Luca Marotta
La novità importante e che nel 2017, la società Atalanta
Bergamasca Calcio S.pA. ha costituito la società “Stadio Atalanta Srl”, che ha acquistato la proprietà dello
stadio “Atleti Azzurri d’Italia”.
L’Atalanta ha chiuso il bilancio dell’esercizio 2017,
evidenziando un utile, al netto delle imposte, di Euro 26.728.730 ed un
risultato prima delle imposte positivo per Euro 40.368.939.
Nel 2016, l’utile, al netto delle imposte, era di Euro
256.916; nel 2015 la perdita netta era pari a 1,9 milioni di Euro; nel 2014 la
perdita netta era pari a 2,8 milioni di Euro; nel 2013 era evidenziato un utile
al netto delle imposte di € 10.187, mentre il bilancio 2012 si era chiuso con
una perdita di € 2.158.300.
L’Utile record è dovuto all’aumento di 64,6 milioni del
Valore della Produzione. A contribuire all’aumento del Valore della Produzione
hanno contribuito l’incremento delle Plusvalenze per 24,2 milioni e l’incremento
dei ricavi per la cessione dei diritti televisivi, per 16,88 milioni, che hanno
potuto usufruire della partecipazione alla UEFA Europa League.
Tuttavia, continua a trattarsi di un bilancio che dipende
dal “player trading”, oltre che dai diritti TV della Serie A, che evidenzia
plusvalenze per € 46,68 milioni (€ 22,47 milioni nel 2016; € 23,27 milioni nel 2015,
€ 14,22 milioni nel 2014 e € 14,7 milioni nel 2013).
L’Atalanta presta molta attenzione all’investimento nel
settore giovanile, considerato come tradizionale punto di forza della società e
l’esistenza di plusvalenze latenti molto importanti negli ultimi bilanci, che
successivamente sono state realizzate, ne è la conferma evidente.
Dal punto di vista
sportivo, il bilancio 2017 di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A.
riguarda la seconda parte della stagione sportiva 2016/17 e la prima parte del
campionato 2017/18, entrambi disputate in Serie A col raggiungimento
dell’obiettivo della permanenza in Serie A.
La stagione sportiva 2016/17, si è conclusa con il quarto
posto, che costituisce il miglior risultato nella storia dell’Atalanta in Serie
A, che ha permesso di acquisire il diritto a partecipare alla UEFA Europa
League 2017/18. In Coppa Italia l’Atalanta ha disputato gli ottavi di finale
contro la Juventus vincitrice del trofeo.
La stagione sportiva 2017/18 è finita col raggiungimento del
settimo posto in classifica, che ha determinato anche l’acquisizione del
diritto a partecipare alla UEFA Europa League 2017/18. In
Coppa Italia l’Atalanta ha disputato la semifinale contro la Juventus vincitrice
del trofeo.
In Europa League, l’Atalanta ha conquistato il primo posto
nel girone di qualificazione con 14 punti, dov’era presente anche l’Olympique
Lyonnais. Accedendo ai sedicesimi di finale contro il Borussia Dortmund.
Secondo gli Amministratori i buoni risultati sportivi hanno
“risvegliato uno straordinario interesse per la squadra sia da parte della
tifoseria che da parte del mercato”.
L’apprezzamento verso i calciatori dell’Atalanta si sta
riflettendo nei risultati economici e finanziari, già a partire dal bilancio 2017. In effetti, il
Fatturato Netto, senza plusvalenze, è risultato in aumento di 34 milioni di
Euro, da 57,5 milioni di Euro a 91,5 milioni di Euro; mentre, il Valore della
Produzione con le plusvalenze è salito a 147,7 milioni, sfondando il tetto dei
100 milioni di Euro.
Il Gruppo.
La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. è una società
soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Odissea S.r.l., ma è
controllata per l’80,18% attraverso la società “La Dea S.r.l.”.
Il bilancio 2016 di Odissea S.r.l si era chiuso con una
perdita di € 20.876.083 e con un patrimonio netto di € 404.542.532, che
finanzia il 74,64% dell’attivo, pari a € 541.986.200.
