Luca Marotta
Il bilancio al 30 giugno 2020 di “Manchester City Football Club Limited”, società dell’omonimo club
di calcio di Premier League inglese e controllata direttamente dalla società
Manchester City Limited, si è chiuso con una perdita di £ 126 milioni, pari a
circa € 138,11 milioni, al cambio del 30.06.2020 di 1 € = 0,9124 £, che interrompe una serie di 5 utili
consecutivi.
L’esercizio 2018/19 si era chiuso con un utile di £ 10,1
milioni.
L’EBIT risulta
negativo per £ 119,78 milioni nel 2018/19 era positivo per £ 16,6 milioni.
Il Risultato negativo
comprende anche un accantonamento di 10 milioni di Euro per la decisione del
TAS di ridurra di 2/3 la Sanzione impartita dall’UEFA, per quanto emerso dall’indagine
causata da “Football Leaks”.
A seguito della pandemia COVID-19, la stagione della Premier
League 2019-20 è stata ufficialmente sospesa il 13 marzo 2020, due giorni dopo
che la partita del Manchester City contro l'Arsenal era stata rinviata come
"misura precauzionale". La stagione è ripresa il 17 giugno 2020, con
le restanti partite giocate senza spettatori in linea con le direttive del
governo britannico.
Il recupero della partita casalinga con l’Arsenal è stato
disputato il 17 06 2020.
22-Jun-20 Manchester City - Burnley 5-0
Dopo il 30 giugno sono state disputate quattro partite
casalinghe a porte chiuse:
02-Jul-20
08-Jul-20
15-Jul-20
26-Jul-20
Il Manchester
City, non ha superato la soglia di fatturato netto dei 500 milioni in sterline,
ma l’ha superata in Euro, raggiungendo la cifra di 478,36 milioni di Starline, pari
a 524,28 milioni di Euro.
A causa della
pandemia Covid-19, il fatturato 2019/20 diminuisce del 10,6% (-£56,8
milioni) rispetto all'anno precedente interrompendo una serie di undici esercizi
consecutivi di crescita dei ricavi sotto la proprietà di Abu Dhabi United
Group.
La diminuzione dei ricavi è dovuta agli effetti negativi
della sospensione delle competizioni, imposta per fronteggiare la pandemia
COVID-19. I ricavi che hanno risentito maggiormente della sospensione delle
competizioni, con successiva ripresa a porte chiuse, sono stati i ricavi televisivi
e i ricavi da Match Day.
I ricavi televisivi diminuiti perché una parte è stata
spostata in relazione alle partite disputate dopo il 30 giugno e sono diminuiti
anche a seguito dello sconto concesso dalla Premier League alle emittenti
televisive.
I ricavi da Match Day sono diminuiti a seguito delle partite
posticipate e svolte a porte chiuse.
In definitiva, l'interruzione della stagione sportiva ha
anche significato che i ricavi relativi a poco meno di un quarto delle partite
di Premier League e delle ultime fasi di UCL e FA Cup sono stati differiti con
contabilizzazione nell’esercizio 2020-2021.
La pandemia ha avuto effetti anche sul calciomercato è stato
effettuato, con alcune vendite pianificate di calciatori rinviate alla stagione
successiva.
Il Club ha un patrimonio netto di oltre £ 630 milioni. Il
rapporto salari / ricavi si attesta al 73,5% (2018/19: 58,9%).
Dal punto di vista sportivo, nella
stagione 2019/20, il giorno 01.03.2020, a Londra, il Manchester City, battendo
l’Aston Villa, ha vinto la English League Cup per la quinta volta nelle ultime
sette stagioni, conquistando sette dei 15 trofei nazionali maschili disponibili
negli ultimi cinque anni, più di qualsiasi altra squadra. La prima squadra
maschile si è classificata al secondo posto in Premier League (Primo posto nel
2018/19). In FA Cup ha perso in semifinale con l’Arsenal, il 28.06.2020.
