Luca Marotta
Il bilancio consolidato di AC Milan SpA, relativo all’esercizio 2019/20, come i bilanci di tutte le società di calcio, ha subito le conseguenze della pandemia COVID-19, che hanno comportato la sospensione del campionato di Serie A e il prolungamento della Stagione Sportiva terminata del mese di Agosto 2020.
Inevitabilmente, dal punto di vista economico, i risultati
dell’esercizio 2019-20, sono peggiori di quelli dell’esercizio 2018-19,
determinati dallo squilibrio economico caratterizzante i conti del Milan. Si
pensi che, nel 2019/20, i costi della produzione, pa
ri a € 378,9 milioni, sono
aumentati di 5,5 milioni di Euro e il valore della produzione, pari e € 192,3
milioni, è diminuito di 48,8 milioni. L’impatto del COVID sul valore della
produzione ha esplicato i suoi effetti sui ricavi per cessione diritti TV,
diminuiti di 41,6 milioni a causa della mancata disputa di 5 partite
casalinghe. Anche i ricavi da gara sono diminuiti per lo stesso motivo di circa
10 milioni. In effetti, in base ai criteri di valutazione, i ricavi da gare,
come i Ricavi TV, sono iscritti con riferimento all'effettivo svolgimento della
gara. Per mitigare gli effetti è stato raggiunto un accordo con i tesserati per
una riduzione dei compensi per la quota di aprile 2020, con un risparmio di 3,9
milioni di Euro.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2020 del Gruppo Milan evidenzia
una rilevante perdita consolidata netta
record di € 194,6 milioni (-€ 146
milioni nel2018/19; -€ 126 milioni nel 2017-18). Il patrimonio netto risulta positivo
per € 34,12 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata,
al 30 giugno 2020, risulta negativa per 103,9
milioni.
Con la riduzione dei ricavi TV, a causa del prolungamento
della stagione sportiva, il rapporto tra costo del personale e fatturato netto
è aumentato notevolmente, assorbendolo quasi tutto toccando il 98%. Anche
l’aumento degli ammortamenti calciatori di 14,3 milioni raggiungendo la cifra
di € 94,6 milioni ha un’incidenza notevole sul fatturato netto pari al 57,6%.
Se si considerassero anche le svalutazioni effettuate per 16 milioni di Euro,
tra cui quella di Andre Silva per 11 milioni, l’incidenza degli ammortamenti e
svalutazioni calciatori sul fatturato netto sarebbe pari al 69,7%.
I numeri confermano, che il COVID ha reso più grave lo
squilibrio economico rendendo necessario il supporto finanziario della
proprietà.
L’entità dello squilibrio economico ha reso come probabile,
per stessa ammissione degli Amministratori, il rischio
di irrogazione sanzioni da parte dell’UEFA per violazione della regola del
pareggio di bilancio, nonostante il fatto che la stagione 2019/20 sarà valutata
unitamente alla stagione 2020/2021.
Dal punto di vista
sportivo, nella stagione sportiva 2019/20, il
Milan è giunto al sesto posto nel campionato italiano di Serie A (5° nel 2018/19),
maturando il diritto per l’accesso alla fase a gironi della UEFA Europa League
2019/2020. Per quanto riguarda la Coppa Italia ha raggiunto le semifinali.
Nel 2019/20, il Milan non ha partecipato alle competizioni
europee, per la sanzione concordata con l’UEFA.
La continuità
aziendale.
Le prime tre voci del bilancio da controllare in tema di
continuità aziendale, intesa come attitudine dell’impresa a durare nel tempo, sono
il risultato economico dell’esercizio; il patrimonio netto e la posizione
finanziaria netta. La perdita
consolidata dell'esercizio 2019/2020 risulta pari ad € 194,6 milioni, il patrimonio
netto risulta positivo per € 34,1 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata,
al 30 giugno 2019, risulta negativa per 103,9
milioni.
Di fatto, tali numeri richiedono il supporto di una
proprietà disposta a supportare finanziariamente il club.
Infatti, la Proprietà ha garantito il supporto di una
proprietà per un periodo di 12 mesi a partire dalla data di approvazione del
bilancio.
