giovedì 2 luglio 2020

Bilancio Fiorentina 2019: cambio di proprietà e seconda perdita consecutiva per 27,7 milioni.


 

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Il bilancio 2019 di ACF Fiorentina Spa rappresenta il primo bilancio attribuibile in parte alla gestione di Rocco B. Commisso, poiché il 6 giugno 2019 è stato diffuso il comunicato della cessione della società ACF Fiorentina Spa. Rocco Commisso è anche Presidente e Amministratore Delegato di ‘Mediacom Communications Corporation’.

 ACF Fiorentina Spa ha chiuso il bilancio d’esercizio al 31/12/2019 con una perdita netta di € 27.682.556; mentre, l’esercizio solare 2018 si era chiuso con una perdita netta di € 14.585.932 e il 2017 con un utile netto di € 35.573.227.

Nel 2019 si sono registrate delle plusvalenze pari ad € 12.343.639. Le “Plusvalenze per cessioni diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori”, rispetto all’esercizio precedente, sono aumentate di 2,8 milioni di Euro. Dal record storico dell’esercizio 2017, in cui registrarono la cifra di € 88.748.498, nel 2018 si registrarono delle plusvalenze pari ad € 9.536.846.

Il fatturato netto, senza plusvalenze è rimasto sostanzialmente stabile, variando di poco da € 87,3 milioni a € 87,5 milioni.

 La gestione economica precedente della Fiorentina, ossia la gestione Della Valle, è stata caratterizzata dal player trading, con la vendita dei calciatori importanti, onde realizzare delle plusvalenze al fine di instaurare una gestione economica equilibrata.

Infatti durante la gestione Della Valle sono state realizzate importanti plusvalenze con le cessioni di calciatori come: Bernardeschi; Vecino; Kalinic; Marcos Alonso; Cuadrado; Jovetic e Nastasic.

 Dal punto di vista sportivo, la prima parte dell’esercizio 2019, riguardante la parte finale della stagione sportiva 2018/2019, che si è conclusa al sedicesimo posto in campionato, con 41 punti, non conseguendo “sul campo” il diritto alla partecipazione alle competizioni europee. Per quanto riguarda la Coppa Italia, è stata eliminata nelle semifinali dall’Atalanta.

La seconda parte dell’esercizio 2019, riguardante la parte iniziale della stagione sportiva 2019/20, che è tuttora in corso, a causa dell’interruzione per la pandemia COVID, vede la Fiorentina occupare posizioni di centro classifica; mentre, per quanto riguarda la Coppa Italia, è stata eliminata ai quarti dall’Inter.

Il Gruppo.

Fino al 6 giugno 2019, la società apparteneva al Gruppo “DIEGO DELLA VALLE & C. S.R.L.”, che predisponeva il bilancio consolidato.

In data 6 giugno 2019, le quote azionarie della capogruppo ACF Fiorentina S.p.A. sono state acquistate dall’imprenditore Rocco B. Commisso.

Dal 6 giugno 2019, ACF Fiorentina S.p.A. è controllata da New ACF Fiorentina S.r.l., titolare direttamente o indirettamente del 100% del capitale sociale, che è a sua volta controllata da Columbia Soccer Ventures LLC, che fa capo all’imprenditore Rocco B. Commisso e alla sua Famiglia.

La società New ACF Fiorentina S.r.l., con sede legale in Firenze (Italia), Viale Manfredo Fanti n. 4. detiene n.7,350,000.00 azioni ordinarie, rappresentative del 98% del capitale sociale. La società Firenze Viola S.r.l., con sede legale in Firenze, Viale Manfredo Fanti, n. 4, detiene n. 150.000,00 azioni ordinarie, rappresentative del restante 2% del capitale sociale di ACF Fiorentina Spa.

 La società controllata Firenze Viola Srl è detentrice del marchio Fiorentina e dei Trofei acquisiti dal fallimento della precedente società A.C. Fiorentina S.p.A. ed ha beneficiato del conferimento del ramo commerciale d’azienda. ACF Fiorentina Spa ha mantenuto: il Main Sponsor, lo Sponsor Tecnico, gli Sponsor Istituzionali, tutti i rapporti contrattuali riguardanti la cessione dei diritti di trasmissione, nonché tutti i proventi dalla biglietteria. Firenze Viola srl ha concesso ad uso esclusivo di ACF Fiorentina Spa l’utilizzo del marchio “Fiorentina”, a fronte di un canone annuo, per il 2019, di € 285 mila.

La società ACF Fiorentina Spa detiene le partecipazioni totalitarie nelle società Firenze Viola Srl, società proprietaria dei marchi “Fiorentina” e dei trofei della ex A.C. Fiorentina Spa, Promesse Viola Srl, che si occupa di servizi inerenti vitto, alloggio, trasporto, supporto logistico per gli allenamenti e assistenza allo studio agli atleti del settore giovanile; Fiorentina Women's SSD a r.l., che ha per oggetto l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche del calcio femminile.

