domenica 5 giugno 2022

Bilancio Genoa 2021: perdita di 42,73 milioni, incertezza significativa sulla continuità aziendale.



Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

 

Il Genoa ha chiuso il bilancio d'esercizio 2021 con una perdita di Euro 42,73 milioni nonostante la sospensione degli ammortamenti dei diritti pluriennali calciatori, immobilizzazioni materiali e immateriali per l’importo di € 43.388.025.

Grazie alla rivalutazione, effettuata nell’esercizio precedente, il patrimonio netto al 31.12.2021 è risultato positivo per Euro 4,68 milioni.

L’effetto della pandemia COVID-19 ha esercitato un impatto notevole sui conti del Genoa.

I ricavi da gare sono diminuiti del 64,8% rispetto al 2020, che di per sé segnava un livello minimo negli ultimi esercizi.

Nel 2021 gli effetti negativi della Pandemia COVID, hanno determinato lo svolgimento delle partite a porte chiuse e la riapertura con accesso limitato.

A causa della riduzione della liquidità nel settore calcio, le plusvalenze, fondamentali per la gestione economica e la continuità aziendale si sono mantenute ad un livello basso. Senza dubbio, il crollo delle plusvalenze è una delle conseguenze del COVID che ha ridotto gli scambi di calciatori, come conseguenza della riduzione di liquidità a disposizione dei club di calcio.

In definitiva, se fossero stati calcolati gli ammortamenti, il Genoa avrebbe manifesta un livello di perdita molto importante.

Nel mese di settembre 2021 è stata ufficializzata la vendita del pacchetto di maggioranza al fondo “777 Partners”.

Notizie recenti narrano di tensioni tra 777 Partners e il vecchio azionista di maggioranza Preziosi (Link: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Genoa/20-04-2022/genoa-tensione-preziosi-777-partners-sara-scontro-440133402483.shtml )

Il Genoa è risultato destinatario, in data 21 febbraio 2022, di una Relazione Conclusiva di Indagine elaborata dalla Procura Federale presso la FIGC ed avente ad oggetto la "Segnalazione della Co.Vi.So.C. in ordine alla valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società professionistiche ai fini dell'iscrizione ai rispettivi campionati"

La Procura Federale si è concentrata sulle seguenti transazioni:

-          Operazione di cessione dei diritti alle prestazioni del calciatore ROVELLA Nicolò,

-          Operazioni dì acquisto dei diritti alle prestazioni dei calciatori PETRELLI Elia e PORTANOVA Manolo.

In definitiva l’indagine non ha prodotto risultati.

Dal punto di vista sportivo il bilancio 2021, riguarda il secondo semestre della stagione sportiva 2020/21 conclusasi con il traguardo della permanenza in Serie A all’undicesimo posto, e il primo semestre della stagione sportiva 2021/22, conclusasi con la retrocessione in SERIE B al diciannovesimo posto.

Il bilancio 2020, riguarda il secondo semestre della stagione sportiva 2019/20 conclusasi con il traguardo della permanenza in Serie A al diciassettesimo posto, e il primo semestre della stagione sportiva 2020/21, conclusasi con il traguardo della permanenza in Serie A all’undicesimo posto.

La continuità aziendale.

Negli esercizi precedenti, molte volte, di fatto, la continuità aziendale del Genoa CFC, è dipesa principalmente dalle plusvalenze.

I revisori di “Ria Grant Thorthon S.p.A.” hanno evidenziato nella loro Relazione un richiamo di informativa riguardante la Continuità aziendale e “quanto descritto nel paragrafo 6.2 'Evoluzione prevedibile della Gestione e nella Sezione 7 'Continuità aziendale", della relazione sulla Gestione all'interno dei quali gli Amministratori indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento”.

Gli Amministratori hanno segnalato la predisposizione di un nuovo Piano di Business, che contempla due possibili scenari riguardanti la permanenza o meno nella Serie A.

ll Piano prevede;

-          contenimento del costo del lavoro;

-          espansione dei ricavi da diritti audiovisivi e sponsorizzazioni;

-          realizzare plusvalenze per conseguire redditività operativa ed equilibrio finanziario.

