domenica 15 marzo 2020

Consolidato Arsenal 2018/19: perdita di £ 27,1 milioni dopo sedici utili consecutivi.


Luca Marotta


Dopo sedici utili consecutivi, nell’esercizio 2018/19, la società “Arsenal Holdings Limited” ha registrato una perdita consolidata, al netto delle imposte, per £ 27,1 milioni (€ 30,5 milioni ad un cambio, al 31.05.2019, di 1 EUR = 0,8869 GBP). Il fatturato consolidato al 31 maggio 2019 è stato pari a £ 395,5 milioni (€ 446 milioni).
Nel 2017/18 il fatturato era pari a £ 403,3 milioni e l’utile netto era di £ 56,5 milioni.
Nel 2016/17 il fatturato era pari a £ 423,9 milioni e l’utile netto era di £ 35,3 milioni.

A differenza dell’esercizio precedente il Player Trading non è riuscito a sopperire ai minori ricavi dovuti alla partecipazione alla UEFA Europa League, in luogo della più redditizia UEFA Champions League ha comportato. Dopo i buoni risultati del 2017/18, l'attività di trading dei calciatori nel2018/19 è stata piuttosto limitata. Il profitto totale sulla vendita dei calciatori è stato di £ 12,2 milioni (2018 - £ 120,0 milioni) e i prestiti dei calciatori sono stati di £ 4,6 milioni (2018 - £ 2,3 milioni).
In effetti le plusvalenze diventano esercitano un impatto significativo sulla redditività complessiva, quando diminuiscono gli altri profitti operativi come quelli legati alla partecipazione alla UEFA Europa League rispetto alla più redditizia UEFA Champions League. La media degli ultimi cinque del risultato netto della cessione dei calciatori è stata di £ 34 milioni.
Anche escludendo dal fatturato complessivo, quello del settore immobiliare, l’Arsenal si colloca da alcuni anni stabilmente nella fascia dei club che superano la soglia dei 400 milioni di Euro di fatturato.
Il Consolidato 2018/19 riporta come “Directors”: E.S. Kroenke, J.W. Kroenke; Sir Chips Keswick, K.J. Friar OBE, Lord Harris of Peckham.  Lo “Strategic Report” e il “Directors’ Report” riportano la data del 27 novembre 2019.

Il fatturato complessivo del Gruppo segna un decremento di £ 7,1 milioni (-1,9%), il risultato netto in perdita segna un peggioramento di £ 83,6 milioni.
Il Settore sportivo, a livello di Gruppo, ha contribuito con un fatturato netto, comprensivo dei prestiti calciatori, di £ 394,7 milioni (€ 445,1 milioni) ed un risultato prima delle imposte negativo per £ 32,5 milioni (positivo per £ 64,8 milioni nel 2017/18).
Dal punto di vista gestionale, l’Arsenal evidenzia una struttura diversificata ed equilibrata dei ricavi. I ricavi del settore immobiliare, nel tempo, sono serviti a cofinanziare la costruzione dello Stadio. Nel 2018/19 l’attività di Player trading ha registrato un risultato negativo prima degli oneri finanziari per £ 74,13 milioni (+£ 30,6 milioni nel 2017/18).
Dal punto di vista sportivo, nella stagione 2018/19, ha perso la finale di UEFA Europa League col Chelsea. L’Arsenal ha conseguito il quinto posto in Premier League con 70 punti (6° con 63 punti nel 2017/18) e la qualificazione per l’UEFA Europa League 2019/20; è stato eliminato al qquarto turno della FA Cup 2018/19, dal Manchester United; ha perso ai quarti di Coppa di Lega (English Football League Cup), col Tottenham.
La Strategia di Gruppo e il “cerchio virtuoso”.
Il Gruppo è principalmente impegnato nella gestione della squadra di calcio professionista che gioca in Premier League ed è stato anche coinvolto in una serie di progetti immobiliari associati al trasferimento del club da Highbury all'Emirates Stadium.
Gli Amministratori, in questi anni, hanno cercato di creare una base finanziaria solida, che permettesse di finanziare la costruzione dello Stadio e il ritorno al successo sportivo.
La strategia a lungo termine è quella di perseguire uno sviluppo sostenibile autosufficiente dal punto di vista economico al fine di conseguire risultati sportivi che determinino l’affermarsi dell'Arsenal Football Club, come squadra di calcio, sia sulla scena nazionale che su quella internazionale.
I fondi generati dal business sono messi a disposizione per ulteriori investimenti nel Club, con l'obiettivo di raggiungere un maggiore livello di successo sul campo che si traduca in ultima analisi, nella conquista di trofei.
In linea di massima ed in estrema sintesi il cerchio virtuoso della strategia dell’Arsenal è riassumibile nel fatto che gli investimenti nella prima squadra, con l’acquisto di calciatori, dovrebbero determinare i successi in campo sportivo, che a loro volta alimentano la base dei tifosi e simpatizzanti, che costituiscono la potenziale clientela, che alimenta i ricavi commerciali e quelli da “match day”. Ovviamente con l’aumento dei ricavi si generano profitti che vengono reinvestiti nella prima squadra. Così il cerchio dell’autofinanziamento è chiuso.
Nei bilanci degli esercizi precedenti era riportata la seguente figura che riassume il tutto