ACF Fiorentina Spa redige il bilancio consolidato, che al 31/12/2019 riporta una perdita di Euro 27.522.676 e un patrimonio netto pari a Euro 49.531.345.

Nel mese di marzo 2015, ACF Fiorentina S.p.A. ha acquisito una partecipazione del 15% della società Wadhawan Sports Private Limited che controlla il Pune City FC (INDIA), per originari € 1.753.270. Nel corso del 2016, il costo di tale partecipazione aumentò di Euro 750 mila, ma il valore della partecipazione e stato completamente svalutato in quanto i risultati economici di bilancio della società indiana presentano valori negativi. Alla data del 31.03.2018, la quota di partecipazione risulta scesa al 12,07%, per effetto dei versamenti di capitale ai quali la ACF Fiorentina non ha partecipato. Al 31.12.2019, il valore della partecipazione in bilancio risulta ancora completamente svalutato.

 Il Valore del club.

 Secondo indiscrezioni di stampa (Link: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Fiorentina/04-06-2019/fiorentina-commisso-trovato-l-accordo-180-milioni-dellavalle-3302204041060.shtml e https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/06/fiorentina-ufficiale-commisso-e-il-nuovo-proprietario-della-valle-ai-tifosi-veri-dico-state-tranquilli-ai-cazzari-niente/5236535/) il prezzo di vendita sarebbe stato di 170 milioni di Euro.

Se fossero confermate, si potrebbe affermare che tale prezzo corrisponderebbe a 1,77 volte il capitale investito netto al 31.12.2018 e a 1,95 volte il fatturato netto al 31.12.2018.

 La continuità aziendale.

 Nella nota integrativa è scritto che la valutazione delle voci di bilancio è stata fatta nella prospettiva della continuazione dell'attività, “tenuto conto della funzione economica degli elementi dell'attivo o del passivo”.

 I Revisori della Deloitte & Touche S.p.A. non hanno evidenziato alcun richiamo o rilievo sul tema scrivendo: “siamo giunti alla conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale.”.

 La struttura dell’attivo.

L’attivo, pari a € 231 milioni circa (€ 231,72 milioni nel 2018), risulta diminuito dello 0,31%. 

Le immobilizzazioni incidono sull’attivo per il 63,25%. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori rappresentano il 70,38% delle immobilizzazioni ed il 44,5% dell’attivo.

 

Causa la mancanza di uno stadio di proprietà gli investimenti infrastrutturali, riguardanti lo stadio, confluiscono nelle immobilizzazioni immateriali. Tra le “Altre Immobilizzazioni”, pari ad Euro 3.657.032 (€ 4.802.003 nel 2018), sono compresi i costi per migliorie e spese incrementative su beni di terzi (Stadio e Centro sportivo D. Astori). Nel 2019, sono stati realizzati interventi per Euro 332.000 (€627.086 nel 2018). Le “Immobilizzazioni in corso”, non risultano evidenziate.

 Nuovo stadio.

 Per trovare una soluzione all'infrastruttura del nuovo stadio, sono state valute varie soluzioni come la trasformazione dello Stadio A. Franchi in una struttura moderna, e la costruzione di uno stadio ex novo su un terreno da individuare.

Secondo gli Amministratori, la realizzazione di tale progetto, consentirà in prospettiva di beneficiare di maggiori flussi stabili di entrate finanziarie, che risulteranno necessarie per conseguire successi sportivi e sostenersi nel lungo termine, arrivando a competere regolarmente nei campionati europei.

 Progetto nuovo Centro Sportivo

La nuova Proprietà ha concluso e sottoscritto gli accordi per l’acquisizione del terreno, che si trova a Bagno a Ripoli, a pochi chilometri da Firenze, per la costruzione di un centro di allenamento "best in class", ecocompatibile, al pari di quelli che sono stati realizzati dai più importanti club europei. La proprietà acquistata insiste su una superficie che si estende per ben 25 ettari. Nella Relazione sulla Gestione è scritto che “Il nuovo centro sportivo, che si candida a diventare il più grande centro sportivo in Italia, ospiterà anche gli uffici amministrativi e direzionali del club.

 Concessione La Trave

In data 24/09/2019, per garantire in tempi brevi dei campi sportivi per l’allenamento delle squadre giovanili e della squadra femminile di Fiorentina, la Società ACF Fiorentina e UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) hanno presentato al Comune di Firenze uno studio di fattibilità con la previsione di interventi di innovazione e miglioramento all’impianto sportivo con project financing.

Nel 2019, la società ha deciso di non dar seguito al progetto.

 Le Immobilizzazioni materiali.

 Al 31.12.2019 risultano Immobilizzazioni materiali nette per Euro 12.015.728, di cui Euro 10.572.448 per terreni e fabbricati. Nel mese di ottobre 2019, ACF Fiorentina S.p.a. ha acquistato dei terreni, presso il comune di Bagno a Ripoli, per la costruzione di un Centro Sportivo polifunzionale destinato ad ospitare le Prime Squadre maschile e femminile e le squadre dei settori giovanili maschile (da under 15 a Primavera), la Primavera femminile, oltre agli uffici direttivi ed amministrativi delle società del Gruppo

Il 13% delle immobilizzazioni, per l’importo di Euro 19. 050.000 (19. 052.517 nel 2018), riguarda le partecipazioni totalitarie in: Firenze Viola srl (€ 19 milioni); Promesse Viola Srl € 50.000 (€ zero nel 2018); Fiorentina Women's SSD a r.l. € zero (€52.517 nel 2018).

