Luca Marotta
Le cessioni di Manolas e Luca Pellegrini, effettuate nel mese
di giugno 2019, hanno permesso di realizzare una plusvalenza complessiva di 52
milioni di Euro e di ridurre la perdita del bilancio consolidato di AS Roma Spa
al 30.06.2019 alla cifra di circa 25,3 milioni di Euro.
Precisamente il bilancio consolidato 2018/19 del gruppo AS
Roma Spa si è chiuso con una perdita netta di € 24.294.000 (-€ 25,5 milioni nel
2017/18) e con un Patrimonio Netto negativo per € 127.452.000 (€ -105,42
milioni nel 2017/18).
Le
cessioni di calciatori che possano determinare il realizzo di plusvalenze in
chiusura di esercizio, caratterizzano da alcuni anni il bilancio di AS Roma. Come
le cessioni di Manolas e Luca Pellegrini effettuate a giugno 2019; nel giugno
2018, si è registrata la cessione di Nainggolan a FC Internazionale Milano; nel
giugno 2017, quella di Salah al Liverpool e la cessione di Pjanic alla Juventus
nel giugno 2016. Tali cessioni si sono
rese necessarie anche per rispettare le disposizioni del Fair Play
Finanziario della UEFA.
L’esercizio
2018/19 di AS Roma SpA, rispetto al 2017/18, si è giovato in misura inferiore degli
effetti del percorso in Champions League, a causa dell’eliminazione agli ottavi, rispetto
alle gare di semifinale disputate nell’esercizio 2017/18. Nella sostanza,
l’esercizio chiuso al 30 giugno 2019 si caratterizza per la realizzazione di
plusvalenze da cessioni di diritti alle prestazioni sportive per 130,1 milioni
di euro, con un incremento di 66,6 milioni di euro, rispetto a 63,5 milioni di
euro realizzati al 30 giugno 2018. Inoltre sono stati molto importanti gli
effetti positivi derivanti dai contratti di sponsorizzazione in essere con
Qatar Airways, Hyundai Motors e Betway.
Sono aumentati il costo del personale tesserato e il costo degli
ammortamenti dei Diritti pluriennali alle prestazioni sportive e i costi per
servizi.
Al 30 giugno 2019, l’indebitamento finanziario netto, è aumentato
a 220,6 milioni di Euro e le spese per il personale rappresentano il 79,2% del
fatturato netto.
Come comunicato dall’UEFA, dal 13 giugno 2018, As Roma dal
regime transattivo, del “Settlement Agreement”, del maggio 2015, essendo
stata riconosciuta la conformità ai requisiti di break-even per le stagioni
precedenti.
Gli
Amministratori hanno scritto che i
risultati economici dell’esercizio “hanno permesso di rispettare le
disposizioni del Fair Play Finanziario della UEFA e della FIGC, necessarie per
ottenere le rispettive licenze e gareggiare senza limitazioni nelle
competizioni europee e nazionali”.
Dal punto di vista sportivo, nel
2018/19 AS Roma ha raggiunto gli ottavi di UEFA Chanpions League (la semifinale
nel 2017/18), con
tre vittorie e tre sconfitte nella fase a gironi e l’eliminazione ad
opera dell’FC Porto; il sesto posto in campionato (3° nel 2017/18), che ha
permesso la qualificazione al Group Stage della UEFA Europa League 2019/20 a causa
dell’esclusione dell’AC Milan per la violazione della normativa dell’UEFA Financial
Fair Play. In Coppa Italia sono stati raggiunti i quarti di finale con la
sconfitta subita dalla Fiorentina per 7 a 1.
La Proprietà.
AS Roma SpA è controllata, facendo riferimento alla
situazione aggiornata sulla base delle comunicazioni pervenute alla Consob fino
al 04/12/2019, per il 79.04% da NEEP ROMA HOLDING SPA; per il 3,125% da AS ROMA SPV LLC e la parte restante
costituisce il flottante. Il Dichiarante ovvero il soggetto posto al vertice
della catena partecipativa risulta: AS ROMA SPV LLC (società gestita da un Investor
Committee formato da 5 componenti e amministrata dalla AS ROMA SPV GP LLC in
qualità di managing member).
La quotazione in
borsa.
Il grafico seguente, tratto dal sito della Borsa italiana mostra
l’andamento della quotazione in borsa dal 12-12-2018 al 12-12-2019.
I numeri di borsa dicono che il valore di AS Roma sta
registrando un’impennata da fine novembre 2019 sulle voci di un passaggio di
proprietà.
La capitalizzazione di Borsa dell’AS Roma al 11.12.2019 è di
Euro 397.202.073, con un prezzo ufficiale
di € 0,6316 e considerando 628.882.320 azioni.
Per quanto riguarda la quotazione in borsa il Massimo dell’anno
è stato di € 0,693 toccato il 21/11/19 e il Minimo dell’anno è stato di € 0,467
registrato il 01/04/19.
La continuità
aziendale.
Il Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il
bilancio consolidato sia certificato da un revisore esterno, e non presenti
eccezioni relative alla continuità aziendale (‘going concern’).
Per Continuità Aziendale si può intendere la capacità di
onorare gli impegni, ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.
