Luca Marotta
Il bilancio al 30 giugno 2023 del Napoli si è chiuso con un utile di € 79.700.081, mentre il
2021/22 si era chiuso con un perdita di
€ 51.952.201,73.
Sull’esercizio 2022/23 hanno influito positivamente le
plusvalenze pari a € 79,7 milioni, tra cui quella di Koulibaly e Fabian Ruiz, e
i ricavi da competizione UEFA compreso il botteghino pari a € 72,5 milioni.
Nel 2021/22 il Napoli ha fatto ricorso all’indebitamento
bancario sottoscrivendo due finanziamenti di UNICREDIT garantiti da SACE per un
importo complessivo di 50 milioni di Euro.
L’esercizio 2020-2021 si era chiuso con una perdita di €
58.941.765 e nel 2019/20 si era registrata una perdita di € 18.971.803.
Le perdite conseguite negli esercizi precedenti hanno
riguardato stagioni colpite dalla pandemia Covid-19.
Nel 2022/23 i ricavi della produzione sono aumentati del 104,1%
e i costi della produzione sono aumentati dello 0,6%.
Nel 2022/23 il costo del lavoro allargato (personale +
ammortamenti) è stato inferiore al fatturato netto, rendendo “importante” il conseguimento
dei ricavi delle competizioni europee. Tuttavia, la strategia del Napoli,
nell’ottica di una società commerciale, che si basa sul Player Trading,
privilegia l’investimento in calciatori, per la successiva rivendita, trascurando
l’investimento in infrastrutture sportive, basti pensare alla cifra investita
in calciatori dal 2009/10 ha raggiunto la cifra di oltre 1 miliardo di Euro.
Il bilancio 2022/23, del Napoli mostra elevate disponibilità
liquide per € 168.945.980 (€ 107.822.204 nel 2021/22), e il patrimonio netto risulta
positivo per € 148.530.660 (€ 68.830.581 nel 2021/22).
Dal punto di vista
sportivo, nella stagione sportiva 2022/23, il Napoli ha vinto il campionato
di Serie A (3° con 79 punti nella stagione sportiva 2021/22).
In Coppa Italia ha perso agli ottavi con la Cremonese (nel 2021/22
ha agli ottavi con la Fiorentina).
Nella competizione UEFA Champions League 2022/23, il Napoli
è stato eliminato ai quarti dal Milan. Nella competizione UEFA Europa League 2021/22,
il Napoli è stato eliminato negli spareggi dal Barcellona.
La continuità aziendale.
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine
dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e
quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti attenzionati
dall’ UEFA.
Gli
amministratori hanno redatto il bilancio nella prospettiva della continuazione
dell’attività.
La Società di Revisione RSM Società di Revisione e
Organizzazione Contabile S.p.A. è giunta ad una conclusione sull'appropriatezza
dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità
aziendale di cui sono responsabili dell’appropriatezza.
Per quanto riguarda la verifica del presupposto della
continuità aziendale, nella Relazione del Collegio Sindacale, in base al
principio di revisione 570, è scritto che l’operato della direzione è stato
adeguato e “non foriero di criticità in un ragionevole orizzonte temporale di
riferimento”.
La struttura
dell’attivo.
Il totale dell’attivo risulta aumentato ed ammonta € 448,48 milioni (€ 355,18 milioni nel 2021/22). Il 36,1% delle attività è costituito da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 339.465 (€ 389.428 nel 2021/22), e non includono infrastrutture sportive.
Tra le immobilizzazioni
immateriali l’avviamento risulta completamente ammortizzato.
L’avviamento aveva un costo storico di € 19.538.462. Negli esercizi precedenti,
l’avviamento era stato iscritto, con il consenso del Collegio Sindacale, per
l’ammontare effettivamente pagato a tale titolo nell’ambito dell’acquisto del
ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. Il costo è stato
ammortizzato considerando un periodo di recupero pari a dieci anni e
l’ammortamento è stato completato il 30 giugno 2016.
La voce “Concessioni,
licenze, marchi e diritti simili”, compresa tra le immobilizzazioni
immateriali, fu rivalutata. Il marchio al 30 giugno 2020 era pari a zero, dopo
la rivalutazione effettuata nel 2021, il valore iscritto in bilancio al 30
giugno 2021 è stato pari ad euro 75.000.000.