Per quanto riguarda la UEFA Champions League ha raggiunto i quarti,
sconfitta il 15-08-20 dall’Olympique Lyonnais (quarti nel 2018/19).
Il Manchetster City ha conquistato la Community Shield
nell'agosto 2019.
Il ricorso vinto al
TAS.
L'indagine formale della UEFA sul club, scaturita dal
clamore derivante dall'hacking illegale (“Football
Leaks”) e dalla pubblicazione delle e-mail del club aveva portato alla decisione
emessa il 14 febbraio 2020 dalla Camera dei giudici del CFCB dell’UEFA di
sanzionare il Manchester City con un una multa di 30 milioni di Euro con la
squalifica di due anni.
Inizialmente, gli amministratori erano totalmente fiduciosi
nell’esito finale dell’indagine e non avevano considerato il rischio come
potenziale.
Il Manchester City ha fatto ricorso al TAS. Il quale ha
deciso una sanzione di soli 10 milioni di euro dalla UEFA e ha revocato
l'esclusione per due stagioni dalla partecipazione alle competizioni UEFA per
club.
Indubbiamente, la sentenza del TAS rappresenta una
sconfitta dell’UEFA che aveva richiesto una sanzione di 30 milioni di euro,
inoltre l’UEFA aveva richiesto anche l'esclusione per due stagioni dalla
partecipazione alle competizioni UEFA per club.
Con la sentenza della Corte Arbitrale dello Sport la sanzione
richiesta dall’UEFA è stata ridotta a 10 milioni di euro e l'esclusione per due
stagioni dalla partecipazione alle competizioni UEFA per club è stata revocata.
Il TAS ha ritenuto che dovesse essere inflitta un'ammenda
significativa al Manchester City FC e ha ritenuto opportuno ridurre l'ammenda
iniziale della UEFA di 2/3, ossia fino a un importo di 10 milioni di EUR a
causa dell'inosservanza del principio della collaborazione dei club nelle
indagini condotte dal CFCB da parte del Manchester City FC e il suo ostacolo
alle indagini.
Il Gruppo.
La società “Manchester City
Football Club Limited” è controllata da “City
Football Group Limited”, che è una società registrata in Inghilterra e Galles,
ma il controllore finale è la società “Abu Dhabi United Group Investment &
Development”, che è registrata in Abu Dhabi ed è di proprietà dello Sceicco
Mansour bin Zayed Al Nahyan. Lo sceicco Mansour ha acquisito il controllo del
Manchester City nel 2008.
La società controllata al 100% da “Manchester City Football
Club Limited” è “Manchester City Investments Limited”, che risulta non
operativa.
La società controllata al 33% è “Eastlands Strategic
Development Company Limited”, che
risulta non operativa.
I rapporti con le
parti correlate.
Le operazioni nel corso dell'esercizio chiuso al 30 giugno
2020 con la società “New York City Football Club LLC”, una consociata (“fellow
subsidiary”) di “City Football Group Limited”, era costituito da prestiti per
un totale £ 1.254.000 (2019: £ 837.000), ), inclusi nei debitori con scadenza
entro un anno e fornitura di servizi per £ 366.000 (2019: £ 371.000).
Le transazioni effettuate nell'anno conclusosi il 30 giugno
2020 con Girona FC SAD, una consociata di City Football Group Limited,
consistevano in saldi commerciali per un totale di £ zero (2019: £ 1.000),
inclusi in crediti entro un anno, e la vendita di servizi per un totale di £
52.000 (2019: £ zero) e il trasferimento di un giocatore dal Girona FC SAD per
£ 5.464.000.
Per quanto riguarda i rapporti con Brookshaw Developments
Limited, che è una società anch'essa di proprietà di Abu Dhabi, United
Investment and Development Ltd, tra i debiti figura un saldo di £ 947.000;
mentre, nel 2018/19 non figuravano importi.
