Luca Marotta
Nel 2021/22 il Napoli ha fatto ricorso all’indebitamento
bancario sottoscrivendo due finanziamenti di UNICREDIT garantiti da SACE per un
importo complessivo di 50 milioni di Euro.
L’esercizio precedente si era chiuso con una perdita di €
58.941.765 e nel 2019/20 si era registrata una perdita di € 18.971.803.
La perdita dell’esercizio 2021/22 costituisce la terza perdita consecutiva, che ha riguardato stagioni
colpite dalla pandemia Covid-19.
I ricavi della produzione sono diminuiti
del 22,8% e i costi della produzione sono aumentati del 21,4%.
Come l’esercizio precedente il costo del lavoro allargato
(personale + ammortamenti) è stato superiore al fatturato netto, rendendo
“vitale” il realizzo delle plusvalenze, che nel 2021/22 sono risultate insufficienti.
La strategia del Napoli, nell’ottica di una società
commerciale, che si basa sul Player Trading, privilegia l’investimento in
calciatori, per la successiva rivendita, trascurando l’investimento in
infrastrutture sportive, basti pensare alla cifra investita in calciatori dal
2009/10 ha raggiunto la cifra di € 965 milioni.
Nel bilancio 2021/22 risulta contabilizzato valido per la
stagione 2022/23 l’acquisto di Kvaratskhelia Khvicha dal Sapekhburto K'Lubi Dinamo Batumi Ltd. per €
11.500.000.
Nel 2020/21 risultava come investimento l’acquisto dal LOSC
Lille di Osimhen, con una parziale contropartita in calciatori del Napoli.
Il bilancio 2021/22, del Napoli mostra elevate disponibilità
liquide per € 107.822.204, e il patrimonio netto risulta positivo ancor, grazie
alla creazione della riserva di rivalutazione, determinata dalla rivalutazione
del marchio.
Dal punto di vista sportivo,
nella stagione sportiva 2021/22, il Napoli è giunto terzo in campionato, con 79
punti (5° con 77 punti nella stagione sportiva 2020/21).
In Coppa Italia ha perso agli ottavi con la Fiorentina (nel 2020/21
ha perso la semifinale con l’Atalanta).
Nella competizione UEFA Europa League 2021/22, il Napoli è
stato eliminato negli spareggi dal Barcellona. Nella competizione UEFA Europa
League 2020/21, il Napoli è stato eliminato ai sedicesimi dal Granada.
La continuità
aziendale.
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine
dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e
quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti attenzionati
dall’ UEFA.
Gli
amministratori hanno redatto il bilancio nella prospettiva della continuazione
dell’attività.
La Società di Revisione Ria Grant Thornton S.p.A. è giunta
ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli
amministratori del presupposto della continuità aziendale.
Per quanto riguarda la verifica del presupposto della
continuità aziendale, nella Relazione del Collegio Sindacale, in base al
principio di revisione 570, è scritto che l’operato della direzione è stato
adeguato e “non foriero di criticità in un ragionevole orizzonte temporale di
riferimento”, “anche alla luce delle problematiche del COVID-19 e senza che si
sia reso necessario fare ricorso ai provvedimenti normativi adottati in materia
di continuità. “
La struttura
dell’attivo.
Il totale dell’attivo risulta diminuito ed ammonta € 355,18 milioni (€ 417,78 milioni nel 2020/21). Il 47,8% delle attività è costituito da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 389.428 (€ 473.911 nel 2020/21), e non includono infrastrutture sportive.
Tra le immobilizzazioni
immateriali l’avviamento risulta completamente ammortizzato.
L’avviamento aveva un costo storico di € 19.538.462. Negli esercizi precedenti,
l’avviamento era stato iscritto, con il consenso del Collegio Sindacale, per
l’ammontare effettivamente pagato a tale titolo nell’ambito dell’acquisto del
ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. Il costo è stato
ammortizzato considerando un periodo di recupero pari a dieci anni e
l’ammortamento è stato completato il 30 giugno 2016.
La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”,
compresa tra le immobilizzazioni immateriali, fu rivalutata. Il marchio al 30
giugno 2020 era pari a zero, dopo la rivalutazione effettuata nel 2021, il
valore iscritto in bilancio al 30 giugno 2021 è stato pari ad euro 75.000.000.
