Luca Marotta
Il bilancio 2019 di ACF Fiorentina Spa rappresenta il primo bilancio attribuibile in parte alla gestione di Rocco B. Commisso, poiché il 6 giugno 2019 è stato diffuso il comunicato della cessione della società ACF Fiorentina Spa. Rocco Commisso è anche Presidente e Amministratore Delegato di ‘Mediacom Communications Corporation’.
Nel 2019 si sono registrate delle plusvalenze pari ad € 12.343.639. Le “Plusvalenze per cessioni
diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori”, rispetto all’esercizio
precedente, sono aumentate di 2,8 milioni di Euro. Dal record storico dell’esercizio
Il fatturato netto, senza plusvalenze è rimasto sostanzialmente stabile, variando di poco da € 87,3 milioni a € 87,5 milioni.
Infatti durante la gestione Della Valle sono state realizzate importanti plusvalenze con le cessioni di calciatori come: Bernardeschi; Vecino; Kalinic; Marcos Alonso; Cuadrado; Jovetic e Nastasic.
La seconda parte dell’esercizio 2019, riguardante la parte iniziale della stagione sportiva 2019/20, che è tuttora in corso, a causa dell’interruzione per la pandemia COVID, vede la Fiorentina occupare posizioni di centro classifica; mentre, per quanto riguarda la Coppa Italia, è stata eliminata ai quarti dall’Inter.
Il Gruppo.
Fino al 6 giugno 2019, la società apparteneva al Gruppo “DIEGO DELLA VALLE & C. S.R.L.”, che predisponeva il bilancio consolidato.
In data 6 giugno 2019, le quote azionarie della capogruppo ACF Fiorentina S.p.A. sono state acquistate dall’imprenditore Rocco B. Commisso.
Dal 6
giugno 2019, ACF Fiorentina S.p.A. è controllata da New ACF Fiorentina S.r.l.,
titolare direttamente o indirettamente del 100% del capitale sociale, che è a
sua volta controllata da Columbia Soccer
Ventures LLC, che fa capo all’imprenditore Rocco B. Commisso e alla sua Famiglia.
La società New ACF Fiorentina S.r.l., con sede legale in Firenze (Italia), Viale Manfredo Fanti n. 4. detiene n.7,350,000.00 azioni ordinarie, rappresentative del 98% del capitale sociale. La società Firenze Viola S.r.l., con sede legale in Firenze, Viale Manfredo Fanti, n. 4, detiene n. 150.000,00 azioni ordinarie, rappresentative del restante 2% del capitale sociale di ACF Fiorentina Spa.
La società ACF Fiorentina Spa detiene le partecipazioni totalitarie nelle società Firenze Viola Srl, società proprietaria dei marchi “Fiorentina” e dei trofei della ex A.C. Fiorentina Spa, Promesse Viola Srl, che si occupa di servizi inerenti vitto, alloggio, trasporto, supporto logistico per gli allenamenti e assistenza allo studio agli atleti del settore giovanile; Fiorentina Women's SSD a r.l., che ha per oggetto l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche del calcio femminile.
ACF Fiorentina Spa redige il bilancio consolidato, che al 31/12/2019 riporta una perdita di Euro 27.522.676 e un patrimonio netto pari a Euro 49.531.345.
Nel mese di marzo 2015, ACF Fiorentina S.p.A. ha acquisito una partecipazione del 15% della società Wadhawan Sports Private Limited che controlla il Pune City FC (INDIA), per originari € 1.753.270. Nel corso del 2016, il costo di tale partecipazione aumentò di Euro 750 mila, ma il valore della partecipazione e stato completamente svalutato in quanto i risultati economici di bilancio della società indiana presentano valori negativi. Alla data del 31.03.2018, la quota di partecipazione risulta scesa al 12,07%, per effetto dei versamenti di capitale ai quali la ACF Fiorentina non ha partecipato. Al 31.12.2019, il valore della partecipazione in bilancio risulta ancora completamente svalutato.
Il Valore del club.
Se fossero confermate, si potrebbe affermare che tale prezzo corrisponderebbe a 1,77 volte il capitale investito netto al 31.12.2018 e a 1,95 volte il fatturato netto al 31.12.2018.
Le immobilizzazioni incidono sull’attivo per il 63,25%. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori rappresentano il 70,38% delle immobilizzazioni ed il 44,5% dell’attivo.
