domenica 21 marzo 2021

Bilancio Udinese 2019/20: La rivalutazione dei calciatori per mitigare gli effetti del COVID.



Luca Marotta

 jstargio@gmail.com

 La società UDINESE CALCIO – SPA ha chiuso l’esercizio 2019/20 con una perdita netta pari ad Euro 10.033.062; mentre, l’esercizio 2018/19 si era chiuso con un utile di Euro 1.181.894.

Ovviamente sul risultato hanno pesato gli effetti negativi dei provvedimenti presi dalle Autorità per contrastare la pandemia COVID-19, come la sospensione del campionato di Serie A da parte della FIGC, il 10 marzo 2020, e la ripresa, a giugno 2020, con gli stadi a porte chiuse e la conclusione nel mese di agosto 2020. Mentre i ricavi TV relativi alla partite disputate a luglio e agosto 2020 sono stati contabilizzati nell’esercizio 2020/21; i Ricavi da Gare e indotto, per le partite che si sarebbero dovute disputare entro il 30 giugno 2020, sono stati irrimediabilmente persi.

Tra i vari provvedimenti adottati dal Governo per mitigare gli effetti negativi della pandemia COVID-19, l’Udinese ha adottato quello della Rivalutazione dei beni d'impresa, previsto dall’articolo 110 del D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020). L’adozione di tale facoltà concessa dal provvedimento legislativo è stata possibile perché l’Udinese non aveva ancora approvato il bilancio al momento dell’entrata in vigore dello stesso.

Il beneficio immediato della rivalutazione è dato dalla contabilizzazione della Riserva di Rivalutazione, nel Patrimonio Netto dell’impresa al netto dell’imposta sostitutiva del 3%, che potrà essere utilizzata per coprire le perdite.

L'importo complessivo della rivalutazione dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, calcolata sulla base delle risultanze della perizia valutativa predisposta dal Dott. Garzelli Claudio, è pari a Euro 116.875.488. Nel caso specifico la perizia predisposta dal Dott. Garzelli Claudio aveva stimato il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori in Euro 143.313.896. Il Valore Netto ante rivalutazione di tali diritti era 16.507.671 e la rivalutazione è stata di Euro 116.875.488

Nel complesso la rivalutazione ha riguardato i seguenti beni:

-       Marchio Udinese per Euro 62.981.582;

-       Stadio Friuli per Euro 49.334.547;

-       Diritti Pluriennali alle prestazioni dei Calciatori per Euro 116.875.488;

-       Immobili industriali per Euro 3.818.098;

Per un totale di Euro 233.009.715 che ha dato luogo alla determinazione di un imposta sostitutiva di Euro 6.990.292 accantonata nei debiti tributari. La riserva di rivalutazione iscritta in bilancio, al netto dell’imposta sostitutiva, è di Euro 226.019.423.

La continuità aziendale.

I Revisori della società Crowe Bompani SpA sono giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale.

Hanno fatto un richiamo di informativa senza modifica di giudizio sulla rivalutazione effettuata che ha comportato la registrazione di una Riserva di Rivalutazione, al netto dell’imposta sostitutiva, di complessivi Euro 226 milioni.

Per quanto riguarda la rivalutazione dei beni il Collegio sindacale ha attestato che la rivalutazione non è eccedente rispetto al valore effettivamente attribuibile a detti beni con riguardo alla loro consistenza, alla loro capacità produttiva e all’effettiva possibilità di economica utilizzazione dell’impresa.

La Proprietà e le parti correlate.

La proprietà della società fa capo per il 100% alla Gesapar S.A., con sede in Lussemburgo, che al 30 giugno 2019 risulta avere un patrimonio netto di € 23.898.259, con un capitale sociale € 9.323.300, composto da 124.000 azioni. Al 30 giugno 2019, risulta una risultato di esercizio positivo per € 7.376.842, con un valore della produzione negativo per € -495.297.

Nella Relazione sulla Gestione è specificato che l’Udinese ha intrattenuto “rapporti rilevanti” con: Watford Association Fc Ltd, che è considerata come “controparte non indipendente”.

Con Watford Association Fc Ltd risultano: crediti commerciali per € 8.876.166; Debiti commerciali per € 500.000; ricavi per € 3.905.485 e costi per € zero.

Nella Relazione sulla Gestione è ribadito che i rapporti con le controparti non indipendenti non comprendono operazioni atipiche e/o inusuali e sono regolati da condizioni di mercato.