La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. ha costituito
in data 11 aprile 2017 e controlla al 100% la società “Stadio Atalanta s.r.l.”,
che dal 10 maggio 2017 è risultata aggiudicataria, al prezzo di 8.608.600 Euro,
del Bando d’Asta Pubblica per l’aggiudicazione dello Stadio Atleti Azzurri
d’Italia del Comune di Bergamo. L’atto di compravendita dello stadio è datato
08/08/2017 con efficaci 17/10/2017. L’acquisto dello stadio e la
ristrutturazione comporta un investimento complessivo di 24,5 milioni di Euro
finanziati da mezzi propri; da un finanziamento in un pool di banche formato da
UBI Banca e Credito Sportivo.
La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. non è soggetta
all’obbligo di redazione del bilancio consolidato in quanto lo stesso è predisposto
dalla società controllante Odissea srl. L’Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A.
redige comunque il bilancio consolidato ai fini del rispetto delle norme NOIF
della FIGC.
I rapporti con parti
correlate.
“Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A.”, in qualità di
consolidata, aderisce al regime di consolidato fiscale nazionale del Gruppo facente
capo a Odissea S.r.l.. Nel 2017, figurano oner da adesione al regime di
consolidato fiscale per € 2.809.332; nel 2016 figuravano proventi da adesione
al regime di consolidato fiscale per € € 84.014. I crediti verso la società
controllante Odissea S.r.l. pari a € 402.537 (€ 332.363 nel 2016) sono crediti
derivanti dall'adesione al regime del consolidato fiscale per € 204.525.
Con le parti correlate, al 31 dicembre 2017, risultano
crediti per € 632.700, debiti per € 3.207.038, ricavi per € 589.131 e costi per
€ 3.612.862. Inoltre, figurano Immobilizzazioni per € 19.500, di cui € 15.000
riguardante la società “Odissea srl” ed € 4.500 riguardanti il rapporto con la
società “Percassi Management srl”.
L’importo maggiore per quanto riguarda i debiti è quello verso
la società “Odissea srl” per € 2.776.838 (di natura fiscale) e come componenti negativi
di reddito il rapporto con la società “Odissea srl”, ha determinato costi per €
282.785.
Le garanzie rilasciate dalla controllante indiretta Odissea
S.r.l. a favore di istituti di credito ammontano a complessivi € 11.819.413.
La continuità
aziendale.
La società di revisione Fidital Revisione Srl, nella sua
relazione non ha fatto richiami o rilievi.
Il Collegio Sindacale non ha rilevato eventuali irregolarità
gestionali ed ha espresso parere favorevole, in base alla raccomandazione
contabile n. 2 della FIGC e in base al parere di un esperto, alla capitalizzazione
dei costi del vivaio, subordinando l’eventuale distribuzione di dividendi
all’importo in eccesso a tali spese capitalizzate.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il totale dell’attivo è aumentato del 13%, da € 100,4
milioni a € 147,02 milioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori incidono per il 56,9% sul totale dell’attivo; le immobilizzazioni
materiali per il 5,2%, grazie alle presenza della voce terreni e fabbricati per
€ 6,43 milioni; mentre, le partecipazioni in imprese controllate, che
contengono lo stadio di proprietà, pari a 4.800.000 Euro, incidono per il 3,3%
sul totale dell’attivo.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,309 (0,087 nel 2016) ed è
migliorato notevolmente.
Infatti, l’equity ratio è basso ed è aumentato dall’8% al
23,6%. Il ricorso al capitale di terzi è comunque prevalente, incidendo
per il 76,4% sul finanziamento dell’attivo.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 1,31 (1,09 nel 2016), ciò vuol dire che,
in base ai criteri di valutazione adottati nella redazione del bilancio, il
club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,46 (0,56 nel 2016), ciò vuol dire che, in base
ai criteri di valutazione adottati nella redazione del bilancio, l’attivo a breve
non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Tuttavia,
nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 21.605.234.
Il totale delle passività correnti del Club, con esclusione
dei ratei e risconti passivi, raggiunge la cifra di 56,4 milioni di Euro,
comunque superiore al totale delle attività correnti.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,66, ed è conforme a quanto richiesto,
perché superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che
è di 0,6.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto risulta positivo per € 34.734.776, nel 2016
era positivo per € 8.006.047. La variazione di € 26.728.729 è imputabile all’utile
di esercizio.