Gli Amministratori, hanno segnalato la possibilità di far ricorso all'intervento del nuovo azionista di riferimento, che si è reso disponibile, qualora necessario ai fini della continuità aziendale, a sostenere la società.

Gli Amministratori, hanno comunque redatto il bilancio utilizzando il presupposto della continuità aziendale e i Revisori non hanno espresso rilievi con riferimento a tale aspetto.

La Struttura Patrimoniale.

Il totale dell’Attivo è aumentato del 4% da € 281,56 milioni a € 292,83 milioni. I“Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori” sono aumentati del 6,8% e rappresentano il 33,7% dell’attivo, se si considerassero anche i Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori settore giovanile.

Il valore della partecipazione in imprese controllate rappresenta il 7,7% dell’attivo e ammonta a € 22.473.000. Tale importo riguarda la partecipazione totalitaria in “Genoa Image S.r.l.”. Tale società ha chiuso il bilancio al 31.12.2021 con un utile d’esercizio di Euro 380.512, con un patrimonio netto di Euro 14.024.773, con una differenza di € 8.448.227 rispetto al valore di carico della partecipazione nel bilancio della controllante

Il totale delle immobilizzazioni materiali ammonta a € 486.027 (€ 298.431 nel 2020).

Tra i crediti non sono evidenziati crediti verso la controllante; mentre nel 2020 erano pari a € 19.851.159.

I crediti verso controllate sono pari a Euro 3.131.640 (€ 5.581.412 nel 2020).

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,02 (1,05 nel 2020), ciò vuol dire che il valore dei beni posseduti dal club, così come esposti in bilancio e grazie alla rivalutazione effettuata, risulterebbe sufficiente per pagare i debiti, comprensivi anche dei risconti passivi.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,46879, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

Grado Copertura Patrimonio Calciatori

Indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è del 4,74%, di conseguenza i diritti pluriennali di calciatori risultano finanziati soprattutto dal capitale di terzi.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 4.681.984 grazie alle riserve di rivalutazione pari a € 50.202.468.

Nel 2020 era positivo per € 14.388.554; nel 2019 era negativo per -5.471.713; nel 2018 era negativo per € 15.702.547; nel 2017 era negativo per € 10.852.234; nel 2016 era positivo per Euro 73.011; nel 2015 era negativo per Euro 8,83 milioni e nel 2014 era negativo per Euro 6,3 milioni.

La variazione negativa di 9.295.257 è stata determinata principalmente dalla perdita di esercizio di € 42.730.096 e da Versamenti in conto futuro aumento di capitale per € 33.023.525.

L’indebitamento finanziario.

I debiti finanziari, esclusi i debiti verso la controllante per consolidato fiscale, aumentano da € 78,3 milioni a € 85,4 milioni e finanziano il totale dell’attivo, per il 30,3% (27,8% nel 2020).

I debiti verso le banche diminuiscono di € 1.366.942, da € 45.184.028 a € 43.817.086.

I debiti verso banche riguardano i due mutui erogati da Banca Carige con scadenza nel 2023 e i debiti per i finanziamenti pluriennali garantiti da SACE S.p.A. (come previsto nel Decreto Legge Liquidità n. 23 dell'8 aprile 2021 convertito, con modificazioni, dalla Legge 5 giugno 2021 n.40 per aver introdotto misure urgenti per favorire l'accesso al credito alle imprese), ottenuti con Banca Sistema S.p.A., Banco Azzoaglio e Banca Mediolanum S.p.A.

Il ricorso a finanziamenti pluriennali garanti da SACE S.p.A., è uno strumento concepito per mitigare gli effetti negativi del COVID.

I debiti verso altri finanziatori sono pari a € 36.854.127 (€ 33.138.145 nel 2020) e registrano un incremento del 13,2% e finanziano il 12,6% dell’attivo. Tale voce riguarda debiti per operazioni di factoring “autoliquidanti” con Banca Sistema S.p.A, Banca Carige.

L’indebitamento finanziario netto ammonta a € 82,8 milioni (€ 78,18 milioni nel 2020), considerando le disponibilità liquide pari a circa 545 mila Euro, risulta in aumento rispetto al 2020 di circa € 9,3 milioni (+10,2%).

