venerdì 19 ottobre 2018

Bilancio Consolidato Lazio 2017/18: utile di 37,3 milioni di Euro, grazie alle plusvalenze.





Luca Marotta


La S.S. Lazio SpA ha chiuso il bilancio consolidato, al 30 giugno 2018, con un utile consolidato netto di 37.306.639. Il risultato è in miglioramento rispetto all’ utile consolidato netto di 11.377.545 della stagione precedente.
Il bilancio evidenzia una gestione economica equilibrata, che mostra il prevalere dei ricavi operativi sui costi operativi ed una gestione del Player Trading che riesce a coprire il costo degli ammortamenti dei calciatori. Tuttavia, il prevalere dei ricavi operativi sui costi operativi è dovuto anche alla contabilizzazione di alcuni proventi delle competizioni UEFA 2018/19; invero, alcuni proventi delle competizioni UEFA 2017/18, erano già stati contabilizzati nel 2016/17 e così via.
In ogni caso, per il conseguimento del brillante risultato positivo sono state determinanti le plusvalenze realizzate con le cessioni di Keita Balde, Biglia e Wesley Hoedt.

Mentre il Patrimonio Netto Consolidato del Gruppo SS Lazio è pari a € 57.561.911 (20.303.284 nel 2016/17), con una aumento del 183,5%, il Patrimonio Netto esposto nel bilancio di esercizio 2017/18 di SS Lazio è pari a € 113.863.915 (€ 84.437.650 nel 2016/17).

Il Gruppo è sottoposto alla direzione e coordinamento della Lazio Events S.r.l., che è l’unico azionista con una partecipazione superiore al 2% del capitale sociale. Lazio Events S.r.l. possiede n. 45.408.929 azioni ordinarie corrispondenti al 67,035% del capitale sociale.

Dal punto di vista sportivo nella stagione sportiva 2017/18, la Lazio ha raggiunto il quinto posto nella Serie A (5° posto nel 2016/17) e la semifinale di Coppa Italia (finale 2016/17).

La Capitalizzazione di Borsa.

Il grafico tratto dal sito della borsa italiana, mostra l’andamento del titolo azionario nel periodo 01/01/2017 – 16/10/2018. La quotazione in Borsa per azione ha visto toccare il picco il 24 gennaio 2018.



Considerando la Capitalizzazione di Borsa, come valore puramente indicativo della società, si evince che il 24/01/2018 il titolo quotava € 1,9620 con una capitalizzazione in Borsa pari a 132,9 milioni di Euro circa; mentre il 14/10/18 la Capitalizzazione è scesa a 90.411.125 Euro.

Nella Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari al 30.06 2018 è scritto che il Dott. Claudio Lotito, per il tramite di LAZIO EVENTS S.r.l., possiede una Quota percentuale sul capitale ordinario del 67,035%.

Rapporti con parti correlate.

La S.S. Lazio S.p.A. è soggetta ad attività di direzione e coordinamento di LAZIO EVENTS S.r.l., che nel 2017 aveva un patrimonio netto di Euro 57.487, un attivo di € 29.256.828 e un utile di Euro 337.

Durante il 2017/18, il Gruppo ha intrattenuto rapporti con parti correlate, che hanno comportato il sostenimento di costi per € 9,33 milioni (€ 5,14 milioni nel 2016/17).



La società correlata che ha determinato il maggior sostenimento di costi da parte dell Gruppo è l’ U.S Salernitana. Con la società di calcio campana figurano essere stati sostenuti dei costi per Euro 4,45 milioni e debiti per Euro 0,37 milioni.

Gli Amministratori hanno segnalato che le transazioni con parti correlate sono state perfezionate a normali condizioni di mercato.

La continuità aziendale.

Il Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il bilancio consolidato sia certificato da un revisore esterno, e non presenti eccezioni relative alla continuità aziendale (‘going concern’).
Per Continuità Aziendale si può intendere la capacità di onorare gli impegni, ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.

Come fatto nei precedenti esercizi, la Società di Revisione PricewaterhouseCoopers Spa, nella sua Relazione, ha riportato un richiamo di informativa. Il Principio di Revisione Internazionale (ISA ITALIA) N. 706 definisce il Richiamo di informativa come “Un paragrafo inserito nella relazione di revisione che fa riferimento ad un aspetto appropriatamente presentato o oggetto di appropriata informativa nel bilancio che, secondo il giudizio professionale del revisore, riveste un’importanza tale da risultare fondamentale ai fini della comprensione del bilancio stesso da parte degli utilizzatori”.