Il 30 giugno 2022 tale voce è diminuita a €
Nel 2019-20, tale voce risultava totalmente ammortizzata,
con un costo storico di € 13.171.218 e riguardava l’acquisto dei marchi
sociali, della denominazione e altri segni distintivi, dei trofei ed agli oneri
accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento
della S.S. Calcio Napoli S.p.A..
Gli amministratori rivalutarono il marchio SSCN, ai sensi e
per gli effetti dell’articolo 110 del D.L. 104/2020, convertito con modifiche
nella L. 126/2020. Per stimare l’importo del valore economico del marchio
secondo i principi di ragionevolezza, prudenza e dimostrabilità, fu conferito
l’incarico a un professionista indipendente Docente Universitario, al fine di evitare
rischi di sopravvalutazione con ingiustificato incremento di patrimonio netto.
La società si avvalse della facoltà prevista dalla norma
anche dal punto di vista fiscale.
Gli amministratori accantonarono l’imposta sostitutiva del
3% del maggior valore iscritto in bilancio.
L’attivo circolante, pari a € 183.227.457 (€ 215.307.526 nel
2020/21) rappresenta circa il 51,6% dell’attivo e le notevoli disponibilità
liquide, pari a € 107.822.204 (€ 95.758.050 nel 2020/21),
incidono per il 30,4% sul totale dell’attivo. La parte non corrente
dell’attivo circolante rappresentata a i Crediti verso enti-settore specifico
oltre 12 mesi è di circa € 5.701.274 (€ 26.500.000 nel 2020/21),
pertanto il capitale circolante netto è positivo per circa € 4,2 milioni (-€ 5,87
milioni nel 2020/21).
I
crediti verso la controllante Filmauro S.r.l., pari a € 15.420.449 (€
12.773.444nel 2020/21), riguardano prevalentemente il credito da consolidato
fiscale per € 15.195.650.
I nuovi OIC hanno permesso di evidenziare i crediti verso
società facenti capo alla stessa Capogruppo per Euro 195.613 (€ 192.310 nel 2020/21).
Tali crediti riguardano Cinema Europa Srl per Euro 24.142; Olimpia 80
Immobiliare Srl per Euro 155.894; Auro Servizi Srl per Euro 13.416.
Il Valore della Rosa.
Nel bilancio gli Amministratori del Napoli
hanno tenuto a precisare che l’elenco dei diritti riportato nel prospetto relative
alle movimentazioni dei diritti alle prestazioni dei calciatori “si riferisce
solo a quelli acquisiti a titolo oneroso”,
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 97.746.501 (€ 126.093.178 nel 2020/21). Il decremento di € 27.865.937 è dovuto a investimenti per € 49,62 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo di € 7,4 milioni, ammortamenti per € 70,58 milioni (€ 111,46 milioni nel 2020/21).
Dal 2009/10
risultano investimenti complessivi nell’acquisto di calciatori per circa € 965
milioni. Trattasi di un importo notevole, pari all’investimento in
uno stadio moderno a livello dei grandi club europei.
Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a partire
dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, i
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono ammortizzati “a quote
decrescenti”. Pertanto la maggior parte dell’ammortamento è concentrato
nel cosiddetto “periodo protetto”, che ha una durata di due anni per i
calciatori acquistati con 28 anni compiuti, e di tre anni per i calciatori con
meno di 28 anni all’atto della sottoscrizione del contratto. L’ammortamento “a
quote decrescenti” permette di limitare l’esposizione in bilancio di ingenti
minusvalenze, successivamente al termine del “periodo protetto”.
Le aliquote evidenziate in bilancio risultano dalla seguente
tabella:
Tra
le cessioni nella tabella delle movimentazioni dei diritti pluriennali spiccano: Ciciretti Amato (Pordenone Calcio S.r.l.); Manolas
Konstantios (Olympiacos F.C.) e Milik Arkadiusz (Olympique de Marseille).
Al 30
giugno 2022 il calciatore col valore contabile residuo più elevato risulta Osimhen
con € 22.907.045.
Dopo la chiusura dell’esercizio il Napoli ha effettuato
l’acquisto di diritti pluriennali alle prestazioni calciatori per € 57 milioni
e acquisizioni di prestiti per € 3,5 milioni.
Inoltre
il club partenopeo ha effettuato delle cessioni a titolo definitivo realizzando
plusvalenze per a Euro 68,8 milioni e cessioni temporanee per Euro 2,6 milioni. Parallelamente, la Società ha concluso acquisizioni di diritti alle
prestazioni di calciatori a titolo definitivo per Euro 57 milioni e
acquisizioni temporanee per Euro 3,5 milioni.