 

L’attivo immobilizzato comprende la Library acquistata dalla RAI, nel 2012, al prezzo di € 11.200.000. Il valore di tali diritti è stato determinato da un’apposita perizia redatta da un esperto indipendente ed in funzione dei flussi di ricavi che saranno conseguiti nel tempo e viene ammortizzato in 30 anni con decorrenza dal 30 Settembre 2012.

Contestualmente con la stessa Rai fu stipulata una transazione per l'utilizzo pregresso della Library per un importo di € 3 milioni, ed fu concesso il diritto trentennale di utilizzo della stessa Library sino al 2042, nonché il diritto di rinnovare il citato contratto di utilizzo della stessa dal 30 giugno 2042 al 30 giugno 2072 per € 1.000.000. Per l'utilizzo della “Libreria storica” la Fiorentina stipulò dei contratti con la RAI che genereranno ricavi sino al 30 Settembre 2042, già contrattualizzati per un valore complessivo pari a circa € 7.200.000, di cui € 1,7 milioni di competenza del 2019 e per il quale risultano iscritti a bilancio risconti passivi oltre i dodici mesi per un importo pari a € € 3.803.871.

In bilancio per i Diritti di brevetto Industriale, comprendenti anche il software per il controllo degli accessi allo stadio, figura una valore residuo di circa € 8.556.434 (€ 8.868.873 nel 2018).

Al 2012, risale anche un contratto con Infront Italy Srl, con cui è stato conferito l'incarico per la digitalizzazione, la catalogazione e l'organizzazione delle immagini appartenenti all'archivio RAI. Per la commercializzazione dell'archivio, è stato stabilito un corrispettivo pari a € 0,7 milioni annui per le stagioni 2012/13 e 2013/14; per le stagioni 2015/16, 2016/17 e 2017/18 è stato stabilito un corrispettivo pari a € 0,8 milioni annui; per le stagioni 2018/19, 2019/20 e 2020/21 sono stati siglati contratti di sfruttamento di tali archivi con Sky Italia S.r.l. per un corrispettivo annuo di € 1,3 milioni e con la stessa Infront Italy S.r.l. per un corrispettivo pari a € 200 mila annui.

 Le Immobilizzazioni materiali.

 Al 31.12.2019 risultano Immobilizzazioni materiali nette per Euro 12.015.728, di cui Euro 10.572.448 per terreni e fabbricati. Nel mese di ottobre 2019, ACF Fiorentina S.p.a. ha acquistato dei terreni, presso il comune di Bagno a Ripoli, per la costruzione di un Centro Sportivo polifunzionale destinato ad ospitare le Prime Squadre maschile e femminile e le squadre dei settori giovanili maschile (da under 15 a Primavera), la Primavera femminile, oltre agli uffici direttivi ed amministrativi delle società del Gruppo

 I Crediti nei confronti della società controllante diminuiscono da € 22.907.019 a € 132.467 e si riferiscono alle somme che dovranno essere ricevute in forza del Consolidato Fiscale Nazionale ai fini IRES, a cui la società ha aderito in qualità di controllata. L’incidenza di tali crediti sull’attivo nel 2019 si riduce allo 0,1%.

I Crediti verso imprese controllate iscritti nell'attivo circolante diminuiscono da € 251.681a € 18.300.

 L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,37 (1,63 nel 2018), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

Da notare che la seconda perdita consecutiva ha comportato una riduzione di tale indice.

 L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,61 (0,77 nel 2018), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di poco di pagare i debiti a breve. Tuttavia nel caso in questione i debiti a breve comprendono ratei e risconti passivi per € 20.178.002 (come dato riclassificato dagli amministratori nella Relazione sulla gestione).

 Secondo la riclassificazione operata dagli amministratori, il Capitale Circolante netto è negativo per € 33.828.234. Se non si considerassero i risconti passivi a breve pari a Euro 20.141.009, che sono ingenti a causa della contabilizzazione per anno solare e non per stagione sportiva, il capitale circolante netto varierebbe di molto.

 L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, è il più importante per la verifica dell’equilibrio economico-finanziario ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi.

Nella Relazione sulla Gestione è scritto che, al 31/12/2019, il valore calcolato risulta pari a 0,817 al di sopra della soglia minima stabilita dalla FIGC, che è di 0,7.

 RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI

Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice, ma fondamentale domanda: quanto è stato investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 37,8% (35,1% nel 2018), pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 37,8 Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti di 31 mesi.

 RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI

Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.

Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è negativo per € 33.515.256, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 14,5 Euro; nell’esercizio precedente, sempre in riferimento all’importo investito di 100 Euro, si sarebbero persi circa 8,2 Euro.