Il richiamo di informativa riguarda il fatto che la SS Lazio SpA, aderendo all'impostazione fornita dalla Lega Nazionale Professionisti, nonostante l’orientamento contrario espresso dall'Agenzia delle Entrate, ritiene di non dover assoggettare a tassazione ai fini IRAP le plusvalenze generate dalla cessione dei calciatori. Per questo motivo, la SS Lazio SpA ha ricevuto alcuni avvisi di accertamento e cartelle di pagamento da parte dell'Agenzia delle Entrate. Su tali avvisi, sono stati accolti i relativi ricorsi, ma avverso tali pende ricorso in Cassazione. I Revisori hanno evidenziato che la SS Lazio SpA, in forza delle sentenze e del parere di un professionista, non ha provveduto ad effettuare accantonamenti, in quanto il rischio di soccombenza è stato stimato come non probabile.

Comunque, come fatto nell’esercizio precedente, gli Amministratori hanno scritto che il bilancio consolidato è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale, “in quanto vi è la ragionevole aspettativa che la SS Lazio continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai 12 mesi)”.

La struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è aumentato di € 49,6 milioni, da € 204,5 milioni a € 254,1 milioni. E’ presente una forte incidenza sull’attivo per il 22,3% della voce terreni e fabbricati. Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, incide per il 22,6%. Il capitale circolante netto, inteso come differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è negativo per 43,43 milioni di Euro. Il capitale investito netto consolidato pari a € 103,89 milioni (€ 64,04 milioni nel 2016/17) è finanziato per il 55,41% dal Patrimonio Netto e per il 44,59% dall’Indebitamento Finanziario Netto.



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,29 (0,11 nel 2016/17).
In effetti, l’equity ratio è migliorato da 9,9% a 22,6%. Il ricorso al capitale di terzi, anche grazie alla rateizzazione tributaria, prevale di molto sull’apporto dei mezzi propri.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 30.06.2018 ammontano a € 172,88 milioni, mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 138,6 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,25.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,29 (1,11 nel 2016/17), ciò vuol dire che, in base alle valutazioni effettuate degli elementi dell’attivo, il club possiede dei beni il cui valore sarebbe sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,77 (0,5 nel 2016/17), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,75.

I Terreni e i fabbricati.

La voce complessiva, composta da terreni e fabbricati strumentali e investimenti immobiliari, ammonta a € 56.692.055 (€ 57.466.675 nel 2016/17). I terreni e fabbricati strumentali, corrispondenti al centro sportivo di Formello, sono esposti in bilancio per € 34,79 milioni (€ 35,6 milioni nel 2016/17), il decremento è dovuto alla quota di ammortamento. Il centro sportivo è gravato da ipoteca legale iscritta in data 31 marzo 2004 dal Concessionario del servizio della riscossione della Provincia di Roma. Tale garanzia rimarrà operativa sino alla definitiva esecuzione della transazione con l’Agenzia delle Entrate. Gli investimenti immobiliari riguardano l’immobile sito in via Valenziani a Roma, che è stato valutato in base al fair value per € 21.900.000 e rinviene dalla fusione per incorporazione della Cirio Lazio Immobiliare nella SS Lazio Marketing & Communication.

Il Valore della Rosa.

Il valore dei diritti alle prestazioni sportive, comprensivi dei costi di intermediazione capitalizzati, aumenta da € 53,9 milioni a € 57,4 milioni.



La variazione positiva di € 3,5 milioni (€ 4,3 milioni nel 2016/17) circa è dipesa dall’acquisto dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori per € 27,3 milioni (€ 34,4 milioni nel 2016/17), dalla quota di ammortamento del periodo per un importo di € 21,72 milioni (€ 20,75 milioni nel 2016/17) e da cessioni per un valore contabile netto di 2 milioni Euro.
Tra i calciatori acquistati figurano: Riza Durmisi (Betis Siviglia) per € 7.487.926; Adam Marusic (Kv Oostende) per € 5.500.000; Leiva (Liverpool) per € 5.164.041; Sprocati Matteo (US Salernitana) per €3.233.498; Caceido (Espanyol) per € 2.5 milioni e Caceres (Hellas Verona) 1.287.000.