Per fronteggiare il rischio di liquidità, che riguarda la
difficoltà nel reperire fondi per far fronte agli impegni, il socio “Rossoneri
Sport Investment Luxembourg S.à. r.I.”, ha effettuato nel periodo compreso tra
luglio ed ottobre 2020 versamenti in conto capitale per complessivi Euro 96,5
milioni.
In base ai fatti citati, gli Amministratori hanno
predisposto il bilancio consolidato nella prospettiva della continuità
aziendale.
Nella Relazione della Società di Revisione di E.Y. SpA è
scritto: “siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da
parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale”.
Tuttavia la Relazione contiene un richiamo di informativa sui paragrafi “Continuità Aziendale” e “Aumenti di
Capitale” della nota integrativa del bilancio consolidato.
Il Gruppo Milan.
La società “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à r.l.”,
è titolare di una partecipazione pari al 99,93% del capitale sociale di A.C.
Milan S.p.A..
Il capitale sociale di “Rossoneri Sport Investment
Luxembourg S.à.r.l.”, risulta detenuto al 100% dalla società “Project Redblack S.à.r.l.”,
il cui capitale sociale è a sua volta detenuto dalla società “Blue Skye
Financial Partners S.à.r.l.” e da alcune società indirettamente detenute da “Elliott
Associates L.P.” ed “Elliott International Limited”.
A.C.
Milan S.p.a., a sua volta, controlla al 100% Milan Entertainment S.r.l. e Milan
Real Estate S.p.A. oltre a Fondazione Milan –Onlus e possiede il 50% di M-I
Stadio S.r.l., costituita con F.C. Internazionale Milano S.p.A. per la gestione
tecnica e commerciale dello stadio San Siro di Milano.
M-I
Stadio S.r.l. risulta come società collegata nel bilancio consolidato.
Dal 27 dicembre 2017 è entrata a far parte dell’area di
consolidamento del Gruppo la società cinese, controllata al 100%, AC Milan
(Beijing) Sports Development Co. Ltd.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il 67,4% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 49,1% sul totale dell’attivo. La voce terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo solo per il 2,7%.
Le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Euro 219.027.000 (€271.381.000 nel 2018/19).
I crediti dell’attivo circolante risultano pari ad € 129.899.000
(€ 151,3 milioni nel 2018/19); mentre i debiti totali sono pari ad € 281.738
.000 (€ 315,7 milioni nel 2018/19).
Il Capitale circolante netto è negativo per 138,4 milioni a
causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.
La
riclassificazione che emerge dalla tabella seguente evidenzia l’incidenza dei
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sull’attivo e l’incidenza
dei debiti finanziari tra le fonti di finanziamento pari al 30,3%.
L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, è pari a 0,1. Al 30.06.2019 tale rapporto era 0,22.
L’equity ratio è positivo per il 9,0%; le passività
finanziano l’attivo per il 91%, pertanto è finanziato prevalentemente dal
capitale di terzi
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Grazie
ai versamenti in conto capitale effettuati dalla proprietà, il rapporto tra
attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è
superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto
più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità totale è pari a 1,1, ciò
vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a
pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è pari a
0,42, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di
pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, è l’indicatore più importante del Fair Play Finanziario italiano ed
è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine,
ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con
scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità
corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti
considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed
esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività
Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i
Debiti verso soci postergati ed infruttiferi.
Per
tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,41, inferiore alla soglia
minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,7. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per
l’iscrizione 2020/21.
Nel
caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si sarebbe potuto
colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale;
aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti
postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due
indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo
da colmare di 2/3.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale
domanda: quanto è stato investito e quanto è stato fatturato? Considerando come
ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma
dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore
risulterebbe pari al 39,25%, pertanto
ogni 100 Euro investiti si sono incassati 39,25 Euro, che è un segnale di una
rotazione degli investimenti effettuati, superiore a 2 anni.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon
funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato,
vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e
le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, comprensivo della
gestione straordinaria, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e
finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del
calcolo degli interessi e delle tasse, circa 44,5 Euro.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto consolidato è positivo per € 34,12 milioni;
mentre, al 30.06.2018 il patrimonio netto consolidato era positivo per € 83.286.000.
Durante l’esercizio 2019/20, risultano effettuati versamenti
del socio di maggioranza in c/capitale e/o coperture perdite per € 145.000.000,
che hanno permesso di ripristinare le condizioni di equilibrio patrimoniale,
sanando la situazione di deficit patrimoniale del 30.06.2019.
