Luca
Marotta
La S.S. Lazio SpA ha chiuso il bilancio
consolidato, al 30 giugno 2018, con un utile consolidato netto di € 37.306.639. Il
risultato è in miglioramento rispetto all’ utile consolidato netto di € 11.377.545
della stagione precedente.
Il bilancio
evidenzia una gestione economica equilibrata, che mostra il prevalere dei
ricavi operativi sui costi operativi ed una gestione del Player Trading che
riesce a coprire il costo degli ammortamenti dei calciatori. Tuttavia, il prevalere dei
ricavi operativi sui costi operativi è dovuto anche alla contabilizzazione di
alcuni proventi delle competizioni UEFA 2018/19; invero, alcuni proventi delle
competizioni UEFA 2017/18, erano già stati contabilizzati nel 2016/17 e così
via.
In ogni caso, per il conseguimento del brillante risultato
positivo sono state determinanti le plusvalenze realizzate con le cessioni di Keita
Balde, Biglia e Wesley Hoedt.
Mentre il Patrimonio Netto Consolidato del Gruppo
SS Lazio è pari a € 57.561.911 (€ 20.303.284 nel 2016/17), con una aumento del 183,5%, il Patrimonio
Netto esposto nel bilancio di esercizio 2017/18 di SS Lazio è pari a € 113.863.915 (€ 84.437.650 nel 2016/17).
Il Gruppo è sottoposto alla direzione e
coordinamento della Lazio Events S.r.l., che è l’unico azionista con una
partecipazione superiore al 2% del capitale sociale. Lazio Events S.r.l.
possiede n. 45.408.929 azioni ordinarie corrispondenti al 67,035% del capitale
sociale.
Dal
punto di vista sportivo nella stagione sportiva 2017/18, la Lazio ha raggiunto il
quinto posto nella Serie A (5° posto nel 2016/17) e la semifinale di Coppa
Italia (finale 2016/17).
La Capitalizzazione di Borsa.
Il
grafico tratto dal sito della borsa italiana, mostra l’andamento del titolo
azionario nel periodo 01/01/2017 – 16/10/2018. La quotazione in Borsa per
azione ha visto toccare il picco il 24 gennaio 2018.
Considerando
la Capitalizzazione di Borsa, come valore puramente indicativo della società,
si evince che il 24/01/2018 il titolo quotava € 1,9620 con una capitalizzazione
in Borsa pari a 132,9 milioni di Euro circa; mentre il 14/10/18 la
Capitalizzazione è scesa a 90.411.125 Euro.
Nella Relazione
sul Governo Societario e gli assetti proprietari al 30.06 2018 è scritto che il
Dott. Claudio Lotito, per il tramite di LAZIO EVENTS S.r.l., possiede una Quota
percentuale sul capitale ordinario del 67,035%.
Rapporti
con parti correlate.
La S.S. Lazio S.p.A. è soggetta ad attività di
direzione e coordinamento di LAZIO EVENTS S.r.l., che nel 2017 aveva un
patrimonio netto di Euro 57.487, un attivo di € 29.256.828 e un utile di
Euro 337.
Durante il 2017/18, il Gruppo ha intrattenuto
rapporti con parti correlate, che hanno comportato il sostenimento di costi per
€ 9,33 milioni (€ 5,14 milioni nel 2016/17).
La società correlata
che ha determinato il maggior sostenimento di costi da parte dell Gruppo è l’
U.S Salernitana. Con la società di calcio campana figurano essere stati
sostenuti dei costi per Euro 4,45 milioni e debiti per Euro 0,37 milioni.
Gli Amministratori hanno segnalato che le transazioni con parti correlate sono
state perfezionate a normali condizioni di mercato.
La continuità aziendale.
Il
Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il bilancio consolidato sia
certificato da un revisore esterno, e non presenti eccezioni relative alla
continuità aziendale (‘going concern’).
Per
Continuità Aziendale si può intendere la capacità di onorare gli impegni,
ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.
Come fatto nei
precedenti esercizi, la Società di Revisione PricewaterhouseCoopers Spa, nella
sua Relazione, ha riportato un richiamo
di informativa. Il Principio di Revisione Internazionale (ISA ITALIA) N.
