Luca Marotta
La società “Chelsea FC plc”, ha chiuso il bilancio
consolidato al 30 giugno 2018, con un risultato netto positivo per £ 62
milioni, pari a circa € 70 milioni (cambio al 30.06.2018: £ 1 = € 1, 1286).
Il risultato del conto economico complessivo risulta
positivo per 68.9 milioni (€ 77,76 milioni)
Il risultato prima delle imposte è positivo per £ 67,5
milioni. Nel 2016/17, il risultato prima delle imposte è stato di £ 15,6
milioni, contro una perdita di £ 70,6 milioni nell’esercizio precedente.
Nel 2017/18, il Chelsea ha visto aumentare il fatturato da £
361,3 milioni a £ 443,45 milioni (€ 500,5 milioni), che rappresenta una cifra record.
Questo aumento può essere attribuito ad un aumento dei “Ricavi Media” per £
41,7 milioni, a causa della partecipazione alla UEFA Champions League, così
come ad un aumento dei ricavi commerciali per £ 32 milioni.
Le spese operative ordinarie sono aumentate di £ 69,8
milioni a causa soprattutto dell’aumento dell'ammortamento dei giocatori di 35,2
milioni di sterline e del personale per € £ 24,2 milioni.
L’aumento dei ricavi, per la partecipazione all’UEFA
Champions League, e l’incremento dei profitti sulle cessioni dei giocatori di £
43,8 milioni, sono state le ragioni principali per questi ottimi risultati
economici.
“Chelsea FC plc” è una società “sub-holding” del gruppo cui
fa capo il “Chelsea Football Club”. Il gruppo ha come holding “Fordstam
Limited” e come controllore di ultima istanza Roman Abramovich.
Dal punto di vista sportivo, la stagione 2017/18, il Chelsea
ha conseguito il quinto posto con 70 punti, acquisendo il diritto di
partecipare alla UEFA Europa League 2018/19; mentre, nella stagione precedente
ha vinto la Premier League, acquisendo il diritto di partecipare alla UEFA
Champions League 2017/18. In UEFA Champions League 2017/18 il Chelsea è stato
eliminato negli ottavi di finale dal Barcellona.
Il Chelsea ha vinto la finale di FA Cup battendo il Manchester
United (2016/17: finale persa) e nella Coppa di Lega ha disputato la semifinale
perdendo con l’Arsenal (2016/17: quarto turno).
La continuità
aziendale.
Gli Amministratori hanno scritto, come nel bilancio
precedente, che “Chelsea FC plc” fa affidamento sul continuo supporto
finanziario della capogruppo “Fordstam Limited”. La società ha ricevuto
conferma dalla capogruppo, che verranno forniti fondi sufficienti per
finanziare l'attività per il prossimo futuro. Pertanto, gli Amministratori,
nella preparazione del bilancio, hanno adottato il principio della continuità
aziendale.
A sua volta, la capogruppo “Fordstam Limited”, è supportata
dal proprietario finale Roman Abramovich.
I Revisori di KPMG LLP, tenuti a segnalare se abbiamo
concluso che l'uso del presupposto della continuità aziendale fosse stato inappropriato
o che esiste un'incertezza che avrebbe potuto suscitare dubbi significativi
sull'uso di tale presupposto per un periodo di almeno dodici mesi a partire dalla
data di approvazione del bilancio, non hanno avuto nulla da segnalare su questi
aspetti.
La struttura
dell’attivo patrimoniale.
Il totale dell’attivo ammonta a £ 755,3 milioni £ 664,4
milioni nel 2016/17) e risulta in aumento del 37,1%.
Al 30 giugno 2018, le attività non correnti rappresentano il
73,6% del totale dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 555,8 milioni. Si
è verificato un decremento del 3,1%.
Le immobilizzazioni immateriali nette, rappresentano il 49,7%
dell’attivo e risultano aumentate del 59,1%, da £ 236,1 milioni a £ 375,65
milioni. Le immobilizzazioni immateriali includono la parte non ammortizzata
del costo delle registrazioni dei giocatori (£ 369,12 milioni) e del software
generato internamente (£ 6,53 milioni).
Le immobilizzazioni materiali, rappresentano il 23,4%
dell’attivo e ammontano a £ 176,8 milioni; nel 2016/17 erano pari a £ 179,9
milioni. Gli oneri finanziari capitalizzati, inclusi nel valore delle
immobilizzazioni materiali, ammontano a £ 2.003.000, come nel precedente
esercizio. L’importo investito nel 2017/18 è stato di £ 6,6 milioni e, come
l’esercizio precedente, la maggior parte degli investimenti effettuati,
riguardano il miglioramento delle strutture dello Stamford Bridge e del campo
di allenamento a Cobham.