Per quanto riguarda le operazioni con Eastlands Development
Company Limited, società anch'essa controllata da Abu Dhabi United Group
Investment and Development Ltd, è evidenziato un saldo di 44.000 (2019: £
44.000), che è incluso tra i crediti entro un anno.
La continuità
aziendale.
I revisori di BDO LLP non hanno segnalato nulla sull'utilizzo
da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale nella
preparazione del bilancio.
Il bilancio 2019/20 è stato redatto secondo il principio la
continuità aziendale, ossia i criteri di valutazione hanno tenuto conto che la
società è in grado di onorare gli impegni finanziari presi anche per il futuro.
Il Consiglio di Amministrazione ha predisposto una
dettagliata previsione dei flussi di cassa per il periodo fino a marzo 2022
dalla quale risulta che la Società è in grado di operare e far fronte alle
proprie passività in scadenza di pagamento per almeno 12 mesi dalla data di
approvazione del bilancio 2019/20, utilizzando le sue strutture di capitale
circolante esistenti. Per quanto riguarda i principali flussi di Ricavi, TV,
Sponsor è stato considerato in dettaglio l'impatto della pandemia COVID-19 per
le previsioni dei flussi di cassa.
Prima del COVID-19, il Gruppo si era assicurato una linea di
credito revolving che conteneva diverse clausole di negoziazione, unitamente ad
una lettera legalmente vincolante di sostegno finanziario da Abu Dhabi United Group Investments and
Development Ltd, l'ultima impresa madre del Gruppo.
Per quanto sopra, gli Amministratori sono fiduciosi che il
Gruppo, e quindi la Società, abbia accesso sufficiente ai finanziamenti e
ritengono appropriato il presupposto della continuità aziendale.
Il Patrimonio Netto.
Il Capitale sociale è composto da n 1.316.345.585 azioni ordinarie
del valore nominale di of £1 ciascuna. Durante l’esercizio 2017-2018 furono
emesse 58.000.000 di azioni ordinarie di £ 1 per un corrispettivo di £ 1 per
azione.
Il patrimonio netto e, quindi, i mezzi propri finanziano il 57,4%
dell’attivo. Essendo positivo, è conforme a quanto richiede il regolamento del
Fair Play Finanziario. La proprietà del Manchester City preferisce finanziarie
l’attività con mezzi propri, piuttosto che ricorrere al finanziamento soci,
quindi si fa ricorso prevalentemente al capitale di rischio rispetto a quello
di prestito.
L’indebitamento finanziario.
Le disponibilità liquide sono diminuite da £ 129,86 milioni a
£ 17,84 milioni (€ 129,86 milioni).
I debiti finanziari sono rappresentati dai debiti per
leasing risultano per lo stadio, sono rimasti stabili, essendo pari a £ 65,17 milioni (nel 2018/19: £ 65,57 milioni).
Ai fini del Fair Play Finanziario bisogna considerare anche
il saldo tra debiti e crediti da trasferimento calciatori, che è negativo per £
6,9 milioni. I crediti da trasferimento calciatori ammontano a £ 66,33 milioni,
i debiti a breve termine per trasferimento calciatori sono pari a £ 60,4 milioni
(nel 2018/19: £ 72,5 milioni), quelli con durata superiore all’esercizio
successivo risultano pari a £ 12,85 milioni (nel 2018/19: £ 13,7 milioni).
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione,
come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del
saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente
integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e
previdenziali non correnti.
Nel caso in questione tali debiti riguarderebbero solo
passività per fiscalità differita, che non si considerano.
In ogni caso il dato risultante per l’indebitamento
finanziario netto risulterebbe conforme a quanto auspicato dal Fair Play Finanziario.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso in questione, poiché la norma parla di “the amount of debt that is directly
attributable to the construction and/or substantial modification of the stadium”,
non dovrebbe riguardare l’importo iscritto sotto la voce “obligations
under the lease of the Etihad Stadium”, poichè legato alla permuta del 2003. Tuttavia, occorre dire che nel 2014
furono avviati lavori di ampliamento dello stadio per aumentarne la capacità, e
nel bilancio non sembrano emergere passività relative a tale ampliamento, che
evidentemente risulterebbero già pagate.
