Luca Marotta
La perdita 2015/16 della società UDINESE CALCIO – SPA, pari
ad Euro 27.008.141, è dovuta a tre fattori:
1)
Aver registrato minori plusvalenze per Euro 35,15
milioni;
2)
alla scelta di adottare il criterio degli ammortamenti
decrescenti per gli investimenti nel nuovo stadio, che ha determinato maggiori
costi per 6,82 milioni di Euro ;
3)
alla scelta di adottare il criterio degli ammortamenti
decrescenti per i “Diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori”, che ha
determinato maggiori costi per 4,59 milioni di Euro .
Per quanto riguarda l’ammortamento delle spese legate all’ultimazione
della ristrutturazione dello Stadio Friuli – Dacia Arena, l’Udinese ha optato per
il metodo dell’ammortamento decrescente, che vede la concentrazione delle quote
di ammortamento nei primi sette esercizi di entrata in funzione del bene stesso,
anziché a quote costanti sui 99 anni. Tale scelta è stata motivata sulla base
di studi approfonditi, di business plan redatti da terze parti, e “tenuto anche
in considerazione il fatto che lo Juventus
Stadium sia ritenuto già obsoleto a distanza di pochi anni”.
Gli
Amministratori hanno voluto evidenziare che la maggiore attrattività del nuovo
Stadio nei confronti sia del pubblico che degli sponsor, a prescindere dai
risultati sportivi conseguiti è dimostrata dal deciso incremento dei ricavi da
gare e dei proventi da sponsorizzazione.
L’esercizio 2015/16, è stato anche caratterizzato da un
deciso decremento delle plusvalenze derivanti dalla cessione dei diritti dei
calciatori rispetto a quelle della stagione sportiva passata, che rappresentano
tradizionalmente il punto di forza della società. Tuttavia, si è registrato un aumento
del valore della produzione (senza plusvalenze) che si può attribuire ai maggiori
ricavi dei proventi tv e si è manifestato un decremento dei costi della
produzione (senza minusvalenze), in particolare dei costi per servizi. Si deve
altresì evidenziare un incremento dei debiti finanziari verso il sistema
bancario, pari a 15 milioni, dovuto alle erogazioni dei mutui contratti in
relazione ai lavori di ristrutturazione dello Stadio Friuli.
Il nuovo stadio è stato di fatto inaugurato nel mese di
gennaio 2016, il giorno della partita Udinese – Juventus.
Nella stagione sportiva 2015/16 l’Udinese ha raggiunto il sedicesimo
posto (16° nel 2014/15) in classifica con 39 punti (41 punti nel 2014/15).
L’Udinese è comunque un club che può vantare uno stadio di
proprietà. Il “Nuovo Stadio Friuli” è stato inaugurato di fatto nel gennaio
2016, pertanto eserciterà in pieno i suoi effetti nella stagione 2016/17.
La società di calcio “Watford Association
FC Ltd” risulta come “controparte non
indipendente”; mentre, al 30 giugno 2016, non risulta più parte correlata
la società di calcio “Granada CF”, a seguito della cessione del club verso la
fine della Stagione Sportiva 2015/2016.
Il Nuovo Stadio
Friuli.
Nel mese di luglio 2012, l’Udinese vinse la gara d’appalto
per l’assegnazione del diritto superficie per 99 anni dello Stadio Friuli per €
4.550.000 e l’autorizzazione alla ristrutturazione dello stadio per un importo
di € 21,5 milioni. L’investimento inizialmente previsto era di € 25 milioni,
per uno stadio da 25.100 posti a sedere, totalmente coperti. I trasferimento del
diritto di superficie sull'area dello "Stadio Friuli", è avvenuto in
data 29 marzo 2013.
La partita Udinese – Juventus del mese di gennaio 2016, ha
inaugurato il nuovo Stadio completato.
In
bilancio tra le Altre Immobilizzazioni
immateriali figurano “Diritto di Superificie” per Euro 4.550.000 ammortizzato
per la durata di 99 anni.