Causa la mancanza di uno stadio di proprietà gli investimenti infrastrutturali, riguardanti lo stadio, confluiscono nelle immobilizzazioni immateriali. Tra le “Altre Immobilizzazioni”, pari ad Euro 3.657.032 (€ 4.802.003 nel 2018), sono compresi i costi per migliorie e spese incrementative su beni di terzi (Stadio e Centro sportivo D. Astori). Nel 2019, sono stati realizzati interventi per Euro 332.000 (€627.086 nel 2018). Le “Immobilizzazioni in corso”, non risultano evidenziate.
Secondo gli Amministratori, la realizzazione di tale
progetto, consentirà in prospettiva di beneficiare di maggiori flussi stabili
di entrate finanziarie, che risulteranno necessarie per conseguire successi sportivi
e sostenersi nel lungo termine, arrivando a competere regolarmente nei
campionati europei.
La nuova Proprietà ha concluso e sottoscritto gli accordi
per l’acquisizione del terreno, che si trova a Bagno a Ripoli, a pochi
chilometri da Firenze, per la costruzione di un centro di allenamento
"best in class", ecocompatibile, al pari di quelli che sono stati
realizzati dai più importanti club europei. La proprietà acquistata insiste su
una superficie che si estende per ben
In data 24/09/2019, per garantire in tempi brevi dei campi sportivi per l’allenamento delle squadre giovanili e della squadra femminile di Fiorentina, la Società ACF Fiorentina e UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) hanno presentato al Comune di Firenze uno studio di fattibilità con la previsione di interventi di innovazione e miglioramento all’impianto sportivo con project financing.
Nel 2019, la società ha deciso di non dar seguito al progetto.
Il 13% delle immobilizzazioni, per l’importo di Euro 19. 050.000 (19. 052.517 nel 2018), riguarda le partecipazioni totalitarie in: Firenze Viola srl (€ 19 milioni); Promesse Viola Srl € 50.000 (€ zero nel 2018); Fiorentina Women's SSD a r.l. € zero (€52.517 nel 2018).
L’attivo immobilizzato comprende la Library acquistata dalla RAI, nel 2012, al prezzo di € 11.200.000. Il valore di tali diritti è stato determinato da un’apposita perizia redatta da un esperto indipendente ed in funzione dei flussi di ricavi che saranno conseguiti nel tempo e viene ammortizzato in 30 anni con decorrenza dal 30 Settembre 2012.
Contestualmente con la stessa Rai fu stipulata una transazione per l'utilizzo pregresso della Library per un importo di € 3 milioni, ed fu concesso il diritto trentennale di utilizzo della stessa Library sino al 2042, nonché il diritto di rinnovare il citato contratto di utilizzo della stessa dal 30 giugno 2042 al 30 giugno 2072 per € 1.000.000. Per l'utilizzo della “Libreria storica” la Fiorentina stipulò dei contratti con la RAI che genereranno ricavi sino al 30 Settembre 2042, già contrattualizzati per un valore complessivo pari a circa € 7.200.000, di cui € 1,7 milioni di competenza del 2019 e per il quale risultano iscritti a bilancio risconti passivi oltre i dodici mesi per un importo pari a € € 3.803.871.
In bilancio per i Diritti di brevetto Industriale, comprendenti anche il software per il controllo degli accessi allo stadio, figura una valore residuo di circa € 8.556.434 (€ 8.868.873 nel 2018).
Al 2012, risale anche un contratto con Infront Italy Srl, con cui è stato conferito l'incarico per la digitalizzazione, la catalogazione e l'organizzazione delle immagini appartenenti all'archivio RAI. Per la commercializzazione dell'archivio, è stato stabilito un corrispettivo pari a € 0,7 milioni annui per le stagioni 2012/13 e 2013/14; per le stagioni 2015/16, 2016/17 e 2017/18 è stato stabilito un corrispettivo pari a € 0,8 milioni annui; per le stagioni 2018/19, 2019/20 e 2020/21 sono stati siglati contratti di sfruttamento di tali archivi con Sky Italia S.r.l. per un corrispettivo annuo di € 1,3 milioni e con la stessa Infront Italy S.r.l. per un corrispettivo pari a € 200 mila annui.
I Crediti verso imprese controllate iscritti nell'attivo circolante diminuiscono da € 251.681a € 18.300.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,37 (1,63 nel 2018), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.
Da notare che la seconda perdita consecutiva ha comportato una riduzione di tale indice.