Il Gruppo.
L’Arsenal fa parte di un Gruppo con a capo la società Arsenal Holdings Limited, con sede nel Regno Unito. Arsenal Holdings Limited è, a sua volta, controllata dalla società KSE UK Inc., che ne possiede il 100%, in quanto ha acquistato la parte rimanente della azioni possedute, che nel 2016/17 corrispondevano al 67,05%.
Tale società, risulta registrata negli USA, nello Stato del Delaware, e fa capo a Enos Stanley "Stan" Kroenke, che pertanto è il controllore in ultima istanza del Gruppo.
Le società controllate dal Gruppo sono 19 e si occupano di diverse attività.
The Arsenal Football Club plc si occupa del club di calcio maschile; la società Arsenal Women Football Club Limited si occupa del club di calcio femminile. Highbury Holdings Limited è la holding immobiliare. Ashburton Trading Limited si occupa di operazioni immobiliari e la società Arsenal (Emirates Stadium) Limited si occupa della gestione dello stadio.
Ben 5 società risultano non operative e n. 3 società risultano registrate fuori dalla Gran Bretagna precisamente: AOH-USA, LLC, registrata negli USA, controllata al 100%, che si occupa di gestione dati; Arsenal Overseas Limited, registrata nell’isola di Jersey, controllata al 100% che si occupa delle operazioni di vendita al dettaglio, Arsenal Football Club Asia PTE Limited, registrata a Singapore, controllata al 100%, che si occupa di Commercial operations.
La Continuità aziendale.
Secondo gli Amministratori, il Gruppo fa fronte al fabbisogno di capitale circolante quotidiano attraverso le proprie risorse finanziarie e non fa affidamento sui servizi bancari. e le previsioni e le proiezioni del Gruppo, tenendo conto delle variazioni ragionevolmente possibili delle performance di negoziazione, mostrano che il Gruppo dovrebbe essere in grado di operare all'interno del livello delle sue attuali risorse finanziarie e linee di credito.
Le strutture bancarie inutilizzate del Gruppo non sono attualmente in attesa di rinnovo, tuttavia, il Gruppo ha discusso con i propri banchieri in merito a tali strutture e nessuna attenzione è stata attirata sulla sua attenzione per suggerire che il rinnovo potrebbe non avvenire a condizioni accettabili. Gli amministratori hanno una ragionevole aspettativa che la Società e il Gruppo dispongano di risorse adeguate per continuare a esistere nel futuro prevedibile. Pertanto continuano ad adottare la base della continuità aziendale nella redazione del bilancio annuale.
Gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che il Gruppo abbia adeguate risorse per continuare la propria operatività per il prossimo futuro, pertanto il bilancio è stato redatto in base al presupposto della continuità aziendale.
I Revisori della Deloitte LLP non hanno avuto nulla da riferire in merito alla richiesta prevista dagli ISA UK esprimersi in merito all'utilizzo da parte degli amministratori del principio contabile della continuità aziendale per la preparazione del bilancio non sia appropriato; e al fatto che gli amministratori non hanno indicato in bilancio alcuna incertezza materiale identificata che possa mettere in dubbio in modo significativo la capacità del gruppo o della società madre di continuare ad adottare il principio contabile della continuità aziendale per un periodo di almeno dodici mesi dalla data di autorizzazione alla pubblicazione del bilancio.
Invero, nel paragrafo relativo ai Rischi e alle incertezze si fa cenno alla “Brexit”. Il gruppo sta monitorando l'impatto della decisione del Regno Unito di lasciare l'Unione europea. A breve termine questo ha visto il valore della sterlina indebolirsi contro l'Euro; da un lato, aumentando il costo dei trasferimenti dei giocatori dall'UE e, dall’altro, aumentando il valore in sterline dei premi delle competizioni Europe distribuiti in Euro dall’UEFA e l’aumento del valore in sterline delle vendite dei giocatori all'UE. Il rischio più significativo per il Gruppo sembra essere quello che si verifichi una crisi economica nel Regno Unito che influenzi i ricavi dei biglietti e / o il valore dei diritti di trasmissione TV e / o di sponsorizzazione.
La Struttura dello Stato Patrimoniale.
Il totale dell’attivo è diminuito da £ 1,03 miliardi a £ 922,1 milioni. Pertanto supera, di poco,  la cifra di 1 miliardi di Euro. Le immobilizzazioni materiali incidono su tutto l’attivo per circa il 46% e le disponibilità liquide per il 18,1%.
La voce terreni e fabbricati, inclusiva dello stadio con un valore contabile netto pari a £ 344,087,000, circa il 37,3% dell’attivo.
L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1.
Nel caso dell’Arsenal, l’indice di indebitamento è pari a 0,74, che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile.
Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,74, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve.
Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 1,02, ciò vuol dire che l’attivo a breve è in grado di pagare i debiti a breve. Infatti, il capitale circolante netto è positivo per la cifra di £ 5,295,000 milioni.
In genere, la presenza di un capitale circolante netto positivo è indicatore della buona salute finanziaria di cui gode la società. Le disponibilità liquide rappresentano il 18,1% dell’attivo.
Tuttavia, il valore delle disponibilità liquide diminuisce da £ 231,3 milioni a £ 166.957.000 (€ 263,85 milioni).
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto, che corrisponde ai “mezzi propri”, è positivo e ammonta a £ 392,85 milioni (€ 442,9 milioni). L’esercizio precedente era pari a £ 419,9 milioni e pertanto risulta un decremento di £ 27 milioni, dovuto principalmente alla perdita dell’esercizio.
Il Patrimonio Netto, essendo non negativo, risulta conforme a quanto stabilito dal Regolamento del Fair Play Finanziario.
Dal punto di vista strutturale, il rapporto tra patrimonio netto e totale delle attività è pari al 42,6%. Il Patrimonio Netto finanzia per l’88,8% il capitale investito netto. Il capitale circolante netto, ossia la differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è positivo per £ 5,29 milioni (€ 5,97 milioni), con un decremento di £ 108,6 milioni rispetto al 2017/18.
L’Indebitamento Finanziario Netto.
La Posizione Finanziaria Netta del consolidato di Arsenal Holdings Limited è negativa per £ 42,23 milioni (€ 47,6 milioni). Le disponibilità liquide sono ingenti e sono pari a £ 166,9 milioni (€ 188,2 milioni) e rispetto all’esercizio precedente risultano diminuite di £ 64,4 milioni.
Il debito finanziario lordo ammonta a £ 209,18 milioni (€ 235,86 milioni). Di questi, solo £ 9 milioni, hanno la scadenza entro l’esercizio successivo.
I debiti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 76,7 milioni (£ 100,2 milioni nel 2017/18). Mentre i crediti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 23,5 milioni (£ 61,5 milioni nel 2017/18).
Risulta esserci un fondo rischi per i trasferimenti calciatori. Al 31.05.2018, tale fondo ammonta a £ 27,585,000 (£ 24,056,000 nel 2017/18). Il fondo Trasferimenti si riferisce principalmente alle spese di trasferimento, supplementari e probabili, dovute a bonus legati al raggiungimento di un determinato numero di presenze. Durante il 2018/19, sono stati fatti nuovi accantonamenti per £ 11,3 milioni. Inoltre £ 5,3 milioni di fondi già accantonati sono stati riclassificati come debiti e £ 2,5 milioni sono stati cancellati in quanto non più necessari.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.
L’Arsenal rispetta questo parametro.
Per quanto riguarda la voce “Other tax and social security” è presente tra i debiti a breve termine per l’importo di £ 17,116,000 (£ 30,645,000 nel 2017/18).
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 240,3 milioni (€ 270,9 milioni); mentre, l’esercizio precedente era pari a £ 238,2 milioni. L’incidenza sul totale dell’attivo non corrente è del 26% circa. La variazione è dipesa da acquisti per £ 98,96 milioni (£ 165,8 milioni nel 2017/18), cessioni per un valore contabile netto residuo di circa £ 6 milioni (£ 17,8 milioni nel 2017/18), ammortamenti per £ 89,7 milioni (£ 85,8 milioni nel 2017/18).
Tra gli investimenti in calciatori effettuati, figurano: l’acquisto di Lucas Torreira (Sampdoria); Bernd Leno (Bayer Leverkusen) e Sokratis (Borussia Dortmund)
Da quando Stanley Kroenke è diventato maggior azionista (dalla stagione 2011-2012), sono stati investiti 729,3 milioni di sterline nell’acquisto di calciatori.
Il rapporto tra Patrimonio Netto e Valore Rosa Calciatori è di 1,6, pertanto il valore della rosa calciatori è ampiamente coperto dai “mezzi propri”.
Dopo la chiusura del bilancio, per l'Arsenal Football Club plc, la campagna trasferimenti ha determinato un saldo a debito di £ 92,7 milioni, nel periodo precedente, il saldo a credito era di £ 61,4 milioni. Questi trasferimenti saranno contabilizzati nell'esercizio 2019/2020.
La Gestione Economica.
Il fatturato complessivo del Gruppo, al netto della joint venture, diminuisce da £ 403,3 milioni a £ 395,56 milioni. Il decremento registrato è stato del 1,9% ed è dovuto principalmente ai ricavi del settore immbiliare, che sono diminuiti di £ 14,2 milioni. In effetti il settore immobiliare ha registrato il fatturato più basso dal 2001-2002, evidenziando la cifra di £ 829 mila, pari a circa 935 mila Euro.
Il Settore Immobiliare.
L'attività nel business immobiliare del Gruppo, da alcuni anni, è ad un livello contenuto, rispetto alla fase iniziale. Durante l'anno si è svolta un'attività limitata nel settore dello sviluppo immobiliare del Gruppo.
Il fatturato relativo al settore immobiliare diminuisce di £ 13,88 milioni, precisamente da £ 15,038,000 a £ 829,000 (€ 935 mila).  I costi operativi del settore immobiliare diminuiscono da £ 15 milioni a £ 630 mila. Il risultato operativo è di £ 199,000 (€ 224 mila).
