venerdì 27 luglio 2018

Bilancio UC Sampdoria 2017: 9,3 milioni di Utile e 38 milioni di plusvalenze.




Luca Marotta


Anche a causa delle plusvalenze realizzate, pari a € 38.108.000, il risultato economico dell’anno solare 2017 di “U.C. Sampdoria Spa” ha evidenziato un risultato positivo netto di € 9.286.928.
Secondo gli Amministratori, il risultato netto di esercizio del 2017 è molto positivo e conferma il trend economico crescente degli ultimi due esercizi.
In effetti, anche il bilancio 2016, evidenziava un utile di 3.232.818, con 38,8 milioni di Euro di plusvalenze. Nel 2015, il bilancio si era chiuso con una perdita netta di esercizio di € 1.385.144. Nel 2014, il bilancio si era chiuso con una perdita netta di esercizio di 24,6 milioni di Euro e, nel 2013, la perdita era stata di € 13.440.011.

Grazie alla cessione di Muriel al Siviglia, come nel 2016, le plusvalenze pari a 38,1 milioni di Euro (€ 38,8 milioni nel 2016) sembrano essere state decisive per conseguire il risultato positivo e ristabilire l’equilibrio.
Nel bilancio 2017, la cessione di Patrik Schick alla Roma ha contribuito solo come ricavo da cessione temporanea.

Il bilancio al 31 dicembre 2017 di “U.C. Sampdoria Spa” riepiloga i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2016/17 e della prima parte della stagione 2017/18.
La stagione sportiva 2016/17 si è conclusa col decimo posto in Serie A, con 48 punti, conseguendo la permanenza in Serie A anche per il 2017/18 e il raggiungimento degli ottavi di Coppa Italia.
La stagione sportiva 2017/18, relativa al campionato di serie A successivo, è terminata col decimo posto con 54 punti e il raggiungimento degli ottavi di Coppa Italia.

Gli amministratori hanno evidenziato che la stagione sportiva 2017/18 è stata in linea con le aspettative della Società, che sono riassumibili in un posizionamento in classifica con conseguente impatto positivo sui ricavi attesi per i diritti televisivi; sviluppo in termini di qualità del gioco proposto dalla Prima Squadra; valorizzazione del parco giocatori del Club.
Il bilancio al 31 dicembre 2017 è stato prudenzialmente redatto nell’ottica di un piazzamento finale tra il decimo ed il dodicesimo posto al termine della stagione 2017/2018.

La Proprietà della Società.

La società “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” è controllata al 99,96% dalla società “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.

“U.C. SAMPDORIA S.P.A.” risulta sotto la direzione e il coordinamento di “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.
A sua volta, la società “Sport Spettacolo Holding S.r.l.” è controllata al 100% dalla società “HOLDING MAX S.r.l.”. La società “HOLDING MAX S.r.l.” è controllata all’80% da Vanessa Ferrero, al 15,24% da Giorgio Ferrero e al 4,76% da “Unione Fiduciaria S.p.A.”.

La società “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” detiene il 50% della società “Luigi Ferraris S.r.l.”; l’altro 50% è di proprietà del Genoa CFC. La società Luigi Ferraris S.r.l, in data 25 luglio 2016 ha ottenuto il rilascio da parte del Comune di Genova della concessione per l’utilizzo dello stadio Luigi Ferraris. La Sampdoria e il Genoa CFC, in data 1° agosto 2016, hanno stipulato un contratto di subconcessione dell’impianto per un costo complessivo di Euro 900 mila ad anno.

In base ai dati riferiti al 31.12.2016, “SPORT SPETTACOLO HOLDING S.r.l.”, ha un Capitale sociale di € 950.000, un Totale attivo di € 58.865.804, Ricavi per € 4.983.356 ed un Patrimonio Netto positivo per € 35.477.577.