L’EBITDA è negativo per -€ 32.239.409 (-€ 22.243.005 nel 2020).

I crediti verso Enti-settore specifico risultano pari a € 96,6 milioni (€ 61,4 milioni nel 2020), mentre i debiti verso Enti-settore specifico, pari a € 94,5 milioni (€ 75,4 milioni nel 2020), finanziano il 32,3% dell’attivo.

Se considerassimo anche il saldo positivo di € 2,1 milioni, che essenzialmente dipende dall’attività di calciomercato, l’indebitamento finanziario aumenterebbe a € 92 milioni (€ 35,2 milioni nel 2020), cifra superiore al fatturato netto.

La nozione di Net debt, intesa, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (che riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco), deve essere considerata ai fini del conteggio.

L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 116,7 milioni risulta superiore al volume dei ricavi netti e non sarebbe conforme a quanto auspicato dalla normativa.

Il Regolamento del Financial Fair Play Edition 2018 ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso del Torino, al 31.12.2021, sono assenti debiti per la costruzione di un nuovo stadio. Nel caso del Genoa, al 31.12.2021, non sono presenti debiti per costruzione di un nuovo stadio.

I debiti verso l’Erario e gli altri debiti.

I debiti verso l’Erario aumentano da € 61.858.756 a € 74.969.524, di cui € 42.492.748 a breve termine. Tali debiti rappresentano il 25,6% delle fonti di finanziamento dell’attivo.

Il 41,37% dei debiti tributari riguarda quelli rateizzati:


Il debito residuo rateizzato al 31/12/2021 ammonta a € 31.012.697 (€ 27.866.770 nel 2020). Gli importi rateizzati maggiori riguardano l’IVA. Complessivamente per l’IVA rateizzata residua un debito quota capitale di € 21.703.559 (€ 21.056.512 nel 2020).


Gli altri debiti tributari non rateizzati, riguardano, le ritenute Irpef per retribuzioni tesserati comprese le transazioni ammontano a € 25.791.719 (€ 16.227.082 nel 2020), quelle relative ai premi sono pari a 3.032.319 (€ 1.816.526 nel 2020).

A febbraio 2022 il Genoa ha versato contributi e ritenute per oltre 25 milioni di Euro.

I debiti verso Istituiti di previdenza ammontano a € 5.733.185 (€ 4.336.353 nel 2020), di cui € 5.196.718 (€ 3.621.032 nel 2020) riguardano il debito INPS.

La voce “debiti diversi” aumenta da € 26.567.967 a € 33.258.336. In questa voce dovrebbe essere ricompreso il debito verso il personale.

Al 31.12.2021 i fondi accantonamento rischi ammontano a € 5.839.643 (€ 6.221.668 nel 2020).

Il Valore della Rosa.

Nell’attivo di bilancio figurano diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per € 97.540.895 (€ 91.306.499 nel 2020), diritti sportivi dei calciatori delle giovanili per € 1.151.200 (€ 1.506.533 nel 2020).

Il grafico mostra come dal 2011 in poi il valore contabile netto della rosa si sia sgonfiato, almeno fino al 2017, pur rimanendo sostanzialmente costante il costo del personale. Dal 2018 c’è un’inversione di tendenza, il valore dei diritti iscritti in bilancio torna ad essere maggior del costo del personale. Nel 2020, anche a causa della rivalutazione effettuata, il valore contabile netto della Rosa risulta ampiamente superiore al costo del personale, come nel 2021.


Rilevante è anche il dato relativo alla capitalizzazione dei costi del vivaio, allocato tra le immobilizzazioni immateriali per € 10.268.217 (€ 10.268.217 nel 2020), che significa che il Genoa spende molti soldi per il settore giovanile. Nel 2021 non sono stati effettuati ammortamenti.

La Gestione economica.

Il valore della produzione diminuisce da € 75.265.394 a € 74.513.516, con un variazione negativa dell’ 1%.

I costi della produzione sono pari a € 121.191.536 (€ 103.268.092 nel 2020) e sono aumentati del 17,4%.

