Luca Marotta
Anche a causa delle plusvalenze realizzate, pari a €
38.108.000, il risultato economico dell’anno solare 2017 di “U.C. Sampdoria
Spa” ha evidenziato un risultato positivo netto di € 9.286.928.
Secondo gli Amministratori, il risultato netto di esercizio del
2017 è molto positivo e conferma il trend economico crescente degli ultimi due
esercizi.
In effetti, anche il bilancio 2016, evidenziava un utile di
3.232.818, con 38,8 milioni di Euro di plusvalenze. Nel 2015, il bilancio si
era chiuso con una perdita netta di esercizio di € 1.385.144. Nel 2014, il
bilancio si era chiuso con una perdita netta di esercizio di 24,6 milioni di
Euro e, nel 2013, la perdita era stata di € 13.440.011.
Grazie alla cessione di Muriel al Siviglia, come nel 2016, le
plusvalenze pari a 38,1 milioni di Euro (€ 38,8 milioni nel 2016) sembrano
essere state decisive per conseguire il risultato positivo e ristabilire
l’equilibrio.
Nel
bilancio 2017, la cessione di Patrik Schick alla Roma ha contribuito solo come
ricavo da cessione temporanea.
Il bilancio al 31 dicembre 2017 di “U.C. Sampdoria Spa”
riepiloga i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2016/17
e della prima parte della stagione 2017/18.
La stagione sportiva 2016/17 si è conclusa col decimo posto
in Serie A, con 48 punti, conseguendo la permanenza in Serie A anche per il 2017/18
e il raggiungimento degli ottavi di Coppa Italia.
La stagione sportiva 2017/18, relativa al campionato di
serie A successivo, è terminata col decimo posto con 54 punti e il
raggiungimento degli ottavi di Coppa Italia.
Gli amministratori hanno evidenziato che la stagione sportiva
2017/18 è stata in linea con le aspettative della Società, che sono
riassumibili in un posizionamento in classifica con conseguente impatto
positivo sui ricavi attesi per i diritti televisivi; sviluppo in termini di
qualità del gioco proposto dalla Prima Squadra; valorizzazione del parco
giocatori del Club.
Il bilancio al 31 dicembre 2017 è stato prudenzialmente
redatto nell’ottica di un piazzamento finale tra il decimo ed il dodicesimo
posto al termine della stagione 2017/2018.
La Proprietà della Società.
La società “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” è controllata al 99,96% dalla
società “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.
“U.C. SAMPDORIA S.P.A.” risulta sotto la direzione e il
coordinamento di “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.
A sua volta, la società “Sport Spettacolo Holding S.r.l.” è controllata
al 100% dalla società “HOLDING MAX S.r.l.”. La società “HOLDING MAX S.r.l.” è
controllata all’80% da Vanessa Ferrero, al 15,24% da Giorgio Ferrero e al 4,76%
da “Unione Fiduciaria S.p.A.”.
La società “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” detiene il 50% della
società “Luigi Ferraris S.r.l.”; l’altro 50% è di proprietà del Genoa CFC. La
società Luigi Ferraris S.r.l, in data 25 luglio 2016 ha ottenuto il rilascio da
parte del Comune di Genova della concessione per l’utilizzo dello stadio Luigi
Ferraris. La Sampdoria e il Genoa CFC, in data 1° agosto 2016, hanno stipulato un
contratto di subconcessione dell’impianto per un costo complessivo di Euro 900
mila ad anno.
In base ai dati riferiti al 31.12.2016, “SPORT SPETTACOLO
HOLDING S.r.l.”, ha un Capitale sociale di € 950.000, un Totale attivo di € 58.865.804,
Ricavi per € 4.983.356 ed un Patrimonio Netto positivo per € 35.477.577.