Tra U.C. Sampdoria S.p.A. e la controllante Sport Spettacolo Holding S.r.l. esistono rapporti relativi al contratto di locazione degli uffici sede sociale al costo di € 116 mila. Il contratto è stato stipulato a condizioni di mercato. A partire dal primo semestre 2017 è stato rinnovato il contratto per l’utilizzo del marchio “Sampdoria”, per la stagione sportiva 2017/2018 direttamente tra U.C. Sampdoria e la controllante “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”, che risulta contrattualmente titolare dei diritti di utilizzazione del marchio “Sampdoria. Il corrispettivo è di 3 milioni.
“U.C. SAMPDORIA S.P.A.” ha sostenuto costi per circa Euro 170 mila, per prestazioni di servizi ricevuti dalla società controllante per attività di supporto amministrativo nonché servizi di coordinamento della segreteria di presidenza. Di contro la Società ha prestato servizi contabili alla società controllante per un importo di € 6 mila.
Anche per l’esercizio 2017, “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” risulta in regime di “Consolidato Fiscale Nazionale” con la controllante “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.

Nella Relazione sulla Gestione è scritto che la società Holding Max S.r.l., controllante di Sport Spettacolo Holding S.r.l., detiene l’intero capitale sociale della Eleven Finance S.r.l.., società che opera nel settore cinematografico ed immobiliare. Come l’esercizio precedente, la Eleven Finance, nel corso del 2017, ha continuato a svolgere il proprio incarico di coordinamento e gestione delle attività di finanziamento progettazione, attuazione e sviluppo delle iniziative immobiliari in essere nel Comune di Bogliasco.
Con l’entrata in funzione della residenza Casa Samp, è stato capitalizzato tra le immobilizzazioni materiali il 50% del corrispettivo della prestazione a titolo di onere accessorio all’immobile.

La continuità aziendale.

La relazione dei revisori di Baker Tilly Revisa S.p.A. non contiene richiami di informativa o rilievi riguardanti la continuità aziendale.

Strettamente connessa al tema della continuità aziendale è l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, il 31 marzo 2017, del budget preconsuntivo della stagione 2017/2018 ed il Piano per le stagione 2017/2018 e 2018/2019 e 2019/2020, che non è stato oggetto di aggiornamento da parte del Consiglio di Amministrazione del 30 marzo 2018.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto che il Piano “non è ancora stato oggetto di revisione nell’attesa che si definisca il contesto della vendita centralizzata dei diritti televisivi per le partite di serie A del prossimo triennio 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021”.
Gli Amministratori hanno scritto che, anche per i prossimi esercizi, il Piano conferma il positivo andamento operativo evidenziato nel 2017, con un trend orientato al raggiungimento del pareggio reddituale e finanziario e con la possibilità di migliorarlo grazie alla massimizzazione delle plusvalenze ottenibili con la vendita dei calciatori.
Secondo gli Amministratori le strategie poste in essere per il perseguimento degli obiettivi di Piano, evidenziano l’esistenza delle condizioni finanziarie e patrimoniali tali da garantire il presupposto della continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi alla data del bilancio d’esercizio.

Le principali assunzioni del Piano sono:
-          mantenimento di un posizionamento in classifica tra l’ottavo ed il dodicesimo posto;
-          mantenimento dell’importo riconosciuto dai broadcaster per l’acquisto dei diritti di trasmissione televisiva del campionato di Serie A (entro l’inizio della prossima stagione sportiva sarà messa a gara la vendita dei diritti di trasmissione televisiva per il triennio 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021);
-          stabilizzazione del monte ingaggi calciatori, mediante riduzione della rosa e ringiovanimento della stessa. Secondo gli Amministratori sono già state poste le basi;
-          player trading, con realizzo di plusvalenze e investimenti per l’attività di Scouting e per lo sviluppo del Settore Giovanile.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’Attivo è aumentato del 34,8% da € 146,26 milioni a € 197,16 milioni.
Le Immobilizzazioni materiali risultano aumentate da € 8.076.438 a € 9.622.979. La voce che ha manifestato un maggiore incremento è quella dei terreni e fabbricati, aumentata da € 6.525 a € 8.684.960. In particolare, le Immobilizzazioni materiali in corso e acconti risultano diminuite di € 7.396.149 e la voce relativa ai Terreni e fabbricati risulta aumentata per acquisizioni per € 8.777.285 e diminuita per ammortamenti per € 98.850.  



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,20 (0,19 nel 2016).
Infatti, l’equity ratio è pari a 16,7% (16,2% nel 2016). Il ricorso al capitale di terzi è prevalente.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,20 (1,19 nel 2016), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,765 (0,73 nel 2016), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Anche non considerando nelle passività a breve i ratei e i risconti passivi che sono paria ad € 16.431.590 (€ 14.880.463 nel 2016), l’indice resterebbe al di sotto di 1.

