martedì 15 febbraio 2022

SSC BARI SpA 20/21: perdita da Covid per 7,46 milioni. Marchio rivalutato per 5 milioni.

  


Di Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

 

Tradizionalmente la forza economica del Bari è rappresentata dal suo pubblico di tifosi.

Il perdurare della Pandemia COVID-19, ha determinato effetti devastanti sui bilanci dei club di Serie C, che a causa dello svolgimento di tutte le competizioni con gli stadi “a porte chiuse” sono stati privati di una fonte importante dei ricavi, come i Ricavi da Stadio, si aggiunga che i club di Serie C che non possono godere degli importi notevoli della cessione dei Diritti TV, di cui godono i club della Serie A. Oltre a fare a meno dei Ricavi da Stadio, si sono aggiunti stabilmente, per tutta la stagione sportiva, i costi per gli adempimenti sanitari obbligatori connessi a tutte le attività previste da norme e regolamenti applicabili per consentire lo svolgimento dell'attività lavorativa e sportiva durante il periodo pandemico, per osservare i protocolli FIGC, validati dal Comitato Tecnico Scientifico.

 

Il Bilancio della SSC Bari 2020/21 evidenzia una perdita di Euro 7.458.513 (-€ 4.062.415 nel 2019/20), con un valore della produzione di Euro 4.006.541 (€ 5.680.914nel 2019/20). Il Costo del personale Tesserato ha assorbito tutto il valore della produzione, essendo quasi il doppio (197,3%), causando lo squilibrio economico; pertanto gli effetti negativi delle misure adottate per contrastare la pandemia Covid hanno accentuato lo squilibrio economico.

La rivalutazione del marchio effettuata, ha fatto sì che il totale delle Attività sia aumentato del 162,4% e il marchio ne rappresenti il 45% del valore.

Nel 2019/20, dopo la sospensione, causa COVID-19, del 10 marzo 2020 e le successive proroghe, la decisione della FIGC di congelare, l'8 giugno 2020, la “regular season” 2020/21, ha privato di una fonte importante dei ricavi, come i Ricavi da Stadio, nella parte finale della stagione sportiva.

In genere, i bilanci dei club della Serie C chiudono in perdita, la pubblicazione della FIGC “Il Conto economico del calcio italiano” riportava per il 2014-15 un perdita media di 1,4 milioni di Euro, con un Valore della Produzione medio di 2,3 milioni di Euro.

Dal punto di vista sportivo, il campionato di Serie C disputato nel 2020/21 si è svolto a porte chiuse. Il Bari è risultato classificato al quarto posto con 63 punti, dietro il Catanzaro, qualificandosi per i quarti di finale dei play-off. Dove ha perso con il Feralpi Salò.

Il campionato disputato nel 2019/2020 è stato quello di Serie C. Dopo la sospensione, causa COVID-19, del 10 marzo e le successive proroghe, l'8 giugno 2020 la FIGC ha dichiarato conclusa la "regular season", e il campionato di Serie C è stato chiuso alla 30ª giornata. Il Bari è risultato classificato al secondo posto con 60 punti, dietro la Reggina, qualificandosi per i quarti di finale dei play-off. Dopo aver superato il turno con Ternana e Carrarese il Bari ha perso la finale con la Reggio Audace

In Coppa Italia Serie C non ha superato la fase a Gironi.

Il campionato disputato nel 2018/2019 è stato quello di Serie C, e il Bari, dopo la sospensione, è risultato classificato al secondo posto con 60 punti, dietro la Reggina, qualificandosi per i quarti di finale dei play-off.

IL GRUPPO DI APPARTENENZA.

La società SSC Bari SpA è una società che fa parte del gruppo Filmauro S.r.l..

Con la controllante non intercorrono significative transazioni commerciali e che dalla stessa vengono acquisiti alcuni servizi, tra cui, il più rilevante è il "management fee". “SSC Bari SpA” partecipa al Consolidato Fiscale ai fini IRES e alla Liquidazione dell'IVA di Gruppo.