Tra U.C. Sampdoria S.p.A. e la controllante Sport Spettacolo
Holding S.r.l. esistono rapporti relativi al contratto di locazione degli
uffici sede sociale al costo di € 116 mila. Il contratto è stato stipulato a
condizioni di mercato. A partire dal primo semestre 2017 è stato rinnovato il contratto
per l’utilizzo del marchio “Sampdoria”, per la stagione sportiva 2017/2018
direttamente tra U.C. Sampdoria e la controllante “Sport Spettacolo Holding
S.r.l.”, che risulta contrattualmente titolare dei diritti di utilizzazione del
marchio “Sampdoria. Il corrispettivo è di 3 milioni.
“U.C.
SAMPDORIA S.P.A.” ha sostenuto costi per circa Euro 170 mila, per prestazioni
di servizi ricevuti dalla società controllante per attività di supporto
amministrativo nonché servizi di coordinamento della segreteria di presidenza. Di
contro la Società ha prestato servizi contabili alla società controllante per
un importo di € 6 mila.
Anche per l’esercizio 2017, “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” risulta
in regime di “Consolidato Fiscale Nazionale” con la controllante “Sport
Spettacolo Holding S.r.l.”.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto che la società
Holding Max S.r.l., controllante di Sport Spettacolo Holding S.r.l., detiene
l’intero capitale sociale della Eleven Finance S.r.l.., società che opera nel
settore cinematografico ed immobiliare. Come l’esercizio precedente, la Eleven
Finance, nel corso del 2017,
ha continuato a svolgere il proprio incarico di
coordinamento e gestione delle attività di finanziamento progettazione,
attuazione e sviluppo delle iniziative immobiliari in essere nel Comune di
Bogliasco.
Con l’entrata in funzione della residenza Casa Samp, è stato
capitalizzato tra le immobilizzazioni materiali il 50% del corrispettivo della
prestazione a titolo di onere accessorio all’immobile.
La continuità
aziendale.
La relazione dei revisori di Baker Tilly Revisa S.p.A. non
contiene richiami di informativa o rilievi riguardanti la continuità aziendale.
Strettamente connessa al tema della continuità aziendale è
l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, il 31 marzo 2017, del
budget preconsuntivo della stagione 2017/2018 ed il Piano per le stagione 2017/2018
e 2018/2019 e 2019/2020, che non è stato oggetto di aggiornamento da parte del
Consiglio di Amministrazione del 30 marzo 2018.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto che il Piano “non è
ancora stato oggetto di revisione nell’attesa che si definisca il contesto
della vendita centralizzata dei diritti televisivi per le partite di serie A
del prossimo triennio 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021”.
Gli Amministratori hanno scritto che, anche per i prossimi
esercizi, il Piano conferma il positivo andamento operativo evidenziato nel 2017,
con un trend orientato al raggiungimento del pareggio reddituale e finanziario e
con la possibilità di migliorarlo grazie alla massimizzazione delle plusvalenze
ottenibili con la vendita dei calciatori.
Secondo gli Amministratori le strategie poste in essere per
il perseguimento degli obiettivi di Piano, evidenziano l’esistenza delle
condizioni finanziarie e patrimoniali tali da garantire il presupposto della
continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi alla data del bilancio
d’esercizio.
Le principali assunzioni del Piano sono:
-
mantenimento di un posizionamento in classifica tra
l’ottavo ed il dodicesimo posto;
-
mantenimento dell’importo riconosciuto dai broadcaster
per l’acquisto dei diritti di trasmissione televisiva del campionato di
Serie A (entro l’inizio della prossima stagione sportiva sarà messa a gara la
vendita dei diritti di trasmissione televisiva per il triennio 2018/2019,
2019/2020 e 2020/2021);
-
stabilizzazione del monte ingaggi calciatori, mediante
riduzione della rosa e ringiovanimento della stessa. Secondo gli Amministratori
sono già state poste le basi;
-
player trading, con realizzo di plusvalenze e
investimenti per l’attività di Scouting e per lo sviluppo del Settore
Giovanile.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il totale dell’Attivo è aumentato del 34,8% da € 146,26 milioni
a € 197,16 milioni.