Lo squilibrio economico è molto evidente: i costi della produzione (senza calcolare tutti i costi) aumentano del 17,4% il valore della produzione diminuisce dell’1%.

La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per 46.678.020, nel 2020 era negativa per € 28.002.696.

I Ricavi.

Sul bilancio del Genoa esercitano una notevole influenza i proventi televisivi. Nel 2021 i proventi televisivi risultano diminuiti di circa 7,36 milioni di Euro da € 43.730.416 a € 36.370.531, con un’incidenza del 74,5% sul fatturato netto e del 48,8% sul valore della produzione.

Nel 2020 e 2021 l’incidenza percentuale sul valore della produzione risulta importante rispetto agli anni precedenti a causa del crollo delle plusvalenze.

La rappresentazione grafica seguente, riguardante l’evoluzione del fatturato netto per componenti, mostra chiaramente la “teledipendenza” del fatturato netto del Genoa dai ricavi per la cessione dei diritti televisivi, che è ulteriormente aumentata negli anni del COVID-19.


I ricavi da gare sono diminuiti del 64,8%, da € 1,98 milioni a € 697 mila, a causa delle partite disputate a porte chiuse e la riapertura dello stadio con accesso limitato. I ricavi da gare incidono sul valore della produzione per lo 0,9% e sul fatturato netto per l’1,4%.

I ricavi da abbonamenti si sono azzerati, perché non è stata effettuata la campagna abbonamenti, pertanto sono diminuiti da € 1.743.915 a € zero.

I ricavi da gare di Coppa Italia sono pari a € 17.180, nel 2020 erano pari a € 17.648.

I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 2.202.047 (€ 1.711.130 nel 2020) e risultano in aumento del 28,7%. Lo Sponsor Ufficiale è mancato e non figura tra i ricavi 2021 (€ zero nel 2020), lo Sponsor Tecnico Basic Italia S.p.A. ha contribuito con € € 1.919.415 (€ 1.557.761 nel 2020) e le altre sponsorizzazioni ammontano a € 282.632 (€ 153.369 nel 2020).

Nel 2022 Pool Pharma, Genoa Cfc e 777 Partners hanno annunciato la sottoscrizione di un accordo di sponsorship per la stagione sportiva 2021/22.

I ricavi televisivi aumentano di € 7.359.885, da € 43.730.416 a € 36.370.531. Occorre evidenziare che i Proventi televisivi della Serie A sono gestiti collettivamente dalla Lega e sono divisi in parti uguali solo per una quota pari al 50%; mentre, il 20% spetta sulla base del "radicamento sociale" e il 30% in base ai risultati sportivi.

I ricavi televisivi fanno riferimento al secondo semestre della stagione sportiva 2020/2021 e al primo semestre della stagione sportiva 2021/2021 con risultati sportivi non molto buoni.

Negli ultimi tre esercizi la media dei ricavi TV è superiore ai 40,2 milioni di Euro.

I ricavi e proventi diversi risultano pari ad Euro 2.376.410 (€ 3.489.102 nel 2020).

Tra le sopravvenienze attive figura l’importo di € € 1.002.231 tra cui un valore di € 525.106 relativo alle agevolazioni fiscali in tema IRAP e altre sopravvenienze per minori passività non più dovute ,

Il “Player trading”.

Il bilancio del Genoa tradizionalmente evidenzia anche una “dipendenza da player trading” notevole, dovuta all’importo elevato delle plusvalenze realizzate, a causa della continua movimentazione nella rosa calciatori, con acquisti, cessioni.

Nel 2021, le plusvalenze, pari a € 10,41 milioni, hanno dovuto fronteggiare minori ammortamenti a causa della scelta di sospendere il calcolo degli ammortamenti della rosa calciatori.

Tuttavia, le minusvalenze sono state pari a €,5,24 milioni, gli altri oneri di gestione calciatori sono risultati pari a € 7,99 milioni e l’acquisto temporaneo di calciatori è risultato pari a € 313 mila (€ 819 mila nel 2020).

Il risultato del Player Trading risulta comunque positivo per € 9 milioni.

Nella sostanza, nell’esercizio 2021, è stata decisiva la sospensione del calcolo degli ammortamenti.