Le società del gruppo consolidate dalla controllante Filmauro S.r.l. sono: Società Sportiva Calcio Napoli S.p.A., Società Sportiva Calcio Bari S.p.A., Auro Servizi S.r.l., Cinema Europa S.r.l., Olimpia 80 Immobiliare S.r.l. e Cineservices S.r.l.. Tali società hanno dei rapporti commerciali anche con SSC Napoli e sono citate nel relativo bilancio.

Nel bilancio della SSC BARI figurano i Debiti verso le Imprese Sottoposte al Controllo della Controllante, pari ad Euro 19.150 (€100.478 nel 2019/20), includono i debiti commerciali verso la “Auro Servizi S.r.l.” per € 16.650 (€ 61.000 nel 2019/20) e verso la “Cineservices S.r.l.” per € 2.500 (€ 9.760 nel 2019/20). Tutte società controllate dalla Filmauro S.r.l..

Nel conto economico con Filmauro S.r.l. risultano Costi per Riaddebito commissioni fidejussorie per € 18.387; Riaddebito spese telefoniche per € 751; Management fee per € 30.000 e Altri servizi per € 10.000, per un totale di € 59.138.

Con Auro Servizi S.r.l. risultano costi per Outsourcing servizi amministrativi per € 30.000

Con Cineservices S.r.l.” risultano costi per Outsourcing servizi amministrativi per € 5.000 e con la Società Sportiva Calcio Napoli S.p.A. risultano costi per € 2.400.

La Continuità Aziendale.

La società di Revisione Baker Tilly Revisa SpA ha fatto un richiamo di informativa, senza modificare il giudizio, sull'informativa fornita dall' Amministratore Unico nella Nota Integrativa e nella Relazione sulla Gestione, evidenziando che nonostante che l'esercizio chiuso al 30 giugno 2021 si sia chiuso con una perdita di € 7.458.513 e che in base all'art. 6 del D.L. n. 23/2020 convertito con modificazioni della L. n. 40/2020, l'Amministratore Unico l’ha riportato a nuovo, rinviando all'approvazione del bilancio al 30 giugno 2026 il ripianamento, la continuità aziendale è garantita dal supporto finanziario della controllante.

Inoltre, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 110 del D.L. 104/2020, convertito con modifiche nella L. 126/2020, l'Amministratore Unico si e avvalso della facoltà di iscrivere nel presente bilancio la rivalutazione del marchio S.S.C. Bari S.p.A., che ha comportato l’iscrizione nel patrimonio netto di un riserva di rivalutazione di € 5.322.854, al netto dell'imposta sostitutiva al 3%.

STATO PATRIMONIALE

Al 30.06.2021, il valore dell’attivo della SSC BARI SpA ammonta a Euro 12.222.324 (€4.657.093 nel 2019/20). Il motivo dell’incremento risiede nella rivalutazione del marchio, che rappresenta il 45% dell’attivo.

I provvedimenti governativi per mitigare gli effetti economici negativi della Pandemia Covid-19, hanno permesso di rivalutare il marchio. La rivalutazione permettendo l’iscrizione nel patrimonio netto della riserva di rivalutazione, consente, di utilizzarla per coprire perdite che potrebbero imporre interventi di ricapitalizzazione immediati, anche se, in linea teorica, lo scopo della rivalutazione è fornire una rappresentazione veritiera e corretta del patrimonio aziendale.

VALUTAZIONE DEL MARCHIO SSCB

L’Amministratore Unico di “SSC Bari Spa” si è avvalso della facoltà prevista dall’articolo 110 del D.L. 104/2020, convertito con modifiche nella L. 126/2020, di iscrivere nel bilancio 2020/21 la rivalutazione del marchio SSCB.