Al 30 giugno 2018, il calciatore col valore contabile residuo più elevato è Riza Durmisi con € 7.487.926. Riza Durmisi risulta acquistato definitivamente il 25/06/2018 e non è stato ammortizzato. Ciro Immobile, al 30.06.2018, figura con un valore residuo di € 6.043.954.
Il valore residuo dei sette calciatori italiani in prima squadra è di € 11.089.870; il valore residuo dei calciatori stranieri è di € 45.663.973. Il valore residuo degli altri calciatori italiani è di € 52.618; il valore residuo degli altri calciatori stranieri è di € 659.545.
Al 30.06.2018, il valore contabile residuo in bilancio di Sergej Milinkovic-Savic ammonta ad € 3.449.753, il che lascia intravedere un’enorme plusvalenza in caso di cessione del nazionale serbo ad un Top club.

Nel 2017/18 risultano ceduti Keita Balde, Lucas Biglia e Hoedt.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2018 risulta essere positivo per € 57,56 milioni. Al 30 giugno 2017 era ugualmente positivo, ma per € 20,3 milioni. La variazione è stata causata essenzialmente dal risultato dell’esercizio.
Il patrimonio netto, essendo non negativo, risulta conforme a quanto stabilito dal Regolamento sul Fair Play Finanziario. I “mezzi propri” finanziano il 22,6% di tutte le attività (9,9% nel 2016/17). Tra le riserve che compongono il Patrimonio netto consolidato spicca la “Riserva da prima applicazione IAS”, che risulta negativa per € 69.352.719.

L’Indebitamento Finanziario.

L’indebitamento finanziario netto aumenta da € 43,73 milioni a € 46,3 milioni.  



I debiti finanziari ammontano a € 50.458.000. Durante l’anno i debiti da finanziamento hanno registrato: Incrementi per nuovi finanziamenti per € 60.950.000; Decrementi per pagamenti per € 57.743.000; Interessi pagati nell'anno per € 490.000.         
I debiti finanziari non correnti al 30 giugno 2018 sono pari ad Euro 22,99 milioni e si riferiscono all’importo oltre i 12 mesi del debito per l’erogazione da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo di un mutuo quindicinale al tasso fisso del 6% sull’immobile di Via Valenziani e all’importo oltre i 12 mesi dell’anticipazione ottenuta su crediti rivenienti dalla campagna trasferimenti.
I debiti finanziari a breve ammontano, al 30 giugno 2018, a Euro 27,47 milioni.  
Le disponibilità liquide ammontano a € 4.131.819 (€ 3.027.958 nel 2016/17) e risultano in aumento rispetto all’esercizio precedente di € 1.103.861.

I crediti correnti verso LNP, pari a € 18.128.000 (€ 10.930.000 nel 2016/17) riguardano il saldo del conto trasferimenti, che risulta aumentato per le cessioni di Candreva all’Inter, Berisha all’Atalanta e Biglia (AC Milan).
I crediti verso enti-settore specifico ammontano a € 69,7 milioni (€ 38,1 milioni nel 2016/17). La cifra comprende l’allocazione dei crediti verso la UEFA per le competizioni 2018/19 per € 6.860.000. I Crediti strettamente legati al calciomercato sono stimabili complessivamente in € 62,8 milioni.
I Debiti verso enti settore specifico ammontano complessivamente a € 32,53 milioni (€ 29,16 milioni nel 2016/17). L’importo con scadenza oltre i 12 mesi è di € 11 milioni (€ 6,6 milioni nel 2016/17).

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco

Nel caso della Lazio ci fu una rateizzazione importante, Nel corso dell'esercizio 2004/05 1a SS Lazio SpA stipulò con l'Agenzia delle Entrate un atto di transazione con rateizzazione del debito tributario relativo a IRPEF e IVA dovute a tutto il 31 dicembre 2004. All’epoca, l’importo complessivo dovuto era di 108,78 milioni (Oltre 140 milioni di Euro con gli interessi e le sanzioni). Al 30.06.2018 figurano debiti tributari non correnti per Euro 38,68 milioni.
Il net debt ai fini del Fair Play Finanziario risulta inferiore al fatturato netto ed è conforme a quanto auspicato dal regolamento.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto anche la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso della Lazio, al 30.06.2018, non figurano debiti finanziari per lo stadio o il Centro Sportivo rilevanti ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.


L’Indebitamento Fiscale.

L’importo dei debiti tributari allocato tra le passività non correnti è di € 38.684.426 (€ 43.325.209 nel 2016/17) e corrisponde alla parte non corrente relativa all’atto di transazione stipulato il 20 maggio 2005 con l'Agenzia delle Entrate Tale debito finanzia il 15,2% dell’attivo.

