domenica 26 febbraio 2023

Bilancio Napoli 2021/22: perdita di 51,9 milioni con indebitamento bancario garantio da SACE.

Luca Marotta

 jstargio@gmail.com

 Il bilancio al 30 giugno 2022 del Napoli si è chiuso con una perdita di € 51.952.201,73.

Nel 2021/22 il Napoli ha fatto ricorso all’indebitamento bancario sottoscrivendo due finanziamenti di UNICREDIT garantiti da SACE per un importo complessivo di 50 milioni di Euro.

L’esercizio precedente si era chiuso con una perdita di € 58.941.765 e nel 2019/20 si era registrata una perdita di € 18.971.803.

La perdita dell’esercizio 2021/22 costituisce la terza perdita consecutiva, che ha riguardato stagioni colpite dalla pandemia Covid-19.

I ricavi della produzione sono diminuiti del 22,8% e i costi della produzione sono aumentati del 21,4%.

Come l’esercizio precedente il costo del lavoro allargato (personale + ammortamenti) è stato superiore al fatturato netto, rendendo “vitale” il realizzo delle plusvalenze, che nel 2021/22 sono risultate insufficienti.

La strategia del Napoli, nell’ottica di una società commerciale, che si basa sul Player Trading,  privilegia l’investimento in calciatori, per la successiva rivendita, trascurando l’investimento in infrastrutture sportive, basti pensare alla cifra investita in calciatori dal 2009/10 ha raggiunto la cifra di € 965 milioni.

Nel bilancio 2021/22 risulta contabilizzato valido per la stagione 2022/23 l’acquisto di Kvaratskhelia Khvicha dal  Sapekhburto K'Lubi Dinamo Batumi Ltd. per € 11.500.000.

Nel 2020/21 risultava come investimento l’acquisto dal LOSC Lille di Osimhen, con una parziale contropartita in calciatori del Napoli.

Il bilancio 2021/22, del Napoli mostra elevate disponibilità liquide per € 107.822.204, e il patrimonio netto risulta positivo ancor, grazie alla creazione della riserva di rivalutazione, determinata dalla rivalutazione del marchio.

Dal punto di vista sportivo, nella stagione sportiva 2021/22, il Napoli è giunto terzo in campionato, con 79 punti (5° con 77 punti nella stagione sportiva 2020/21).

In Coppa Italia ha perso agli ottavi con la Fiorentina (nel 2020/21 ha perso la semifinale con l’Atalanta).

Nella competizione UEFA Europa League 2021/22, il Napoli è stato eliminato negli spareggi dal Barcellona. Nella competizione UEFA Europa League 2020/21, il Napoli è stato eliminato ai sedicesimi dal Granada.

La continuità aziendale.

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti attenzionati dall’ UEFA.

Gli amministratori hanno redatto il bilancio nella prospettiva della continuazione dell’attività.

La Società di Revisione Ria Grant Thornton S.p.A. è giunta ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale.

Per quanto riguarda la verifica del presupposto della continuità aziendale, nella Relazione del Collegio Sindacale, in base al principio di revisione 570, è scritto che l’operato della direzione è stato adeguato e “non foriero di criticità in un ragionevole orizzonte temporale di riferimento”, “anche alla luce delle problematiche del COVID-19 e senza che si sia reso necessario fare ricorso ai provvedimenti normativi adottati in materia di continuità. “

La struttura dell’attivo.

Il totale dell’attivo risulta diminuito ed ammonta € 355,18 milioni (€ 417,78 milioni nel 2020/21). Il 47,8% delle attività è costituito da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 389.428 (€ 473.911 nel 2020/21), e non includono infrastrutture sportive.

Tra le immobilizzazioni immateriali l’avviamento risulta completamente ammortizzato. L’avviamento aveva un costo storico di € 19.538.462. Negli esercizi precedenti, l’avviamento era stato iscritto, con il consenso del Collegio Sindacale, per l’ammontare effettivamente pagato a tale titolo nell’ambito dell’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. Il costo è stato ammortizzato considerando un periodo di recupero pari a dieci anni e l’ammortamento è stato completato il 30 giugno 2016.

La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”, compresa tra le immobilizzazioni immateriali, fu rivalutata. Il marchio al 30 giugno 2020 era pari a zero, dopo la rivalutazione effettuata nel 2021, il valore iscritto in bilancio al 30 giugno 2021 è stato pari ad euro 75.000.000.

Il 30 giugno 2022 tale voce è diminuita a € 71.250.000 a causa dell’ammortamento effettuato.