Per stimare l’importo del valore economico del marchio secondo i principi di ragionevolezza, prudenza e dimostrabilità, è stato conferito l’incarico a un professionista indipendente Docente Universitario, al fine di evitare rischi di sopravvalutazione con ingiustificato incremento di patrimonio netto. La società si è avvalsa della facoltà prevista dalla norma sulla rivalutazione anche sia che dal punto di vista civilistico che dal punto di vista fiscale, di conseguenza, l’Amministratore Unico ha accantonato l’imposta sostitutiva del 3% del maggior valore iscritto in bilancio.

Il valore netto contabile del Marchio al 30 giugno 2020 era pari a € 15.703, dopo la rivalutazione il valore iscritto in bilancio al 30 giugno 2021 è pari ad € 5.500.000.

Anche grazie alla rivalutazione del marchio, l’indice di solvibilità totale, corrispondente al rapporto tra attività totali e debiti totali determinato è pari a 1,16. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso del Bari, vuol dire che il valore contabile dei beni risultanti dal bilancio così come valorizzato  è sufficiente a pagare i debiti.

Il totale immobilizzazioni immateriali ammonta a Euro 5.644.846 (€ 111.592 nel 2019/20), che rappresentano il 46,2% dell’attivo. Tali immobilizzazioni riguardano concessioni, licenze, marchi e diritti simili per € 5.500.000 (€ 14.092 nel 2019/20) comprensivi del marchio rivalutato; immobilizzazioni in corso e acconti per € zero (€ 22.500 nel 2019/20); diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori per € … (€ 75.000 nel 2019/20). Le Altre immobilizzazioni Immateriali pari a € 43.760, riguardano le spese sostenute per le migliori apportate ai beni di terzi, in particolare allo Stadio San Nicola di proprietà del Comune di Bari.

La voce Concessioni, Licenze, Marchi e Diritti Simili a seguito della rivalutazione del marchio ammonta a € 5.500.000 (€ 14.092 nel 2019/20).

 

IL VALORE DELLA ROSA

Per quanto riguarda i diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori risultano pari a € 101.086 (€ 75.000 nel 2019/20)

Il valore risulta aumentato da € 75.000 a € 101.086 a causa di investimenti per € 203.465, cessioni ad un valore residuo contabile di € 40.000, svalutazioni per € 9.800 relativi ad un calciatore ceduto dopo il 30.06 e ammortamenti per € 127.579.

Come il Napoli il Bari ha adottato la tecnica degli ammortamenti decrescenti, tipica delle società che hanno una strategia che ha come scopo quello di realizzare plusvalenze. Anche se nel bilancio è scritto che servono a “contenere la possibilità di rilevare in bilancio ingenti minusvalenze in conseguenza della risoluzione anticipata”.

L’ammortamento con quote decrescenti concentra la maggior parte dell’ammortamento, nell’ambito temporale del cosiddetto “periodo protetto”. Con la firma del contratto inizia il periodo protetto che ha una durata di due anni per i calciatori che hanno compiuto 28 anni di età, e di tre anni per i calciatori che invece non hanno compiuto i 28 anni di età all’atto della firma del contratto.

Di fatto le aliquote adottate sono le seguenti:

Dopo il 30 giugno 2021, il Bari non ha concluso acquisizioni ed ha realizzato cessioni, realizzando una minusvalenza per € 10 mila.

Il Totale immobilizzazioni materiali ammonta a Euro 50.162 (€ 46.533 nel 2019/20). Tali immobilizzazioni riguardano: Impianti e macchinario per € 18.991 (€ 3.503 nel 2019/20); Attrezzature industriali e commerciali per € 31.171 (€ 34.833 nel 2019/20); Immobilizzazioni materiali in corso e acconti per € zero (€ 8.197 nel 2019/20); pertanto, al 30.06.2021, SSC BARI, come SSC Napoli, non possiede infrastrutture di proprietà come lo stadio e il Centro Sportivo di Allenamento.

Gli incrementi riguardano, prevalentemente, le "impianti generici" ovvero il rinnovato impianto di condizionamento che ha comportato investimenti per Euro 14.875.

