Luca Marotta
La semestrale 2019 di “Ferrari N.V.” rispetto al primo semestre del 2018, evidenzia
che sono aumentate le consegne del 15%, è aumentato il fatturato dello 10,8%,
l’EBITDA è aumentato dell’8,7% e l’utile
consolidato netto del 17,8%.
Dal 4 gennaio del 2016, la società “Ferrari N.V.” è quotata
sul mercato MTA gestito da Borsa Italiana.
Dal 21 ottobre del 2015, la società “Ferrari N.V.” è quotata
alla Borsa di New York.
“Ferrari NV” è la ridenominazione di “New Business
Netherlands NV”, che è stata creata il 24 maggio 2013, come società controllata
da FCA e come società holding del gruppo Ferrari in possesso del 100% di
Ferrari SpA. Tale società è stata utilizzata come veicolo di diritto olandese
per rendere possibile l’IPO. Prima dell’IPO, “Ferrari NV” era controllata al
90% da FCA e al 10% da Piero Ferrari.
L'immagine del marchio Ferrari dipende in parte dal successo
del team di corse di Formula 1.
La Strategia
La strategia societaria si
concentra sull'efficienza dei costi e mira a conseguire una crescita redditizia
perseguendo le seguenti strategie.
• Crescita controllata
• Introduzioni e miglioramenti periodici di nuovi modelli
• Perseguire l'eccellenza nelle corse
• Crescita controllata nelle categorie di lusso e lifestyle adiacenti
• Introduzioni e miglioramenti periodici di nuovi modelli
• Perseguire l'eccellenza nelle corse
• Crescita controllata nelle categorie di lusso e lifestyle adiacenti
Bisogna considerare che una strategia basata su un a basso
volume di modelli venduti, può limitare i potenziali profitti e, al contrario,
se i volumi aumentassero, l'esclusività del marchio potrebbe essere erosa.
La semestrale 2019.
Nello specifico, dai dati contabili della semestrale del 2019,
Ferrari mostra un fatturato netto nel
primo semestre di 1,92 miliardi di Euro, in aumento del 10,8% rispetto ai 1,74
miliardi della prima semestrale del 2018.
Per quanto riguarda l’EBIT,
ossia il risultato prima degli interessi e delle imposte, registra l’importo di
471 milioni di Euro, in aumento del 10% rispetto all’Ebit della prima semestrale
2018.
Il Risultato netto
è pari a 364 milioni Euro in aumento di 55 milioni di Euro in confronto
all’analogo periodo dell’esercizio precedente.
Le consegne, effettuate
nel primo semestre dell’esercizio 2019, ammontano a 5281 modelli, mentre quelle
della prima semestrale 2018 erano pari a 4591.
Per quanto riguarda tutto il 2018, Ferrari ha fatto
registrare Consegne per 9251 unità, mentre nel 2017 erano state registrate
consegne per 8398 unità, con un incremento di 853 unità.
I Ricavi netti di Ferrari nel 2018 sono stati pari a 3.420 milioni
di Euro, mentre nel 2017 erano stati pari a 3.417 milioni di Euro con un
incremento di 3 milioni di Euro.
L’EBIT del 2018 era pari a 827 milioni di Euro, mentre nel
2017 era pari a 775 milioni di Euro con un incremento di 52 milioni di Euro.
L’Utile della gestione ordinaria è stato di 787 milioni di
Euro, mentre nel 2017 era di 537 milioni di Euro, con un incremento di 249
milioni di Euro.
Il Fatturato
Il ricavi di Ferrari dipendono da quattro fonti di ricavo.
La prima fonte riguarda la vendita di automobili e pezzi di
ricambio. Nel primo semestre per tale voce risultano ricavi per € 1,5 miliardi,
con un incremento del 17,1% rispetto al primo semestre 2018.
La seconda fonte riguarda la vendita di motori. Tale voce include
i ricavi netti generati dalla vendita di motori a Maserati per l'uso nelle loro
auto e i ricavi generati dal noleggio di motori ad altri team di Formula 1. Nel
primo semestre per tale voce risultano ricavi per € 111 milioni, con un
decremento del 29,3% rispetto al primo semestre 2018.