Tra le Altre Immobilizzazioni immateriali
figurano anche le spese sostenute per la ristrutturazione dello Stadio
Friuli, per l'importo di € 30.006.241,04 che non sono considerate beni
materiali (fabbricati). Infatti, alla scadenza dei 99 anni, il diritto di
superficie si estinguerà e gli immobili torneranno in piena proprietà del
Comune; pertanto, la corretta natura di tali spese è quella la stessa della proprietà
superficiaria e quindi di immobilizzazione immateriale.
Per
quanto riguarda gli ammortamenti di tali spese si è optato per il metodo
dell’ammortamento a quote decrescenti, anche in considerazione del principio
della correlazione tra costi e ricavi. Il Business Plan elaborato dimostra come
a partire dalla stagione sportiva 2022/2023 i ricavi aggregati derivanti
dall’investimento supererebbero il totale delle quote di ammortamento. Per tale
motivo, a partire dalla stagione 2015/2016, si è provveduto ad ammortizzare il
cespite, considerando la maggior concentrazione di quote, pari ad Euro
28.505.929 che rappresentano il 95% dell’intero investimento pari a €
30.006.241, proprio fino alla Stagione Sportiva 2021/2022; mentre, a partire
dalla Stagione Sportiva 2022/2023 il restante 5% da ammortizzare pari a €
1.500.312, verrà ammortizzato nei residui 92 anni con una quota costante pari a
€ 16.308 nel rispetto della durata del diritto di superficie e della proprietà
superficiaria.
L’operazione
raggiunge la piena copertura economica dall’ottavo esercizio di entrata in
funzione dello stadio.
La continuità
aziendale.
La valutazione delle voci del bilancio è stata fatta nella
prospettiva della continuità dell’attività e non è stato mosso alcun rilievo sul
tema da parte della società di revisione Fausto Vittucci & C. Sas di Roma. Tuttavia,
sono presenti dei richiami d’informativa.
Il primo richiamo d’informativa è relativo alla circostanza
che l’approvazione del bilancio
d’esercizio al 30.06.2016 è stata rinviata ai centottanta giorni. Tra
le cause che hanno determinato il rinvio sono citati gli sviluppi relativi alle
perquisizioni avvenute presso gli uffici della società ad opera della Guardia
di Finanza. I Processi verbali di constatazione notificati, hanno causato la
necessità di produrre numerosa documentazione, che ha tenuto impegnato il
personale.
Gli Amministratori hanno deciso di non procedere ad
accantonamenti per eventuali oneri futuri da contenziosi fiscali. Nel caso di
accadimenti passivi si renderebbero necessarie tutte le operazioni occorrenti
per garantire la continuità.
La società non ha redatto il consolidato perché le
controllate “Udinese TV Trading & Energy srl” e “Stadium Srl” non hanno
ancora iniziato l’attività.
Nella
Nota integrativa gli Amministratori hanno precisato per quanto riguarda la
continuazione dell'attività, “che l'eccezionale perdita dell'esercizio è data
dal contemporaneo effetto degli ammortamenti decrescenti applicati sui diritti
pluriennali dei calciatori e dal criterio adottato per l'ammortamento della
proprietà superficiaria Stadio Friuli a cui va a contrapporsi l'esiguo,
rispetto agli
andamenti storici dell'ultimo decennio, risultato
dell'attività dei "trading" sui calciatori.”
Il
collegio sindacale, nella sua Relazione, ha evidenziato, a titolo di Richiamo
d’informativa, che
gli
amministratori, alla luce della situazione infrannuale al 30.11.2016, ritengono
non essere sussistente il rischio di
continuità e nella nota integrativa riportano “… qualora dovessero
concretizzarsi nel prossimo futuro degli accadimenti passivi in conseguenza dei
due Processi verbali di constatazione relativi alla nota perquisizione
effettuata in data 11 dicembre 2014 presso i locali della Vostra Società dal
Nucleo di Polizia tributaria di Udine, potrebbe essere necessario effettuare
tutte le operazioni occorrenti, per mantenere conservata la continuità.”.