Le Immobilizzazioni materiali risultano aumentate da € 8.076.438
a € 9.622.979. La voce che ha manifestato un maggiore incremento è quella dei
terreni e fabbricati, aumentata da € 6.525 a € 8.684.960. In particolare, le Immobilizzazioni
materiali in corso e acconti risultano diminuite di € 7.396.149 e la voce
relativa ai Terreni e fabbricati risulta aumentata per acquisizioni per € 8.777.285
e diminuita per ammortamenti per € 98.850.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione,
l’indice di indebitamento è pari a 0,20
(0,19 nel 2016).
Infatti, l’equity ratio è pari a 16,7% (16,2% nel 2016). Il
ricorso al capitale di terzi è prevalente.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Un club è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice
di solvibilità totale è pari a 1,20
(1,19 nel 2016), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è
sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,765
(0,73 nel 2016), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di
pagare i debiti a breve.
Anche
non considerando nelle passività a breve i ratei e i risconti passivi che sono
paria ad € 16.431.590 (€ 14.880.463 nel 2016), l’indice resterebbe al di sotto
di 1.
Grado Copertura Patrimonio Calciatori
Indica la capacità di copertura degli investimenti in
Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Il rapporto tra patrimonio netto e
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 0,52 (0,52 nel 2016).
Pertanto, l’investimento in Diritti Pluriennali alle prestazioni dei calciatori
risulta finanziato anche con capitale di terzi.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,788, superiore alla soglia
minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale
domanda: quanto è investito e quanto si fattura?
Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e
rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in
questione, tale indicatore risulterebbe pari al 33,9% (38,4% nel 2016), pertanto ogni 100 Euro investiti se ne
incassano 33,9, che è un segnale di una rotazione degli investimenti
effettuati, in circa 3 anni.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon
funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato,
vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e
le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è positivo
per € 11,1 milioni circa, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e
finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si guadagnerebbero, prima
del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 6,5 Euro.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per € 32.951.064 (€
23.664.135 nel 2016) e finanzia il 16,7% dell’attivo. La variazione in aumento di
€ 9,28 milioni è dovuta all’evidenziazione dell’utile d’esercizio per € 9.286.928.
Il patrimonio netto essendo positivo è conforme a quanto
richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario dell’UEFA.
L’indebitamento
finanziario.
Il debito finanziario lordo aumenta da € 22,1 milioni a € 36,4
milioni.
I debiti bancari sono diminuiti da € 11.480.872 a € 5.931.879
e riguardano scoperti di conto corrente per € 429.000 (€ 7.181.000 nel 2016);
Quote a breve di finanziamenti per € 199.000 oltre a Quote a lungo di
finanziamenti per € 5.303.000 € 4.300.000, che riguardano il mutuo fondiario
dell’importo di Euro 5,6 milioni, concesso in data 6 aprile 2016 dall’Istituto
per il Credito Sportivo, per l’acquisto del complesso immobiliare in corso di
costruzione sito nel Comune di Bogliasco, da destinare a residenza dei
giocatori del settore giovanile nell’ambito del progetto “Accademia del Calcio U.C.
Sampdoria S.p.A.”. Tale mutuo è pari al 70% del costo complessivo
dell’investimento.
I Debiti verso altri finanziatori sono aumentati di 19,7
milioni di Euro da € 10.632.871
a € 30.456.575. Tale importo comprende: Anticipazioni da
parte di Macquarie Bank International per Euro 21.289.000 (€ 6.289.000 nel
2016), a fronte dei crediti verso il Sevilla per Correa e Muriel; e verso il
Villareal; per Soriano
Come nel 2016 figurano cessioni di crediti commerciali vs
broadcasters per € 5.168.000. Nel 2016 l’anticipazione finanziaria fu ottenuta
dal factor General Finance Corporation, cessionaria dei crediti commerciali
riconosciuti dall’advisor Infront per Euro 1.194.000 e Cessione crediti
commerciali per diritti TV per Euro 3.161.000.