I revisori di Deloitte & Touche S.p.A. hanno evidenziato
come aspetto chiave della revisione la valutazione della situazione finanziaria
e patrimoniale della società e del Gruppo AS Roma.
Hanno richiamato il fatto che gli Amministratori, in data 4
ottobre 2019, in riferimento all’approvazione dei dati previsionali che hanno
determinato un importante fabbisogno finanziario, hanno tenuto ad evidenziare
che “l’azionista di riferimento, per il tramite della controllante Neep Roma
Holding S.p.A., ad oggi non è mai venuto meno agli impegni assunti”. Nel descrivere la situazione del Gruppo hanno
scritto che al 30 giugno 2019, il Gruppo “presenta una posizione finanziaria
netta consolidata negativa per Euro 237,4 milioni e un deficit patrimoniale
consolidato pari a Euro 127,5 milioni, a seguito di una perdita di Gruppo di
Euro 24,3 milioni. Il patrimonio netto del bilancio d'esercizio della
capogruppo alla data del 30 giugno 2019 risulta pari a Euro 10,5 milioni, a
seguito di una perdita dell'esercizio pari a Euro 20 milioni mentre la
posizione finanziarla netta della Società è negativa per Euro 241,1 milioni.”
Tra le iniziative poste in essere per il rafforzamento
patrimoniale e finanziario del Gruppo nonché per mantenere i requisiti di
capitalizzazione della A.S. Roma S.p.A, sono citati: l’emissione del prestito
obbligazionario del valore nominale complessivo di Euro 275 milioni, perfezionato
l’8 agosto 2019; l’aumento di capitale scindibile deliberato il 26 settembre
2019 per un importo massimo fino a Euro 150 milioni e il fatto che l'azionista
di riferimento per il tramite della controllante NEEP Roma Holding S.p.A., nel
mese di settembre 2019, ha
convertito Euro 29,1 milioni di passività finanziarie in "Riserva in conto
futuro aumento di capitale" oltre ad apportare ulteriori Euro 5 milioni di
liquidità iscritti nella stessa riserva di patrimonio netto.
Oltre al supporto dell’azionista di riferimento, secondo gli
Amministratori, il valore di mercato
complessivo dei calciatori “rappresenta una solida base di sicurezza per la
continuità aziendale”.
Pertanto, la società ed il Gruppo sono stati considerati in
una situazione di continuità aziendale e su tale presupposto è stata redatto il
bilancio.
Il perimetro di consolidamento.
L’area di consolidamento del bilancio consolidato
comprende i bilanci della Capogruppo A.S. Roma S.p.A. che controlla le
partecipate Soccer Società in Accomandita Semplice di Brand Management Srl, al
99,98%; ASR Media and Sponsorship S.p.A., all’11,34% e Roma Studio S.r.l, con
capitale sociale interamente detenuto dalla AS Roma. A sua volta, Soccer Società
in Accomandita Semplice di Brand Management Srl controlla all’88,66% ASR Media
and Sponsorship Srl. In data 1° ottobre 2018 è
stato acquisito il controllo totalitario della società A.S.
Roma
Merchandising S.r.l. da Nike European Operation
Netherlands B.V., che determina l’internalizzazione dell’attività di
merchandising.
La Struttura Patrimoniale
La struttura patrimoniale mostra il prevalere delle
passività sulle attività, con un patrimonio netto consolidato negativo. E’
presente una fortissima incidenza del valore contabile netto dei diritti
pluriennali alle prestazioni dei calciatori, pari al 57,3%. Il capitale
circolante netto è negativo per 147,72 milioni
di Euro, a causa di un Capitale corrente netto consolidato, al netto
delle componenti finanziarie (fra cui le disponibilità liquide), negativo per €
122.183.000 (-€ 83,5 milioni nel 2017/18) e di una Posizione finanziaria netta
consolidata a breve termine negativa per € 25.541.000 (€ 6,86 milioni nel 2017/18).
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 0,78
(0,82 nel 2017/18), ciò vuol dire
che il valore contabile dei beni risultanti dal bilancio non sarebbe
sufficiente a pagare i debiti. Tuttavia,
gli Amministratori hanno ribadito che, come negli esercizi precedenti, il
valore di mercato dei calciatori è superiore al valore contabile in quanto il
valore contabile contiene “valori inespressi” riferibili ai calciatori
acquisiti in regime di svincolo e a calciatori il cui effettivo valore di
mercato supera il valore contabile.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,39
(0,61 nel 2017/18), ciò vuol dire
che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti
considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed
esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza
entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,38, inferiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per
la serie A che è di 0,6.
La soglia prevista per il 2019/20 è 0,7 e per il 2020/21 è
0,8.
Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima
si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento
di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato;
finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto
degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto
ridurre l’importo da colmare di 2/3.
Il Patrimonio Netto.
