domenica 1 settembre 2019

Bilancio Spal 2018: con la Serie A aumento dei volumi economici, patrimoniali e del debito.



Luca Marotta


La società “S.P.A.L. SRL”, che fino al 06/06/2018 era denominata "S.P.A.L. 2013 S.R.L.", ha chiuso il bilancio dell’esercizio 2018 con una perdita al netto delle imposte di Euro 255.057; ed un risultato prima delle imposte negativo per € 1.095.626; mentre, l’esercizio precedente si era chiuso con una perdita netta di € 1.496.377 ed un risultato prima delle imposte negativo per € 1.196.244.

La serie A ha determinato un aumento dei volumi economici e patrimoniali. Per gli investimenti si è preferito far ricorso all’indebitamento finanziario. Secondo gli Amministratori, “il rapporto tra capitale di terzi e capitale proprio è molto elevato: si rileva quindi una significativa dipendenza dal capitale di terzi, che in ogni caso è correlato all’aumento dei volumi aziendali sostenuti per effetto dei proventi televisivi conseguenti alla partecipazione alla Lega di Serie A.” In effetti, i Debiti aumentato di € 30.844.196 e toccano la cifra di € 45.634.971; il valore al 31/12/2017 era di euro 14.790.775.

Gli Amministratori hanno evidenziato come i costi di gestione caratteristica siano rimasti piuttosto contenuti rispetto a quelli di altri club che avevano gli stessi obiettivi; per questo motivo l’aver conseguito l’obiettivo della permanenza in Serie A, nella stagione sportiva 2017/2018, “assume ancora più valore e significato”.
Secondo quanto scritto dagli Amministratori la gestione operativa della Società “S.P.A.L. SRL” è caratterizzata dalle seguenti linee guida:
“- cercare di mantenere l’equilibrio tra ricavi e costi;
- cercare di contenere il più possibile i costi di gestione, con un continuo monitoraggio;
- valorizzare il settore giovanile con specifici progetti e risorse;
- operare nell’ambito delle risorse disponibili e pianificate”.

Secondo gli stessi Amministratori il risultato economico della gestione caratteristica è “da ritenersi comunque soddisfacente in relazione:
- alla sostanziale coincidenza tra i risultati previsionali ed i dati economico/patrimoniali consuntivi;
- al paragone con i risultati economici/patrimoniali di altre società sportive professionistiche della stessa categoria e con pari obiettivo.”

Il bilancio 2018 della “S.P.A.L. SRL” riguarda la seconda parte della stagione sportiva 2017/18, disputata in Serie A e conclusasi al diciassettesimo posto con 38 punti e il raggiungimento dell’obiettivo della permanenza in Serie A, e la prima parte del campionato 2018/19, disputato in Serie A e conclusosi centrando l’obiettivo della permanenza in Serie A e con il tredicesimo posto con 42 punti.
Per quanto riguarda la Coppa Italia, nel 2017/18, la società “S.P.A.L. SRL” è stata eliminata al quarto turno dal Cittadella e nel 2018/19, la società “S.P.A.L. SRL” è stata eliminata al quarto turno dalla Sampdoria.

Il Gruppo.

“VETRORESINA S.P.A.” è la società che esercita l'attività di direzione e coordinamento sulla società “S.P.A.L. SRL”  
Al 31.12.2017 “VETRORESINA S.P.A.” mostrava un utile di Euro 6.157.520 (+€ 5.287.906 nel 2016), con un valore della produzione di Euro 44.709.209 (€45.489.385 nel 2016) ed un Totale patrimonio netto di Euro 30.353.789 (€ 60.534.245 nel 2016)
I Rapporti economici e patrimoniali intrattenuti nell'esercizio con “VETRORESINA S.P.A.” e con le altre società dirette dalla stessa, mostrano: ricavi di € 300.000 di natura commerciale; versamenti in conto copertura perdite per € 1.260.471, di cui € 500.000 effettuati nell'esercizio; finanziamento infruttifero di euro 500.000; debito di € 4.829 per i trasferimenti nell'ambito del consolidato fiscale nazionale; fideiussioni ricevute a garanzia di affidamenti bancari per € 25.940.000.

La continuità aziendale.

