sabato 3 agosto 2019

Bilancio UC Sampdoria 2018: 12 milioni di Utile con 55,5 milioni di plusvalenze.




Luca Marotta


Anche nel 2018, a causa delle plusvalenze realizzate, pari a € 55.528.000 (€ 38.108.000 nel 2017), il risultato economico di “U.C. Sampdoria Spa” ha evidenziato un risultato positivo netto di € 12.052.939 (€ 9.286.928 nel 2017). I nuovi “accounting principles” emanati dalla UEFA, che hanno trovato applicazione per la prima volta nel bilancio 2018, hanno permesso di evidenziare tra le plusvalenze, il premio di rendimento per la cessione di Patrik Schick alla AS Roma, per l’importo di 20 milioni di Euro.

Secondo gli Amministratori, il risultato netto di esercizio del 2018 è molto positivo e conferma il trend economico crescente dei precedenti tre esercizi: utile di Euro 3,2 milioni al 31 dicembre 2016 ed utile di Euro 9,3 milioni al 31 dicembre 2017.
In effetti, nel 2016 il bilancio evidenziava un utile di 3.232.818, con 38,8 milioni di Euro di plusvalenze. Nel 2015, il bilancio si era chiuso con una perdita netta di esercizio di € 1.385.144. Nel 2014, il bilancio si era chiuso con una perdita netta di esercizio di 24,6 milioni di Euro e, nel 2013, la perdita era stata di € 13.440.011.

Grazie alla cessioni definitive di Torreira all’Arsenal e di Patrik Schick alla Roma, come nel 2017 e nel 2016, le plusvalenze pari a 55,5 milioni di Euro (a 38,1 milioni nel 2017; € 38,8 milioni nel 2016) sono state decisive per conseguire il risultato positivo e confermare l’equilibrio.
Nel bilancio 2017, la cessione di Patrik Schick alla Roma ha contribuito solo come ricavo da cessione temporanea.

Gli amministratori hanno evidenziato che a far data dal bilancio al 31 dicembre 2018 trovano applicazione i nuovi “accounting principles” emanati dalla UEFA. Tali principi richiedono “l’iscrizione a bilancio di tutti gli effetti economico-patrimoniali per quei trasferimenti di diritti pluriennali la cui maturazione viene subordinata a condizioni sospensive il cui futuro accadimento è però virtualmente certo già in sede di sottoscrizione degli accordi tra le parti”.

Dal punto di vista sportivo, il bilancio al 31 dicembre 2018 di “U.C. Sampdoria Spa” riepiloga i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2017/18 e della prima parte della stagione 2018/19.
La stagione sportiva 2017/18 si è conclusa col decimo posto in Serie A, con 54 punti, conseguendo la permanenza in Serie A anche per il 2018/19 e il raggiungimento degli ottavi di Coppa Italia.
La stagione sportiva 2018/19, relativa al campionato di serie A successivo, è terminata col nono posto con 53 punti e il raggiungimento degli ottavi di Coppa Italia.

Gli amministratori hanno evidenziato che la stagione sportiva 2017/18 e 2018/19 sono state in linea con le aspettative della Società, che sono riassumibili in un posizionamento in classifica con conseguente impatto positivo sui ricavi attesi per i diritti televisivi; sviluppo in termini di qualità del gioco proposto dalla Prima Squadra; valorizzazione del parco giocatori del Club.
Il bilancio al 31 dicembre 2018 è stato prudenzialmente redatto nell’ottica di un piazzamento finale tra il decimo ed il dodicesimo posto al termine della stagione 2018/2019.

La Proprietà della Società.

La società “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” è controllata al 99,96% dalla società “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.

“U.C. SAMPDORIA S.P.A.” risulta sotto la direzione e il coordinamento di “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.
A sua volta, la società “Sport Spettacolo Holding S.r.l.” è controllata al 100% dalla società “HOLDING MAX S.r.l.”. La società “HOLDING MAX S.r.l.” è controllata all’80% da Vanessa Ferrero, al 15,24% da Giorgio Ferrero e al 4,76% da “Unione Fiduciaria S.p.A.”.