Nel conto economico sono evidenziate plusvalenze da cessione diritti pluriennali per € 10.408.345

 (€ 11,68 milioni nel 2020; € 79.65 milioni nel 2019; € 48,9 milioni nel 2018; € 30,4 milioni nel 2017; € 31,9 milioni nel 2016 e € 30,9 milioni nel 2015), che rappresentano il 15,5% (51,7% nel 2020) del valore della produzione.

Negli ultimi tre esercizi la media delle plusvalenze realizzate è stata di € 33,9 milioni di Euro; negli ultimi 5 anni è stata di 36,2 milioni di Euro.

La maggiore plusvalenza realizzata ha riguardato: Eldor Shomurodov, ceduto alla Roma per € 16.728.338 con una plusvalenza di 10.237.624.

I ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori aumentano da € 207.000 a € 1.703.455.

I prestiti effettuati riguardano:

-          Paleari Alberto per il 2021-22 Benevento Calcio per € 65.000

-          Agudelo Kevin per il 2021-22 Spezia Calcio per € 45.455

-          Czyborra Lennart per il 2021-22 Arminia Bielefeld per € 75.000

-          Calò Giacomo per il 2020-21 Pordenone Calcio per € 18.000

-          Bani Mattia per il 2020-21 Parma Calcio 1913 per € 1.500.000

Gli altri proventi da gestione calciatori riguardano Proventi derivanti da Premi valorizzazione e rendimento calciatori. I Proventi derivanti da Premi valorizzazione e rendimento calciatori sono stati pari a € 13.553.019 e sono riferiti per € 13.421.073 ai seguenti calciatori:

-          Rovella Nicolò (FC Juventus) per € 7.500.000

-          Salcedo Eddie (Fc Internazionale) per € 2.500.000

-          Perin Mattia (FC Juventus) per € 500.000

-          Kouamé Christian (ACF Fiorentina) per € 1.500.000

-          Lapadula Gianluca (Benevento Calcio) per € 500.000

-          Shomurodov Eldor (AS Roma) per € 477.952

-          Lovato Matteo (Calcio Padova) per € 375.000

-          Schafer Adras (DAC Dunajska Streda) per € 38.219

-          Calò Giacomo (Pordenone Calcio) per € 20.000

-          Pellegri Pietro (AC Milan) per € 7.404

-          Altri Varie per €2.500.

I costi da acquisizione temporanea prestazioni calciatori ammontano a € 313.236 (€ 819.381 nel 2020) e l’importo maggiore riguarda Czyborra Lennart (Atalanta) per € 163.636 seguito da Zajc Miha (Fenerbahce SK) per € 90.000.

Le minusvalenze derivanti da cessione diritti pluriennali sono state pari a € 5.243.552 (€ 6.072.223 nel 2020). L’importo maggiore riguarda la risoluzione di Chitolina Carniel Jandrei, che ha provocato una minusvalenza di € 1.851.087, seguita dalla Risoluzione Contrattuale di Schoene Lasse, che ha provocato una minusvalenza di € 1.838.491 e dalla Risoluzione Contrattuale di Brlek Petar, che ha provocato una minusvalenza di 1.428.974.

Gli altri oneri di gestione calciatori pari ad Euro 7.998.171, includono Euro 6.461.365 per costi per la valorizzazione dei calciatori, l’importo maggiore riguarda Badelj Milan SS Lazio per € 1.950.000.

Gli ammortamenti calciatori, a causa della scelta di continuare nella sospensione effettuata, sono diminuiti di circa 1,2 milioni di Euro da € 5,76 milioni a € 4,54 milioni.

In di disposizioni legislative il Genoa si è avvalso anche nel corso del 2021 della facoltà di sospensione degli ammortamenti. Nello specifico, per i calciatori l'impatto della sospensione degli ammortamenti nel 2021, con riferimento al piano di ammortamento originario, si è manifestato sulle seguenti voci:

- diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori prima squadra per € 35.103.620;

- diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori settore giovanile per € 488.749.

In aggiunta il valore totale della sospensione dell’ammortamenti costi vivaio è stato pari a € 4.229.653.

