Luca Marotta
Il bilancio dell’esercizio 2021 della società FC Torino Spa,
si è chiuso con una perdita di Euro 37.795.590,
che costituisce la quarta perdita
consecutiva, dopo che l’esercizio 2020 si era chiuso con una perdita di
19.069.954; perdita di 13.971.466
nel 2019 e perdita di € 12.361807 nel 2018.
Dal 2013 al 2017, grazie alle plusvalenze la società FC
Torino Spa aveva evidenziato risultati positivi: nel 2017, l’utile, al netto
delle imposte era pari ad Euro 37.242.636, che seguiva il risultato positivo
del 2016, pari ad Euro 1.391.789; quello del 2015 pari a 9,5 milioni di Euro, quello
del 2014, che era pari a 10,6 milioni di Euro e quello del 2013, che ammontava
a € 1.070.775.
Il risultato negativo del 2021, è dovuto essenzialmente all’aumento
dei costi della produzione avvenuta in misura più che proporzionale (25,6%)
rispetto all’aumento del valore della produzione (3,9%).
Come nell’esercizio
La conseguenza della disputa delle partite a porte chiuse o
con capienza ridotta è stata il crollo dei ricavi da stadio rispetto al periodo
ante-pandemia in particolare i ricavi derivanti dalla vendita di biglietti,
abbonamenti e servizi di ospitalità.
I ricavi commerciali riguardanti sponsorizzazioni e i ricavi
pubblicitari hanno subito una flessione dovuta ad una generale debolezza del
mercato pubblicitario.
La pandemia Covid
Per quanto riguarda il conto economico dell'esercizio 2021 differisce
da quello dell’esercizio 2020, poiché, la stagione sportiva 2019/2020 è stata
estesa dal 30 giugno 2020 al 31 agosto 2020 e, pertanto, si è verificato lo
slittamento dell'inizio della stagione sportiva 2020/2021 dal 1 luglio 2020 al
l settembre 2020.
La durata della stagione sportiva 2020/2021 è stata di soli
10 mesi (dal 1 settembre[LM1]
2020 al 30 giugno 2021), di cui solo 4 mesi di competenza dell'esercizio 2020 e
6 mesi di competenza dell'esercizio 2021, circostanza che ha determinato il
differimento di una quota dei ricavi e dei costi della stagione sportiva
2020/2021 dall'esercizio 2020 all'esercizio 2021.Tutti i ricavi ed i costi sono
stati rilevati a conto economico in proporzione al tempo lungo il periodo di
durata del relativo contratto tra cui, i ricavi derivanti dei diritti TV, i
ricavi da sponsorizzazione ed i costi del personale.
La pandemia
Covid 19 ha comportato “una generale flessione del valore di
mercato dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori con la conseguente
difficoltà a realizzare proventi dalla loro cessione”.
Dal lato dei costi della produzione si è verificata l’aumento del 34,9% del costo del
personale e l’aumento degli ammortamenti dei diritti pluriennali alle
prestazioni sportive dei calciatori (+2,9%), a causa degli investimenti
effettuati nella rosa calciatori negli ultimi esercizi.
Indibbiamente
l’accensione dei finanziamenti di Euro
ha consentito di fronteggiare alla flessione dei ricavi a causa del Covid-19,
risatbilendo un sostanziale equilibrio tra attività correnti e passività
correnti.
Dal 2012 e fino al 2019, la proprietà del Torino aveva
instaurato una gestione che cercava di autofinanziarsi, grazie alla vendita dei
calciatori. Tuttavia, dal 2018, le plusvalenze sono risultate insufficienti, per
raggiungere una situazione di equilibrio economico, per quanto riguarda la
gestione corrente, anche a causa dell’aumento dei costi soprattutto quello del
personale.
Anche nel 2021, il grafico sull’evoluzione del fatturato
netto e del Costo del personale, mostra in tutta evidenza l’impatto negativo degli
effetti della pandemia Covid-19.