Considerando le disponibilità liquide pari a € 4.857.988 (€ 633
mila nel 2016), si ha un indebitamento finanziario netto pari a € 31,5 milioni
inferiore al valore della produzione e al fatturato netto.
I crediti verso enti settore specifico risultano pari
a € 75,1 milioni, di cui € 74,87 milioni verso società di calcio. Il maggior
credito riguarda quello verso l’Inter per € 43,23 milioni, di cui € 26.930.000
per Skriniar ed € 2.400.000 per Eder.
Il club straniero con cui la Sampdoria vanta il maggior
credito è il Sevilla, per l’importo di 17.585.000 riguardante Muriel per €
13.650.000 e Correa per € 3.935.000.
I debiti verso altri club per operazioni di calciomercato
sono pari a € 65,16 milioni (€ 45,7 milioni nel 2016). Il club italiano con cui
la Sampdoria è maggiormente indebita è l’Inter con 17.614.000 Euro.
Nello specifico, il debito verso l’Inter per Bonazzoli, è pari
a € 560 mila; per Caprari G. è pari a € 12 milioni; per Pires Riberio J.R.
a € 4.450.000 e per Duncan è di € 604.000; quello verso il Napoli per
Gabbiadini è di € 624.000; per Strinic I. € 480 mila e per Zapata D. per
€ 1.260.000.
Il debito verso l’Udinese per Fernandes B. è di 4.600.000; e
per Muriel € 2.800.000. Il debito verso il Cagliari per Murru per €
7.200.000. Il debito verso il Pescara per Verre V. è di € 3.400.000.
Il club straniero con cui la Sampdoria è maggiormente
indebitata è il Middlesborough, per l’importo di 4 milioni riguardante Gaston
Ramirez
Il saldo tra crediti e debiti verso enti settore specifico è
positivo per € 9,98 milioni. Se aggiungessimo tale saldo all’indebitamento
finanziario netto si otterrebbe una cifra comunque inferiore al fatturato netto.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le
rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso in questione sono assenti.
Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato
risulta positivo per € 29,4 milioni (-€ 11,28 milioni nel 2016), non essendoci
debiti tributari non correnti, la posizione finanziaria netta ai fini del
Financial Fair Play, è positiva per € 48,33 milioni.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso della Sampdoria, al
31.12.2017, potrebbe essere considerato il debito per del complesso immobiliare
in corso di costruzione sito nel Comune di Bogliasco.
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il
grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della
Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore
di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei
Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo
sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2017 ammontano a €
139.497.250 (€ 96,85 milioni nel 2016), mentre il valore della produzione medio
degli ultimi tre anni è pari a € 101,49 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione
medio degli ultimi tre esercizi è pari a
1,374, comunque inferiore alla soglia massima consentita dalla FIGC per la
Serie A che è di 1,5.
LA SOSTENIBILITA’ DEL DEBITO
Il giudizio sulla sostenibilità del debito deve tener conto
che il Margine operativo lordo (Ebitda), determinato dagli Amministratori, è positivo
per € 36.003.000 (€ 33.286.000 nel 2016). Pertanto la gestione economica ha
generato dei flussi di cassa positivi. Il rapporto tra debito finanziario
netto/EBITDA è pari a 0,88 (0,65 nel 2016), che significa che il debito
finanziario netto è sostenibile.
Il calcolo degli amministratori dall’EBITDA esclude anche
minusvalenze per € 1.452.000 (€ 4.258.000 nel 2016) e incentivi all'esodo per €
2.633.000 (€ 3.552.000 nel 2016).