Inoltre, il Collegio Sindacale ha evidenziato che, come riportato dagli
amministratori nella nota integrativa si precisa che ai sensi dell’art. 28 del
D.Lgs.127/1991 la Società non redige il bilancio consolidato in quanto le due
società controllate al 100% Udinese TV Trading & Energy S.r.l. e Stadium Hospitality
S.r.l., non hanno ancora iniziato l’attività per cui sono state costituite.
La Proprietà e le
parti correlate.
La proprietà della società fa capo per il 99,43% alla
Gesapar S.A., con sede in Lussemburgo, che al 30 giugno 2015 risulta avere un
patrimonio netto di € 15.488.831 (€
15.506.482 nel 2014), con un capitale sociale € 9.300.000, composto da 124.000
azioni. Al 30 giugno 2015, risulta una perdita di esercizio di € 17.651, con un
valore della produzione di € 99.111.
Nella Relazione sulla Gestione è specificato che l’Udinese
ha intrattenuto “rapporti rilevanti” con: Watford Association Fc Ltd, che è
considerata come “controparte non indipendente”.
Con Watford Association Fc Ltd risultano: crediti
commerciali per € 18.907.981; Debiti
commerciali per € 272; ricavi per € 4.537.418 e costi per € 632.181.
Nella Relazione sulla Gestione è ribadito che i rapporti con
le controparti non indipendenti non comprendono operazioni atipiche e/o
inusuali e sono regolati da condizioni di mercato.
Nella Nota integrativa è specificato che il risconto sul
contratto in essere con la società Watford Association FC Ltd è allocato tra i
risconti attivi.
Al 30 giugno 2016 non risulta più correlato il Granada CF, a
seguito della cessione dello stesso verso la fine della Stagione Sportiva
2015/2016.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale
Ovviamente, il giudizio sulla struttura dello Stato
Patrimoniale dipende dall’aver adottato il principio della continuità aziendale
tra i criteri di valutazione del bilancio.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina
l’indice di solvibilità totale. Una società è
solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti.
Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel
caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,11 (1,27 nel 2014/15),
ciò vuol dire che, adottando il principio di continuità aziendale, al 30.06.2016,
il club possedeva dei beni il cui valore era di sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in
questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,52 (0,55 nel 2014/15),
ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in
grado di pagare i debiti a breve.
Anche
non considerando i risconti passivi, pari a € 8,9 milioni, l’attivo a breve non
sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,11 (0,27 nel 2014/15). E’
aumentato il ricorso al capitale di terzi.
Infatti, l’equity ratio, ossia l’indice di copertura delle
attività con mezzi propri, è diminuito dal 21,1% al 10,2%. Il ricorso al capitale
di terzi risulta nella misura del 89,8% (78,9% nel 2014/15) degli impieghi.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è conforme a quanto stabilito dal
regolamento sul Fair Play Finanziario, poiché è positivo per € 19,47 milioni (€
46,48 milioni nel 2014/15); ma, risulta in diminuzione di 27 milioni (- 58,1%).
La variazione è dovuta essenzialmente al conseguimento della perdita
d’esercizio per € 27.008.141.
L’assemblea
dei soci del 26 giugno 2016 aveva deliberato di ripianare la perdita 2014/15 di
€ 5.958.674, mediante l’utilizzo della riserva straordinaria, che, alla
chiusura dell'esercizio risulta pari a € 9.342.029; mentre la Riserva legale
ammonta a € 2.653.297.
Le Passività.
Il capitale di terzi, pari a circa € 171,2 milioni (€ 174
milioni nel 2014/15), finanzia il 89,8% dell’attivo.
Le passività non correnti riguardano prevalentemente i fondi
per imposte differite e contenzioso, che ammontano a € 17.908.541 (€ 27.090.389
nel 2014/15) e sono prevalentemente originati dalla tassazione differita delle
plusvalenze. I crediti per imposte anticipate sono compensati con tale voce.