Il risultato del settore immobiliare prima delle imposte è diminuito da £ 5,304,000 a £ 313 mila.
Il rapporto Pre Tax Profit e Turnover è del 37,8% circa. Questo significa che ogni 100 Sterline fatturate se ne sono guadagnate circa 37,8.
Se si analizzano i dati dall’inizio di tale attività emerge chiaramente come il settore immobiliare abbia contribuito positivamente alla copertura finanziaria per la costruzione dello stadio.
In diciotto anni, dal 2001/02 al 2018/19, il Settore Immobiliare dell’Arsenal ha fatturato 482,8 milioni di Sterline e ha contribuito positivamente alla redditività del Gruppo con 74,8 milioni di Sterline.
Il Settore Sportivo.
Il fatturato imputabile alla gestione sportiva, comprensivo dei ricavi per i prestiti dei calciatori, risulta in diminuzione dell’8,18%, da £ 388,2 milioni a £ 394,7 milioni (€ 445,1 milioni).
L’Arsenal, per quanto riguarda il settore calcio, evidenzia un fatturato netto, senza ricavi da cessioni temporanee calciatori, che dipende per il 46,9% dai ricavi TV, per il 28,4% dai ricavi commerciali e per il 24,7% dai ricavi da gare.
L’aumento dei ricavi della sezione football rispetto all’esercizio precedente è dovuto al raggiungimento della finale della UEFA Europa League (2017/18 - ha raggiunto la semifinale) unitamente ai maggiori entrate commerciali che includevano "Visit Rwanda" sulla manica come nuova partnership.
L’evoluzione della ripartizione del turnover del settore sportivo negli ultimi undici anni vede l’incremento dell’incidenza dei ricavi TV, grazie ai contratti firmati ed un incidenza dei ricavi commerciali che ha superato costantemente il 25% dal 2012/13.
I ricavi da gare risultano pari a £ 96,2 milioni (£ 98,9 milioni nel 2017/18).
La media dei biglietti venduti è stata di 58.943 (2018: 58.012; 2017: 59.886; 2016: 59.834; 2015: 59.930; 2014: 59.790) per 30 partite casalinghe.
I ricavi da diritti tv ammontano a £ 183 milioni (£ 180,1 milioni nel 2017/18), registrando un incremento di £ 2,9 milioni. I ricavi di "Broadcasting" della UEFA Europa League, dal comunicato UEFA 2018/19, ammontano a Euro 38,995,743. Per il 2017/18 il comunicato UEFA, per la ripartizione dei proventi della Champions League 2017/18, riportava Euro 37.779.447 per la UEFA Europa League 2017/18.
I ricavi commerciali aumentano complessivamente del 3,7% da £ 106,9 milioni del 2017/18 a £ 110,9 milioni. Si pensi che nel 2011/12 ammontavano a £ 52,5 milioni.  
I maggiori ricavi commerciali sono in parte dovuti al fatto che includono la nuova sponsorizzazione "Visit Rwanda" apparsa sulle maniche della maglia.
Emirates e PUMA sono delle partnership assicurate per il lungo termine. Il contratto di sponsorizzazione con “Emirates Airlines”, stipulato nel 2012/2013, riportava un importo complessivo di £ 150 milioni, che doveva essere ripartito sulla durata del contratto. Il contratto di “naming rights” con “Emirates Airlines” scadrà nel 2028, mentre quello riguardante la sponsorizzazione della maglia è scaduto nel 2018/19. Nel Luglio 2014, è iniziata la partnership con PUMA. L'accordo con PUMA rappresentava il più importante accordo di partnership nella storia dell'Arsenal e di PUMA.  Il Club ha annunciato un'estensione della sua partnership con Emirates a partire dalla stagione 2019/20 e la firma di una partnership con lo sponsor tecnico Adidas che inizierà anche per la stagione 2019/20.
Il Player Trading.
Il risultato della gestione “Player trading” è determinato dalla differenza tra plusvalenze e minusvalenze, dagli ammortamenti sui diritti alle prestazioni dei calciatori, comprese eventuali perdite di valore, e dai ricavi per i calciatori in prestito. Il risultato di tale gestione è negativo per £ 74,13 milioni. Invece, nel 2017/18, il risultato è stato positivo per £ 30,6 milioni.
L’ammortamento dei giocatori è pari a £ 89,7 milioni, mentre nel 2017/18 era pari a £ 85,8 milioni.
Nell’esercizio 2018/19, l'ammortamento dei giocatori non è stato compensato dai profitti sulla vendita di giocatori pari a £ 12,2 milioni (nel 2017/18: £ 120 milioni) e dai ricavi derivanti dalle cessioni temporanee, pari a £ 4,6 milioni.  Nel 2018/19, rispetto al 2017/18, i ricavi derivanti dalle cessioni dei giocatori hanno registrato un notevole decremento dovuto alla vendita di calciatori meno importanti come Lucas Pérez (West Ham United), Joel Campbell (Frosinone Calcio) e
Chuba Akpom (PAOK Salonicco), rispetto al 2017/18, in cui furono ceduti Walcott, Giroud, Coquelin, Sanchez e Oxlade-Chamberlain.
Dal 2005/06 al 2018/19, l’Arsenal ha registrato profitti sulla vendita dei calciatori per £ 421 milioni, con una media di£ 30 milioni.
Costo dei dipendenti.
Il costo del personale continua ad essere di gran lunga la più importante voce di costo e ammonta a £ 234,9 milioni (€ 264,88 milioni), con un decremento del 2,14%.
Depurando il dato dai costi straordinari risulta che i costi totali del personale, esclusi i costi eccezionali, sono cresciuti di £ 8,4 milioni da £ 223,3 milioni a £ 231,7 milioni.
I costi straordinari per £ 3,2 milioni (£ 16,8 milioni nel 2017/18) sono relativi, come nell’esercizio precedente, al cambio del “First Team Management”, ossia dell’allenatore e dello staff.
La media del numero dei dipendenti, durante il 2018/19, è stata di 724 (2017/18: 733), di cui: 73 “Playing staff”; 87 “Training staff”; 441 Administrative staff e 123 “Ground staff”.
In aggiunta, sono stati utilizzati come media mensile circa 1.057 “temporary staff”, principalmente nei giorni di “match days” (2017/18: 1.103).
Il Consiglio di Amministrazione è costato £ 1.503.000 (£ 3.434.000 nel 2017/18; £ 3,362,000 nel 2016/17; £ 3,384,000 nel 2015/16). Nel 2017/18 la maggior parte del costo si riferivae al solo Gazidis, che è costato £ 2,658,000 (£ 2,598,000 nel 2016/17; £ 2,648,000 nel 2015/16).
Gli Altri costi operativi, che comprendono tutti i costi diretti e indiretti e le spese generali relative alle operazioni del settore calcio del Club e ai ricavi ammontano a £ 86.818.000 (£ 88 milioni nel 2017/18). Tali costi includono anche oneri straordinari.
L’incidenza del “Fattore Lavoro Sportivo”.
Il Costo del “Fattore Lavoro Sportivo”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti dei calciatori, rapportato al fatturato netto sportivo incide per il 83,2% (84,4% nel 2017/18).
La gestione finanziaria.
I proventi da joint venture ammontano a £ 190,000 (£ 940,000 nel 2017/18).
Gli oneri finanziari netti, aumentano da £ 8,76 milioni a £ 12 milioni.
Nel dettaglio, gli oneri finanziari lordi, pari a £ 11,97 milioni, riguardano: interessi passivi bancari per £ 3 mila; interessi passivi su obbligazioni a tasso variabile e fisso per £ 10.744.000; altri oneri per £ 495 mila; e i costi per finanziamenti a lungo termine per £ 735 mila.
La Variazione del fair value degli strumenti finanziari risulta negativa per £ 693,000 (positiva per £ 3,285,000 nel 2017/18).
I proventi finanziari sono pari a 644 mila sterline (£ 448 mila nel 2017/18).
Il Breakeven Result.
Al momento, l’Arsenal non ha alcun problema a confrontarsi con il criterio del “Breakeven Result” del Fair Play Finanziario e con le sue soglie di tolleranza.
Il risultato prima delle imposte del Gruppo al 31 maggio 2019 è negativo per £ 32.215.000 (€ 36,3 milioni). Invece, nei precedenti due esercizi il risultato prima delle imposte era positivo. Al 31 maggio 2018 è positivo per £ 70.214.000 (€ 80,1 milioni) e al 31 maggio 2017 era positivo per £ 44.607.000.
In chiave Financial Fair Play, per l’Arsenal bisogna considerare il dato aggregato solo della Gestione Sportiva, che mostra comunque risultati entro i limiti richiesti.
Il risultato netto del 2018/19, risulta negativo per £ 27.074.000 (£ 56.554.000 nel 2017/18) ed interrompe una serie continua di sedici risultati positivi consecutivi; per trovare un altro bilancio in perdita bisogna risalire all’ormai lontano 2001/02.
Il risultato del conto economico complessivo è negativo per £ 27.064.000; nel 2017/18 era positivo per £ 54.548.000.
Il Valore.
Secondo la classifica “Brand Finance Football 50 2019” l’Arsenal si colloca al nono posto con 993 milioni di USD di valore di brand (1.083 milioni di USD nella classifica precedente) e un enterprise value di $2.558 milioni di dollari ($2.667 milioni di dollari nel 2017/18).
Nella classifica di “Forbes”, pubblicata nel 2019, l’Arsenal si colloca al settimo posto e vale 2,3 miliardi di dollari USD (2.238 milioni di dollari USD nella classifica precedente).
Nell’ultima classifica di fatturato “Deloitte Football Money League 2020”, l’Arsenal è scesa di due posizioni dal nono all’undicesimo posto con 445,6 milioni di Euro di fatturato sportivo netto, si pensi che nel 2016/17 era al sesto posto.
Conclusioni.
Il dato che emerge dai dati del 2018/19, anche a causa della mancata partecipazione alla UEFA Champions League, è che l’Arsenal stia “segnando il passo”, non a caso non è rientrato tra i primi dieci club europei che fatturano di più.
Inoltre, per quanto riguarda l’esercizio 2018/19, ha inciso negativamente il risultato della gestione del Player Trading; ovviamente, anche la mancata partecipazione alla UEFA Champions League, nonostante la partecipazione alla finale di Europa League, non ha contribuito ad attenuare la perdita.
Gli investimenti effettuati per l’acquisto di calciatori nell’esercizio precedente hanno reso rigido il costo del lavoro. In ogni caso, risultano rispettati i parametri del Fair Play Finanziario.
Anche nel 2019/20, l’Arsenal parteciperà alla UEFA Europa League che comporta meno ricavi rispetto alla UEFA Champions League.
Per quanto riguarda la stagione 2019/20, si prospetta una stagione sportiva poco brillante: l’Arsenal ha perso nei sedicesimi di finale della UEFA Europa League. e in Premier League non brilla.


