Luca Marotta
La società “Arsenal Holdings plc” ha
chiuso il bilancio consolidato al 31 maggio 2017 con un fatturato consolidato di
£ 423,9 milioni (€ 485,3 milioni, ad un cambio, al 31.05.2017, di 1 € = 0,87365
£) e un utile netto di £ 35,3 milioni (€ 40,4 milioni). Nel 2015/16 il
fatturato era pari a £ 353,5 milioni e l’utile netto era di £ 1,6 milioni.
Anche escludendo dal fatturato complessivo, quello del settore
immobiliare, l’Arsenal si colloca nella fascia dei club che superano la soglia
dei 400 milioni di Euro di fatturato.
Il fatturato complessivo del Gruppo segna un incremento di £
70,4 milioni (+12,9%), l’utile netto segna un incremento di £ 33,6 milioni. Il Settore
sportivo, a livello di Gruppo, ha contribuito con un fatturato netto,
comprensivo dei prestiti calciatori, di £ 422,8 milioni (€ 483,9 milioni) ed un
risultato prima delle imposte positivo per £ 44,4 milioni (£ 883 mila nel 2015/16).
Dal punto di vista gestionale, l’Arsenal evidenzia una
struttura diversificata ed equilibrata dei ricavi. I ricavi del settore
immobiliare, nel tempo, sono serviti a cofinanziare la costruzione dello Stadio
ed la leva del Player trading appartiene alle passate gestioni, ormai.
Dal punto di vista sportivo, nella stagione 2016/17, l’Arsenal
ha vinto la FA Cup 2016/17, battendo il Chelsea; ha conseguito il quinto posto
in Premier League con 75 punti e la qualificazione per l’UEFA Europa League
2017/18; è stato eliminato ai quarti della Coppa di Lega (English Football League Cup) ad
opera del Southampton ed è stato eliminato agli ottavi di Champions League dal
Bayern.
Da evidenziare la mancata qualificazione alla Champions
League, dopo 19 volte consecutive.
La Strategia di
Gruppo e il “cerchio virtuoso”.
Gli Amministratori, in questi anni, hanno cercato di creare
una base finanziaria solida, che permettesse di finanziare la costruzione dello
Stadio e il ritorno al successo sportivo.
La strategia a lungo termine è quella di perseguire uno sviluppo
sostenibile autosufficiente dal punto di vista economico al fine di conseguire
risultati sportivi che determinino l’affermarsi dell'Arsenal Football Club,
come squadra di calcio, sia sulla scena nazionale che su quella internazionale.
I fondi generati dal business sono messi a disposizione per
ulteriori investimenti nel Club, con l'obiettivo di raggiungere un maggiore
livello di successo sul campo che si traduca in ultima analisi, nella conquista
di trofei.
In linea di massima ed in estrema sintesi il cerchio
virtuoso della strategia dell’Arsenal è riassumibile nel fatto che gli investimenti
nella prima squadra, con l’acquisto di calciatori, dovrebbero determinare i successi
in campo sportivo, che a loro volta alimentano la base dei tifosi e
simpatizzanti, che costituiscono la potenziale clientela, che alimenta i ricavi
commerciali e quelli da “match day”. Ovviamente con l’aumento dei ricavi si
generano profitti che vengono reinvestiti nella prima squadra. Così il cerchio
dell’autofinanziamento è chiuso.
Nel bilancio è riportata la seguente figura che riassume il tutto
Il Gruppo.
L’Arsenal fa parte di un Gruppo con a capo la società
Arsenal Holdings Plc, con sede nel Regno Unito. Arsenal Holdings Plc è, a sua
volta, controllata dalla società KSE UK Inc., che ne possiede il 67,05%.
Tale società, risulta registrata negli USA, nello Stato del
Delaware, e fa capo a Enos Stanley "Stan" Kroenke, che pertanto è il
controllore in ultima istanza del Gruppo.
Le società controllate dal Gruppo sono 19 e si occupano di
diverse attività.
The Arsenal Football Club plc si occupa del club di calcio
maschile; la società Arsenal Ladies Limited si occupa del club di calcio
femminile. Ci sono 2 società che si occupano di operazioni immobiliari:
Ashburton Trading Limited e Highbury Holdings Limited.
Ben 5 società risultano non operative e n. 3 società risultano
registrate fuori dalla Gran Bretagna precisamente: AOH-USA, LLC, registrata
negli USA, controllata al 100%, che si occupa di gestione dati; Arsenal
Overseas Limited, registrata nell’isola di Jersey, controllata al 100% che si
occupa delle operazioni di vendita al dettaglio, Arsenal Football Club Asia PTE
Limited, registrata a Singapore, controllata al 100%, che si occupa di
Commercial operations.