Il totale dei debiti tributari, sia correnti che non correnti, pari a € 48,45 milioni (€ 50,5 milioni nel 2016/17), “finanzia” il 19% delle attività. Tali debiti, pur riferendosi a esercizi precedenti, non sono da considerarsi “debiti scaduti” in quanto oggetto, per la maggior parte, di transazione, e perciò non rilevano ai fini del Fair Play Finanziario. Tuttavia, i debiti non correnti rientrano nel calcolo de “Net Debt”.
I debiti tributari correnti ammontano ad Euro 7,9 milioni di cui € 4.773.000 sono la parte corrente dei debiti oggetto di transazione. L’IRPEF lavoratori dipendenti ammonta a Euro 3.005.000 (€ 1.875.000 nel 2016/17).

La problematica della tassazione ai fini IRAP delle plusvalenze generate dalla cessione dei calciatori e dei contenziosi in essere è oggetto di un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, che è giunto in Cassazione, dopo due livelli di giudizio favorevoli alla SS Lazio.

Gli Altri Debiti.

La voce “Altri Debiti” non correnti risulta pari a € 675.000; nel 2016/17 ammontava a € zero.
La voce “Altri Debiti” correnti è aumentata, rispetto al 30 giugno 2017, da 23.333.664 a € 26.020.104. Nel bilancio si legge che tale variazione dipende principalmente dall’incremento dei debiti verso tesserati e dipendenti.
I debiti verso tesserati e dipendenti sono aumentati da € 11.197.000 a € 15.285.000. I debiti verso intermediari diminuiscono da € 10,98 milioni a € 9,5 milioni, di cui € 6.830.000 condizionati e € 2.675.000 non condizionati.

Per quanto riguarda i debiti verso intermediari “condizionati”, l’unica variabile prevista nei contratti condizionati è quella legata alla presenza del giocatore di riferimento nell’organico della S.S. Lazio S.p.A..

I debiti verso tesserati sono principalmente costituiti: dagli stipendi del mese di giugno dei calciatori della prima squadra pagabili entro il 30 settembre 2018, pari a € 5.652.000, al lordo di imposte; da premi individuali a tesserati pagabili entro il 30 settembre 2018, pari a € 7.579.000, al lordo di imposte.

Per quanto riguarda le passività potenziali, la SS Lazio ha in corso un contenzioso per un importo complessivo di Euro 3,2 milioni con un intermediario. Per il rischio derivante da tale contenzioso sono stati effettuati accantonamenti adeguati.
Un altro contenzioso riguarda un tesserato del settore tecnico per Euro 1,1 milioni circa. La causa si è conclusa con il riconoscimento di un credito di circa euro 250 mila, inferiore a quanto stanziato dalla società. Tuttavia, il tesserato ha proposto appello. La Lazio, anche in base al parere del legale, non ha fatto ulteriori accantonamenti.

Esistono anche un contenzioso riguardante il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato di un ex medico del settore tecnico. Per tale contenzioso è stato accantonato l’importo di Euro 250 mila a fronte di una pretesa di Euro 565 mila, oltre contributi previdenziali e risarcimento danno.

Il Rendiconto Finanziario.

La variazione di disponibilità liquide ha registrato un decremento di € 1.103.862, che è dipeso dal flusso di cassa della gestione corrente positivo per € 23.927.540; dal flusso di cassa generato dall’attività di investimento negativo per € 26.521.130 e dal flusso di cassa generato dall’attività finanziaria positivo per € 3.697.452.
Il flusso di cassa della gestione corrente contiene l’Autofinanziamento economico positivo per € 61.797.856. Il flusso di cassa generato dall’attività di investimento contiene deflussi per investimenti in diritti pluriennali calciatori per € 25.285.159.

I Ricavi.

Il totale dei ricavi, compresa la gestione economica dei diritti alle prestazioni dei calciatori, ammonta a € 192,9 milioni (€ 129,1 milioni nel 2016/17) e risulta in aumento del 49,5%.



I Ricavi da gare aumentano da € 7,63 milioni a € 12,18 milioni, con una variazione positiva di € 4,54 milioni circa. SS Lazio contabilizza i ricavi da gare in base all’effettivo svolgimento della gara. I Ricavi da gare in casa ammontano ad € 10.140.325 (€ 5.259.174 nel 2016/17). I ricavi da abbonamenti sono diminuiti da € 1.602.208 a € 2.039.170. L’incidenza dei ricavi da gare sul totale dei ricavi è del 6,31%.