I mezzi propri finanziano il 23,6% (8% nel 2016) delle
attività e il 41,5% dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (18,9%
nel 2016). Per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi.
L’indebitamento
finanziario.
La posizione finanziaria netta risulta negativa per € 1,9
milioni (-€ 31,6 milioni nel 2016) ed è abbondantemente inferiore al fatturato
netto. L’EBITDA del bilancio 2017 è positivo per € 67.296.048 (€ 22.571.825 nel
2016). Il rapporto NET DEBT / EBITDA, che esprime la misura temporale in anni
del tempo occorrente per restituire il debito finanziario è pari a 0,028 (1,4
nel 2016).
I debiti verso le banche diminuiscono di € 6.250.554, da €
14.804.120 a € 8.553.566, di cui € 1.053.583 (€
3.058.229 nel 2016) con scadenza entro l’esercizio successivo.
I debiti verso banche si riferiscono per intero alle quote
da rimborsare agli istituti finanziari a fronte della stipula di mutui e
finanziamenti.
L’esposizione maggiore riguarda il Credito Sportivo per € 5.573.318,
di cui € 4.365.700 con scadenza oltre i 5 anni. Il debito per Mutuo
Chirografario BPS del 2017 ammonta a € 1.265.790.
Nel 2017 è stato estinto anticipatamente il mutuo contratto
nel 2015 per la ristrutturazione dello stadio Atleti Azzurri d’Italia per la
somma di Euro 1.930.352.
I debiti verso altri finanziatori risultano pari a € 865.500
(€ 17.409.389 nel 2016) e riguardano anticipazioni di Factoring per un
contratto di sponsorizzazione.
I crediti da calciomercato ammontano a € 6,17 milioni di
Euro; di cui € 5.500.000 (€ 5.950.000 nel 2016) verso le società calcistiche di
Lega ed € 669.033 verso società calcistiche estere.
I debiti da calciomercato ammontano a € 24,56 milioni di cui
€ 22.465.758 per debiti verso società calcistiche estere.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le
rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso dell’Atalanta sono assenti.
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato risulta
positivo per circa € 18,4 milioni (+ € 8,69 milioni nel 20016) e
l’indebitamento finanziario valutato ai fini del Fair Play Finanziario, resta
al di sotto del fatturato netto, essendoci debiti tributari non correnti di
importo molto basso, la posizione finanziaria netta ai fini del Financial Fair
Play, è negativa per € 20,35 milioni.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore
congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza
tra valore e costi della produzione. Nel caso dell’Atalanta, al 31.12.2017,
sono presenti debiti per la ristrutturazione de le centro sportivo e i debiti
per la ristrutturazione dello stadio; potrebbero fare la loro comparsa nei
prossimi bilanci consolidati.
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
Indicatore
di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento
della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre
esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il
raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore
della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità
dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2017 ammontano a € 76,43 milioni, mentre il valore della
produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 101,71 milioni.
Pertanto
il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre
esercizi è pari a 0,75, comunque
inferiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A
che è di 1,5.
Gli Altri debiti.
I debiti tributari sono pari a € 6.414.441 (€ 5.177.693 nel 2016)
e finanziano il 4,36% delle attività. Tali
debiti comprendono debiti verso l’Erario per ritenute tesserati e dipendenti effettuate
che ammontano a € 4.264.065 (€ 2.610.028 nel 2016) e l’IRAP per competenze
dell’esercizio per € 1.955.838 (€ 148,658 nel 2016).
Gli altri debiti ammontano a € 5.229.657 e finanziano il 3,56%
dell’attivo. Tali debiti comprendono i debiti verso il personale, comprese le
transazioni, per € 10.943.303. Il rapporto tra debiti e costo del personale è
del 20,4% ed è fisiologico, tenuto conto che i debiti comprendono anche i premi.
I debiti verso gli agenti dei calciatori figurano tra gli
“altri debiti” e ammontano a € 8.605.604 (€ 4.917.704 nel 2016; € 4.006.164 nel
2015 ed € 4.651.334 nel 2014) pari a circa il 10,3% del valore globale della
Rosa. Tuttavia per tale voce figura anche un importo di € 2.525.290 allocato
tra i “debiti verso fornitori”.