I costi.

I costi del personale pari a € 77.470.890 (€ 62.540.784 nel 2020) superano il valore della produzione e rappresentano il 104% del valore della produzione.

Se considerassimo il Fatturato Netto tale percentuale salirebbe al 158,6%.

Le entrate del Genoa non sono sufficienti per pagare il personale.

L’incidenza del costo del personale sui costi della produzione è del 63,9%. Il costo del personale tesserato ammonta a € 72.377.680 (€ 57.000.894 nel 2020).

Al 31/12/2021, il numero dei dipendenti è di 196, di cui 56 calciatori (195 nel 2020, di cui 55 calciatori).

Per gli ammortamenti il Genoa ha optato per la sospensione del calcolo prevista dalla normativa.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali totali sono pari a € 4.541.582 (€ 4.871.010 nel 2020). Quelli riguardanti la rosa dei calciatori, a causa della sospensione, ammontano a € 3.080.537 (€ 2.841.788 nel 2020), di cui Euro € 637.533 (€ 1.987 nel 2020) per i calciatori del settore giovanile.

I costi per prestazioni di servizi aumentano del 31,9%, da € 11.534.034 a € 15.211.804. Tali spese comprendono i costi specifici tecnici pari a € 4.571.225 (€ 4.403.144 nel 2020), riguardanti le consulenze tecnico sportive per l’acquisto di calciatori e i costi per l’osservazione di calciatori. Le spese amministrative, pubblicitarie e generali aumentano di € 1.637.906, da € 4.009.342 a € 5.647.248.

Dal grafico seguente, emerge come il costo del lavoro del Genoa, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti dei calciatori, nel corso degli anni sia stato ampiamente superiore al fatturato netto, tuttavia nel 2015 sembrava confermarsi una tendenza verso il riallineamento del costo del lavoro col fatturato netto. Tale tendenza è venuta meno dal 2017, anche a causa della riduzione del fatturato netto.

I costi per godimento beni di terzi ammontano a € 2.175.153 (€ 2.061.178 nel 2020). L’affitto di impianti e campi sportivi ammonta a € 1.208.000 (€ 1.265.000 nel 2020), mentre l’affitto di impianti e campi sportivi per il settore giovanile risulta pari a € 287.000 (€ 189.576 nel 2020).

La gestione finanziaria, è negativa per € 7,16 milioni (- € 4,12 milioni nel 2020) a causa degli interessi passivi verso banche per € 2.727.824 (€ 2.878.544 nel 2020) e altri interessi passivi per € 4.446.549 (€ 1.374.542 nel 2020).

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 53.835.025; nel 2020 era negativo per € 32.122.069; nel 2019 era positivo per € 20.093.975, nel 2018 era negativo per € 385.446.

Le imposte sul reddito risultano negative determinano componenti positivi per € (11.104.929); nel 2020 l’effetto negativo era di € 1.312.766.

Le imposte sul reddito riguardano:

l’IRAP corrente che è pari a € 2.229.657 (€ 349.247 nel 2020) e l’ IRAP differita con un effetto positivo per € 1.665.402 (negativo per € 963.519 nel 2020). Nel 2020, i proventi da consolidato fiscale ammontano ad € 7.349.904 (€ zero nel 2020).

Le imposte determinano un risultato netto negativo per € 42.730.096 (€ 33.434.838 nel 2020).

Il Pareggio di bilancio del Financial Fair Play dell’UEFA.

Ai fini del Fair Play Finanziario, il bilancio 2021 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2020 e 2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli esercizi 2018, 2019, 2020 e 2021, è negativo per € 66,24 milioni.

Occorre dire che tale risultato è anche comprensivo dello storno dei costi per il Vivaio, il cui dato aggregato è di circa 11,88 milioni di Euro, mentre il dato aggregato degli ammortamenti non rilevanti è trascurabile.

Conclusioni.

Per il bilancio 2021 sul tema continuità aziendale è apparsa la frase “significativa sulla continuità aziendale”.

Sicuramente la retrocessione in Serie B complica la questione, inoltre occorrerà un robusto sostegno finanziario del nuovo azionista di maggioranza.



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