706 definisce il Richiamo di informativa come “Un paragrafo inserito nella
relazione di revisione che fa riferimento ad un aspetto appropriatamente
presentato o oggetto di appropriata informativa nel bilancio che, secondo il
giudizio professionale del revisore, riveste un’importanza tale da risultare
fondamentale ai fini della comprensione del bilancio stesso da parte degli
utilizzatori”.
Il
richiamo di informativa riguarda il fatto che la SS Lazio SpA, aderendo
all'impostazione fornita dalla Lega Nazionale Professionisti, nonostante
l’orientamento contrario espresso dall'Agenzia delle Entrate, ritiene di non
dover assoggettare a tassazione ai fini IRAP le plusvalenze generate dalla
cessione dei calciatori. Per
questo motivo, la SS Lazio SpA ha ricevuto alcuni avvisi di accertamento e
cartelle di pagamento da parte dell'Agenzia delle Entrate. Su tali avvisi, sono stati
accolti i relativi ricorsi, ma avverso tali pende ricorso in Cassazione. I
Revisori hanno evidenziato che la SS Lazio SpA, in forza delle sentenze e del
parere di un professionista, non ha provveduto ad effettuare accantonamenti, in
quanto il rischio di soccombenza è
stato stimato come non probabile.
Comunque, come fatto nell’esercizio precedente, gli
Amministratori hanno scritto che il bilancio consolidato è stato redatto sul
presupposto della continuità aziendale, “in quanto vi è la ragionevole
aspettativa che la SS Lazio continuerà la sua attività operativa in un futuro
prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai 12 mesi)”.
La
struttura dello Stato Patrimoniale.
Il
totale dell’attivo è aumentato di € 49,6 milioni, da € 204,5 milioni a € 254,1
milioni. E’ presente una forte incidenza sull’attivo per il 22,3% della voce
terreni e fabbricati. Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori, incide per il 22,6%. Il capitale circolante netto,
inteso come differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è negativo per 43,43
milioni di Euro. Il capitale investito
netto consolidato pari a € 103,89 milioni (€ 64,04 milioni nel 2016/17) è
finanziato per il 55,41% dal Patrimonio Netto e per il 44,59%
dall’Indebitamento Finanziario Netto.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione,
l’indice di indebitamento è pari a 0,29 (0,11 nel 2016/17).
In effetti,
l’equity ratio è migliorato da 9,9% a 22,6%. Il ricorso al capitale di terzi,
anche grazie alla rateizzazione tributaria, prevale di molto sull’apporto dei
mezzi propri.
L’ Indicatore di Indebitamento
della FIGC.
Indicatore
di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento
della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre
esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il
raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore
della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti
iscritti in bilancio al 30.06.2018 ammontano
a € 172,88 milioni, mentre il valore
della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 138,6 milioni.
Pertanto
il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre
esercizi è pari a 1,25.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso
in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,29 (1,11 nel 2016/17), ciò vuol dire che, in base alle
valutazioni effettuate degli elementi dell’attivo, il club possiede dei beni il
cui valore sarebbe sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,77
(0,5 nel 2016/17), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di
pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di Liquidità della
FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,75.
I Terreni e i fabbricati.
La voce complessiva, composta da terreni e fabbricati
strumentali e investimenti immobiliari, ammonta a € 56.692.055 (€ 57.466.675 nel
2016/17). I terreni
e fabbricati strumentali, corrispondenti al centro sportivo di Formello, sono
esposti in bilancio per € 34,79 milioni (€ 35,6 milioni nel 2016/17), il decremento
è dovuto alla quota di ammortamento. Il centro sportivo è gravato da ipoteca
legale iscritta in data 31 marzo 2004 dal Concessionario del servizio della
riscossione della Provincia di Roma. Tale garanzia rimarrà operativa sino alla
definitiva esecuzione della transazione con l’Agenzia delle Entrate. Gli
investimenti immobiliari riguardano l’immobile sito in via Valenziani a Roma, che
è stato valutato in base al fair value per € 21.900.000 e rinviene dalla
fusione per incorporazione della Cirio Lazio
Immobiliare nella SS Lazio Marketing & Communication.