 Il Valore della Rosa.

 

 Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta diminuito da € 109,1 milioni a € 102,8 milioni. La variazione negativa di 6,26 milioni è dovuta a investimenti per Euro 57,2 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo per circa € 40,07 milioni, ammortamenti per € 35 milioni e svalutazioni per € 251 mila.

Durante la sessione invernale del calciomercato 2018/19 è stato ceduto in prestito il calciatore DIKS Kevin all’Empoli per € 1.000.000.

Le cessioni principali della sessione estiva del calciomercato 2019, sono state: HUGO Vitor (Palmeiras) per € 5.500.000; NORGAARD Christian (Brentford) per € 3.500.000.

 I principali acquisiti definitivi nella sessione invernale 2018/19 hanno riguardato: RASMUSSEN Jacob (Empoli) per € 7.000.000; ZURKOWSKI Szymon (Gornik Zabre) per € 3.700.000; FRUK Toni (Mouscron) per € 1.500.000. Nella sessione estiva 2018/19 i principali acquisti sono stati: PEDRO dos Santos (Fluminense) per € 11.000.000; PULGAR Erick (Bologna)per € 10.000.000; TERZIC Aleksa (FK Crvena Svedza) per € 1.700.000; BOATENG Kevin (Sassuolo) per € 1.500.000; DUNCAN Bobby (Liverpool) per € 325.248

 I principali acquisiti temporanei sono stati: MURIEL Louis (Sevilla) a titolo Temporaneo per € 1.000.000; LIROLA Kosok (Sassuolo) a titolo Temporaneo con riscatto obbl. per € 2.000.000; BADELJ Milan Lazio Temporaneo per € 700.000.

 Durante la sessione invernale di mercato 2019/20, sono stati acquistati a titolo temporaneo KOUAME (Genoa) per € 1.000.000; IGOR (Spal) per € 1.400.000; DUNCAN (Sassuolo) per € 2.000.000; mentre è stato acquistato a titolo definitivo AMRABAT (Verona) per € 10.540.000 con Premi.

 Il Patrimonio netto.

 Il patrimonio netto risulta positivo per € 62.179.016 (€ 89.861.570 nel 2018) e finanzia il 26,9% delle attività (38,8% nel 2018).

La variazione negativa di € 27.682.554 è dovuta alla perdita netta di esercizio di € 27.682.554.

 Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 0,60 (0,82 nel 2018). Tale indicatore significa che il valore contabile netto della rosa è finanziato anche con il ricorso a capitale di terzi, almeno in parte.

 

 Secondo la riclassificazione operata dagli amministratori, il Capitale Investito netto è positivo per € 96,4 milioni, nel 2018 era positivo per € 96,13 milioni.

Il Capitale Investito netto è finanziato con mezzi propri per € 62,2 milioni (€ 89,86 milioni nel 2018) e con il debito finanziario netto per € 34,4 milioni (€ 6,27 milioni nel 2018).

 La struttura del Passivo.

 Il capitale di terzi finanzia il 73,1% delle attività (61,2% nel 2018).

 L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è pari a 0,37 (0,63 nel 2018).

Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale sui mezzi propri.

Anche, se bisogna evidenziare che l’equity ratio è pari al 26,9% e per la Serie A italiana è uno dei migliori.

 L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

 Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.

I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2019 ammontano a € 131.758.554 (€ 97.989.554 nel 2018), da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2019 della FIGC), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 131,47 milioni.

Pertanto il rapporto tra debiti meno attività correnti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 0,545, comunque inferiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,2.

Nella Relazione sulla gestione è scritto che al 31/12/2019 il valore calcolato è stato pari a 0,54, ampiamente dentro i parametri FIGC, che prevedono come valore massimo 1,2.

 I ratei e risconti passivi ammontano a € 23.981.873 (€ 24.429.841 nel 2018) e finanziano il 10,4% delle attività (10,5% nel 2018).

Le principali voci dei risconti passivi riguardano i Diritti TV stagione sportiva 2019/20 per € 15.383.345 (€ 15.450.205 nel 2018), Proventi da diritti di immagine archivio RAI per € 4.255.177 (€ 4.214.679 nel 2018) e l’incasso netto da abbonamenti partite in casa per € 2.788.751 (€ 2.229.601nel 2018).

 I risconti passivi oltre i dodici mesi sono pari a € € 3.803.871 e si riferiscono ai ricavi derivanti dalla cessione dei diritti dell’archivio Library RAI.

Nella nota integrativa è scritto che i debiti verso i tesserati, dipendenti e collaboratori, pari a Euro 5.256.100 (€ 4.331.263 nel 2018), riguardano il debito relativo alle mensilità di dicembre 2019, pagata nel mese di gennaio 2019 e i Debiti verso procuratori sportivi, pari a Euro 11.625.745, rappresentano il debito in essere relativo ai contratti sottoscritti con agenti in occasione dei trasferimenti di giocatori, ancora non scaduti e, di conseguenza, non ancora fatturati.

 La Posizione Finanziaria Netta.