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,61 (0,77 nel 2018), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di poco di pagare i debiti a breve. Tuttavia nel caso in questione i debiti a breve comprendono ratei e risconti passivi per € 20.178.002 (come dato riclassificato dagli amministratori nella Relazione sulla gestione).
Tale indicatore, è il più importante per la verifica dell’equilibrio economico-finanziario ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi.
Nella Relazione sulla
Gestione è scritto che, al 31/12/2019, il valore calcolato risulta pari a 0,817
al di sopra della soglia minima stabilita dalla FIGC, che è di 0,7.
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice, ma fondamentale
domanda: quanto è stato investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi
operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo
iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 37,8%
(35,1% nel 2018), pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 37,8 Euro, che
è un segnale di una rotazione degli investimenti di 31 mesi.
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è negativo per € 33.515.256, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 14,5 Euro; nell’esercizio precedente, sempre in riferimento all’importo investito di 100 Euro, si sarebbero persi circa 8,2 Euro.
Durante la sessione invernale del calciomercato 2018/19 è stato ceduto in prestito il calciatore DIKS Kevin all’Empoli per € 1.000.000.
Le cessioni principali della sessione estiva del calciomercato 2019, sono state: HUGO Vitor (Palmeiras) per € 5.500.000; NORGAARD Christian (Brentford) per € 3.500.000.
La variazione negativa di € 27.682.554 è dovuta alla perdita netta di esercizio di € 27.682.554.
Il Capitale Investito netto è finanziato con mezzi propri per € 62,2 milioni (€ 89,86 milioni nel 2018) e con il debito finanziario netto per € 34,4 milioni (€ 6,27 milioni nel 2018).
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è pari a 0,37 (0,63 nel 2018).
Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale sui mezzi propri.
Anche, se bisogna evidenziare che l’equity ratio è pari al 26,9% e per la Serie A italiana è uno dei migliori.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2019 ammontano a € 131.758.554 (€ 97.989.554 nel 2018), da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2019 della FIGC), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 131,47 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti meno attività correnti e
valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 0,545, comunque inferiore alla soglia
massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,2.
Nella Relazione sulla gestione è scritto che al 31/12/2019 il valore calcolato è stato pari a 0,54, ampiamente dentro i parametri FIGC, che prevedono come valore massimo 1,2.
Le principali voci dei risconti passivi riguardano i Diritti TV stagione sportiva 2019/20 per € 15.383.345 (€ 15.450.205 nel 2018), Proventi da diritti di immagine archivio RAI per € 4.255.177 (€ 4.214.679 nel 2018) e l’incasso netto da abbonamenti partite in casa per € 2.788.751 (€ 2.229.601nel 2018).
Nella
nota integrativa è scritto che i debiti
verso i tesserati, dipendenti e collaboratori, pari a Euro 5.256.100 (€
4.331.263 nel 2018), riguardano il debito relativo alle mensilità di dicembre 2019,
pagata nel mese di gennaio 2019 e i Debiti verso procuratori sportivi, pari a
Euro 11.625.745, rappresentano il debito in essere relativo ai contratti
sottoscritti con agenti in occasione dei trasferimenti di giocatori, ancora non
scaduti e, di conseguenza, non ancora fatturati.
Figura anche un debito verso la società controllante New ACF Fiorentina S.r.l. pari a € 30 milioni. Tale debito riguarda finanziamenti a medio-lungo termine scadenti nell’esercizio 2022, con la funzione di sostituire i debiti bancari presenti alla fine della stagione sportiva 2018/2019, e per sostenere gli investimenti del nuovo Centro Sportivo (in particolare l’acquisto dei terreni di Bagno a Ripoli), nonché il finanziamento della sessione di calciomercato invernale 2019/20.
I Crediti verso Enti settore specifico aumentano
di € 1,79 milioni, da €
In particolare, i crediti verso società calcistiche ammontano a € 44.001.798. Il maggior credito riguarda la Roma e ammonta a € 16.000.000.
Il maggior debito riguarda il Sassuolo con € 9.750.000.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario assume segno negativo per € 36,6 milioni ed è conforme a quanto auspicato dalla normativa.
Il
Net Debt al 31/12/2019 rispetto allo stesso periodo dell’esercizio è aumentato
di € 27.951.502, da €
I Fondi per imposte, anche differite si decrementano di € 6.545.719 e comprendono un Fondo Rischi per gli accantonamenti a fronte di passività potenziali che potrebbero emergere negli esercizi futuri per motivi fiscali.