Il 30 giugno 2023 tale voce è diminuita a €
Nel 2019-20, tale voce risultava totalmente ammortizzata,
con un costo storico di € 13.171.218 e riguardava l’acquisto dei marchi
sociali, della denominazione e altri segni distintivi, dei trofei ed agli oneri
accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento
della S.S. Calcio Napoli S.p.A..
Gli amministratori rivalutarono il marchio SSCN, ai sensi e
per gli effetti dell’articolo 110 del D.L. 104/2020, convertito con modifiche
nella L. 126/2020. Per stimare l’importo del valore economico del marchio
secondo i principi di ragionevolezza, prudenza e dimostrabilità, fu conferito
l’incarico a un professionista indipendente
Docente Universitario, al fine di evitare rischi di sopravvalutazione con
ingiustificato incremento di patrimonio netto.
La società si avvalse della facoltà prevista dalla norma
anche dal punto di vista fiscale.
Gli amministratori accantonarono l’imposta sostitutiva del
3% del maggior valore iscritto in bilancio.
L’attivo circolante, pari a € 282.799.720 (€ 183.227.457 nel
2021/22) rappresenta circa il 63,1% dell’attivo e le notevoli disponibilità
liquide, pari a € 168.945.980
(€ 107.822.204 nel 2021/22), incidono per il 37,7% sul totale dell’attivo.
La parte non corrente dell’attivo circolante rappresentata dai Crediti
verso enti-settore specifico oltre 12 mesi è di circa € 26.446.665 (€ 5.701.274
nel 2021/22), pertanto il capitale circolante netto è positivo per circa
€ 118,57 milioni (€ 4,2 milioni nel 2021/22).
I crediti verso la controllante Filmauro S.r.l., pari a € 15.787.558
(€ 15.420.449 nel 2021/22), riguardano prevalentemente il credito da
consolidato fiscale per € 15.783.483.
I nuovi OIC hanno permesso di evidenziare i crediti verso
società facenti capo alla stessa Capogruppo per Euro 197.484 (€ 195.613 nel
2021/22). Tali crediti riguardano Cinema Europa Srl per Euro 24.141; Olimpia 80
Immobiliare Srl per Euro 155.894; Auro Servizi Srl per Euro per € 15.288; Cineservices
S.r.l. per € 586; S.S.C. Bari S.p.A.per € 1.575
Il Valore della Rosa.
Nel bilancio gli Amministratori del Napoli
hanno tenuto a precisare che l’elenco dei diritti riportato nel prospetto
relative alle movimentazioni dei diritti alle prestazioni dei calciatori “si
riferisce solo a quelli acquisiti a titolo oneroso”,
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 93.270.237 (€ 97.746.501 nel 2021/22). Il decremento di € 4.476.294 è dovuto a investimenti per € 76,63 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo di € 2,4 milioni, ammortamenti per € 78,33 milioni (€ 70,58 milioni nel 2021/22).
Dal 2009/10 risultano
investimenti complessivi nell’acquisto di calciatori per circa € 1 miliardo.
Trattasi di un importo notevole, pari all’investimento in uno stadio moderno a
livello dei grandi club europei.
Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a partire dall’esercizio
chiuso al 30 giugno 2008, i diritti pluriennali
alle prestazioni dei calciatori sono ammortizzati “a quote decrescenti”.
Pertanto la maggior parte dell’ammortamento è concentrato nel cosiddetto
“periodo protetto”, che ha una durata di due anni per i calciatori acquistati
con 28 anni compiuti, e di tre anni per i calciatori con meno di 28 anni
all’atto della sottoscrizione del contratto. L’ammortamento “a quote
decrescenti” permette di limitare l’esposizione in bilancio di ingenti
minusvalenze, successivamente al termine del “periodo protetto”.
Le aliquote evidenziate in bilancio risultano dalla seguente
tabella:
Nel bilancio 2021/22 risultava contabilizzato valido per la stagione 2022/23 l’acquisto di Kvaratskhelia Khvicha dal Sapekhburto K'Lubi Dinamo Batumi Ltd. per € 11.500.000.
Nel 2020/21 risultava come investimento l’acquisto dal LOSC
Lille di Osimhen, con una parziale contropartita in calciatori del Napoli.
Tra le cessioni nella tabella delle movimentazioni dei diritti pluriennali spiccano: Koulibalyi Kalidou (Chelsea Footbal Club Limited); Ruiz Pena Fabian (Sasp Paris Saint Germain Football) e Petagna Andrea (AC Monza spa).
