Luca Marotta
Ovviamente
sul risultato hanno pesato gli effetti negativi dei provvedimenti presi dalle
Autorità per contrastare la pandemia COVID-19, come la sospensione del
campionato di Serie A da parte della FIGC, il 10
marzo 2020, e la ripresa, a giugno 2020, con
gli stadi a porte chiuse e la conclusione nel mese di
agosto 2020. Mentre i ricavi TV relativi alla partite disputate a luglio e
agosto 2020 sono stati contabilizzati nell’esercizio 2020/21; i Ricavi da Gare
e indotto, per le partite che si sarebbero dovute disputare entro il 30 giugno
2020, sono stati irrimediabilmente persi.
Tra i
vari provvedimenti adottati dal Governo per mitigare gli effetti negativi della
pandemia COVID-19, l’Udinese ha adottato quello della Rivalutazione dei beni d'impresa, previsto dall’articolo 110
del D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020). L’adozione di tale
facoltà concessa dal provvedimento legislativo è stata possibile perché l’Udinese
non aveva ancora approvato il bilancio al momento dell’entrata in vigore dello stesso.
Il beneficio immediato della rivalutazione è dato dalla
contabilizzazione della Riserva di Rivalutazione, nel Patrimonio Netto
dell’impresa al netto dell’imposta sostitutiva del 3%, che potrà essere utilizzata per coprire le perdite.
L'importo
complessivo della rivalutazione dei
Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, calcolata sulla
base delle risultanze della perizia valutativa predisposta dal Dott. Garzelli
Claudio, è pari a Euro 116.875.488.
Nel caso specifico la perizia predisposta dal Dott. Garzelli Claudio aveva
stimato il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori in
Euro 143.313.896. Il Valore Netto ante rivalutazione di tali diritti era
16.507.671 e la rivalutazione è stata di Euro 116.875.488
Nel
complesso la rivalutazione ha riguardato i seguenti beni:
-
Marchio
Udinese per Euro 62.981.582;
-
Stadio
Friuli per Euro 49.334.547;
-
Diritti
Pluriennali alle prestazioni dei Calciatori per Euro 116.875.488;
-
Immobili
industriali per Euro 3.818.098;
Per
un totale di Euro 233.009.715 che ha
dato luogo alla determinazione di un imposta
sostitutiva di Euro 6.990.292 accantonata nei debiti tributari. La riserva di rivalutazione iscritta in
bilancio, al netto dell’imposta sostitutiva, è di Euro 226.019.423.
La continuità
aziendale.
I
Revisori della società Crowe Bompani SpA sono giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo
da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale.
Hanno fatto un richiamo di informativa
senza modifica di giudizio sulla rivalutazione effettuata che ha comportato la
registrazione di una Riserva di Rivalutazione, al netto dell’imposta
sostitutiva, di complessivi Euro 226 milioni.
Per quanto riguarda la rivalutazione dei beni il Collegio
sindacale ha attestato che la rivalutazione non è eccedente rispetto al valore
effettivamente attribuibile a detti beni con riguardo alla loro consistenza,
alla loro capacità produttiva e all’effettiva possibilità di economica
utilizzazione dell’impresa.
La Proprietà e le
parti correlate.
La proprietà della società fa capo per il 100% alla Gesapar
S.A., con sede in Lussemburgo, che al 30 giugno 2019 risulta avere un
patrimonio netto di € 23.898.259, con un capitale sociale € 9.323.300,
composto da 124.000 azioni. Al 30 giugno 2019, risulta una risultato di esercizio
positivo per € 7.376.842, con un valore della produzione negativo per € -495.297.
Nella Relazione sulla Gestione è specificato che l’Udinese
ha intrattenuto “rapporti rilevanti” con: Watford Association Fc Ltd, che è
considerata come “controparte non indipendente”.
Con Watford Association Fc Ltd risultano: crediti
commerciali per € 8.876.166; Debiti commerciali per € 500.000;
ricavi per € 3.905.485 e costi per € zero.
Nella Relazione sulla Gestione è ribadito che i rapporti con
le controparti non indipendenti non comprendono operazioni atipiche e/o
inusuali e sono regolati da condizioni di mercato.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale
Ovviamente, il giudizio sulla struttura dello Stato
Patrimoniale dipende dall’aver adottato il principio della continuità aziendale
tra i criteri di valutazione del bilancio.
Le Attività.
La
Rivalutazione dei beni ha causato il raddoppio delle attività passando da €
180,4 milioni a € 362,6 milioni.