Nel 2019-20, tale voce risultava totalmente ammortizzata, con un costo storico di € 13.171.218 e riguardava l’acquisto dei marchi sociali, della denominazione e altri segni distintivi, dei trofei ed agli oneri accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A..

Gli amministratori rivalutarono il marchio SSCN, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 110 del D.L. 104/2020, convertito con modifiche nella L. 126/2020. Per stimare l’importo del valore economico del marchio secondo i principi di ragionevolezza, prudenza e dimostrabilità, fu conferito l’incarico a un professionista indipendente Docente Universitario, al fine di evitare rischi di sopravvalutazione con ingiustificato incremento di patrimonio netto.

La società si avvalse della facoltà prevista dalla norma anche dal punto di vista fiscale.

Gli amministratori accantonarono l’imposta sostitutiva del 3% del maggior valore iscritto in bilancio.

L’attivo circolante, pari a € 183.227.457 (€ 215.307.526 nel 2020/21) rappresenta circa il 51,6% dell’attivo e le notevoli disponibilità liquide, pari a € 107.822.204 (€ 95.758.050 nel 2020/21), incidono per il 30,4% sul totale dell’attivo. La parte non corrente dell’attivo circolante rappresentata a i Crediti verso enti-settore specifico oltre 12 mesi è di circa € 5.701.274 (€ 26.500.000 nel 2020/21), pertanto il capitale circolante netto è positivo per circa € 4,2 milioni (-€ 5,87 milioni nel 2020/21).

I crediti verso la controllante Filmauro S.r.l., pari a € 15.420.449 (€ 12.773.444nel 2020/21), riguardano prevalentemente il credito da consolidato fiscale per € 15.195.650.

I nuovi OIC hanno permesso di evidenziare i crediti verso società facenti capo alla stessa Capogruppo per Euro 195.613 (€ 192.310 nel 2020/21). Tali crediti riguardano Cinema Europa Srl per Euro 24.142; Olimpia 80 Immobiliare Srl per Euro 155.894; Auro Servizi Srl per Euro 13.416.

Il Valore della Rosa.

Nel bilancio gli Amministratori del Napoli hanno tenuto a precisare che l’elenco dei diritti riportato nel prospetto relative alle movimentazioni dei diritti alle prestazioni dei calciatori “si riferisce solo a quelli acquisiti a titolo oneroso”,

I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 97.746.501 (€ 126.093.178 nel 2020/21). Il decremento di € 27.865.937 è dovuto a investimenti per € 49,62 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo di € 7,4 milioni, ammortamenti per € 70,58 milioni (€ 111,46 milioni nel 2020/21).

Dal 2009/10 risultano investimenti complessivi nell’acquisto di calciatori per circa € 965 milioni. Trattasi di un importo notevole, pari all’investimento in uno stadio moderno a livello dei grandi club europei.

Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono ammortizzati “a quote decrescenti”. Pertanto la maggior parte dell’ammortamento è concentrato nel cosiddetto “periodo protetto”, che ha una durata di due anni per i calciatori acquistati con 28 anni compiuti, e di tre anni per i calciatori con meno di 28 anni all’atto della sottoscrizione del contratto. L’ammortamento “a quote decrescenti” permette di limitare l’esposizione in bilancio di ingenti minusvalenze, successivamente al termine del “periodo protetto”. 

Le aliquote evidenziate in bilancio risultano dalla seguente tabella:


Tra gli acquisti effettuati registrati nel bilancio 2021/22 spiccano: Zambo Anguissa Andrè Frank (Fulham Football Club Limited) per € 16.000.000 con data inizio primo contratto 01.07.2022; Olivera Miramontes Mathias (Getafe Club de Futbol) per € 16.500.000 con data inizio primo contratto 01.07.2022 e Kvaratskhelia Khvicha (Sapekhburto K'Lubi Dinamo Batumi Ltd) per € 11.500.000 con data inizio primo contratto 01.07.2022.

Tra le cessioni nella tabella delle movimentazioni dei diritti pluriennali spiccano: Ciciretti Amato (Pordenone Calcio S.r.l.); Manolas Konstantios (Olympiacos F.C.) e Milik Arkadiusz (Olympique de Marseille).

Al 30 giugno 2022 il calciatore col valore contabile residuo più elevato risulta Osimhen con € 22.907.045.

Dopo la chiusura dell’esercizio il Napoli ha effettuato l’acquisto di diritti pluriennali alle prestazioni calciatori per € 57 milioni e acquisizioni di prestiti per € 3,5 milioni.