La Continuità
aziendale.
Secondo gli Amministratori, il Gruppo dovrebbe essere in
grado di operare all'interno del livello delle sue attuali risorse finanziarie
e linee di credito.
Gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che il
Gruppo abbia adeguate risorse per continuare la propria operatività per il
prossimo futuro, pertanto il bilancio è stato redatto in base al presupposto
della continuità aziendale.
Nel paragrafo relativo ai Rischi e alle incertezze si fa
cenno alla “Brexit”. Il
gruppo sta monitorando l'impatto della decisione del Regno Unito di lasciare
l'Unione europea. A breve termine questo ha visto il valore della sterlina
indebolirsi contro l'Euro; da un lato, aumentando
il costo dei trasferimenti dei giocatori dall'UE e, dall’altro, aumentando
il valore in sterline dei premi delle competizioni Europe distribuiti in Euro
dall’UEFA. Il rischio più significativo per il Gruppo sembra essere quello che
si verifichi una crisi economica nel Regno Unito che influenzi i ricavi dei
biglietti e / o il valore dei diritti di trasmissione TV e / o di
sponsorizzazione.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il totale dell’attivo è aumentato da £ 877,5 milioni a £ 884,3
milioni. Pertanto supera la cifra di 1 miliardo di Euro. Le immobilizzazioni
materiali incidono su tutto l’attivo per il 48,7% e le disponibilità liquide
per il 20,4%.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso
dell’Arsenal, l’indice di indebitamento è pari a 0,70, che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Un club è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso
in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,70, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è
sufficiente a pagare i debiti. Tra questi beni è compresa la voce terreni e
fabbricati, inclusiva dello stadio con un valore contabile netto pari a £ 355,6 milioni, circa il 40,22% dell’attivo.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 1,24,
ciò vuol dire che l’attivo a breve è in grado di pagare i debiti a breve. Infatti,
il capitale circolante netto è positivo per la cifra di £ 51,8 milioni.
In
genere, la presenza di un capitale circolante netto positivo è indicatore della
buona salute finanziaria di cui gode la società. Si pensi al valore delle
disponibilità liquide pari a. £ 180,1
milioni (€ 206,2 milioni).
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto, che corrisponde ai “mezzi propri”, è
positivo e ammonta a £ 363,4 milioni
(€ 415,9 milioni). L’esercizio precedente era pari a £ 328,1 milioni e pertanto risulta un incremento di £ 35,3 milioni,
dovuto all’utile conseguito nell’esercizio.
Il Patrimonio Netto, essendo non negativo e in crescita, risulta
conforme a quanto stabilito dal Regolamento del Fair Play Finanziario.
Dal punto di vista strutturale, il rapporto tra patrimonio
netto e totale delle attività è pari al 41,1%. Il Patrimonio Netto finanzia il 88,5% del capitale investito netto. Il capitale circolante netto,
ossia la differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è positivo per £ 51,8 milioni (€ 59,3 milioni), con un decremento
di £ 13 milioni rispetto al 2015/16.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
Il debito finanziario lordo ammonta a £ 227,5 milioni (€ 260,4 milioni). Di questi, solo £ 8 milioni, hanno la scadenza entro
l’esercizio successivo.
I debiti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori
ammontano a £ 47,4 milioni (£ 48,6 milioni
nel 2015/16). Mentre i crediti verso squadre di calcio per trasferimenti
giocatori ammontano a £ 4,7 milioni (£ 6,1
milioni nel 2015/16).
Risulta esserci un fondo rischi per i trasferimenti
calciatori. Al 31.05.2017, tale fondo ammonta a £ 20,493,000 (£ 16,792,000 nel 2015/16). Il fondo Trasferimenti si
riferisce principalmente alle spese di trasferimento, supplementari e
probabili, dovute a bonus legati al raggiungimento di un determinato numero di
presenze. Durante il 2016/17, sono stati fatti nuovi accantonamenti per £ 9,7
milioni. Inoltre £ 5,3 milioni di fondi già accantonati sono stati
riclassificati come debiti e £ 0,7 milioni sono stati cancellati in quanto non
più necessari.