Le immobilizzazioni immateriali, pari a € 284,78 milioni,
sono aumentate di € 210,3 milioni ed incidono per il 78,5% sul totale
dell’attivo.
Lo stato
patrimoniale evidenzia nell’attivo la preponderanza del valore contabile netto
dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori con un’incidenza del
43,2% sul totale dell’attivo. Anche il Marchio Udinese è stato rivalutato per €
62,9 milioni incide sul totale dell’attivo per il 18,7%. Lo Stadio rivalutato
per Euro 49,3 milioni incide per il
La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili”
ammonta a € 67.883.894 (€6.124.962nel 201819).
Per
quanto riguarda il Marchio Udinese, già
nell'esercizio 2005/2006 il marchio dell’Udinese fu oggetto di rivalutazione ex
lege 265/2005 per Euro 22.000.000 in relazione alla stima dei ricavi potenziali
ad esso correlati e sulla base di una perizia asseverata effettuata da due
professori universitari dell'ateneo udinese.
Sulla
base delle risultanze della perizia aggiornata predisposta dallo stesso Prof.
Miani, che aveva co-redatto anche la prima perizia, è stato stimato un valore
del marchio pari a Euro 62.981.582.
L'importo
della rivalutazione operata in base all'art. 110 del D.L. 104/2020 (convertito
con la legge 126/2020) è stato di
62.981.582
Nello specifico le Immobilizzazioni immateriali in corso ed
acconti diminuiscono da 671.650 a € 11.650.
Le immobilizzazioni materiali, pari a € 22.821.391 (€18.794.511
nel 201819), registrano un decremento del 21,4%.
Le
immobilizzazioni finanziarie, comprendono Partecipazioni in imprese controllate
per Euro165.000, che riguardano la partecipazione totalitaria nella società “Stadium
Hospitality Srl”, con capitale sociale di € 10.000, e la partecipazione
totalitaria di “Udinese TV Trading & Energy Srl” per € 155.000. sono Tali società
sono state escluse dal consolidamento perché, non 'attive e la loro inclusione
sarebbe stata irrilevante.
Le Partecipazioni
in imprese collegate pari a € 1.772, riguardano la partecipazione, acquisita a seguito della
fusione per incorporazione della società FWW, avvenuta nel corso del precedente
esercizio, al 33,33% del capitale della BRE-MAG Srl - in liquidazione, cessata
nel 2019/20.
Partecipazioni
L’Udinese
detiene una quota di partecipazione nella BCC
Manzano per € 313.
Il Valore della Rosa.
Il
valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, al 30
giugno 2020, è di € 156.616.922,
mentre, al 30 giugno 2019, era pari a € 53.285.075. Essi rappresentano il 43,2%
del totale dell’attivo. Si è registrato un decremento di € 103.331.847, dovuto
essenzialmente alla rivalutazione effettuata in base a quanto previsto
dall’articolo 110 del D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020) per Euro € 116.875.488.
L'importo della rivalutazione dello stadio, è stato calcolato sulla base della perizia valutativa predisposta dallo Studio Patat & Tuti.
L'importo
complessivo della perizia era pari a Euro 56.078.488.
L'importo
della rivalutazione operata è stato di 49.334.547.
Alcuni
fabbricati industriali sono stati
oggetto di rivalutazione, per l'importo complessivo pari a Euro 3.818.098,
sulla base della facoltà prevista dall'art. 110 del D.L. 104/2020 (convertito
con la legge 126/2020) e delle risultanze della perizia valutativa predisposta
dal Geom. Marco Colautti, che aveva stimato tali Immobili
industriali per Euro 17.627.250.
L'importo
della rivalutazione operata è stato di € 3.818.098.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 2,8
(1,11 nel 201819), ciò vuol dire che, adottando il principio di continuità
aziendale, al 30.06.2020, il club possedeva dei beni il cui valore era di
sufficiente a pagare i debiti. La rivalutazione de bani effettuata ha
potenziato tale indice.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,53 (0,71 nel 201819), ciò vuol dire che
l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Anche
non considerando i risconti passivi, pari a € 19,3 milioni, l’attivo a breve
non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 1,8 (0,11 nel 2018/19). Grazie
alla rivalutazione dei bani i mezzi propri superano il capitale di terzi.