La variazione del Fondo per imposte differite per € 9.181.848
deriva dall'accantonamento per imposte differite dell'esercizio pari a € 2.898.630
(per plusvalenze rateizzate) e a utilizzi di imposte differite per € 12.080.478.
La voce “debiti” dello stato patrimoniale rappresenta l’84,2%
delle passività (78% nel 2014/15) e finanzia il 75,6% dell’attivo.
Il totale dei debiti è di € 144.248.506 (€ 135,7 milioni nel
2014/15) e risulta aumentato del 6,3%.
I
debiti sono composti da: debiti verso banche per € 33.944.409 (€ 18.906.273 nel
2014/15); debiti verso fornitori per € 43.217.412 (€ 45.416.061 nel 2014/15); debiti
tributari per € 2.655.713 (€ 1.046.200 nel 2014/15); debiti previdenziali per €
360.282 (€ 406.431 nel 2014/15); debiti verso enti settore specifico per € 20.063.165
(€ 21.441.120 nel 2014/15). I debiti per factoring ammontano a € 35.891312. Per
quanto riguarda i Debiti verso imprese controllanti, Il finanziamento
fruttifero concesso nello scorso esercizio, pari a € 11 milioni, è stato
rimborsato interamente in data 30/09/2015.
I debiti verso giocatori e tecnici ammontano a € 1.575.821 (€
746.884 nel 2014/15), riguardano gli stipendi del mese di giugno corrisposti
nel mese di luglio.
Anche i debiti verso dipendenti e collaboratori, pari a € 408.769
(€ 367.255 nel 2014/15), riguardano i compensi del mese di giugno pagati nel
mese di luglio, oltre all’accantonamento a fondo ferie.
Nella nota integrativa è specificato che i contributi e le
ritenute effettuate vengono versate nei termini di legge.
Sono dati che confermerebbero il pagamento puntuale dei
compensi ai calciatori, in linea con quanto richiesto dal Fair Play
Finanziario.
Tra gli altri debiti è evidenziata la voce “obbligazionisti
c/rimborso custode giudiziale”, pari a € 5.898.178, che è legata ad una vicenda
giudiziaria.
Nella Nota integrativa si accenna alla presenza di debiti
tributari per accertamenti relativi agli anni pregressi e a dei contenziosi di
natura fiscale in atto anche riguardanti istanze di rimborso respinte.
Tuttavia,
il Fondo per contenziosi fiscali, non evidenzia importi, perché il Principio
OIC 31 prevede che un fondo non può rilevare passività potenziali ritenute
probabili, ma il cui ammontare non è suscettibile di alcuna stima attendibile.
Il Fondo rischi sanzioni e Contenziosi Civili ammonta a Euro
30.120.
Considerando come debiti finanziari i debiti verso le banche,
i debiti di factoring e i debiti finanziari verso la controllante, si avrebbe
un indebitamento finanziario, che al netto delle disponibilità liquide,
ammonterebbe a € 65,57 milioni ed evidenzierebbe un incremento di circa € 8,5
milioni.
I debiti verso le banche ammontano a € 33.944.409 (€
18.906.273 nel 2014/15), di cui € 23.854.801oltre l’esercizio successivo. Nello
specifico, per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione dello Stadio
Friuli, l’Udinese ha contratto i seguenti mutui:
1)
Mutuo di Euro 20.000.000 contratto con ICS, con rate semestrali, della durata
residua di 17 anni;
2)
Mutuo di Euro 3.000.000 contratto con ICS, con rate semestrali, della durata
residua di 14 anni;
3) Mutuo di Euro 5.000.000 contratto con Banca Mediocredito
FVG, della durata residua di 9 anni.
Tali
finanziamenti sono assistiti da garanzie reali.
I debiti per factoring diminuiscono da € 30,5 milioni a € 35,9
milioni. Il debito verso Unicredit Factoring diminuisce da € 17.499.560 a €
20.512.112. Il debito verso Banca IFIS Factoring ammonta a € 16.447.590 (€ 2.500.000
nel 2014/15); il debito verso Emil Ro Factoring ammonta a € 1.944.162 (€
4.000.000 nel 2014/15).
