Luca Marotta
Con un comunicato apparso il 28 giugno 2016 sul sito di FC
Internazionale Milano SpA, è stato annunciato che l'Assemblea dei Soci di F.C.
Internazionale Milano S.p.A., presieduta da Erick Thohir, ha approvato
l'emissione di 3.263.021.485 nuove azioni ordinarie a favore di Suning Holdings
Group. Inoltre, nel comunicato è scritto che in base ad un accordo di
investimento, attraverso l'acquisto di azioni ordinarie, Suning Holdings Group
acquisirà una partecipazione di maggioranza di F.C. Internazionale Milano
S.p.A. (68,55%). A seguito di
ciò, International Sports Capital (Erick Thohir) diviene azionista di minoranza
del Club (31.05%), mentre Internazionale Holding (Massimo Moratti), cessa di
essere azionista. Invece, gli storici piccoli azionisti conservano una
minoranza dello 0,40%.
Di fatto,
l’Assemblea Straordinaria di F.C. Internazionale Milano SpA del 28 giugno 2016, ha sancito
l’ingresso del nuovo socio cinese “Suning Holdings Group Co.”, tramite la
società “Great Horizon S. à r.l.”
mediante la sottoscrizione di un aumento
di capitale, che ha comportato l’emissione di n. 3.263.021.485 nuove azioni
ordinarie, che hanno determinato un aumento nominale del capitale sociale di
Euro 4.195.313,34 e un sovrapprezzo di Euro 137.804.686,66, per un totale aumento di capitale Euro
142.000.000.
L’Assemblea Straordinaria è stata preceduta da determinati
atti propedeutici come l’accordo di investimento e la Relazione del Consiglio di Amministrazione richiesta dall’articolo
2441 del Codice Civile.
In data 13 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione di
F.C. Internazionale Milano SpA ha redatto la Relazione prevista dal comma 6 dell’articolo
2441 del Codice Civile. Tale articolo stabilisce che le proposte di aumento di
capitale sociale con esclusione o limitazione del diritto di opzione, come nel
caso dell’ultimo aumento di capitale di F.C. Internazionale Milano SpA devono
essere illustrate dagli Amministratori con apposita relazione, da cui devono
risultare le ragioni dell'esclusione o della limitazione del diritto di opzione,
e in ogni caso i criteri adottati per
la determinazione del prezzo di emissione.
In effetti, nella Relazione è dedicato ampio spazio ai criteri
adottati per la valutazione della società. Innanzitutto, è evidenziata la
peculiarità delle società di calcio professionistico, rispetto ad altre
aziende, ai fini della determinazione del prezzo di emissione delle azioni.
Inoltre, è fatto riferimento ad alcune
ricerche condotte sulle operazioni sul capitale e sulle offerte
azionarie al pubblico finalizzate all'ammissione a quotazione in borsa (IPO)
che hanno riguardato le società di calcio professionistico europee, che
dimostrano tre aspetti rilevanti:
1. la maggior parte delle società di calcio professionistico
esaminate evidenziano livelli di redditività molto bassi e, in numerosi casi, livelli
di redditività negativi;
2. i prezzi negoziati fanno emergere del surplus rispetto ai
relativi valori contabili del patrimonio delle società;
3. la grandezza economica che mostra la maggiore
correlazione statistica con i prezzi negoziati è costituita dal “turnover”
(fatturato).
Il surplus di cui al punto 2 è riconducibile ai valori di
avviamento riconosciuti dagli acquirenti. Infatti, il mercato riconosce dei
valori economici significativamente maggiori rispetto ai valori contabili, indipendentemente
dai plusvalori imputabili a singole categorie di cespiti e pur in presenza di
gravi carenze dei flussi reddituali prodotti dalle società o di negatività
degli stessi.
Nella relazione si fa la distinzione tra criteri valutativi del tipo
"razionale" e criteri
valutativi "parametrici". Gli Amministratori dell’Inter hanno
ritenuto che i criteri valutativi del tipo "razionale", basati sui
flussi reddituali o finanziari, non fossero idonei allo scopo. Inoltre, è
frequente il caso di valori negoziati che mostrano dei surplus anche in
presenza di dati di bilancio negativi, e nella ricerca dei parametri valutativi
più congrui e significativi da assumere nell'applicazione dei criteri razionali
(determinazione dei flussi di utilità economiche previsionali, siano reddituali
che finanziari, determinazione del tempo di stima, determinazione dei tassi di
capitalizzazione o di attualizzazione, ecc.) è molto probabile ricadere nella
soggettività valutativa.
Gli stessi Amministratori basandosi sul fatto che sono
reperibili sul mercato informazioni e dati relativi alla compravendita di
società di calcio professionistico, hanno ritenuto di orientarsi verso
l'applicazione di criteri valutativi "parametrici", fondati su
moltiplicatori ricavati dalle transazioni avvenute sul mercato dei capitali in
relazione a società comparabili.
Essi hanno messo a punto un procedimento in grado di proiettare
le indicazioni valutative contenute nei dati di mercato relativi alla
compravendita di società di calcio sulla fattispecie del caso Inter.
Hanno riscontrato una correlazione molto forte esistente tra
i livelli di “turnover” (fatturato) delle società di calcio professionistico ed
i relativi valori economici impliciti nei prezzi negoziati; pertanto, il dato
di turnover è stato assunto come principale "driver di valore".
In particolare, gli Amministratori dell’Inter si sono basati
sull’analisi dei dati riguardanti investimenti significativi in sette club
calcistici d'Europa di prima fascia.