Al 30
giugno 2023 il calciatore col valore contabile residuo più elevato risulta Raspadori
Giacomo con € 19,2 milioni.
Dopo la chiusura dell’esercizio il Napoli ha effettuato
l’acquisto di diritti pluriennali alle prestazioni calciatori per € 57 milioni
e acquisizioni di prestiti per € 0,4 milioni.
Inoltre il club partenopeo ha effettuato delle cessioni a titolo definitivo realizzando plusvalenze per a Euro 47,6 milioni e cessioni temporanee per Euro 1,2 milioni.
Secondo gli Amministratori, come nell’esercizio precedente, “il
settore giovanile continua a rappresentare un asset ritenuto strategico ai fini
della crescita del patrimonio aziendale, sul quale la società pone sempre di più
una particolare attenzione per l'implementazione e lo sviluppo del potenziale sportivo
della prima squadra”. In tale ottica
sono stati destinati investimenti in linea con gli obiettivi.
Il Patrimonio Netto.
L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and
Financial Sustainability Regulations Edition
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 148.530.660 (€
68.830.581 nel 2021/22).. Rispetto al 30 giugno 2022, risulta aumentato
di € 79,7 milioni, ossia del 115,8%.
La
variazione è dovuta all’utile di esercizio per € 79.700.081.
Le
riserve di rivalutazione, originate dalla rivalutazione del Marchio, risultano
invariate e ammontano a € 53.272.500.
Il capitale sociale pari a € 501.000 è interamente
sottoscritto e versato ed è suddiviso in n. 501 azioni ordinarie del valore
nominale di Euro 1.000 cadauna. La società Filmauro S.r.l. possiede n. 500
azioni e il Signor Aurelio De Laurentiis possiede n. 1 azione.
I mezzi propri finanziano il 33,1% del totale delle attività
e risultano superiori al valore netto dei diritti pluriennali.
La struttura delle
Passività.
Fino al bilancio 2018/19, il bilancio del Napoli, rispetto
ad altri bilanci di squadre di calcio, si differenziava per il fatto che esponeva
la voce ratei e risconti passivi con un importo molto basso (€ 10.500 nel 2018-2019),
in altre parole, non necessitava di finanziare le attività in corso, con i
mezzi finanziari forniti dai ricavi della stagione sportiva successiva, come ad
esempio una campagna abbonamenti anticipata
I
debiti nella voce acconti, pari a € 12.620.219 (€ 1.486.933 nel 2021/22),
sono evidenziate le fatturazioni anticipate di proventi la cui competenza
economica ricade negli esercizi successivi. Tra cui, gli acconti per
sponsorizzazioni e licenze della stagione 2023/2024 per Euro 12.617.139 (Euro
1.485.000 l’esercizio precedente.
Il totale della voce “debiti” è pari a € 263.480.945 (€
258.967.135 nel 2021/22) e risulta in aumento dell’1,7%.
L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore
Specifico per € 88.693.789 (per € 97.326.986 nel 2021/22).
Nel 2021/22
il Napoli ha sottoscritto con UNICREDIT due contratti di finanziamento,
assistiti da garanzia rilasciata dalla SACE, di cui il primo
per Euro 44.500.000, rimborsabili a far data dal 31 dicembre 2024 ed il secondo
per Euro 5.500.000 rimborsabili a far data dal 31 marzo 2024.
Il
primo finanziamento i 45.000.000 prevede un tasso fisso dello 0,75%; il secondo
finanziamento di € 5.500.000 prevede un tasso fisso dello 0,75%.
Il
primo, finanziamento è garantito da SACE, al tasso fisso di interesse pari allo
0,75% e con una commissione SACE, calcolata solo sul 90% circa dell’importo
finanziato, che oscilla tra lo 0,5% e il 2%;
Il
secondo, è garantito da SACE all’80% circa, al tasso fisso di interesse pari
allo 0,75% senza commissioni,
Nel 2022-2023 i debiti bancari ammontano a € 51.614.070
(€ 51.970.131 nel 2021/22). L’ammontare in scadenza oltre 12 mesi,
commissione SACE compresa, è pari a € 50.524.973 (€ 51.614.070 nel 2021/22)
I debiti verso la controllante pari a € 18.951.599 (€
861.712 nel 2021/22), riguardano per Euro 149.851 debiti commerciali verso
Filmauro; € 2.121.333 debiti per Iva di Gruppo ed € 16.680.415 come debiti da consolidato
fiscale.