In effetti, nel
bilancio figurano passività non correnti per un totale di £ 86,08
milioni, di cui £ 64,7 milioni per “Lease liabilities” che contengono le “obligations
under the lease of the Etihad Stadium”; £ 12,85 milioni per debiti da trasferimenti calciatori non correnti e £
8,49 milioni per passività fiscali differite.
Le passività
correnti riguardano: “Obligations under finance leases” per £ 423
mila; debiti commerciali per £ 7,68 milioni; debiti da trasferimenti calciatori per £ 60,4 milioni;
Debiti verso imprese del gruppo per £ 29,33 milioni; Debiti
verso imprese con parti correlate £947 mila Altri debiti, compresi quelli
fiscali e previdenziali per £ 15,55 milioni (£60,14 milioni nel 2018/19) e Ratei
e Risconti passivi per £ 113,89 milioni (£ 36,5 milioni nel 2018/19).
Il Valore della Rosa.
Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta pari a £ 448,578,000 (€ 491,64 milioni), mentre nel 2018/19 era pari a £ 444,822,000. L’incidenza sul totale dell’attivo è del 40,8%.
Nel 2019/20, sono stati effettuati investimenti per £ 180,08
milioni, pari a circa € 197,37 milioni. Dalla stagione sportiva 2009/10 sono
stati effettuati investimenti nell’acquisto di calciatori per oltre 1,65 miliardi
di sterline, con una media di £ 150,44 milioni ad anno. Il valore
contabile residuo delle cessioni effettuate nel 2019/20,
ammonta a £ 30,5 milioni circa.
Gli ammortamenti della rosa calciatori 2019/20 risultano
pari a £ 145,82 milioni (£ 126,56 milioni nel 2018/19) e risultano in aumento
del 15,2%.
Durante
la finestra di mercato estiva del 2019/20, sono stati acquistati: Rodrigo
Hernandez Cascante (Atlético Madrid FC), João Cavaco
Cancelo (Juventus FC), Jose Angel Esmoris Tasende (PSV), Zackary Steffen (MLS),
Morgan Rogers (West Bromwich Albion), Pedro Porro (Girona FC) e Felix Sanches
Correia (Sporting Clube De Portugal).
Invece,
sono stati ceduti: Danilo Luiz Da Silva (Juventus
FC), Fabian Delph (Everton FC), Manuel Garcia Alonso (Sporting de Gijón FC),
Pablo Mari Villar (Clube De Regatas Do Flamengo) e Douglas Luiz Soares
De Paulo (Aston Villa FC).
Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati: Rúben Dias (dal
Benfica), Nathan Ake (da Bournemouth), Ferran Torres (dal Valencia), Pablo Moreno
(dalla Juventus), Yan Couto (dal Coritiba FC), Issa Kaboré (da KV Mechelen),
Diego Rosa (da Gremio) e Filip Stefanovic (da FK Partizan).
Invece, sempre dopo la
chiusura dell’esercizio, sono stati ceduti: Leroy
Sané (al Bayern Monaco), Nicolás Otamendi (al Benfica), Tosin Adarabioyo (al
Fulham), Nathanael Ogbeta (a Shewsbury Town), D'Margio WrightPhillips (a Stoke
City) e Keyendrah Simmonds (a Birmingham City).
La spesa netta per queste operazioni è stata di circa £
104,5 milioni.
Le Immobilizzazioni
materiali.
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali
al 30 giugno 2020 ammonta a £ 315.814.000 (nel 2018/19: £ 407.750.000).
Nel 2019/20 risultano investimenti per £ 4,38 milioni e
ammortamenti per £ 10,67 milioni.
Risultano cessioni per £ 1,33 milioni e rettifiche per “IFRS
16 adjustment” per £ 84,32 milioni.