Invero, dal 2012 al 2020 il costo del personale si collocava
al di sotto del fatturato netto, tuttavia a negli ultimi esercizi sono
aumentati gli ammortamenti dei calciatori, a causa degli investimenti
effettuati, determinando un costo del personale “allargato”, dato dalla somma
del costo del personale e degli ammortamenti calciatori, superiore al fatturato
netto.
In ogni caso negli esercizi precedenti si deve comunque considerare ed evidenziare il grosso peso che hanno avuto le plusvalenze nel determinare i risultati positivi; come anche l’aumento dei diritti TV nazionali.
Oltre ai mancati ricavi determinati dalla pandemia Covid-19,
nelle ultime stagioni dal punto di vista sportivo è mancata la partecipazione
alle competizioni europee, che avrebbe potuto fornire degli importanti ricavi
aggiuntivi.
Dal punto di vista
sportivo l’anno solare 2021 racchiude il secondo semestre della
stagione sportiva 2019/2020 e il primo semestre
della stagione sportiva 2020/21.
La stagione sportiva 2019/20 si è conclusa con il Torino con
il sedicesimo posto della classifica della Serie A. Il Torino è stato
eliminato agli quarti di Coppa Italia dal Milan.
Nella stagione sportiva 2020/21 il Torino si è classificato diciassettesimo
nella classifica della Serie A. Il Torino è stato eliminato agli ottavi
di Coppa Italia dal Milan.
Negli ultimi
esercizi, sul fronte della guida tecnica, sembra che ci sia un po’ di
turbolenza. Infatti, nel gennaio
2018 Walter Mazzarri è subentrato a Mihajlovic esonerato e, a sua volta, nel
febbraio 2020 Walter Mazzarri è stato esonerato, e gli è subentrato Longo. La
stagione 2020/21 è iniziata col tecnico Marco Giampaolo che è stato esonerato
il 18 gennaio 2021, Davide Nicola è subentrato non
venendo però confermato a fine stagione. La stagione 2021/22 è iniziata
col tecnico Juric.
Il Gruppo.
“TORINO FOOTBALL CLUB S.P.A.” non detiene partecipazioni in
società controllate e, per questo motivo, non redige il bilancio consolidato ed
è controllata direttamente dalla società “U. T. Communications S.p.A.” con sede
legale in Milano, Via Montenapoleone, 8, che redige il bilancio consolidato del
Gruppo U.T. Communications.
Dal bilancio emergono rapporti con parti correlate, che
sono: Cairo RCS Media S.p.A.; “Cairo Communication S.p.A.”, LA7 e U.T.
Communications.
Dal primo gennaio 2021 la società “Cairo Pubblicità S.p.A.” ha conferito il ramo di
azienda relativo all'attività di raccolta pubblicitaria in una nuova società
denominata “CairoRcs Media S.p.A.”, società indirettamente controllata dalla
controllante U.T. Communications S.p.A.
La continuità
aziendale.
La relazione della società di revisione “Ria Grant Thornton
S.p.A.” contiene un richiamo informativa riguardo alla rivalutazione dei beni
effettuata nel bilancio d’esercizio 2020 perché che la società ha revocato la
rivalutazione ai soli effetti fiscali; comunque il giudizio non è espresso con
rilievi in relazione a tale aspetto.
Nella relazione della società di revisione è scritto: “siamo
giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli
amministratori del presupposto della continuità aziendale”.
In base a quanto evidenziato dagli amministratori, il Torino
mostra una gestione corrente, al netto della gestione calciatori con un
risultato prima delle imposte negativo per € 21.946.000 (negativo per € 12.606.000
nel 2020) e una gestione calciatori con un risultato prima delle imposte negativo
per € 27.104.000 (- € 11.964.000 nel 2020). Tale ultima gestione ha beneficiato
di plusvalenze per 8,84 milioni di Euro (€ 19,47 milioni nel 2020).
Nel 2021 figura uno squilibrio economico nella gestione
corrente; e per la gestione calciatori, l’EBITDA positivo della gestione
calciatori, è stato travolto dagli ammortamenti determinati dagli investimenti
effettuati nell’acquisto di calciatori negli esercizi precedenti.