giovedì 12 marzo 2020

Consolidato Liverpool 18/19: quarto utile consecutivo e fatturato record a £ 533 milioni.




Luca Marotta


La vittoria della UEFA Champions League 2018/19, è una delle cause del fatturato record del 2018/19.

Il bilancio consolidato chiuso al 31 maggio 2019 della società “The Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited” evidenzia un risultato netto complessivo di 33,39 milioni di sterline, pari a circa 37,65 milioni di Euro, ad un cambio, al 31.05.2019, di 1 EUR = 0,8869 GBP. Il Fatturato netto che ammonta a £ 533,0 milioni, pari a circa 600,99 milioni di Euro, costituisce un record storico ed ha superato, per la prima volta, la soglia dei 500 milioni di sterline.

Nella classifica “Football Money League” della Deloitte, relativa alla stagione 2018/19, il Liverpool, è posizionato al 7° posto (7° nel 2017/18), con £ 533 milioni (€ 604,7 milioni).

La stagione sportiva 2018/19 è stata caratterizzata dalla vittoria in finale di UEFA Champions League, vinta con il Tottenham, dal conseguimento del secondo posto in Premier League con 97 punti (4° posto con 75 punti nel 2017/18). Nella “English Football League Cup” il Liverpool è stato eliminato ai sedicesimi dal Chelsea (terzo turno nel 2017/18); mentre nella “FA Cup” ha disputato il terzo turno.

Il Valore.

Secondo la classifica “Brand Finance Football 50 del 2019, il Liverpool FC si colloca al sesto posto con 1.336 milioni di USD di valore di brand (sesto posto con 1.204 milioni di USD nel 2018), con un enterprise value di 3.573 milioni di dollari USD.
Nella classifica di “Forbes” del 2019, il Liverpool FC si colloca all’ottavo posto e vale 2,2 miliardi di USD (ottavo posto con 1,492 miliardi di USD nel 2018).
Secondo la classifica di KPMG “Football Clubs’ Valuation: The European Elite 2019 del mese di maggio2019, il Liverpool FC si colloca al settimo posto con 2,388 miliardi di USD di “Enterprise Value”.

Il Gruppo.

“The Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited” è controllata da “UKSV Holdings Company Limited”, che è l’ultima holding del Gruppo, con sede nel Regno Unito. A sua volta, essa è controllata da “N.E.S.V. I, LLC”, conosciuta anche come Fenway Sports Group, che è una società registrata negli Stati Uniti.
Risultano quindici società controllate, di cui solo 2 operative: Liverpool Women’s FC Limited e LFC International Limited. Esiste una joint-venture con Liverpool City Council nella società Staley Park Limited.

La Continuità Aziendale (Going Concern).

La continuità aziendale è l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo. Per poter esprimere un giudizio sulla circostanza che ci si trovi di fronte ad un’impresa che possa durare nel tempo, occorre conoscere e valutare le attività svolte dalla Società, unitamente ai fattori che possono influenzare il futuro sviluppo; la posizione finanziaria della società e i flussi di cassa, la liquidità ed eventuali linee di credito.
Nonostante un capitale circolante netto negativo per £ 182,9 milioni, che include gli importi dovuti alla Capogruppo, gli amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la società disponga di risorse adeguate per continuare la sua attività operativa nel prossimo futuro. In base a tale ragionevole aspettativa hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio annuale.

La Società ha una linea di credito che è stata rifinanziata in data 11 settembre 2015 e ha scadenza 11 Settembre 2020, per un importo di £ 150,0 milioni disponibile per scopi aziendali generali, tra cui capitale circolante e lettere di credito.
Secondo gli Amministratori, le previsioni e le proiezioni mostrano che la società dovrebbe essere in grado in grado di operare all'interno del livello della linea di credito e di adempiere alle proprie obbligazioni in scadenza nel prossimo futuro.

La Strategia.

Nel Bilancio è scritto che i quattro elementi chiave della strategia aziendale sono:
• Migliorare le prestazioni calcistiche attraverso uno stile di gioco positivo (“positive playng style”) e un investimento strategico per i giocatori;
• Migliorare lo scouting e il processo di reclutamento dei giocatori;
• Migliorare l'esperienza dei fan e l'interazione con il Club; e
• Sfruttare il seguito globale del Club per generare una crescita redditizia dei ricavi.


Lo Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è aumentato dell’11,7% da £ 666,2 milioni a £ 744,5 milioni.


Le immobilizzazioni immateriali aumentano del 34,4% da £ 275,8 milioni a £ 370,7 milioni e rappresentano il 49,8% dell’attivo. Esse comprendono l’avviamento pari a £ 1.483.000 (£ 2.756.000 nel 2017/18; £ 4.029.000 nel 2016/17) e i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per £ 369,2 milioni (£ 273 milioni nel 2017/18). Il valore dell’avviamento è diminuito di £ 1,27 milioni, come l’anno precedente, in conseguenza dell’ammortamento effettuato.
Le immobilizzazioni materiali nette aumentano da £ 176,45 milioni a £ 192,3 milioni e rappresentano il 25,8% dell’attivo.
Al 31 maggio 2019, risultano investimenti sotto la voce immobilizzazioni materiali in corso per £ 19,39 milioni e storni per trasferimenti contabili per £ 202.000. Tale voce ammonta complessivamente a £ 25,31 milioni (£ 6,1 milioni nel 2017/18).
Le immobilizzazioni riguardanti le tribune dello stadio gli impianti e le attrezzature ammontano a £ 158,98 milioni (£ 162.1 milioni nel 2017/18). Per tale voce figurano investimenti per £ 5.902.000 e trasferimenti contabili dalla voce immobilizzazioni materiali in corso per £ 202.000.

Nell'agosto 2019 il sito di formazione Melwood è stato venduto a Torus, senza che ciò abbia comportato alcuna perdita di valore nei risultati finanziari dell'esercizio. I lavori sul nuovo impianto di formazione di Kirkby dovrebbero essere completati nell'estate del 2020.

Il Capitale Circolante Netto Consolidato è negativo per circa £ 182,9 milioni, mentre nel 2017/18 era negativo per circa £ 120,8 milioni e nel 2016/17 era negativo per £ 140,2 milioni. Infatti, le attività correnti pari a £ 181,5 milioni (£ 214 milioni nel 2017/18; £ 123,7 milioni nel 2016/17) sono nettamente inferiori alle passività correnti pari a £ 364,46 milioni (£ 334,8 milioni nel 2017/18; £ 263,8 milioni nel 2016/17).

Il Valore della Rosa.


Il valore contabile netto della rosa calciatori è aumentato da £ 273 milioni a £ 369,2 milioni, a causa di acquisizioni per £ 222,96 milioni, di cessioni che avevano un valore contabile di £ 14,4 milioni e di ammortamenti e svalutazioni per £ 112,26 milioni.
Negli ultimi due esercizi il Liverpool ha investito complessivamente per £ 418,2 milioni

Tra i calciatori acquistati figurano: Alisson (AS Roma); Naby Keita (RB Lipsia); Fabinho (AS Monaco) e Xherdan Shaqiri (Stoke City).
Nel 2017/18 furono acquistati: Vi9rgil Van Dijk (FC Southampton); Mohammed Salah (AS Roma) e Alex Oxlade-Chamberlain.

Tra i calciatori ceduti figurano: Dominic Solanke (AFC Bournemouth); Danny Ward (Leicester City).
Nel 2017/18 tra i calciatori ceduti figuravano: Philippe Coutinhoal Barcellona e Mamadou Sakho al Crystal Palace.

Dopo la chiusura dell’esercizio, l’acquisto e la vendita di vari calciatori ha provocato un saldo finanziario netto positivo di £ 5,5 milioni ed un effetto positivo sul conto economico di £ 14,9 milioni, in relazione all’eccedenza di plusvalenze.

Il Patrimonio netto.

Il Patrimonio Netto Consolidato è positivo per £ 248.2 milioni (€ 279,9 milioni circa). Al 31 maggio 2018, il patrimonio netto era positivo per £ 208,2 milioni. La variazione positiva di £ 40.012.000 è stata causata al risultato netto consolidato complessivo e da un versamento in conto capitale dei proprietari per £ 6.620.000.

Il capitale sociale (Share Capital), interamente versato, pari a £ 174 mila è composto da 34.825 ‘Ordinary share’ del valore nominale di 5 sterline.
Uno degli indicatori principali del Regolamento del Fair Play Finanziario è il Patrimonio Netto non negativo.

La Posizione Finanziaria Netta (Net Debt).


La Posizione Finanziaria Netta è negativa per £ 91,3 milioni e risulta in miglioramento di £ 53,4 milioni. Il livello dell’indebitamento finanziario netto, nel 2016/17 aveva raggiunto il massimo livello degli ultimi anni.
Nel 2018/19, il debito infragruppo, valutato al costo ammortizzato, risulta pari a £ 79,3 milioni ed in calo di £ 20,6 milioni. I debiti infragruppo riguardano il prestito effettuato da UKSV Holdings Company Limited per l’ampliamento dello stadio. Pertanto è un debito “virtuoso” escluso dal calcolo del “relevant debt” ai fini del Fair Play Finanziario.
I debiti bancari diminuiscono da £ 55.1 milioni a £ 49,5 milioni.

L'11 settembre 2015, sono state rifinanziate le linee di credito per £ 150,0 milioni per un periodo di cinque anni, per scopi aziendali generali.

I crediti per le cessioni dei calciatori diminuiscono da £ 111,71 milioni a £ 54,2 milioni.
I debiti per l’acquisto di calciatori aumentano da £ 141,4 milioni a £ 171,9 milioni.
Il debito netto ai fini del Financial Fair Play rientra nel limite auspicato.

Il Rendiconto finanziario.


Le disponibilità liquide sono aumentate di £ 27.211.000, da £ 10.314.000 a £ 37.525.000.
Il flusso di cassa consolidato netto generato dall’attività operativa è risultato positivo per £ 128,94 milioni, di cui un flusso negativo di negativo per £ 1,88 milioni generato dal costo del debito (interessi attivi meno passivi).
Il flusso di cassa netto generato dall’attività di investimento è stato negativo per £ 81,73 milioni, determinato principalmente dal flusso per l’acquisto di calciatori per £ 173,94 milioni.