Inoltre il club partenopeo ha effettuato delle cessioni a titolo definitivo realizzando plusvalenze per a Euro 68,8 milioni e cessioni temporanee per Euro 2,6 milioni. Parallelamente, la Società ha concluso acquisizioni di diritti alle prestazioni di calciatori a titolo definitivo per Euro 57 milioni e acquisizioni temporanee per Euro 3,5 milioni.

Secondo gli Amministratori, come nell’esercizio precedente, “il settore giovanile continua a rappresentare un asset ritenuto strategico ai fini della crescita del patrimonio aziendale, sul quale la società pone sempre di più una particolare attenzione per l'implementazione e lo sviluppo del potenziale sportivo della prima squadra”.  In tale ottica sono stati destinati investimenti in linea con gli obiettivi.

Il Patrimonio Netto.

L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”, al punto 69.01 richiede che il Patrimonio Netto del richiedente la licenza evidenziato nel proprio bilancio annuale o nel bilancio intermedio debba essere: positivo; oppure migliorato del 10% o più rispetto al 31 dicembre precedente. Al 30.06.2022 SSC Napoli Spa non ha problemi per adempiere a questa regola.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 68.830.581 (€ 140.259.283 nel 2020/21). Rispetto al 30 giugno 2021, risulta diminuito di € 71,4 milioni, ossia del 50,8%.

La variazione è dovuta alle riserve di rivalutazione diminuite di € 19.477.500, e al risultato netto dell’esercizio, in perdita per € 51.951.202.

Da evidenziare che la società SSC Napoli Spa ha ritenuto di non procedere all’affrancamento fiscale del valore rivalutato, pertanto nel 2021/22, è stato rilevato lo storno del debito verso l’erario per l’imposta sostitutiva, iscritta al 30 giugno 2021. La Riserva di rivalutazione era stata costituita nel 2020/21 dal valore della rivalutazione del marchio SSCN per € 75.000.000 al netto dell’imposta sostitutiva del 3%.

Il capitale sociale pari a € 501.000 è interamente sottoscritto e versato ed è suddiviso in n. 501 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1.000 cadauna. La società Filmauro S.r.l. possiede n. 500 azioni e il Signor Aurelio De Laurentiis possiede n. 1 azione.

I mezzi propri finanziano il 19,4% del totale delle attività, ma risulta inferiore al valore netto dei diritti pluriennali.

La struttura delle Passività.

Fino al bilancio 2018/19, il bilancio del Napoli, rispetto ad altri bilanci di squadre di calcio, si differenziava per il fatto che esponeva la voce ratei e risconti passivi con un importo molto basso (€ 10.500 nel 2018-2019), in altre parole, non necessitava di finanziare le attività in corso, con i mezzi finanziari forniti dai ricavi della stagione sportiva successiva, come ad esempio una campagna abbonamenti anticipata

I debiti nella voce acconti, pari a € 1.486.933 (€ 9.871.478 nel 2020/21), sono evidenziate le fatturazioni anticipate di proventi la cui competenza economica ricade negli esercizi successivi. Tra cui, gli acconti per sponsorizzazioni e licenze della stagione 2022/2023 per Euro 1.485.000.

Il totale della voce “debiti” è pari a € 258.967.135 (€ 254.730.822 nel 2020/21) e risulta in aumento dell’1,7%.

L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore Specifico per € 97.326.986 (per € 128.345.580 nel 2020/21).

Nel 2021/22 il Napoli ha sottoscritto con UNICREDIT due contratti di finanziamento, assistiti da garanzia rilasciata dalla SACE, di cui il primo per Euro 44.500.000, rimborsabili a far data dal 31 dicembre 2024 ed il secondo per Euro 5.500.000 rimborsabili a far data dal 31 marzo 2024.

Il primo finanziamento i 45.000.000 prevede un tasso fisso dello 0,75%; il secondo finanziamento di € 5.500.000 prevede un tasso fisso dello 0,75%.

Nel 2021-2022 i debiti bancari ammontano a € 51.970.131. L’ammontare in scadenza oltre 12 mesi, commissione SACE compresa, è pari a Euro 51.614.070

I debiti verso la controllante pari a € 861.712 (€ 6.724.933 nel 2020/21), riguardano per Euro 694.655 debiti verso Filmauro per Iva di Gruppo e per Euro 167.031 (€76.100 nel 2020/21) debiti commerciali ed € 26 (€ zero nel 2020/21) come debiti diversi.

I debiti verso fornitori ammontano ad € 42.278.897 (nel 2020/21: € 44.929.143), di cui € 18.787.165 verso fornitori nazionali.

I nuovi principi contabili OIC hanno permettono di evidenziare i debiti verso imprese sottoposte al controllo della controllante per Euro 780.800 (€268.227 nel 2020/21), di cui € 24.400 verso Cineservices srl e Auro Servizi S.r.l. per € 756.400.