In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, è
consigliabile che l’indebitamento di natura finanziaria, al netto delle
disponibilità liquide, e comprensivo dei debiti e crediti da trasferimenti
calciatori, non sia superiore ai ricavi. L’Arsenal rispetta questo parametro.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 182 milioni (€ 208,3 milioni); mentre,
l’esercizio precedente era pari a £ 146
milioni. L’incidenza sul totale dell’attivo non corrente è del 29,4%. La variazione è dipesa da
acquisti per £ 113,9 milioni (£ 35,4
milioni nel 2015/16), cessioni per un valore contabile netto residuo di £ 762 mila (£ 1,8 milioni nel 2015/16),
ammortamenti per £ 77,1 milioni (£ 59,2
milioni nel 2015/16).
Tra gli investimenti in calciatori effettuati, figurano:
l’acquisto di Granit Xhaka (Borussia Mönchengladbach); Shkodran Mustafi
(Valencia) e Lucas Pérez (Deportivo de La Coruña).
Da quando Stanley Kroenke è diventato maggior azionista
(dalla stagione 2011/12), sono stati investiti 464,5milioni di sterline
nell’acquisto di calciatori.
Il rapporto tra Patrimonio Netto e Valore Rosa Calciatori è
di 2, pertanto il valore della rosa
calciatori è ampiamente coperto dai “mezzi propri”.
Dopo la chiusura del bilancio, per l'Arsenal Football Club
plc, la campagna trasferimenti ha determinato un saldo a credito di £ 15 milioni, nel periodo precedente,
il saldo a debito era di £ 87.300.000. Questi trasferimenti saranno contabilizzati
nell'esercizio 2017/2018.
Tra i calciatori acquistati figurano: Alexandre Lacazette (Olympique
Lyonnais) e Sead Kolasinac (FC Schalke 04).
Il fatturato complessivo del Gruppo, al netto della joint
venture, aumenta da £ 353,5 milioni del 2015/16 a £ 423,9 milioni. L’incremento
registrato è stato del 19,92% ed è dovuto principalmente ai ricavi media, che
sono aumentati del 41,3%. Il settore immobiliare evidenzia un fatturato di £ 1,1
milioni con una variazione negativa di £ 1,8 milioni rispetto al 2015/16.
Il Settore Immobiliare.
In generale, l'attività nel business immobiliare del Gruppo,
da alcuni anni, è ad un livello molto basso, l'unica transazione di nota è
stata la vendita di un appartamento facente parte del piccolo portafoglio di
proprietà di "Highbury Square" oltre ai redditi riferibili a due
locazioni commerciali.
Per quanto riguarda le due rimanenti aree di sviluppo, sono in
una fase avanzata i negoziati per la vendita del sito adiacente alla stazione della
metropolitana di Holloway Road e il completamento di questa vendita dovrebbe
essere incluso nei conti intermedi per la prima metà del 2017/18, mentre si
stanno valutando varie opzioni per il sito di Hornsey Road.
Il fatturato relativo al settore immobiliare diminuisce di £
1,76 milioni, precisamente da £ 2,92 milioni a £ 1,16 milioni (€ 1,3 milioni).
I costi operativi del settore immobiliare diminuiscono da £ 1,26 milioni
a £ 1,07 milioni. Il risultato
operativo è di £ 83,000 (€ 95 mila).
Il risultato del settore immobiliare prima delle imposte è diminuito
da £ 1,98 milioni a £ 205 mila.
Il rapporto Pre Tax Profit e Turnover è del 17,7% circa.
Questo significa che ogni 100 Sterline fatturate se ne sono guadagnate circa 17,7.
Se si analizzano i dati dall’inizio di tale attività emerge chiaramente come il
settore immobiliare abbia contribuito positivamente alla copertura finanziaria
per la costruzione dello stadio.
Il Settore Sportivo.
Il fatturato imputabile alla gestione sportiva, comprensivo
dei ricavi per i prestiti dei calciatori, risulta
in crescita del 20,6%, da £ 350,6 milioni a £ 422,8 milioni (€ 483,9 milioni).
L’Arsenal, per quanto riguarda il settore calcio, evidenzia
un fatturato netto, senza ricavi da cessioni temporanee calciatori, che dipende
per il 40,76% dai ricavi TV, per il 28,19% dai ricavi commerciali e per il 24,05% dai ricavi da gare.
I ricavi da gare risultano pari a £ 99,99 milioni (£ 99,9
milioni nel 2015/16).
La media dei biglietti venduti è stata di 59.886, che rappresentano più del 99%
della capacità dello stadio (2016: 59.834; 2015: 59.930; 2014: 59.790).
I ricavi da diritti tv ammontano a £ 198,64 milioni (£ 140,57 milioni
nel 2015/16), registrando un incremento di £ 58,1 milioni. Per quanto riguarda l’incremento per circa £ 39
milioni è dovuto all'aumento del contratto della Premier League. Sono state trasmesse
in diretta 25 partite (2016: 27).