Il Valore della
Rosa.
Il
valore dei diritti alle prestazioni sportive, comprensivi dei costi di
intermediazione capitalizzati, aumenta da € 53,9 milioni a € 57,4 milioni.
La
variazione positiva di € 3,5 milioni (€ 4,3 milioni nel 2016/17) circa è dipesa
dall’acquisto dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori per € 27,3
milioni (€ 34,4 milioni nel 2016/17), dalla quota di ammortamento del periodo
per un importo di € 21,72 milioni (€ 20,75 milioni nel 2016/17) e da cessioni
per un valore contabile netto di 2 milioni Euro.
Tra i calciatori acquistati figurano: Riza Durmisi (Betis
Siviglia) per € 7.487.926; Adam Marusic (Kv Oostende) per € 5.500.000; Leiva (Liverpool)
per € 5.164.041; Sprocati Matteo (US Salernitana) per €3.233.498; Caceido (Espanyol)
per € 2.5 milioni e Caceres (Hellas Verona) 1.287.000.
Al 30
giugno 2018, il calciatore col valore contabile residuo più elevato è Riza
Durmisi con € 7.487.926. Riza Durmisi risulta acquistato definitivamente il
25/06/2018 e non è stato ammortizzato. Ciro Immobile, al 30.06.2018, figura con
un valore residuo di € 6.043.954.
Il valore residuo dei sette calciatori italiani in prima squadra è di € 11.089.870; il valore residuo dei calciatori
stranieri è di € 45.663.973. Il valore residuo degli altri calciatori italiani
è di € 52.618; il valore residuo
degli altri calciatori stranieri è di € 659.545.
Al
30.06.2018, il valore contabile
residuo in bilancio di Sergej Milinkovic-Savic ammonta ad € 3.449.753,
il che lascia intravedere un’enorme plusvalenza in caso di cessione del
nazionale serbo ad un Top club.
Nel 2017/18
risultano ceduti Keita Balde, Lucas Biglia e Hoedt.
Il
Patrimonio Netto.
Il
patrimonio netto al 30 giugno 2018 risulta essere positivo per € 57,56 milioni.
Al 30 giugno 2017 era ugualmente positivo, ma per € 20,3 milioni. La variazione
è stata causata essenzialmente dal risultato dell’esercizio.
Il
patrimonio netto, essendo non negativo, risulta conforme a quanto stabilito dal
Regolamento sul Fair Play Finanziario. I “mezzi propri” finanziano il 22,6% di tutte le
attività (9,9% nel 2016/17). Tra le riserve che compongono il Patrimonio netto
consolidato spicca la “Riserva da prima applicazione IAS”, che risulta negativa
per € 69.352.719.
L’Indebitamento
Finanziario.
L’indebitamento finanziario netto aumenta da € 43,73
milioni a € 46,3 milioni.
I debiti finanziari ammontano a € 50.458.000.
Durante l’anno i debiti da finanziamento hanno registrato: Incrementi per nuovi finanziamenti
per € 60.950.000; Decrementi per pagamenti per € 57.743.000; Interessi pagati
nell'anno per € 490.000.
I debiti finanziari non correnti al 30 giugno 2018
sono pari ad Euro 22,99 milioni e si riferiscono all’importo oltre i 12 mesi del
debito per l’erogazione da parte dell’Istituto
per il Credito Sportivo di un mutuo quindicinale al tasso fisso del 6%
sull’immobile di Via Valenziani
e all’importo oltre i 12 mesi
dell’anticipazione ottenuta su crediti rivenienti dalla campagna trasferimenti.
I debiti finanziari a breve ammontano, al 30
giugno 2018, a Euro 27,47 milioni.
Le disponibilità liquide ammontano a € 4.131.819 (€
3.027.958 nel 2016/17) e risultano in aumento rispetto all’esercizio precedente
di € 1.103.861.