La società “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” detiene il 50% della società “Luigi Ferraris S.r.l.”; l’altro 50% è di proprietà del Genoa CFC. La società Luigi Ferraris S.r.l, in data 25 luglio 2016 ha ottenuto il rilascio da parte del Comune di Genova della concessione per l’utilizzo dello stadio Luigi Ferraris. La Sampdoria e il Genoa CFC, in data 1° agosto 2016, hanno stipulato un contratto di subconcessione dell’impianto per un costo complessivo di Euro 900 mila ad anno.

In base ai dati riferiti al 31.12.2017, “SPORT SPETTACOLO HOLDING S.r.l.”, ha un Capitale sociale di € 950.000, un Totale attivo di € 57.242.843, Ricavi per € 4.980.879 ed un Patrimonio Netto positivo per € 39.254.659.

Tra U.C. Sampdoria S.p.A. e la controllante Sport Spettacolo Holding S.r.l. esistono rapporti relativi al contratto di locazione degli uffici sede sociale al costo di € 118 mila. Il contratto è stato stipulato a condizioni di mercato. A partire dal primo semestre 2018 è stato rinnovato il contratto per l’utilizzo del marchio “Sampdoria”, per la stagione sportiva 2018/2019 direttamente tra U.C. Sampdoria e la controllante “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”, che risulta contrattualmente titolare dei diritti di utilizzazione del marchio “Sampdoria. Il corrispettivo è di 3 milioni.
“U.C. SAMPDORIA S.P.A.” ha sostenuto costi per circa Euro 170 mila, per prestazioni di servizi ricevuti dalla società controllante per attività di supporto amministrativo nonché servizi di coordinamento della segreteria di presidenza. Di contro la Società ha prestato servizi contabili alla società controllante per un importo di € 6 mila.
Anche per l’esercizio 2018, “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” risulta in regime di “Consolidato Fiscale Nazionale” con la controllante “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.

Nella Relazione sulla Gestione è scritto che la società Holding Max S.r.l., controllante di Sport Spettacolo Holding S.r.l., detiene l’intero capitale sociale della Eleven Finance S.r.l.., società che opera nel settore cinematografico ed immobiliare. Come l’esercizio precedente, la Eleven Finance, nel corso del 2018, ha continuato a svolgere il proprio incarico di coordinamento e gestione delle attività di finanziamento progettazione, attuazione e sviluppo delle iniziative immobiliari in essere nel Comune di Bogliasco.

La continuità aziendale.

La relazione dei revisori di Baker Tilly Revisa S.p.A. non contiene richiami di informativa o rilievi riguardanti la continuità aziendale.

Gli Amministratori hanno confermato “l’esistenza delle condizioni finanziarie e patrimoniali per la prosecuzione dell’attività futura e conseguentemente il mantenimento della continuità aziendale, senza previsione di azioni o interventi che non siano già riflessi nel Piano approvato e successivamente modificato dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 31 marzo 2017 e 30 Giugno 2018.”

Le principali assunzioni del Piano sono:
-          mantenimento di un posizionamento in classifica tra l’ottavo ed il dodicesimo posto;
-          mantenimento dell’importo riconosciuto dai broadcaster per l’acquisto dei diritti di trasmissione televisiva del campionato di Serie A. A tal proposito il Consiglio di Amministrazione ha adeguato il Budget in considerazione del risultato della gara per la vendita dei diritti di trasmissione televisiva per il triennio 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021;
-          stabilizzazione del monte ingaggi calciatori, nel rispetto della nuova normativa di settore sulla composizione degli organici per la Serie A;
-          player trading, con realizzo di plusvalenze e investimenti per l’attività di Scouting e per lo sviluppo del Settore Giovanile.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’Attivo è aumentato del 14% da € 197,16 milioni a € 224,69 milioni.
Le Immobilizzazioni materiali risultano aumentate da € 9.622.979 a € 11.766.161. La voce che ha manifestato un maggiore incremento è quella dei terreni e fabbricati, aumentata da € 8.684.960 a € 10.708.887.
La voce relativa ai Terreni e fabbricati risulta aumentata per acquisizioni per € 2.246.326 e diminuita per ammortamenti per € 222.399. 



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,25 (0,20 nel 2017).
Infatti, l’equity ratio è pari a 20% (16,7% nel 2017). Il ricorso al capitale di terzi è comunque prevalente.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,25 (1,20 nel 2017), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,62 (0,765 nel 2017), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Anche non considerando nelle passività a breve i ratei e i risconti passivi, che sono paria ad € 26.140.978 (€ 16.431.590 nel 2017), l’indice resterebbe al di sotto di 1.