Il totale dei Fondi rischi e oneri aumenta da € 6.657.196 a € 14.027.469.
Il Fondo per imposte anche differite aumenta da € 6.322.723 a € 13.410.653,
poiché durante l’esercizio 2017 sono stati accantonati fondi per imposte
differite per € 8.886.944 e sono stati utilizzati fondi per imposte differite
per € 1.799.014. Gli altri fondi rischi e oneri, risultano pari a € 616.816 (€
334.473 nel 2016). Durante l’esercizio 2017 sono stati accantonati altri fondi
per € 282.343 e l'utilizzo avvenuto nel 2017 è stato di € zero.
Il Valore della Rosa
dei calciatori.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori ammonta a € 83.636.770 e rappresentano il 56,9%
dell’attivo. La variazione in aumento è stata di € 41.279.165.
Nel 2016, il
valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori
ammontava a € 42.357.605 e incideva per il 42,2% sul totale dell’attivo. La
variazione in aumento era stata di € 4,3 milioni.
Nel 2015, il valore contabile netto dei diritti pluriennali
alle prestazioni dei calciatori ammontava a € 38.007.793 (€ 35.147.793 nel
2014) e rappresentava il 42,8% dell’attivo.
La variazione in aumento è stata di € 2.860.000.
Le Infrastrutture
sportive.
Da sottolineare la presenza tra le immobilizzazioni
materiali del Centro Sportivo Bortolotti.
La voce terreni e fabbricati espone un valore contabile
residuo di € 6.427.890 (€ 6.563.391 nel 2016), con un costo storico di € 10.469.214
a seguito di incrementi nell’esercizio di Euro 163.487.
Le immobilizzazioni materiali in corso pari a € 198.568
riguardano lo stato avanzamento lavori della nuova palazzina del settore
giovanile, presso il centro sportivo Bortolotti.
A quanto sopra scritto, bisogna aggiungere che nel
consolidato figura anche lo stadio di proprietà della società controllata
“Stadio Atalanta srl” denominato “Stadio Atleti Azzurri d’Italia”, acquistato
il
Per 8.608.600 e che comporterà un ulteriore investimento di
circa 16 milioni per la ristrutturazione.
Il Rendiconto Finanziario
Dal Rendiconto Finanziario si evince che la variazione delle
disponibilità liquide è stata positiva per € 6,9 milioni e che essa è dipesa
soprattutto dal flusso di cassa generato dalla gestione operativa che è stato positivo
per € 38,7 milioni, a causa delle variazioni di capitale circolante netto
positive per 24,4 milioni di Euro.
Il Flusso finanziario dell'attività di investimento è stato
negativo per € 25,5 milioni, con Investimenti in immobilizzazioni immateriali
che hanno drenato € 67.416.186 (€ 28.164.886 nel 2016) ed entrate da realizzo
disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali che hanno apportato flussi per
€ 47.225.200 (€ 29.169.337 nel 2016). Da evidenziare che i Flussi finanziari
derivanti dall'attività d'investimento, riguardanti le Immobilizzazioni
finanziarie hanno drenato € 4.550.000, (investimenti)
Il Flusso finanziario dell'attività di finanziamento è stato
negativo per € 6,25 milioni a causa di Decremento debiti a breve verso banche
per € -1514330 e Rimborso finanziamenti per € 4.736.224.
La Gestione
Economica.
Il valore della produzione, soprattutto grazie alle
Plusvalenze e all’incremento dei ricavi TV, dovuto alla partecipazione alle
competizioni europee, è aumentato del 77,8% da € 83,1 milioni a € 147,7
milioni.
I costi della produzione sono aumentati in misura meno che
proporzionale del 32,6% da € 79 milioni a € 104,87 milioni.
La differenza tra valore della produzione e costi della
produzione è in miglioramento di 38,8 milioni di Euro, perché è positiva per € 42.835.909,
mentre nel 2016 era positiva per € 4.032.801.
I ricavi.
Il fatturato al netto delle plusvalenze e di altri proventi
riguardanti il Player Trading e dello storno dei costi del vivaio, risulta aumentato
da € 57,5 milioni a € 91,5 milioni.
I proventi
televisivi “stimati” conseguiti nell'esercizio 2017 ammontano a circa €
53.327.023, contro € 36.442.396 conseguiti nel 2016.