Uno degli indicatori del Regolamento UEFA sul Fair Play
Finanziario riguarda il Patrimonio Netto, che non deve essere negativo e qualora
lo fosse, non dovrebbe evidenziare una situazione di deterioramento. Per quanto
riguarda il bilancio consolidato 30 giugno 2019, il Patrimonio netto,
comprensivo delle interessenze dei terzi, è negativo € 127,45 milioni e presenta
una situazione in peggioramento rispetto al 2017/18; infatti, nel 2017-2018 il
Patrimonio netto consolidato era negativo per 105,42 milioni di Euro. Nel
2016-2017 il Patrimonio netto consolidato era negativo per 88,9 milioni
di Euro. Nel 2015/16 era negativo per € 117 milioni. Nel 2014/15 era
negativo per 102,3 milioni di Euro; nel 2013/14 era negativo per 81,3
milioni di euro; nel 2012/13 era negativo per 66 milioni di euro; nel
2011/12 era negativo per 52,5 milioni di euro e nel 2010/11 era
negativo per 44 milioni di euro. Il Patrimonio
netto consolidato negativo sembra essere una costante.
Di fatto, la variazione rispetto all’esercizio precedente è
stata negativa per € 22 milioni, a causa principalmente della perdita di 24,3 milioni
di Euro e alla variazione di capitale sociale.
Il
capitale sociale di A.S. Roma S.p.A. risulta pari ad € 93.942.205,19 (Euro
94.332.348 al 30.06.2018), suddiviso in n.628.882.320 azioni ordinarie quotate
presso il Mercato Telematico Azionario (segmento Standard Classe 1) di Borsa
Italiana.
L’Assemblea degli Azionisti del 24 giugno 2019 oltre a deliberare
l’eliminazione dell’indicazione del valore nominale delle azioni della Società,
come previsto dagli artt. 2328 e 2346 del codice civile, per modificare
l’ammontare del capitale sociale variando solo il valore di parità contabile
delle azioni, senza rendere necessaria la modifica del numero delle azioni
emesse, che è rimasto invariato, ha anche deliberato una riduzione del Capitale
sociale per coprire l’importo residuo della perdita pari a € 390.142,81, anche
perché si era verificata la situazione prevista dall'art. 2446 del Codice
Civile, (Riduzione del capitale per perdite di oltre un terzo). Per tale
circostanza non si è resa necessaria la modifica del numero delle azioni
emesse.
L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività
determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di
1. Nel caso in questione è negativo, a causa del patrimonio netto consolidato
negativo.
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
Indicatore
di Indebitamento della FIGC è finalizzato a misurare il grado complessivo di
Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli
ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento
rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella
economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la
sostenibilità dell’indebitamento.
La voce “debiti” riclassificata al 30.06.2019 ammonta a € 617,2
milioni, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività
Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC); il valore della
produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 266,7 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione
medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,42,
inferiore alla soglia massima consentita
stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,5. La soglia prevista per il
2019/20 è di 1,2; quella per il 2020/21 è uguale.
E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che
l’indicatore di Indebitamento, ove presenti un valore inferiore al
livello-soglia stabilito, sarà utilizzato come indicatore correttivo al
fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare
l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è
l’indicatore più importante.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax
authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other
tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred
tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non
correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere
superiore al fatturato netto.
La Posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2019,
è negativa per 220,63 milioni di Euro e risulta in peggioramento rispetto al
dato 2017/18 che era negativo per 218,76 milioni di Euro.
La presenza di una posizione finanziaria netta negativa significa
che i debiti finanziari pari a € 255,4 milioni superano le disponibilità
liquide pari a € 18,1 milioni e i crediti finanziari pari a 16,7 milioni di
euro.
L’indebitamento finanziario lordo, pari a 255,4 milioni di
Euro (€ 266,4 milioni nel 2017/18), riguarda per la maggior parte il debito per
il contratto di finanziamento, sottoscritto nel febbraio 2015 e modificato nel
giugno 2017, con Goldman Sachs International e Unicredit S.p.A., per € 203
milioni, di cui € 16,3 milioni a breve termine. Da notare che tale finanziamento,
nel 2018/19, ha determinato interessi passivi per € 20.069.000 (€ 20.072.000
nel 2017/18).
La parte restante riguarda: € 29,1 milioni per finanziamenti erogati dalla capogruppo ASR SPV
LLC attraverso l’azionista di maggioranza NEEP Roma Holding SpA (di cui € 4,7
milioni a breve termine); € 22.388.000 per
debiti verso banche per finanziamenti bancari di breve periodo; € 0,8 milioni, per debiti verso società
di leasing e altri Istituti Finanziari e € 0,1 milioni, per debiti verso banche
e istituti finanziari, relativi all'addebito delle operazioni effettuate a
mezzo carte di credito aziendale.
Il debito verso Neep Roma Holding S.p.A. potrebbe fruttare
interessi in futuro, nella misura massima del 10%, che dipenderà dall’entità
del risultato economico consolidato del Gruppo NEEP Roma Holding.
I
crediti finanziari, pari a Euro 16,7 milioni, riguardano depositi su conti
correnti posti a garanzia di impegni assunti nell’ambito del contratto di
finanziamento sottoscritto con Unicredit e Goldman Sachs nel mese di febbraio
2015 e del suo accordo modificativo del 22 giugno 2017.