Grado Copertura Patrimonio Calciatori
Indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 0,522 (0,520 nel 2017). Pertanto, l’investimento in Diritti Pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta finanziato anche con capitale di terzi.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,651, ed è conforme a quanto richiesto, perché superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura?
Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 30,7% (33,9% nel 2017), pertanto ogni 100 Euro investiti se ne incassano 30,7, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, in circa 3 anni e tre mesi.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è positivo per € 21,7 milioni circa, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si guadagnerebbero, prima del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 10,3 Euro.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 45.004.002 (€ 32.951.064 nel 2017) e finanzia il 20% dell’attivo. La variazione in aumento di € 12 milioni è dovuta all’evidenziazione dell’utile d’esercizio per € 12.052.939.
Il patrimonio netto essendo positivo è conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario dell’UEFA.

L’indebitamento finanziario.



Il debito finanziario lordo diminuiti da € 36,4 milioni a € 25,84 milioni.
I debiti bancari sono aumentati da € 5.931.879 a € 9.188.859 e riguardano: scoperti di conto corrente per € 31 mila (€ 429.000 nel 2017); Quote a breve di finanziamenti per € 450.000 oltre a Quote a lungo di finanziamenti per € 8.709.000. Le quote a lungo termine dei debiti per finanziamenti ricevuti riguardano: il mutuo fondiario dell’importo di € 5,1 milioni, concesso inizialmente in data 6 aprile 2016 dall’Istituto per il Credito Sportivo per €5,6 milioni, per l’acquisto del complesso immobiliare sito nel Comune di Bogliasco, da destinare a residenza dei giocatori del settore giovanile nell’ambito del progetto “Accademia del Calcio U.C. Sampdoria S.p.A.” (“Casa Samp”). Tale mutuo rappresenta il 70% del costo complessivo dell’investimento; la cifra di € 2,4 milioni circa, riguarda la parziale erogazione, al 31.12.2018, del mutuo fondiario di Euro 4,6 milioni concesso in data 23 febbraio 2018 dall'Istituto per il Credito Sportivo, pari a circa il 60% del costo complessivo dell'investimento per costruzione delle nuove palazzine multi-servizi per la prima squadra che per il settore giovanile, con durata 20 anni con restituzione prevista del capitale oltre interessi in 40 rate semestrali posticipate; la cifra di € 1,65 milioni concerne l'accollo della quota del mutuo edilizio fondiario con Banca Carige (precedentemente concesso al costruttore Nuova Alga Bogliasco S.r.l. e stipulato in data 22/02/2011 con durata 15 anni più preammortamento) contestuale all'acquisizione, in data 5 giugno 2018, degli immobili (appartamenti e box) siti in Bogliasco (GE) destinati principalmente ad uso foresterie con relativa garanzia ipotecaria sugli stessi.

I Debiti verso altri finanziatori sono diminuiti di 13,8 milioni di Euro da € 30.456.575 a € 16.650.922. Tale importo comprende: Anticipazioni da parte di Macquarie Bank International per € 6,8 milioni (€ 21.289.000 nel 2017), a fronte dei crediti verso il Sevilla per Muriel; Anticipazioni da parte di Internationales Bankhaus Bodensee AG (IBB) per Euro 2 milioni per la cessione alla società Sporting Lisbona del giocatore Bruno Fernandes avvenuta nella campagna estiva 2017; anticipazioni da parte di Bper Factor per Euro 3,1 milioni, peri la cessione del credito verso Società A.S. Roma per il “premio di rendimento” maturato nell'ambito della cessione temporanea annuale con obbligo di riscatto del calciatore Patrick Schick sottoscritta nella campagna estiva 2017.
Come nel 2017 figurano cessioni di crediti commerciali vs broadcasters per € 4.808.000. L’anticipazione finanziaria è stata ottenuta dal factor Bper Factor e da Banca Sistema Factor. Gli importi risultanti al 31.12.2018 ammontano rispettivamente a € 2,6 milioni ed € 2,2 milioni.

Considerando le disponibilità liquide pari a € 3.856.659 (€ 4.857.988 nel 2017), si ha un indebitamento finanziario netto pari a € 21,99 milioni inferiore al valore della produzione e al fatturato netto.