Il valore della produzione, pari a € 105.493.200 (€ 104.154.995 2018), è aumentato dell’1,3% e dipende per l’11,7% dalle plusvalenze e per il 50,8% dai diritti televisivi.
I costi della produzione ammontano a € 139.008.456 (€ 124.619.289 nel 2018) e risultano in aumento di € 14,39 milioni (+11,5%).
Tale incremento è riconducile soprattutto all’aumento dei costi del personale
per 5,25 milioni.
I costi della produzione dipendono per il 59,2% dai costi del personale; per il 28.7% dagli ammortamenti; per il 15,7% dai costi per servizi.
La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per € 33,51 milioni. Tale circostanza è un sintomo dell’esistenza di uno squilibrio economico.
Anche nel 2018, con un basso livello di plusvalenze realizzate, era negativa per € 20,46 milioni.
Tuttavia, grazie alle plusvalenze, nel 2017 la differenza tra valore e costi della produzione era positiva per € 55,78 milioni e nel 2016 era negativa per € 2,16 milioni.
I Ricavi.
I
ricavi da gare aumentano di € 710.412, da € 8.238.667 a € 8.949.079, con un incremento
di circa l’ 8,6%. I ricavi da gare in Casa – Campionato ammontano a € 3.234.896
(€ 4.004.137 nel 2018); mentre i Ricavi per
abbonamenti aumentano di € 737.291, da €
Complessivamente nell’anno solare 2019 sono state disputate in casa 23 partite (19 nel 2018).
Precisamente sono state disputate 19 gare di Serie A, lo stesso numero del 2018; e sono state disputate 4 gare di Coppa Italia.
Nella
Relazione sulla Gestione si legge che nella stagione sportiva 2018/2019 le
medie spettatori è stata:
- Campionato: nr. 30.808 spettatori (media nazionale spettatori nr. 25.172 - fonte Lega Serie A);
- Coppa Italia: presenze medie nr. 27.673 spettatori per le
partite vs. Roma e Atalanta.
Nel
primo semestre della stagione sportiva 2019/2020 la media spettatori in
Campionato è stata:
- Campionato: nr. 35.026 spettatori (media nazionale spettatori nel girone di andata di nr. 26.952 - fonte Lega Serie A);
- Coppa Italia: presenze medie nr. 18.118 spettatori per le partite contro Monza e Cittadella.
La voce “Ricavi da sponsorizzazioni” aumenta da € 7,22 milioni a € 11.009.234. Tale voce comprende: Ricavi da sponsorizzazioni ufficiali per € 6.235.492 (€1.880.197 nel 2018); Ricavi da sponsor tecnici per € 4.194.215 (€ 4.200.260 nel 2018) e altre sponsorizzazioni commerciali per € 579.527 (€ 1.139.619 nel 2018).
Dalla stagione sportiva 2019/20 il main Sponsor della Fiorentina è la società Mediacom. Per la stagione sportiva 2019/20, ACF Fiorentina S.p.a. ha stipulato un contratto con la società Mediacom Communications Corporation come main Sponsor della Prima squadra maschile, per l’importo di € 10.000.000.
Per quanto riguarda lo sponsor tecnico “Le Coq Sportif”, che ha contribuito con € 4.194.215 (€ 4.200.260 nel 2018; € 3.902.205 nel 2017), il contratto di sponsorizzazione è proseguito, in base al contratto quinquennale, stipulato nel luglio 2015, che prevede, oltre ad un compenso fisso, dei bonus variabili ad obiettivo sportivo e delle royalties sulle vendite dei prodotti oggetto della licenza.
I “Proventi commerciali e royalties”, pari a € 806.753 (€ 863.995 nel 2018), si riferiscono ai ricavi derivanti dall’attività di merchandising e di licensing relativi al contratto di sponsorizzazione tecnica con “Le Coq Sportif”.
I ricavi TV della Serie A ammontano a € 53.600.103 (€ 57.670.132 nel 2018), di cui € 27.532.491
con 19 partite riguardanti il secondo semestre della stagione sportiva 2018/19 (€ 26.745.132 nel secondo semestre 2017/18, con 19 partite) ed € 26.067.612, con 19 partite riguardanti il primo semestre della stagione sportiva 2019/20 (€ 25.532.727 primo semestre 2017/18, con 19 partite).
La differenza negativa rispetto al 2018 dipende dal risultato di classifica della stagione sportiva 2018/19 (16^ posizione finale).