IL RENDICONTO FINANZIARIO
Il rendiconto finanziario dimostra che la variazione positiva
di disponibilità liquide per € 4.224.525 è dipesa da flussi di liquidità positivi
generati dalla gestione corrente per € 30.863.682, di cui € 2.882.742 derivanti
dalle variazioni di capitale circolante netto; da flussi positivi di liquidità
generati dalla gestione relativa ai finanziamenti per € 14.274.712; da flussi negativi
di liquidità generati dalla gestione degli investimenti per € 40.913.869.
Gli Investimenti in Immobilizzazioni immateriali hanno
drenato € 39.600.560; quelli in Immobilizzazioni materiali hanno drenato € 1.031.773.
Dal punto di vista dell’attività finanziaria si non generati
dei flussi positivi per Accensione finanziamenti per € 20.827.080 e flussi negativi
per € 6.552.369 derivanti da rimborsi per debiti a breve verso banche.
Gli altri debiti.
I
debiti tributari risultano aumentati del 5,4%, da € 5.076.725 a € 5.349.833. L’importo principale riguarda i debiti per ritenute
su lavoro dipendente, relative alle retribuzioni di novembre e dicembre 2017,
che sono state corrisposte nei mesi di Gennaio e Febbraio 2018, pari a € 4,61 milioni
(€ 4,28 milioni nel 2016). I debiti per ritenute d’acconto su lavoro dipendente
sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2017, in base al pagamento delle retribuzioni.
I debiti verso i dipendenti aumentano da € 7.212.000 a € 7.918.000
e si riferiscono alle mensilità di novembre e dicembre 2017, oltre ai premi.
Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi sono stati pagati
puntualmente. Sono stati inoltre accantonati € 666.000 per incentivi all’esodo
a favore di tesserati.
I debiti verso istituti previdenziali pari a € 236.904 (€
219.357 nel 2016) sono stati pagati nel mese di gennaio 2018.
I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori,
allocati tra i debiti verso fornitori, ammontano a € 7.578.000 (€ 4.879.000 nel 2016; € 3.147.000 nel 2015 ed € 1.126.000
nel 2014).
Il Valore della Rosa.
I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono
un valore di € 63,41 milioni (€ 45,39 milioni nel 2016), evidenziando un aumento
del 39,7%. La variazione positiva di € 18 milioni è dovuta ad investimenti per
€ 55,23 milioni (€ 38,97 milioni nel 2016), cessioni con un valore contabile residuo
di € 19,43 milioni (€ 21,19 milioni nel 2016), ammortamenti e svalutazioni per €
17,77 milioni (circa € 16,28 milioni nel 2016).
Durante il 2017, gli acquisti col valore più elevato sono
stati: Caprari G. (Inter) con € 15.000.000; Murru N. (Cagliari) con € 9.000.000; Ramirez P. (Middlesbrough)
con € 6.316.000; Pires Riberio J.R. (Inter)
con € 4.566,000; Verre Valerio (Pescara) con € 4,1 milioni; Kownacki D. (KKS
Lech Poznan) con € 4.000.000 e Simic che risulta acquistato dal club HNK Hajduk
Split per Euro 1.800.000.
Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso
complessivo di € 56.088.000 (€ 55.776.000 nel 2016), che ha determinato plusvalenze
per € 38.108.000 (€ 38.845.000 nel 2016) e minusvalenze per € 1.452.000.
Tra i calciatori ceduti spiccano: Muriel F.L.F. (Sevilla) per Euro 20.475.000; Skriniar M. all’Inter
per Euro 20.000.000 e Fernandes B. (Sporting Clube) per € 8.500.000.
Dopo la chiusura dell’esercizio, si è verificato quanto
segue: maturazione dell’obbligo di riscatto del calciatore Shick Patrick con relativa
plusvalenza per l’esercizio 2018; maturazione di bonus per precedenti cessioni
per Euro 1,7 milioni.