I crediti verso società di calcio nel complesso ammontano a
€ 76.787.000, di cui € 36,25 milioni verso il
Napoli per Manolas e Duarte (di cui solo € 9.984.000 sono correnti); € 22
milioni verso la Juventus per Luca Pellegrini.
I debiti verso società di calcio nel complesso ammontano a €
163.555.000, di cui € 29,5 milioni verso verso la Juventus per Spinazzola (di
cui solo 9,5 milioni di Euro sono correnti); € 22 milioni verso l’Atalanta per
Cristante; € 17,25 milioni verso l’Ajax per Kluivert ed €19,5 milioni verso il
Sevilla CF per Nzonzi.
La posizione
finanziaria netta negativa aumentata del saldo a debito verso squadre di calcio
e dei debiti fiscali e previdenziali rateizzati non correnti ammonterebbe a 307,49
milioni di Euro e risulterebbe superiore ai ricavi di esercizio.
La posizione finanziaria netta in rapporto all’EBITDA, che è
positivo per € 100.612.000 (€ 66.733.000 nel 2017/18), nel 2018/19 migliora da 3,28 a 2,19. In altre
parole, la differenza tra ricavi e costi operativi, senza considerare gli
ammortamenti, determinatasi nel 2018/19, se si ripetesse negli anni successivi,
riuscirebbe a rimborsare il debito netto in due anni e due mesi circa.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel
caso in questione, al 30.06.2019, figurano mutui erogati dal Credito Sportivo
per finanziare i lavori di adeguamento del Centro Sportivo di Trigoria pari a €
820.000, che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione,
nella nozione di “Relevant Debt”.
Nonostante che l’indebitamento finanziario netto al 30
giugno 20119 sia rimasto praticamente invariato rispetto al 30 giugno 2018, nel mese di agosto 2019, è stato emesso
un prestito obbligazionario del valore di 275 milioni di euro, tale
circostanza accomuna l’AS Roma ad altri club della Serie A che hanno fatto
ricorso a tale strumento di finanziamento. L’emissione del prestito
obbligazionari ha avuto un duplice scopo: in primo luogo quello di rimborsare
anticipatamente il debito finanziario esistente in capo alla controllata
MediaCo e in secondo luogo quello di ottimizzare la struttura e la scadenza
dell’indebitamento, dotando la Società ed il Gruppo di risorse finanziarie per svolgere
la propria attività.
Rendiconto
Finanziario
La gestione 2018/19 ha determinato un flusso monetario
complessivo negativo per € 15.132.000, corrispondente alla Variazione delle
disponibilità liquide al netto dei saldi bancari passivi.
Al 30.06.2019, i saldi bancari passivi ammontano a € 22.388.000.
Il
Rendiconto finanziario è redatto secondo il metodo indiretto, rettificando il
Reddito d’esercizio dalle altre componenti di natura non monetaria. Il Flusso
Monetario da Attività Operativa è stato negativo per € 8.147.000; il Flusso monetario dalla gestione di diritti pluriennali
alle prestazioni dei giocatori è risultato positivo per € 31.275.000, determinato
da acquisti, cessioni e variazioni di debiti e crediti verso società di calcio;
il Flusso monetario dell'attività di investimento è stato negativo per € 4.239.000
e il Flusso monetario da attività di finanziamento è stato negativo per € 34.021.000.
Gli acquisti dei diritti pluriennali alle prestazioni
calciatori hanno determinato deflussi per € 120.861.000; le cessioni dei
diritti pluriennali alle prestazioni calciatori hanno determinato flussi positivi
per € 150.655.000.
Altri Debiti.
AS Roma SpA, ai fini del Fair Play Finanziario non presenta
problemi di “overdue payables”, perché gli Amministratori nella Relazione hanno
scritto per quanto riguarda i Debiti Tributari che alla data di pubblicazione
della Relazione Finanziaria Annuale “sono state regolarmente pagate imposte e
ritenute, e non risultano debiti tributari scaduti”; mentre, per quanto
riguarda i Debiti verso Tesserati risulta corrisposta la retribuzione relativa
alla mensilità di agosto 2019.
I debiti tributari correnti, al 30 giugno 2019, risultano
pari a € 11.993.000, di cui € 6.478.000 per IRPEF corrente per ritenute su
emolumenti oltre a € 5.496.000 per IRAP.
I debiti verso il personale ammontano a € 33.545.000 (€
30,9 milioni nel 2017/18). Gli emolumenti dovuti al personale tesserato sono
pari a € 30.379.000 (€ 27.991.000 nel 2017/18), per le mensilità relative a giugno
2019 oltre ai premi. Gli emolumenti dovuti al personale dirigente e dipendente
sono pari a € 3.166.000 (€ 2.998.000 nel 2017/18) e sono relativi alle ferie e
quota parte della 13^ mensilità ed altre retribuzioni differite, maturate a
fine esercizio.
I Debiti verso Istituti Previdenziali sono pari a €
1.706.000 (€ 1.688.000, al 30 giugno 2018), di cui € 1.417.000 verso l’INPS.
Il contenzioso con ‘BASIC ITALIA’, ex sponsor tecnico, è
stato estinto con una transazione.