Da quello che emerge dalla lettura del bilancio è il ruolo fondamentale esercitato dalla proprietà nel sostenere finanziariamente ed economicamente la SPAL. Tale concetto è ribadito più volte.
Durante l’Assemblea dei Soci che ha approvato il bilancio, il Presidente del Consiglio di
Amministrazione sig. Mattioli Walter ha rimarcato “l’encomiabile sforzo compiuto dal socio di riferimento Vetroresina Spa per il supporto patrimoniale/finanziario correlato agli obiettivi sportivi, tale da garantire la continuità aziendale”.
Secondo gli Amministratori “il deficit economico di gestione non incide sulla continuità aziendale, in quanto il socio di riferimento Vetroresina Spa ha sostenuto (e sostiene) patrimonialmente e finanziariamente la società con “versamenti in conto capitale”, il cui saldo al 31/12/2018 ammonta ad € 1.260.471 di cui € 500.000 eseguiti nell’esercizio, riserve patrimoniali più che capienti rispetto alla perdita di periodo.”

In estrema sintesi, la continuità aziendale della SPAL dipende dalla proprietà.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Secondo gli Amministratori la partecipazione al campionato di Serie A ha determinato l’incremento dei volumi economici dell’attività e di conseguenza ha comportato un corrispondente aumento delle dimensioni patrimoniali, considerando che il totale attivo è passato da € 5.410.546 del 31/12/2016 ad € 49.500.099 del 31/12/2018.
Il valore dell’attivo è aumentato del 120%, da € 22.495.024 a € 49.500.099. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali incide per il 67,7% sul totale dell’attivo. Il valore delle immobilizzazioni materiali incide solo per lo 0,9%. Infatti, la società “S.P.A.L. SRL” non possiede infrastrutture sportive: gli impianti sportivi del Centro Sportivo di Via Copparo "G.B. Fabbri" sono di proprietà del Comune di Ferrara e lo stadio “Paolo Mazza” di Ferrara di proprietà del Comune di Ferrara ed è utilizzato in forza di una specifica Convenzione.



Gli investimenti effettuati.
I principali investimenti effettuati durante l’esercizio relativo all’anno solare 2018, sono stati i seguenti:
- acquisto calciatori per € 21.437.276;
- lavori di ampliamento, di ammodernamento e di adeguamento dello Stadio Comunale “Paolo Mazza” per € 8.692.781 e del centro sportivo “G.B. Fabbri” di Via Copparo per € 609.784, utilizzati in forza della specifica convenzione con il Comune di Ferrara con attuale scadenza al 2027.
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L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1.
Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,02 (0,04 nel 2017).
Infatti, l’equity ratio non è elevato ed è pari a 2,1% (3,6% nel 2017). Il ricorso al capitale di terzi è preponderante.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,02 (1,04 nel 2017), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore sarebbe sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,43 (0,73 nel 2017), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Anche se non si considerassero nelle passività a breve i ratei e i risconti passivi, che sono pari a € 2.571.049, l’indice risulterebbe inferiore a 1. Per migliorare tale indice gli Amministratori pensano al consolidamento dei debiti bancari.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,396, inferiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6.

Valore della Rosa

Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori al 31.12.2018 ammonta ad Euro 18.518.145. Rispetto al 31.12.2017 si è verificato un incremento di Euro 15.977.858.



La variazione è dipesa da investimenti per 21.223.676 Euro, da cessioni per un valore contabile netto di € 148 mila, da svalutazioni per € 27 mila   e da ammortamenti per 5.070.716 Euro.

Il calciatori acquistati definitivamente col maggior importo risultano: Kurtic Jasmin per euro 5.500.000; Paloschi Alberto per euro 4.568.000 e Viviani Federico per euro 3.060.000.

Le cessioni effettuate nel 2018 risultano le seguenti: Di Pardo Alessandro (Juventus) per euro 2.100.000 e Mora Luca ("LA SPEZIA) per euro 500.000.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto risulta positivo per € 1.055.414; mentre, nel 2017 era positivo per € 810.470 e nel 2016 era positivo per € 306.847. Il Patrimonio netto è composto dal capitale sociale per € 50.000; dalla riserva versamenti in conto capitale per euro 1.260.471 e dalla Perdita dell'esercizio per € 255.057.
La variazione è dovuta al risultato di esercizio e da “versamenti in conto capitale” in parte utilizzati per la copertura della perdita 2017. Infatti, il 27/04/2018, l'Assemblea dei Soci ha deliberato:
di coprire la perdita risultante dal bilancio chiuso al 31/12/2017 di euro 1.496.377 ricorrendo integralmente alla "Riserva per Versamento Soci in conto copertura perdite" di euro 1.056.847,61 e per il residuo di euro 439.529,05 alla "Riserva per versamento in conto capitale".
Nel 2018 i versamenti del socio Vetroresina Spa in conto capitale sono stati pari a € 500.000.
I mezzi propri finanziano solo il 2,1% delle attività, per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi, considerando come tale anche i debiti verso le banche, che finanziano il 22,4% dell’attivo; i debiti verso fornitori che finanziano il 15% dell’attivo; i debiti verso enti settore specifico, che finanziano il 29,2% dell’attivo e i debiti tributari che finanziano il 5,4% dell’attivo.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2018 ammontano a € 45.634.971 (€14.790.777 nel 2017), da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 30,26 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti meno attività correnti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,05, comunque inferiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,5.