Nel 2017, tali proventi comprendono anche i proventi da competizioni europee,
pari a € 8.825.000.
I diritti non
audiovisivi “stimati” risultano pari a € 2.172.063 (€ 2.474.072 nel 2016).
I ricavi da gare
sono pari a € 7,3 milioni (€ 5,1 milioni nel 2016). In particolare gli abbonamenti
aumentano da € 2.779.190
a € 2.813.857, anche perché il numero delle tessere
sottoscritte è aumentato a 10.972 a 14.041. I ricavi da gare di campionato aumentano
da € 1.296.737 a
€ 1.474.650. Nel 2017 compaiono anche i ricavi da gare internazionali, che
ammontano a € 736.098.
Nei risconti passivi figurano risconti passivi per Quota Abbonamenti
per € 1.436.679.
I ricavi da
sponsorizzazioni ammontano a € 14.130.768 (€ 11.190.547 nel 2016). Tali
ricavi includono i ricavi di tutte le iniziative poste in essere
(sponsorizzazione prima squadra, settore giovanile, football camp, e altro). Nei
risconti passivi figurano risconti passivi per Contratti di sponsorizzazione e
pubblicità per € 1.291.326.
Il grafico relativo all’evoluzione della distribuzione
percentuale del fatturato netto dell’Atalanta, mostra la “teledipendenza”
dell’Atalanta, almeno per quanto riguarda il fatturato netto.
La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta
uno storno di costi, è stata effettuata per € 2.224.540 (€ 2.846.380 nel 2016).
Il Player Trading.
L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2017,
considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato positivo di
circa € 41,24 milioni (€ 9,3 milioni nel 2016; € 12,1 milioni nel 2015). Praticamente
dall’esercizio 2012, l’Atalanta riesce ad evidenziare una gestione del Player
Trading con risultati positivi, tali da coprire il costo degli ammortamenti dei
calciatori.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori
ammontano a € 46.685.266 (€ 22.472.637 nel 2016; € 23.270.300 nel 2015) e
riguardano:
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a € 6.365.262
(€ 129.167 nel 2016) e riguardano: Kessie (AC Milan) per € 2,5 milioni; Gagliardini
(Inter) per € 2 milioni; Paloschi per € 950.000; Sportiello per € 333.333;
Cabezas (Panatinaikos) per € 51.429; De Luca per € 138.000 e D’Alessandro per €
350.000.
Gli altri proventi da gestione calciatori pari a 11,4
milioni di Euro riguardano premi di rendimento per € 6.500.000, la
valorizzazione di Caldara per 4 milioni di Euro ed € 915.012 di altri proventi.
I premi di rendimento riguardano: € 2,5 milioni per Conti; €
2 milioni per Gagliardini ed € 1 milione per Kessie e De Roon.
Le minusvalenze da cessione dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori pari a € 1186.000 riguardano: Pinilla per € 559.900;
Gatto per € 137.467; Del Grosso per € 64.143 e Ardemagni per € 425.150.
I
costi per trasferimenti temporanei di calciatori ammontano a € 2.137.085 (€
1.397.500 nel 2016) e sono relativi principalmente a Orsolini (€ 857.143), Forte
(€ 250.000), Cristante (€ 155.442), Grassi (€ 210.000), Spinazzola (€ 150.000)
e Zukanovic (€ 500.000).
Gli
ammortamenti della rosa calciatori ammontano a € 19.900.859 (€ 11.852.930 nel 2016).
La Campagna
trasferimenti invernale 2018 ha comportato la cessione a titolo definitivo dei
diritti alle prestazioni dei calciatori: Dramè e Keckes a titolo gratuito; la
cessione a titolo temporaneo dei diritti alle prestazioni dei calciatori: Kurtic,
a titolo gratuito con obbligo di riscatto fissato a € 5,3 milioni condizionato;
Vido a titolo gratuito; •
Per
quanto riguarda gli acquisti, figurano: l’acquisito a titolo temporaneo non
oneroso delle prestazioni del calciatore Rizzo con premio di valorizzazione
pari a € 750.000 al verificarsi di determinate condizioni; l’acquisito a titolo
definitivo di Mattiello (per € 2,5 milioni) e Babbi (per € 800.000).