L’Udinese gode di linee di credito da parte di primarie
società di factoring, a cui si rivolge, in caso di necessità, attraverso la
cessione dei crediti Lega Nazionale Professionisti e dei crediti derivanti dalla
cessione dei diritti televisivi.
Le disponibilità liquide aumentano da € 3,38 milioni a € 4,26
milioni.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori ovviamente è positivo per € 46,6 milioni (€ 69,4 milioni nel 2014/15).
Infatti, i crediti verso enti del settore specifico ammontano a € 66,7 milioni (€
90,8 milioni nel 2014/15) e i debiti verso enti del settore specifico diminuiscono
da € 21,4 milioni a € 20.063.165.
Ai fini del Fair Play Finanziario si avrebbe una posizione
finanziaria netta conforme a quanto richiesto dal Regolamento.
Le Attività.
Il totale delle attività è diminuito del 13,5%, passando da
€ 220,4 milioni a € 190,7 milioni.
Le immobilizzazioni immateriali, pari a € 101,4 milioni,
sono diminuite di € 7 milioni ed incidono per il 53,2% sul totale dell’attivo.
La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili”
ammonta a € 9.787.629 (€ 11.029.898 nel 2014/15). Durante l’esercizio 2005/2006
il marchio di Udinese Calcio Spa fu oggetto di rivalutazione per 22 milioni, in
relazione alla stima dei ricavi potenziali ad esso correlati e sulla base di
una perizia asseverata da due professori universitari.
Il costo di acquisto per la costituzione del diritto di
superficie sull'area dello "Stadio Friuli" è stato capitalizzato per
€ 4.550.000, ha
la durata di 99 anni ed è ammortizzato in modo puntuale, sulla base dei giorni
di durata.
Nello specifico le Immobilizzazioni immateriali in corso ed
acconti diminuiscono da € 31.643.622 a € 8.222.500.
Le immobilizzazioni materiali, pari a € 2.658.349 (€
2.955.246 nel 2014/15), registrano un decremento del 10%.
Le
immobilizzazioni finanziarie, comprendono Partecipazioni in imprese controllate
per Euro165.000, che riguardano la partecipazione totalitaria nella società “Stadium
Hospitality Srl”, con capitale sociale di € 10.000, e la partecipazione
totalitaria di “Udinese TV Trading & Energy Srl” per € 155.000. Entrambe
non hanno ancora iniziato l'attività al 30.06.2016.
L’Udinese
detiene una quota di partecipazione nella BCC
Manzano per € 313. In data 04.08.2014 Udinese Calcio Spa ha acquistato
n. 13.889 azioni della Veneto Banca
Spa al prezzo unitario di € 36 per un controvalore complessivo di €
500.004. Già nel corso del 2014/15 si è provveduto alla svalutazione del titolo
azionario di € 76.386,50. La partecipazione al 30.06.2016 risulta invece
iscritta per il valore di € 1.702, a seguito di un'ulteriore svalutazione delle
azioni in portafoglio per € 422.225.
Il Valore della Rosa.
Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori, al 30 giugno 2016, è di € 34,7 milioni, mentre, al 30 giugno 2015,
era pari a 39,9 milioni. Essi rappresentano il 18,2% del totale dell’attivo. Si
è registrato un decremento di € 5,2 milioni.
Dall’esercizio
20141/5 è stato adottato il criterio di ammortamento dei diritti pluriennali
alle prestazioni sportive dei calciatori in base alle quote decrescenti. In tal
modo, è utilizzato un criterio di ripartizione del costo sull'intera durata
contrattuale, che concentra la maggior parte dell'ammortamento nel cosiddetto
"periodo protetto", variabile a seconda dell'età del calciatore, che
è di due anni per i calciatori di età superiore ai 28 anni e di tre anni per i
calciatori di età inferiore ai 28 anni. Per quanto riguarda l’aliquota di
ammortamento del primo anno, si va da un minimo del 33,33% per i contratti di
durata di 5 anni ad un massimo del 66,67% per i contratti di durata di 2 anni.