Infatti, l’equity ratio, ossia l’indice di copertura delle
attività con mezzi propri, è aumentato dal 9,5% al 64,3%. Il ricorso al
capitale di terzi risulta nella misura del 35,7% (90,5% nel 2017/18) degli
impieghi.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è conforme a quanto stabilito dal
regolamento sul Fair Play Finanziario, poiché è positivo per € 233,17 milioni (€
17,18 milioni nel 2018/19) e risulta in aumento di 215,9 milioni (+ 1257,1%).
La variazione è dovuta essenzialmente all’iscrizione della riserva di
rivalutazione per Euro 226.019.423 e alla perdita d’esercizio per € 10.714.212.
Le Passività.
Il capitale di terzi, pari a circa € 129,48 milioni (€ 163,2
milioni nel 201819), finanzia il 35,75% dell’attivo.
La voce “debiti” dello stato patrimoniale rappresenta il 78,6%
delle passività (89,2% nel 201819) e finanzia l’28,1%
dell’attivo. Il totale dei debiti è di € 101.800.695 (€ 145.643.662 nel 201819)
e risulta diminuito del 30,1%.
I
debiti sono composti da: debiti verso banche per € 29.846.805 (€ 33.944.409 nel
201819); debiti verso fornitori per € 11.770.610 (€12.094.590 nel 201819); debiti
tributari per € 16.760.902 (€ 11.734.681 nel 201819); debiti previdenziali per €
1.222.182 360.282 (€ 401.747 nel 201819); debiti verso enti settore specifico
per € 6.147.052 (€ 35.585.830 nel 201819). I debiti per factoring, allocati
negli altri debiti, ammontano a € 33.074.911 e riguardano le cessioni dei
crediti relativi ai diritti televisivi e alla cessione dei crediti nei
confronti delle società di calcio per il trasferimento di calciatori.
Per
quanto riguarda i Debiti verso imprese controllanti, Il finanziamento pari a €
18 milioni, è stato rimborsato interamente.
I debiti verso giocatori e tecnici ammontano a € 68.208 (€1.154.343
nel 201819), riguardano gli stipendi del mese di giugno corrisposti nel mese di
luglio.
Anche i debiti verso dipendenti e collaboratori, pari a € 472.563
(€466.181 nel 201819), riguardano i compensi del mese di giugno pagati nel mese
di luglio, oltre all’accantonamento a fondo ferie.
Le scadenze
previste per i pagamenti degli stipendi dei giocatori e dello staff tecnico
della prima squadra sono variate a seguito del prolungamento della stagione
sportiva fino al 31 agosto 2020.
Nella nota integrativa è specificato che i contributi e le
ritenute effettuate vengono versate nei termini di legge.
Sono dati che confermerebbero il pagamento puntuale dei
compensi ai calciatori, in linea con quanto richiesto dal Fair Play
Finanziario.
Nella Nota integrativa si accenna alla presenza di debiti
tributari per accertamenti relativi agli anni pregressi e a dei contenziosi di
natura fiscale in atto anche riguardanti istanze di rimborso respinte.
Il Fondo per imposte, anche differite risulta pari a € 8.271.620
(€ 10.777.395 nel 3018/19 a causa di utilizzi per € 4.254.229 e incrementi per
€ 1.748.453.
Il Fondo rischi sanzioni e Contenziosi Civili ammonta a Euro
30.120.
I Debiti
tributari ammontano ad Euro 16.760.902, dei cui Euro 5.899.202 esigibili
oltre l'esercizio successivo. Tali debiti sono composti da Ritenute Irpef su
redditi lavoro dipendente per € 3.289.403 (€ 2.271.702 nel 2018/19); Ritenute
Irpef su redditi lavoro autonomo per € 15.752(€ 40.185 nel 2018/19); Ritenute
Irpef collaboratori per € 143.248 (€ 46.854 nel 2018/19); Erario c/liquidazione
IVA (Debito) per € 1.121.661 (€ 44.157 nel
2018/19); Altri debiti tributari per
€ 11.391.198 (€ 7.593.033 nel 2018/19); Erario c/ IRAP per € 799.641 (€ 1.738.749
nel 2018/19).
La
voce "Altri Debiti tributari" contiene i debiti residui nei confronti
dell'Agenzia delle Entrate, per la sottoscrizione dli atti di adesione e dei
debiti legati all'utilizzo del meccanismo della "pace fiscale", oltre
al debito per l'imposta sostitutiva del 3% sulla rivalutazione ex art. 110 D.L.