E’
stato risolto anticipatamente il prestito passivo biennale del calciatore
Orsolini.
Inoltre,
a febbraio 2018 si sono verificate le condizioni per l’obbligo di riscatto da
parte delle controparti per i calciatori Gagliardini (€ 20,5 milioni) e De Luca
(€ 250.000).
Le
operazioni di mercato verificatesi dopo la chiusura dell’esercizio hanno comportato
un effetto economico positivo dovuto prevalentemente alla rilevazione della
plusvalenza di Gagliardini e un miglioramento dei flussi finanziari di circa €
9,0 milioni nel primo semestre 2018.
I costi.
I costi del personale aumentano del 30,5%, da € 41 milioni a
€ 53,57 milioni e incidono per il 58,7% sul fatturato netto e rappresentano 51,1%
dei costi della produzione.
Nello specifico il costo dei tesserati ammonta a €
49.424.099 (€ 37.141.600 nel 2016), di cui: Compensi contrattuali calciatori €
35.505.728 (€ 27.663.734 nel 2016) e Compensi contrattuali allenatori-tecnici €
5.310.243 (€ 3.501.538 nel 2016).
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,75
tale valore risulta al di sotto del limite richiesto dalla FIGC per la Serie A
la cui soglia è di 0,8.
Grazie agli introiti garantiti dalla partecipazione alla
UEFA Europa League, il rapporto tra costo del personale e fatturato netto è
diminuito, dal 71,4% al 58,5%.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a € 24,46 milioni (€
18,5 milioni nel 2016) rappresentano il 23,3% dei costi della produzione.
I costi per servizi ammontano a € 16.570.170 (€ 12.509.934 nel
2016) e comprendono € 464.937 (€ 578.561 nel 2016) per costi specifici tecnici,
che riguardano i costi delle squadre sovvenzionate e i costi per osservazione
prove calciatori. I compensi a terzi ammontano a € 4.913.684 (€ 3.502.411 nel 2016)
e riguardano per lo più i compensi agli agenti dei calciatori ai consulenti
legali e ai consulenti esterni. I Costi per attività sportiva ammontano a €
2.371.269 (€ 1.795.399 nel 2016); i Costi vitto - alloggio - locomozione gare
ammontano ad € 715.430 (€ 487.457 nel 2016); i costi per Servizio biglietteria/controllo
ingressi ammontano ad € 406.290 (€ 195.920 nel 2016) e le Spese varie
organizzazioni gare ad € 702.052 (€ 649.832 nel 2016).
Le spese pubblicitarie risultano pari a € 2.123.504 (€
1.329.938 nel 2016) e includono i costi di gestione del rapporto con gli
sponsor e con i clienti in generale includendo anche costi di rappresentanza e
omaggi.
Come
nel 2016, i compensi agli amministratori attribuiti nel 2017 risultano pari
complessivamente a € 80.000 e compensi al Collegio Sindacale per € 36.816.
I costi di locazione degli impianti sportivi, pari ad € 460.710
(€ 232.511 nel 2016) riguardano prevalentemente lo Stadio Comunale di Bergamo.
Il punto di pareggio.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 40.368.939;
mentre nel 2016 era positivo per € 2.060.426 e nel 2015 era negativo per €
1.520.658.
Il risultato aggregato degli ultimi tre bilanci è positivo
per circa 40,9 milioni di Euro. Si può affermare che la gestione economica, dal
punto di vista del Fair Play Finanziario rispetta l’obiettivo del pareggio,
tenuto anche conto che non bisogna considerare dei costi “virtuosi”.
Conclusioni.
In estrema sintesi, il bilancio relativo all’anno solare 2017
si è chiuso con un risultato positivo grazie alle plusvalenze realizzate e alla
partecipazione alla UEFA Europa League. Per il risultato dell'esercizio 2018,
gli Amministratori prevedono che alla luce dei risultati conseguiti dalla
squadra nel campionato 2017/18, delle plusvalenze già conseguite nel corso
della campagna trasferimenti di gennaio 2018, delle previsioni in merito alla
distribuzione dei diritti televisivi del campionato 2018/19, è possibile che “anche
l'esercizio 2018 si chiuderà con un risultato economico ampiamente positivo”.
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