 

 I debiti finanziari, al 31 dicembre 2019 sono pari a € 7.500.000 (€ 12.930.000 nel 2018) e riguardano un finanziamento a breve termine erogato da Banca Intesa far fronte a momentanee esigenze di liquidità della società.

Figura anche un debito verso la società controllante New ACF Fiorentina S.r.l. pari a € 30 milioni. Tale debito riguarda finanziamenti a medio-lungo termine scadenti nell’esercizio 2022, con la funzione di sostituire i debiti bancari presenti alla fine della stagione sportiva 2018/2019, e per sostenere gli investimenti del nuovo Centro Sportivo (in particolare l’acquisto dei terreni di Bagno a Ripoli), nonché il finanziamento della sessione di calciomercato invernale 2019/20.

 Le disponibilità liquide diminuiscono di € 3,38 milioni, da € 6,65 milioni a € 3,27 milioni.

I Crediti verso Enti settore specifico aumentano di € 1,79 milioni, da € 55.877.522 a57.671.267.

In particolare, i crediti verso società calcistiche ammontano a € 44.001.798. Il maggior credito riguarda la Roma e ammonta a € 16.000.000.

 La voce Crediti verso Enti Settore Specifico per fatture da emettere, risulta pari a € 1.012.204 (€ 1.706.732 nel 2018) e comprende: il credito verso Lega di € 712.204, come stima della quota di competenza al 31/12/2019 dei Ricavi Collettivi ripartiti dalla Lega Serie A, che saranno distribuiti sulla base alla posizione di classifica finale; il credito verso la Sampdoria per € 300.000, legato alla risoluzione del contratto con Montella.

 I debiti verso società ente settore specifico sono pari a € 60.074.430 (€ 60.306.713 nel 2018).

Il maggior debito riguarda il Sassuolo con € 9.750.000.

 Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso della Fiorentina sono assenti.

L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario assume segno negativo per € 36,6 milioni ed è conforme a quanto auspicato dalla normativa.

 Occorre evidenziare che il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso della Fiorentina, al 31.12.2019, sono assenti debiti per la costruzione del nuovo stadio. Bisognerebbe approfondire, ai fini del calcolo del “Relevant Debt”, la possibilità di escludere la parte del finanziamento soci destinata a finanziare l’acquisto dei terreni per la costruzione del centro sportivo  

 Il Rendiconto Finanziario

 

Il Net Debt al 31/12/2019 rispetto allo stesso periodo dell’esercizio è aumentato di € 27.951.502, da € 6.271.299 a € 34.222.797; perché il CASH FLOW della Gestione Operativa corrente è stato positivo per Euro 13.514.190 (+56.900.221 nel 2018), soprattutto a causa di un CASH FLOW della Gestione Reddituale (risultato netto + ammortamenti + altri costi non monetari)  positivo per Euro 4.106.663 (+14.204.382 nel 2018) e il CASH FLOW delle Attività di Investimento è risultato negativo per Euro -41.465.692 (€-42.598.676 nel 2018), soprattutto a causa di Investimenti in Diritti pluriennali, che hanno assorbito Euro 29.416.351 (€41.735.509 nel 2018) e l’acquisto dei terreni e fabbricati per il nuovo centro sportivo di Bagno a Ripoli (€ 12,1 milioni),.

 In altre parole la gestione corrente non è riuscita a fronteggiare il fabbisogno della gestione relativa agli investimenti, causando la necessità del flusso dell’attività di finanziamento per Euro 24.570.000 e determinando variazioni di disponibilità liquide per Euro 3,38 milioni.

 Controversie Legali e tributarie.

 Il Financial Fair Play richiede che non vi siano debiti scaduti verso club, personale, ma anche verso il fisco o verso gli Enti Pubblici. Tuttavia, nel caso in cui si fossero concluse delle transazioni oppure instaurasse una controversia, argomentata e giudicata ammissibile, il debito non sarebbe considerato scaduto e si rientrerebbe nei parametri del Fair Play Finanziario.

 La voce “Fondi per rischi e oneri” risulta diminuita da € 19.325.644 a € 12.974.024. In particolare, nella Nota integrativa è scritto che per il Fondo per trattamento di quiescenza ed obblighi simili risulta: “accantonamento di periodo per l’importo di € 14.685 mila relativo al trattamento di fine mandato del Consiglio di Amministrazione e utilizzo del suddetto fondo per € 175 mila in conseguenza dell’erogazione”.

I Fondi per imposte, anche differite si decrementano di € 6.545.719 e comprendono un Fondo Rischi per gli accantonamenti a fronte di passività potenziali che potrebbero emergere negli esercizi futuri per motivi fiscali.

 Nella Relazione sulla Gestione sono riportate per alcune controversie legali, legate alla vicenda “Calciopoli”, gli Amministratori non hanno ritenuto che vi fossero ragioni che inducano ad ipotizzare che le richieste risarcitorie contro di essa rivolte possano trovare accoglimento; conseguentemente, non è stato effettuato un apposito accantonamento a fondo rischi.