I criteri seguiti per ciascuna operazione di transazione osservata
sono stati i seguenti:
1. determinazione
del valore "equity side": il prezzo negoziato è stato rapportato
alle quote di capitale oggetto della compravendita, in tal modo si è ricavato il
corrispondente valore dell'intero capitale netto di ciascuna società;
2. determinazione
del valore "asset side”: il valore equity è stato sommato
all'ammontare dei debiti complessivi facenti capo a ciascuna società, al netto
delle disponibilità liquide. Secondo gli Amministratori dell’Inter in tal modo
si ottiene il valore "asset side", che è generalmente denominato "enterprise value". I
valori ottenuti tengono conto sia del valore del capitale netto, che della
struttura di indebitamento di ciascuna società;
3. determinazione
dei "moltiplicatori”: gli “enterprise value” sono stati rapportati
ai corrispondenti dati di “turnover” (fatturato) delle singole società considerate,
ottenendo dei parametri denominati "moltiplicatori". Nella Relazione
è scritto che i "moltiplicatori" esprimono la relazione esistente, in
ciascuna transazione esaminata, tra valori economici incorporati nelle singole transazioni
e valori di “turnover” (fatturato).
Considerando i parametri valutativi ritenuti più
significativi ai fini delle valutazioni e applicandoli ai livelli di turnover
della Società, si è ottenuto prima l' “enterprise value” e successivamente, sottraendo
i debiti della Società, i correlati valori del capitale economico netto (equity
side).
Il parametro di sintesi ritenuto più significativo è stato
individuato nel valore medio tra tutti i moltiplicatori ricavati. Il moltiplicatore sintetico
"Enterprise value / Fatturato" ottenuto è risultato pari a 4.0.
Utilizzando il moltiplicatore "Enterprise value / Fatturato" è stato possibile
giungere a determinare valori ritenuti significativi per apprezzare il “fair
value” del capitale netto della Società.
Pertanto, gli Amministratori dell’Inter, hanno quantificato
il valore del turnover e quello dei debiti della Società da utilizzare per la
valutaziona.
Il Parametro del
Turnover dell’Inter.
Per quanto riguarda il parametro del turnover, nella
Relazione è scritto che il dato da utilizzare deve esprimere il valore atteso
futuro di tale grandezza, prima dell'effettuazione dell'operazione di aumento
del capitale. Pertanto, è stato considerato il valore ricavato dal bilancio
consolidato dell’Inter per l'anno 2014-2015. Il dato utilizzato è stato
depurato del valore delle plusvalenze da cessione di diritti alle prestazioni
sportive dei calciatori, non ripetibili in futuro con ragionevole grado di
probabilità.
In base al dato della classifica Deloitte il fatturato netto
dell’Inter per il 2014/2015 era di circa 164,8 milioni di Euro.
I Debiti
dell’Inter.
Per quanto riguarda l'ammontare dei debiti, è stato
considerato il dato contenuto nelle proiezioni del bilancio consolidato della
Società al 30 giugno 2016, che ammonta a circa Euro 355 milioni.
Applicando il moltiplicatore determinato dalla ricerca
effettuata, che è pari a 4.0, al dato di turnover della società milanese, si
ottiene il valore espressivo dell' “enterprise
value” dell’Inter, che è risultato pari a circa 684 milioni (evidentemente
il fatturato considerato è leggermente superiore a quello di Football Money
League della Deloitte). Sottraendo a tale dato l'importo dei debiti netti si
ottiene il valore dell' “equity value”,
che è risultato pari a circa Euro 328
milioni.
L'aumento di capitale proposto ai soci, pari ad Euro 142
milioni (incluso sovrapprezzo), che ha assegnato al sottoscrittore una quota
del 21,86% del capitale sociale post-aumento, implica che l'equity value dell’Inter
post-investimento è di Euro 650 milioni, mentre l'equity value pre-investimento
era di Euro 508 milioni.
Quindi, sia l'equity value dell’Inter post-investimento che
quello pre-investimento, è nettamente superiore all’ equity value ricavabile
dall'applicazione del criterio valutativo descritto nella Relazione dagli
Amministratori.
In conclusione, gli Amministratori hanno proposto
all'assemblea dei soci di deliberare l'operazione di aumento di capitale senza
diritto di opzione nei termini seguenti:
- aumento nominale del capitale sociale Euro 4.195.313,34;
- sovrapprezzo Euro 137.804.686,66.
Per un importo complessivo di Euro 142.000.000.
Conclusioni.
Molto probabilmente il passaggio logico successivo sarà la
vendita dell’intero pacchetto azionario di Internazionale Holding al Gruppo
Suning e di un pacchetto di azioni di International Sports Capital (Erick
Thohir), pari al 23.65% del nuovo capitale sociale.
In base all’ “equity value” determinato, l’intero pacchetto
azionario di Internazionale Holding avrebbe un valore di circa 149,8 milioni di
Euro.
In base all’ “equity value” determinato, il pacchetto
azionario di International Sports Capital, che dovrebbe essere ceduto al Gruppo
Suning, avrebbe un valore di circa 153,7 milioni di Euro.
In conclusione, il Gruppo Suning avrebbe investito 142
milioni di Euro per l’ingresso in società e in linea teorica 303,5 milioni di
Euro per l’acquisizione di pacchetti azionari, ovviamente se per tali pacchetti
fosse stato determinato come valore di riferimento un “equity value” di 650
milioni di Euro. Da ultimo occorre considerare che occorrerà coprire anche la
perdita di esercizio 2015/16.
Diverse fonti di stampa riferiscono che l'esborso complessivo per il 68,55% dell'Inter sia stato di 270 milioni di Euro.
Diverse fonti di stampa riferiscono che l'esborso complessivo per il 68,55% dell'Inter sia stato di 270 milioni di Euro.
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