I debiti verso fornitori ammontano ad € 36.353.206 (nel 2021/22:
€ 42.278.897), di cui € 16.536.024verso
fornitori nazionali.
I nuovi principi contabili OIC hanno permettono di
evidenziare i debiti verso imprese sottoposte al controllo della controllante
per Euro 1.024.400
(€ 780.800 nel 2021/22), di cui € 24.400 verso Cineservices srl e Auro
Servizi S.r.l. per € 1.000.000.
I debiti finanziano circa il 58,7% dell’attivo (72,9% nel 2021/22).
Nel bilancio 2022/23 la voce ratei e risconti passivi è
valorizzata per € 5.340 (€ 5.340 nel 2021/22).
La Posizione
Finanziaria Netta.
Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA
– Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations
Edition
- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento
e di quello immediatamente precedente
Il CFCB, può considerare:
i. Grado di leva
finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e
alle attività sottostanti;
ii. Redditività e
copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito
netto;
iii. Adeguatezza dei
flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso
del capitale del debito netto.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere
superiore al fatturato netto
La posizione finanziaria netta è positiva per € 67.0 milioni (-€ 7.3 milioni nel 2021/22).
Nel 2022/23 sono evidenziati, debiti finanziari per 51,6
milioni di Euro
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 56.425.911
(€ 34.274.78 nel 2021/22). Il maggior credito riguarda il Chelsea per
Koulibaly per € 20 milioni; seguito da Peri Saint Germain per Fabian Ruiz per €
15 milioni; dal Monza per Petagna per la cifra di € 11.250.000 e dal Parma per Inglese
per la cifra di Euro 4.500.000.
I
debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 88.693.789 (€ 97.326.986
nel 2021/22). Il maggior debito riguarda Sassuolo per € 25.000.000; LOSC Lille
per Osimhen per € 21.965.256; Fulham Football Club Limited per Zambo Anguissa
Andrè Frank per € 10.202.349; Hellas
Verona per Baldini per € 12 milioni.
Al 30.06.2023, il Napoli evidenzia debiti tributari non
correnti per € 18.017.054
esigibili oltre l’esercizio successivo.
Trattasi di rateizzazioni derivanti da provvedimenti legislativi,
che hanno permesso di rateizzare oltre l’esercizio successivo; pertanto, nel 2022/23,
il club partenopeo non ha problemi per quanto riguarda il “net debt” ai fini
del Fair Play Finanziario.
Al
30.06.2023, non emergono debiti finanziari per lo stadio e/o infrastrutture
sportive.
I Debiti con
dipendenti, fisco ed Enti Previdenziali.
I debiti verso il personale per retribuzioni ammontano a circa
€ 14.899.561 (€ 10.231.209 2021/22). I debiti verso il personale per rateo 13°
mensilità sono pari a € 62.431 (€ 57.160 nel 2021/22).
Esistono debiti verso il personale per competenze maturate e
non liquidate per € 5.297.070 (€ 3.689.504 nel 2021/22).
Nella
nota integrativa è scritto che le retribuzioni dei tesserati sono state
regolarmente corrisposte, alla data di redazione del bilancio, fino alla
mensilità di maggio 2023
I debiti per imposte differite iscritti tra i fondi rischi
sono pari a circa € 34.521.796 (€ 24.540.018 nel 2021/22) e rappresentano un
debito tributario per “fiscalità latente” per differimento delle imposte dovute
sulle plusvalenze realizzate, per espressa previsione normativa.
I debiti tributari complessivi ammontano a € 32.268.977 (€ 44.824.575 nel 2021/22), di cui le Ritenute su retribuzioni lavoratori. dipendenti e
assimilati - rateizzate ammontano a € 23.496.909.
Tra
gli altri fondi e rischi pari a € 1.163.807 figurano: Contenziosi personale
dip. Per Euro 1.093.395; Contenziosi legali per Euro 10.000 e Rischi diversi
per Euro 60.412.
Gli amministratori hanno
dichiarato che non sussistono debiti scaduti e non pagati.
Il
Napoli ha usufruito della possibilità, prevista dai provvedimenti legislativi
assunti dal Governo in contrasto all’emergenza sanitaria Covid-19 per
rateizzare.
Per
il contenzioso civile gli amministratori hanno dichiarato che non possano
derivare significative passività.