Esistono
altri contenziosi tra cui quello con Gabriel Omar Batistuta per una questioni
di diritti di immagine; quello col Prof. Avv. Filippo Lubrano “in ragione di
asserite prestazioni che sarebbero state rese nel periodo tra il 1992 al 2000” . Alla data della
Relazione risultavano circa 20 cause riguardanti contenziosi per inadempimenti
contrattuali e risarcimento danni, con richieste risarcitorie nei confronti del
Gruppo AS Roma, pari a 10 milioni di euro.
Il Valore della Rosa
Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori ammonta a € 253.825.000, nel 2017/18 era pari a € € 237.920.000.
La variazione è stata causata da investimenti per € 120,86
milioni (€ 144,93 milioni nel 2017/18); da cessioni per un valore contabile
netto € 21,89 milioni (€ 39,6 milioni nel 2017/18) e da ammortamenti per € 83
milioni (€ 56,3 milioni nel 2017/18).
Il valore di cessione dei calciatori è stato di € 154.075.000
(€ 81.620.000 nel 2017/18).
Dal punto di vista finanziario gli investimenti nella rosa
calciatori al netto dei disinvestimenti e delle variazioni dei crediti e debiti
verso società calcistiche ed enti di settore hanno inciso sui flussi di cassa positivamente
per un importo pari a € 31.275.000 (€ 28.849.000 nel 2017/18).
L’AS
Roma capitalizza, come oneri accessori di diretta imputazione, le prestazioni
professionali, rese da intermediari sportivi per l’acquisizione dei diritti
alle prestazioni sportive di calciatori, non condizionate alla permanenza degli
stessi presso la Società. Nell’esercizio 2018/19 risulta capitalizzata nella
voce relativa ai diritti alle prestazioni sportive di calciatori la cifra di
Euro € 10.185.000 (€ 18.389.000 nel 2017/18). Al 30.06.2019, il costo storico
di tali oneri, per i calciatori in organico è pari a 35.513.000 Euro (€35.393.000
nel 2017/18).
Anche a supporto della continuità aziendale, gli
Amministratori hanno ribadito che il valore di mercato dei diritti pluriennali
dei calciatori, è superiore al valore contabile.
Gli acquisti di giugno 2018, per la stagione sportiva
2018/19 erano già stati contabilizzati
nel bilancio 2017/18 e riguardavno gli acquisiti a titolo definitivo relativi
ai calciatori Pastore, Kluivert, Coric, Bianda, Mirante, Santon, e Zaniolo, e
le cessioni a titolo definitivo dei calciatori Nainggolan, Skorupski e
Tumminello.
Nel mese di luglio e agosto 2018 sono stati con gli acquistati,
a titolo definitivo Olsen e Nzonzi; mentre Cristante era stato acquistato a
titolo temporaneo, con obbligo di riscatto condizionato al verificarsi di
determinati eventi sportivi, le cui condizioni sono maturate nel mese di
febbraio 2019. Infine, è stato sottoscritto un contratto con il calciatore
Marcano, in regime di svincolo.
Per quanto riguarda le cessioni, nei mesi di luglio e agosto
2018 sono stati ceduti a titolo definitivo i calciatori Alisson, Strootman,
Gyomber e Radonjic, e a titolo temporaneo i calciatori Gonalons, Gerson,
Defrel, Ponce, Bruno Peres, Seck e Sadiq.
Nel
corso del mese di giugno 2019 sono state definite le operazioni di acquisizione
a titolo definitivo relative al giocatore Leonardo Spinazzola, e la cessione dei
calciatori Manolas, Luca Pellegrini, Ponce and Andrea Romagnoli.
Al 30 giugno 2019,
tra i calciatori col valore residuo contabile più elevato ci sono 8 calciatori con
almeno un valore contabile residuo di almeno 10 milioni di Euro,
precisamente: SPINAZZOLA con € 29.500.000; CENGIZ UNDER per € 10.741.000; Cristante
per € 22.317.000; DEFREL con € 12.000.000; KLUIVERT per € 17.000.000; PASTORE
per € 20.529.000; Nzonzi con € 22.869.000 e SCHICK per € 29.558.000.
Al di sotto dei 10 milioni di valore residuo figurano calciatori
come Dzeko con € 4.631.000 e Zaniolo con € 4.561.000.
Da notare che il valore della Rosa comprende calciatori
acquistati per la stagione sportiva 2018/19, per i quali non sono stati
calcolati gli ammortamenti, come Spinazzola.
La Gestione Economica
La gestione economica registra un Margine Operativo Lordo
(EBITDA) positivo per € 100.612.000 (€
66.733.000 nel 2017/18).
Nell’ultimo esercizio, i Ricavi consolidati, al netto dei risultati della gestione operativa
del parco calciatori, sono pari a € 232.753.000 (€ 250,87 milioni nel 2017/18)
e segnano un decremento di 18,1 milioni, pari al 7,2%. I
Costi Operativi consolidati, senza
gestione economica calciatori e ammortamenti, al 30 giugno 2019, sono pari a € 264.469.000
(€ 230 milioni nel 2017/18) e segnano un incremento del 15% circa.