 La gestione economica.

 Anche nell’anno solare 2019, la gestione economica ha visto il prevalere dei costi della produzione sui ricavi, poiché è stata caratterizzata da un incremento dei costi della produzione in misura dell’11,5% nettamente superiore all’incremento del valore della produzione dell’1,3%, a causa soprattutto della riduzione dei proventi televisivi, che ha ridotto l’impatto dell’aumento delle sponsorizzazioni e delle plusvalenze.

Il valore della produzione, pari a € 105.493.200 (€ 104.154.995 2018), è aumentato dell’1,3% e dipende per l’11,7% dalle plusvalenze e per il 50,8% dai diritti televisivi.

I costi della produzione ammontano a € 139.008.456 (€ 124.619.289 nel 2018) e risultano in aumento di € 14,39 milioni (+11,5%). Tale incremento è riconducile soprattutto all’aumento dei costi del personale per 5,25 milioni.

I costi della produzione dipendono per il 59,2% dai costi del personale; per il 28.7% dagli ammortamenti; per il 15,7% dai costi per servizi.

La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per € 33,51 milioni. Tale circostanza è un sintomo dell’esistenza di uno squilibrio economico.

Anche nel 2018, con un basso livello di plusvalenze realizzate, era negativa per € 20,46 milioni.

Tuttavia, grazie alle plusvalenze, nel 2017 la differenza tra valore e costi della produzione era positiva per € 55,78 milioni e nel 2016 era negativa per € 2,16 milioni.

 L’ EBITDA risulta positivo per Euro 7.519.023; mentre nel 2018, risultava positivo per Euro 13.483.553.

 

 L’evoluzione nel tempo, dal 2009 in poi, del confronto tra fatturato netto senza plusvalenze e costo del lavoro allargato (costo del personale+ammortamenti) dimostra come dal 2010 in poi il fatturato netto sia risultato sempre inferiore al costo del lavoro allargato, con una tendenza al riallineamento che è iniziata solo dal 2015 fino al 2018. Il che vuol dire che la gestione economica della Fiorentina dal 2015 in poi ha perseguito l'obiettivo di contenere il costo degli ingaggi dei calciatori e il costo dei relativi cartellini entro i limiti del fatturato netto senza plusvalenze, salvo poi interrompersi nel 2019.

 

I Ricavi.

 

I ricavi da gare aumentano di € 710.412, da € 8.238.667 a € 8.949.079, con un incremento di circa l’ 8,6%. I ricavi da gare in Casa – Campionato ammontano a € 3.234.896 (€ 4.004.137 nel 2018); mentre i Ricavi per abbonamenti aumentano di € 737.291, da € 4.234.530 a € 4.971.821. Nel 2019 i Ricavi Gare in Casa - Coppa Italia ammontano a € 666.052 (€ zero nel 2018) e Ricavi Gare fuori Casa - Coppa Italia risultano pari a € 69.855 (€ zero nel 2018).

Complessivamente nell’anno solare 2019 sono state disputate in casa 23 partite (19 nel 2018).

Precisamente sono state disputate 19 gare di Serie A, lo stesso numero del 2018; e sono state disputate 4 gare di Coppa Italia.

Nella Relazione sulla Gestione si legge che nella stagione sportiva 2018/2019 le medie spettatori è stata:

- Campionato: nr. 30.808 spettatori (media nazionale spettatori nr. 25.172 - fonte Lega Serie A);

- Coppa Italia: presenze medie nr. 27.673 spettatori per le partite vs. Roma e Atalanta.

Nel primo semestre della stagione sportiva 2019/2020 la media spettatori in Campionato è stata:

- Campionato: nr. 35.026 spettatori (media nazionale spettatori nel girone di andata di nr. 26.952 - fonte Lega Serie A);

- Coppa Italia: presenze medie nr. 18.118 spettatori per le partite contro Monza e Cittadella.

 Il numero di abbonati 2018/2019 è stato di 21.738, per un incasso netto di circa 4,4 milioni di euro; mentre, la campagna abbonamenti 2019/20 ha comportato la sottoscrizione di 28.046 abbonamenti, per un incasso di circa € 5,5 milioni

La voce “Ricavi da sponsorizzazioni” aumenta da € 7,22 milioni a € 11.009.234. Tale voce comprende: Ricavi da sponsorizzazioni ufficiali per € 6.235.492 (€1.880.197 nel 2018); Ricavi da sponsor tecnici per € 4.194.215 (€ 4.200.260 nel 2018) e altre sponsorizzazioni commerciali per € 579.527 (€ 1.139.619 nel 2018).

Dalla stagione sportiva 2019/20 il main Sponsor della Fiorentina è la società Mediacom. Per la stagione sportiva 2019/20, ACF Fiorentina S.p.a. ha stipulato un contratto con la società Mediacom Communications Corporation come main Sponsor della Prima squadra maschile, per l’importo di € 10.000.000.