Per una gestione che si è autofinanziata bisogna risalire al
2017.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il totale dell’attivo è diminuito di Euro 61.549.840, da €
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori,
rappresentano il 46,65% (53,8% nel 2020) delle immobilizzazioni e ammontano a €
51.146.806 (€ 72.282.052, nel 2020).
Le disponibilità liquide, pari a € 3.861.302, incidono
sull’attivo per il 13,3%.
L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività
determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di
1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,16 (0,53 nel 2020).
L’incidenza dei mezzi propri nel finanziamento delle
attività, rappresentata dall’equity ratio è pari al 13,7%.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 1,16
(1,53 nel 2020), ciò vuol dire
che, grazie alla rivalutazione effettuata, il club possiede dei beni il cui
valore è sufficiente a pagare i debiti.
Il
patrimonio netto è positivo per € 20.351.787 (€ 72.986.507 nel 2020). La variazione
in diminuzione è dovuta principalmente alla perdita di esercizio pari a € 37.189.229
e all’effetto revoca della rivalutazione per € 14.839.130.
I mezzi propri finanziano il 13,7% (34,8% nel 2020) degli impieghi
e questo significa che l’attivo è finanziato col capitale di terzi per il 86,3%.
La Società ha optato per
revocare gli effetti fiscali della rivalutazione dell'insieme dei marchi
registrati dal Torino FC effettuata nel 2020 ai sensi dall'art. 110 del D. Lgs.
n. 104 del 2020. Tale opzione ha determinato un decremento di Euro 14,8 milioni
della riserva di rivalutazione iscritta nel patrimonio netto.
Indice di Copertura del
Patrimonio Calciatori.
Tale indice fornisce informazioni circa la capacità di copertura
degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Nonostante la
rivalutazione dei beni effettuata nel 2020, che ha permesso di iscrivere una
riserva nel patrimonio netto ridottasi nel
Di conseguenza il valore dei Diritti Pluriennali è
finanziato prevalentemente ricorrendo al patrimonio di terzi.
Il capitale circolante netto negativo per 56,27 milioni di
Euro, comprende ratei e risconti passivi per € 6.475.106.
Secondo il calcolo degli Amministratori il capitale circolante
netto risulta negativo per € 45.883.000.
L’indebitamento
finanziario.
Praticamente dal 2014 al 2019, l’indebitamento finanziario era
stato azzerato, evidenziando una posizione finanziaria netta positiva.
Come
nel 2020, i debiti verso banche ammontano a € 30.000.000. Riguardano un contratto
di finanziamento di 15 milioni, sottoscritto il 12 marzo 2021, con MPS Capital
Service con scadenza al 12 marzo 2025; e un contratto di finanziamento di 15
milioni, sottoscritto il 23 dicembre 2020 con Ubi Banca, Banco BPM, Istituto
per il Credito Sportivo e MPS Capital Service con scadenza al 30 settembre
2025;
Tale finanziamento è garantito nella misura del 90% da
parte di Sace in conformità a quanto previsto dal come previsto nel Decreto
Legge Liquidità n. 23 dell’8 aprile 2021 convertito, con modificazioni, dalla
Legge 5 giugno 2021 n.40 per aver introdotto misure urgenti per favorire
l’accesso al credito alle imprese.
Inoltre, i contratti di finanziamento sono garantiti da
fideiussioni a prima richiesta rilasciate dalla controllante U.T.
Communications.
Entrambi i contratti di finanziamento prevedono un unico covenant
finanziario rappresentato dal c.d. Indicatore di Liquidità.
I valori dell'Indicatore di Liquidità, utilizzato come “covenant”.
risultanti dalle ultime quattro rilevazioni trimestrali sono i seguenti:
31 marzo 2021: 0,870 > 0,7;
30 giugno 2021 0,709 >0,7;
30 settembre 2021 0,702 > 0,7;
31 dicembre 2021 0,429 < 0,7.