La terza fonte riguarda le sponsorizzazioni e i ricavi
relativi al marchio. Tale fonte include i ricavi netti del team di corse di
Formula 1 attraverso accordi di sponsorizzazione e la quota dei ricavi
commerciali del Campionato mondiale di Formula 1 e dei ricavi netti generati
attraverso il marchio Ferrari, inclusi ricavi da merchandising, licenze e
royalty. Nel primo semestre per tale voce risultano ricavi per € 259 milioni,
con un incremento del 2,8% rispetto al primo semestre 2018. L 'aumento è
principalmente attribuibile ai cambi in valuta estera, nonché ai maggiori
ricavi derivanti dalle attività di corsa di Formula 1.
La quarta fonte riguarda gli altri ricavi. Nel primo
semestre per tale voce risultano ricavi per € 53 milioni, con un incremento del
15,2% rispetto al primo semestre 2018.
Nel 2018, i ricavi
da Automobili e parti di ricambio, pari
ad Euro 2,53 miliardi, hanno registrato un incremento del 3,2% rispetto al 2017.
L’aumento dei volumi delle consegne ha contribuito al tale incremento.
I ricavi da Motori,
pari ad Euro 284 milioni, hanno registrato un decremento del 28,4%, e
riguardano principalmente le vendite di motori a Maserati e ad altri team di
Formula 1.
I ricavi da
Sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio, che
includono i ricavi netti del team corse di Formula 1, attraverso accordi di
sponsorizzazione e la quota dei ricavi commerciali del Campionato mondiale di
Formula 1, e i ricavi netti generati attraverso il marchio Ferrari, inclusi i
ricavi da merchandising, licenze e royalty; risultano pari ad Euro 506 milioni, in aumento del 14,5%.
Tali ricavi nel 2017 erano pari a 494 milioni di Euro; nel 2016 erano pari a
488 milioni di Euro; nel 2015 erano pari a 441 milioni di Euro e nel 2014 erano
pari a 417 milioni di Euro.
I rapporti con le
società correlate.
I rapporti con le società del Gruppo FCA, nei primi sei mesi
del 2019, hanno generato ricavi netti per € 80,8 milioni, costi per € 25,54
milioni e oneri finanziari netti per € 903 mila.
I rapporti con le società correlate, nei primi sei mesi del
2019, hanno generato ricavi netti per € 81,12 milioni, costi per € 32,43 milioni
e oneri finanziari netti per € 919 mila.
Tra i ricavi netti realizzati con le società del Gruppo FCA
spiccano i ricavi con Maserati per € 74,6 milioni (€121,7 milioni nei primi sei
mesi 2018). Tra i costi spiccano quelli sostenuti con Magneti Marelli per €
10,44 milioni.
Per quanto riguarda le transazioni con società del Gruppo
Exor, i costi sono relativi al noleggio di camion utilizzati dalla Squadra
Corse di Formula 1; mentre i ricavi riguardano la sponsorizzazione da Iveco
S.p.A.
Le transazioni con altre parti correlate concernono: l’l'acquisto
di componenti per auto da corsa di Formula 1 da COXA S.p.A., controllati da
Piero Ferrari; servizi di consulenza forniti da HPE S.r.l., controllata da
Piero Ferrari; accordo di sponsorizzazione relativo alle attività di Formula 1
con Ferretti S.p.A .; vendita di automobili a determinati membri del Consiglio
di amministrazione di Ferrari N.V. ed Exor.
Le Consegne
Le consegne effettuate nel primo
semestre del 2019 risultano pari a 5281; mentre, nel primo semestre del 2018
sono state pari a 4591; pertanto, si è registrato un aumento del 15% circa.
Dal
punto di vista geografico la zona EMEA, che comprende: Germania, Regno Unito,
Francia, Svizzera, Italia, Middle
East (United Arab Emirates, Saudi Arabia, Bahrain, Lebanon, Qatar, Oman e
Kuwait) e Altri paesi dell’area EMEA come Africa e altri mercati Europei non
identificati separatamente, assorbe il 45,5%.
Le consegne
effettuate nel 2018 risultano pari a 9251; mentre, nel 2017 sono state pari a
8398; pertanto, si è registrato un aumento del 10,2% circa. Il CAGR degli
ultimi 5 anni è del 6,26%. Nel 2016 le consegne erano pari a 8.014 modelli; nel
2015 ammontavano a 7.664 modelli
Dal punto di vista geografico 5 nazioni Europee (Germania,
Regno Unito, Francia, Svizzera e Italia) hanno assorbito il 32,9% del fatturato
2018 e il 31,6% del fatturato 2017. Le stesse nel 2016 ne assorbivano il 30,5%
e nel 2015 ne assorbivano il 29,1%.