In definitiva, nel 2018/19, i ricavi operativi sono diminuiti,
mentre i Costi Operativi
consolidati, senza gestione economica calciatori e ammortamenti, risultano
aumentati.
Il grafico seguente evidenzia l’evoluzione del fatturato
netto e quella del costo del personale allargato, inteso come somma del costo
del personale e relativi ammortamenti.
Si nota come nel periodo delle stagioni sportive dal 2005/06
al 2010/11, il fatturato netto abbia superato il costo del fattore lavoro.
Successivamente dal 2011/12 il costo del fattore lavoro ha “assorbito”, se non
superato, tutto il fatturato netto, l’esercizio 2017/18 dimostra l’importanza
del risultato sportivo nelle competizioni europee. Quando il costo del fattore
lavoro si equivale con il fatturato netto è necessario ricorrere alla leva del
player trading per salvaguardare l’equilibrio economico. Nel 2018/19, il costo
del lavoro allargato ha superato il fatturato netto.
I Ricavi.
L’evoluzione nel tempo della composizione del fatturato di
AS Roma non mostra una struttura equilibrata tra le varie fonti di ricavo, a
causa della bassa incidenza dei ricavi commerciali, quindi è “teledipendente”,
a questo si deve aggiungere che una parte dei proventi UEFA sono classificati
tra i ricavi da gare.
I ricavi della Roma, come la maggior parte delle squadre
italiane, dipendono principalmente dai diritti TV, che risultano pari a € 111.919.000
(€ 128,56 milioni nel 2017/18) ed incidono per il 48,1% sul fatturato netto,
con un decremento di € 16.638.000. Occorre evidenziare che AS Roma, per
quanto riguarda i proventi UEFA, contabilizza nei ricavi per diritti TV solo la
quota parte del Market pool; mentre, la quota rimanente è considerata come
ricavi da gare.
Pertanto,
per quanto riguarda i ricavi per la
cessione dei diritti TV, la quota parte del Market pool riconosciuta
per la partecipazione ai play-off di UEFA Champions League, ha fruttato solo € 25.106.000
(€ 45.602.000 nel 2017/18) a causa della partecipazione alla fase a Gironi e
agli ottavi di Uefa Champions League.
I “Diritti Centralizzati LNP Serie A” sono pari a € 78.402.000
(€ 73.937.000 nel 2017/18); mentre i proventi TV Tim Cup sono pari ad €
906 mila (€ 273 mila nel 2017/18).
La commercializzazione della Library A.S. Roma ha fruttato
ricavi per € 3.615.000 (€ 4.138.000 nel 2017/18).
I ricavi da gare
diminuiscono del 14,2%, precisamente di € 10,9 milioni, segnando la cifra di € 66,28
milioni (€ 77,2 milioni nel 2017/18). Tali ricavi incidono sul fatturato per il
28,5%.
Tra i ricavi da gare sono contabilizzati i ricavi UEFA
Champions League per € 40.788.000 (€ 52,8 milioni nel 2017/18). Tali ricavi
comprendono: il ‘participation bonus’ e il ‘performance bonus’della Champions
League per € 32.617.000 (€ 38,2 milioni nel 2017/18); i ricavi da
biglietteria delle gare casalinghe della Champions League per € 8.171.000 (€ 14,6
milioni nel 2017/18).
I ricavi da biglietteria delle gare di Campionato
sono stati pari a € 11.496.000 (€ 11,6 milioni nel 2017/18). I ricavi da
abbonamenti della stagione sportiva 2018/19, con circa 26.447 tessere, hanno
determinato un ricavo pari a € 11.598.000, in aumento di € 2,98 milioni
rispetto al 2017/18, quando toccarono la cifra di € 8.919.000, con 21.973
abbonamenti.
La Tim Cup ha permesso di incassare € 331.000 (€ 242.000 nel
2017/18), invece le amichevoli hanno permesso di ricavare € 1.767.000 (€
3.628.000 nel 2017/18).
I ricavi da
sponsorizzazioni ammontano a € 24.220.000 (€ 11.842.000 nel 2017/18) e
hanno un’incidenza del 10,4%, con una variazione positiva del 104,5%. Tali
proventi si riferiscono alla sponsorizzazione NIKE, relativa al contratto del
mese di agosto 2013, per l’importo di Euro 6.185.000 (€ 5.842.000 nel 2017/18) e
per l’importo di € 11.000.000 (€ 6.000.000 nel 2017/18) al nuovo Sponsor
ufficiale, Qatar Airways. Dal 2018/19, con la compagnia aerea Qatar Airways, è diventata
“Main Global Partner” e Sponsor di maglia ufficiale della Prima
Squadra, fino al 30 giugno 2021. Il contratto
con Qatar Airways prevede, altresì, un corrispettivo pari a 11 milioni di euro
per ciascuno degli esercizi 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, oltre una serie
di bonus tra loro cumulativi, che verranno riconosciuti al raggiungimento di
specifici obiettivi sportivi. In
aggiunta vi sono nuovi ricavi da sponsorizzione per Euro 7.035.000. Infatti, nel
mese di luglio 2018, sono state sottoscritte due nuove partnership pluriennali,
con Hyundai Motors e con Betway. Hyundai Motors è diventata Global Automotive
Partner del Club e compare sul retro della maglia della Prima Squadra, mentre
Betway è diventata l’Exclusive Training Kit Partner del Club, ed il suo marchio
è presente sul materiale tecnico che la prima squadra utilizza durante gli
allenamenti, e beneficia della visibilità sui campi di Trigoria, sui LED dello
Stadio Olimpico, oltre a essere protagonista di contenuti esclusivi sui canali
digital della Società.