I CREDITI

I Crediti iscritti nell'attivo circolante ammontano ad € 5.919.335 (Euro 3.287.034 nel 2019/20).

I Crediti verso Clienti, risultano pari ad Euro 2.003.804 (€ 1.847.981 nel 2019/20) rappresentano il 16,4% dell’attivo e riguardano, principalmente, i crediti commerciali come Sponsorizzazioni e Licenziatari; è stata operata una svalutazione per massa del valore nominale dei crediti verso clienti pari al 7% circa, in considerazione del momento particolare legato all'emergenza sanitaria Covid-2019.

Il Totale disponibilità liquide ammonta a Euro 570.460 (€1.205.191 nel 2019/20) e rappresenta il 4,7% dell’attivo.

I Crediti verso Altri, pari a € 236.209, contengono i crediti verso Enti Settore Specifico, ossia le Società Calcistiche Nazionali con le quali il Club vanta crediti per cessioni calciatori, per un totale di Euro 76.500 (€ 85.000 nel 2019/20), tale credito riguarda: il credito verso U.S. Salernitana per Schiavone Andrea e per Kupisz Tomasz Mateusz; S.S.C. Napoli S.p.A. per Hysaj Daniele Potenza Calcio per Romero Niccolò.

I Crediti verso Imprese Controllanti pari a Euro 3.562.652 (1.221.808 nel 2019/20), risultano composti da Crediti da Consolidato Fiscale.

I DEBITI.

I debiti ammontano a Euro 10.513.227 (€ 4.002.680 nel 2019/20) e finanziano l’ 86% dell’attivo.

I Debiti verso Fornitori, pari ad Euro 2.135.342 (€ 1.317.726 nel 2019/20), rappresentano il 20,3% del totale dei debiti e riguardano quanto ancora dovuto ai fornitori nazionali di beni e servizi per quanto fornito nel corso dell'esercizio. Tali debiti finanziano il 17,5% dell’attivo.

I Debiti Tributari, risultano pari ad Euro 2.332.410 (Euro 802.872 al 30 giugno 2020) e finanziano il 19,1% dell’attivo. La parte dei debiti tributari non correnti risulta pari a € 578.326 e dipende dalla sospensione dei pagamenti del 2019/20 sospesi per l’emergenza COVID che doveva essere corrisposto per il 50% in 4 rate da settembre a dicembre 2020 ed il restante 50% in 24 rate mensili.

Sono evidenziati i debiti verso Erario per imposta sostitutiva per € 164.624, quale iscrizione dell’imposta sostitutiva del 3% del maggior valore iscritto a seguito della rivalutazione del Marchio.

I debiti per ritenute operate su retribuzioni lavoratori dipendenti e assimilati del 2021 ammontano a Euro 828.292.

I Debiti verso Istituti di Previdenza e Sicurezza, risultano pari ad Euro 839.907 (€ 617.234 nel 2019/20), di cui € 277.128 a lungo termine. Tali debiti riguardano i debiti verso INPS e il debito Inail per € 815.346 ed i contributi calcolati su compensi maturati e non liquidati ai dipendenti per € 24.561.

Come nel caso dei debiti tributari gli stessi provvedimenti legislativi adottati per mitigare le conseguenze degli effetti negati della pandemia Covid hanno permesso, nel 2019/20, di sospendere temporaneamente il pagamento.

La quota dei contributi previdenziali dovuti sui redditi dei lavoratori dipendenti, il cui versamento è stato sospeso, ammontava ad Euro 565.482.

Nel caso dei debiti previdenziali l’allocazione nel passivo non corrente di un importo di tali debiti dipende dal fatto che l’art. 97 del DECRETO AGOSTO (DL n.104/2020 convertito in Legge n.126/2020), ha permesso un’ulteriore rateizzazione dei versamenti sospesi con il precedente DECRETO LIQUIDITA’, pertanto l’importo dei tributi sospesi per l’emergenza COVID dovrà essere corrisposto per il 50% in 4 rate da settembre a dicembre 2020 ed il restante 50% in 24 rate mensili.