Secondo gli Amministratori, come nell’esercizio precedente, “il
settore giovanile continua a rappresentare un asset ritenuto strategico ai fini
della crescita del patrimonio aziendale, sul quale la società pone sempre di
più una particolare attenzione per l'implementazione e lo sviluppo del
potenziale sportivo della prima squadra”.
In tale ottica sono stati destinati investimenti in linea con gli
obiettivi.
Il Patrimonio Netto.
L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and
Financial Sustainability Regulations Edition
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 68.830.581 (€ 140.259.283 nel 2020/21). Rispetto al 30
giugno 2021, risulta diminuito di € 71,4 milioni, ossia del 50,8%.
La
variazione è dovuta alle riserve di rivalutazione diminuite di € 19.477.500, e al risultato netto dell’esercizio, in perdita per € 51.951.202.
Da
evidenziare che la società SSC Napoli Spa ha ritenuto di non procedere
all’affrancamento fiscale del valore rivalutato, pertanto nel 2021/22, è stato rilevato
lo storno del debito verso l’erario per l’imposta sostitutiva, iscritta al 30
giugno 2021. La Riserva di rivalutazione era stata costituita nel 2020/21 dal
valore della rivalutazione del marchio SSCN per € 75.000.000 al netto
dell’imposta sostitutiva del 3%.
Il capitale sociale pari a € 501.000 è interamente
sottoscritto e versato ed è suddiviso in n. 501 azioni ordinarie del valore
nominale di Euro 1.000 cadauna. La società Filmauro S.r.l. possiede n. 500
azioni e il Signor Aurelio De Laurentiis possiede n. 1 azione.
I mezzi propri finanziano il 19,4% del totale delle attività,
ma risulta inferiore al valore netto dei diritti pluriennali.
La struttura delle
Passività.
Fino al bilancio 2018/19, il bilancio del Napoli, rispetto
ad altri bilanci di squadre di calcio, si differenziava per il fatto che esponeva
la voce ratei e risconti passivi con un importo molto basso (€ 10.500 nel 2018-2019),
in altre parole, non necessitava di finanziare le attività in corso, con i
mezzi finanziari forniti dai ricavi della stagione sportiva successiva, come ad
esempio una campagna abbonamenti anticipata
I debiti nella voce acconti, pari a € 1.486.933
(€ 9.871.478 nel 2020/21), sono evidenziate le fatturazioni anticipate di
proventi la cui competenza economica ricade negli esercizi successivi. Tra cui, gli acconti per sponsorizzazioni e licenze
della stagione 2022/2023 per Euro 1.485.000.
Il totale della voce “debiti” è pari a € 258.967.135 (€
254.730.822 nel 2020/21) e risulta in aumento dell’1,7%.
L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore
Specifico per € 97.326.986 (per € 128.345.580 nel 2020/21).
Nel 2021/22
il Napoli ha sottoscritto con UNICREDIT due contratti di finanziamento,
assistiti da garanzia rilasciata dalla SACE, di cui il primo
per Euro 44.500.000, rimborsabili a far data dal 31 dicembre 2024 ed il secondo
per Euro 5.500.000 rimborsabili a far data dal 31 marzo 2024.
Il
primo finanziamento i 45.000.000 prevede un tasso fisso dello 0,75%; il secondo
finanziamento di € 5.500.000 prevede un tasso fisso dello 0,75%.
Nel 2021-2022 i debiti bancari ammontano a € 51.970.131.
L’ammontare in scadenza oltre 12 mesi, commissione SACE compresa, è pari a Euro
51.614.070
I debiti verso la controllante pari a € 861.712 (€ 6.724.933
nel 2020/21), riguardano per Euro 694.655 debiti verso Filmauro per Iva di
Gruppo e per Euro 167.031 (€76.100 nel 2020/21) debiti commerciali ed € 26 (€ zero
nel 2020/21) come debiti diversi.
I debiti verso fornitori ammontano ad € 42.278.897 (nel 2020/21:
€ 44.929.143), di cui € 18.787.165 verso fornitori nazionali.
I nuovi principi contabili OIC hanno permettono di
evidenziare i debiti verso imprese sottoposte al controllo della controllante
per Euro 780.800 (€268.227 nel 2020/21), di cui € 24.400 verso
Cineservices srl e Auro Servizi S.r.l. per € 756.400.
I debiti finanziano circa il 72,9% dell’attivo (61% nel 2020/21).