La Struttura dello Stato Patrimoniale

Ovviamente, il giudizio sulla struttura dello Stato Patrimoniale dipende dall’aver adottato il principio della continuità aziendale tra i criteri di valutazione del bilancio.

Le Attività.

La Rivalutazione dei beni ha causato il raddoppio delle attività passando da € 180,4 milioni a € 362,6 milioni.

Le immobilizzazioni immateriali, pari a € 284,78 milioni, sono aumentate di € 210,3 milioni ed incidono per il 78,5% sul totale dell’attivo.

Lo stato patrimoniale evidenzia nell’attivo la preponderanza del valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori con un’incidenza del 43,2% sul totale dell’attivo. Anche il Marchio Udinese è stato rivalutato per € 62,9 milioni incide sul totale dell’attivo per il 18,7%. Lo Stadio rivalutato per Euro 49,3 milioni incide per il

La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili” ammonta a € 67.883.894 (€6.124.962nel 201819).

Per quanto riguarda il Marchio Udinese, già nell'esercizio 2005/2006 il marchio dell’Udinese fu oggetto di rivalutazione ex lege 265/2005 per Euro 22.000.000 in relazione alla stima dei ricavi potenziali ad esso correlati e sulla base di una perizia asseverata effettuata da due professori universitari dell'ateneo udinese.

Sulla base delle risultanze della perizia aggiornata predisposta dallo stesso Prof. Miani, che aveva co-redatto anche la prima perizia, è stato stimato un valore del marchio pari a Euro 62.981.582.

L'importo della rivalutazione operata in base all'art. 110 del D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020) è stato di   62.981.582

Nello specifico le Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti diminuiscono da 671.650 a € 11.650.

Le immobilizzazioni materiali, pari a € 22.821.391 (€18.794.511 nel 201819), registrano un decremento del 21,4%.

Le immobilizzazioni finanziarie, comprendono Partecipazioni in imprese controllate per Euro165.000, che riguardano la partecipazione totalitaria nella società “Stadium Hospitality Srl”, con capitale sociale di € 10.000, e la partecipazione totalitaria di “Udinese TV Trading & Energy Srl” per € 155.000. sono Tali società sono state escluse dal consolidamento perché, non 'attive e la loro inclusione sarebbe stata irrilevante.

Le Partecipazioni in imprese collegate pari a € 1.772, riguardano la partecipazione, acquisita a seguito della fusione per incorporazione della società FWW, avvenuta nel corso del precedente esercizio, al 33,33% del capitale della BRE-MAG Srl - in liquidazione, cessata nel 2019/20.

Partecipazioni

L’Udinese detiene una quota di partecipazione nella BCC Manzano per € 313.

Il Valore della Rosa.

Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, al 30 giugno 2020, è di € 156.616.922, mentre, al 30 giugno 2019, era pari a € 53.285.075. Essi rappresentano il 43,2% del totale dell’attivo. Si è registrato un decremento di € 103.331.847, dovuto essenzialmente alla rivalutazione effettuata in base a quanto previsto dall’articolo 110 del D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020) per Euro € 116.875.488.

L'importo della rivalutazione dello stadio, è stato calcolato sulla base della perizia valutativa predisposta dallo Studio Patat & Tuti.

L'importo complessivo della perizia era pari a Euro 56.078.488.

L'importo della rivalutazione operata è stato di 49.334.547.

Alcuni fabbricati industriali sono stati oggetto di rivalutazione, per l'importo complessivo pari a Euro 3.818.098, sulla base della facoltà prevista dall'art. 110 del D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020) e delle risultanze della perizia valutativa predisposta dal Geom. Marco Colautti, che aveva stimato tali Immobili industriali   per Euro 17.627.250.

L'importo della rivalutazione operata è stato di € 3.818.098.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 2,8 (1,11 nel 201819), ciò vuol dire che, adottando il principio di continuità aziendale, al 30.06.2020, il club possedeva dei beni il cui valore era di sufficiente a pagare i debiti. La rivalutazione de bani effettuata ha potenziato tale indice.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,53 (0,71 nel 201819), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

Anche non considerando i risconti passivi, pari a € 19,3 milioni, l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 1,8 (0,11 nel 2018/19). Grazie alla rivalutazione dei bani i mezzi propri superano il capitale di terzi.