Grado Copertura Patrimonio Calciatori
Indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 0,52 (0,52 nel 2016). Pertanto, l’investimento in Diritti Pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta finanziato anche con capitale di terzi.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,788, superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura?
Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 33,9% (38,4% nel 2016), pertanto ogni 100 Euro investiti se ne incassano 33,9, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, in circa 3 anni.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è positivo per € 11,1 milioni circa, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si guadagnerebbero, prima del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 6,5 Euro.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 32.951.064 (€ 23.664.135 nel 2016) e finanzia il 16,7% dell’attivo. La variazione in aumento di € 9,28 milioni è dovuta all’evidenziazione dell’utile d’esercizio per € 9.286.928.
Il patrimonio netto essendo positivo è conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario dell’UEFA.

L’indebitamento finanziario.



Il debito finanziario lordo aumenta da € 22,1 milioni a € 36,4 milioni.
I debiti bancari sono diminuiti da € 11.480.872 a € 5.931.879 e riguardano scoperti di conto corrente per € 429.000 (€ 7.181.000 nel 2016); Quote a breve di finanziamenti per € 199.000 oltre a Quote a lungo di finanziamenti per € 5.303.000 € 4.300.000, che riguardano il mutuo fondiario dell’importo di Euro 5,6 milioni, concesso in data 6 aprile 2016 dall’Istituto per il Credito Sportivo, per l’acquisto del complesso immobiliare in corso di costruzione sito nel Comune di Bogliasco, da destinare a residenza dei giocatori del settore giovanile nell’ambito del progetto “Accademia del Calcio U.C. Sampdoria S.p.A.”. Tale mutuo è pari al 70% del costo complessivo dell’investimento.
I Debiti verso altri finanziatori sono aumentati di 19,7 milioni di Euro da € 10.632.871 a € 30.456.575. Tale importo comprende: Anticipazioni da parte di Macquarie Bank International per Euro 21.289.000 (€ 6.289.000 nel 2016), a fronte dei crediti verso il Sevilla per Correa e Muriel; e verso il Villareal; per Soriano
Come nel 2016 figurano cessioni di crediti commerciali vs broadcasters per € 5.168.000. Nel 2016 l’anticipazione finanziaria fu ottenuta dal factor General Finance Corporation, cessionaria dei crediti commerciali riconosciuti dall’advisor Infront per Euro 1.194.000 e Cessione crediti commerciali per diritti TV per Euro 3.161.000.

Considerando le disponibilità liquide pari a € 4.857.988 (€ 633 mila nel 2016), si ha un indebitamento finanziario netto pari a € 31,5 milioni inferiore al valore della produzione e al fatturato netto.

I crediti verso enti settore specifico risultano pari a € 75,1 milioni, di cui € 74,87 milioni verso società di calcio. Il maggior credito riguarda quello verso l’Inter per € 43,23 milioni, di cui € 26.930.000 per Skriniar ed € 2.400.000 per Eder.
Il club straniero con cui la Sampdoria vanta il maggior credito è il Sevilla, per l’importo di 17.585.000 riguardante Muriel per € 13.650.000 e Correa per € 3.935.000.

I debiti verso altri club per operazioni di calciomercato sono pari a € 65,16 milioni (€ 45,7 milioni nel 2016). Il club italiano con cui la Sampdoria è maggiormente indebita è l’Inter con 17.614.000 Euro.
Nello specifico, il debito verso l’Inter per Bonazzoli, è pari a € 560 mila; per Caprari G. è pari a € 12 milioni; per Pires Riberio J.R.  a € 4.450.000 e per Duncan è di € 604.000; quello verso il Napoli per Gabbiadini è di € 624.000; per Strinic I. €  480 mila e per Zapata D. per €  1.260.000.
Il debito verso l’Udinese per Fernandes B. è di 4.600.000; e per Muriel € 2.800.000. Il debito verso il Cagliari per Murru per € 7.200.000. Il debito verso il Pescara per Verre V. è di € 3.400.000.
Il club straniero con cui la Sampdoria è maggiormente indebitata è il Middlesborough, per l’importo di 4 milioni riguardante Gaston Ramirez

Il saldo tra crediti e debiti verso enti settore specifico è positivo per € 9,98 milioni. Se aggiungessimo tale saldo all’indebitamento finanziario netto si otterrebbe una cifra comunque inferiore al fatturato netto.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso in questione sono assenti.

Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta positivo per € 29,4 milioni (-€ 11,28 milioni nel 2016), non essendoci debiti tributari non correnti, la posizione finanziaria netta ai fini del Financial Fair Play, è positiva per € 48,33 milioni.


Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso della Sampdoria, al 31.12.2017, potrebbe essere considerato il debito per del complesso immobiliare in corso di costruzione sito nel Comune di Bogliasco.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2017 ammontano a € 139.497.250 (€ 96,85 milioni nel 2016), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 101,49 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,374, comunque inferiore alla soglia massima consentita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,5.  

LA SOSTENIBILITA’ DEL DEBITO
Il giudizio sulla sostenibilità del debito deve tener conto che il Margine operativo lordo (Ebitda), determinato dagli Amministratori, è positivo per € 36.003.000 (€ 33.286.000 nel 2016). Pertanto la gestione economica ha generato dei flussi di cassa positivi. Il rapporto tra debito finanziario netto/EBITDA è pari a 0,88 (0,65 nel 2016), che significa che il debito finanziario netto è sostenibile.
Il calcolo degli amministratori dall’EBITDA esclude anche minusvalenze per € 1.452.000 (€ 4.258.000 nel 2016) e incentivi all'esodo per € 2.633.000 (€ 3.552.000 nel 2016).

IL RENDICONTO FINANZIARIO



Il rendiconto finanziario dimostra che la variazione positiva di disponibilità liquide per € 4.224.525 è dipesa da flussi di liquidità positivi generati dalla gestione corrente per € 30.863.682, di cui € 2.882.742 derivanti dalle variazioni di capitale circolante netto; da flussi positivi di liquidità generati dalla gestione relativa ai finanziamenti per € 14.274.712; da flussi negativi di liquidità generati dalla gestione degli investimenti per € 40.913.869.
Gli Investimenti in Immobilizzazioni immateriali hanno drenato € 39.600.560; quelli in Immobilizzazioni materiali hanno drenato € 1.031.773.
Dal punto di vista dell’attività finanziaria si non generati dei flussi positivi per Accensione finanziamenti per € 20.827.080 e flussi negativi per € 6.552.369 derivanti da rimborsi per debiti a breve verso banche.

Gli altri debiti.

I debiti tributari risultano aumentati del 5,4%, da € 5.076.725 a € 5.349.833. L’importo principale riguarda i debiti per ritenute su lavoro dipendente, relative alle retribuzioni di novembre e dicembre 2017, che sono state corrisposte nei mesi di Gennaio e Febbraio 2018, pari a € 4,61 milioni (€ 4,28 milioni nel 2016). I debiti per ritenute d’acconto su lavoro dipendente sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2017, in base al pagamento delle retribuzioni.
I debiti verso i dipendenti aumentano da € 7.212.000 a € 7.918.000 e si riferiscono alle mensilità di novembre e dicembre 2017, oltre ai premi. Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi sono stati pagati puntualmente. Sono stati inoltre accantonati € 666.000 per incentivi all’esodo a favore di tesserati.
I debiti verso istituti previdenziali pari a € 236.904 (€ 219.357 nel 2016) sono stati pagati nel mese di gennaio 2018.
I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori, allocati tra i debiti verso fornitori, ammontano a € 7.578.000 (€ 4.879.000 nel 2016; € 3.147.000 nel 2015 ed € 1.126.000 nel 2014).

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono un valore di € 63,41 milioni (€ 45,39 milioni nel 2016), evidenziando un aumento del 39,7%. La variazione positiva di € 18 milioni è dovuta ad investimenti per € 55,23 milioni (€ 38,97 milioni nel 2016), cessioni con un valore contabile residuo di € 19,43 milioni (€ 21,19 milioni nel 2016), ammortamenti e svalutazioni per € 17,77 milioni (circa € 16,28 milioni nel 2016).
Durante il 2017, gli acquisti col valore più elevato sono stati: Caprari G. (Inter) con € 15.000.000; Murru N.  (Cagliari) con € 9.000.000; Ramirez P. (Middlesbrough) con € 6.316.000; Pires Riberio J.R.  (Inter) con € 4.566,000; Verre Valerio (Pescara) con € 4,1 milioni; Kownacki D. (KKS Lech Poznan) con € 4.000.000 e Simic che risulta acquistato dal club HNK Hajduk Split per Euro 1.800.000.



Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso complessivo di € 56.088.000 (€ 55.776.000 nel 2016), che ha determinato plusvalenze per € 38.108.000 (€ 38.845.000 nel 2016) e minusvalenze per € 1.452.000.
Tra i calciatori ceduti spiccano: Muriel F.L.F.  (Sevilla) per Euro 20.475.000; Skriniar M. all’Inter per Euro 20.000.000 e Fernandes B. (Sporting Clube) per € 8.500.000.

Dopo la chiusura dell’esercizio, si è verificato quanto segue: maturazione dell’obbligo di riscatto del calciatore Shick Patrick con relativa plusvalenza per l’esercizio 2018; maturazione di bonus per precedenti cessioni per Euro 1,7 milioni.
Per quanto riguarda le acquisizioni, le operazioni di maggiori rilevanza sono state: maturazione dell’obbligo di riscatto del calciatore Zapata Duvan dalla società Napoli con l’incremento dei diritti pluriennali calciatori per circa 18,5 milioni di Euro

La Gestione Economica.

Nel 2017, il valore della produzione aumenta dell’8,4% da € 105,2 milioni a € 114 milioni.
I costi della produzione, pari a € 102.897.315 (€ 98,73 milioni nel 2016), risultano aumentati del 4,2%, in misura meno che proporzionale all’aumento del valore della produzione. Pertanto, si è determinata una situazione di equilibrio economico. Infatti, la differenza tra valore e costi della produzione evidenzia un risultato positivo per € 11.121.856, mentre nel 2016 era positivo per € 6.482.532.
Dal grafico seguente, che mostra l’evoluzione del rapporto tra fatturato netto e costo del personale, emerge come dal 2015, dopo alcuni anni, il fatturato netto risulta superiore al costo del personale.



I Ricavi.


 Bisogna evidenziare che nel 2017 si registra un incremento del fatturato netto, senza plusvalenze, del 13%.
Il valore della produzione risulta in aumento dell’8,4%, soprattutto a causa dell’aumento dei proventi da cessione diritti televisivi, che sono aumentati del 20,7%.
Occorre anche dire che per quanto riguarda il fatturato netto, la Sampdoria è una società “teledipendente”. Il grafico riguardante l’evoluzione della ripartizione del fatturato netto.



I ricavi da gare sono diminuiti del 3%, da € 4.699.061 a4.557.081. Tuttavia, gli abbonamenti sono aumentati di poco da € 2.906.000 a € 2.959.000.
I proventi radiotelevisivi sono aumentati del 20,7%, da € 34,78 milioni a € 41,976 milioni. Tali proventi incidono per il 36,8% sul valore della produzione e per il 72,2% sul fatturato netto.
I proventi da sponsor risultano pari a € 3.929.000 (€ 3.911.000 nel 2016), di cui € 740 mila dagli sponsor ufficiali. Lo Sponsor tecnico ha contribuito con € 2.633.000 (€ 2.655.000 nel 2016). L’importo residuo di € 556 mila si riferisce ai rapporti che determinano proventi relativi a tutte le altre sponsorizzazioni che la Società ha contrattualizzato.

I proventi pubblicitari ammontano a € 3.598.000, mentre nel 2016 erano pari a € 3.646.000. I proventi pubblicitari della Sampdoria dipendono dal contratto firmato con l’advisor commerciale Infront Italy.

I contributi federali, aumentano da € 2.184.000 a € 2.213.000 e riguardano: per € 381 mila la quota di contributo di solidarietà della  ricevuto sulla Uefa Champions League base della ripartizione collettiva in sede di Lega Nazionale Professionisti per la stagione 2016/2017;  per € 407 mila la quota di contributo di solidarietà della  ricevuto sulla Uefa Champions League base della ripartizione collettiva in sede di Lega Nazionale Professionisti per la stagione 2017/2018; per € 1,1 milione i proventi collettivi non audiovisivi nei confronti della Lega Nazionale Professionisti relativi alle stagioni sportive disputate nell'esercizio.
 
Il Player Trading.