I debiti finanziano circa il 72,9% dell’attivo (61% nel 2020/21).

Nel bilancio 2021/22 la voce ratei e risconti passivi è valorizzata per € 5.340 (€ 5.576.474 nel 2020/21).

La Posizione Finanziaria Netta.

Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”) nell’allegato J al punto j.6.1 esplicita il concetto del “Rapporto di indebitamento sostenibile” (“Sustainable debt ratio”), ossia alla fine del periodo di riferimento, l'indebitamento netto del licenziatario (diminuito dell'importo direttamente attribuibile alla costruzione e/o modifica sostanziale dello stadio e/o di strutture di allenamento) deve essere inferiore a tre volte

- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento e di quello immediatamente precedente

Il CFCB, può considerare:

i. Grado di leva finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e alle attività sottostanti;

ii. Redditività e copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito netto;

iii. Adeguatezza dei flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso del capitale del debito netto.

Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto

La posizione finanziaria netta è negativa per € 7.3 milioni (€ 95,76 milioni nel 2020/21).

Nel 2021/22 sono evidenziati, dopo molti anni, i debiti finanziari.

I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 34.274.78 (€73.332.496 nel 2020/21). Il maggior credito riguarda il Parma per Inglese per la cifra di Euro 9.000.000, seguito dal Torino per Verdi per la cifra di € 7.000.000 e la Roma per Diawara con € 4.800.000; Per le società estere, l’Olimyque Marseille per Milik deve ancora 500.000 di Eur; l’Olympiacos F.C. per Manolas Konstantinos deve € 1.200.000.

Mentre il credito verso LOSC Lille riguarda Manzi per € 11.752; Liguori per € 21.117 e Ciro Palmieri per € 17.456.

I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 97.326.986 (€ 128.345.580 nel 2020/21). Il maggior debito riguarda LOSC Lille per Osimhen per € 29.287.008; Fulham Football Club Limited per Zambo Anguissa Andrè Frank per € 16.171.518; FC Internazionale per Politano per € 9.250.00; AS Roma per Manolas per la cifra di Euro 6.800.000; Getafe Club de Futbol Olivera Miramontes Mathias per € 11.400.000; Sapekhburto K'Lubi Dinamo Batumi Ltd per Kvaratskhelia Khvicha per € 11.068.985.

Al 30.06.2022, il Napoli evidenzia debiti tributari non correnti per € 113.929 esigibili oltre l’esercizio successivo.

Tali importi, rappresentano la quota di ritenute operate sui redditi dei lavoratori dipendenti che l’art.97 del DL n.104/2020 convertito in Legge n.126/2020, “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia” ha permesso di rateizzare oltre l’esercizio successivo; pertanto, nel 2021/22, il club partenopeo non ha problemi per quanto riguarda il “net debt” ai fini del Fair Play Finanziario.

Al 30.06.2022, non emergono debiti finanziari per lo stadio e/o infrastrutture sportive.

I Debiti con dipendenti, fisco ed Enti Previdenziali.

I debiti verso il personaleper retribuzioni ammontano a circa € 10.231.209 (€12.687.143 2020/21). I debiti verso il personale per rateo 13° mensilità sono pari a € 57.160 (€ 48.696 nel 2020/21).

Esistono debiti verso il personale per competenze maturate e non liquidate per € 3.689.504 (€ 298.230 nel 2020/21).

I debiti per imposte differite iscritti tra i fondi rischi sono pari a circa € 24.540.018 (€ 13.172.416 nel 2020/21) e rappresentano un debito tributario per “fiscalità latente” per differimento delle imposte dovute sulle plusvalenze realizzate, per espressa previsione normativa.

I debiti tributari complessivi ammontano a € 44.824.575 (€46.894.959nel 2020/21), di cui le Ritenute su retribuzioni lavoratori. dipendenti e assimilati - rateizzate ammontano a € 44.056.233

Tra gli altri fondi e rischi pari a € 2.145. 373 figurano: Contenziosi personale dip. Per Euro 19.481; Contenziosi legali per Euro 1.440.480 e Rischi diversi per Euro 685.412.

Gli amministratori hanno dichiarato che non sussistono debiti scaduti e non pagati.

Il Napoli ha usufruito della possibilità, prevista dai provvedimenti legislativi assunti dal Governo in contrasto all’emergenza sanitaria Covid-19 per rateizzare.

Per il contenzioso civile gli amministratori hanno dichiarato che non possano derivare significative passività.