Le attività correnti rappresentano il 26,4% dell’attivo e
ammontano complessivamente a £ 199,6 milioni, con un decremento del 18,6%
rispetto all’esercizio precedente.
Le disponibilità liquide diminuiscono da £ 32,9 milioni a £
31,7 milioni.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Un club è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in
questione, l’indice di solvibilità
totale è pari a 2,08 (1,85 nel 2016/17), ciò vuol dire che il club possiede
dei beni il cui valore, in base ai criteri di valutazione adottati, è
abbondantemente in grado di pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente sia
in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a
0,63 (0,75 nel 2016/17), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in
grado di pagare i debiti a breve. Bisogna
considerare anche che il passivo corrente comprende £ 42,4 (£ 43,3 milioni nel
2016/17) milioni di ricavi anticipati relativi agli abbonamenti 2018/19.
Il Valore della Rosa.
Al 30 giugno 2018, il valore contabile netto della rosa
calciatori ammonta a 369,1 milioni di
sterline (€ 416,6 milioni) e
risulta in aumento di £ 138,99 milioni. La variazione è stata causata da
investimenti per £ 290,3 milioni, cessioni per un valore netto contabile
residuo di £ 27,65 milioni, ammortamenti per £ 123,69 milioni. Gli investimenti 2017/18 risultano superiori di
£ 184,3 milioni rispetto all’esercizio precedente in cui il Chelsea vinse la
Premier League.
Il valore contabile netto della Rosa è comunque inferiore al
valore del Patrimonio Netto.
In base ad una valutazione effettuata, la rosa del Chelsea
al 30 giugno 2018 avrebbe un valore di mercato pari a £ 843,6 milioni (£ 445,2
milioni al 30giugno 2017; £ 398,8 milioni al 30.06.2016 e £ 349,7 milioni al
30.06.2015). Tale valutazione evidenzia l’esistenza di plusvalenze latenti.
Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati 3 calciatori e sono stati ceduti 3 calciatori.
Il probabile costo netto di queste transazioni, inclusi
tutti i prelievi applicabili, è di £ 125,5 milioni.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per £ 392,6 milioni (€ 443,1
milioni) e risulta in aumento rispetto al dato dell’esercizio precedente, che
era positivo per £ 305,2 milioni. La variazione positiva di £ 87,4 milioni è
dovuta essenzialmente al risultato del conto economico complessivo positivo per
£ 68,9 milioni; all’aumento di capitale sociale che ha apportato risorse per £
18,5 milioni.
Al 30 giugno 2018, il capitale sociale, interamente versato,
è composto da 201.185.000 “ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna.
Al 30 giugno 2017, il capitale sociale, interamente versato, era composto da 200.260.000
“ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna.
Il Patrimonio Netto finanzia il 52% dell’attivo.
L’indebitamento.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2018, mostra una posizione
finanziaria netta positiva in quanto le disponibilità liquide pari a £ 31.769.000
(€ 35,75 milioni) e i crediti verso la controllante pari £ 2,84 milioni,
superano i debiti relativi agli strumenti finanziari derivati pari a £ 11,124,000
(£ 17,994,000 nel 2016/17). Non esistono altri debiti finanziari.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già
nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti
finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti
verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione
nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts
payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri
debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per
imposte differite (“deferred tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non
correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere
superiore al fatturato netto
Il Chelsea non evidenzia debiti tributari e previdenziali
non correnti; pertanto, nel 2017/18, il club londinese non ha problemi per
quanto riguarda il “net debt” ai fini del Fair Play Finanziario.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel
caso in questione, al 30.06.2018, non emergono debiti finanziari per lo stadio
e/o infrastrutture sportive.
Le passività con durata inferiore all’esercizio successivo
ammontano a £ 317,3 milioni (€ 372,5 milioni), mentre nel 2016/17 erano pari a £
327,5 milioni.
I ratei e risconti passivi, iscritti nel passivo corrente,
ammontano a £ 157.607.000 (£ 185.380.000 nel 2016/17). Questi debiti
comprendono i ricavi anticipati per abbonamenti relativi alla stagione 2018/19
per l’importo di £ 42,4 milioni (£ 43,3 milioni nel 2016/17) e altri ricavi
anticipati per £ 115,2 milioni (£ 142,1 milioni nel 2016/17).
I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 169,4
milioni (£ 133,3 milioni nel 2016/17), di cui £ 136,2 milioni, hanno scadenza
entro l’esercizio successivo. I debiti a lungo termine, pari a £ 33,2 milioni, riguardano
principalmente debiti commerciali da player trading.