Infatti, l’equity ratio, ossia l’indice di copertura delle attività con mezzi propri, è aumentato dal 9,5% al 64,3%. Il ricorso al capitale di terzi risulta nella misura del 35,7% (90,5% nel 2017/18) degli impieghi.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è conforme a quanto stabilito dal regolamento sul Fair Play Finanziario, poiché è positivo per € 233,17 milioni (€ 17,18 milioni nel 2018/19) e risulta in aumento di 215,9 milioni (+ 1257,1%). La variazione è dovuta essenzialmente all’iscrizione della riserva di rivalutazione per Euro 226.019.423 e alla perdita d’esercizio per € 10.714.212.

Le Passività.

Il capitale di terzi, pari a circa € 129,48 milioni (€ 163,2 milioni nel 201819), finanzia il 35,75% dell’attivo.

La voce “debiti” dello stato patrimoniale rappresenta il 78,6% delle passività (89,2% nel 201819) e finanzia l’28,1% dell’attivo. Il totale dei debiti è di € 101.800.695 (€ 145.643.662 nel 201819) e risulta diminuito del 30,1%.

I debiti sono composti da: debiti verso banche per € 29.846.805 (€ 33.944.409 nel 201819); debiti verso fornitori per € 11.770.610 (€12.094.590 nel 201819); debiti tributari per € 16.760.902 (€ 11.734.681 nel 201819); debiti previdenziali per € 1.222.182 360.282 (€ 401.747 nel 201819); debiti verso enti settore specifico per € 6.147.052 (€ 35.585.830 nel 201819). I debiti per factoring, allocati negli altri debiti, ammontano a € 33.074.911 e riguardano le cessioni dei crediti relativi ai diritti televisivi e alla cessione dei crediti nei confronti delle società di calcio per il trasferimento di calciatori.

Per quanto riguarda i Debiti verso imprese controllanti, Il finanziamento pari a € 18 milioni, è stato rimborsato interamente.

I debiti verso giocatori e tecnici ammontano a € 68.208 (€1.154.343 nel 201819), riguardano gli stipendi del mese di giugno corrisposti nel mese di luglio.

Anche i debiti verso dipendenti e collaboratori, pari a € 472.563 (€466.181 nel 201819), riguardano i compensi del mese di giugno pagati nel mese di luglio, oltre all’accantonamento a fondo ferie.

Le scadenze previste per i pagamenti degli stipendi dei giocatori e dello staff tecnico della prima squadra sono variate a seguito del prolungamento della stagione sportiva fino al 31 agosto 2020.

Nella nota integrativa è specificato che i contributi e le ritenute effettuate vengono versate nei termini di legge.

Sono dati che confermerebbero il pagamento puntuale dei compensi ai calciatori, in linea con quanto richiesto dal Fair Play Finanziario.

Nella Nota integrativa si accenna alla presenza di debiti tributari per accertamenti relativi agli anni pregressi e a dei contenziosi di natura fiscale in atto anche riguardanti istanze di rimborso respinte.

Il Fondo per imposte, anche differite risulta pari a € 8.271.620 (€ 10.777.395 nel 3018/19 a causa di utilizzi per € 4.254.229 e incrementi per € 1.748.453.

Il Fondo rischi sanzioni e Contenziosi Civili ammonta a Euro 30.120.

I Debiti tributari ammontano ad Euro 16.760.902, dei cui Euro 5.899.202 esigibili oltre l'esercizio successivo. Tali debiti sono composti da Ritenute Irpef su redditi lavoro dipendente per € 3.289.403 (€ 2.271.702 nel 2018/19); Ritenute Irpef su redditi lavoro autonomo per € 15.752(€ 40.185 nel 2018/19); Ritenute Irpef collaboratori per € 143.248 (€ 46.854 nel 2018/19); Erario c/liquidazione IVA (Debito)  per € 1.121.661 (€ 44.157 nel 2018/19); Altri debiti tributari per € 11.391.198 (€ 7.593.033 nel 2018/19); Erario c/ IRAP per € 799.641 (€ 1.738.749 nel 2018/19).

La voce "Altri Debiti tributari" contiene i debiti residui nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, per la sottoscrizione dli atti di adesione e dei debiti legati all'utilizzo del meccanismo della "pace fiscale", oltre al debito per l'imposta sostitutiva del 3% sulla rivalutazione ex art. 110 D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020), pari a Euro 6.990.292, relativa alla rivalutazione. Le rate trimestrali sono regolarmente versate.