L’attività di finanziamento ha prodotto flussi negativi per £ 20 milioni.

La Gestione Economica.


Il fatturato è aumentato del 17,1% da £ 455,1 milioni a £ 533 milioni. Tale fatturato costituisce un record storico.
Secondo la classifica “Football Money League” e in base alla riclassificazione operata dalla Deloitte, il Liverpool occupa il 7° posto (7° posto l’anno precedente) con un fatturato di £ 533 (€604,7 milioni, con il cambio medio del 2018/2019 di £1 = 1.1346), di cui £ 83,3 milioni per Match Day, £ 263,8 milioni per Broadcasting e £ 185,9 per ricavi Commerciali.  

Dai dati del bilancio risulta che i ricavi da media sono aumentati da £ 220,1 milioni a £ 260,8 milioni, con una variazione positiva di £ 40,7 milioni e con un’incidenza sul fatturato netto del 48,9%.
L'aumento è principalmente dovuto e al miglior posizionamento nella classifica di Premier League 2018/19 rispetto all’esercizio precedente e al successo nella competizione UEFA Champions League culminata con la vittoria nella finale col Tottenham (finale persa col Real Madrid nel 2017/18).
Il comunicato UEFA, sulla ripartizione dei proventi, attribuisce al Liverpool la cifra di Euro 111.099.000 (Euro 81.283.000 nel 2017/18). Nel 2017/18 il Liverpool ha perso la finale col Real Madrid.
Secondo il comunicato UEFA per la distribuzione dei premi della UEFA Champions League 2018/19, il Liverpool ha guadagnato Euro 111.099.000.

I ricavi da gare aumentano da £ 80,7 milioni a £ 84,2 milioni, con un’incidenza sul fatturato netto del 15,8%. L'aumento dei ricavi da gare è principalmente ai ricavi più elevati della Pre-Season.

I ricavi commerciali aumentano da £ 154,3 milioni a £ 188 milioni, con un’incidenza sul fatturato netto del 35,3%. L'aumento è principalmente legato a maggiori entrate di sponsorizzazione, merchandising e ristorazione.
Gli amministratori hanno scritto, come l’anno precedente, che il continuo successo sul campo è fondamentale per questo sviluppo dei ricavi commerciali.

I costi, escludendo i costi eccezionali e il costo del venduto, ossia i costi contenuti nella voce: “administrative expense”, aumentano da £ 405,3 milioni a £ 484,4 milioni, a causa dell’aumento del costo del personale, degli ammortamenti.

Il costo del personale ammonta a £ 309,9 milioni (£ 263,6 milioni nel 2017/18) ed è aumentato di £ 46,3 milioni, ossia del 17,6%. L’incidenza sul fatturato, senza plusvalenze è del 58,1%. Il Costo del Lavoro Allargato, che considera anche gli ammortamenti della rosa calciatori, incide sul fatturato per il 79,2%.
La spesa per il Consigli di Amministrazione ammonta a £ 2.876.000, L’amministratore più pagato costa £ 1.764.000.
Il costo del venduto risulta pari a £ 48 milioni (£ 42,5 milioni nel 2017/18).

Il Player Trading.


Il risultato economico inerente la cessione dei cartellini dei calciatori, al contrario dell’esercizio precedente, non riesce a coprire i costi annuali dei cartellini.
Il profitto sulla cessione dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori per l'anno conclusosi il 31 maggio 2019 è stato di £ 45,2 milioni (2018: £ 123,9 milioni).

Le cessioni del 2018/19 hanno prodotto minori plusvalenze rispetto all’esercizio precedente.
Nell’esercizio 2017/18 si registrarono delle plusvalenze notevoli con la cessione di Philippe Coutinho al Barcellona e Mamadou Sakho al Crystal Palace.

Da evidenziare l’incremento degli ammortamenti, a causa degli investimenti effettuati, che aumentano da £ 77,1 milioni a £ 111,77 milioni.

La Gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria è negativa per £ 3,9 milioni; mentre nel 2017/18 era negativa per £ 5,99 milioni.
I proventi finanziari diminuiscono da £ 1,58 milioni a £ 1,087,000 e comprendono la voce “Notional interest on deferred receipts for sale players’ registration” per £ 1,047,000.
Gli oneri finanziari diminuiscono da £ 7,57 milioni a £ 5 milioni.

Il Punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte al 31 maggio 2019 è positivo per £ 41,9 milioni; mentre l’esercizio precedente era positivo per £ 125,1 milioni e nel 2015/16 era positivo per £ 39,6 milioni.
Pertanto, il punto di partenza per le valutazioni degli organismi UEFA del Financial Fair Play, che è il risultato prima delle imposte, risulta positivo e rientra abbondantemente nel limite.
Inoltre, dal risultato prima delle imposte aggregato relativo al triennio 2016/17-2018/19, potranno essere esclusi gli altri ammortamenti e le spese per il settore giovanile e femminile. Molto probabilmente verranno esclusi dai costi anche le donazioni caritatevoli effettuate. Sembrerebbe che possano essere esclusi dai costi anche dei costi per progetti destinati, in senso lato, alla comunità locale. Per quanto sopra, il Liverpool non presenta problemi relativi al Break-even rule.

Conclusioni.

La vittoria in finale di Champions League 2018/19 col Tottenham, ma soprattutto il miglior piazzamento nella classifica di Premier League, hanno esercitato effetti positivi sul fatturato e sul risultato economico.
Il miglioramento dell’andamento sportivo, dovuto alla gestione Klopp, l’apporto dei diritti televisivi della Premier League, l’ampliamento dello stadio sono fattori determinanti per l’ottima gestione economica.
L’indebitamento finanziario è diminuito.
Per il 2019/20, a causa dell’eliminazione agli ottavi di Champions League 2019/20, ad opera dell’Atletico Madrid, eventi eccezionali extra-calcio permettendo, si potrebbero misurare meglio l’importanza e il peso degli effetti delle prestazioni in Champions League e quelle in Premier League.


martedì 10 marzo 2020

Bilancio Atletico Madrid 2018/19: fatturato e utile record con lo stadio nuovo.




Luca Marotta


L’esercizio 2018/19 ha visto il conseguimento di un risultato netto positivo per € 13.958,178,43 (€ 4.483,514,87 nel 2017/18) e di un fatturato netto record di 389,56 milioni di Euro (€ 353,8 milioni nel 2017/18), che per la seconda volta consecutiva nella storia del club supera i 300 milioni di Euro.

Il risultato operativo prima degli interessi e delle tasse (EBIT) è positivo ed aumenta di 24,8 milioni di Euro da 36,78 milioni del 2017/18 a 61,56 milioni di Euro.

Da evidenziare la crescita dei ricavi del 10,11% superiore alla crescita dei costi operativi pari all’8%.

Il nuovo stadio “Wanda Metropolitano”, che è stato inaugurato il 16 settembre 2017, ha consolidato gli effetti positivi dell’esercizio precedente. Lo stadio “Wanda Metropolitano” è uno stadio di categoria 4, la massima categoria riconosciuta ed ha ospitato la finale di Champions League 2018/19.

Nella classifica “Football Money League” della Deloitte, relativa alla stagione 2018/19, l’Atletico de Madrid, rimane stabile al 13° posto, dopo il Borussia Dortmund, con € 367.6 milioni (€ 304.4 milioni nel 2017/18; € 272,5 milioni nel 2016/17).

Secondo gli Amministratori la Stagione sportiva 2018/19, può definirsi positiva, perché l’acquisizione del diritto a partecipare alla UEFA Champions League, è un “obiettivo strategico” del club. Infatti, la partecipazione alla UEFA Champions League permette di collocare stabilmente la prima squadra tra le migliori in Europa, inoltre, permette di rafforzare l'espansione del marchio e consente di aumentare il valore di alcune poste dell’attivo, come marchio e diritti economici dei calciatori, e garantisce anche la crescita della base associativa.  Senza dubbio, nel 2018/19 sono stati fatti passi decisivi per il consolidamento della struttura patrimoniale.

Dal punto di vista sportivo, nel 2018/19, l’Atletico di Madrid ha raggiunto gli ottavi di UEFA Champions League, con l’eliminazione ad opera della Juventus. Nella Liga Spagnola si è classificato al secondo posto con 76 punti (2° posto con 79 punti nel 2017/18), acquisendo il diritto a partecipare alla fase a gironi della Champions League 2019/20. Per quanto riguarda la “Copa de Su Majestad el Rey”, l’Atletico è stato eliminato agli ottavi dal Girona FC.

In definitiva, lo stadio nuovo e i buoni risultati sportivi hanno comportato ricavi per vendite e prestazioni di servizi in aumento del 7,32%.

I pilastri della gestione sportiva dell’Atletico Madrid sono tre: rinnovo e ritocco degli ingaggi solo ai calciatori e al personale tecnico, che sono considerati essenziali per mantenere il livello competitivo; cura e integrazione in prima squadra dei giovani chiamati dal settore giovanile e ingaggio di calciatori di livello nazionale e internazionale, con un livello di investimento sostenibile, in grado di mantenere e incrementare il livello competitivo della prima squadra.