Gli Altri Debiti, pari ad Euro 1.700.744 (Euro 1.034.453 nel 2019/20), accolgono:

I Debiti verso Enti Settore Specifico ammontano a Euro 128.000 (€ 105.000 nel 2019/20). Tali debiti riguardano i debiti con le Società Calcistiche Nazionali per acquisizioni definitive di calciatori per un totale di Euro 20.000 e i debiti per i premi di rendimento riconosciuti ai Club per Euro 138.000 (65.000 nel 2019/20), tutti esigibili entro il 2020/21.

Nel dettaglio risultano i seguenti debiti: Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. per Kupisz Tomasz Mateusz 20.000.

Negli altri debiti, inoltre, sono ricomprese le retribuzioni di giugno 2021, con i relativi ratei di 13ma mensilità e le competenze maturate e non liquidate, quali premi e ferie maturate e non godute, ammontanti, complessivamente, ad Euro 1.362.111; figurano anche, i debiti verso gli abbonati stadio per la quota della biglietteria acquistata, e non usufruita a causa della pandemia COVID-19, per Euro 299.214 e alti debiti residuali per € 145.004 (€ 38.115 nel 2019/20) e debiti residuali per Euro 35.629 (€ 38.210 nel 2019/20).

PATRIMONIO NETTO.

I mezzi propri rappresentati dal patrimonio netto finanziano il 13,8% delle attività.

Il Patrimonio Netto è positivo per Euro 1.688.967 (€ 541.025 nel 2019/20). La variazione positiva di € 1.147.942 è dipesa dal risultato dell’esercizio negativo per € 7.458.513, dalla riserva di rivalutazione di € 5.322.854 e dalla variazione della riserva per Versamenti a copertura perdite per € 3.724.626.

Il Capitale Sociale, pari ad Euro 100.000, invariato, è interamente posseduto dalla Filmauro S.r.l., e risulta interamente versato. La Riserva di Rivalutazione pari a Euro 5.322.854 (€ zero al 30 giugno 2020), è costituita dal valore della rivalutazione del marchio SSCB al netto dell’imposta sostitutiva del 3%. La Riserva in conto Future Perdite di Esercizio ammonta ad € 3.724.626 (€ 4.503.440 nel 2019/20). La variazione è dipesa dal fatto che tale riserva è stata utilizzata per la copertura della perdita 2019/2020 pari a Euro 4.062.415 ed il socio Filmauro S.r.l., nel corso dell'esercizio, ha convertito in capitale una parte del finanziamento infruttifero concesso per Euro 500.000 e ha effettuato versamenti in conto capitale per Euro 1.500.000 oltre a rinunciare a crediti per Euro 1.283.601.

La Perdita di Esercizio è stata pari ad Euro 7.458.513 (-4.062.415,20 nel 2019/20), l’amministratore Unico ha proposto, l’integrale riporto a nuovo, rinviando all’approvazione del bilancio al 30 giugno 2026 il ripianamento della stessa in base a quanto previsto dall’art. 6 del D.L. n. 23/2020 convertito dalla L. n. 40/2020.

RENDICONTO FINANZIARIO

Il rendiconto finanziario illustra i flussi di cassa generati dall’attività operativa, di investimento e finanziaria.

Nell’esercizio 2020/21 le disponibilità liquide diminuiscono da € 1.205.191a € 634.731, con una variazione negativa di 1,75 milioni di Euro.

La variazione è dipesa da i flussi generati dalla gestione operativa negativi per € 3,72 milioni, dai flussi legati all’attività di investimento negativi per € 199 mila e dai flussi di cassa generati dall’attività di finanziamento che sono stati positivi per 3,28 milioni, grazie all’apporto di mezzi propri. Pertanto, il flusso di cassa generato durante l’esercizio è stato positivo per 635 mila Euro.