104/2020 (convertito con la legge 126/2020), pari a Euro 6.990.292, relativa alla rivalutazione. Le rate trimestrali
sono regolarmente versate.
I debiti verso le banche ammontano a € 29.846.805 (€37.657.327
nel 201819), di cui € 26.741.301 oltre l’esercizio successivo. Tali debiti comprendono
i mutui concessi dall'Istituto per il Credito Sportivo e dalla Banca
Mediocredito Friuli Venezia Giulia Spa e sono assistiti da garanzie reali:
ipoteca di 1° grado sul valore dello Stadio, nonché pegno sul marchio per quanto
riguarda il mutuo di ICS, ipoteca di 2° grado sul valore dello Stadio, per
quanto riguarda il mutuo di Mediocredito. I debiti bancari di durata residua
superiore ai 12 mesi sono peri a Euro 26741301 (€37.657.327 nel 2018/19).
I debiti
bancari a breve, pari a Euro 3.105.504 si riferiscono ad anticipi, mutui
revolving, finanziamenti ed utilizzi di cassa in essere presso i diversi
istituti di credito.
I debiti per factoring aumentano da € 23,64 milioni a € € 33.074.911.
Il debito verso Banca Sistema ammonta a € 6.536.640 (€8.648.534 nel 2018/19). Il
debito verso Banca IFIS Factoring ammonta a € 25.854.340 (€1643nel 2018/19); il
debito verso Emil Ro Factoring ammonta a € 683.931 (€14.991.261 nel 2018/19).
L’Udinese gode di linee di credito da parte di primarie
società di factoring, a cui si rivolge, in caso di necessità, attraverso la
cessione dei crediti Lega Nazionale Professionisti e dei crediti derivanti
dalla cessione dei diritti televisivi.
Le disponibilità liquide diminuiscono da € 19.730.518 a €
10.846.720.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori ovviamente è positivo per € 25,77 milioni (€ 19,57 milioni nel 2018/19).
Infatti, i crediti verso enti del settore specifico ammontano a € 25,77 milioni
(€ 55,16 milioni nel 2018/19) e i debiti verso enti del settore specifico diminuiscono
da € 35,58 milioni a € 6.147.052.
Ai fini del Fair Play Finanziario bisognerà non considerare
i debiti virtuosi come i debiti per le infrastrutture.
RENDICONTO
FINANZIARIO
Il rendiconto finanziario illustra i flussi di cassa
generati dall’attività operativa, di investimento e finanziaria.
Nell’esercizio 2019/2020 le disponibilità liquide diminuiscono
da € 19.730.518 a € 10.846.720, con una variazione positiva di € 8.883.798.
La variazione è dipesa da i flussi generati dalla gestione operativa positivi per € 240.903.651, dai flussi legati all’attività di investimento negativi per € 223.976.927e dai flussi di cassa generati dall’attività di finanziamento che sono stati negativi per € 25.810.522.
Il
flusso dell’all’attività operativa a causa della rivalutazione evidenzia un
flusso positivo per Euro 233.131.013 nella voce “Altre rettifiche in
aumento/(in diminuzione) per elementi non monetari”.
Per quanto riguarda l’attività di investimento, gli
investimenti in immobilizzazioni immateriali, a causa della rivalutazione,
hanno determinato l’assorbimento di flussi per € 243.295.691 (€243.295.691nel
2018/19).
Per
quanto riguarda l’attività di finanziamento, spiccano come flussi negativi il
rimborso di finanziamenti per € 18.937.741, per il finanziamento concesso dal
socio unico Gesapar S.A..
La Gestione
Economica.
Il valore della produzione è diminuito del 40,3%, passando
da € 113.194.644 a € 67.570.555.
Invece, per quanto riguarda i costi della produzione si è
verificato un decremento del 28, 8%, da € 106.784.064 a € 76.080.127.
Pertanto, si può affermare che per il 2019/20, a causa degli
effetti negativi della pandemia COVID 19, e al calo di 33 milioni delle
plusvalenze, l’Udinese evidenzia una situazione di squilibrio economico che
determina una differenza negativa tra valore e costi della produzione per € (8.509.572 (+€ 6.410.580
nel 2018/19).
I Ricavi
I proventi televisivi a causa delle 5 partite casalinghe
disputate dopo il 30 giugno 2020, diminuisco di € 10.170.736 e risultano pari a
€ 30.480.764, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 40.651.500. Il decremento
è stato del 25% e l’incidenza sul fatturato netto è del 61,6%.