Anche per i debiti verso Istituti previdenziali, pari a € 3.126.865 (€ 2.111.896 nel 2020/21), gli Amministratori hanno scritto che non si segnalano debiti scaduti e non pagati

Grazie ai provvedimenti legislativi assunti dal Governo in contrasto all’emergenza sanitaria Covid-19, si è potuto diluire nel tempo i versamenti dei contributi previdenziali dovuti sui redditi dei lavoratori dipendenti.

LA QUESTIONE OSIMHEN

Nel Bilancio è scritto che sono in corso indagini della Procura della Repubblica legate al trasferimento nell’anno 2020, di Victor Osimhen dal Losc Lille, su impulso delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Giudiziario di Lille (Francia) a carico di persone legate alla precedente proprietà del Losc Lille.

La società ritiene, sulla base delle indicazioni fornite dai propri consulenti, che non sussistono, ad oggi, passività potenziali derivanti dal procedimento in corso.

Nello scambio con il club francese LOSC Lille fu acquistato Osimhen e furono ceduti Manzi Claudio, Orestīs Karnezīs; Palmieri Ciro per € 7.026.349 e Luigi Liguori per complessivi € 14.327.657 con plusvalenze per complessive per € 12.921.014.

In precedenza il Napoli acquistò Palmieri Ciro e Liguori Luigi a parametro zero.La cessione al Losc Lille permise di realizzare plusvalenze, precisamente Palmieri Ciro per € 7.026.349 e Liguori Luigi per euro 4.071.247

Orestīs Karnezīs fu cedeuto al LOSC Lille per € 5.128.205, con una plusvalenza di € 4.928.205.

Manzi Claudio fu ceduto al LOSC Lille per € 4.021.762 con una plusvalenza di € 4.021.562;

Il sito web Transfermarkt riporta anche la cessione di Luigi Liguori al LOSC Lille, il 20.09.2020, per € 4 milioni. Il sito web Transfermarkt riporta anche la cessione di Luigi Liguori al LOSC Lille, il 20.09.2020, per € 4 milioni.

Il sito web Transfermarkt riporta anche la cessione di Ciro Palmieri per       7,00 mln €.

Il Rendiconto Finanziario.


L’incremento di disponibilità liquide è stato pari a € 12,06 milioni. Tale incremento è stato determinato da flussi di cassa della gestione corrente positivi per € 21.806.352, da deflussi di cassa generati dalla gestione degli investimenti che hanno assorbito € 42.234.829 e da afflussi dell’attività di finanziamento per € 32.492.631. 

Tra i flussi di cassa della gestione corrente risulta che l’autofinanziamento economico ha generato flussi positivi per € 10.769.046 e le variazioni del capitale circolante netto hanno generato flussi negativi per € 9.183.391 e le altre rettifiche hanno generato flussi positivi per € 20.697.557.

Sull’attività di investimento ha influito l’incremento dei diritti pluriennali prestazioni calciatori che ha comportato deflussi di cassa pari a 52.389.540, finanziato in parte da disinvestimenti per € 10.156.540.

La Gestione Economica.

I costi della produzione, pari a 241.171.517 (€ 306.643.672 nel 2020/21), sono superiori rispetto al valore della produzione, che è pari a 175.995.109 (228.097.847 nel 2020/21), determinando una differenza negativa per € 65.176.408 (-€ 78.545.825 nel 2020/21; -€ 20.118.708 nel 2019/20).

Il valore della produzione, comprensivo delle plusvalenze, diminuisce del 22,8%; mentre i costi della produzione aumentano del 21,4%.

In sintesi, il Napoli, nel periodo 2021-22, ha speso in misura superiore rispetto a quanto abbia guadagnato, a causa della crescita dei costi della prosuzione superiore q quella dei ricavi

Nell’ultimo triennio si può affermare che l’impatto del Covid sul modello di gestione economica del Napoli è stato rilevante.

Il trend storico mostra che dal 2012-2013 al 2019-20 il Napoli aveva adeguato il livello di alcuni costi al valore della produzione e non al valore del fatturato netto. Nel 2016-2017, sembrava che il volume dei costi si fosse, invece, adeguato anche al livello del fatturato netto non considerando i proventi eccezionali contenuti nel valore della produzione, rappresentati dalle plusvalenze. Tuttavia alcuni costi si mostrano “rigidi” nella fase calante del rendimento sportivo, per via della durata pluriennale dei contratti, a meno che si proceda allo “smobilizzo”.  

Il grafico mostra e sembra rafforzare la considerazione fatta.  

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del valore della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005, è del 16,55%, ciò significa che il valore della produzione dal 2005 è cresciuto in media del 16,55% circa all’anno. Il CAGR del valore della produzione negli ultimi 5 anni è negativo del 4%.