La Posizione Finanziaria Netta.



La posizione finanziaria netta risulta negativa per € 9,45 milioni (-1,39 milioni nel 2017), ma è di molto inferiore al valore della produzione e al fatturato netto.
I debiti verso le banche ammontano a € 11.083.410 (€3.987.166 nel 2017) e segnano un incremento del 178%. L’incremento dei debiti verso banche è dovuto alla copertura degli investimenti effettuata ricorrendo al capitale di debito.

I mutui bancari riguardano: mutuo chirografario di € 350.000 erogato da Cassa di Risparmio in Bologna in Marzo 2015 e della durata di anni 4, con debito residuo di € 85.132; mutuo chirografario di € 300.000 erogato da Banca Popolare dell’Emilia Romagna in Luglio 2015 e della durata di anni 5 con debito residuo di € 99.494; mutuo chirografario di € 500.000 erogato da Banca Popolare dell’Emilia Romagna in Agosto 2017 e della durata di anni 7 con debito residuo di € 338.603; mutuo chirografario di € 500.000 erogato da Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.a. in Agosto 2017 e della durata di anni 10 con debito residuo di € 405.454; mutuo chirografario di € 1.000.000 erogato da Banca Popolare dell’Emilia Romagna in Agosto 2018 e della durata di anni 5 con debito residuo di € 753.067; mutuo chirografario di € 1.800.000 erogato dal Credito Sportivo in Dicembre 2018 e della durata di anni 8 con debito residuo di € 1.596.443; mutuo chirografario di € 2.000.000 erogato da Banca Popolare dell’Emilia Romagna in Luglio 2018 e della durata di anni 7 con debito residuo di € 1.877.597 e mutuo chirografario di € 3.500.000 erogato dal Credito Sportivo in Ottobre 2018 e della durata di anni 7 con debito residuo di € 3.493.234.

L’EBITDA del bilancio 2018 è positivo per € 8.145.714, nel 2017 era positivo per € 740.369, pertanto la gestione operativa nel 2018 ha genera flussi di liquidità per pagare l’indebitamento finanziario.
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA risulterebbe sostenibile perché pari a 1,16.

I Crediti verso Enti-settore specifico ammontano a circa € 1.340.537 (€ 469.979 nel 2017) e riguardano i crediti verso la Lega Italiana Calcio Professionistico per contributi, saldo c/campionato e saldo c/trasferimenti.
I Debiti verso Enti-settore specifico ammontano a circa € 14.458.547 e riguardano i debiti verso le altre società di calcio nazionali ed estere per € € 5.013.329 e i debiti verso la Lega Italiana Calcio Professionistico per contributi, saldo c/campionato e saldo c/trasferimenti per € € 2.695.218.

Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta negativo per € 9,47 milioni (-€ 1,46 milioni nel 2017), non essendoci debiti tributari non correnti, la posizione finanziaria netta ai fini del Financial Fair Play, è negativa per € 18,9 milioni, ma nettamente inferiore al fatturato netto.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso in questione sono assenti.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso della “S.P.A.L. SRL” le infrastrutture sportive sono di proprietà del Comune di Ferrara, l’eventuale debito per i lavori di adeguamento, non dovrebbe essere considerato. Infatti la norma parla di “the amount of debt that is directly attributable to the construction and/or substantial modification of the stadium”.

Gli Altri debiti.