La zona delle Americhe ha assorbito il 32,4% del fatturato,
mentre nel del 2017 ne assorbiva il 33,5%. China, Hong Kong e Taiwan il 7,5%
(7,3% nel 2017).
I Costi.
Nel primo semestre del 2019, il costo del venduto pari a 941.922.000
Euro risulta aumentato del’14,6%., con un’incidenza sui ricavi netti del 49%. Nel
2018, il costo del venduto pari a 1,62 miliardi di Euro risultava diminuito
dell’1,7%. Tali costi riguardano consistente principalmente nel costo di
materiali, componenti e spese di manodopera relative alla produzione e
distribuzione di auto e pezzi di ricambio, inclusi i motori venduti a Maserati
e i motori noleggiati ad altri team di Formula 1. I costi rimanenti includono
principalmente gli ammortamenti, i costi assicurativi e di trasporto. Il costo
del venduto include anche la garanzia e costi relativi al prodotto, che sono
stimati e registrati al momento della spedizione dell'auto. Gli interessi e
altri oneri finanziari da attività di servizi finanziari inclusi nel costo
delle vendite per i sei mesi chiusi al 30 giugno 2019 e 2018 ammontano rispettivamente
a 24.458.000 Euro e 14.580.000 Euro.
I costi di vendita, generali e amministrativi per i tre mesi
chiusi al 30 giugno 2019 sono stati di 90 milioni di euro, con un incremento di
3 milioni di euro, ovvero del 4,1 percento, rispetto agli 87 milioni di euro
dei tre mesi chiusi al 30 giugno 2018. In percentuale del netto i ricavi, i
costi di vendita, generali e amministrativi sono stati del 9,2 percento per i
tre mesi chiusi al 30 giugno 2019 rispetto al 9,6 percento per i tre mesi
chiusi al 30 giugno 2018.
L'aumento dei costi di vendita, generali e amministrativi è
stato principalmente a supporto della crescita organica del business
I costi di ricerca e sviluppo, non capitalizzati, bel primo
semestre 2019 sono stati pari a € 355 milioni e risultano in aumento di € 16
milioni (+4,8%), rispetto ai primi sei mesi del 2018. Nei primi sei mesi del
2019, i costi di ricerca e sviluppo incidono sui ricavi netti per il 18,4%;
mentre, nei primi sei mesi del 2018 incidevano per il 19,5%.
L'incremento di 16 milioni di euro dei costi di ricerca e
sviluppo nel periodo è dovuto per € 9 milioni all'aumento dei costi di ricerca
e sviluppo spesati nel periodo, che ammontano a € 294 milioni, e, per € 7
milioni, al maggiore ammortamento dei costi di sviluppo capitalizzati, che
ammontano a € 61 milioni.
Nel primo semestre del 2019, l’EBIT, ossia il risultato
prima degli interessi e delle tasse, registra l’importo positivo di 471 milioni
di Euro, in aumento di 43 milioni di Euro (+10%) rispetto all’EBIT del primo
semestre dell’esercizio precedente.
Nell’esercizio 2018, per quanto riguarda l’EBIT, risulta un importo
positivo di 827 milioni di Euro, in aumento di 51 milioni di Euro (+6,6%)
rispetto all’EBIT dell’esercizio 2017.
Nel primo semestre del 2019, la gestione finanziaria risulta
negativa per 16 milioni di Euro, segnando un peggioramento dell’87,3% rispetto
allo stesso periodo dell’esercizio precedente, a causa dei costi netti di
copertura e perdite su cambi.
Nel 2018, la gestione finanziaria, risultava negativa per 24
milioni di Euro circa.
Nel primo semestre del 2019, il risultato prima delle
imposte è positivo per 455 milioni di Euro in aumento di 35 milioni rispetto all’EBT
del primo semestre dell’esercizio precedente.
Nel 2018, il risultato prima delle imposte è positivo per € 803
milioni; nel 2017 era positivo per € 746 milioni. Nel 2064 era positivo per € 567
milioni.
Nel settembre
2018 è stato firmato un accordo con l'Agenzia delle Entrate italiana in
relazione al regime fiscale della Patent Box per gli anni dal 2015 al 2019,
Pertanto,
le imposte sul reddito sono state notevolmente ridotte nel 2018.
E’ stata
sottoposta all'Agenzia delle Entrate italiana in relazione al regime fiscale
della Patent Box per il periodo dal 2020 al 2024, un altro accordo che prevede
un beneficio fiscale per le società che generano reddito attraverso l'uso
diretto di diritti d'autore, brevetti, design e know-how durante quel periodo.