 Per quanto riguarda lo sponsor tecnico “Le Coq Sportif”, che ha contribuito con € 4.194.215 (€ 4.200.260 nel 2018; € 3.902.205 nel 2017), il contratto di sponsorizzazione è proseguito, in base al contratto quinquennale, stipulato nel luglio 2015, che prevede, oltre ad un compenso fisso, dei bonus variabili ad obiettivo sportivo e delle royalties sulle vendite dei prodotti oggetto della licenza.

 I “Proventi pubblicitari”, diminuiscono del 21,6%, da € 5.267.072 a € 4.130.430.

I “Proventi commerciali e royalties”, pari a € 806.753 (€ 863.995 nel 2018), si riferiscono ai ricavi derivanti dall’attività di merchandising e di licensing relativi al contratto di sponsorizzazione tecnica con “Le Coq Sportif”.

I ricavi TV della Serie A ammontano a € 53.600.103 (€ 57.670.132 nel 2018), di cui € 27.532.491

 con 19 partite riguardanti il secondo semestre della stagione sportiva 2018/19 (€ 26.745.132 nel secondo semestre 2017/18, con 19 partite) ed € 26.067.612, con 19 partite riguardanti il primo semestre della stagione sportiva 2019/20 (€ 25.532.727 primo semestre 2017/18, con 19 partite).

La differenza negativa rispetto al 2018 dipende dal risultato di classifica della stagione sportiva 2018/19 (16^ posizione finale).

 Per quanto riguarda gli altri ricavi, la voce “Proventi vari” ammonta a € 5.805.730 (€ 5.302.466 nel 2018) e comprendono: Proventi da partecipazione Coppa Italia per € 2.020.274; Ricavi Collettivi Lega Nazionale Professionisti per € 1.582.470 (€ 2.256.786 nel 2018); Proventi accessori diritti televisivi per € 682.378 (€ 1.365.080 nel 2018); Diritti di trasmissione radiofonici per € 104.855 (€ 102.932 nel 2018).

 La voce “Ricavi e proventi diversi”, pari ad € 3.214.952 (€ 2.699.729 nel 2018) comprende i ricavi derivanti dal contratto di sfruttamento dell’archivio immagini della RAI per € 1,7 milioni, le sopravvenienze attive, che ammontano ad € 1,1 milioni, e gli indennizzi assicurativi per € 138 mila.

 Il Player Trading.

 Nel 2019 la gestione del Player trading è negativa. Tuttavia, occorre ribadire che nel corso degli anni tale gestione si è rivelata fondamentale, con 283,8 milioni di Euro di plusvalenze realizzate negli esercizi tra il 2008 e il 2019, per garantire l’equilibrio economico.

 

Le plusvalenze sono inferiori al costo annuale dei cartellini, perché sono variate da € 9,54 milioni a € 12,34 milioni. La plusvalenza più importante è stata quella di Veretout (AS Roma) con €10.924.310, che ha anche contribuito con l’importo della cessione temporanea per euro 502.732 e con un premio passivo per trasferimento calciatori allocato tra gli altri oneri della gestione calciatori per € 1.295.000.

Le minusvalenze registrate aumentano da € € 1.423.104 a € 1.936.230. La minusvalenze più importante è stata quella di Laurini (Parma) per € 740.166.

I Ricavi da cessione temporanea calciatori aumentano da € 3.215.440 a € 1506.082. Il prestito di Diks ha permesso di ricavare, nell’anno solare 2019, Euro 643.969.

Il costo dei prestiti di calciatori ammonta ad Euro 3.442.400 (€2.659.131 nel 2018).

I Costi per acquisizione temporanea calciatori ammontano a € 2.659.131 e riguardano principalmente: PJACA M. (Juventus) per € 1.107.034; MURIEL per € 1.000.000; EDMILSON F. per € 483.087 e MIRALLAS C. (Everton) per € 408.886.

L’ammortamento dei calciatori è pari a € 35.041.847 (€ 30.106.137 nel 2018).

La voce Altri Proventi da Gestione Calciatori, pari ad Euro 4.127.197 (€4.140.573 nel 2018), comprende il premio, ricevuto per il trasferimento del calciatore MLAKAR Jan per € 1.200.624 e quello ricevuto per Hagi per € 1.200.000.

 La voce Altri Oneri di Gestione Calciatori, pari a € 2.498.629 (€3.379.128 nel 2018), comprende il premio per VERETOUT J. 1.295.000; CASTROVILLI G. 700.000 e DIKS K. 100.000.  

 I Costi.

 Il costo del personale è aumentato da € 57.190.813 a € 62.437.034. Si è registrato un incremento di circa € 5,24 milioni, con un’incidenza sul valore della produzione del 59,2% e sul fatturato netto del 71,3% (65,5 nel 2018; 70,3% nel 2017; 74,7% nel 2016 e 80,7% nel 2015). In particolare, l’aumento è dovuto al costo del personale tesserato, che è aumentato da € 51.307.492 a 56.781.254. I compensi contrattuali ai calciatori si incrementano di € 3.358.279, da € 38.579.097 a 41.937.376; mentre la parte variabile è aumentata di € 932.586, da € 4.685.919 a € 5.618.505.