Per quanto riguarda l’attività di investimento, gli investimenti in immobilizzazioni immateriali hanno determinato l’assorbimento di flussi per € 218.168 (€187.793 nel 2019/20); mentre, i disinvestimenti hanno generato flussi positivi per € 31.803.

Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, spiccano come flussi positivi per apporto di mezzi propri per € 3.283.601 (€ 4.493.899 nel 2019/20), grazie a Versamenti a copertura perdite.

In sintesi, per generare casa è stato fondamentale il ruolo svolto dalla proprietà, con versamenti cash di Euro 500.000 in data 28.09.2020; di Euro 1.000.000 in data 13.10.2020 e rinunciato a crediti per Euro 1.283.601 in data 31.12.2020 oltre alla rinuncia già effettuata per € 500.000.

CONTO ECONOMICO

I ricavi della gestione caratteristica sono diminuiti a causa della riduzione dei proventi commerciali e da sponsorizzazioni e soprattutto a causa dell'azzeramento dei ricavi da stadio.

Di contro, dal lato dei costi , la voce relativa ai salari del personale tesserato è aumentata del 41,1%, per il fatto che nel 2019/20 i calciatori della prima squadra avevano rinunciato alle mensilità di aprile e maggio 2020 e, in virtù dei provvedimenti della FIGC già descritti, i 2/3 della originaria mensilità di giugno 2020 sono ricaduti, in quanto retribuzione per le mensilità di luglio e agosto 2020, nell'esercizio 2020/21.

Il Totale valore della produzione ammonta a Euro 4.006.541 (€5.680.914 nel 2019/20). Il decremento è stato del 29,5%. Per la Serie C, l’importo del valore della produzione resta relativamente considerevole, si pensi che il Pordenone, nell’anno della promozione in serie B, evidenziava un valore della produzione di Euro 2.489.349.

Il fatturato netto, che esclude i proventi della gestione dei calciatori, rappresenta il 92,5% del valore della produzione.

I Ricavi da Gare risultano azzerati a causa della disputa della competizioni a porte chiuse. Nell’esercizio 2019/20 risultavano pari a € 1.450.500 con 14 partite casalinghe su 19, ed erano composti da i Ricavi da gare in casa per il Campionato “Serie C” pari a Euro 499.442; per la Coppa Italia pari a Euro 56.636; per gli Abbonamenti erano pari a Euro 835.864; mentre i Ricavi da gare fuori casa - Campionato Serie C ammontavano a € 44.645; i Ricavi da gare fuori casa - Coppa Italia risultavano pari a13.913

I Proventi da sponsorizzazione ammontano a Euro 2.744.281 (€ 3.454.611 nel 2019/20).

I Proventi Commerciali e Royalties ammontano a Euro 203.482 (€ 105.263 nel 2019/20).

I Proventi da cessione diritti TV e sponsorizzazioni ammontano a Euro 72.215 (€ 12.697 nel 2019/20). Tali proventi riguardano i ricavi derivanti dallo sfruttamento dei diritti di ripresa e trasmissione televisiva ripartiti dalla Lega Professionisti per la stagione 2020/2021 oltre a un conguaglio della stagione precedente.

Gli Altri Proventi da gestione calciatori ammontano a Euro 41.620 (€ 130.500 nel 2019/20).

Gli Altri Ricavi e Proventi ammontano a Euro 207.562 (€ 315.357 nel 2019/20).

Le Plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori: ammontano ad € 135.000 (€ 170.000 nel 2019/20) e riguardano: Schiavone Andrea ceduto per € 35.000 16.000 con una plusvalenza di € 19.000; Romero Niccolò ceduto per € 1.000 con una plusvalenza di € 1.000; Turi Claudio ceduto per € 100.000, con una plusvalenza di € 100.000 e Hysaj Daniel ceduto per € 15.000, con una plusvalenza di € 15.000.

Il Totale costi della produzione ammonta a Euro 13.925.951 (€10.876.961 nel 2019/20).