Nel primo semestre del 2019, il risultato netto è positivo
per 364 milioni in aumento del % rispetto all’analogo periodo dell’esercizio 2017.
Nel 2018, il risultato netto risultava positivo per 787
milioni di Euro e segnava un aumento di 249 milioni di Euro rispetto al 2017 (+46,4%).
Per quanto riguarda l’utile per azione al 30 giugno 2019,
risulta pari 1,92, considerando l’importo attribuibile ai soci della
controllante pari a 361 milioni e il numero medio ponderato delle azioni
ordinari pari a 187.544.000
Lo Stato Patrimoniale
Il totale dell’attivo, al 30.06.2019, ammonta a 5,28
miliardi di Euro. Al 30.06.2018 ammontava a 4,38 miliardi e al 31.12.2018
risultava pari a 4,85 miliardi.
Le attività non correnti, pari a 2,6 miliardi di Euro,
rappresentano il 49,3% dell’attivo. L’avviamento pari a 785 milioni di Euro
incide sul totale dell’attivo per il 14,9%.
Le rimanenze al 30.06.2019, risultano pari a € 400.939.000,
con un’incidenza sul totale dell’attivo del 7,6%. Le rimanenze al 31.12.2018,
risultavano pari a € 391.064.000, con un’incidenza sul totale dell’attivo
dell’8,1%.
Il livello delle rimanenze è mantenuto ad un livello
sufficiente di materie prime e componenti per garantire la continuità delle
linee di produzione. La produzione di una autovettura richiede in genere tra 30
e 45 giorni, a seconda del livello di automazione della relativa linea di
produzione, e l'auto viene generalmente spedita ai rivenditori da tre a sei
giorni dopo il completamento della produzione. Tuttavia, al fine di garantire
tempestività consegne, per alcune regioni si depositano in magazzino per
periodi di tempo più lunghi. La tendenza, salvo anticipi ricevuti dai clienti per
alcuni modelli, è quella di incassare dai clienti prima del pagamento dei
fornitori delle materie prime e dei componenti utilizzati nella produzione
delle auto.
Le disponibilità liquide pari a 881 milioni di Euro
rappresentano il 16,7% dell’attivo.
Le immobilizzazioni immateriali, al 30.06.2019, ammontano a
736 milioni di Euro e incidono sull’ attivo per il 13,9. Sono stati effettuati
investimenti per € 158.612.000 rispetto al 31.12.2018 consistenti in costi di
sviluppo acquisiti esternamente e generati internamente per modelli nuovi ed
esistenti; rettifiche per € 851.000; ammortamenti per € 67.487.000.
Gli investimenti, in ricerca e sviluppo sono, tra gli altri
fattori, influenzati dai tempi e dal numero di lanci di nuovi modelli. I costi
di sviluppo, così come gli altri investimenti nelle spese in conto capitale,
raggiungono in genere il picco nei periodi in cui si sviluppano un numero
significativo di nuovi modelli per rinnovare o espandere la gamma di prodotti.
I costi di ricerca e sviluppo sono influenzati anche dalla tempistica dei costi
di ricerca per le attività di Formula 1, per le quali le spese sono
generalmente più elevate nel primo e nell'ultimo trimestre dell'anno.
I crediti commerciali al 30.06.2019 ammontano a €
211.399.000 ed incidono per il 4,4% sul totale dell’attivo. Tali crediti
figurano nell’attivo corrente. I crediti commerciali al 31.12.2018 ammontavano
a € 243.977.000. La media dei giorni per incassare i crediti per le vendite di
auto, generalmente è tra i 30 e 40 giorni dopo la spedizione dell'auto (tranne
quando fornisce il finanziamento del rivenditore o si ricorre al factoring).
I debiti commerciali al 30.06.2019 ammontano a € 686.327.000
ed finanziano per il 13,5% del totale dell’attivo. I debiti commerciali al 31.12.2018
ammontavano a € 653.751.000. I debiti commerciali, generalmente, sono pagati
tra i 60 e 90 giorni dopo aver ricevuto le materie prime o i componenti richiesti.
Il Patrimonio netto
al 30.06.2019 risulta positivo per 1,38 miliardi e finanzia il 26,2%
dell’attivo. Il Patrimonio netto al
31.12.2018 risultava positivo per 1,35 miliardi e finanziava il 27,9%
dell’attivo.