I crediti correnti verso LNP, pari a € 18.128.000 (€
10.930.000 nel 2016/17) riguardano il saldo del conto trasferimenti, che
risulta aumentato per le cessioni di Candreva all’Inter, Berisha all’Atalanta e
Biglia (AC Milan).
I
crediti verso enti-settore specifico ammontano a € 69,7 milioni (€ 38,1 milioni
nel 2016/17). La cifra comprende l’allocazione dei crediti verso la UEFA per le
competizioni 2018/19 per € 6.860.000. I Crediti strettamente legati al
calciomercato sono stimabili complessivamente in € 62,8 milioni.
I Debiti
verso enti settore specifico ammontano complessivamente a € 32,53 milioni (€ 29,16
milioni nel 2016/17). L’importo con scadenza oltre i 12 mesi è di € 11 milioni
(€ 6,6 milioni nel 2016/17).
Ai fini
del Financial Fair Play la nozione di
Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza
tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e
crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la
considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non
correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col
fisco
Nel caso
della Lazio ci fu una rateizzazione importante, Nel corso dell'esercizio
2004/05 1a SS Lazio SpA stipulò con l'Agenzia delle Entrate un atto di
transazione con rateizzazione del debito tributario relativo a IRPEF e IVA
dovute a tutto il 31 dicembre 2004. All’epoca, l’importo complessivo dovuto era
di 108,78 milioni (Oltre 140 milioni di Euro con gli interessi e le sanzioni). Al
30.06.2018 figurano debiti tributari non correnti per Euro 38,68 milioni.
Il net
debt ai fini del Fair Play Finanziario risulta inferiore al fatturato netto ed
è conforme a quanto auspicato dal regolamento.
Il nuovo
regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto anche la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito
rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde
alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile
alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture
di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il
debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due
limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi
della produzione.
Nel caso
della Lazio, al 30.06.2018, non figurano debiti finanziari per lo stadio o il
Centro Sportivo rilevanti ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.
L’Indebitamento
Fiscale.
L’importo
dei debiti tributari allocato tra le passività non correnti è di € 38.684.426 (€ 43.325.209 nel 2016/17) e corrisponde alla parte non corrente relativa
all’atto di transazione stipulato il 20 maggio 2005 con l'Agenzia delle Entrate
Tale debito finanzia il 15,2% dell’attivo.
Il totale dei debiti tributari, sia correnti che non correnti,
pari a € 48,45 milioni (€ 50,5 milioni nel 2016/17), “finanzia” il 19% delle attività. Tali debiti, pur
riferendosi a esercizi precedenti, non sono da considerarsi “debiti scaduti” in
quanto oggetto, per la maggior parte, di transazione, e perciò non rilevano ai
fini del Fair Play Finanziario. Tuttavia, i debiti non correnti rientrano nel
calcolo de “Net Debt”.
I debiti tributari correnti ammontano ad Euro 7,9
milioni di cui € 4.773.000 sono la parte corrente dei debiti oggetto di
transazione. L’IRPEF lavoratori dipendenti ammonta a Euro 3.005.000 (€ 1.875.000
nel 2016/17).
La problematica
della tassazione ai fini IRAP delle plusvalenze generate dalla cessione dei
calciatori e dei contenziosi in essere è oggetto di un contenzioso con
l’Agenzia delle Entrate, che è giunto in Cassazione, dopo due livelli di
giudizio favorevoli alla SS Lazio.
Gli
Altri Debiti.
La voce “Altri Debiti” non correnti risulta pari a
€ 675.000; nel 2016/17 ammontava a € zero.
La voce “Altri
Debiti” correnti è aumentata, rispetto al 30 giugno 2017, da € 23.333.664 a € 26.020.104. Nel bilancio si legge che tale variazione dipende principalmente
dall’incremento dei debiti verso tesserati e dipendenti.
I debiti
verso tesserati e dipendenti sono aumentati da € 11.197.000 a € 15.285.000. I
debiti verso intermediari diminuiscono da € 10,98 milioni a € 9,5 milioni, di
cui € 6.830.000 condizionati e € 2.675.000 non condizionati.