Tecnicamente si può parlare di squilibrio economico, perché i costi superano i ricavi, anche se provocato dagli effetti negativi della pandemia COVID, che hanno determinato l’assenza dei ricavi da gare.

Come per tutte le società di calcio, la maggior parte dei costi della produzione sono rappresentati dai Costi per il Personale pari ad Euro 10.018.385 (€ 7.356.078 nel 2019/20), che riguardano, prevalentemente, i costi relativi al personale tesserato pari a 7.906.235. Il totale dei compensi corrisposti ai tesserati è pari al circa il 78,9% del totale dei costi del personale dipendente. Da solo il Costo del Personale Tesserato assorbe il 197,3% del valore della produzione.

Di seguito alcuni dettagli relativi ai costo del personale tesserato:

Compensi contrattuali calciatori € 6.181.829 (€ 4.489.512 nel 2019/20);

Quota variabile retribuzione calciatori legata ai risultati sportivi € 523.469 (€ 229.030 nel 2019/20);

Compensi contrattuali allenatori € 885.302 (€ 720.717 nel 2019/20);

Compensi contrattuali istruttori, tecnici e altri tesserati € 315.635 (€ 162.991 nel 2019/20)

Totale 7.906.235 (5.602.250 nel 2019/20)

Nel 2020/21, in media risultano 50,09 dipendenti di cui: 23,33 Calciatori; 14,58 Allenatori; 3,67 Altro personale tecnico; 2,83 Dirigenti; 3,68 Impiegati; 2 Operai.

In definitiva, il costo del personale è 2,5 volte il fatturato netto.

I Costi per Prestazioni di servizi ammontano ad Euro 2.454.147 (2.019.333 nel 2019/20) e riguardano:

- Costi per Tesserati ed attività sportiva per Euro 573.711 (€ 265.778 nel 2019/20) relativi alle spese sostenute per l'assistenza sanitaria, per gli allenamenti e i ritiri della prima squadra, per i compensi corrisposti ai sanitari, massaggiatori e fisioterapisti;

- Servizi biglietteria e controllo ingressi per Euro 122.703 (€ 381.328 nel 2019/20), si riferiscono a vari servizi come quello di vendita biglietti e abbonamenti, di controllo degli stessi, di assistenza sanitaria, dei Vigili del Fuoco ed a ciò che serve all'organizzazione dello stadio per la disputa delle gare interne;

- Costi specifici tecnici Euro 290.051 (€195.350 nel 2019/20), che riguardano le consulenze tecnico-sportive rese da terzi in fase di contrattualizzazione dei calciatori;

- Costi per vitto, alloggio e locomozione gare Euro 166.256 (€134.724 nel2019/20), che si riferiscono alle da spese sostenute in occasione delle gare in trasferta e casalinghe della prima squadra e squadre minori;

- Spese assicurative e previdenziali per Euro 40.725, riguardanti i premi per le coperture assicurative;

- le Spese amministrative, pubblicitarie e generali per Euro 771.068 (€ 678.583 nel 2019/20), accolgono tutte le altre spese che la società sostiene per la gestione della restante attività aziendale, le spese per utenze e per le prestazioni professionali non direttamente collegate all'attività sportiva, ivi incluso il compenso per l'amministratore pari a Euro 95.000 (€ 95.000 nel 2019/20) pari a circa il 2,45% del fatturato netto.

- Altre spese per servizi Euro 489.633 (€ 332.785 nel 2019/20).

Da notare che anche nel Napoli è presente il Compenso Amministratori.

Tra i Costi per Godimento Beni di Terzi, pari ad € 327.390 (€ 303.003 nel 2019/20), figurano: Noleggio macchinari e attrezzature Euro 124.480 (€ 155.342 nel 2019/20); locazioni operative per € 10.000 (€ 10.000 nel 2019/20); affitto campi sportivi per € 25.404 (€16.679 nel 2019/20); noleggio mezzi di trasporto per Euro 152.985 (€116.606 nel 2019/20); e Altri costi per godimento beni di terzi Euro 14.521 (€ 4.376 nel 2019/20).