Anche
per i debiti verso Istituti
previdenziali, pari a € 567.435 (€ 3.126.865 nel 2021/22), gli
Amministratori hanno scritto che non si segnalano debiti scaduti e non
pagati
LA QUESTIONE OSIMHEN
Nel Bilancio è scritto che sono in corso indagini della
Procura della Repubblica legate al trasferimento nell’anno 2020, di Victor
Osimhen dal Losc Lille, su impulso delle indagini avviate dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale Giudiziario di Lille (Francia) a carico di
persone legate alla precedente proprietà del Losc Lille.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli ha
richiesto e ottenuto, dal Giudice per le indagini preliminari, l’archiviazione del procedimento in
relazione alle ipotizzate violazioni di
natura fiscale.
Tuttavia una residuale ipotesi oggetto di indagine fu
trasmessa, per competenza territoriale, all’attenzione della Procura della
Repubblica di Roma.
Nel mese di gennaio 2024, notizie di stampa hanno riportato
che la procura di Roma ha chiuso l'indagine che vede indagato il presidente del
Napoli, Aurelio De Laurentiis, per l'accusa di falso in bilancio.
Come nell’esercizio precedente, nel Bilancio è scritto che la
società ritiene, sulla base delle indicazioni fornite dai propri consulenti,
che non sussistono, ad oggi, passività potenziali derivanti dal procedimento in
corso.
Nello scambio con il club francese LOSC Lille fu acquistato Osimhen e furono ceduti Manzi Claudio, Orestīs Karnezīs; Palmieri Ciro per € 7.026.349 e Luigi Liguori per complessivi €
14.327.657 con plusvalenze per complessive per € 12.921.014.
In precedenza il Napoli acquistò Palmieri Ciro e Liguori
Luigi a parametro zero.La cessione al Losc Lille permise di
realizzare plusvalenze, precisamente Palmieri
Ciro per € 7.026.349 e Liguori Luigi
per euro 4.071.247
Orestīs Karnezīs fu
cedeuto al LOSC Lille per €
5.128.205, con una plusvalenza di €
4.928.205.
Manzi Claudio fu
ceduto al LOSC Lille per € 4.021.762 con una plusvalenza di € 4.021.562;
Il sito web Transfermarkt
riporta anche la cessione di Luigi Liguori al LOSC Lille, il 20.09.2020, per €
4 milioni. Il sito web Transfermarkt riporta anche la cessione di Luigi Liguori
al LOSC Lille, il 20.09.2020, per € 4 milioni.
Il sito web Transfermarkt
riporta anche la cessione di Ciro Palmieri per 7,00
mln €.
Il Rendiconto Finanziario.
Tra i flussi di cassa della gestione corrente risulta che
l’autofinanziamento economico ha generato flussi positivi per € 199.976.646 e le variazioni del
capitale circolante netto hanno generato flussi negativi per € 13.360.548 e le altre rettifiche hanno generato flussi negativi per € 41.150.438.
Sull’attività di investimento ha influito l’incremento dei
diritti pluriennali prestazioni calciatori che ha comportato deflussi di cassa pari
a 77.338.790,
finanziato in parte da disinvestimenti per € 2.775.383.
La Gestione
Economica.
I costi della produzione, pari a 242.559.928 (€ 241.171.517 nel
2021/22), sono inferiori rispetto al valore della produzione, che è pari a € 359.264.354
(€ 175.995.109 nel 2021/22), determinando una differenza positiva per € 116.704.426
(-€ 65.176.408 nel 2021/22).
Il valore della produzione, comprensivo delle plusvalenze, aumenta
del 104,1%; mentre i costi della produzione aumentano dello 0,6%.
In sintesi, il Napoli, nel periodo 2022-23, ha speso in
misura inferiore rispetto a quanto abbia guadagnato, a causa della crescita esplosiva
delle plusvalenze superiore anche a quella dei ricavi ordinari.
Il trend storico mostra che dal 2012-2013 al 2019-20 il Napoli aveva adeguato il livello di alcuni costi al valore della produzione e non al valore del fatturato netto. Nel 2016-2017, sembrava che il volume dei costi si fosse, invece, adeguato anche al livello del fatturato netto non considerando i proventi eccezionali contenuti nel valore della produzione, rappresentati dalle plusvalenze. Tuttavia alcuni costi si mostrano “rigidi” nella fase calante del rendimento sportivo, per via della durata pluriennale dei contratti, a meno che si proceda allo “smobilizzo”.