Il Capitale sociale al 30.06.2020 ammonta a € 113.443.200 e
risulta invariato rispetto al 30.06.2019, così anche la Riserva Sovrapprezzo
azioni risulta invariata.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 30/06/2020 è pari a € 103,9 milioni (€ 82,88 milioni nel 2018/19).
Il valore della Posizione Finanziaria Netta, risulta inferiore
al valore della produzione e al fatturato netto, senza plusvalenze.
L’importo dei debiti finanziari è dovuto a debiti bancari
per € 6 mila e debiti vs altri finanziatori per € 115,17 milioni.
Le disponibilità liquide sono pari a € 11,28 milioni.
L’importo
dei debiti verso altri finanziatori pari a € 115.170.000 (€ 94.284.000 nel 2018/19)
riguarda i debiti verso società di factoring per anticipazioni di crediti
futuri principalmente in riferimento a contratti di natura commerciale. Il 3
ottobre 2018 è stato sottoscritto con Unicredit Factoring SpA un contratto di
factoring per la cessione dei crediti per le cessioni di diritti TV per le
stagioni 2018-2019; 2019-2020 e 2020-2021, con una linea di credito di 80
milioni di Euro.
Il grafico mostra l’evoluzione del rapporto tra debiti finanziari
e attivo. Tale rapporto, dal 2008 al 2016, non è sceso mai al di sotto del 50%.
Invero, l’esercizio
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 55,76 milioni. Tali crediti si riferiscono: per € 16.120.000 ai crediti vantati verso la Lega Nazionale Professionisti; per € 5.700.000 verso l’Atletico Madrid per Kalinic Nikola; € 1.454.000 verso il Trabzonspor per Kucka e Sosa; € 15.617.000 verso Herta BSC per Krzystof Piatek; € 3.500.000 verso LOSC Lille per Embalo Djalo; € 980 mila verso Sevilla per Suso ed € 350.000 verso il Bordeaux per Raoul Bellanova.
I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 75,81
milioni. I debiti verso
Considerando il saldo delle poste di crediti e debiti
derivanti da operazioni di calciomercato, la situazione dell’indebitamento
finanziario netto, ai fini del Financial Fair Play, peggiorerebbe di € 20
milioni.
Occorre evidenziare che la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni
pluriennali col fisco.
In considerazione dell’assenza di tale fattispecie,
l’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 123,94 milioni risulta inferiore al
volume dei ricavi e sarebbe conforme
a quanto auspicato dalla normativa.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso dell’AC
Milan non figurano debiti per la costruzione dello stadio.
Debiti verso
dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.
I debiti verso tesserati e dipendenti ammontano a € 13.748.000
(€ 8.510.000 nel 2018/19) e si riferiscono a premi e mensilità saldate
regolarmente nei tempi previsti dalle regole. Come previsto anche dal Financial
Fair Play.
I debiti verso amministratori e sindaci ammontano a € 207
mila (€ 105 mila nel 2018/19).
I debiti tributari, complessivi sono pari a € 22.658.000 (€
15.320.000 nel 2018/19) e riguardano debiti IRPEF per ritenute sui redditi di
lavoro, per Euro 22.636.000 (€ 15.313.000 nel 2018/19), che sono state
regolarmente versate alla scadenza come quelle previdenziali pari a € 2.619.000
(€ 667.000 nel 2018/19).
I fondi rischi,
pari a € 24.484.000, contengono lo stanziamento di oneri di ristrutturazione
del personale
e ulteriori rischi. Gli utilizzi effettuati pari a Euro
7.918.000 riguardano la buonuscita erogata a personale sportivo a seguito di
risoluzione.
Il Valore della
“Rosa”.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come valore contabile netto, sono diminuiti di € 45,5 milioni da € 232,2 milioni a € 186,7 milioni. Il 31.12.2014, toccarono il livello minimo pari a € 72,1 milioni.
Dopo aver toccato il valore contabile netto più elevato, nel
2018/19, con 232,2 milioni di Euro, nel 2019/20 si registra una riduzione.