I Costi per gli Ammortamenti, complessivamente risultano pari ad Euro 139.429 (Euro 89.053 nel 2019/20). Gli Ammortamenti per immobilizzazioni immateriali ammontano ad Euro 130.789 (€ 83.570 nel 2019/20) di cui € 127.579 quale ammortamento dei Diritti alle prestazioni pluriennali dei calciatori (€ 75.000 nel 2019/20). La società ha adottato la metodologia delle quote decrescenti.

Gli Ammortamenti per immobilizzazioni materiali ammontano ad Euro 8.640 (Euro 5.483 nel 2019/20).

La Svalutazione dei crediti compresi nel circolante, ammonta a Euro 23.433 e rappresenta la stima dei rischi valutati per i crediti commerciali iscritti nell'attivo.

Gli Oneri Diversi di Gestione, pari ad Euro 554.465 (Euro 519.456 nel 2019/20), riguardano: tasse di iscrizione a gare e tornei e quota associativa Lega Pro per € 68.210 (€ 107.210 nel 2019/10); costi per acquisizione temporanea dei calciatori per Euro 83.000, oneri gestione calciatori per € 190.750 (€ 124.500 nel 2019/20) e altri oneri di gestione € 189.005 (€ 129.123 nel 2019/20).

Gli Oneri finanziari, pari ad € 100 (€ 29 nel 2019/20) rappresentano gli interessi passivi di mora

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 9.919.503; mentre nel 2019/20 era negativo per € 5.195.625.

Le imposte correnti IRAP ammontano ad € zero (€ 107.733 nel 2019/20) mentre le imposte rivenienti dal trasferimento della stimata perdita fiscale alla consolidante, ammontano ad € 2.378.833 negativi. (€ 1.182.745 negativi nel 2019/20).

In altre parole il trasferimento della perdita fiscale ha esercitato un impatto positivo sul risultato della netto della controllata per € 2.378.833.

Il risultato al netto delle imposte è negativo per Euro 7.458.513; mentre nel 2019/20 era negativo per €4.062.415.

La perdita è stata portata a nuovo, in virtù del disposto dell’art. 6 del D.L. n. 23/2020 convertito con modificazioni della L. n. 40/2020 e s.m.i.,  rinviando all’approvazione del bilancio al 30 giugno 2026 il ripianamento.

Tra le Informazioni sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio è evidenziato che nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria Covid-19, per la stagione 2021-2022 è previsto che la società continuerà “ad operare sul mercato dei diritti alle prestazioni sportive di calciatori con l’obiettivo di efficientare e razionalizzare il comparto sportivo preservando il grado di competitività della squadra. L’entità degli investimenti sarà, come sempre, oggetto di attenta analisi sotto il profilo della complessiva sostenibilità economico-finanziaria, nell’ambito della citata strategia di razionalizzazione del parco giocatori”.

Rimane confermato il perseguimento e l’attuazione dei piani strategici di crescita.

L’Amministratore Unico ha evidenziato che nonostante la situazione emergenziale Covid-19, e le difficoltà del settore di appartenenza, “la S.S.C. Bari S.p.A., grazie alla solidità finanziaria della controllante che continuerà a garantire le risorse necessarie a fronteggiare le maggiori perdite che dovessero consolidarsi alla conclusione della prossima stagione, potrà proseguire la propria attività”.

Tali affermazioni sono indubbiamente fatte a sostegno della continuità aziendale, che è di fatto garantita dalla proprietà.

Conclusioni

Nonostante il perdurare del COVID-19 anche nel 2020/2021 e il venir meno dei ricavi da stadio, la proprietà ha garantito la continuità aziendale.

Indubbiamente, per le prospettive future sarà importante conseguire il successo sportivo con la promozione in serie B. Il successivo step porrà SSC Bari Spa  nelle stesse condizioni in cui si è trovata la Salernitana.

 

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