Per quanto riguarda i debiti verso intermediari
“condizionati”, l’unica variabile prevista nei contratti condizionati è quella
legata alla presenza del giocatore di riferimento nell’organico della S.S.
Lazio S.p.A..
I debiti verso tesserati sono principalmente
costituiti: dagli stipendi del mese di giugno
dei calciatori della prima squadra pagabili entro il 30 settembre 2018, pari a €
5.652.000, al lordo di imposte; da premi individuali a tesserati pagabili entro
il 30 settembre 2018, pari a € 7.579.000, al lordo di imposte.
Per quanto riguarda le passività potenziali, la SS
Lazio ha in corso un contenzioso per un importo complessivo di Euro 3,2 milioni
con un intermediario. Per il rischio derivante da tale contenzioso sono stati
effettuati accantonamenti adeguati.
Un altro contenzioso riguarda un tesserato del
settore tecnico per Euro 1,1 milioni circa. La causa si è conclusa con il
riconoscimento di un credito di circa euro 250 mila, inferiore a quanto
stanziato dalla società. Tuttavia, il tesserato ha proposto appello. La Lazio, anche in base al parere del legale, non ha fatto ulteriori
accantonamenti.
Esistono anche un contenzioso riguardante il
riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato di un ex medico del settore
tecnico. Per tale contenzioso è stato accantonato l’importo di Euro 250 mila a
fronte di una pretesa di Euro 565 mila, oltre contributi previdenziali e risarcimento
danno.
Il Rendiconto
Finanziario.
La variazione di
disponibilità liquide ha registrato un decremento di € 1.103.862, che è dipeso dal flusso di
cassa della gestione corrente positivo per € 23.927.540; dal flusso di cassa generato dall’attività
di investimento negativo per € 26.521.130 e dal flusso
di cassa generato dall’attività finanziaria positivo per € 3.697.452.
Il flusso di cassa della gestione corrente contiene
l’Autofinanziamento economico positivo per € 61.797.856. Il flusso di cassa generato dall’attività
di investimento contiene deflussi per investimenti in diritti pluriennali
calciatori per € 25.285.159.
I
Ricavi.
Il
totale dei ricavi, compresa la gestione economica dei diritti alle prestazioni
dei calciatori, ammonta a € 192,9 milioni (€ 129,1 milioni nel 2016/17) e
risulta in aumento del 49,5%.
I Ricavi
da gare aumentano da € 7,63 milioni a € 12,18 milioni, con una variazione positiva
di € 4,54 milioni circa. SS Lazio contabilizza i ricavi da gare in base
all’effettivo svolgimento della gara. I Ricavi da gare in casa ammontano ad € 10.140.325
(€ 5.259.174 nel 2016/17). I ricavi da abbonamenti sono diminuiti da
€ 1.602.208 a € 2.039.170. L’incidenza dei ricavi da gare sul totale dei ricavi
è del 6,31%.
I Ricavi da diritti televisivi e proventi media
sono aumentati del 15,89%, da € 73,4 milioni a € 85,1 milioni con una
variazione positiva di € 11,7 milioni, causata principalmente dal metodo di
contabilizzazione dei ricavi per le competizioni europee. I ricavi televisivi
relativi al campionato sono aumentati da € 55,5 milioni a € 59,6 milioni. Tali
ricavi sono composti per Euro 17.280.000 dalla cessione dei diritti
satellitari, per Euro 9.567.000 dalla cessione dei diritti internazionali e per
Euro 28.827.000 dalla cessione dei diritti digitali terrestri.
I ricavi riconosciuti dalla Lega Calcio sui vari
diritti negoziati a livello centrale, sono pari a € 5.732.000 (€ 6.198.000 nel 2016/17)
e quelli per la partecipazione alla Coppa Italia e SuperCoppa risultano pari a
Euro 2.609.000.
Nel 2016/17, la S.S. Lazio S.p.A. ha contabilizzato
i ricavi da diritti televisivi da partecipazioni a competizioni UEFA per Euro 7.183.000
e crediti verso UEFA che sono riferiti ai proventi riconosciuti a seguito
dell’ottenimento del diritto alla partecipazione alle competizioni Europee
2017/2018 per Euro 6.019.000.