Nel bilancio 2021/22 la voce ratei e risconti passivi è
valorizzata per € 5.340 (€ 5.576.474 nel 2020/21).
La Posizione
Finanziaria Netta.
Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA
– Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations
Edition
- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento
e di quello immediatamente precedente
Il CFCB, può considerare:
i. Grado di leva
finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e
alle attività sottostanti;
ii. Redditività e
copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito
netto;
iii. Adeguatezza dei
flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso
del capitale del debito netto.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere
superiore al fatturato netto
La posizione finanziaria netta è negativa per € 7.3 milioni (€ 95,76 milioni nel 2020/21).
Nel 2021/22 sono evidenziati, dopo molti anni, i debiti
finanziari.
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a €
34.274.78 (€73.332.496 nel 2020/21). Il maggior credito riguarda il Parma
per Inglese per la cifra di Euro 9.000.000, seguito dal Torino per Verdi per la
cifra di € 7.000.000 e la Roma per Diawara con € 4.800.000; Per le società
estere, l’Olimyque Marseille per Milik deve
ancora 500.000 di Eur; l’Olympiacos F.C. per Manolas
Konstantinos deve € 1.200.000.
Mentre il credito verso LOSC Lille riguarda Manzi per €
11.752; Liguori per € 21.117 e Ciro Palmieri per € 17.456.
I
debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 97.326.986 (€ 128.345.580
nel 2020/21). Il maggior debito riguarda LOSC Lille per Osimhen per € 29.287.008;
Fulham Football Club Limited per Zambo Anguissa Andrè Frank per €
16.171.518; FC Internazionale per Politano per € 9.250.00; AS Roma per Manolas
per la cifra di Euro 6.800.000; Getafe Club de Futbol Olivera Miramontes
Mathias per € 11.400.000; Sapekhburto K'Lubi Dinamo Batumi Ltd per Kvaratskhelia
Khvicha per € 11.068.985.
Al 30.06.2022, il Napoli evidenzia debiti tributari non
correnti per € 113.929 esigibili
oltre l’esercizio successivo.
Tali importi, rappresentano la quota di ritenute operate sui
redditi dei lavoratori dipendenti che l’art.97 del DL n.104/2020 convertito in
Legge n.126/2020, “Misure urgenti per
il sostegno e il rilancio dell’economia” ha permesso di rateizzare
oltre l’esercizio successivo; pertanto, nel 2021/22, il club partenopeo non
ha problemi per quanto riguarda il “net debt” ai fini del Fair Play Finanziario.
Al
30.06.2022, non emergono debiti finanziari per lo stadio e/o infrastrutture
sportive.
I Debiti con
dipendenti, fisco ed Enti Previdenziali.
I debiti verso il personaleper retribuzioni ammontano a circa
€ 10.231.209 (€12.687.143 2020/21). I debiti
verso il personale per rateo 13° mensilità sono pari a € 57.160 (€ 48.696 nel
2020/21).
Esistono debiti verso il personale per competenze maturate e
non liquidate per € 3.689.504 (€ 298.230 nel 2020/21).
I debiti per imposte differite iscritti tra i fondi rischi
sono pari a circa € 24.540.018 (€ 13.172.416 nel 2020/21) e rappresentano un
debito tributario per “fiscalità latente” per differimento delle imposte dovute
sulle plusvalenze realizzate, per espressa previsione normativa.
I debiti tributari complessivi ammontano a € 44.824.575
(€46.894.959nel 2020/21), di cui le Ritenute su retribuzioni lavoratori. dipendenti e
assimilati - rateizzate ammontano a € 44.056.233
Tra
gli altri fondi e rischi pari a € 2.145. 373 figurano: Contenziosi
personale dip. Per Euro 19.481; Contenziosi legali per Euro 1.440.480 e Rischi
diversi per Euro 685.412.
Gli amministratori hanno
dichiarato che non sussistono debiti scaduti e non pagati.
Il
Napoli ha usufruito della possibilità, prevista dai provvedimenti legislativi
assunti dal Governo in contrasto all’emergenza sanitaria Covid-19 per
rateizzare.
Per
il contenzioso civile gli amministratori hanno dichiarato che non possano
derivare significative passività.
Anche
per i debiti verso Istituti
previdenziali, pari a € 3.126.865 (€ 2.111.896 nel 2020/21), gli
Amministratori hanno scritto che non si segnalano debiti scaduti e non
pagati
Grazie ai provvedimenti legislativi assunti dal Governo in
contrasto all’emergenza sanitaria Covid-19, si è potuto diluire nel tempo i versamenti
dei contributi previdenziali dovuti sui redditi dei lavoratori dipendenti.