I Ricavi da diritti televisivi e proventi media sono aumentati del 15,89%, da € 73,4 milioni a € 85,1 milioni con una variazione positiva di € 11,7 milioni, causata principalmente dal metodo di contabilizzazione dei ricavi per le competizioni europee. I ricavi televisivi relativi al campionato sono aumentati da € 55,5 milioni a € 59,6 milioni. Tali ricavi sono composti per Euro 17.280.000 dalla cessione dei diritti satellitari, per Euro 9.567.000 dalla cessione dei diritti internazionali e per Euro 28.827.000 dalla cessione dei diritti digitali terrestri.
I ricavi riconosciuti dalla Lega Calcio sui vari diritti negoziati a livello centrale, sono pari a € 5.732.000 (€ 6.198.000 nel 2016/17) e quelli per la partecipazione alla Coppa Italia e SuperCoppa risultano pari a Euro 2.609.000.
Nel 2016/17, la S.S. Lazio S.p.A. ha contabilizzato i ricavi da diritti televisivi da partecipazioni a competizioni UEFA per Euro 7.183.000 e crediti verso UEFA che sono riferiti ai proventi riconosciuti a seguito dell’ottenimento del diritto alla partecipazione alle competizioni Europee 2017/2018 per Euro 6.019.000.

I Ricavi da sponsorizzazione e pubblicità ammontano a € 19.485.709 (€ 13.308.004 nel 2016/17), con una variazione positiva del 46,4% e un’incidenza del 10,1% sui ricavi totali. I ricavi per le sponsorizzazioni ammontano a € 10.188.000 (€ 2.076.000 nel 2016/17) e sono principalmente rappresentati dai ricavi del contratto con la Seleco S.p.A. per la qualifica di main sponsor e con la Macron S.p.A. per la sponsorizzazione tecnica. I proventi pubblicitari ammontano a € 8,18 milioni (€ 9,14 milioni nel 2016/17). I canoni per licenza, marchi e brevetti ammontano ad € 480.000 (€ 2.084.000 nel 2016/17).
I Ricavi da gestione diritti calciatori risultano pari a € 65.782.788 (€ 30.570.418 nel 2016/17), con un incremento rispetto alla stagione precedente di € 35.212.370 e con un’incidenza sul totale dei ricavi del 34,1% circa. Tale variazione è dipesa, principalmente, dalle plusvalenze per la cessione dei diritti alle prestazioni sportive che sono state pari € 60.847.474 (€ 28.850.000 nel 2016/17). Le plusvalenze hanno riguardato: Keita Baldé (AS Monaco) per € 29260.245; Lucas Biglia (AC Milan) per € 15.852.583 e Wesley Hoedt al Southampton per € 15.734.646.

La voce “Altri Ricavi” è pari a € 8.347.987 (€ 2.666.878 nel 2016/17) con un incremento rispetto alla stagione precedente di € 5.681.109 (+213%). Tale variazione è dipesa da transazioni con creditori che aumentano da € 75 mila a € 3 milioni; dai contributi in conto esercizio riconosciuti dall’Uefa e dalla Lega Serie A per la partecipazione all’Europa League.

I ricavi da merchandising sono pari a € 1.474.806 (€ 1.227.539 nel 2016/17) e segnano un incremento di circa 247 mila Euro, causato dalle maggiori vendite del materiale sportivo SS Lazio a terzi.

In definitiva, i ricavi della Lazio dipendono in gran parte dai ricavi per la vendita dei diritti TV, che incidono per il 67,2% sul fatturato netto e per il 35,23% sui ricavi totali. Nel 2017/18, l’incidenza sui ricavi totali si riduce a causa dell’importo elevato dei proventi derivanti dalla cessione dei calciatori.

Anche l’evoluzione nel tempo della distribuzione del fatturato netto dimostra come la Lazio dipenda dai diritti TV e non sia riuscita a “spiccare il volo”, soprattutto a causa dei ricavi da gare molto bassi e anche a causa di ricavi commerciali non esaltanti. Nel 2017/18, i ricavi da sponsorizzazioni aumentano da € 2.076.000 a € 10.188.000 e riguardano i contratti di sponsorizzazione tecnica con la Macron S.p.A., e la qualifica di “main sponsor” con la Seleco, sia per la SS Lazio S.p.A. che per la U.S. Salernitana.



I costi.