La Posizione Finanziaria Netta.


Considerando come debiti finanziari i debiti verso le banche, i debiti di factoring e i debiti finanziari verso la controllante, si avrebbe un indebitamento finanziario, che al netto delle disponibilità liquide, ammonterebbe a € 52,07 milioni ed evidenzierebbe un decremento di circa € 6,18 milioni.

I debiti verso le banche ammontano a € 29.846.805 (€37.657.327 nel 201819), di cui € 26.741.301 oltre l’esercizio successivo. Tali debiti comprendono i mutui concessi dall'Istituto per il Credito Sportivo e dalla Banca Mediocredito Friuli Venezia Giulia Spa e sono assistiti da garanzie reali: ipoteca di 1° grado sul valore dello Stadio, nonché pegno sul marchio per quanto riguarda il mutuo di ICS, ipoteca di 2° grado sul valore dello Stadio, per quanto riguarda il mutuo di Mediocredito. I debiti bancari di durata residua superiore ai 12 mesi sono peri a Euro 26741301 (€37.657.327 nel 2018/19).

I debiti bancari a breve, pari a Euro 3.105.504 si riferiscono ad anticipi, mutui revolving, finanziamenti ed utilizzi di cassa in essere presso i diversi istituti di credito.

I debiti per factoring aumentano da € 23,64 milioni a € € 33.074.911. Il debito verso Banca Sistema ammonta a € 6.536.640 (€8.648.534 nel 2018/19). Il debito verso Banca IFIS Factoring ammonta a € 25.854.340 (€1643nel 2018/19); il debito verso Emil Ro Factoring ammonta a € 683.931 (€14.991.261 nel 2018/19).

L’Udinese gode di linee di credito da parte di primarie società di factoring, a cui si rivolge, in caso di necessità, attraverso la cessione dei crediti Lega Nazionale Professionisti e dei crediti derivanti dalla cessione dei diritti televisivi.

Le disponibilità liquide diminuiscono da € 19.730.518 a € 10.846.720.

Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori ovviamente è positivo per € 25,77 milioni (€ 19,57 milioni nel 2018/19). Infatti, i crediti verso enti del settore specifico ammontano a € 25,77 milioni (€ 55,16 milioni nel 2018/19) e i debiti verso enti del settore specifico diminuiscono da € 35,58 milioni a € 6.147.052.

Ai fini del Fair Play Finanziario bisognerà non considerare i debiti virtuosi come i debiti per le infrastrutture.

RENDICONTO FINANZIARIO

Il rendiconto finanziario illustra i flussi di cassa generati dall’attività operativa, di investimento e finanziaria.

Nell’esercizio 2019/2020 le disponibilità liquide diminuiscono da € 19.730.518 a 10.846.720, con una variazione positiva di € 8.883.798.

La variazione è dipesa da i flussi generati dalla gestione operativa positivi per € 240.903.651, dai flussi legati all’attività di investimento negativi per € 223.976.927e dai flussi di cassa generati dall’attività di finanziamento che sono stati negativi per € 25.810.522.

Il flusso dell’all’attività operativa a causa della rivalutazione evidenzia un flusso positivo per Euro 233.131.013 nella voce “Altre rettifiche in aumento/(in diminuzione) per elementi non monetari”.

Per quanto riguarda l’attività di investimento, gli investimenti in immobilizzazioni immateriali, a causa della rivalutazione, hanno determinato l’assorbimento di flussi per € 243.295.691 (€243.295.691nel 2018/19).

Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, spiccano come flussi negativi il rimborso di finanziamenti per € 18.937.741, per il finanziamento concesso dal socio unico Gesapar S.A..

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è diminuito del 40,3%, passando da € 113.194.644 a € 67.570.555.

Invece, per quanto riguarda i costi della produzione si è verificato un decremento del 28, 8%, da € 106.784.064 a € 76.080.127.

Pertanto, si può affermare che per il 2019/20, a causa degli effetti negativi della pandemia COVID 19, e al calo di 33 milioni delle plusvalenze, l’Udinese evidenzia una situazione di squilibrio economico che determina una differenza negativa tra valore e costi della produzione per € (8.509.572 (+€ 6.410.580 nel 2018/19).