I ricavi di "Broadcasting" della Champions League
sono aumentati a seguito della crescita della quota di Market Pool (quota del
30% come posizione nella Premier League 2015/16).
Una parte dell’aumento è dovuto anche al tasso di cambio applicato
nella conversione delle distribuzioni UEFA effettuate in Euro che a seguito
della svalutazione della sterlina rispetto all’Euro, ha determinato un maggior
importo in sterline,
I ricavi commerciali aumentano complessivamente del 9,7% da £ 106,9 milioni del 2015/16 a £
117,2 milioni. Si pensi che nel 2011/12 ammontavano a £ 52,5 milioni. I
ricavi da merchandising aumentano del 7% a £
26,35 milioni (£ 24,6 milioni nel 2015/16).
I ricavi commerciali da Sponsorizzazioni e pubblicità registrano la cifra di £ 90,88 milioni (£ 82,3 milioni nel 2015/16), con un incremento del 10,45%.
L’Arsenal ha registro una forte crescita per i partenariati
secondari (“secondary partnerships”), in un mercato competitivo, che aumenta
del 34,5% a £ 23,0 milioni (2016: £ 17,1 milioni).
Emirates e PUMA sono delle partnership assicurate per il
lungo termine. Il rinnovo del contratto di sponsorizzazione con “Emirates
Airlines”, avvenuto nel 2012/2013, riportava un importo complessivo di £ 150
milioni, che dovrà essere ripartito sulla nuova durata del contratto. Il
contratto di “naming rights” con “Emirates Airlines” scadrà nel 2028, mentre
quello riguardante la sponsorizzazione della maglia scadrà nel 2019. Nel Luglio
2014, è iniziata la nuova partnership con PUMA. L'accordo con PUMA rappresenta
il più importante accordo di partnership nella storia dell'Arsenal e di PUMA.
L’attività di vendita al dettaglio ha generato ricavi che
aumentano di 1,7 milioni di sterline ossia del 7% £ 26,35 milioni, pari a circa
30,2 milioni di Euro.
Il tour dell’Emirates Stadium ha attirato più di 230.000
visitatori lo scorso anno da tutto il mondo.
I ricavi da prestiti calciatori aumentano da £ 3,2 milioni a
£ 6,9 milioni.
Il Player Trading.
Il risultato della gestione “Player trading” è determinato
dalla differenza tra plusvalenze e minusvalenze, dagli ammortamenti sui diritti
alle prestazioni dei calciatori, comprese eventuali perdite di valore, e dai
ricavi per i calciatori in prestito. Il risultato di tale gestione è negativo
per £ 63,4 milioni. Invece, nel 2015/16,
il risultato è stato negativo per £ 53,98
milioni.
L’ammortamento dei giocatori è pari a £ 77,1 milioni, mentre
nel 2015/16 era pari a £ 59,3 milioni, con un incremento del 30,16%. Il
notevole incremento registrato è dovuto all’investimento in calciatori per
circa £ 113,9 milioni per gli acquisti di Granit Xhaka, Shkodran Mustafi e
Lucas Perez.
Nell’esercizio 2016/17, l'ammortamento dei giocatori non è
stato compensato dai profitti sulla vendita di giocatori pari a £ 6,76 milioni (nel 2015/16: £ 2 milioni) e dai ricavi derivanti
dalle cessioni temporanee, pari a £ 6,9 milioni.
Durante il 2016/17, l’Arsenal non ha effettuato cessioni
importanti ed ha mantenuto in rosa tutti i suoi giocatori chiave. Per quanto
riguarda le cessioni definitive, l’unico ricavo di rilievo riguarda la vendita
di Serge Gnabry al Werder Brema; mentre i prestiti di Jack Wilshere (AFC
Bournemouth), Callum Chambers, Wojciech Szczesny (AS Roma) e Joel Campbell (Sporting
CP) hanno determinato ricavi (premi superiori al recupero dei salari contratti)
per 6,9 milioni di sterline.
Il fatto che l’Arsenal non venda i suoi calciatori più bravi
dipende dal miglioramento della posizione finanziaria del club negli ultimi
anni, che permette al club di fare a meno dei profitti da trasferimento
calciatori, come una componente essenziale del conto economico.
Costo dei dipendenti.
Il costo del personale continua ad essere di gran lunga la
più importante voce di costo e ammonta a £ 199,4 milioni (€ 228,2 milioni), con un incremento del 2%.
Dal 31/05/2011 il costo del personale è aumentato di £ 75
milioni, da £ 124,4 milioni a £ 199,4 milioni.