Il decremento nel valore contabile netto della rosa
calciatori di € 45,5 milioni, rispetto alla data del 30.06.2019, è dovuto al
fatto che per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati
investiti 99,4 milioni di Euro, sono stati ceduti calciatori con un valore
contabile residuo di € 30,4 milioni e sono stati calcolati ammortamenti per 94,6
milioni di euro e svalutazioni per 19,8 milioni di Euro.
L’investimento nell’acquisto
di calciatori, fatto nel 2019/20, pari a 99,4 milioni è stato più basso
rispetto a quello del 2018/19 pari a 153,1 milioni, che era l’investimento più
elevato dall’esercizio 2008.
Dopo la chiusura dell’esercizio, nella sessione estiva
relativa ai trasferimenti di calciatori, svoltasi dal 1 ° settembre al 5
ottobre 2020, sono stati effettuati gli acquisti a titolo definitivo e/o
temporaneo con diritto di riscatto dei seguenti calciatori: Tatarusanu Ciprian, Rebic Ante, Tonali Sandro, Diaz
Brahim Abdelkader, Hauge Jens Petter, Kjaer Simon, Kalulu Kyatengwa Pierre,
Roback Joof.
Per quanto riguarda le operazioni di cessione a titolo
definitivo e/o temporaneo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori sono state effettuate le seguenti cessioni: Fernandez Saenz Jesus
Joachin "Suso", Valente Da Silva Andrè Miquel, Laxalt Suarez Diego
Sebastian, Reina Paez Ose Manuel, Rodriguez Araja Ricardo Ivan.
Sono stati risolti consensualmente i contratti con il
calciatore Halilovic, i cui effetti economici sono stati già recepiti nel
bilancio chiuso al 30 giugno 2020.
Rendiconto
Finanziario
I Fondi assorbiti dall’attività di investimento ammontano a
Euro 71.767.000, di cui Euro 101.365.000 per acquisto calciatori ed Euro 30.450.000
per disinvestimenti di immobilizzazioni immateriali.
I Fondi generati dall’attività di finanziamento sono
positivi per Euro 164.633.000.
La variazione di disponibilità liquide è stata negativa per
Euro 1.243.000.
La Gestione
Economica.
La gestione economica caratteristica evidenzia il prevalere
dei costi della produzione sul valore della produzione per186,6 milioni di Euro,
in peggioramento di 54,3 milioni.
Il valore della produzione ammonta a € 192.317.000 (€ 241.118.000 nel 2018/19). Il
confronto con l’esercizio 2018/19, segna un decremento di 48,8 milioni di Euro,
pari al 20,24%, dovuto soprattutto a minori ricavi per cessioni Diritti TV
causati dalla sospensione del campionato.
I costi della produzione, ammontano ad € 378.916.000 (€ 373.375.000 nel 2018/19). Il
confronto con l’esercizio 2018/19, segna un incremento di 5,5 milioni di Euro,
pari all’1,48%, dovuto soprattutto all’incremento di € 17.917.000 delle
svalutazioni.
Nella sostanza il confronto con l’esercizio precedente,
mostra un incremento dei costi della produzione in contrapposizione al
decremento dei ricavi, accentuando la situazione esistente di squilibrio
economico, ossia il prevalere dei costi sui ricavi. Tuttavia nell’esercizio
2019/20 lo squilibrio economico è stato amplificato dai provvedimenti per
contrastare la pandemia COVID-19, col prolungamento della stagione sportiva, la
disputa delle partite a porte chiuse e la chiusura di negozi per la vendita del
materiale di merchandising.
I Ricavi.
I ricavi da gare
ammontano a € 23,62 milioni (€ 34,11 milioni nel 2018/19), con un decremento
del 30,73%. In particolare gli abbonamenti ammontano a € 6.676.000 (€ 9.115.000
nel 2018/19); i ricavi da biglietteria sono pari a € 13.402.000 (€ 21.182.000
nel 2018/19. Il decremento dipende dal numero di partite disputate fino al 30
giugno.
La campagna abbonamenti per la stagione sportiva 2019/20 ha
visto la sottoscrizione di 32.347 tessere (31.347 tessere per il Campionato di
Serie A nel 2018/19. Le gare interne delle Serie A hanno fruttato € 10.296.000 (€
18.533.000 nel 2018/19); quelle relative alla Coppa Italia € 3.038.000 (€ 1.495.000
nel 2018/19) e mancano i ricavi delle gare delle competizioni europee (€ 1.035.000
nel 2018/19). I ricavi da gare di altre competizioni ammontano a € 3.851.000 (€
3.815.000 nel 2018/19).