Nel 2022/23 i ricavi tornano a sovrastare i costi grazie
alle plusvlenze.
Il grafico mostra e sembra rafforzare la considerazione
fatta.
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del valore della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005, è del 20,04%, ciò significa che il valore della produzione dal 2005 è cresciuto in media del 20,04% circa all’anno. Il CAGR del valore della produzione negli ultimi 5 anni è positivo del 3,7%.
Occorre ribadire che per essere competitivi a certi livelli,
alcuni costi, come quelli del personale, diventano “rigidi”, almeno nel breve
termine.
I costi della produzione, pari a € 242.559.928 (nel 2021/22:
€ 241.171.517), rispetto all’anno precedente, aumentano dello 0,6% circa.
A confermare la tesi della rigidità di alcuni costi, una
volta raggiunti determinati livelli, è il fatto che i costi della produzione hanno
seguito una fase di continua crescita tranne l’esercizio 2014/2015, in cui
hanno registrato un rallentamento, per poi continuare ad aumentare negli
esercizi successivi fino al 2020/21 franati solo dalla pandemia per poi
riprendere.
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), dei
costi della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005, considerando 19 anni, è
del 15,8%, mentre negli ultimi 5 anni è negativo dello 0,76%.
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), degli
ammortamenti, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 17,5%, mentre negli ultimi 5
anni è dello 0,2%.
I Ricavi.
Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti
dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta il 76,56% (87,2% nel 2021/22) del valore
della produzione, mentre le plusvalenze, i ricavi
da cessione temporanea calciatori e gli altri proventi derivanti dalla gestione
calciatori rappresentano il 21, 3% (7,27%
nel 2021/22) del valore della produzione.
I Ricavi da gare sono aumentati di € 25.789.670, da €
Gli abbonamenti riportano ricavi per
Abbonamenti Gare Campionato per € 3.214.768
Abbonamenti Gare Internazionali per€ 311.252
I ricavi commerciali
hanno registrato complessivamente un decremento del 3,8%, passando da € 37,27
milioni a € 58,65 milioni. Tali ricavi incidono per il 16,3% sul valore della
produzione.
I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 42.224.028 (€ 30.559.479
nel 2021/22), registrano un incremento di € 11.664.549 pari al 38,2%.
Gli Sponsor ufficiali hanno contribuito con € 914.218 (€
10.865.230 nel 2021/22). Il contributo dello Sponsor tecnico rimane invariato a
€ 100.000. Gli Sponsor istituzionali hanno contribuito con € 5.591.667 (€
8.071.667 nel 2021/22), i Partner commerciali con € 469.247 (€ 3.625.781 nel 2021/22)
e le Altre sponsorizzazioni con € 7.364.963 (€ 6.563.401 nel 2021/22). Nel 2022/23
figurano anche i “Regional Sponsor” con € 2.637.500 (€ 550.736 nel 2021/22).
Il Global
Partner ammonta a € 12.127.573; i Principal Sponsor ammonta a 4.500.000 Official
Sponsor ammontano a € 3.545.000; Local Partner ammontano a € 1.563.634.
Gli altri proventi pubblicitari registrano un decremento del
34,5% e ammontano a € 94.000 (€ 143.500 nel 2021/22) e si riferiscono a ricavi derivanti
dalla vendita di spazi pubblicitari posizionati all’interno di prodotti editoriali
e multimediali commercializzati nell’esercizio.
Nel bilancio 2022/23, i Proventi commerciali e royalties aumentano
di 9.764.917 Euro, passando da € 6.568.573 a € 16.333.490. In particolare i
proventi da licensing diminuiscono da € 591.236 a € 1.502.491. Tale voce si
riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento del marchio “SSC Napoli”. I
Proventi da merchandising risultano pari a € 14.713.799 (€ 5.893.826 nel 2021/22).
La voce “Proventi vari” ammontano a € 1.413.000(€ 1.389.250 nel
2021/22).
I Proventi da cessioni diritti radiotelevisivi aumentano di
€ 71.132.391 da € 89.847.745 a € 160.980.136.
L’incidenza sul valore della produzione è del 44,8%. La variazione
è stata positiva per il 79,2%.
I
ricavi relativi alle competizioni UEFA aumentano di Euro 60.125.183, da
I diritti TV nazionali aumentano di € 10.612.839, da € 68.167.059
a € 78.779.898.