Per
quanto riguarda le acquisizioni, le operazioni di maggiori rilevanza sono
state: maturazione dell’obbligo di riscatto del calciatore Zapata Duvan dalla
società Napoli con l’incremento dei diritti pluriennali calciatori per circa
18,5 milioni di Euro
La Gestione Economica.
Nel 2017, il valore della produzione aumenta dell’8,4% da € 105,2
milioni a € 114 milioni.
I
costi della produzione, pari a € 102.897.315 (€ 98,73 milioni nel 2016),
risultano aumentati del 4,2%, in misura meno che proporzionale all’aumento del
valore della produzione. Pertanto, si è determinata una situazione di equilibrio
economico. Infatti, la differenza tra valore e costi della produzione evidenzia
un risultato positivo per € 11.121.856, mentre nel 2016 era positivo
per € 6.482.532.
Dal grafico seguente, che mostra l’evoluzione del rapporto
tra fatturato netto e costo del personale, emerge come dal 2015, dopo alcuni
anni, il fatturato netto risulta superiore al costo del personale.
I Ricavi.
Il valore della produzione risulta in aumento dell’8,4%, soprattutto
a causa dell’aumento dei proventi da cessione diritti televisivi, che sono
aumentati del 20,7%.
Occorre anche dire che per quanto riguarda il fatturato
netto, la Sampdoria è una società “teledipendente”. Il grafico riguardante
l’evoluzione della ripartizione del fatturato netto.
I ricavi da gare sono diminuiti del 3%, da € 4.699.061 a € 4.557.081.
Tuttavia, gli abbonamenti sono aumentati di poco da € 2.906.000 a € 2.959.000.
I proventi radiotelevisivi sono aumentati del 20,7%, da €
34,78 milioni a € 41,976 milioni. Tali proventi incidono per il 36,8% sul
valore della produzione e per il 72,2% sul fatturato netto.
I proventi da sponsor risultano pari a € 3.929.000 (€
3.911.000 nel 2016), di cui € 740 mila dagli sponsor ufficiali. Lo Sponsor
tecnico ha contribuito con € 2.633.000 (€ 2.655.000 nel 2016). L’importo residuo di € 556 mila si riferisce ai
rapporti che determinano proventi relativi a tutte le altre sponsorizzazioni
che la Società ha contrattualizzato.
I proventi pubblicitari ammontano a € 3.598.000, mentre nel 2016
erano pari a € 3.646.000. I proventi pubblicitari della Sampdoria dipendono dal
contratto firmato con l’advisor commerciale Infront Italy.
I contributi federali, aumentano da € 2.184.000 a € 2.213.000
e riguardano: per € 381 mila la quota di contributo di solidarietà della ricevuto sulla Uefa Champions League base
della ripartizione collettiva in sede di Lega Nazionale Professionisti per la
stagione 2016/2017; per € 407 mila la
quota di contributo di solidarietà della
ricevuto sulla Uefa Champions League base della ripartizione collettiva
in sede di Lega Nazionale Professionisti per la stagione 2017/2018; per € 1,1
milione i proventi collettivi non audiovisivi nei confronti della Lega
Nazionale Professionisti relativi alle stagioni sportive disputate
nell'esercizio.
Il Player Trading.
Il risultato del Player Trading è positivo per circa € 30,4
milioni. Nel precedente esercizio era positivo per circa € 28,5 milioni. Nel 2017,
come nell’esercizio precedente, il risultato della gestione economica dei
calciatori è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori,
rappresentato dagli ammortamenti.
Gli Altri proventi da gestione calciatori ammontano a Euro 12.925.000
(€ 11.781.000 nel 2016). Tali proventi accolgono i bonus per la vendita di
calciatori, nonché i proventi maturati per Contributo solidarietà Fifa e
Indennizzi formazione Fifa.
Le plusvalenze incidono per il 33,4% sul valore della
produzione e ammontano a € 38.108.000 (€ 38,85 milioni nel 2016).