LA QUESTIONE OSIMHEN
Nel Bilancio è scritto che sono in corso indagini della
Procura della Repubblica legate al trasferimento nell’anno 2020, di Victor
Osimhen dal Losc Lille, su impulso delle indagini avviate dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale Giudiziario di Lille (Francia) a carico di
persone legate alla precedente proprietà del Losc Lille.
La
società ritiene, sulla base delle indicazioni fornite dai propri consulenti,
che non sussistono, ad oggi, passività potenziali derivanti dal procedimento in
corso.
Nello scambio con il club francese LOSC Lille fu acquistato Osimhen e furono ceduti Manzi Claudio, Orestīs Karnezīs; Palmieri Ciro per € 7.026.349 e Luigi Liguori per complessivi €
14.327.657 con plusvalenze per complessive per € 12.921.014.
In precedenza il Napoli acquistò Palmieri Ciro e Liguori
Luigi a parametro zero.La cessione al Losc Lille permise di
realizzare plusvalenze, precisamente Palmieri
Ciro per € 7.026.349 e Liguori Luigi
per euro 4.071.247
Orestīs Karnezīs fu
cedeuto al LOSC Lille per €
5.128.205, con una plusvalenza di €
4.928.205.
Manzi Claudio fu
ceduto al LOSC Lille per € 4.021.762 con una plusvalenza di € 4.021.562;
Il sito web
Transfermarkt riporta anche la cessione di Luigi Liguori al LOSC Lille, il
20.09.2020, per € 4 milioni. Il sito web Transfermarkt riporta anche la
cessione di Luigi Liguori al LOSC Lille, il 20.09.2020, per € 4 milioni.
Il sito web
Transfermarkt riporta anche la cessione di Ciro Palmieri per 7,00 mln €.
Il Rendiconto Finanziario.
Tra i flussi di cassa della gestione corrente risulta che
l’autofinanziamento economico ha generato flussi positivi per € 10.769.046 e le variazioni del
capitale circolante netto hanno generato flussi negativi per € 9.183.391 e le altre rettifiche hanno
generato flussi positivi per € 20.697.557.
Sull’attività di investimento ha influito l’incremento dei
diritti pluriennali prestazioni calciatori che ha comportato deflussi di cassa pari
a 52.389.540, finanziato in parte da disinvestimenti per € 10.156.540.
La Gestione
Economica.
I costi della
produzione, pari a 241.171.517 (€
306.643.672 nel 2020/21), sono superiori rispetto al valore della produzione, che è pari a € 175.995.109 (€ 228.097.847 nel 2020/21), determinando
una differenza negativa per € 65.176.408 (-€ 78.545.825 nel 2020/21;
-€ 20.118.708 nel 2019/20).
Il valore della produzione, comprensivo delle plusvalenze, diminuisce
del 22,8%; mentre i costi della produzione aumentano del 21,4%.
In sintesi, il Napoli, nel periodo 2021-22, ha speso in
misura superiore rispetto a quanto abbia guadagnato, a causa della crescita dei
costi della prosuzione superiore q quella dei ricavi
Nell’ultimo triennio si può affermare che l’impatto del
Covid sul modello di gestione economica del Napoli è stato rilevante.
Il trend storico mostra che dal 2012-2013 al 2019-20 il
Napoli aveva adeguato il livello di alcuni costi al valore della produzione e
non al valore del fatturato netto. Nel 2016-2017, sembrava che il volume dei
costi si fosse, invece, adeguato anche al livello del fatturato netto non
considerando i proventi eccezionali contenuti nel valore della produzione,
rappresentati dalle plusvalenze. Tuttavia alcuni costi si mostrano “rigidi”
nella fase calante del rendimento sportivo, per via della durata pluriennale
dei contratti, a meno che si proceda allo “smobilizzo”.
Il grafico mostra e sembra rafforzare la considerazione fatta.
Occorre ribadire che per essere competitivi a certi livelli, alcuni costi, come quelli del personale, diventano “rigidi”, almeno nel breve termine.
I costi della produzione, pari a € 241.171.517 (nel 2020/21:
€ 306.643.672), rispetto all’anno
precedente, aumentano del 21,4% circa.