Il costo del personale aumenta del 39,4%, da € 57,45 milioni a € 80,1 milioni. L’incremento di € 22,6 milioni è dovuto all’incremento è dovuto per € 16 milioni all’aumento dei compensi contrattuali ai calciatori; per € 1,5 milioni all’aumento della parte variabile delle retribuzioni dei calciatori e tecnici; mentre i compensi contrattuali “allenatori e tecnici I squadra” sono aumentati da € 2.683.000 a € 5.030.000.
L’incidenza sul fatturato netto è del 63,3%, quella sul totale dei ricavi è del 41,5%. Entrambe risultano inferiori al 70%. Il costo per calciatori e tecnici è stato di 77,45 milioni di Euro (€ 55,1 milioni nel2016/17). La Quota variabile legata ai risultati sportivi aumenta da € 5.763.000 a € 7.279.000. Il personale in forza al 30.06.2018 risulta composto da 199 unità (193 nel 2016/17) di cui 47 Calciatori (58 nel 2016/17) e 72 Allenatori (60 nel 2016/17).
Gli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni sono pari a € 22,83 milioni (€ 26,24 milioni nel 2016/17). Nel 2016/17, figurava la svalutazione di Zarate per circa 4 milioni di Euro. La quota di ammortamento sui diritti alle prestazioni sportive dei calciatori aumenta del 4,6%, da € 20,75 milioni a € 21,7 milioni.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono pari a € 987 mila. Il Centro Sportivo di Formello comporta una quota di ammortamento di € 775 mila.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,73.

Gli accantonamenti e altre svalutazioni aumentano da € 4.631.864 a € 3.648.432 e riguardano principalmente ad accantonamenti prudenziali dovuti a rischi su crediti e contenziosi.

Gli oneri per godimento di beni di terzi ammontano a circa € 3.552.357 e sono principalmente costituiti dall’affitto dello stadio Olimpico per € 2.970.000 e dall’affitto dei negozi di Parco Leonardo e via Calderini e Roma Est per Euro 349 mila.
Fra i debiti verso fornitori nazionali, figura quello verso C.O.N.I. Servizi S.p.A per € 310.000. Tali debiti si riferiscono all’utilizzo dello stadio Olimpico. Da notare che, in virtù del contratto di fitto stadio, il Coni beneficia di biglietti omaggio.
Le spese per omaggi biglietteria, sono pari a 49 mila euro e sono allocate all’interno della voce spese pubblicitarie, che complessivamente sono pari a € 4,92 milioni. Tale voce comprende anche i costi di produzione audiovisiva e distribuzione delle immagini del campionato di serie A e Coppa Italia TIM, per Euro 1.207.000.
I costi per servizi risultano pari a € 21.225.006 (€ 16.210.558 nel 2016/17). All’interno di tale voce, i Costi per intermediazione tesserati aumentano del 96,38%, da € 2.327.000 a € 4.569.000. Le spese amministrative risultano aumentate del 5,6%, da € 5.732.000 a € 6.052.000 e per la maggior parte riguardano spese per consulenze e prestazioni di servizio.
I membri del Consiglio di Sorveglianza, come i membri del Consiglio di Gestione, hanno rinunciato a percepire compensi.

Il “Breakeven Result”.

Il bilancio consolidato 2017/18 espone un risultato prima delle imposte positivo per Euro 40,3 milioni quello del 2016/17 era positivo per Euro 12,5 milioni, mentre quello del 2015/16 era negativo per Euro 13,5 milioni. Il risultato aggregato dei tre esercizi è positivo per 41,7 milioni e rientrerebbe ampiamente nella soglia tollerata dal Regolamento del Fair Play Finanziario.
Il risultato netto 2017/18 evidenzia un utile consolidato netto di Euro 37,3 milioni; mentre, nel 2016/17 era esposto un utile consolidato netto di Euro 11,38 milioni.

Conclusioni.

Secondo quanto scritto dagli amministratori, per l’esercizio 2018/19 è ragionevole aspettarsi il conseguimento di risultati di esercizio positivi, tali da garantire il pieno rispetto degli impegni finanziari assunti.

La continuità aziendale sarà resa possibile grazie al risultato 2017/2018, ai proventi da calciomercato nella prima sessione della stagione 2018/2019, al perseguimento dell’obiettivo della ristrutturazione della rosa della prima squadra, agevolato dalle scadenze contrattuali dei tesserati.

Bisogna aggiungere che, in ogni caso, la Lazio potrà contare sulla plusvalenza derivante dall’eventuale cessione di Sergej Milinkovic-Savic ad un Top club.

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