Gli
effetti sul bilancio chiuso al 30/06/2016 sono stati i seguenti:
-
Maggiori ammortamenti applicando il criterio a quote decrescenti anziché a
quote costanti per l'importo di € 4.591.028;
- Minor risultato d'esercizio, al netto
dell'effetto fiscale, per l'importo di € 3.500.761;
-
Minor valore delle immobilizzazioni immateriali nette per € 4.591.028
-
Minor patrimonio netto per € 3.500.761
Il Rendiconto
Finanziario.
La variazione delle disponibilità liquide è stata positiva
per € 880.006, in quanto la gestione
corrente ha generato flussi finanziari positivi per € 24.386.788;
l’attività di finanziamento ha generato flussi finanziari positivi per € 4.038.136
e il flusso di cassa generato dall’attività di investimento ha assorbito
liquidità per € 27.544.917.
L’attività di finanziamento registra una variazione negativa
dovuta al rimborso di debiti verso soci per finanziamenti per € 11.000.000, che
ha determinato un deflusso di liquidità.
L’attività corrente registra l’Autofinanziamento Economico negativo per Euro 897.946.
Il deflusso dell’attività di investimento è stato
determinato principalmente dall’Investimento netto nei diritti pluriennali
prestazioni calciatori per Euro 20.905.270 e dall’ Investimento netto nelle altre
immobilizzazioni immateriali per Euro 6.589.648.
La Gestione
Economica.
L’Udinese Calcio Spa, a differenza degli altri club della
Serie A, non annota nel valore della produzione i proventi derivanti dal
realizzo delle plusvalenze sulla cessione dei diritti alle prestazioni
pluriennali dei calciatori, ma li espone nella gestione straordinaria.
Il valore della produzione, senza plusvalenze, ma con i
prestiti e gli altri ricavi da gestione calciatori, è aumentato dell’11,7%,
passando da € 54.128.506
a € 60.453.170.
Invece, per quanto riguarda i costi di produzione, senza
minusvalenze, si è verificato un decremento, da € 105,8 milioni a € 98.343.500.
Pertanto, anche per il 2015/16, permane lo squilibrio
economico che determina una differenza negativa tra valore e costi della
produzione per € 37.890.330 (-€ 51.693.038 nel 2014/15).
A questo punto, decisiva, per l’equilibrio economico, è la
gestione straordinaria. Mentre nel 2014/15, l’eccedenza di plusvalenze sulle
minusvalenze è stata di € 46,3 milioni, nel 2015/16 è stata di 12,3 milioni,
risultando insufficiente.
I Ricavi
I proventi televisivi ammontano a circa € 36,1 milioni,
mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 33,8 milioni. L’incremento è
stato del 6,6% e l’incidenza sul fatturato netto è del 66,58%.
I
ricavi da gare, pari a circa € 5,86 milioni (€ 2,78 milioni nel 2014/15), aumentano
del 111,2% e incidono per il 10,83% sul
fatturato netto. L’incremento è dovuto ai ricavi da Gare Campionato aumentati a
€ 3.698.271 da € 1.242.812 e all’aumento degli incassi per abbonamenti aumentati
da € 1.481.373 a € 2.158.861. Nella stagione 2015/16, gli abbonamenti sono
stati pari a 10.303. Per la stagione 2016/17 il numero degli abbonamenti è
aumentato a 10.750 abbonamenti per un ricavato di circa 2,848 milioni, dei
quali 0,8 milioni relativi ad abbonamenti della nuova “Club House Udinese”.
I Proventi da sponsorizzazioni e cartellonistica risultano
in aumento, perché ammontano a € 5.037.760; mentre, nel 2014/15 erano pari a € 4.256.502.