Le immobilizzazioni materiali nette rappresentano il 28,7%
dell’attivo e sono composte da: terreni e fabbricati di piena proprietà per £ 179,16
milioni (£ 183,36 milioni nel 2018/19); terreni e fabbricati in leasing a breve
per £ 1,36 milioni (£ 1,38 milioni nel 2018/19); terreni e fabbricati in
leasing a lungo termine per £ 104,86 milioni (£ 190,65 milioni nel 2018/19) e
arredi e attrezzature per £ 27,4 milioni (£ 29,67milioni nel 2018/19), cui si
aggiungono immobilizzazioni in corso di costruzione per £ 3,02 milioni (£ 2,68
milioni nel 2018/19).
La voce terreni e fabbricati in leasing a lungo termine è
stato oggetto delle rettifiche per “IFRS 16 adjustment”.
In effetti nell’attivo dello Stato patrimoniale è
evidenziata separatamente la voce “RIGHT
OF USE ASSETS” con un valore netto pari a £ 82.868.000 e un valore lordo di
£ 90.248.000. Tale voce incide sull’attivo per il 7,5%.
Il 5 agosto 2003, il vecchio stadio “Maine Road” fu
scambiato per una concessione in affitto per 250 anni dello stadio "City
of Manchester" (attualmente denominato “ETIHAD STADIUM”). Il contratto fu
concepito alla stregua di un leasing finanziario, con il premio di leasing e il
valore attuale netto dei futuri obblighi di locazione capitalizzati. I canoni
futuri di leasing, al netto degli oneri finanziari, sono inclusi tra i debiti.
La Società ha applicato l'IFRS 16 dal 1° luglio 2019, che
richiede l’esposizione di beni aventi diritto d'uso in luogo di beni in locazione
finanziaria. Di conseguenza, in data 1 luglio 2019, il leasing finanziario
Etihad Stadium, con un valore contabile netto di £ 84,3 milioni, è stato
riallocato nella voce “RIGHT OF USE
ASSETS” delle attività non correnti.
La Gestione economica.
Gli effetti negativi della pandemia COVID-19 hanno ridotto i
ricavi, interrompendo una serie di undici anni in continua crescita del
fatturato.
Il fatturato ha subito un decremento del 10,6% del fatturato
netto a £ 478,35 milioni, che interrompe una serie decennale di ricavi in crescita
sotto la proprietà del gruppo Abu Dhabi United.
Nel 2019/20, i ricavi da gare ammontano a £ 41,7
milioni (£ 58,2 milioni nel 2018/19). Tali ricavi hanno subito degli effetti
negati del “lockdown”, non rimediabili, poichè la ripresa è avvenuta a “closing
doors”. Nel bilancio è riportata la presenza media per le partite disputate a
porte aperte che è stata superiore:
“Average league home attendance (excl.
fixtures played behind closed doors) 54,219”.
Nel 2018/19, la presenza media degli spettatori relativa
alle 19 partite di Premier League disputate in casa è stata di 54.132.
I ricavi da diritti Tv diminuiscono da £ 253,2
milioni a £ 190,3 milioni, con un decremento del 24,8%, a causa degli effetti
negativi della pandemia COVID, che ha causato la contabilizzazione dei ricavi
TV correlati alle partite disputate dopo il 30 giugno 2020 nell’esercizio
2020/21, inoltre i ricavi TV delle competizioni inglesi, hanno risentito anche
dello sconto concesso alle emittentio televisivi dalla Premier League.
I ricavi commerciali aumentano dell’8,5%, da £ 226,98
milioni a £ 246,34 milioni.
Gli altri ricavi operativi rimangono sostanzialmente stabili
a £ 3,24 milioni.
Il totale dei costi operativi ordinari ammonta a £ 641,18
milioni (€ 702,74 milioni), con un incremento del 14,4%, che amplia lo
squilibrio economico. Nel 2018/19 i costi operativi ammontavano a £ 560,31 milioni.