I Ricavi

I proventi televisivi a causa delle 5 partite casalinghe disputate dopo il 30 giugno 2020, diminuisco di € 10.170.736 e risultano pari a € 30.480.764, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 40.651.500. Il decremento è stato del 25% e l’incidenza sul fatturato netto è del 61,6%.

I ricavi da gare, pari a € 5.409.831 (€6.608.242 nel 2018/19), diminuiscono del 18,1% e incidono per il 10,93% sul fatturato netto. Il decremento è dovuto ai ricavi da Gare Campionato diminuiti di € -1.143.488, da € 2.835.923 a € 2.835.923 e al decremento degli incassi per abbonamenti di € -259.956, da € 3.734.833 a € 3.474.877.

Per quanto riguardi i ricavi commerciali, la competenza economica dei ricavi da sponsorizzazione, a seguito del prolungamento della durata della stagione oltre il termine dell'esercizio, è stata calcolata sulla base del numero delle partite effettivamente svolte alla data di chiusura dell'esercizio.

Per quanto detto i Proventi da sponsorizzazioni e cartellonistica diminuisciono di € -1.152.400 da  € 5.871.418 a € 4.719.018. Tali proventi si riferiscono, allo Sponsor Ufficiale, allo Sponsor Tecnico, ai ricavi co-sponsor maglia e retro maglia e ai proventi da altre sponsorizzazioni relative ai corrispettivi dei contratti con Sponsor istituzionali, Fornitori ufficiali e tecnici, Partner commerciali e ai proventi relativi alla cartellonistica pubblicitaria all’interno dello stadio per le partite casalinghe della prima squadra. I proventi pubblicitari vari ammontano a € 1.574.816 (€ 1.638.406 nel 2018/19).

La società la Macron S.p.A., è lo sponsor tecnico a partire dalla Stagione Sportiva 2018/2019 -.

Per quanto riguarda il rapporto di sponsorizzazione con la Renault (marchio Dacia): il contratto di sponsorizzazione stipulato conclusosi nella stagione sportiva 2019/2020, è stato rinnovato per 3 anni fino al 30.06.2023.

Nella Nota integrativa è specificato che i Contributi in conto esercizio pari ad € 1.912.937 (€1.608.712 nel 2018/19) si riferiscono principalmente a contributi ricevuti dalla UEFA.

I proventi da Lega, inclusi nel altri ricavi, diminuiscono da 1.257.125 a € 1.093.358.

Il Player Trading.

Per l’Udinese, la gestione del “player trading”, storicamente, funge da traino all’intera gestione economica della società.

Negli ultimi 16 anni il risultato del player trading, come risultato aggregato della somma tra componenti positivi e negativi della gestione economica dei calciatori e degli ammortamenti, è positivo per 202,7 milioni di Euro.

Tuttavia, l’esercizio 2019/20 evidenzia un risultato negativo per Euro 1,2 milioni. Occorre dire che l’Udinese ha adottato il metodo dell’ammortamento con aliquote decrescenti dalla Stagione Sportiva 2014/2015.

I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori risultano pari a sono stati pari a Euro 1.900.230 (€1.608.712 nel 2018/19) e sono relativi principalmente alla cessione temporanea di Vizeu al Akhmat, Bajic al Basaksehir e Opoku all'Amiens.


Le plusvalenze sono crollate da € 49,79 milioni a € 16,19 milioni.

L’ammortamento dei calciatori calcolato con il metodo decrescente è stato pari a Euro 19.278.580. A causa del prolungamento della stagione sportiva 2019/2020 le quote di ammortamento dei calciatori sono state imputate per competenza sulla base del numero di partite giocate fino al 30.06.2020, ossa 28.

L’Udinese sopporta dei costi, definiti “costi specifici tecnici” ammontanti ad Euro € 6.502.511. Tali costi comprendono i costi per le consulenze tecnico sportive e tutti quei costi relativi all'attività tecnico sportiva per la gestione del trading calciatori

L’Udinese ha corrisposto agli agenti un importo pari a Euro 824.100

I Costi.

Il 43,1% dei costi della produzione è rappresentato dai costi del personale, il 22,9% dai costi per servizi e il 38,9% dagli ammortamenti.

I costi per servizi, pari a € 15.497.604 (€18.330.576 nel 2018/19), sono diminuiti del 15,5%. Come descritto sopra, la voce principale dei costi per servizi riguarda i costi specifici tecnici pari a € 6.502.511, che rappresentano l’ 8,55% dei costi della produzione.