I crediti verso società di calcio risultano pari a € 73,88 milioni Il maggior credito riguarda quello verso AS Roma per Patrick Schick per € 31.000.000, seguito dal credito verso l’Inter per € 16.900.000 per Skriniar.
Il club straniero con cui la Sampdoria vanta il maggior credito è il Sevilla, per l’importo di 8.786.000 riguardante Muriel per € 6.826.000 e Correa per € 1.960.000.

I debiti verso altri club per operazioni di calciomercato sono pari a € 75,94 milioni (€ 65,16 milioni nel 2017). Il club italiano con cui la Sampdoria è maggiormente indebita è il Napoli con 12.100.000 Euro, di cui Euro 11.900.000 riguarda Zapata.
Il debito verso l’Inter per Caprari G. è pari a € 7 milioni; per Pires Riberio J.R.  a € 3.570.000.
Il debito verso l’Udinese per Jankto è pari a € 12.700.000; per Fernandes B. è di 1.252.000; e per Muriel € 800.000.
Il club straniero con cui la Sampdoria è maggiormente indebitata è il RSC ANDERLECHT PRAET DENNIS per l’importo di Euro 3.962.000.

Il saldo tra crediti e debiti verso enti settore specifico è negativo per circa € 2 milioni. Se aggiungessimo tale saldo all’indebitamento finanziario netto si otterrebbe una cifra comunque inferiore al fatturato netto.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso in questione sono assenti.

Poiché il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta negativo per circa € 2 milioni (+€ 9,98 milioni nel 2017), non essendoci debiti tributari non correnti, la posizione finanziaria netta ai fini del Financial Fair Play, è negativa per circa € 24 milioni.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso della Sampdoria, al 31.12.2018, potrebbe essere considerato il debito per del complesso immobiliare sito nel Comune di Bogliasco.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2018 ammontano a € 140,57 milioni, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 120,33 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 0,52, comunque inferiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,5.

LA SOSTENIBILITA’ DEL DEBITO
Il giudizio sulla sostenibilità del debito deve tener conto che il Margine operativo lordo (Ebitda), determinato dagli Amministratori, è positivo per € 56.121.000 (€ 36.003.000 nel 2017). Pertanto la gestione economica ha generato dei flussi di cassa positivi. Il rapporto tra debito finanziario netto/EBITDA è pari a 0,39 (0,88 nel 2017), che significa che il debito finanziario netto è sostenibile.
Il calcolo degli amministratori dall’EBITDA esclude anche minusvalenze per € 494 mila (€ 1.452.000 nel 2017) e incentivi all'esodo per € 4.419.000 (€ 2.633.000 nel 2017).

IL RENDICONTO FINANZIARIO





Il rendiconto finanziario dimostra che la variazione negativa di disponibilità liquide per € 1.001.329 è dipesa da flussi di liquidità positivi generati dalla gestione operativa per € 10.32 milioni, di cui € 10.684.666 derivanti dall’autofinanziamento economico; da flussi negativi di liquidità generati dalla gestione relativa ai finanziamenti per € 10,55 milioni; da flussi negativi di liquidità generati dalla gestione degli investimenti per € 774 mila.
Gli Investimenti in diritti pluriennali prestazioni calciatori hanno drenato € 54.761.342; i disinvestimenti che hanno determinato il realizzo di diritti pluriennali prestazioni calciatori hanno determinato flussi positivi per Euro 62.149.836; quelli in Immobilizzazioni materiali hanno drenato € 2.492.626.
Dal punto di vista dell’attività finanziaria si non generati dei flussi negativi per rimborsi altri finanziamenti per € 13.805.653 e flussi positivi per € 3.256.980 derivanti dall’incremento dei debiti a breve verso banche.

Gli altri debiti.