I costi del personale hanno registrato un incremento
dell’11,5%, passando da £ 315,26 milioni a £ 354,4 milioni (€ 385,15 milioni).
Il rapporto tra costi del personale e fatturato netto è basso ed è pari al 73,59%,
in aumento di circa 14 punti percentuali rispetto al dato dell’esercizio
precedente, che era pari al 58,9%. Tale dato risulterebbe superiore a quanto
auspicato dal Regolamento del Fair Play Finanziario.
Per quanto riguarda il numero degli addetti per il settore Football
risultano 214 (209 nel 2018/19) e per il settore commerciale ed amministrativo risultano
263 (254 nel 2018/19).
Gli ammortamenti della rosa giocatori aumentano del 15,5%
da £
I costi per servizi esterni aumentano da £ 97,6 milioni a £ 123,84
milioni (€ 135,7 milioni).
Il Gruppo ha effettuato donazioni ad organizzazioni
di beneficenza del Regno Unito per un totale di £ 2.684.781 (2018/19: £
3.650.147; 2017/2018: £ 3,288,289; 2016/2017: £ 4,607,448). L’importo delle
donazioni include £ 2,6 milioni a sostegno dello sviluppo dei giovani e della
comunità tramite la Premier League.
L’eccedenza di plusvalenze per la cessione dei diritti
pluriennali alle prestazioni dei calciatori aumenta del 2,6%, da £ 38,79
milioni a £ 39,8 milioni.
La gestione finanziaria, comprensiva degli oneri finanziari
di Leasing, è negativa per £ 5,34 milioni (-£ 6,56 milioni nel 2018/19),
soprattutto a causa degli oneri finanziari del leasing per £ 4,52 milioni (£ 4,71
milioni nel 2018/19).
Il Break-even result.
Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio
2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.
Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la
perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli
esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti
per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del
periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti
contrattuali.
Al 30 giugno 2020, il risultato prima delle imposte è negativo
per £ 125.120.000 (€137,11 milioni con cambio al 30.06.2020: £ 1 = € 1,096).
Al 30 giugno 2019, il risultato prima delle imposte è positivo
per £ 10.079.000 (€ 11,24 milioni con cambio al 30.06.2019: £ 1 = € 1,1153).
Al 30 giugno 2018, il risultato prima delle imposte era positivo
per £ 10.438.000 (€ 11,78 milioni con cambio al 30.06.2018: £ 1 = € 1, 1286).
Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere
gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non
quello alla data di chiusura del bilancio.
Il Manchester City potrebbe escludere dal calcolo le spese
per il settore giovanile, per il settore femminile, gli ammortamenti che non
riguardino la rosa dei calciatori, le spese per lo sviluppo della comunità ed
eventuali partite contabili “no money”.
La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli
esercizi 2017/18, 2018/19 e 2019/20 è negativa per £ 104,6 milioni. Tale somma
algebrica contiene dei costi non rilevanti, ai fini del Financial Fair Play
dell’UEFA.
Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere
gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non
quello alla data di chiusura del bilancio.
La perdita al
netto delle imposte per l'esercizio finanziario è stata di £ 126,01
milioni, mentre nel 2018/19 si era registrato una utile di £ 10,08 milioni.
Conclusioni.
La perdita del bilancio 2019/20 comprende l’accantonamento
di 10 milioni di Euro per la sanzione UEFA ridotta di 2/3 dal TAS, scaturita da
un’azione di Hacking illegale (“Football Leaks”).
Gli Amministratori rimangono fiduciosi che i risultati del
Club per il periodo di due anni (2019-20 – 2020/21) rientreranno nei requisiti
del Fair Play Finanziario UEFA.
Anche la stagione 2020/21 continuerà a subire gli effetti
negativi della pandemia COVID-19 soprattutto il fatto che il calcio, sia
nazionale che europeo, ha continuato a essere giocato a porte chiuse porte.
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