Il risultato del Player Trading è positivo per circa € 30,4 milioni. Nel precedente esercizio era positivo per circa € 28,5 milioni. Nel 2017, come nell’esercizio precedente, il risultato della gestione economica dei calciatori è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti.
Gli Altri proventi da gestione calciatori ammontano a Euro 12.925.000 (€ 11.781.000 nel 2016). Tali proventi accolgono i bonus per la vendita di calciatori, nonché i proventi maturati per Contributo solidarietà Fifa e Indennizzi formazione Fifa.

Le plusvalenze incidono per il 33,4% sul valore della produzione e ammontano a € 38.108.000 (€ 38,85 milioni nel 2016).  
Le principali plusvalenze sono rilevabili dalla seguente tabella:



La plusvalenza più elevata ha riguardato la cessione di Muriel al Sevilla, che ha permesso di registrare una plusvalenza di Euro 17.222.000.

I Ricavi da cessioni temporanea, pari a 2,85 milioni riguardano principalmente sei mesi della cessione temporanea di Patrik Schick alla AS Roma per 2,5 milioni. Il comunicato di AS Roma del 24 agosto 2017, annunciava l’acquisizione temporanea di Patrik Schick per l’importo di 5 milioni di Euro, con riscatto per un corrispettivo di 9 milioni di euro, più bonus per un massimo di 8 milioni di euro.



Le minusvalenze risultano pari a € 1,45 milioni.



La principale minusvalenza è stata quella determinata dallo svincolo di Tommasini per € 476.000.
I costi per acquisizioni temporanee dei calciatori ammontano a € 2.734.000 (€ 2.093.000 nel 2016). Il costo maggiore riguarda Zapata (Napoli) per € 1.575.000.
L’ammortamento della rosa calciatori è stato pari a € 17.775.000 (€ 16.053.000 nel 2016).

I Costi.

Il costo del personale, pari a € 51,28 milioni (€ 49,8 milioni nel 2016), risulta aumentato del 3% ed incide sul fatturato netto per l’88,2%, mentre incide sul valore della produzione per il 45%, grazie alle plusvalenze. Il costo del personale è aumentato in misura meno che proporzionale all’aumento del valore della produzione e risulta “sostenibile”, grazie alle plusvalenze. L’aumento del fatturato netto è stato del 13%, soprattutto grazie all’aumento dei diritti TV del 20,7%.
Il costo del personale tesserato è aumentato da € 46,39 milioni a € 47.139.000; mentre, il costo degli altri dipendenti è aumentato da € 3,39 milioni a € 4,14 milioni.
Il numero degli allenatori mediamente in forza al club, durante il 2017, è stato di 47, mentre il numero dei calciatori è rimasto invariato a 37.

Nelle spese per servizi, pari a € 16.079.000 (€ 13,78 milioni nel 2016), sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a € 7.593.000 (€ 5,57 milioni nel 2016).
I costi per godimento beni di terzi, pari a € 4.608.000 (€ 4,73 milioni nel 2016), comprendono: il canone per la concessione di utilizzo del marchio Sampdoria, per € 3 milioni in forza del contratto con la controllante Sport Spettacolo Holding S.r.l. e i diritti di utilizzo dello Stadio per € 1.131.000.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,725 tale valore sarebbe entro il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A la cui soglia è di 0,8.

Il punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli esercizi 2015, 2016 e 2017, è positivo per € 14,49 milioni. Occorre dire che tale risultato è anche comprensivo dello storno dei costi per il Vivaio, il cui dato aggregato è di 5,6 milioni di Euro, mentre il dato aggregato degli ammortamenti non rilevanti è trascurabile.
La soglia di tolleranza stabilita dal Regolamento UEFA del Fair Play Finanziario, per il periodo di monitoraggio 2015-2016-2017 è di € 30 milioni.

Conclusioni.

In sintesi, si potrebbe affermare che grazie alle plusvalenze la Sampdoria è riuscita a raggiungere le condizioni di equilibrio economico.
I diritti televisivi restano fondamentali per il bilancio della Sampdoria.
Il bilancio 2017 mostra l’incrementarsi della voce terreni e fabbricati, che è un segnale di voler puntare al rafforzamento patrimoniale del club, dotandolo di strutture di proprietà.

E’ molto probabile che anche nel 2018 l’equilibrio economico raggiunto sia consolidato, anche grazie alla registrazione di nuove importanti plusvalenze e bonus come quella di Schick.

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