I debiti tributari risultano aumentati del 3,4%, da € 5.349.833 a € 5.531.886. L’importo principale riguarda i debiti per ritenute su lavoro dipendente, relative alle retribuzioni di novembre e dicembre 2018, che sono state corrisposte nei mesi di Gennaio e Febbraio 2019, pari a € 4,72 milioni (€ 4,61 milioni nel 2017). I debiti per ritenute d’acconto su lavoro dipendente sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2018, in base al pagamento delle retribuzioni.
I debiti verso i dipendenti aumentano da € 7.918.000 a € 9.285.000 e si riferiscono alle mensilità di novembre e dicembre 2018, oltre ai premi. Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi sono stati pagati puntualmente, nel rispetto delle norme federali. Sono stati inoltre accantonati € 1.544.000 per incentivi all’esodo a favore di tesserati.
I debiti verso istituti previdenziali pari a € 251.481 (€ 236.904 nel 2017) sono stati pagati nel mese di gennaio 2019.
I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori, allocati tra i debiti verso fornitori, ammontano a € 9.982.000 (€ 7.578.000 nel 2017; € 4.879.000 nel 2016; € 3.147.000 nel 2015 ed € 1.126.000 nel 2014).

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono un valore di € 86,19 milioni (€ 63,41 milioni nel 2017), evidenziando un aumento del 35,9%. La variazione positiva di € 22,78 milioni è dovuta ad investimenti per € 54,76 milioni (€ 55,23 milioni nel 2017), cessioni con un valore contabile residuo di € 7,11 milioni (€ 19,43 milioni nel 2017), ammortamenti e svalutazioni per € 24,86 milioni (circa € 17,77 milioni nel 2017).

Durante il 2018, gli acquisti col valore più elevato sono stati: ZAPATA BANGUERO DUVAN ESTEBAN (SSC NAPOLI) per € 18.528.218; JANKTO JAKUB (UDINESE CALCIO) per € 14.500.000; COLLEY OMAR (KRC GENK) per € 8.000.000; VIEIRA NAN RONALDO AUGUSTO (LEEDS UNITED FC) per € 7.100.000; EKDAL ALBIN (HAMBURGER SV) per € 2.614.000.
La contabilizzazione dell’acquisto di Jakub Jankto per l’importo di € 14.500.000 è dovuto ai nuovi “accounting principles” emanati dalla UEFA, poiché l’acquisizione è iniziata con un prestito con obbligo di riscatto condizionato, con una condizione sottostante che è stata considerata sostanzialmente certa nel suo futuro accadimento già al momento del trasferimento.

Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso complessivo di € 62.149.836 (€ 56.088.000 nel 2017), che ha determinato plusvalenze per € 55.528.147 (€ 38.108.000 nel 2017) e minusvalenze per € 493.959.
Tra i calciatori ceduti spiccano: SCHICK P. (AS ROMA) per € 31.409.836; TORREIRA DI PASCUA L. S. (ARSENAL FC) per € 28.650.000 e VIVIANO E. (SPORTING CP) per € 1.900.000.

Dopo la chiusura dell’esercizio, si è verificato quanto segue: cessione del calciatore Peeters Daouda per Euro 4 milioni alla Juventus.
Per quanto riguarda le acquisizioni, sono stati acquistati: Audero Emil per circa Euro 20 milioni dalla Juventus; Gabbiadini Manolo per circa Euro 11,9 milioni dal Southampton.

La Gestione Economica.

Nel 2018, il valore della produzione aumenta del 24,3% da € 114 milioni a € 141,77 milioni.
I costi della produzione, pari a € 120.080.089 (€ 102.897.315 nel 2017), risultano aumentati del 16,7%, in misura meno che proporzionale all’aumento del valore della produzione. Pertanto, si è determinata una situazione di equilibrio economico. Infatti, la differenza tra valore e costi della produzione evidenzia un risultato positivo per € 21.693.479, mentre nel 2017 era positivo per € 11.121.856.
Dal grafico seguente, che mostra l’evoluzione del rapporto tra fatturato netto e costo del personale, emerge come dal 2015, dopo alcuni anni, il fatturato netto risulta superiore al costo del personale.



I Ricavi.

Il valore della produzione risulta in aumento del 24,3%, soprattutto a causa dell’aumento delle plusvalenze, che sono aumentati del 45,7%, seguito dall’aumento dei proventi da cessione diritti televisivi, che sono aumentati del 13,1%.

Bisogna evidenziare che nel 2018 si registra un incremento del fatturato netto, senza plusvalenze e ricavi da player trading, del 11,3%.
Occorre anche dire che per quanto riguarda il fatturato netto, la Sampdoria è una società “teledipendente”. Il grafico riguardante l’evoluzione della ripartizione del fatturato netto.