I ricavi
da gare, pari a € 5.409.831 (€6.608.242 nel 2018/19), diminuiscono
del 18,1% e incidono per il 10,93% sul fatturato netto. Il decremento è dovuto ai
ricavi da Gare Campionato diminuiti di € -1.143.488, da € 2.835.923 a € 2.835.923
e al decremento degli incassi per abbonamenti di € -259.956, da € 3.734.833 a €
3.474.877.
Per
quanto riguardi i ricavi commerciali, la competenza economica dei ricavi da
sponsorizzazione, a seguito del prolungamento della durata della stagione oltre
il termine dell'esercizio, è stata calcolata sulla base del numero delle
partite effettivamente svolte alla data di chiusura dell'esercizio.
Per
quanto detto i Proventi da sponsorizzazioni e cartellonistica diminuisciono
di € -1.152.400 da € 5.871.418 a € 4.719.018.
Tali proventi si riferiscono, allo Sponsor Ufficiale, allo Sponsor Tecnico, ai
ricavi co-sponsor maglia e retro maglia e ai proventi da altre sponsorizzazioni
relative ai corrispettivi dei contratti con Sponsor istituzionali, Fornitori
ufficiali e tecnici, Partner commerciali e ai proventi relativi alla
cartellonistica pubblicitaria all’interno dello stadio per le partite
casalinghe della prima squadra.
I proventi pubblicitari vari ammontano a € 1.574.816 (€ 1.638.406 nel 2018/19).
La società la Macron S.p.A., è lo sponsor tecnico a
partire dalla Stagione Sportiva 2018/2019 -.
Per
quanto riguarda il rapporto di sponsorizzazione con la Renault (marchio Dacia):
il contratto di sponsorizzazione stipulato conclusosi nella stagione sportiva
2019/2020, è stato rinnovato per 3 anni fino al 30.06.2023.
Nella Nota integrativa è specificato che i Contributi in
conto esercizio pari ad € 1.912.937 (€1.608.712 nel 2018/19) si riferiscono
principalmente a contributi ricevuti dalla UEFA.
I proventi da Lega, inclusi nel altri ricavi, diminuiscono da
1.257.125 a € 1.093.358.
Il Player Trading.
Per l’Udinese, la gestione del “player trading”,
storicamente, funge da traino all’intera gestione economica della società.
Negli ultimi 16 anni
il risultato del player trading, come risultato aggregato della somma tra
componenti positivi e negativi della gestione economica dei calciatori e degli
ammortamenti, è positivo per 202,7
milioni di Euro.
Tuttavia, l’esercizio 2019/20 evidenzia un risultato
negativo per Euro 1,2 milioni. Occorre dire che l’Udinese ha adottato il metodo
dell’ammortamento con aliquote decrescenti dalla Stagione Sportiva 2014/2015.
I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori
risultano pari a sono stati pari a Euro 1.900.230 (€1.608.712 nel 2018/19) e
sono relativi principalmente alla cessione temporanea di Vizeu al Akhmat, Bajic
al Basaksehir e Opoku all'Amiens.
Le plusvalenze sono crollate da € 49,79 milioni a € 16,19 milioni.
L’ammortamento
dei calciatori calcolato con il metodo decrescente è stato pari a Euro
19.278.580. A causa del prolungamento della stagione sportiva 2019/2020 le
quote di ammortamento dei calciatori sono state imputate per competenza sulla
base del numero di partite giocate fino al 30.06.2020, ossa 28.
L’Udinese
sopporta dei costi, definiti “costi specifici tecnici” ammontanti ad Euro € 6.502.511. Tali costi
comprendono i costi per le consulenze tecnico sportive e tutti quei costi relativi all'attività tecnico sportiva per la
gestione del trading calciatori
L’Udinese ha corrisposto agli agenti un importo pari a Euro 824.100
I Costi.
Il 43,1% dei costi della produzione è rappresentato dai
costi del personale, il 22,9% dai costi per servizi e il 38,9% dagli
ammortamenti.
I costi per servizi, pari a € 15.497.604 (€18.330.576
nel 2018/19), sono diminuiti del 15,5%. Come descritto sopra, la voce
principale dei costi per servizi riguarda i costi specifici tecnici pari a € 6.502.511, che rappresentano l’ 8,55% dei costi della
produzione.
L'ammontare
dei compensi corrisposti agli agenti è pari a Euro 824.100
I Compensi agli amministratori ammontano a € 95.350.