I Ricavi da sponsorizzazione e pubblicità ammontano
a € 19.485.709 (€ 13.308.004 nel 2016/17), con una variazione positiva del 46,4%
e un’incidenza del 10,1% sui ricavi totali. I ricavi per le sponsorizzazioni
ammontano a € 10.188.000 (€ 2.076.000 nel 2016/17) e sono principalmente rappresentati
dai ricavi del contratto con la Seleco S.p.A. per la qualifica di main sponsor
e con la Macron S.p.A. per la sponsorizzazione tecnica. I proventi pubblicitari
ammontano a € 8,18 milioni (€ 9,14 milioni nel 2016/17). I canoni per licenza,
marchi e brevetti ammontano ad € 480.000 (€ 2.084.000 nel 2016/17).
I Ricavi da gestione diritti calciatori
risultano pari a € 65.782.788 (€ 30.570.418 nel 2016/17), con un incremento
rispetto alla stagione precedente di € 35.212.370 e con un’incidenza sul totale
dei ricavi del 34,1% circa. Tale variazione è
dipesa, principalmente, dalle plusvalenze per la cessione dei diritti alle
prestazioni sportive che sono state pari € 60.847.474 (€ 28.850.000 nel 2016/17).
Le plusvalenze hanno riguardato: Keita Baldé (AS Monaco) per € 29260.245; Lucas
Biglia (AC Milan) per € 15.852.583 e Wesley Hoedt al Southampton per €
15.734.646.
La voce “Altri Ricavi” è pari a € 8.347.987
(€ 2.666.878 nel 2016/17) con un incremento rispetto alla stagione precedente
di € 5.681.109 (+213%). Tale variazione è dipesa da transazioni con creditori
che aumentano da € 75 mila a € 3 milioni; dai contributi in conto esercizio
riconosciuti dall’Uefa e dalla Lega Serie A per la partecipazione all’Europa
League.
I ricavi da merchandising sono pari a € 1.474.806 (€
1.227.539 nel 2016/17) e segnano un incremento di circa 247 mila Euro, causato dalle
maggiori vendite del materiale sportivo SS Lazio a terzi.
In definitiva,
i ricavi della Lazio dipendono in gran parte dai ricavi per la vendita dei
diritti TV, che incidono per il 67,2% sul fatturato netto e per il 35,23% sui
ricavi totali. Nel 2017/18, l’incidenza sui ricavi totali si riduce a causa
dell’importo elevato dei proventi derivanti dalla cessione dei calciatori.
Anche l’evoluzione nel tempo della distribuzione
del fatturato netto dimostra come la Lazio dipenda dai diritti TV e non sia
riuscita a “spiccare il volo”, soprattutto a causa dei ricavi da gare molto
bassi e anche a causa di ricavi commerciali non esaltanti. Nel 2017/18, i
ricavi da sponsorizzazioni aumentano da € 2.076.000 a € 10.188.000 e riguardano
i contratti di sponsorizzazione tecnica con la Macron S.p.A., e la qualifica di
“main sponsor” con la Seleco, sia per la SS Lazio S.p.A. che per la U.S.
Salernitana.
I
costi.
Il costo del personale aumenta del 39,4%, da € 57,45
milioni a € 80,1 milioni. L’incremento di € 22,6 milioni è
dovuto all’incremento è dovuto per € 16 milioni all’aumento dei compensi
contrattuali ai calciatori; per € 1,5 milioni all’aumento della parte variabile
delle retribuzioni dei calciatori e tecnici; mentre i compensi contrattuali “allenatori
e tecnici I squadra” sono aumentati da € 2.683.000 a € 5.030.000.
L’incidenza sul fatturato netto è del 63,3%,
quella sul totale dei ricavi è del 41,5%. Entrambe risultano inferiori al 70%.