I ricavi da gare sono diminuiti del 5,9%, da € 4.557.081 a € 4.286.344. Tuttavia, gli abbonamenti sono aumentati di poco da € 2.959.000 a € 3.030.000.
I proventi radiotelevisivi sono aumentati del 13,1%, da € 41,97 milioni a € 47,46 milioni. Tali proventi incidono per il 33,5% sul valore della produzione e per il 73,3% sul fatturato netto.
I proventi da sponsor risultano pari a € 3.215.000 (€ 3.929.000 nel 2017), di cui € 452 mila dagli sponsor ufficiali. Lo Sponsor tecnico ha contribuito con € 1.960.000 (€ 2.633.000 nel 2017). L’importo residuo di € 803 mila si riferisce ai rapporti che determinano proventi relativi a tutte le altre sponsorizzazioni che la Società ha contrattualizzato.

I proventi pubblicitari ammontano a € 3.964.000, mentre nel 2017 erano pari a € 3.598.000. I proventi pubblicitari della Sampdoria dipendono dal contratto firmato con l’advisor commerciale Infront Italy, per € 3,7 milioni.

I contributi federali, aumentano da € 2.213.000 a € 3.733.000 e riguardano: per € 870 mila la quota di contributo di solidarietà della ricevuto sulla Uefa Champions League base della ripartizione collettiva in sede di Lega Nazionale Professionisti per la stagione 2018/2019; per € 1,4 milione i proventi collettivi non audiovisivi nei confronti della Lega Nazionale Professionisti relativi alle stagioni sportive disputate nell'esercizio.
 
Il Player Trading.



Il risultato del Player Trading è positivo per circa € 45 milioni. Nel precedente esercizio era positivo per circa € 30,4 milioni. Nel 2018, come nell’esercizio precedente e nel 2016, il risultato della gestione economica dei calciatori è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti.
Gli Altri proventi da gestione calciatori ammontano a Euro 16.915.000 (€ 12.925.000 nel 2017). Tali proventi accolgono i bonus per la vendita di calciatori, nonché i proventi maturati per Contributo solidarietà Fifa e Indennizzi formazione Fifa.

Le plusvalenze incidono per il 33,4% sul valore della produzione e ammontano a € 55.528.147 (€ 38.108.000  nel 2017).  Le principali plusvalenze hanno riguardato: SCHICK Patrick (AS ROMA) per € 27.825.697; TORREIRA DI PASCUA L.S. (ARSENAL FC ) per € 26.721.107; VIVIANO E. (SPORTING CP) per € 791 mila; FURLAN F. (TERNANA CALCIO) per € 190 mila.
Come già detto, per quanto riguarda Patrick Schick I nuovi “accounting principles” emanati dalla UEFA, hanno permesso di evidenziare tra le plusvalenze, il premio di rendimento per l’importo di 20 milioni di Euro. Per la cessione di Patrik Schick, era previsto che maturasse un ulteriore corrispettivo, pari al 50% del prezzo di cessione, con un minimo garantito di 20 milioni di euro, entro il 1° febbraio 2020, comunque dovuto anche nel caso in cui, a tale data, il calciatore risulti ancora tesserato per l’A.S. Roma.
Nel bilancio al 30.06.2018 di AS Roma Patrick Schick risultava ammortizzato su un valore di acquisto di € 20.623.000; tuttavia nello stesso bilancio era scritto: Si fa presente che, in caso di futuro trasferimento del calciatore Schick entro il 1° febbraio 2020, la società riconoscerà alla U.C. Sampdoria un importo pari al 50% del prezzo di cessione, con un minimo garantito di 20 milioni di euro. Tale importo sarà dovuto anche nel caso in cui il calciatore risulti ancora tesserato per l’A.S. Roma a tale data.”

I Ricavi da cessioni temporanea, pari a 2,59 milioni riguardano principalmente sei mesi della cessione temporanea di Zapata all’Atalanta per 2,4 milioni

Le minusvalenze risultano pari a € 493 mila. La principale minusvalenza è stata quella determinata da Balde (Empoli) per € 220.206.
I costi per acquisizioni temporanee dei calciatori ammontano a € 2.775.000 (€ 2.734.000 nel 2017). Il costo maggiore riguarda Ferrari (Sassuolo) per € 750.000.
L’ammortamento della rosa calciatori è stato pari a € 24.864.060 (€ 17.775.000 nel 2017).