A confermare la tesi della rigidità di alcuni costi, una
volta raggiunti determinati livelli, è il fatto che i costi della produzione hanno
seguito una fase di continua crescita tranne l’esercizio 2014/2015, in cui
hanno registrato un rallentamento, per poi continuare ad aumentare negli
esercizi successivi fino al 2021/22.
Il tasso di crescita annuale composto
(CAGR), dei costi della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 15,68%,
mentre negli ultimi 5 anni è dell’ 1,9%.
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), degli
ammortamenti, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 17,72%, mentre negli ultimi 5
anni è del 2,78%.
I Ricavi.
Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti
dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta l’87,2% (76,48% nel 2020/21) del valore
della produzione, mentre le plusvalenze, i
ricavi da cessione temporanea calciatori e gli altri proventi derivanti dalla
gestione calciatori rappresentano il 7.27%
(23,5% nel 2020/21) del valore della produzione.
I Ricavi da gare a causa della riapertura
dello stadio sono aumentati di € 12.070.174, da € 39.148 a €
12.109.322. L’incidenza di tale voce sul valore della produzione e pari al 6,88%.
Nell’esercizio precedente a causa della pandemia COVID, le competizioni
si svolsero con gli stadi a “porte chiuse”. La voce relative alle Gare
Campionato ammonta a € 9.981.410; Gare Coppe Internazionali a €2.005.582; Gare
Coppa Italia 18.654 e Altre gare - amichevoli 62.598
Gli abbonamenti riportano ricavi per € 41.078.
Per l’esercizio 2021/22 non era stata avviata la campagna
abbonamenti e, per il perdurare dell’emergenza COVID-19.
I ricavi
commerciali hanno registrato complessivamente un decremento del 3,8%, passando
da € 38,75 milioni a € 37,27 milioni. Tali ricavi incidono per il 21,7% sul
valore della produzione.
I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 30.559.479
(€ 32.428.453 nel 2020/21), registrano un decremento di € 1.868.974 pari al 5,8%.
Nella ‘esercizio precedente tale voce aveva beneficiato dei
ricavi correlati alle partite della stagione sportiva 2019-2020 disputate a
luglio e agosto 2020, per l’importo di Euro 6.794.498.
Gli Sponsor ufficiali hanno contribuito con € 10.865.230 (€
9.152.170 nel 2020/21). Il contributo dello Sponsor tecnico diminuisce da €
Gli altri proventi pubblicitari registrano un incremento del
22,2% e ammontano a € 143.500 (€ 117.455 nel 2020/21) e si riferiscono a ricavi
derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari posizionati all’interno di
prodotti editoriali e multimediali commercializzati nell’esercizio.
Nel bilancio 2021/22, i Proventi commerciali e royalties aumentano
di 367.983 Euro, passando da € 6.200.590 a € 6.568.573. In
particolare i proventi da licensing diminuiscono da € 2.731.040 a € 591.236.
Tale voce si riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento del marchio “SSC
Napoli”. I Proventi da merchandising risultano pari a € 5.893.826 (€ 3.334.770 nel
2020/21).
La voce “Proventi vari” ammonta a € 1.877.250 (€ 1.583.008 nel
2020/21) e riguarda i proventi radiofonici per € 488.000 e i proventi da sfruttamento
dei diritti d'immagine per € 1.389.250 (€ 997.903 nel 2020/21).
I Proventi da
cessioni diritti radiotelevisivi, diminuiscono
di € 33.847.949 e risultano pari a €
89.847.745, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 123.695.694. L’incidenza
sul valore della produzione è del 51,1%. La diminuzione è stata del 27,4% per
la contabilizzazione per competenza nel 2020-2021 delle partite del 2019-2020
spostate.
L’incidenza maggiore dell’esercizio precedente era una delle
conseguenze della Pandemia COVID-19, dovuto alla disputa di 5 partite
casalinghe della stagione sportiva 2019-2020 a luglio e agosto 2020 e contabilizzate
per competenza nell’esercizio 2020-2021.
Nel 2019/20, tra i risconti passivi è stata allocata la
cifra di € 22.874.786 per le partite della stagione sportiva 2020/2120
disputate a luglio e agosto 2020, precisamente € 19.383.910 per il
campionato di Serie A ed € 3.490.875 per la Champions League.
I
ricavi relativi alle competizioni UEFA aumentano
di Euro 1.249.408, da € 17.797.225 a € 16.547.817.
I diritti TV nazionali diminuiscono di € 32.598.541, da €
100.466.140 a € 67.847.599.