I proventi da
cessione diritti televisivi complessivi ammontano a € 63.385.000 (€
105.048.000 nel 2018/19). La riduzione, rispetto al 2018/19, è dovuta a 5
partite casalinghe in meno, che sono state disputate dopo il 30 giugno, inoltre
mancano i proventi da competizioni europee, che nel 2018/19 erano paria
14.754.000.
A differenza del 2018/19 mancano i proventi riguardanti la
partita di Supercoppa Italiana che erano pari a 3 milioni di Euro.
Tra i proventi vari sono allocati per € 8.734.000 (€ 8.754.000
nel 2018/19) i “corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del diritto
di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di AC Milan relative a
specifiche stagioni sportive”.
Il bilancio 2019/20 espone proventi da sponsorizzazioni pari a € 36.683.000 (€ 38,03
milioni nel 2018/19).
Lo Sponsor
Ufficiale Emirates contribuisce con € 14.000.000, (€ 14.000.000 nel 2018/19).
Lo Sponsor Tecnico
Puma International Sports Marketing B.V. ha
contribuito con € 10.965000 (€
10.909.000 nel 2018/19), con un contratto annuale con scadenza il 30 giugno 2023.
Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner
commerciali hanno contribuito con € 590 mila (€ 605 mila nel 2018/19).
Nei proventi da sponsorizzazioni figurano anche i proventi
derivanti dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari multi-prodotto a vari
partner commerciali; per Euro 11.127.000 (€ 12.416.000 nel 2018/19),
riguardanti sponsor come Gi Group S.p.A., Betsson Services Ltd, Banco B.P.M.
S.p.A., Diesel Spa; Trenitalia S.pA., Toyo Tires & Rubber Co. Ltd; Konami Digital
Entertainment Co. Ltd; Perform
Investment Ltd; Shangai Haobo Industrial Co. Ltd; Shangai Julie Culture and Communication Co.; Snaitech spa.
I Proventi
commerciali e royalties, risultano pari a 15.562.000 Euro (€ 18,82
milioni nel 2018/19) e riguardano i ricavi da gestione stadio; i ricavi da attività
di merchandising, licensing e i ricavi da nuove attività commerciali.
I ricavi da gestione stadio, ammontano a € 3.271.000 (€
5.279.000 nel 2018/19). Tali ricavi provengono dalla fatturazione di servizi
relativi a determinate categoria di abbonamenti come palchi, “Sky Box” e “Sky
Lounge” e a ricavi derivanti da attività extra-sportive svolte nello stadio. La
riduzione è dovuta al minor numero di partite casalinghe.
I ricavi da attività di merchandising, licensing e “cambio
merce” ammontano a € 8.848.000 (€ 8.712.000 nel 2018/19). Per tale voce assume
particolare rilievo l’accordo con Puma International Sports Marketing B.V., iniziato
nell’esercizio.
I ricavi relativi alle nuove attività commerciali, relative
al Milan Store, Mondo Milan, il primo museo della storia rossonera, al
Ristorante “Casa Milan Bistrot/Fourghetti”, e Milan TV hanno comportato ricavi
per € 2.776.000 (€ 2.771.000 nel 2018/19).
La distribuzione del fatturato netto mostra come i ricavi
commerciali siano una importante fonte di ricavo per il Milan, la cui incidenza
è diminuita rispetto agli esercizi precedenti; tuttavia nel 2019/20, a causa
della sospensione del campionato, è diminuita l’incidenza dei diritti TV,
facendo aumentare di nuovo quella dei ricavi commerciali. Tuttavia, nonostante
la riduzione, nel 2019/20, come nel 2018/19, emerge che i proventi televisivi
sono la prima fonte di ricavo (38,6% nel 2019/20; 48,7% nel 2018/19). In ottica
futura bisogna considerare anche che i ricavi commerciali dipendono dal
“brand”, che a sua volta dipende anche dai risultati sportivi.