I Costi.

Il costo del personale, pari a € 54.141.836 (€ 51,28 milioni nel 2017), risulta aumentato del 5,6% ed incide sul fatturato netto, senza player trading, per l’83,6%, mentre incide sul valore della produzione per il 38,2%, grazie alle plusvalenze. Il costo del personale è aumentato in misura meno che proporzionale all’aumento del valore della produzione e risulta “sostenibile”, grazie alle plusvalenze. L’aumento del fatturato netto è stato dell’11,3%, soprattutto grazie all’aumento dei diritti TV del 13,1%.
Il costo del personale tesserato è aumentato da € 47.139.000 a € 49.434.000; mentre, il costo degli altri dipendenti è aumentato da € 4,14 milioni a € 4,71 milioni.
Il numero degli allenatori mediamente in forza al club, durante il 2018, è stato di 48, mentre il numero dei calciatori è aumentato da 37 a 50.

Nelle spese per servizi, pari a € 21.134.000 (€ 16.079.000 nel 2017), sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a € 11.579.000 (€ 7.593.000 nel 2017).
I costi per godimento beni di terzi, pari a € 4.840.000 (€ 4.608.000 nel 2017), comprendono: il canone per la concessione di utilizzo del marchio Sampdoria, per € 3 milioni in forza del contratto con la controllante Sport Spettacolo Holding S.r.l. e i diritti di utilizzo dello Stadio per € 1.286.000 (€ 1.131.000 nel 2017).

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,679 tale valore sarebbe entro il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A la cui soglia è di 0,8.

Il punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli esercizi 2016, 2017 e 2018, è positivo per € 34,6 milioni. Occorre dire che tale risultato è anche comprensivo dello storno dei costi per il Vivaio, il cui dato aggregato è di 5,9 milioni di Euro, mentre il dato aggregato degli ammortamenti non rilevanti è trascurabile.
La soglia di tolleranza stabilita dal Regolamento UEFA del Fair Play Finanziario, per il periodo di monitoraggio 2016-2017-2018 è di € 30 milioni.

Conclusioni.

In sintesi, si potrebbe affermare che grazie alle plusvalenze la Sampdoria è riuscita a raggiungere le condizioni di equilibrio economico. In particolare alla contabilizzazione del minimo garantito del premio di rendimento relativo alla cessione di Patrick Schick alla AS Roma.
I diritti televisivi restano comunque fondamentali per il bilancio della Sampdoria.
La presenza della voce terreni e fabbricati è un segnale di voler puntare rafforzamento patrimoniale del club, dotandolo di strutture di proprietà; inoltre, come scritto dagli Amministratori, il progetto “Casa Samp” “ribadisce nei fatti la centralità dello sviluppo del settore giovanile nelle strategie dell’attuale proprietà”.
Gli Amministratori hanno scritto che il Budget prevede, anche per la stagione sportiva 2018/2019, “il raggiungimento di un risultato economico e finanziario positivo”.

2 commenti:

Marco ha detto...

potrebbe azzardare tramite questi dati una valutazione oggettiva del valore della Sampdoria in una possibile cessione? o un range abbastanza ridotto nel quale piazzare il valore della società.
grazie

Appunti di Luca Marotta ha detto...

Il Corriere dello Sport (link: https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/sampdoria/2019/10/07-62028800/vialli_si_ritira_dalla_trattativa_per_l_acquisto_della_samp/)
ha scritto:
"Secondo le indiscrezioni circolate in questi mesi la società era disposta a investire fino a 80 milioni. "
La proprietà non ha accettato perché la valutazione risentiva della classifica (link: https://www.ilsecoloxix.it/sport/2019/10/07/news/samp-il-gruppo-vialli-si-ritira-per-la-sdeconda-volta-dall-acquisto-richiesta-economica-eccessiva-1.37710543)

In base ai numeri al 31.12.2018, a mio avviso, la cifra di 80 milioni era congrua, superando il valore del capitale investito netto. Infatti, la somma del patrimonio netto e del net debt era di circa 67 milioni di Euro.
Inoltre, la valutazione di 80 milioni era superiore al fatturato netto di 1,2 volte, tenuto conto che il fatturato netto risente delle prestazioni sportive.