Occorre ribadire che per essere competitivi a certi livelli, alcuni costi, come quelli del personale, diventano “rigidi”, almeno nel breve termine.

I costi della produzione, pari a 241.171.517 (nel 2020/21: 306.643.672), rispetto all’anno precedente, aumentano del 21,4% circa.

A confermare la tesi della rigidità di alcuni costi, una volta raggiunti determinati livelli, è il fatto che i costi della produzione hanno seguito una fase di continua crescita tranne l’esercizio 2014/2015, in cui hanno registrato un rallentamento, per poi continuare ad aumentare negli esercizi successivi fino al 2021/22.

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), dei costi della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 15,68%, mentre negli ultimi 5 anni è dell’ 1,9%.

Il principale costo della produzione è quello del personale. Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), del costo del personale, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 15,48%, mentre negli ultimi 5 anni è del 1,97%.

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), degli ammortamenti, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 17,72%, mentre negli ultimi 5 anni è del 2,78%.

I Ricavi.

Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta l’87,2% (76,48% nel 2020/21) del valore della produzione, mentre le plusvalenze, i ricavi da cessione temporanea calciatori e gli altri proventi derivanti dalla gestione calciatori rappresentano il 7.27% (23,5% nel 2020/21) del valore della produzione.

I Ricavi da gare a causa della riapertura dello stadio sono aumentati di € 12.070.174, da € 39.148 a € 12.109.322. L’incidenza di tale voce sul valore della produzione e pari al 6,88%. Nell’esercizio precedente a causa della pandemia COVID, le competizioni si svolsero con gli stadi a “porte chiuse”. La voce relative alle Gare Campionato ammonta a € 9.981.410; Gare Coppe Internazionali a €2.005.582; Gare Coppa Italia 18.654 e Altre gare - amichevoli 62.598

Gli abbonamenti riportano ricavi per € 41.078.

Per l’esercizio 2021/22 non era stata avviata la campagna abbonamenti e, per il perdurare dell’emergenza COVID-19.

I ricavi commerciali hanno registrato complessivamente un decremento del 3,8%, passando da € 38,75 milioni a € 37,27 milioni. Tali ricavi incidono per il 21,7% sul valore della produzione.

I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 30.559.479 (€ 32.428.453 nel 2020/21), registrano un decremento di € 1.868.974 pari al 5,8%.

Nella ‘esercizio precedente tale voce aveva beneficiato dei ricavi correlati alle partite della stagione sportiva 2019-2020 disputate a luglio e agosto 2020, per l’importo di Euro 6.794.498.

Gli Sponsor ufficiali hanno contribuito con € 10.865.230 (€ 9.152.170 nel 2020/21). Il contributo dello Sponsor tecnico diminuisce da € 3.839.143 a € 100.000. Gli Sponsor istituzionali hanno contribuito con € 8.071.667 (€ 10.684.791 nel 2020/21), i Partner commerciali con € 3.625.781 (€ 3.065.009 nel 2020/21) e le Altre sponsorizzazioni con € 6.563.401 (€ 5.055.461 nel 2020/21). Nel 2021/22 figurano anche i “Regional Sponsor” con € 550.736 (€ 631.579 nel 2020/21).

Gli altri proventi pubblicitari registrano un incremento del 22,2% e ammontano a € 143.500 (€ 117.455 nel 2020/21) e si riferiscono a ricavi derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari posizionati all’interno di prodotti editoriali e multimediali commercializzati nell’esercizio.

Nel bilancio 2021/22, i Proventi commerciali e royalties aumentano di 367.983 Euro, passando da € 6.200.590 a € 6.568.573. In particolare i proventi da licensing diminuiscono da € 2.731.040 a € 591.236. Tale voce si riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento del marchio “SSC Napoli”. I Proventi da merchandising risultano pari a € 5.893.826 (€ 3.334.770 nel 2020/21).

La voce “Proventi vari” ammonta a € 1.877.250 (€ 1.583.008 nel 2020/21) e riguarda i proventi radiofonici per € 488.000 e i proventi da sfruttamento dei diritti d'immagine per € 1.389.250 (€ 997.903 nel 2020/21).

I Proventi da cessioni diritti radiotelevisivi, diminuiscono di € 33.847.949 e risultano pari a € 89.847.745, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 123.695.694. L’incidenza sul valore della produzione è del 51,1%. La diminuzione è stata del 27,4% per la contabilizzazione per competenza nel 2020-2021 delle partite del 2019-2020 spostate.