Le plusvalenze sono inferiori al costo annuale dei cartellini, perché sono variate da € 9,54 milioni a € 12,34 milioni. La plusvalenza più importante è stata quella di Veretout (AS Roma) con €10.924.310, che ha anche contribuito con l’importo della cessione temporanea per euro 502.732 e con un premio passivo per trasferimento calciatori allocato tra gli altri oneri della gestione calciatori per € 1.295.000.
Le minusvalenze registrate aumentano da € €
I Ricavi da cessione temporanea calciatori aumentano da €
Il costo dei prestiti di calciatori ammonta ad Euro 3.442.400 (€2.659.131 nel 2018).
I Costi per acquisizione temporanea calciatori ammontano a € 2.659.131 e riguardano principalmente: PJACA M. (Juventus) per € 1.107.034; MURIEL per € 1.000.000; EDMILSON F. per € 483.087 e MIRALLAS C. (Everton) per € 408.886.
L’ammortamento dei calciatori è pari a € 35.041.847 (€ 30.106.137 nel 2018).
La voce Altri Proventi da Gestione Calciatori, pari ad Euro 4.127.197 (€4.140.573 nel 2018), comprende il premio, ricevuto per il
trasferimento del calciatore MLAKAR Jan per € 1.200.624 e quello ricevuto per
Hagi per € 1.200.000.
I
Compensi contrattuali allenatori, tecnici e al tri tesserati sono aumentati di
924.036 da Euro
L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,753 tale valore sarebbe entro il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva che è di 0,8.
Nella Relazione
sulla gestione è scritto che al 31/12/2019 il valore calcolato è stato pari a 0,76,
entro il parametro, che prevede un limite massimo di 0,8.
I Costi per godimento beni di terzi ammontano a € 1.603.972 (€ 1.578.193 nel 2018) e riguardano principalmente l’affitto per lo Stadio Artemio Franchi per € 839 mila (€ 778.689 nel 2018) e il canone riconosciuto a Firenze Viola Srl per la concessione d’uso del marchio “ACF Fiorentina” per € 285 mila (€ 243.500 nel 2018), gli affitti locali esterni per €70 mila (€ 59.772 nel 2018) e il noleggio autoveicoli per € 163 mila (€ 396.117 nel 2018).
Gli
“Altri Oneri Diversi di Gestione” ammontano ad € 2.137.877 (€ 3.695.199 del 2018).
Il Problema del Fair
Play Finanziario.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 32.697.432. Nel 2018 il risultato prima delle imposte era negativo per € 17.978.077; mentre nel 2017 il risultato prima delle imposte era positivo per € 55.137.511.
Nel 2016 il risultato prima delle imposte era negativo per € 3.559.487
Nel 2015 il risultato prima delle imposte era negativo per € 15.114.992. Nel 2014, il risultato prima delle imposte è stato negativo per € 49.414.924. Nel 2013 il risultato prima delle imposte era positivo per € 4,1 milioni. Anche nel 2012 era positivo per € 3,6 milioni.
Secondo gli amministratori “il risultato complessivo dei tre anni considerati determina per Fiorentina un dato aggregato totale ampiamente posizionato all’interno dei parametri stabiliti dalle norme del Fair Play Finanziario.”
€ 5.014.878. Nel 2018 le imposte di esercizio hanno esercitato un impatto positivo complessivamente per € 3.392.145.
L’IRAP ammonta a € 1.029.792; la Remunerazione per vantaggi fiscali conseguiti è positiva per € 344.526, mentre la somma delle imposte differite passive e attive risulta positiva per € 5.482.302.
Il risultato netto è negativo per € 27.682.556. Nel 2018 il risultato netto è stato positivo per € € 14.585.932. Nel 2017 il risultato netto è stato positivo per € 35.573.2279.
Per la copertura della perdita di esercizio pari a Euro 27.682.556 è stato deliberato utilizzo della “Riserva per Versamenti in conto aumento di capitale e copertura perdite”.
La non evidenziazione di “Ricavi da competizioni Uefa” a causa della mancata partecipazione alla competizione di Europa League nelle stagioni 2017/18, 2018/19 e 2019/20, ha contribuito all’esposizione di risultati meno brillanti.
La nuova proprietà ha evitato di iniziare la propria gestione col realizzo di plusvalenze importanti che sarebbero potute derivare dalla cessione di calciatori come Chiesa, proveniente dal settore giovanile.
La nuova proprietà ha ribadito che uno degli obiettivi
prioritari della gestione sarà quello di far crescere il marchio Fiorentina
anche all'estero.
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