I diritti Tv per le amichevoli hanno fruttato € 377.238 (€
132.869 nel 2021/22). Gli altri proventi TV ammontano a € 5.150.000 (€ 5.000.000
nel 2021/22).
Il grafico seguente mostra la dipendenza del fatturato netto dai diritti TV che nel 2022/23 è del 58.5%. Dal 2010/11 è sempre stata superiore al 50%.
Il Player Trading.
Nel 2022/23 il risultato del Player Trading è negativo per 1,86 milioni di Euro, in altre parole, il risultato della gestione economica relativa ai trasferimenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori non è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti, che a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, sono calcolati sulla base di piani di ammortamento a quote decrescenti, correlati all’intera durata contrattuale dei singoli rapporti.
Nel
2021-2022 il risultato del Player Trading era negativo per 57,8 milioni di Euro
Nel 2020-2021 la gestione del Player Trading è risultata
negativa per 60,4 milioni di Euro.
Nel 2019-2020 la gestione del Player Trading è risultata
negativa per 22,5 milioni.
Nel 2018-2019 la gestione del Player Trading è risultata
positiva per € 10,12 milioni, grazie alla plusvalenza di Jorginho (€ 59.730.000) e Hamsik
(€ 19.996.869).
Duvan Zapata (€ 19.735.530).
Nel
2017-2018 la gestione del Player Trading è risultata negativa per € 33,35
milioni.
Nel 2016-2017 la gestione del Player Trading era risultata positiva
per € 30,45 milioni, grazie alla plusvalenza di Higuain.
Nel 2015-2016 la gestione del Player Trading è risultata
negativa per € 38,5 milioni.
Nel 2014-2015 la gestione del Player Trading è stata
negativa per € 34,1 milioni.
Nel 2013-2014, grazie alla plusvalenza di Cavani, la
gestione del Player Trading è risultata positiva per € 3,88 milioni.
Le Plusvalenze da
cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 79.641.174 (€ 10.792.854 nel 2021/22)
e incidono sul valore della produzione per il 22,2%.
L’importo delle plusvalenze
ha riguardato Koulibaly Kalidou,
ceduto al Chelsea, con una plusvalenza di €
41.951.995; Ruiz Rena Fabian con
una plusvalenza di € 21.522.600; Petagna Andrea con una plusvalenza di € 9.004.180; Luperto Sebastiano con una plusvalenza di € 2.999.366; Ounas Adam con una plusvalenza di € 2.025.096; Ferrari Franco
con una plusvalenza di € 267.500; D’Ursi Eugenio con una plusvalenza di € 182.624 e Rocco Antonio con una plusvalenza di € 5.000.
Sono
stati rilevati Ricavi da cessione temporanea
prestazioni calciatori per un Totale di € 2.625.000 (€ 8.656.540 nel 2021/22),
riguardano: Nikita CONTINI B. U.C. (Sampdoria S.p.A.) per € 50.000; Nikita CONTINI
B. (Reggina 1914 S.r.l.) per € 25.000; Andrea PETAGNA (A.C. Monza S.p.A.) per €
2.500.000 e Eugenio D'URSI (Calcio Foggia 1920 S.r.l.) per € 50.000.
La voce relativa agli ammortamenti
dei diritti alle prestazioni sportive pluriennali dei calciatori ammonta a €
78.330.440, mentre nel precedente esercizio era pari a € 70.579.676, evidenziando
un incremento dell’11,0%. Gli ammortamenti, rispetto al 2012-2013, risultano comunque
nettamente superiori, poiché, allora, erano pari a € 35.633.137.
I Costi.
I
costi del personale sono diminuiti del 14,6%, da € 130.352.802 a € 111.261.761.
In nota integrativa è scritto che il totale dei compensi corrisposti ai
tesserati è pari a circa il 95% del totale dei compensi corrisposti al
personale dipendente.
La voce salari e stipendi del personale tesserato è diminuita
di € 19.611.364 (-€ 23.987.498 nel 2021/22; +€ 12.965.938 nel
2020-21; -€ 6.893.333 nel 2019-20; +€ 16.715.615 nel 2018-19; +€ 18.092.640 nel
2017/18; + € 14.357.475 nel 2016-17), da €
I compensi contrattuali allenatori aumentano di € 583.982, da
€ 6.638.111 ad € 7.222.093 ed incidono per il 6,5% (5,1% nel 2021/22) sul costo
totale del personale.
I compensi contrattuali calciatori diminuiscono di € 19.956.758,
da € 109.690.271ad € 89.733.513.