Il 30 marzo 2022, è stato sottoscritto con Banco BPM e con
l'istituto per il Credito Sportivo un nuovo contratto di finanziamento a lungo
termine per Euro 20 milioni complessivi.
I finanziamenti ricevuti prevedono come convenant
l’indicatore di liquidità (Attività Correnti/Passività correnti) che ha come
limite 0,7. Il 31/12/2021 risulta un Indicatore di liquidità (Liquidità differite
+ immediate) / Passività correnti pari a 0,429.
Non esistono debiti verso altri finanziatori. Le
disponibilità liquide risultano pari a € 3.861.302 (€ 27,8 milioni nel 2020), pertanto
si ha una posizione finanziaria netta negativa per € 26,14 milioni. Nel 2020
posizione finanziaria netta era negativa per € 2,18 milioni; nel 2019 era
positiva per € 2,1 milioni di Euro; nel 2018 era positiva per € 5,9 milioni di
Euro; nel 2017 era positiva per 18,9 milioni di Euro nel 2016 era positiva per
6,53 milioni di Euro; nel 2015 era positiva per 7,7 milioni di Euro e nel 2014 per
11,2 milioni di Euro.
Oltre al fatto che la posizione finanziaria netta è negativa,
bisogna evidenziare che anche il Margine Operativo Lordo (EBITDA), è negativo
per € 14,3 milioni (+€ 7,13 nel 2020), anche perché la gestione calciatori è
risultata negativa per € 19,54 milioni, con un margine operativo lordo negativo
per € 30.003.000. L’EBITDA 2021, essendo negativo, non è risultato sufficiente
per far fronte agli ammortamenti, alla gestione finanziaria e alle imposte.
I
crediti verso società calcistiche diminuiscono di € 14.68 milioni e ammontano a € 9.712.000 (€ 24.393.000 nel 2020), di cui crediti per
trasferimenti internazionali di calciatori per Euro 2.857.000 e crediti per trasferimenti nazionali per Euro 6.907.000.
In bilancio il valore dei crediti pluriennali è attualizzato e sono iscritti ad
un valore inferiore di Euro 52 mila rispetto al valore nominale.
I
debiti verso squadre di calcio diminuiscono di € 7.992.000 e sono pari a € 33,47 milioni (€ 41,46 milioni nel 2020),
di cui Euro 19.023.000 riguardano i Debiti per trasferimenti nazionali.
I
debiti che riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco, nel caso del
Torino sono dovuti all’ effetto dei piani di
rateizzazione previsti dalla normativa per fronteggiare gli effetti negativi
del Covid-19 (D. Lgs. N. 104 del 14 agosto 2021 e dal D. Lgs N. 178 del
30 dicembre 2021) che ha comportato rateizzazioni complessive per Euro 1.856.985,
che potrebbero non essere considerati ai fini della nozione di Net Debt del
Regolamento del Financial Fair Play Edition 2018.
Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta
negativo per € 23,76 milioni (-€ 17,1 milioni nel 2020), come detto i debiti
tributari non correnti ammontano a Euro 1.856.985 (€ 9.163.380 nel 2020), la
posizione finanziaria netta ai fini del Financial Fair Play, è negativa per € 51,92
milioni (-€ 28,58 milioni nel 2020), comunque, al di sotto dell’importo del
fatturato netto.
Il Regolamento del Financial Fair Play Edition
Il Rendiconto
Finanziario
La variazione delle disponibilità liquide è risultata negativa
per € 23,96 milioni.
I flussi di cassa derivanti dalla Gestione Operativa
corrente sono stati negativi per Euro 28,41
milioni (€4,74 milioni nel 2020); il flusso di cassa dell’ATTIVITÀ DI
INVESTIMENTO è risultato positivo per Euro 4.447.000; mentre, il flusso di
cassa dell’attività di finanziamento non ha generato flussi di cassa.
Da evidenziare che il flusso finanziario prima delle variazioni
del capitale circolante netto è negativo per € 20.586.000 nel 2020 era negativo
per € 11.485.000. Questo sta a significare che l’attività calcistica ha
bruciato cassa non potendo godere dei ricavi da stadio.