Il Valore.

Secondo la classifica “Brand Finance Football 50 del 2019, l’Atletico Madrid si colloca al quattordicesimo posto, come l’esercizio precedente.
Nella classifica di Forbes “The World's Most Valuable Soccer Teams 2019, l’Atletico Madrid si colloca al dodicesimo posto e vale 953 milioni di USD, con un valore brand pari a 84 milioni di USD.
Secondo la classifica di KPMG “Football Clubs’ Valuation: The European Elite 2019 del mese di maggio 2019, l’Atletico Madrid si colloca al nono posto con 1,145 miliardi di USD di “Enterprise Value” (€ 1,004 miliardi).

L’Assetto societario.

La società “Club Atlético de Madrid SAD” è stata costituita il 30 giugno 1992, a seguito della trasformazione del “Club Atlético de Madrid”, ai sensi della “Ley del Deporte”.
Il capitale sociale, in nessun caso, può essere inferiore al 50% di quello stabilito al momento della trasformazione dell'entità in una “Sociedad Anónima Deportiva”, fatte salve le disposizioni di legge sulle società di capitali. Il capitale minimo per il Club Atlético de Madrid, S.A.D. è pari ad € 6.197.588.74.
Al 30 giugno 2019, il capitale sociale risulta pari a € 36.343.705,00 ed è diviso in 4.275.730 azioni del valore nominale di Euro 8,50. Le azioni sono interamente sottoscritte e pagate.

Al 30 giugno 2019, come al 30 giugno 2018, Don Miguel Ángel Gil Marín risulta possedere 1.985.557 azioni pari al 46,44% del capitale sociale. In forma diretta controllava il 2,98% ed in forma indiretta attraverso la società "Holding de Inversiones Atléticas, S.A." deteneva il 43,46%. La società “Quantum Pacific Management Limited” possiede 1.368.087 azioni, che rappresentano il 32% pari al 32% del capitale sociale. Don Enrique Cerezo Torres è proprietario di 650.224 azioni pari al 15,21% del capitale sociale. In forma diretta controlla il 2,6% e in forma indiretta il 12,6% attraverso la società "Video Mercury Films, S.A.".

Al 30 giugno 2019, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato e le società collegate fungono da garanti personalmente e congiuntamente rispetto ai debiti del Club con terzi, e l'importo delle garanzie fornite ammonta a 348 milioni di euro (€ 317 milioni nel 20178).

Nelle Attività finanziarie figurano le seguenti partecipazioni:
- Atlético de Madrid International Holding SL per Euro 3.060.000,00.
Il risultato del periodo di tale società evidenzia una perdita di Euro 111.880,37.

La partecipazione detenuta nel club francese Racing Club de Lens, rappresentativa del 34,6% del capitale sociale, è stata conferita per l’importo di 3 milioni di Euro, nell’aumento di capitale di Atlético de Madrid International Holding SL.

L’Atletico Madrid è socio unico della società Atlético de Madrid International Holding SL costituita il 9 marzo 2017, che ha come oggetto la gestione e l’amministrazione di partecipazioni in società estere e la creazione delle stesse. Il 30 giugno 2017, è stato deliberato l’aumento di capitale con il conferimento del club francese Racing Club de Lens.
I rapporti con le parti correlate evidenziano con Atlético de Madrid International Holding SL saldi a credito finanziari di Euro 5.025.745,60 saldi a credito non commerciali per Euro 866,08; ricavi per interessi per Euro 121.352,05.
I rapporti con altre parti correlate evidenziano saldi per crediti commerciali per Euro 157.666,71.

La continuità aziendale.

Il giudizio di Revisori di “Eutida AH Auditores 1986, SAP”, contiene delle riserve. I revisori hanno rilevato che il 13 Novembre 2015, a seguito della risoluzione del contratto di compravendita immobiliare del 30 giugno 2010, con il quale il Club aveva ceduto dei terreni, con i relativi diritti di sviluppo urbanistico, nella zona urbana 'Mahou-Vicente Calderón"; nel  bilancio 2015/16 tali terreni e i relativi diritti sono stati reincorporati nel bilancio del Club e sono stati valutati per un importo di € 154.940.000, equivalente al fair value della proprietà alla data di incorporazione. Tuttavia tale valore è inferiore al valore contabile precedente al momento della cessione. La posta di bilancio interessata è “Attività non correnti detenute per la vendita”. Gli amministratori hanno evidenziato che il valore contabile precedente corrispondeva a quello di una società controllata, e a sua volta derivava dal valore assegnato al conferimento del ramo d’azienda non monetizzato, determinato per la sua costituzione nel 2003/2004 e che rifletteva un incremento rispetto al valore contabile dei terreni su cui insisteva lo stadio “Vicente Calderón”.

Gli Amministratori nel commentare il capitale circolante netto negativo per 147,71 milioni di Euro, hanno evidenziato che esso è dovuto da un lato a investimenti in calciatori per migliorare le prestazioni sportive ed economiche e partecipare a competizioni europee e dall’altro lato alla natura dell’attività svolta, che prevede risconti passivi per ricavi anticipati, che è una situazione comune ai club di calcio. I risultati sportivi hanno permesso al club di partecipare regolarmente alle competizioni europee, potendo usufruire dei ricavi relativi. L’investimento nella costruzione dello stadio Wanda Metropolitano, che permetterà di ottenere significativi ricavi aggiuntivi.
La diminuzione dell’importo negativo del capitale circolante netto è dovuta all’aumento di capitale sociale e alla ristrutturazione del debito finanziario, allungando le scadenze.

In ogni caso gli azionisti di maggioranza hanno garantito la continuità aziendale.
  
La struttura dello stato patrimoniale.


L’attivo è aumentato dell’1,75%, da € 893,6 milioni a € 980,3 milioni. L’attivo non corrente, nel complesso, incide sul totale dell’attivo per il 69.6%. I diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, che fanno parte dell’attivo non corrente, incidono per il 21,8% e ammontano a € 214 milioni.

Le immobilizzazioni materiali incidono per il 39,1% sul totale dell’attivo, essendo pari a € 383,4 milioni (€ 379,4 milioni nel 2017/18). La voce “Stadio e impianti sportivi” aumenta da € 265.192.752,05 a € 266.113.709,75, il costo storico ammonta a € 275.730.854,78 (€ 309.759.314,48 nel 2017/18). Invece, la voce immobilizzazioni in corso e acconti è diminuita di 5,84 milioni da € 7,75 milioni a € 1,91 milioni. Il valore contabile netto della voce “Instalaciones Tecnicas y otro inmovilizado material” è diminuito di € 0,5 milioni, da € 37,32 milioni a € 36,81 milioni.

Il patrimonio netto finanzia solo il 9,79% dell’attivo e per il restante 90,21% si ricorre al capitale di terzi. Il totale delle passività, sia correnti, che non correnti, risulta aumentato di € 76,17 milioni assestandosi a € 884,32 milioni (€ 808,2 milioni nel 2017/18). Le passività correnti ammontano a € 445,41 milioni (€ 459,99 milioni nel 2017/18), rappresentano il 50,4% delle passività e “finanziano” il 45,44% delle attività. Le passività a lungo termine ammontano a € 438,9 milioni (€ 348,16 milioni nel 2017/18), rappresentano il 49,6% delle passività e “finanziano” il 44.8% delle attività.
Il capitale circolante netto, dato dalla differenza tra attività e passività a breve termine, è negativo per € 147,7 milioni (-€ 187,96 milioni nel 2017/18).

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, come nell’esercizio precedente, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,109, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, così come valorizzato nel bilancio, è di poco sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è in netto miglioramento ed è pari a 0,668 (0,591 nel 2017/18), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 73,18 milioni, ma anche, con l’esclusione dei ratei e risconti passivi, l’indice di solvibilità corrente sarebbe inferiore a 1, poiché il miglioramento sarebbe irrilevante.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento e consente di determinare quante volte il capitale proprio è superiore rispetto al capitale di terzi finanziatori. Quanto più l’azienda è indebitata, tanto più è esposta a rischi e tanto più importante diventa importante la redditività per affrontare la situazione debitoria. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1.
Nel caso dell’Atletico Madrid, l’indice di indebitamento è pari a 0,1085 e segnala il netto prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.

Il ROI (Return on investment).

Il ROI, che misura la redditività del capitale investito, deve essere quanto più possibile alto e indica l’efficienza economica della gestione caratteristica.
Nel caso dell’Atletico Madrid, nel 2018/19, varia dal 4,15% dell’esercizio precedente al 6,57%. Tale indicatore deve essere confrontato con il costo medio del denaro. Nel 2018/19 il tasso medio dei prestiti è stato del 3,76% (4,24% nel 2017/18). In sintesi, l’indebitamento conviene se il ROI è maggiore rispetto ai tassi pagati sui finanziamenti contratti, altrimenti sorgono squilibri.

Il grafico seguente mostra l’evoluzione nel tempo delle componenti dello stato patrimoniale dal 2010 al 2019. Tale grafico conferma il prevalere del capitale di terzi sui mezzi propri.