I debiti tributari aumentano di € 262.257 da € 2.413.941 a € 2.676.198 e sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo. Tali debiti riguardano: debiti verso Erario per sostituto d'imposta per euro 1.962.177 e debiti verso - Erario per IRAP (netto acconti) per euro 714.021.
I Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale aumentano da € 184.284 a € 229.678 e sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo. La maggior parte riguarda il debito vero l’I.N.P.S. per euro 131.283.
Non figurano fondi rischi e oneri accantonati.
I debiti verso i dipendenti per retribuzioni ammontano a € 2.704.037; i debiti verso giocatori per premio condizionato ammontano a € 276.000.

Il Rendiconto Finanziario



Il rendiconto finanziario dimostra che la variazione positiva di disponibilità liquide per € 966 mila è dipesa da flussi di liquidità positivi generati dalla gestione operativa per € 17,1 milioni; da flussi negativi di liquidità generati dalla gestione relativa agli investimenti per € 32,4 milioni; da flussi positivi di liquidità generati dall’attività di finanziamento per € 14,3 milioni.

Gli Investimenti in Immobilizzazioni immateriali hanno drenato € 31.600.986. Per quanto riguarda l’attività di finanziamento figurano: flussi positivi da debiti a breve verso banche per € 3.132.965; flussi positivi da Accensione finanziamenti per € 10.713.280 e flussi positivi da Mezzi propri per € 500.001.

Nel sintetizzare i risultati del rendiconto finanziario gli Amministratori hanno scritto che “la gestione operativa e del capitale circolante corrente hanno generato liquidità, mentre la gestione connessa agli investimenti (parco giocatori, impianti sportivi – stadio e centro sportivo –, giocatori e settore giovanile) ha richiesto liquidità, che è stata coperta ricorrendo al sistema bancario al credito concesso dalle controparti contrattuali ed all’apporto dei soci, utilizzando in forma residuale le risorse finanziarie interne”.

La Gestione Economica.

Come già scritto, la gestione operativa della SPAL cerca di mantenere l’equilibrio tra ricavi e costi;
e cerca di contenere il più possibile i costi di gestione.
Nell’esercizio 2018, il valore della produzione è aumentato del 116,7%, da € 26,6 milioni a € 57,6 milioni. L’incremento registrato è dovuto soprattutto ai ricavi per i diritti televisivi delle Serie A e all’incremento dei proventi pubblicitari.
I costi della produzione aumentano in misura meno che proporzionale, ossia del 103,5%, da € 27,72 milioni a € 56,42 milioni. La differenza tra ricavi e costi della produzione è positiva per € 1.230.291. Nel 2017 era negativa per € 1.118.468. Il risultato positivo del 2018 è un indicatore del raggiunto equilibrio economico.



I Ricavi.

Il fatturato, al netto delle operazioni relative alle cessioni dei calciatori, aumenta del 114,8%, da € 24,3 milioni a € 52,18 milioni.
I ricavi da gare aumentano del 71,9% da € 3.005.317 a € 5.165.450.
I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a € 2.117.105 (€ 625.006 nel 2017) e rappresentano il 3,7% del totale del Valore della Produzione e il 4,1% del fatturato al netto dei ricavi della gestione calciatori.
I Proventi Pubblicitari risultano pari a € 6.281.724 (€ 3.499.838 nel 2017). Tali proventi si riferiscono ai rapporti che determinano ricavi relativi a tutti i servizi promo-pubblicitari, compresa la cartellonistica pubblicitaria per le partite casalinghe pari a € € 5.925.702.

I proventi televisivi conseguiti nell'esercizio 2018 aumentano di 20,48 milioni di Euro, da € 14.980.281 a € 35.464.264. L’aumento è dovuto all’aver disputato due semestri consecutivi in Serie A.

I contributi in conto esercizio ammontano a € 1.677.858 (€ 980.535 nel 2017) riguardano per euro 1.489.170 i contributi federali erogati nel corso della stagione sportiva dalla Lega e per euro 188.688 a contributi ricevuti da Enti Pubblici Territoriali.

Il Player Trading.

Il risultato del Player Trading è negativo, poiché il risultato della gestione economica dei calciatori non riesce a coprire per intero il costo annuale degli ammortamenti dei calciatori che è pari a 5 milioni di Euro circa.



Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 2.796.917 (€380.000 nel 2017) e riguardano principalmente: Di Pardo Alessandro (Juventus) per € 2.100.000; Mora Luca (La Spezia) per € 500.000.
I ricavi per cessione temporanea prestazioni calciatori ammontano a € 376.536 e riguardano:
 Castagnetti Michele (Empoli) per euro 55.555; Murano Jacopo (Trapani) per euro 11.111; Finotto Mattia (Ternana) per euro 123.611; Cremonesi Michele (Entella) per euro 90.000; Salamon Bertosz
(Frosinone) per euro 48.814 e Di Pardo Alessandro (Juventus) per euro 44.444.
Gli altri proventi da gestione calciatori riguardano i Premi di valorizzazione calciatori, pari a € 1.218.200 (euro 533.500 nel 2017).

I “Costi per acquisizione temporanea prestazioni calciatori” ammontano a € 2.452.639 (€ 1.155.861 nel 2017).

Le minusvalenze risultano pari a circa € 152.011 (€ 45.600 nel 2017).

I costi.

I costi del personale aumentano del 93% da € 16.791.730 a € 32.415.938 e incidono per il 62,1% sul fatturato netto e rappresentano il 57,4% dei costi della produzione. Nello specifico il costo dei tesserati ammonta a € 31.331.961 (€ 16.104.387 nel 2017).
La “Quota variabile retribuzione legata ai risultati sportivi” risulta pari a € 2.723.500 (€ 2.163.500 nel 2017).
Il Personale mediamente in forza nel 2018 risulta di 111 unità (80 nel 2017), di cui 39 calciatori e 15 allenatori.
Bisogna precisare che i costi del personale del precedente esercizio comprendevano il premio riconosciuto per la promozione in Serie A della stagione sportiva 2016/2017 per complessivi € 2.163.500

Gli ammortamenti e le svalutazioni pari complessivamente a € 6.707.654 (€ 1.858.837 nel 2017) rappresentano il 12,3% dei costi della produzione.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali aumentano da € 1.813.961 a € 6.707.654. Lo Stadio Paolo Mazza e il Centro Sportivo di Via Copparo, non figurano come beni di proprietà; pertanto tra le immobilizzazioni immateriali sono allocate euro 787.236 (€ 423.180 nel 2017) per l'ammortamento degli oneri pluriennali su beni di terzi.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali aumentano da € 44.876 a € 77.507.

I costi per servizi aumentano del 73,7% da € 2.751.971 a € 4.781.018. Le Spese amministrative, pubblicitarie e generali risultano pari a € 2.178.821. I Costi per attività sportiva sono relativi a compensi a sanitari, massaggiatori e altri consulenti esterni, compensi per borse di studio e corsi di formazione ed ammontano a € 1.704.023. I Costi di vitto, alloggio e locomozione gare sono composti da spese sostenute per le gare in trasferta e risultano pari a € 497.636.

I costi per godimento beni di terzi aumentano di 366.823 da € 715.460 a € 1.082.283. Tali costi riguardano: canone di locazione di locali per € 257.774; canone locazione campi sportivi per € 67.604; leasing automezzi per € 22.384; leasing macchinari/sala stampa per € 93.253; noleggio campo sportivo per € 660 e noleggio automezzi/autovetture/macchinari per euro 640.608.

I Costi per acquisto materiale di consumo e di merci riguardano l’acquisto di indumenti sportivi per l'allenamento nonché delle divise ufficiali fornite dallo Sponsor Tecnico, per complessivi euro 2.043.845

Il Punto di Pareggio.

Il risultato prima delle imposte è positivo per € 1.095.626, che è un indicatore del raggiunto equilibrio economico.
Nel 2017, il risultato prima delle imposte era negativo per € 1.196.244; mentre nel 2016 era negativo per € 1.708.941.

Le imposte pari a € 1.350.683 hanno determinato una perdita netta di esercizio pari a € 255.057.  
Il tutto è reso sopportabile grazie al sostegno della proprietà.

Conclusioni.

Secondo gli Amministratori, la partecipazione al campionato di Serie A ha determinato un notevole aumento delle dimensioni economiche/patrimoniali aziendali; tuttavia, la gestione della Società è stata comunque volta a garantire uno sviluppo patrimoniale/finanziario equilibrato. Anche se per la copertura degli investimenti si è preferito il ricorso al capitale di terzi.

Per lo squilibrio della situazione finanziaria si attueranno strategie gestionali per il consolidamento dei debiti

Anche nella stagione sportiva di Serie A 2018/2019, è stato conseguito l’obiettivo della permanenza in Serie A, operando nel limite delle risorse economico/patrimoniali/finanziarie disponibili e nel rispetto del principio della sana e prudente gestione.

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