Nella riclassificazione del conto economico, effettuata nella tabella, sono indicati “altri ricavi” per € 24,92 milioni (€19,57 milioni nel 2018/19), composti dalla voce proventi vari a e ricavi e proventi diversi.
La voce Proventi vari, pari a Euro 8.881.000 (€ 9.090.000
nel 2018/19), include i corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del
diritto di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di A.C. Milan
relative a specifiche stagioni sportive (c.d. “Library Milan”) per € 8.734.000
(€ 8.754.000 nel 2018/19).
La voce Ricavi e proventi diversi, pari a Euro 15.965.000 (€
10.385.000 nel 2018/19), comprende: riaddebiti di costi ai calciatori per € 262
mila; i corrispettivi rivenienti dalla fatturazione alla società collegata M-I
Stadio S.r.l. per l’utilizzo di alcuni spazi interni ed esterni presso lo
stadio San Siro di Milano, in virtù di un contratto per l’importo di € 725.000
(€ 1.097.000 nel 2018/19); € 7.707.000 (€ 4.874.000 nel 2018/19) a titolo di utilizzo
del fondo rischi, accantonato nei precedenti esercizi; sopravvenienze attive per Euro € 5.165.000 (€ 2.868.000
nel 2018/19) e 808.000 per rimborsi per convocazioni calciatori in nazionale.
Il Player Trading.
L’attività relativa alla gestione economica dei diritti pluriennali dei calciatori è risultata negativa per € 94,48 milioni. Nella sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli ammortamenti e le svalutazioni calciatori.
Le plusvalenze ammontano a € 20 milioni. La plusvalenza più
elevata è stata quella relativa a Cutrone Patrick, ceduto al Wolverhampton per
€ 18.000.000, con una plusvalenza di € 16.947.000; seguita da quella di Embalo
Djalo ceduto al Lille per € 4.000.000, con una plusvalenza di 3.073.000 Euro.
I ricavi per la cessione temporanea di calciatori ammontano a
€ 5,44 milioni e riguardano il prestito di Pepe Reina all’Aston Villa Futbol
Club per € 400.000; Suso al Sevilla Football Club per € 980.000 e Gomez Gustavo
Portillo al Palmeiras per € 3.320.000.
Gli Altri proventi di gestione pari a € 2,67 milioni
riguardano il bonus di Locatelli per 1 milione di Euro; il selle on fee sulla
rivendita di Niang dal Torino allo Stade Rennais.
I costi per acquisizioni temporanee, pari a € 3.438.000,
riguardano principalmente: Saelemaekers (Anderlecht nv) per € 3.250.000; Begovic
(Bournemouth) per € 125.000.
Le minusvalenze ammontano a € 4.716.821. La minusvalenza
maggiore è stata quella di Piatek (Herta Berlino) per € 3.796.086 seguita da Borini
(Hellas Verona) per € 920.735.
Gli ammortamenti
dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati pari a € 94.601.000
(€ 80.304.000 nel 2018/19). Si
sono registrate delle svalutazioni per Euro 19.851.000 (€ 1,93 milioni nel 2018/19)
relative a minusvalenze per risoluzioni consensuali e cessioni con minusvalenze
di alcuni calciatori, ceduti dopo la chiusura del bilancio.
Le svalutazioni dei calciatori
ammontano a € 19.770.017 che riguardano: André Silva per € 11.000.201; Tolentino Coelho de Lima Lucas "Paquetà" per €
5.253.059; Rodriguez Araya Ricardo Ivan per € 1.547.434 e Reina Paez josè
Manuel per € 1.000.000.
I Costi.
Il costo del personale
è stato pari a € 160,88 milioni (€ 184,82 milioni nel 2018/19). Il costo del
personale mostra un’incidenza sul valore della produzione del 83,65%, che
aumenta al 98%, se si considerasse il fatturato al netto di plusvalenze.
I costi per tesserati ammontano a € 144.977.000 (€
168.541.000 nel 2018/19). Il rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto
è dell’88,3% (78,2% nel 2018/19).
Gli ammortamenti e
svalutazioni totali sono stati pari a € 125,68 milioni (€ 92,98 milioni
nel 2018/19, con un’incidenza sul valore della produzione del 65,35%. Le
svalutazioni sono pari a € 19.851.000 (€ 1.934.000 nel 2018/19). Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 103.42 milioni (€
89,15 milioni nel 2018/19), di cui € 94,6 milioni (€ 80,3 milioni nel 2018/19) per
ammortamento diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali risultano pari a € 996.000 (€ 1.501.000
nel 2018/19).