Altri Debiti.
I debiti tributari aumentano da €
Tali debiti finanziano il 10,6% dell’attivo. Tali debiti
riguardano: Debiti verso Erario per ritenute dipendenti per € 14,89 milioni; Debiti
verso Erario per IVA per € 783 mila e Altri debiti tributari per € 28 mila.
I debiti verso il personale sono pari a € 10.516.000 (€
12.243.000 nel 2020) e incidono solo per il 13,68% sul costo del personale. I
debiti verso il personale per Euro 10,13 milioni, riguardano le mensilità di
novembre e dicembre 2021 dei calciatori e tecnici della prima squadra; i premi
contrattuali maturati al 31 dicembre 2021, liquidabili unitamente alla
mensilità di giugno 2022 e i debiti riguardanti gli accordi di incentivazione
all'esodo. Tali debiti finanziano il 7,1% dell’attivo.
I fondi rischi e oneri futuri ammontano a € 17.305.864
(€ 5.088.855 nel 2020). La maggior parte dell’importo riguarda il fondo imposte
differite pari a € 15.703.255 (€ 3.324.616 nel 2020), riconducibile alle
differenze temporali di imposizione fiscale relative alle plusvalenze ai fini
IRES.
La voce “altri fondi per rischi e oneri”, pari ad € 1,6
milioni diminuisce di € 161 mila e riguarda: il fondo rischi per l’eventuale
insolvenza dei clienti della concessionaria CairoRcs Media e; i fondi a
copertura di altri rischi contrattuali relativi alla gestione calciatori.
Il Valore della Rosa.
Il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori è diminuito di 21,1 milioni di Euro, da €
Gli
incrementi riguardano: Antonio Sanabria (Real Betis) per € 6.523.000; David
Zima (Slavia Praha) per € 5.374.000; Karol Linetty (Sampdoria) per € 1.150.000; Magnus Varming (Lingby) per € 944 mila e Samuele Verdi
per € 3 milioni.
Le
cessioni hanno riguardato principalmente: Soualiho Meité con € 4.610.000 e
Lyanco per € 2.984.000.
Al
31/12/2021 il calciatore col valore contabile residuo più elevato è Simone
Verdi con € 10.158.000; seguito da Karol Linetty con € 5.734.000.
Dal 2009 al 2021 sono
stati investiti complessivamente € 288,56 milioni con una media annuale di € 24.05
milioni.
La Gestione
Economica.
La Gestione Economica mostra un incremento del valore della
produzione di 3,16 milioni, pari al 3,9%. Tale variazione è dovuta
essenzialmente all’aumento dei proventi televisivi di Euro 10,15 milioni.
Il valore della produzione, è aumentato da € 80,56 milioni a
€ 83,72 milioni.
I costi della produzione aumentano in misura più che
proporzionale, del 25,6%, da € 105,14 milioni a € 132,07 milioni.
Se si considerasse il fatturato netto, senza la gestione
economica dei calciatori, si otterrebbe un incremento del fatturato netto del 22,8%.
I ricavi da gare pari a € 1.400.812, hanno sofferto, sia nel
2021 sia nel
I ricavi
commerciali, considerando le royalties, sono aumentati da € 8,48 milioni a
€ 11,16 milioni.
I ricavi da sponsor aumentano del 33,2%, da €
I ricavi da diritti Tv nazionali sono aumentati di € 10.25
milioni (+23,3%), da €
La gestione corrente del Torino è “teledipendente”. Nel 2020
e nel
Il grafico seguente, riguardante l’evoluzione nel tempo
della distribuzione del fatturato netto, evidenzia dal 2012 la dipendenza
del fatturato netto del Torino dai diritti televisivi.