L’incidenza sul fatturato del settore calcio, senza Player
Trading, è del 47,95%.
La media del numero dei dipendenti, durante il 2016/17, è
stata di 695, di cui: 75 “Playing staff”; 117 “Training staff”; 391 Administrative
staff e 112 “Ground staff”.
In aggiunta, sono stati utilizzati in media circa 800
“temporary staff” nei giorni di “match days” (2015/16: 835).
Il Consiglio di Amministrazione è costato £ 3.362.000 (£ 3.384.000
nel 2015/16). La maggior parte del costo si riferisce al solo Gazidis, che è
costato £ 2,598,000 (£ 2.648.000 nel 2015/16).
Gli Altri costi operativi, che comprendono tutti i costi
diretti e indiretti e le spese generali relative alle operazioni del settore calcio
del Club e ai ricavi ammontano a £ 79,437,000
(£ 70,2 milioni nel 2015/16).
L’incidenza del “Fattore
Lavoro Sportivo”.
Il Costo del “Fattore Lavoro Sportivo”, dato dalla somma del
costo del personale e degli ammortamenti dei calciatori, rapportato al
fatturato netto sportivo incide per il 66,5% (73,3% nel 2015/16).
La gestione
finanziaria.
I proventi da joint venture ammontano a £ 598,000 (£
1,004,000 nel 2015/16).
Gli oneri finanziari netti, esclusi i proventi da joint
venture, aumentano da £ 13,37 milioni a £ 14,74 milioni.
Nel dettaglio, gli oneri finanziari lordi, pari a £ 13,1 milioni, riguardano: interessi
passivi bancari per £ 9 mila; interessi passivi su obbligazioni a tasso
variabile e fisso per £ 11.743.000;
altri oneri per £ 523 mila; e i costi
per finanziamenti a lungo termine per £
815 mila.
La Variazione del fair value degli strumenti finanziari risulta
negativa per £ 2019 mila.
I proventi finanziari sono pari a 372 mila sterline (£ 785 mila nel 2015/16).
Il Breakeven Result.
Al momento, l’Arsenal non ha alcun problema a confrontarsi
con il criterio del “Breakeven Result” del Fair Play Finanziario e con le sue
soglie di tolleranza.
Il risultato prima delle imposte del Gruppo al 31 maggio 2017
è positivo per £ 44.607.000 (€ 51,1 milioni). Anche nei precedenti due esercizi
il risultato prima delle imposte era positivo. Al 31 maggio 2016 era positivo
per £ 2,867.000 e al 31 maggio 2015 era positivo per £ 18,192,000.
In chiave Financial Fair Play, per l’Arsenal bisogna considerare
solo la Gestione Sportiva, che mostra comunque risultati ampiamente positivi.
L’utile netto del 2016/17, risulta pari a £ 35.286.000 ed è
ormai il quindicesimo risultato positivo consecutivo, per trovare un bilancio
in perdita bisogna risalire all’ormai lontano 2001/02.
Conclusioni.
Molti sono i dati del bilancio consolidato da giudicare
positivamente in ottica Fair Play Finanziario.
E’ facile prevedere che anche per le classifiche relative al
fatturato 2016/17, l’Arsenal si confermerà tra i primi 10 club del mondo.
In questi anni, sembrerebbe che la gestione dell’Arsenal,
col discorso legato allo stadio, abbia considerato il perseguimento della
solidità economica-patrimoniale e finanziaria come la premessa del successo
sportivo. Tuttavia, nel 2017/18, l’Arsenal non parteciperà alla UEFA Champions
League, dopo avervi partecipato per 19 anni consecutivi.
L'impatto negativo della partecipazione alla UEFA Europa
League, in luogo della UEFA Champions League, è previsto per l'importo di
almeno £ 20 milioni di cui un componente è il fatto che non esiste il premio
fisso per la partecipazione. L'impatto finanziario completo dipenderà dai
risultati realizzati nella competizione. Tuttavia, l’Arsenal potrà far fronte
tranquillamente ad una stagione disputata in UEFA Europa League.
La “Brexit” e il trasferimento record di Neymar al PSG hanno
fatto aumentare l’attenzione e la preoccupazione degli Amministratori, perché tali
fattori sono fonti di pressioni inflazionistiche.
“Le pressioni inflazionistiche esterne sui costi salariali e
sui costi di trasferimento rappresentano una preoccupazione per i club, come
l'Arsenal, che stanno operando un modello di auto-finanziamento. Tuttavia,
resta da vedere se i livelli di alcune transazioni recenti sono razionali e
indicano un sostanziale spostamento permanente verso l'alto dei prezzi.”
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