I diritti Tv per le amichevoli hanno fruttato € 132.869 (€
102.329 nel 2020/21). Gli altri proventi TV ammontano a € 5.000.000 (€ 5.350.000
nel 2020/21).
Il grafico seguente mostra la dipendenza del fatturato netto
dai diritti TV che nel 2021/22 è del 58.5%. Dal
2010/11 è sempre stata superiore al 50%.
Nel 2021/22 il risultato del Player Trading è negativo per 57,7 milioni di Euro, in altre parole, il risultato della gestione economica relativa ai trasferimenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori non è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti, che a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, sono calcolati sulla base di piani di ammortamento a quote decrescenti, correlati all’intera durata contrattuale dei singoli rapporti.
Nel 2020-2021 la gestione del Player Trading è risultata
negativa per 60,4 milioni di Euro.
Nel 2019-2020 la gestione del Player Trading è risultata
negativa per 22,5 milioni.
Nel 2018-2019 la gestione del Player Trading è risultata
positiva per € 10,12 milioni, grazie alla plusvalenza di Jorginho (€
59.730.000) e Hamsik (€ 19.996.869).
Duvan Zapata (€ 19.735.530).
Nel
2017-2018 la gestione del Player Trading è risultata negativa per € 33,35
milioni.
Nel 2016-2017 la gestione del Player Trading era risultata positiva
per € 30,45 milioni, grazie alla plusvalenza di Higuain.
Nel 2015-2016 la gestione del Player Trading è risultata
negativa per € 38,5 milioni.
Nel 2014-2015 la gestione del Player Trading è stata
negativa per € 34,1 milioni.
Nel 2013-2014, grazie alla plusvalenza di Cavani, la gestione
del Player Trading è risultata positiva per € 3,88 milioni.
Le Plusvalenze da
cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 10.792.854 (€ 48.743.167 nel 2020/21) e incidono sul valore della produzione per
il 6,1%.
L’importo delle plusvalenze ha riguardato Tutino Gennaro,
ceduto al Parma, con una
plusvalenza di € 5.000.000; Machach Zinedine con una plusvalenza di € 1.000.000 oltre ai bonus maturati
per Allan Marques Loureiro;Gaetano Gianluca ; Chiriches Vlad Vinicius Carlos Luperto Sebastiano
Anastasio Armando; Sepe Luigi; Verdi Simone.
Sono
stati rilevati Ricavi da cessione
temporanea prestazioni calciatori per un Totale di 8.656.540 (€
4.817.629 nel 2020/21), riguardano: Arkadiusz K. MILIK (Olimpique de Marseille)
per € 5.566.540 il premio sempre per Arkadiusz K. MILIK (Olimpique de Marseille)
per € 2.500.000; Karim ZEDADKA (Royale Charleroi Sporting Club) per € 100.000; Gianluca
GAETANO (U.S. Cremonese S.p.A.) per € 90.000; Amin YOUNES (Eintracht Frankfurt
Fussball AG) per € 100.000; Sebastiano LUPERTO (Empoli FCB S.p.A.) per €
300.000.
La voce relativa agli ammortamenti
dei diritti alle prestazioni sportive pluriennali dei calciatori ammonta a €
70.579.676, mentre nel precedente esercizio era pari a € 111.406.31, evidenziando
un decremento del 36,6%. Gli ammortamenti, rispetto al 2012-2013, risultano comunque
nettamente superiori, poiché, allora, erano pari a € 35.633.137.
I Costi.
I
costi del personale sono diminuiti del 15,7%, da € 154.552.825 a 130.352.802. In
nota integrativa è scritto che il totale dei compensi corrisposti ai tesserati
è pari a circa il 96% del totale dei compensi corrisposti al personale
dipendente.
La voce salari e stipendi del personale tesserato è diminuita di € 23.987.498
(+€ 12.965.938 nel 2020-21; -€ 6.893.333 nel 2019-20; +€ 16.715.615
nel 2018-19; +€ 18.092.640 nel 2017/18; + € 14.357.475 nel 2016-17), da €
I compensi contrattuali allenatori aumentano di € 2.296.837,
da € 4.341.274 ad € 6.638.111 ed incidono per il 5,1% (2,8% nel 2020/21) sul costo
totale del personale.
I compensi contrattuali calciatori diminuiscono
di € 25.041.751, da € 134.732.022 ad
€ 109.690.271.
I compensi
contrattuali calciatori ella parte variabile legata ai risultati sportivi,
diminuiscono di € 2.429.961, da € 6.018.133
ad € 3.588.172.