I compensi
contrattuali calciatori della parte variabile legata ai risultati sportivi,
aumentano di € 446.812, da € 3.588.172 ad € 4.034.984.
Gli altri costi del personale, diminuiscono di € 359.932, da
€
Il numero medio dei dipendenti nel 2022/23 è stato di 193.519
(113,49 nel 2021/22), di cui 36,50 calciatori (38,33 nel 2021/22).
L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto, ai
fini del Fair Play Finanziario, è del 40,5%, mentre, l’incidenza sul valore
della produzione è del 84,9%.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Nell’effettuare
la valutazione per una determinata stagione sportiva da disputarsi si considera
per il Costo del Lavoro Allargato il valore risultante dall’ultimo bilancio
d’esercizio approvato.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore
risulterebbe di 0,752.
Gli ammortamenti e le svalutazioni totali sono aumentati del
14,1%.
I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 4.648.472
(€ 3.852.647 nel 2021/22).
L’importo
maggiore riguarda le locazioni operative per 2.757.349 (2.158.076 nel 2021/22),
seguito dall’affitto centro tecnico, campi
sportivi e concessione uso stadio per € 1.305.411 (€ 1.300.411 nel 2021/22).
I Costi per prestazioni di servizi registrano un incremento di
circa il 53,5% (-25,3% nel 2021/22) ed ammontano a € 25.588.081 (€ 16.672.044 nel
2021/22).
L’incremento è stato causato
soprattutto dall’aumento dei costi specifici tecnici.
I
costi specifici tecnici (scouting e gestione tecnica per la produzione TV), crescono
di € 3.439.052 da €
Il compenso agli
amministratori ammonta a € 2.506.274
(€ 2.354.600 nel 2021/22) e risulta aumentato.
La tabella seguente mostra l’evoluzione nel tempo del risultato
di esercizio e del compenso agli amministratori, che complessivamente ha superato
la cifra di € 39,6 milioni mentre l’aggregato dei risultati netti di esercizio
dal 2004/2005 è positivo per circa € 78,6 milioni.
Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del
nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno
scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle
transazioni.
Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-
Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la
perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli
esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti
per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del
periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti
contrattuali.
I nuovi requisiti di stabilità sono un'evoluzione dei
requisiti del pareggio di bilancio (“Break-even rule”).
Il risultato prima delle imposte 2021-2022 risulta negativo
per € 65.572.629.
Il risultato prima delle imposte 2020-2021 risulta negativo
per € 77.948.091.
Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo
per € 19.745.086.
Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta positivo
per € 47.846.735.
In ogni caso, la somma algebrica dei risultati prima delle
imposte per gli esercizi 2020, 2021, 2022 e 2023 risulta negativa € 45.460.268;
pertanto, bisognerebbe approfondire l’entità dei costi non rilevanti e l’entità dell'impatto finanziario negativo del
COVID-19.
Inoltre, si deve considerare che il regolamento permette di
escludere alcuni costi come quelli riguardanti il settore giovanile.
Conclusioni.
L’esercizio
2022/23, dal punto di vista sportivo è stato caratterizzato dalla vittoria del
campionato di Serie A, mentre dal punto di vista economico è stato caratterizzato
dalla realizzazione di ingenti plusvalenze e di proventi derivanti da
competizioni UEFA.
Gli
Amministratori ritengono che, “con riferimento all’evoluzione futura è
possibile ritenere che, nonostante le gravi difficoltà del settore di
appartenenza, la SSCN sarà comunque in grado di fronteggiare le necessità
finanziarie che si potrebbero presentare nel corso dell’esercizio 2023/2024”,
ciò anche grazie alla corrente disponibilità di patrimonio e di risorse di
cassa.
Nel
2023/24 il Napoli ha superato la fase a gironi della Uefa Champions League, approdando
agli ottavi, tuttavia ha già avvicendato l’allenatore, che era subentrato a
Spalletti.
L’obiettivo
di crescita degli Amministratori è quello di puntare sui settori in grado di
generare ricavi aggiuntivi come il merchandising.
Altro
obiettivo è quello di “efficientare
e razionalizzare” il comparto sportivo.
Gli
Amministratori hanno scritto che “si può ragionevolmente ipotizzare che
l’andamento economico della Società a fine periodo possa esprimere
sostenibilità ed equilibrio garantendo pertanto l’integrità del patrimonio
netto della stessa”.
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