I costi per
godimento beni di terzi ammontano a € 10.035.000 (€ 9.160.000 nel 2018/19).
Tali costi comprendono affitti passivi per € 7.971.000 (€ 7.658.000 nel 2018/19),
di cui € 4.739.000 per l’affitto dello stadio (€ 4.674.000 nel
2018/19); € 695.000 (€ 462 mila nel 2018/19)
per costi per locazione immobili e servizi accessori messi a disposizione dei
calciatori e di alcuni dipendenti del Gruppo Milan ed € 2.465.000 (€ 2.520.000 nel 2018/19) per la locazione di “Casa
Milan”, e della sede cinese di Red & Black
Milan (Beijing) Sports Development Co. Ltd.
L’affitto dello stadio comprende € 2.183.000 per lavori di
ammodernamento che saranno scomputati una volta terminati i lavori.
I costi per servizi
pari a € 51.957.000 (€ 50.923.000 nel 2018/19) comprendono consulenze e
collaborazioni per € 6.321.000 (€ 6.981.000 nel 2018/19) relative a parcelle
per consulenze professionali amministrative e commerciali, nonché le
provvigioni ad intermediari del Gruppo Milan. Nel 2018/19 A.C. Milan S.p.A. si
era avvalsa di primari studi legali per la trattazione di argomenti specifici. I
costi generali dell’attività sportiva
risultano apri a € 23.876.000 (€ 20.176.000 nel 2018/19). Tali costi riguardano
i costi per gli osservatori, le consulenze tecnico-sportive, che sono aumentati
da €
Gli Emolumenti ad
organi sociali, aumentano da €
E’ stato effettuato un accantonamento per € 9.858.000 (€
6.885.000 nel 2018/19) a fondi rischi, riguarda lo stanziamento di oneri di
ristrutturazione del personale, gli oneri futuri relativi al personale tecnico
"esonerato" ma ancora alle dipendenze della società, lo stanziamento
di indennità di buona uscita relative a calciatori ceduti definitivamente nel
corso della campagna trasferimenti di 2020/21.
La differenza tra costo e valore della produzione è negativa
per € 186.599.000 (-€
132.257.000 nel 2018/19).
La Gestione finanziaria è negativa per € 6.337.000 (-€ 11.082.000 nel 2018/19). Gli interessi
passivi su obbligazioni diminuiscono da €
Il Punto di Pareggio.
Ai fini del Fair
Play Finanziario, il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio
2020/21.
La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del
Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come
un unico periodo il bilancio 2019/20 e 2020/21.
Il risultato prima delle imposte 2019/20 è negativo per € 194,6
milioni. Nel 2018/19 è stato negativo per € 142,2 milioni. Nel 2017/18 è stato
negativo per 121,2 milioni.
La somma algebrica del risultato prima delle imposte per il 2017/18,
2018/19 e il 2019/20; è negativa per
€ 456,15 milioni tuttavia il 2019/20 andrà valutato unitamente al 2020/21.
L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione
del “Break-even result” ai fini del Financial Fair Play. Da tale risultato si possono escludere i costi
per il settore giovanile, la squadra femminile, gli altri ammortamenti che non
riguardino i calciatori.
Gli Amministratori ritengono probabile il rischio di
irrogazione sanzioni da parte dell’UEFA per violazione della regola del
pareggio di bilancio e per questo hanno lasciato iscritto in bilancio il fondo
rischi relativo.
Il saldo delle
imposte, è negativo per 2,2 milioni di Euro e comprende IRAP per 183
mila Euro.
Per quanto riguarda le imposte differite e anticipate figura
un saldo negativo tra imposte differite ed anticipate per € 1.847.000.
Di conseguenza, il risultato consolidato del Gruppo Milan
dell’esercizio 2019/20 presenta la perdita di 194,6 milioni
di Euro.
Conclusioni.
Per il Milan risultano fondamentali e vitali i continui
apporti di mezzi propri, mediante versamenti in conto capitale, da parte della
proprietà.
Il COVID ha accentuato lo squilibrio economico esistente.
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