L’incidenza maggiore dell’esercizio precedente era una delle conseguenze della Pandemia COVID-19, dovuto alla disputa di 5 partite casalinghe della stagione sportiva 2019-2020 a luglio e agosto 2020 e contabilizzate per competenza nell’esercizio 2020-2021.

Nel 2019/20, tra i risconti passivi è stata allocata la cifra di € 22.874.786 per le partite della stagione sportiva 2020/2120 disputate a luglio e agosto 2020, precisamente € 19.383.910 per il campionato di Serie A ed € 3.490.875 per la Champions League.

I ricavi relativi alle competizioni UEFA aumentano di Euro 1.249.408, da € 17.797.225 a € 16.547.817.

I diritti TV nazionali diminuiscono di € 32.598.541, da € 100.466.140 a € 67.847.599.

I diritti Tv per le amichevoli hanno fruttato € 132.869 (€ 102.329 nel 2020/21). Gli altri proventi TV ammontano a € 5.000.000 (€ 5.350.000 nel 2020/21).

Il grafico seguente mostra la dipendenza del fatturato netto dai diritti TV che nel 2021/22 è del 58.5%. Dal 2010/11 è sempre stata superiore al 50%.


Il Player Trading.

Nel 2021/22 il risultato del Player Trading è negativo per 57,7 milioni di Euro, in altre parole, il risultato della gestione economica relativa ai trasferimenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori non è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti, che a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, sono calcolati sulla base di piani di ammortamento a quote decrescenti, correlati all’intera durata contrattuale dei singoli rapporti.

Nel 2020-2021 la gestione del Player Trading è risultata negativa per 60,4 milioni di Euro.

Nel 2019-2020 la gestione del Player Trading è risultata negativa per 22,5 milioni.

Nel 2018-2019 la gestione del Player Trading è risultata positiva per € 10,12 milioni, grazie alla plusvalenza di Jorginho (€ 59.730.000) e Hamsik (€ 19.996.869).

 Duvan Zapata (€ 19.735.530).

Nel 2017-2018 la gestione del Player Trading è risultata negativa per € 33,35 milioni.

Nel 2016-2017 la gestione del Player Trading era risultata positiva per € 30,45 milioni, grazie alla plusvalenza di Higuain.

Nel 2015-2016 la gestione del Player Trading è risultata negativa per € 38,5 milioni.

Nel 2014-2015 la gestione del Player Trading è stata negativa per € 34,1 milioni.

Nel 2013-2014, grazie alla plusvalenza di Cavani, la gestione del Player Trading è risultata positiva per € 3,88 milioni.

Le Plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 10.792.854 (€ 48.743.167 nel 2020/21) e incidono sul valore della produzione per il 6,1%.

L’importo delle plusvalenze ha riguardato Tutino Gennaro, ceduto al Parma, con una plusvalenza di € 5.000.000; Machach Zinedine con una plusvalenza di € 1.000.000 oltre ai bonus maturati per Allan Marques Loureiro;Gaetano Gianluca ; Chiriches Vlad  Vinicius Carlos Luperto Sebastiano  

 Anastasio Armando; Sepe Luigi; Verdi Simone.

Sono stati rilevati Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori per un Totale di 8.656.540 (€ 4.817.629 nel 2020/21), riguardano: Arkadiusz K. MILIK (Olimpique de Marseille) per € 5.566.540 il premio sempre per Arkadiusz K. MILIK (Olimpique de Marseille) per € 2.500.000; Karim ZEDADKA (Royale Charleroi Sporting Club) per € 100.000; Gianluca GAETANO (U.S. Cremonese S.p.A.) per € 90.000; Amin YOUNES (Eintracht Frankfurt Fussball AG) per € 100.000; Sebastiano LUPERTO (Empoli FCB S.p.A.) per € 300.000.

La voce relativa agli ammortamenti dei diritti alle prestazioni sportive pluriennali dei calciatori ammonta a € 70.579.676, mentre nel precedente esercizio era pari a € 111.406.31, evidenziando un decremento del 36,6%. Gli ammortamenti, rispetto al 2012-2013, risultano comunque nettamente superiori, poiché, allora, erano pari a € 35.633.137.

I Costi.

I costi del personale sono diminuiti del 15,7%, da € 154.552.825 a 130.352.802. In nota integrativa è scritto che il totale dei compensi corrisposti ai tesserati è pari a circa il 96% del totale dei compensi corrisposti al personale dipendente.

La voce salari e stipendi del personale tesserato è diminuita di23.987.498 (+€ 12.965.938 nel 2020-21; -€ 6.893.333 nel 2019-20; +€ 16.715.615 nel 2018-19; +€ 18.092.640 nel 2017/18; + € 14.357.475 nel 2016-17), da € 149.384.990 a125.397.492.