Tali proventi si riferiscono, per € 1.410.000 allo Sponsor Ufficiale, di cui €
510.000 a titolo di sponsorizzazione dello stadio, e per € 400 mila (€ 400 mila
nel 2014/15) allo Sponsor Tecnico e per € 3.227.760 (€ 2.656.502 nel 2014/15) ai
contratti con Sponsor istituzionali, Fornitori ufficiali e tecnici, Partner
commerciali e ai proventi relativi alla cartellonistica pubblicitaria
all’interno dello stadio per le partite casalinghe della prima squadra. I
proventi pubblicitari vari ammontano a € 1.159.409 (€ 1.013.738 nel 2014/15).
Il
rapporto con la società HS Football Srl, in qualità di sponsor tecnico, ha la
durata di 5 anni ed è giunto al quarto anno. Per quanto riguarda il rapporto di
sponsorizzazione con la Renault (marchio Dacia): il contratto di
sponsorizzazione stipulato è della durata di 5 anni, fino alla stagione
sportiva 2019/2020.
La
ristrutturazione dell’impianto ha consentito di dar vita alla sponsorizzazione
dello Stadio. E’ stato sottoscritto un contratto di sponsorizzazione dello
Stadio Friuli con Dacia, con scadenza 30 giugno 2020. “Dacia Arena” affiancherà
“Stadio Friuli” nella nominazione ufficiale, ma senza cessione di diritti di
denominazione (naming rights) dell’impianto, quindi non si tratta di “naming
rights” puro.
Nella Nota integrativa è specificato che i Contributi in
conto esercizio pari ad € 1.135.864 (€ 361.589 nel 2014/15) si riferiscono
principalmente a contributi ricevuti dalla UEFA.
I proventi da Lega diminuiscono da € 679.065 a € 1.225.333.
Il Player Trading.
Per l’Udinese, la gestione del “player trading”,
storicamente, funge da traino all’intera gestione economica della società, che
è abituata ad esporre un risultato positivo, da diversi anni. Si pensi che
negli ultimi 10 anni il risultato del player trading, come risultato aggregato
della somma tra componenti positivi e negativi della gestione economica dei
calciatori e degli ammortamenti, è positivo per 176,7 milioni di Euro.
Tuttavia, l’esercizio 2015/16 evidenzia un risultato
negativo per Euro 7,7 milioni.
I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori
risultano pari a € 1,45 milioni (€ 936 mila nel 2014/15).
La voce “Altri ricavi su cessione calciatori” è diminuita da
€ 8,2 milioni a € 4,8 milioni.
Le plusvalenze sono crollate da € 48,3 milioni a € 13,17
milioni.
L’ammortamento della rosa calciatori diminuisce da € 28,3
milioni a € 26.120.580 e dopo molti anni non è coperto dalla differenza tra
plusvalenze e minusvalenze; infatti, il risultato finale del player trading è negativo
per circa 7,7 milioni.
Sul risultato negativo del player trading hanno influito
minori plusvalenze per 35,15 milioni di Euro e a scelta di passare al metodo
degli ammortamenti decrescenti dei diritti pluriennali dei giocatori
professionisti ha determinato maggiori ammortamenti per € 4.591.028.
L’Udinese
sopporta dei costi, definiti “costi specifici tecnici” ammontanti ad Euro
14.891.176. Tali costi comprendono i costi per le consulenze tecnico sportive e
tutti quei costi relativi
all'attività tecnico sportiva per la gestione del trading calciatori. Nel
2014-15, i costi specifici tecnici erano pari a € 25.476.503; nel 2013/14 erano
pari a € 24.010.413; nel 2012/13 sono stati pari a € 23.172.111; nel 2011/12 a
€ 21.543.844; nel 2010/11 erano pari a € 15.174.687 e nel 2009/10 ammontavano a
€ 13,1 milioni.
L’Udinese ha corrisposto agli agenti
€ 1.702.220 (€ 1.473.550 nel 2014/15).
I Costi.
Il 33,78% dei costi della produzione, senza minusvalenze, è
rappresentato dai costi del personale, il 25% dai costi per servizi e il 35,96%
dagli ammortamenti.