Il costo per calciatori e tecnici è stato di 77,45 milioni di Euro (€ 55,1
milioni nel2016/17). La Quota variabile legata ai risultati sportivi aumenta da
€ 5.763.000 a € 7.279.000. Il personale in forza al 30.06.2018 risulta composto
da 199 unità (193 nel 2016/17) di cui 47 Calciatori (58 nel 2016/17) e 72 Allenatori
(60 nel 2016/17).
Gli
ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni sono pari a € 22,83 milioni (€
26,24 milioni nel 2016/17). Nel 2016/17, figurava la svalutazione di Zarate per
circa 4 milioni di Euro. La quota di ammortamento sui diritti alle prestazioni
sportive dei calciatori aumenta del 4,6%, da € 20,75 milioni a € 21,7 milioni.
Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono pari a € 987 mila. Il Centro
Sportivo di Formello comporta una quota di ammortamento di € 775 mila.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro
Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il Costo
del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il
Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo
bilancio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi
tre bilanci approvati.
Nel caso in questione, se si
considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,73.
Gli accantonamenti e altre svalutazioni aumentano da
€ 4.631.864 a € 3.648.432 e riguardano principalmente ad accantonamenti
prudenziali dovuti a rischi su crediti e contenziosi.
Gli
oneri per godimento di beni di terzi ammontano a
circa € 3.552.357 e sono principalmente costituiti dall’affitto dello
stadio Olimpico per € 2.970.000 e dall’affitto dei negozi di Parco Leonardo e
via Calderini e Roma Est per Euro 349 mila.
Fra i
debiti verso fornitori nazionali, figura quello verso C.O.N.I. Servizi S.p.A per
€ 310.000. Tali debiti si riferiscono all’utilizzo dello stadio Olimpico. Da notare che, in virtù del contratto di fitto
stadio, il Coni beneficia di biglietti omaggio.
Le spese per omaggi biglietteria, sono pari a 49 mila
euro e sono allocate all’interno della voce spese pubblicitarie, che complessivamente
sono pari a € 4,92 milioni. Tale voce comprende anche i costi di produzione audiovisiva
e distribuzione delle immagini del campionato di serie A e Coppa Italia TIM,
per Euro 1.207.000.
I costi per servizi risultano pari a € 21.225.006
(€ 16.210.558 nel 2016/17). All’interno di tale voce, i Costi per intermediazione
tesserati aumentano del 96,38%, da € 2.327.000 a € 4.569.000. Le spese
amministrative risultano aumentate del 5,6%, da € 5.732.000 a € 6.052.000 e per
la maggior parte riguardano spese per consulenze e prestazioni di servizio.
I membri
del Consiglio di Sorveglianza, come i membri del Consiglio di Gestione, hanno
rinunciato a percepire compensi.
Il
“Breakeven Result”.
Il
bilancio consolidato 2017/18 espone un risultato prima delle imposte positivo
per Euro 40,3 milioni quello del 2016/17 era positivo per Euro 12,5 milioni, mentre quello del 2015/16
era negativo per Euro 13,5 milioni. Il risultato aggregato dei tre esercizi è positivo
per 41,7 milioni e rientrerebbe ampiamente nella soglia tollerata dal
Regolamento del Fair Play Finanziario.
Il
risultato netto 2017/18 evidenzia un utile consolidato netto di Euro 37,3
milioni; mentre, nel 2016/17 era esposto un utile consolidato netto di Euro 11,38
milioni.
Conclusioni.
Secondo quanto scritto dagli amministratori, per l’esercizio
2018/19 è ragionevole aspettarsi il conseguimento di risultati di esercizio
positivi, tali da garantire il pieno rispetto degli impegni finanziari assunti.
La continuità aziendale sarà resa possibile grazie
al risultato 2017/2018, ai proventi da calciomercato nella prima sessione della
stagione 2018/2019, al perseguimento dell’obiettivo della ristrutturazione
della rosa della prima squadra, agevolato dalle
scadenze contrattuali dei tesserati.
Bisogna aggiungere che, in ogni caso, la Lazio
potrà contare sulla plusvalenza derivante dall’eventuale cessione di Sergej Milinkovic-Savic
ad un Top club.
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