I debiti bancari aumentano da 195,4 milioni a 223,6 milioni di Euro.
Secondo gli Amministratori, in media, l’Atletico Madrid paga i suoi fornitori a 73,75 giorni. Tale durata è caratteristica del settore.

Il Valore della Rosa.


I diritti alle prestazioni sportive dei giocatori incidono per il 21,8% sul totale dell’attivo e ammontano a € 214,04 milioni (€ 170,79 milioni nel 2017/18). Il valore lordo è di € 346,4 milioni.
La variazione rispetto al 2017/18 è stata positiva per € 43,24 milioni ed è stata determinata da investimenti per € 160,31 milioni, cessioni per un valore residuo di € 32,22 milioni, rivalutazioni per € 81 mila e ammortamenti per € 81,9 milioni.
Tra le attività correnti figura la posta: “attività non correnti detenute per la vendita”, in cui è allocato anche l’importo di Euro 18.002.000 (€ 20.758.000 nel 2017/18), che riguarda il valore contabile netto dei diritti di acquisizione di 1 calciatore, che è stato ceduto tra la data di chiusura dell'esercizio e la data di redazione dei conti annuali.

Al 30 giugno 2019, risultavano 19 calciatori di proprietà al 100% (18 nel 2017/18), con un valore contabile netto di 198,18 milioni; n. 4 calciatori in comproprietà con altri club (4 nel 2017/18), con un valore contabile netto di 15,8 milioni.  


Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 95,99 milioni; mentre, nel 2017/18 era positivo per € 85,44 milioni. La variazione in aumento di € 10,5 milioni è dovuta principalmente al risultato economico dell’esercizio 2018/19 positivo per € € 13.958,178,43 e alla variazione delle altre riserve.

Il Patrimonio Netto, essendo non negativo, è conforme a quanto stabilito dal regolamento sul Fair Play Finanziario. Tuttavia, il Patrimonio Netto copre solo il 9,79% delle attività totali, sintomo di sottocapitalizzazione e carenza di autonomia finanziaria, nel senso che si fa massiccio ricorso al capitale di terzi. Non a caso il capitale circolante netto, come detto sopra, è negativo.

La Posizione Finanziaria Netta.


L’indebitamento finanziario netto ammonta a € 200,02 milioni (€ 172,4 milioni nel 2017/18) e risulta in aumento di € 27,6 milioni.
I debiti finanziari riguardano: i debiti verso enti creditizi per € 223,6 milioni (€ 195,36 milioni nel 2017/18). Le disponibilità liquide ammontano a € 23,6 milioni (€ 22,9 milioni nel 2017/18).
Dei debiti verso enti creditizi € 4 milioni (€ 10 milioni nel 2017/18) riguardano lo sconto di effetti.
La linea di credito utilizzata è stata di € 222.700.000 sull’importo disponibile da cui attingere, che è di € 226.700.000.

A garanzia del debito bancario figurano le seguenti garanzie con i relativi importi: € 30,9 milioni (€ 11,9 milioni nel 2017/18) dai ricavi per diritti televisivi; € 5,9 milioni da cessione diritti di credito; € 7,7 milioni (€ 16 milioni nel 2017/18) da contratti di sponsorizzazioni.

Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori, valutato al costo ammortizzato, è negativo per € 99,1 milioni. I debiti per la compravendita dei calciatori aumentano da € 85 milioni a € 157,22 milioni. I crediti per compravendita calciatori aumentano da € 25,5 milioni a € 58,1 milioni.

Occorre evidenziare che la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 304,2 milioni risulta inferiore al volume dei ricavi ed è conforme a quanto auspicato dalla normativa.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso dell’Atletico Madrid il debito per la costruzione dello stadio è molto importante e la sua considerazione permette di rispettare l’indicatore, perché risulta inferiore a 7 volte alla media dei "relevant earnings" dei due anni precedenti.

L’indebitamento finanziario netto ai fini del Regolamento del Controllo Economico della LNFP risulta pari a € 522,24 milioni (€ 506,09 milioni nel 2017/18) risulta superiore al volume dei ricavi rilevanti che è pari a € 484,07 milioni (€ 403,12 milioni nel 2017/18).
Gli Amministratori hanno scritto che la costruzione dello stadio Wanda Metropolitano è una delle cause principali dell’aumento dell’indebitamento netto negli esercizi precedenti. In ogni caso, sempre secondo gli amministratori, l’'indebitamento netto del Club dovrebbe continuare a diminuire, mantenendo il saldo tra investimenti e disinvestimenti. In effetti, nel mese di luglio 2019 sono stati venduti 3 lotti del “Mahou-Vicente Calderon” per 165 milioni di Euro.

I debiti verso il personale e la Pubblica Amministrazione.

Il debito totale verso il personale ammonta a € 115,1 milioni (€ 125,28 milioni nel 2017/18) ed evidenzia un decremento dell’ 8,2%. Tali debiti riguardano i debiti verso il personale sportivo pari a € 113,1 milioni (€ 124,4 milioni nel 2017/18). Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del personale è molto elevato essendo pari al 47,5% (59,2% nel 2017/18). Il debito verso i calciatori della prima squadra è diminuito da € 113,1 milioni a € 99,75 milioni. Il saldo del debito verso i calciatori della prima squadra alla chiusura di ogni esercizio è significativo, perché la liquidazione di una parte importante delle remunerazioni della stagione sportiva viene effettuata a inizio dell’esercizio successivo.
I debiti verso il personale “finanziano” l’ 11,7% di tutte le attività.

Il bilancio dell’Atletico Madrid, nel corso degli anni, è stato caratterizzato da un enorme indebitamento verso l’Erario, che si è ridotto di anno in anno.
Il bilancio dell’esercizio 2018/19 segna una decremento del 7% del debito fiscale, rispetto all’esercizio precedente.


I debiti verso l’Erario, gli Enti Previdenziali e Pubblici, ammontano complessivamente a € 43,55 milioni (€ 46,83 milioni nel 2017/18), di cui € 38,45 milioni a breve termine (€ 29,26 milioni nel 2017/18); € 5,1 milioni a lungo termine (€ 17,57 milioni nel 2017/18) comprensivi di € 4,47 milioni per imposte differite (€ 4,9 milioni nel 2017/18). L’importo residuo, al 30/06/2019, dei debiti tributari rateizzati è di € 11,1 milioni (€ 26,51 milioni nel 2017/18); di cui € 3,5 milioni (€ 6,6 milioni nel 2017/18) per interessi sui debiti tributari rateizzati. L’importo dell’IVA rateizzata, esclusi gli interessi, è di € 1,05 milioni (€ 4,96 milioni nel 2017/18).
Bisogna evidenziare che nel complesso i debiti verso la Pubblica Amministrazione “finanziano” il 4,44% dell’attivo.

I Ricavi.


Il fatturato netto riclassificato, includendo gli altri ricavi operativi ed escludendo le plusvalenze, per l’anno 2018/19 segna la cifra di € 389,56 milioni, mentre nel 2017/18 era pari a € 353,8 milioni.
In definitiva, si è registrato un incremento di 35,7 milioni, pari al 10,1%, che ha permesso di evidenziare un altro fatturato record, nella storia dell’Atletico Madrid.

Il Grafico sottostante mostra l’evoluzione del fatturato netto dal 2010.


Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del fatturato netto degli ultimi dieci anni è del 13,51%.
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del fatturato netto degli ultimi cinque anni è del 22,13%.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi per l’anno 2018/19 ammontano a € 357,65 milioni (€ 333,25 milioni nel 2017/18). Gli Amministratori hanno incluso tra i ricavi per le vendite anche le seguenti voci: Ingresos por servicios de construción concesión” per € 5.790.144,94 (“Deloitte Football Money League” non considera tali proventi come componenti del fatturato netto).
Gli altri ricavi della gestione operativa ammontano a € 31,9 milioni (€ 20,53 milioni nel 2017/18).

Secondo “Deloitte Football Money League 2020 il fatturato 2018/19 dell’Atletico Madrid è pari a 367.6 milioni, riclassificato nel seguente modo: ‘Matchday’ per € 58,6 milioni; ‘Broadcasting’ per € 209,4 milioni; ‘Commercial’ per € 99,6 milioni.