Il Player Trading.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori
ammontano a € 8.838.201 (€ 19,5 milioni nel 2020; € 11,86 milioni nel 2019; €
15,33 milioni nel 2018; € 71,2 milioni nel 2017; € 9,98 milioni nel 2016; €17,8
milioni nel 2015 ed € 31,9 milioni nel 2014) e si riferiscono principalmente alle
plusvalenze realizzate con le cessioni di Evangelista Lyanco (Euro 3,6
milioni), Lukas Boyé (Euro 2,3 milioni), Souliho Meité (Euro 0,8 milioni) e
Michael Onisa (Euro 0,4 milioni) e ai premi di rendimento maturati
nell'esercizio per complessivi Euro 1,7 milioni relativi alle cessioni a titolo
definitivo dei calciatori Alfred Uomis, Marco Benassi, Bruno Peres e Alexandro
Berenguer.
I proventi da cessione temporanea calciatori
ammontano a € 1.852.000 (€ 1.352.000 nel 2020) e riguardano principalmente Ola
Aina e Souliho Meité nel corso della stagione sportiva 2020/2021.
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori,
allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a circa € 999.484 (€ 450
mila nel 2020).
I costi
relativi alle acquisizioni di calciatori in prestito ammontano a € 3,36 milioni
(€ 1,16 milioni nel 2020). Tali costi si riferiscono per la stagione 2021/2022,
ai trasferimenti temporanei del calciatore Rolando Mandrtagora e Josep Brekalo
e per la stagione 2020/2021 ai calciatori Federico Bonazzoli e Amer Gojak.
Gli ammortamenti della rosa calciatori risultano
aumentare del 2,9%, da €
I Costi.
I costi del personale aumentano da € 56,98 milioni a € 76,88
milioni.
I costi del personale incidono sul valore della produzione
per il 91,84%, mentre, incidono sul fatturato netto per il 105,6%,
sovrastandolo. Tali costi rappresentano il 58,2% dei costi della produzione.
Il personale in forza al 31 dicembre 2021 era di 180 unità (166
nel 2020), di cui 29 calciatori di prima squadra (27 nel 2020).
I salari stipendi e premi ammontano ad Euro 54.100.000 (€
54.100.000 nel 2020).
I costi per servizi sono aumentati
di € 1.880.779, da €
Le
spese amministrative pubblicitarie e generali ammontano a € 1.508.000 (€ 1.152.000
nel 2020) e comprendono le provvigioni per gli accordi pubblicitari segnalati
da Cairo Pubblicità per € 103 mila e il corrispettivo dei servizi
amministrativi di Cairo ommunication S.p.A. per € 103 mila. Le spese
assicurative e previdenziali pari a Euro 1.044.000 (€ 1.324.000 nel 2020) si
riferiscono soprattutto ai premi pagati per assicura il patrimonio calciatori.
L’ammontare
dei compensi corrisposti nell’esercizio 2021 ad agenti sportivi ammonta ad Euro
3.492.000 (€ 3.461.000 nel 2020).
Gli ammortamenti e
le svalutazioni pari a complessivi € 30,08 milioni (€ 29,96 milioni nel
2020) aumentano di € 4,1 milioni. Tali costi rappresentano il 22% dei costi
della produzione.
I costi per
godimento beni di terzi includono gli affitti per campi sportivi per € 777.000
(€ 759.000 nel 2020).
Il punto di pareggio.
Ai fini del Fair Play Finanziario, il bilancio 2021 dovrà essere valutato insieme al bilancio
Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la
perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli
esercizi 2020 e 2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli
stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di
monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti
contrattuali.
Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli
esercizi 2018, 2019, 2020 e 2021, è negativo per € 105,4 milioni.
Con una politica gestionale attenta al contenimento dei
costi, dal 2013 al 2017 il Torino ha raggiunto il punto di pareggio. Dal
Il consolidato
fiscale e le imposte.
FC Torino Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede
nella veste di consolidante UT Communications Spa. La società consolidante determina
una base imponibile unica per il gruppo di società aderenti al consolidato
fiscale, e beneficia della possibilità di compensare redditi imponibili con
perdite fiscali in una unica dichiarazione.