Tuttavia, il “Decreto Dignità” (legge n. 96/2018, che prevede
alcune restrizioni sulla pubblicità delle scommesse e dei giochi d'azzardo, ha
determinato l’interruzione del contratto con Betway.
I proventi pubblicitari risultano in diminuzione da € 13.814.000 a € 11.395.000.
L’incidenza sul fatturato è del 4,9%. I proventi pubblicitari diminuiscono a
causa del minor numero di partite casalinghe e sono inclusivi della vendita dei
pacchetti “Premium Seats Corporate” dello Stadio Olimpico.
Gli “Altri ricavi
delle Vendite e delle prestazioni”, risultano pari a € 7.716.000 (€ 7.808.000
nel 2017/18) ed incidono per il 3,3% sui Ricavi consolidati. Tali ricavi
riguardano le attività commerciali di Merchandising
e Licensing della Soccer SAS e registrano un decremento di € 92.000.
Gli altri proventi diminuiscono da € 11.627.000 a € 11.219.000.
Tale voce include indennizzi assicurativi infortuni calciatori per € 3.203.000 (€
5.114.000 nel 2017/18) e il contributo della Lega Nazionale Professionisti per
€ 2.734.000 (€ 2.086.000 nel 2017/18).
La Gestione Economica
del Parco Calciatori.
Le
plusvalenze sono pari a € 130.080.000 (€ 63,46
milioni nel 2017/18) e hanno riguardato principalmente
i seguenti calciatori: Alisson ceduto al Liverpool per € 62,5 milioni + € 10
milioni di bonus, con una plusvalenza di € 57.606.000; Manolas ceduto al Napoli
per € 36.000.000, con una plusvalenza di € 31.124.000; Pellegrini L. ceduto
alla Juventus per € 22.000.000, con una plusvalenza di € 21.097.000 e
Strootman ceduto al Marsiglia per € 25 milioni + € 3 milioni di bonus,
con una plusvalenza di € 17.246.000.
Le
Minusvalenze ammontano a € 1.323.000 (€ 6.496.000 nel 2017/18) e riguardano Corlu
Rezan (Brondby), per 32 mila euro e Ricci Matteo (Spezia Calcio), per 45 mila
euro. Inoltre, è stata adeguata a fine esercizio la valutazione dei Diritti
Pluriennali dei calciatori sulla base del fair value per l’importo di 1.246
migliaia di euro.
I
proventi relativi ai prestiti ammontano a € 2.204.000 (€ 1.151.000 nel 2017/18)
e riguardano: Rezan
Corlu (Lyngby BoldKlub A/S), Sadiq (Rangers FC Ltd), Bruno Peres (Sao Paulo
FC), Defrel (Sampdoria) e Gerson (Fiorentina).
Gli oneri per l’acquisizione temporanea di calciatori
ammontano a € 18.000 (€ 5.990.000 nel 2017/18) e riguardano principalmente un
calciatore della primavera.
I Costi.
In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, la
U.E.F.A. può richiedere maggiori informazioni economiche e finanziarie e
chiarimenti ai club che presentano un costo del personale tesserato
(rappresentato da stipendi e ammortamenti) superiore al 70% dei ricavi.
Il costo del personale è aumentato del 16,7%, ammonta a € 184.420.000
(€ 158.840.000 nel 2017/18) ed incide per il 79,2% sui ricavi operativi. Il
costo del Personale tesserato ammonta a € 165.827.000 (€ 141.031.000 nel 2017/18)
ed incide per il 71,2% sui ricavi operativi, superiore ai limiti auspicati dal
Fair Play Finanziario.
Nell’esercizio
sono stati effettuati Ammortamenti e svalutazioni consolidati per € 87.410.000
(€ 59.220.000 nel 2017/18), di cui € 83.058.000 (€ 56.341.000 nel 2017/18)
riferiti a diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori.
L’incidenza degli ammortamenti dei
diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori sul fatturato
netto è del 35,68%.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico
del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,84
tale valore sarebbe al di sopra del valore soglia previsto dalla FIGC per la
Serie A, la cui soglia è di 0,80.
Il valore soglia di 0,80 è previsto per il Tuttavia bisognerà
considerare quella che sarà prevista per il 2018/19; 2019/20 e 2020/21 (vedasi
comunicato FIGC n. 27/A del 18.12.2018).
E’
bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Costo del Lavoro
Allargato, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 0,8,
sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella
misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza
finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più
importante.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale
domanda: quanto è investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi
operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo
iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 50,6%
(55% nel 2017/18), pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 50,6 Euro, che
è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, di circa
2 anni.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon
funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato,
vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e
le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è positivo
per € 12.600.000 e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali,
risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si guadagnerebbero, prima del
calcolo degli interessi e delle tasse, circa 2,7 Euro; nell’esercizio
precedente, sempre in riferimento all’importo investito di 100 Euro, si
sarebbero persi circa 1,5 Euro.