I ricavi legati alle competizioni dell’attività sportiva ammontano a € 106.990.692,47 (€ 68.568.232,67 nel 2017/18) ed incidono per il per il 29,9% sui ricavi delle vendite (esclusi gli altri ricavi della gestione operativa). Tra i “ricavi sportivi” sono inclusi: i ricavi da gare di campionato per € 9.984.429,23 (€ 9.698.541,19 nel 2017/18); i ricavi da gare di Coppa Nazionale per € 278.388,48 (€ 700.018,09, nel 2017/18); i ricavi da competizioni internazionali ammontano a € 88,72 milioni (€ 53,08 milioni, nel 2017/18), i ricavi per la UEFA Supercup ammontano a Euro 4.500.000; i ricavi per amichevoli per € 3,36 milioni (€ 4,96 milioni nel 2017/18). Gli altri ricavi risultano pari a € 146 mila (€ 131mila nel 2017/18).
Nel 2018/19, il tasso di occupazione si è assestato intorno all'83% nella Liga, all’88% in UEFA Champions League e al 57% in Copa del Rey, con una presenza di 1.400.000 spettatori.
Il comunicato UEFA, relativo alla distribuzione dei proventi da Champions League 2018/19, evidenzia l’importo di Euro 85.650.000 destinato all’Atletico Madrid. Nel 2017/18 il comunicato per la sola Champions League evidenziava la cifra di € 31.730.000. Il comunicato UEFA, relativo alla distribuzione dei proventi da Europa League 2017-18, evidenziava l’importo di Euro 16.627.422 destinato all’Atletico Madrid.
I ricavi da abbonamenti e soci segnano un aumento del 9,19%, da € 41.312.239,65 a € 45.108.491,38. Tali ricavi incidono per il 12,6% sui ricavi delle vendite. L’Atletico Madrid ha potuto contare sul record storico del numero dei soci pari a 128.249 (122.190 nel 2017/18), tra abbonati pari a 57.813 (56.407 nel 2017/18) e non abbonati pari a 70.436 (65.783 nel 2017/18). Le prospettive per il 2019/20 sono di oltre 130 mila soci.
I ricavi per cessione diritti audiovisivi nazionali ammontano a € 119.385.608,28 (€ 110.159.543,42 nel 2017/18). Tali ricavi incidono per il 33,4% sui ricavi delle vendite (esclusi gli altri ricavi della gestione operativa).
I ricavi commerciali e pubblicitari incidono per il 22,5% sui ricavi delle vendite e ammontano a € 80,37 milioni (€ 72,12 milioni nel 2017/18), con un incremento dell’11,4% rispetto al 2017/18. I ricavi per la cessione dei diritti di naming-rights fanno riferimento ad un accordo con Wanda Group stipulato nel 2016-17 e valido per 5 stagioni dal 2017/2018 al 2021/2022, per l’importo complessivo di 50 milioni, ossia 10 milioni a stagione sportiva.
I risultati dell’Area Commerciale nel 2018/19 sono stati notevoli: sono stati stipulati 3 nuovi accordi regionali fuori dalla Spagna, come Nibank (Centroamerica e Caribe), Hero (America Latina) e D3/D9.com (Asia). Inoltre è stato rafforzato l’accordo con Telefonica.
L'Area Retail e Merchandising ha realizzato un fatturato netto al di sopra dei 10 milioni di Euro; il negozio Wanda Metropolitanoha registrato un +15.2%. Si è consolidato il business digitale a livello globale con un 60% del fatturato al di fuori della Spagna e si è verificata la crescita dell'Area Licensing con un incremento del 37,1%.

Gli altri ricavi operativi comprendono anche i contributi e le donazioni ricevute.

Il Player trading.


Il risultato del Player trading è positivo per € 4,53 milioni e riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori.
Il saldo tra plusvalenze e minusvalenze è positivo per € 90,38 milioni, in aumento di 68,5 milioni rispetto ai 15,4 milioni di Euro del 2017/18.
L’ammortamento della rosa calciatori aumenta da € 51,5 milioni a € 81,9 milioni.

Il costo del personale.

Il costo del personale aumenta da € 211,8 milioni a € 242,1 milioni con un incremento del 14,27% rispetto al 2017/18. Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto riclassificato, senza plusvalenze, è del 62,1% (59,9% nel 2017/18). Tale dato è conforme a quanto auspicato dal Fair Play Finanziario.
Il costo del personale tesserato ammonta a 205,86 milioni di Euro.

IL COSTO DEL LAVORO ALLARGATO
Il costo del fattore lavoro allargato dato dalla somma del costo del personale e dal costo degli ammortamenti è pari a € 324,0 milioni e incide sui ricavi al netto delle plusvalenze per il 83,2%.

Secondo il criterio esposto in bilancio, che considera anche altre voci (es. ammortamenti, diritti di immagine ecc.), il costo del fattore lavoro della rosa sportiva ammonta a € 293,12 milioni (€ 237,88 milioni nel 2017/18; € 210,63 milioni nel 2016/17; € 164,4 milioni nel 2015/16; € 127,4 milioni nel 2014/15 ed € 122,8 milioni nel 2013/14).

Il numero medio dei dipendenti è stato di 858 (913 nel 2017/18), di cui di cui 82 giocatori professionisti, di cui 22 donne, e 87 non professionisti, 7 dirigenti e 341 impiegati amministrativi e altri dipendenti. Alla fine dell’esercizio risultavano 826 dipendenti (747 al 30.06.2018).

La remunerazione dell'Amministratore Delegato nell'esercizio 2018/2019 è stata pari a € 3.214.000 (€ 1.950.000 nell'esercizio precedente).

Il Costo degli Agenti.

Il costo degli agenti allocato tra i costi per servizi esterni ammonta a € 5.248.000.
Nel 2017/18 era pari a € 4.135.000; nel 2016/17 era pari a € 4.520.000; nel 2015/16 era pari a € 4.445.000 e nel 2014/15 era pari a € 4.636.000.

Altri costi.

I costi per l’approvvigionamento di forniture e servizi ammontano a € 25,44 milioni (€ 43,25 milioni nel 2017/18). Tali costi riguardano lavori eseguiti per altre imprese per € 17.300.611,57 (€ 31.873.731,62 nel 2017/18); il materiale sportivo per € 1.992.104,6 (€ 2.175.600,64 nel 2017/18), gli altri consumi e costi esterni per circa € 6,54 milioni (€ 8,86 milioni nel 2017/18). Per quanto riguarda, il costo del lavoro di imprese esterne l’importo relativo a “Urbanización y parking por cuenta Ayuntamento”, ossia per le opere di urbanizzazione e parcheggio per conto del Municipio, diminuisce da € 16.295.174,92 sel 2017/18 a € 384.201,63.

I costi di gestione pari a € 61,7 milioni (€ 54 milioni nel 2017/18), comprendono i costi per servizi esterni pari a € 32 milioni (€ 27,86 milioni nel 2017/18).

La Gestione Straordinaria.

La Gestione straordinaria è positiva per 3milioni di Euro (€ 45,7 milioni nel 20178).

Nel 2017/18, precisamente il 20 marzo 2018, WANDA MADRID INVESTMENT, SL elargì un contributo volontario non rimborsabile di 47 milioni di Euro, indicando come scopo quello di continuare a sostenere il “Proyecto de Academia” e il continuo sviluppo del “Wanda Future Star Program”, che fornisce pieno supporto allo sviluppo del “Proyecto de Academia” del Club, incluso il suo sviluppo in diverse aree della Spagna, in particolare nella Comunità di Madrid, ad Alcalá de Henares, Alcorcón e nei dintorni del Stadio “Wanda Metropolitano”.

La Gestione Finanziaria.

Come nell’esercizio precedente, il risultato della gestione finanziaria è negativo per 27,9 milioni d Euro. Pesano molto gli oneri finanziari per debiti verso terzi pari a circa € 25,7 milioni (€ 27,3 milioni nel 2017/18; € 25,83 milioni nel 2016/17; € 23,28 milioni 2015/16; € 20,6 milioni nel 2014/15). Si pensi che nel 2010/11 erano pari a € 40.610.848,49. Nel 2017/18 il risultato della gestione finanziaria era negativo per 25,12 milioni d Euro.

Il requisito del pareggio di bilancio.

Il risultato prima delle imposte è positivo per € 33,61 milioni. Nel 2017/18 era positivo per € 11,64 milioni e nel 2015/16 era sempre positivo per € 4,67 milioni.
La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli ultimi tre esercizi evidenzia un dato positivo di € 49,94 milioni.

Il Fair Play Finanziario Spagnolo.

In base a quanto stabilito dal Regolamento di Controllo Economico della LFP l’Atletico Madrid presenta un debito finanziario netto di 522,24 milioni di Euro (€ 506,09 milioni nel 2017/18) e ricavi rilevanti per 484,07 milioni di Euro (€ 403,12 milioni nel 2017/18). Il Regolamento richiede che il rapporto tra il totale del Debito Netto e i Ricavi rilevanti non deve essere superiore a 1, comunque l’indice è in netto miglioramento.
Gli Amministratori, oltre a ribadire che la costruzione dello stadio è stata la causa principale dell’aumento del debito, hanno scritto che, nel futuro, la realizzazione dei progetti urbanistici eserciterà effetti positivi sull’indebitamento finanziario netto, come la vendita di cui si è detto in precedenza.

Conclusioni.

Nel 2018/19 si sono consolidati gli effetti positivi del nuovo stadio.

Dal punto di vista gestionale, per l’Atletico Madrid è un “obiettivo strategico” la partecipazione alla fase a gironi della UEFA Champions League, che è stato realizzato.
Per il bilancio 2019/20, è previsto un utile di 29.132,09 Euro, con un volume di affari a 364,5 milioni, con l’aumento dei ricavi TV a 129 milioni di Euro e 102,6 milioni di ricavi sportivi. Nel 2018/19 è previsto anche un aumento a 85,4 milioni di Euro dei ricavi commerciali.