I Compensi contrattuali allenatori, tecnici e al tri tesserati sono aumentati di 924.036 da Euro 5.508.717 a Euro 6.432.753.

 L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.

Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,753 tale valore sarebbe entro il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva che è di 0,8.

Nella Relazione sulla gestione è scritto che al 31/12/2019 il valore calcolato è stato pari a 0,76, entro il parametro, che prevede un limite massimo di 0,8.

 I costi per servizi ammontano a € 21.878.882 (€ 19.132.555 nel 2018). Tali costi comprendono anche i Costi per attività sportiva per € 6.818.698 (€ 6.522.628 nel 2018), che riguardano principalmente le consulenze tecnico-sportive, i costi per l’osservazione dei calciatori, le spese di funzionamento e i contributi alla Lega Nazionale Professionisti, le spese sostenute per l’assistenza sanitaria e per il vitto e l’alloggio dei giocatori di Prima Squadra e Settore Giovanile. Le spese amministrative pubblicitarie e generali ammontano a Euro 3.912.118 e riguardano spese per pulizie per € 347 mila, spese di gestione dei contratti di sponsorizzazione per € 339 mila, spese di rappresentanza per € 386 mila, spese per manutenzione per € 386 mila, spese di pubblicità, propaganda e promozione per € 216 mila, i canoni di utilizzo dei programmi software per € 658 mila.

 Il Compenso Consiglio di Amministrazione risulta pari a Euro 178.101.

 

I Costi per godimento beni di terzi ammontano a € 1.603.972 (€ 1.578.193 nel 2018) e riguardano principalmente l’affitto per lo Stadio Artemio Franchi per € 839 mila (€ 778.689 nel 2018) e il canone riconosciuto a Firenze Viola Srl per la concessione d’uso del marchio “ACF Fiorentina” per € 285 mila (€ 243.500 nel 2018), gli affitti locali esterni per €70 mila (€ 59.772 nel 2018) e il noleggio autoveicoli per € 163 mila (€ 396.117 nel 2018).

 

Gli “Altri Oneri Diversi di Gestione” ammontano ad € 2.137.877 (€ 3.695.199 del 2018).

 

Il Problema del Fair Play Finanziario.

 

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 32.697.432. Nel 2018 il risultato prima delle imposte era negativo per € 17.978.077; mentre nel 2017 il risultato prima delle imposte era positivo per € 55.137.511.

Nel 2016 il risultato prima delle imposte era negativo per € 3.559.487

Nel 2015 il risultato prima delle imposte era negativo per € 15.114.992.  Nel 2014, il risultato prima delle imposte è stato negativo per € 49.414.924. Nel 2013 il risultato prima delle imposte era positivo per € 4,1 milioni. Anche nel 2012 era positivo per € 3,6 milioni.

 Il dato aggregato dell’EBT per il periodo 2017, 2018 e 2019 è positivo per circa 4,46 milioni di Euro. Bisogna precisare che per il Regolamento del Fair Play Finanziario, bisognerà considerare il bilancio consolidato e operare delle rettifiche sull’EBT.

Secondo gli amministratori “il risultato complessivo dei tre anni considerati determina per Fiorentina un dato aggregato totale ampiamente posizionato all’interno dei parametri stabiliti dalle norme del Fair Play Finanziario.”

 Nel 2019, le imposte di esercizio hanno esercitato un impatto positivo complessivamente per €

€ 5.014.878. Nel 2018 le imposte di esercizio hanno esercitato un impatto positivo complessivamente per € 3.392.145.

L’IRAP ammonta a € 1.029.792; la Remunerazione per vantaggi fiscali conseguiti è positiva per € 344.526, mentre la somma delle imposte differite passive e attive risulta positiva per € 5.482.302.

Il risultato netto è negativo per € 27.682.556. Nel 2018 il risultato netto è stato positivo per € € 14.585.932. Nel 2017 il risultato netto è stato positivo per € 35.573.2279.

Per la copertura della perdita di esercizio pari a Euro 27.682.556 è stato deliberato utilizzo della “Riserva per Versamenti in conto aumento di capitale e copertura perdite”.

 Conclusioni.

 L’esercizio 2019, dal punto di vista economico è risultato negativo a causa dell’insufficienza delle plusvalenze, a coprire i costi ordinari. Le plusvalenze di solito contribuivano in modo decisivo all’equilibrio economico. A questa circostanza si deve aggiungere anche un fatturato netto sostanzialmente stabile.

La non evidenziazione di “Ricavi da competizioni Uefa” a causa della mancata partecipazione alla competizione di Europa League nelle stagioni 2017/18, 2018/19 e 2019/20, ha contribuito all’esposizione di risultati meno brillanti.

La nuova proprietà ha evitato di iniziare la propria gestione col realizzo di plusvalenze importanti che sarebbero potute derivare dalla cessione di calciatori come Chiesa, proveniente dal settore giovanile.

La nuova proprietà ha ribadito che uno degli obiettivi prioritari della gestione sarà quello di far crescere il marchio Fiorentina anche all'estero.

 


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