Vi è un programma pluriennale di riacquisto di azioni. Il
giorno 1 luglio 2019 la Società ha annunciato il completamento della prima
tranche da Euro 150 milioni e l'avvio di una seconda tranche da Euro 200
milioni da portare a termine entro il 27 dicembre 2019.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale risulta superiore ad 1 ed è pari a 1,36 (1,39 al
31/12/2018), ciò vuol dire che la società
possiede dei beni il cui valore è in grado di pagare i debiti.
L’Indebitamento.
L’indebitamento industriale netto corrisponde
all’indebitamento netto totale diminuito dell’indebitamento finanziario netto
delle attività di servizi finanziari.
L'indebitamento industriale netto al 30 giugno 2019 è pari a
Euro 353 milioni, rispetto a Euro 370 milioni al 31 dicembre 2018 e a Euro 472
milioni al 30 giugno 2018.
L’indebitamento
netto totale finanzia il 38,8% del
totale dell’attivo.
Al 31
dicembre 2018, l’indebitamento finanziario netto totale era pari a 1,13
miliardi di Euro (1,16 miliardi di Euro nel 2017), mentre il Net Industrial
Debt è pari a 370 milioni di Euro (473 milioni di Euro nel 2017).
Al 30
giugno 2019, la liquidità ammonta a 881 milioni di Euro; mentre, al 31 dicembre
2018, la liquidità era pari a 794 milioni di Euro. Al 30 giugno 2019, i debiti
finanziari con le terze parti ammontano a 2 miliardi di Euro; mentre, al 31
dicembre 2018, i debiti finanziari con le terze parti ammontavano a 1,93
miliardi di Euro.
Al 30 giugno 2019, i debiti verso le Banche ammontano a € 34
milioni; i debiti obbligazionari ammontano a € 1.195.000.000 e gli atri debiti
a € 26 milioni.
Nel dettaglio i debiti verso le Banche, al 31 Dicembre 2018,
ammontano a € 36 milioni (€ 38 milioni al 31 Dicembre 2017); i debiti
obbligazionari ammontano a € 1.198.109.000 e gli atri debiti a € 10.493.000 (€
18.329.000 nel 2017).
Il Rendiconto
Finanziario.
Nel primo semestre del 2019, la variazione delle
disponibilità liquide è stata positiva per 88 milioni di Euro.
Il flusso di cassa generato dall’attività operativa è stato
positivo per circa 671 milioni di Euro. Il flusso di cassa assorbito
dall’attività di investimento è stato negativo per Euro 307 milioni. Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali
hanno assorbito € 158.612.000. Il flusso
di cassa assorbito dall’attività di finanziamento è stato negativo per Euro 277
milioni. I dividendi pagati ai proprietari delle società controllanti
sono stati pari a € 181.112.000; i dividendi pagati ai soci terzi sono stati
pari a € 2.120.000.
Le differenze di cambio hanno determinato un effetto
positivo sui flussi di cambio per circa € 261 mila.
Nell’esercizio 2018, la variazione delle disponibilità
liquide è stata positiva per 146 milioni di Euro.
Il flusso di cassa generato dall’attività operativa è stato
positivo per circa 934 milioni di Euro. Il flusso di cassa assorbito dall’attività
di investimento è stato negativo per Euro 637 milioni. Il flusso di cassa
assorbito dall’attività di finanziamento è stato negativo per Euro 152 milioni.
Le differenze di cambio hanno determinato un effetto
positivo sui flussi di cambio per circa 1 milione di Euro.
Conclusioni.
Dai dati della prima semestrale 2019, emergerebbe il profilo
di una società solida e profittevole, che investe anche in ricerca e
innovazione per il miglioramento dei suoi prodotti,
In effetti nei report pubblicati è scritto che la Ferrari è
tra i marchi di lusso leader a livello mondiale focalizzata sulla
progettazione, ingegneria, produzione e vendita delle auto sportive di lusso
più riconoscibili al mondo. La strategia
societaria si concentra sul mantenimento della posizione di leader nel mercato
delle auto sportive di lusso, migliorando e proteggendo il valore e
l'esclusività del marchio Ferrari. Le spese in ricerca e sviluppo in conto
capitale sono aumentate significativamente nel 2018 e si prevede che
continueranno ad aumentare nel 2019 per promuovere gli investimenti nella
tecnologia ibrida e supportare l'espansione della gamma di prodotti.
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