Se la società Torino Football Club Spa trasferisce un
reddito imponibile rileva un debito verso la controllante consolidante U.T. Communications
S.p.A., pari all’IRES da versare.
Se la società Torino Football Club Spa trasferisce una
perdita fiscale rileva un credito verso la controllante consolidante U.T.
Communications S.p.A., pari all’IRES sulla parte di perdita contrattualmente
conferita a livello di Gruppo. In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito
imponibile di UT Communications Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di FC
Torino Spa, diventa un debito di UT Communications Spa nei confronti di Torino Football
Club Spa.
Per quanto riguarda le società partecipate che aderiscono al
consolidato fiscale, se tali società trasferiscono a U.T. Communications S.p.A.
un reddito imponibile iscrivono un componente negativo nella sezione delle
imposte e un debito verso la controllante per consolidato fiscale, se invece
trasferiscono una perdita fiscale iscrivono un componente positivo nella
sezione delle imposte e un credito verso la controllante per consolidato
fiscale.
Le imposte sul reddito evidenziano un importo positivo
complessivo di € 11,25 milioni (+€ 5,5 milioni nel 2020), di cui un saldo positivo
di € 7.051.289 (€ 1.209.531 nel 2020) per imposte correnti ed un saldo positivo
per € 4.203.242 (€ 4.290.082 nel 2020) per imposte anticipate e differite.
Il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, è
aumentato da €
I
crediti verso la controllante U.T. Communications ammontano al 31 dicembre 2021
ad € 10.711.360 (€ 2.647.695 nel 2020), e riguardano crediti derivanti dalla
partecipazione al consolidato fiscale della controllante. In considerazione dei
tempi di incasso previsti, è stato classificato tra i crediti esigibili oltre
l’esercizio successivo, l’importo di € 8.236.539 (€
zero nel 2020).
I rapporti con parti correlate.
Nella relazione sulla gestione è scritto che le operazioni
con le parti correlate sono stati effettuati a valori di costo o di mercato. I
ricavi con le parti correlate rappresentano il 2,7% del valore della produzione (2,3% nel 2020) mentre i costi con parti correlate
rappresentano lo 0,2% dei costi della produzione (lo 0,3% nel 2020). Nel 2020,
l’incidenza dei ricavi con parti correlate sul valore della produzione è stata
pari al 2,3%.
“CairoRcs
Media S.p.A.”, controllata da Cairo Communications Spa, ha
stipulato un accordo di concessione per la vendita di spazi pubblicitari a
bordo campo e di pacchetti di sponsorizzazione promo-pubblicitaria. Per effetto
di tale contratto nel 2021 sono state riconosciute al Torino quote per Euro 2.281.911.
Tali ricavi retrocessi al Torino rappresentano l’85% di quanto incassato da “CairoRcs
Media S.p.A.. A livello di costi,
Cairo RCS Media percepisce l’importo delle commissioni del 2% per le
segnalazioni che abbiano dato origine a contratti conclusi direttamente dal
Torino. Tale importo per il 2021 è stato di € 103 mila e la differenza del 15%
del ricavo non retrocesso, figura come costo nel bilancio del Torino. Al 31.12.2021,
i debiti commerciali con Cairo RCS Media ammontano a 143 mila Euro e crediti
commerciali per € 391.000.
Inoltre, esiste un accordo tra
La società controllante U.T.
Communications S.p.A. ha riaddebitato costi al Torino per € 87 mila; figurano
debiti commerciali per Euro 273 mila e Crediti da consolidato fiscale per € 10.711.360
(€ 2.648.000 nel 2020).
La società controllata dalla controllante U.T. Communications
S.p.A. “La7” figura come
parte correlata. Con “La7”, figurano Crediti commerciali per € 42 mila e Debiti
commerciali per € 63 mila.
Conclusioni.
La quarta perdita consecutiva, determinata anche da
risultati sportivi poco brillanti, che hanno causato il continuo avvicendamento
degli allenatori, impone di definire una strategia sportiva vincente.
Per mitigare gli effetti negativi del Covid-19, si è ricorso
anche il 30 marzo
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