Le Spese per godimento beni di terzi ammontano a € 10.866.000
(€ 10.671.000 nel 2017/18), e riguardano principalmente l’affitto dello Stadio
Olimpico per € 3.514.000 (€ 3.650.000 nel 2017/18); i Canoni di locazione degli
“A.S. Roma Store” per € 1.362.000 (€ 1.282.000, nel 2017/18) e l’affitto
di Trigoria, riconosciuto ad A.S. Roma Real Estate, per € 2.700.000 (€ 2.700.000
nel 2017/18). Il contratto di affitto scadrà il 31 dicembre 2024, con facoltà
di tacito rinnovo per un ulteriore periodo di sei anni.
I costi specifici tecnici,
pari a € 6.325.000 (€ 6.336.000 nel 2017/18), comprendono i costi per
consulenze tecnico-sportive e collaborazioni tecniche, per € 4.145.000 (€
4.796.000 nel 2017/18).
Le spese generali ed
amministrative, risultano aumentate da € 19.991.000 a € 25.768.000.
Tali spese includono Euro 12.539.000
(€ 7.875.000 nel 2017/18) per Spese per consulenze professionali; € 150.000 per
Emolumenti al Consiglio di Amministrazione (€ 150.000 nel 2017/18) e i costi di produzione di “Roma TV” e “Roma Radio” per
€ 5.194.000.
Negli oneri diversi di gestione pari a € 7.367.000
(€ 6.283.000 nel 2017/18) figurano i Costi per Transazioni, vertenze legali e contenziosi per €
2.829.000.
Nel
2018/19, aumenta di nuovo il peso negativo della Gestione finanziaria da
€ 24,71 milioni a € 28,1 milioni. La voce principale riguarda gli Interessi passivi del finanziamento
“Facility agreement” per € 20.069.000 (€ 20.072.000 nel 2017/18).
Figurano
anche Proventi per adeguamenti crediti / debiti commerciali per € 2.525.000 e
Oneri per adeguamenti crediti / debiti commerciali per € 5.492.000.
Il Break-even result.
Il bilancio consolidato 2018/19 unitamente a quello relativo
al 2017/18 e 2016/17 costituisce bilancio oggetto di valutazione relativa al
periodo di monitoraggio ai fini del Fair Play Finanziario.
Il
risultato prima delle imposte è negativo per € 15.492.000. Nel 2017/18, il risultato prima delle imposte era negativo
per € 17.747.000, nel 2016/17 era negativo per € € 36.095.000. Pertanto, l’aggregato
del risultato prima delle imposte, relativo al periodo di monitoraggio, è
negativo per € 69.334.000, da tale aggregato bisogna escludere i costi non
rilevanti, e rispettare la soglia di tolleranza dei 30 milioni di Euro.
Gli
Amministratori hanno scritto che sulla base dei Dati Previsionali, si prevede
il rispetto dei parametri richiesti dal Regolamento del Financial Fair Play
dell’UEFA.
Il Nuovo Stadio.
Nella Relazione Finanziaria Annuale sono riportate alcune
notizie sul Nuovo Stadio, simili a quelle fornite nella Relazione
dell’esercizio precedente.
La
Conferenza di Servizi convocata dalla Regione Lazio si è pronunciata
sull’intero nuovo progetto dello Stadio della Roma di Tor di Valle, con
provvedimento del 22 dicembre 2017, che è stato trasmesso alle Amministrazioni
Locali il 2 gennaio 2018.
Il 12
giugno 2018, sono scaduti i termini per la presentazione delle osservazioni da
parte dei terzi.
Nella
Relazione Finanziaria Annuale è scritto che l’Assemblea Capitolina dovrà
approvare la Variante Urbanistica contemporaneamente alla Convenzione Urbanistica,
che è in corso di negoziazione fra Amministrazione e Proponente.
Sarà
la Giunta Regionale, con propria deliberazione, che approverà la variante e
costituisce permesso di costruire, sostituendo ogni altra autorizzazione
acquisita in Conferenza.
Invero,
le cronache hanno riportato dell’insorgere di problemi giudiziari legati allo
stadio che si vorrebbe costruire.
Conclusioni.
Per
il 2019/2020, gli Amministratori hanno che i “Dati Previsionali prevedono un
risultato economico consolidato e civilistico ancora in perdita e un rilevante
fabbisogno finanziario del Gruppo”. Tuttavia, i risultati economici
continueranno a dipendere dai risultati sportivi, con i ricavi ad essi
collegati oltre che dalle plusvalenze legate alla cessione dei calciatori che
saranno realizzate nell’esercizio.
Sulle
plusvalenze gli Amministratori confidano molto, anche per garantire i
fabbisogni finanziari dell’attività operativa. Essi hanno ribadito che i
diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, hanno un valore
di mercato complessivo ampiamente superiore al valore contabile e questa
circostanza rappresenta una “solida base di sicurezza finanziaria
ed economica per il futuro” e quindi per la continuità aziendale.
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