I costi per servizi, pari a € 24.585.782 (€ 36.106.741 nel 2014/15),
sono diminuiti del 31,9%. Come descritto sopra, la voce principale dei costi
per servizi riguarda i costi specifici tecnici pari a € 14.891.176, che
rappresentano il 15,14% dei costi della produzione, senza minusvalenze, e il 27,5%
del fatturato netto. I Compensi agli amministratori ammontano a € 435.226 (€
417.543).
Il costo del personale aumenta del 6,4% e ammonta a € 33.225.292
(€ 31.235.600 nel 2014/15). Tali costi incidono per il 61,3% sul fatturato netto,
senza plusvalenze e altri ricavi da player trading.
Il costo del personale tesserato ammonta ad € 29.614.382 ed
incide per il 54,6% sul Fatturato netto.
Tenuto conto che il Regolamento sul Fair Play Finanziario,
tollera un’incidenza del 70%, l’Udinese risulta essere società in linea con
quanto auspicato dal Regolamento stesso in tema di costi del personale.
L’applicazione del criterio di ammortamento dei diritti
pluriennali alle prestazioni dei calciatori, con quote decrescenti, ha
determinato maggiori costi per 4,59 milioni di Euro.
L’incidenza dell’ammortamento della rosa calciatori sul
fatturato netto è del 47,2%; pertanto, il costo di gestione del personale sarebbe
pari al 108,5% del fatturato netto, senza plusvalenze. Anche se si volesse
considerare solo il Costo del personale tesserato il Costo del Lavoro Allargato
sul fatturato netto risulterebbe elevato (101,8%).
L’ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali
risulta pari a € 8.419.669 e include l’Ammortamento lavori stadio per €
7.126.482
La gestione finanziaria risulta negativa per € 2,1 milioni,
a causa di oneri finanziari per € 2.536.118;
perdite nette su cambi per € 121.847
e proventi finanziari per € 571.970.
Gli Interessi passivi verso altri finanziatori ammontano ad € 1.289.169 (€
1.030.350 nel 2014/15); gli Interessi passivi su c/c bancari ammontano a € 873.853
(€ 519.334 nel 2014/15).
Gli Altri proventi straordinari diminuiscono da € 1.080.556 a
€ 120.710; mentre gli altri oneri straordinari aumentano a € 8.038.959 da €
679.166 del 2014/15.
Il Pareggio di
bilancio.
Nonostante la perdita, l’Udinese dovrebbe rientrare nei
parametri del Fair Play Finanziario. Il risultato prima delle imposte risulta
negativo per € 36.189.989. Il bilancio al 30 giugno 2015 evidenziava un
risultato negativo prima delle imposte di € 7.073.924. Il bilancio al 30 giugno
2014 evidenziava un risultato negativo prima delle imposte di € 17,3 milioni.
Al risultato aggregato, che è negativo per 60,5 milioni, bisognerà togliere le
spese per le infrastrutture sportive, ed il settore giovanile.
Le imposte sul reddito evidenziano un saldo positivo di € 9.181.848,
determinato soprattutto da IRES differita per € 9.181.848 (importo pari all’utilizzo
del relativo fondo).
Conclusioni.
La Perdita 2015/16 è
stata determinata da costi non monetari derivanti dall’applicazione del
criterio degli ammortamenti con quote decrescenti ai lavori stadio e alla Rosa
Calciatori, oltre a minori plusvalenze rispetto alla media degli ultimi anni.
Gli
amministratori, per il 2016/17, prevedono un aumento dei ricavi relative alle
plusvalenze. Nella prima fase della campagna trasferimenti 2016/2017 sono state
realizzate importanti plusvalenze per un totale di oltre 31,5 milioni. Alcune
delle cessioni a titolo temporaneo, prevedono delle clausole di riscatto con
importi già fissati. Il probabile esercizio di tali diritti di riscatto
permetterà la realizzazione di ulteriori plusvalenze, riportando il valore di
tale posta in linea con i valori degli esercizi antecedenti alla Stagione
Sportiva 2015/2016.
Lo
sviluppo del fatturato, associato alla perseguita politica di ottimizzazione e
controllo dei costi di gestione, fa ipotizzare agli Amministratori un
soddisfacente futuro per l’Udinese.
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