I compensi contrattuali allenatori aumentano di € 2.296.837, da € 4.341.274 ad € 6.638.111 ed incidono per il 5,1% (2,8% nel 2020/21) sul costo totale del personale.

I compensi contrattuali calciatori diminuiscono di € 25.041.751, da 134.732.022 ad 109.690.271.

I compensi contrattuali calciatori ella parte variabile legata ai risultati sportivi, diminuiscono di € 2.429.961, da 6.018.133 ad 3.588.172.

Gli altri costi del personale, aumentano del 510,3%, da € 1.036.194 a € 553.451.  

Il numero medio dei dipendenti nel 2021/22 è stato di 113,49 (110,47 nel 2020/21), di cui 38,33 calciatori (35,08 nel 2020/21).

L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto, ai fini del Fair Play Finanziario, è del 84,9%, mentre, l’incidenza sul valore della produzione è del 76,48%.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Nell’effettuare la valutazione per una determinata stagione sportiva da disputarsi si considera per il Costo del Lavoro Allargato il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.

Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore risulterebbe di 0,894.

Gli ammortamenti e le svalutazioni totali sono diminuiti del 33,9%.

I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 3.852.647 (€ 4.182.834 nel 2020/21).

L’importo maggiore riguarda le locazioni operative per 2.158.076 (€ 2.684.630 nel 2020/21), seguito dall’affitto centro tecnico, campi sportivi e concessione uso stadio per € 1.300.411 (€ 1.325.411 nel 2020/21).

I Costi per prestazioni di servizi registrano un decremento di circa il 25,3% (+4% nel 2020/21) ed ammontano a € 16.672.044 (€ 22.323.526 nel 2020/21).

Il decremento è stato causato soprattutto dal decremento dei costi specifici tecnici.

I costi specifici tecnici (scouting e gestione tecnica per la produzione TV), diminuiscono di 8.172.454 da € 12.915.28154 a € 4.742.827. Nella voce “Costi Specifici Tecnici”, in genere, sono inclusi anche i compensi corrisposti agli agenti, per consulenze tecnico sportive rese da terzi in fase di contrattualizzazione e costi per l’osservazione di calciatori.

Il compenso agli amministratori ammonta a 2.354.600 (2.250.600 nel 2020/21) e risulta aumentato.

La tabella seguente mostra l’evoluzione nel tempo del risultato di esercizio e del compenso agli amministratori, che complessivamente ha superato l’aggregato dei risultati netti di esercizio dal 2004/2005 che è negativo per € 1.093.163.


La regola della stabilità.

Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019-2020 e 2020-2021

I nuovi requisiti di stabilità sono un'evoluzione dei requisiti del pareggio di bilancio (“Break-even rule”).

 

Il risultato prima delle imposte 2021-2022 risulta negativo per € 65.572.629.

Il risultato prima delle imposte 2020-2021 risulta negativo per € 77.948.091.

Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo per € 19.745.086.

Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta positivo per € 47.846.735.

In ogni caso, la somma algebrica dei risultati prima delle imposte per gli esercizi 2019, 2020, 2021 e 2022 risulta negativa € 115.419.071; pertanto, bisognerebbe approfondire l’entità dei costi non rilevanti e l’entità dell'impatto finanziario negativo del COVID-19.

Inoltre, si deve considerare che il regolamento permette di escludere alcuni costi come quelli riguardanti il settore giovanile.

Conclusioni.

Gli Amministratori ritengono che, “con riferimento all’evoluzione futura è possibile ritenere che, nonostante le gravi difficoltà del settore di appartenenza, la SSCN sarà comunque in grado di fronteggiare le necessità finanziarie che si potrebbero presentare nel corso dell’esercizio 2022/2023; ciò grazie alla corrente disponibilità di patrimonio e di risorse di cassa”.

Nel 2022/23 il Napoli disputerà la Uefa Champions League, gli amministratori hanno scritto che il Napoli punterà a rafforzare le iniziative rivolte al potenziamento della prima squadra e del settore giovanile, mantenendo inalterata la filosofia dell'investimento sostenibile capace di dare frutti nel tempo.

Gli Amministratori hanno scritto che “si può ragionevolmente ipotizzare che l’andamento economico della Società a fine periodo possa esprimere sostenibilità ed equilibrio garantendo pertanto l’integrità del patrimonio netto della stessa”.

In effetti per il 2022/23 la scelta tecnica di rinnovare l’organico, con la conseguente riduzione del costo del personale, appare vincente sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista economico


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