L'ammontare dei compensi corrisposti agli agenti è pari a Euro 824.100

I Compensi agli amministratori ammontano a € 95.350.

Il costo del personale diminuisce del 22,4% e ammonta a € 29.154.048 (€37.580.604 nel 2018/19). Tali costi incidono per il 58,92% sul fatturato netto, senza plusvalenze e altri ricavi da player trading.

Il costo del personale tesserato è diminuito da € 33.069.510 ad € 25.545.135 ed incide per il 51,63% sul Fatturato netto.

Sono stati considerati solo i tesserati, quelli regolarmente iscritti a libro paga al 30/06/2020- Sono stati esclusi quelli ceduti temporaneamente in prestito ad altre società. A causa del prolungamento della durata della stagione sportiva 2019/2020 i compensi dei calciatori e dei tecnici della prima squadra sono stati imputati per competenza in base al rapporto delle partite giocate fino al 30/06/2020.

Tenuto conto che il Regolamento sul Fair Play Finanziario, tollera un’incidenza del 70%, l’Udinese risulta essere società in linea con quanto auspicato dal Regolamento stesso in tema di costi del personale.

L’incidenza dell’ammortamento della rosa calciatori sul fatturato netto è del 38.96%; pertanto, il costo di gestione del personale sarebbe pari al 97,9% del fatturato netto, senza plusvalenze. Anche se si volesse considerare solo il Costo del personale tesserato il Costo del Lavoro Allargato sul fatturato netto risulterebbe elevato (90,6%).

L’ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali risulta pari a € 5.809.060 e include l’Ammortamento lavori stadio calcolato con il metodo decrescente per Euro 4.522.408.

La gestione finanziaria risulta negativa per € 3,22 milioni, a causa di oneri finanziari per € 4.863.964; Utili e perdite nette su cambi per € 85.967 e proventi finanziari per € 1.556.601. Gli Interessi passivi verso altri finanziatori ammontano ad € 1.941.269 (€647.090 nel 2018/19); gli Interessi passivi su c/c bancari ammontano a € 940.503 (€142.296 nel 2017/18) e Interessi e altri oneri finanziari ammontano a € 1.740.913 (€ 1.629.283 nel 2018/19).

Gli Altri oneri straordinari della tabella si riferiscono alla svalutaxione della partecipazione detenuta nella società Bre-Mag S.r.l. (cessata). Negli esercizi precedenti si era provveduto alla svalutazione del "fair value" delle azioni della Veneto Banca.

Il Pareggio di bilancio.

Premesso che il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo per € 11.739.196.

Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta positivo per € 4.101.877.

Il risultato prima delle imposte 2017-2018 risultava negativo per € 19.117.913.

Nonostante la perdita, l’Udinese dovrebbe rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario.

Conclusioni.

La Perdita 2019/20 è stata determinata dagli effetti negativi della pandemia COVID-19 e dal calo di 33 milioni delle plusvalenze, che è un punto forte della gestione economica dell’UDINESE.

Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione gli amministratori hanno scritto che dal punto di vista sportivo la potenzialità della prima squadra “è rimasta assolutamente competitiva e di ottimo livello” e potrà assicurare, in prospettiva, “la possibilità di raggiungere traguardi di assoluto prestigio”.

Dal punto di vista economico, gli amministratori hanno evidenziato il contesto nazionale e internazionale è caratterizzato dall’incertezza determinata dalla pandemia Covid-19. Secondo loro “è difficile ipotizzare con precisione l’evoluzione della corrente stagione” ed è prevedibile una contrazione dei ricavi della gestione caratteristica a causata dal venir meno dei ricavi della campagna abbonamenti 2020/21 e dei ricavi delle partite del campionato disputate a porte chiuse o con la limitazione del numero di tifosi.

Si può invece stimare un aumento dei corrispettivi derivanti dai diritti televisivi a seguito dell’aumento dell’importo previsto dalla nuova contrattazione collettiva e di un possibile miglior piazzamento in classifica al termine del campionato.

Gli amministratori dell’ Udinese hanno scritto che “le plusvalenze potranno essere ulteriormente incrementate nelle finestre di mercato di gennaio e giugno 2021 anche se lo scenario economico del mondo del pallone non permette ad oggi di ipotizzare risultati in linea con le precedenti stagioni”.

 

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