Il costo del personale diminuisce del 22,4% e ammonta
a € 29.154.048 (€37.580.604 nel 2018/19). Tali costi incidono per il 58,92% sul
fatturato netto, senza plusvalenze e altri ricavi da player trading.
Il costo del personale tesserato è diminuito da €
33.069.510 ad € 25.545.135 ed incide per il 51,63% sul Fatturato netto.
Sono
stati considerati solo i tesserati, quelli regolarmente iscritti a libro paga
al 30/06/2020- Sono stati esclusi quelli ceduti temporaneamente in prestito ad
altre società. A causa del
prolungamento della durata della stagione sportiva 2019/2020 i compensi dei calciatori
e dei tecnici della prima squadra sono stati imputati per competenza in base al
rapporto delle partite giocate fino al 30/06/2020.
Tenuto conto che il Regolamento sul Fair Play Finanziario,
tollera un’incidenza del 70%, l’Udinese risulta essere società in linea con
quanto auspicato dal Regolamento stesso in tema di costi del personale.
L’incidenza dell’ammortamento della rosa calciatori sul
fatturato netto è del 38.96%; pertanto, il costo di gestione del personale
sarebbe pari al 97,9% del fatturato netto, senza plusvalenze. Anche se si
volesse considerare solo il Costo del personale tesserato il Costo del Lavoro
Allargato sul fatturato netto risulterebbe elevato (90,6%).
L’ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali
risulta pari a € 5.809.060 e include l’Ammortamento lavori stadio calcolato con
il metodo decrescente per Euro 4.522.408.
La gestione finanziaria risulta negativa per € 3,22 milioni,
a causa di oneri finanziari per € 4.863.964; Utili e perdite nette su cambi per
€ 85.967 e proventi finanziari
per € 1.556.601. Gli Interessi passivi verso altri finanziatori
ammontano ad € 1.941.269 (€647.090 nel 2018/19); gli Interessi passivi su c/c
bancari ammontano a € 940.503 (€142.296 nel 2017/18) e Interessi e altri oneri
finanziari ammontano a € 1.740.913 (€ 1.629.283 nel 2018/19).
Gli Altri
oneri straordinari della tabella si riferiscono alla svalutaxione della
partecipazione detenuta nella società Bre-Mag S.r.l. (cessata). Negli esercizi
precedenti si era provveduto alla svalutazione del "fair value" delle
azioni della Veneto Banca.
Il Pareggio di
bilancio.
Premesso che il
bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a
causa della Pandemia Covid-19.
Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la
perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli
esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti
per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del
periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti
contrattuali.
Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo
per € 11.739.196.
Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta positivo
per € 4.101.877.
Il risultato prima delle imposte 2017-2018 risultava negativo
per € 19.117.913.
Nonostante la perdita, l’Udinese dovrebbe rientrare nei
parametri del Fair Play Finanziario.
Conclusioni.
La Perdita 2019/20 è stata determinata dagli effetti
negativi della pandemia COVID-19 e dal calo di 33 milioni delle plusvalenze,
che è un punto forte della gestione economica dell’UDINESE.
Per
quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione gli amministratori
hanno scritto che dal punto di vista sportivo la potenzialità della prima
squadra “è rimasta assolutamente competitiva e di ottimo livello” e potrà assicurare,
in prospettiva, “la possibilità di raggiungere traguardi di assoluto prestigio”.
Dal
punto di vista economico, gli amministratori hanno evidenziato il contesto
nazionale e internazionale è caratterizzato dall’incertezza determinata dalla
pandemia Covid-19. Secondo loro “è difficile ipotizzare con precisione
l’evoluzione della corrente stagione” ed è prevedibile una contrazione dei
ricavi della gestione caratteristica a causata dal venir meno dei ricavi della
campagna abbonamenti 2020/21 e dei ricavi delle partite del campionato
disputate a porte chiuse o con la limitazione del numero di tifosi.
Si
può invece stimare un aumento dei corrispettivi derivanti dai diritti
televisivi a seguito dell’aumento dell’importo previsto dalla nuova
contrattazione collettiva e di un possibile miglior piazzamento in classifica
al termine del campionato.
Gli amministratori
dell’ Udinese hanno scritto che “le plusvalenze potranno essere ulteriormente
incrementate nelle finestre di mercato di gennaio e giugno 2021 anche se lo
scenario economico del mondo del pallone non permette ad oggi di ipotizzare
risultati in linea con le precedenti stagioni”.
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