Le principali plusvalenze sono rilevabili dalla seguente
tabella:
La plusvalenza più elevata ha riguardato la cessione di Muriel
al Sevilla, che ha permesso di registrare una plusvalenza di Euro 17.222.000.
I
Ricavi da cessioni temporanea, pari a 2,85 milioni riguardano principalmente
sei mesi della cessione temporanea di Patrik Schick alla AS Roma per 2,5
milioni. Il comunicato di AS Roma del 24 agosto 2017, annunciava l’acquisizione
temporanea di Patrik Schick per l’importo di 5 milioni di Euro, con riscatto
per un corrispettivo di 9 milioni di euro, più bonus per un massimo di 8
milioni di euro.
Le minusvalenze risultano pari a € 1,45 milioni.
La principale minusvalenza è stata quella determinata dallo
svincolo di Tommasini per € 476.000.
I costi per acquisizioni temporanee dei calciatori ammontano
a € 2.734.000 (€ 2.093.000 nel 2016). Il costo maggiore riguarda Zapata (Napoli)
per € 1.575.000.
L’ammortamento della rosa calciatori è stato pari a € 17.775.000
(€ 16.053.000 nel 2016).
I Costi.
Il costo del personale, pari a € 51,28 milioni (€ 49,8 milioni
nel 2016), risulta aumentato del 3% ed incide sul fatturato netto per l’88,2%,
mentre incide sul valore della produzione per il 45%, grazie alle plusvalenze. Il
costo del personale è aumentato in misura meno che proporzionale all’aumento
del valore della produzione e risulta “sostenibile”, grazie alle plusvalenze. L’aumento
del fatturato netto è stato del 13%, soprattutto grazie all’aumento dei diritti
TV del 20,7%.
Il costo del personale tesserato è aumentato da € 46,39
milioni a € 47.139.000; mentre, il costo degli altri dipendenti è aumentato da
€ 3,39 milioni a € 4,14 milioni.
Il numero degli allenatori mediamente in forza al club,
durante il 2017, è stato di 47, mentre il numero dei calciatori è rimasto
invariato a 37.
Nelle spese per servizi, pari a € 16.079.000 (€ 13,78
milioni nel 2016), sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a € 7.593.000
(€ 5,57 milioni nel 2016).
I costi per godimento beni di terzi, pari a € 4.608.000 (€
4,73 milioni nel 2016), comprendono: il canone per la concessione di utilizzo
del marchio Sampdoria, per € 3 milioni in forza del contratto con la
controllante Sport Spettacolo Holding S.r.l. e i diritti di utilizzo dello
Stadio per € 1.131.000.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,725
tale valore sarebbe entro il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A la cui
soglia è di 0,8.
Il punto di pareggio.
Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli
esercizi 2015, 2016 e 2017, è positivo per € 14,49 milioni. Occorre dire che
tale risultato è anche comprensivo dello storno dei costi per il Vivaio, il cui
dato aggregato è di 5,6 milioni di Euro, mentre il dato aggregato degli
ammortamenti non rilevanti è trascurabile.
La soglia di tolleranza stabilita dal Regolamento UEFA del
Fair Play Finanziario, per il periodo di monitoraggio 2015-2016-2017 è di € 30
milioni.
Conclusioni.
In sintesi, si potrebbe affermare che grazie alle
plusvalenze la Sampdoria è riuscita a raggiungere le condizioni di equilibrio
economico.
I diritti televisivi restano fondamentali per il bilancio
della Sampdoria.
Il bilancio 2017 mostra l’incrementarsi della voce terreni e
fabbricati, che è un segnale di voler puntare al rafforzamento patrimoniale del
club, dotandolo di strutture di proprietà.
E’ molto probabile che anche nel 2018 l’equilibrio economico
raggiunto sia consolidato, anche grazie alla registrazione di nuove importanti
plusvalenze e bonus come quella di Schick.
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