Gli altri costi del personale, aumentano del 510,3%, da € 1.036.194
a € 553.451.
Il numero medio dei dipendenti nel 2021/22 è stato di 113,49
(110,47 nel 2020/21), di cui 38,33 calciatori (35,08 nel 2020/21).
L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto, ai
fini del Fair Play Finanziario, è del 84,9%, mentre, l’incidenza sul valore
della produzione è del 76,48%.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Nell’effettuare
la valutazione per una determinata stagione sportiva da disputarsi si considera
per il Costo del Lavoro Allargato il valore risultante dall’ultimo bilancio
d’esercizio approvato.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore
risulterebbe di 0,894.
Gli ammortamenti e le svalutazioni totali sono diminuiti del
33,9%.
I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 3.852.647
(€ 4.182.834 nel 2020/21).
L’importo
maggiore riguarda le locazioni operative per 2.158.076 (€ 2.684.630 nel 2020/21),
seguito dall’affitto centro tecnico, campi sportivi e concessione uso stadio
per € 1.300.411 (€ 1.325.411 nel 2020/21).
I Costi per prestazioni di servizi registrano un decremento di
circa il 25,3% (+4% nel 2020/21) ed ammontano a € 16.672.044 (€ 22.323.526 nel 2020/21).
Il decremento è stato causato
soprattutto dal decremento dei costi specifici tecnici.
I
costi specifici tecnici (scouting e gestione tecnica per la produzione TV), diminuiscono
di € 8.172.454 da € 12.915.28154 a
€ 4.742.827. Nella voce “Costi
Specifici Tecnici”, in genere, sono inclusi anche i compensi corrisposti
agli agenti, per consulenze tecnico sportive rese da terzi in fase di
contrattualizzazione e costi per l’osservazione di calciatori.
Il compenso agli
amministratori ammonta a € 2.354.600
(€ 2.250.600 nel 2020/21) e risulta aumentato.
La tabella seguente mostra l’evoluzione nel tempo del
risultato di esercizio e del compenso agli amministratori, che complessivamente
ha superato l’aggregato dei risultati netti di esercizio dal 2004/2005 che è
negativo per € 1.093.163.
Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del
nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno
scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle
transazioni.
Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-
Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la
perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli
esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti
per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del
periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti
contrattuali.
La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del
Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come
un unico periodo il bilancio 2019-2020 e 2020-2021
I nuovi requisiti di stabilità sono un'evoluzione dei
requisiti del pareggio di bilancio (“Break-even rule”).
Il risultato prima delle imposte 2021-2022 risulta negativo
per € 65.572.629.
Il risultato prima delle imposte 2020-2021 risulta negativo
per € 77.948.091.
Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo
per € 19.745.086.
Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta positivo
per € 47.846.735.
In ogni caso, la somma algebrica dei risultati prima delle
imposte per gli esercizi 2019, 2020, 2021 e 2022 risulta negativa € 115.419.071;
pertanto, bisognerebbe approfondire l’entità dei costi non rilevanti e l’entità dell'impatto finanziario negativo del
COVID-19.
Inoltre, si deve considerare che il regolamento permette di
escludere alcuni costi come quelli riguardanti il settore giovanile.
Conclusioni.
Gli
Amministratori ritengono che, “con riferimento all’evoluzione futura è
possibile ritenere che, nonostante le gravi difficoltà del settore di
appartenenza, la SSCN sarà comunque in grado di fronteggiare le necessità
finanziarie che si potrebbero presentare nel corso dell’esercizio 2022/2023;
ciò grazie alla corrente disponibilità di patrimonio e di risorse di cassa”.
Nel
2022/23 il Napoli disputerà la Uefa Champions League, gli amministratori hanno
scritto che il Napoli punterà a rafforzare le iniziative rivolte al
potenziamento della prima squadra e del settore giovanile, mantenendo
inalterata la filosofia dell'investimento sostenibile capace di dare frutti nel
tempo.
Gli
Amministratori hanno scritto che “si può ragionevolmente ipotizzare che
l’andamento economico della Società a fine periodo possa esprimere
sostenibilità ed equilibrio garantendo pertanto l’integrità del patrimonio
netto della stessa”.
In
effetti per il 2022/23 la scelta tecnica di rinnovare l’organico, con la
conseguente riduzione del costo del personale, appare vincente sia dal punto di
vista sportivo che dal punto di vista economico
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