interessi maturati nei mesi di luglio ed
agosto 2019 prima del rimborso anticipato del Facility Agreement e ad € 10.668.000
relativi agli oneri di transizione, per l’estinzione anticipata.
Figurano
anche Proventi per adeguamenti crediti / debiti commerciali per € 2.868.000 e
Oneri per adeguamenti crediti / debiti commerciali per € 5.312.000.
Il Break-even result.
Premesso che il
bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a
causa della Pandemia Covid-19; i dati del triennio 2019/20-2017/18 risultano
appesantiti dalla perdita 2019/20.
Il risultato prima delle imposte 2019/20 è negativo per € 204.096.000.
Nel 2018/19, il risultato prima delle imposte era negativo per € 15.492.000,
nel 2017/18 era negativo per € € 17.747.000. Pertanto, l’aggregato del
risultato prima delle imposte, relativo al periodo di monitoraggio, è negativo
per € 237.335.000, da tale aggregato bisogna escludere i costi non rilevanti, e
rispettare la soglia di tolleranza dei 30 milioni di Euro e sperare che il
2020/21, che sarà compromesso nei ricavi da gare, ne riduca la portata. Nel
calcolo dovrà essere considerato l'impatto
finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi
dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e
2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi
periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio
chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.
Conclusioni.
I Dati Previsionali per
il l’esercizio 2020/21, prevedono un ulteriore significativo deterioramento della
situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo AS
Roma, caratterizzata, tra l’altro, da un trend reddituale ancora negativo, da
un deficit patrimoniale, e da rilevanti
esigenze finanziarie.
Dal punto di vista
economico, lo scenario che sta delineando la pandemia COVID, oltre che
esplicarsi negativamente sui risvolti economici, a causa della disputa delle
partite senza pubblico, che potrebbero costringe gli sponsor a rivedere i
contratti, alimenta dubbi e incertezze sul futuro.
L’AS Roma confida sulla nuova proprietà che si è impegnata a sostenere il club.
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