I debiti tributari e previdenziali correnti ammontano a £ 16,1
milioni, mentre nel 2016/17 erano pari a £ 18,6 milioni.
La voce Altri debiti aumenta da £ 3,066,000 a £ 3,324,000.
Il Gruppo Chelsea FC plc vanta un credito nei confronti di
“Chelsea Pitch Owners plc” per £ 8.258.983 (£ 8.278.491 nel 2016/17), derivante
da un prestito concesso il 17 dicembre 1997 di £ 11.151.000.
Il prestito è rimborsabile entro il 14 dicembre 2022.
Tuttavia, “Chelsea Pitch Owners plc” ha la possibilità di estendere il periodo
di prestito per ulteriori 10 anni e può continuare a esercitare questa opzione
a condizione che il prestito sia rimborsato entro 199 anni dalla data di
anticipo iniziale. Il prestito non è garantito ed è privo di interessi.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è
pari a 1,08 (0,85 nel 2016/17).
Infatti, l’equity ratio è molto alto ed è pari a 52%. Il
ricorso al capitale di terzi è di poco inferiore all’apporto di mezzi propri.
Il Rendiconto
Finanziario.
La variazione delle disponibilità liquide risulta negativa
per £ 1.307.000. Tale variazione dipende dal flusso positivo generato dalla
gestione operativa per £ 67,6 milioni; dal flusso negativo dell’attività di
investimento per £ 106,5 milioni e dal flusso positivo determinato
dall’attività di finanziamento per £ 37,6 milioni.
L’acquisto di immobilizzazioni immateriali ha determinato un
deflusso di cassa per £ 191,7 milioni, invece la relativa cessione ha
determinato un flusso positivo di cassa per £ 91,8 milioni circa.
L’investimento in immobilizzazioni materiali ha comportato un deflusso di cassa
per £ 6,6 milioni.
Dal punto di vista finanziario l’accensione di prestiti ha
determinato un flusso positivo di cassa per £ 126,3 milioni e il rimborso dei
prestiti ha determinato un deflusso di cassa per £ 88,7 milioni.
Il Fatturato.
Il fatturato consolidato netto, per l’esercizio chiuso al 30
giugno 2018, risulta pari a £ 443,4 milioni. Il
fatturato netto del 2016/17 era pari a £ 361,3 milioni. L’aumento del
fatturato, rispetto all’esercizio precedente, è stato di £ 82,1 milioni, ossia
del 22,7%, soprattutto a causa della partecipazione alle competizioni europee. Il fatturato 2017/18 è il migliore nella
storia del club.
L’evoluzione della composizione del fatturato mostra la
maggiore incidenza dei ricavi televisivi, che si è accentuata ulteriormente nel
2017/18, con un’incidenza del 46,03% aumentata rispetto al 41,22% del 2012/13,
il tutto grazie ai contratti televisivi record della Premier League. Invero
anche l’incidenza dei ricavi commerciali è aumentata dal 31,14% del 2012/13 al
37,29% del 2017/18.
I Ricavi Media, come per tutti i club della Premier League, sono elevati; a
tale circostanza si sono aggiunti i ricavi da Champions League 2017/18,
determinando un aumento del 25,7%, da £ 162,44 milioni a £ 204,14 milioni (€ 230,4
milioni). Nel 2016/17 non figuravano i ricavi da competizioni europee. Il
comunicato UEFA per la ripartizione dei proventi della UEFA Champions League
2017/18 espone come importo spettante al Chelsea la cifra di Euro 65.156.000.
I ricavi commerciali aumentano di £ 32 milioni, da £ 133,34
milioni a £ 165,37 milioni. L’aumento dei ricavi
da sponsorizzazioni è dovuto anche a causa della firma di ulteriori accordi nel
corso dell'anno, oltre ai nuovi accordi con Nike, Sony ed Ericsson.
A causa della partecipazione alla UEFA Champions League, i
ricavi da ‘match day’, sono aumentati del 12,8%, da £ 65,519,000 a £ 73,938,000.
La media spettatori in campionato è stata di 41.482 (41.508 nel
2016/17).
Le Spese operative.
Le spese operative
ordinarie ammontano complessivamente a £ 484,5 milioni (£ 414,7 milioni
nel 2016/17; £ 375,1 milioni nel 2015/16 e £ 377,7 milioni nel 2014/15) e
registrano un incremento di £ 69,8 milioni pari al 18,3%, di cui £ 35,3 milioni
per ammortamenti calciatori.
Tra gli altri costi operativi si segnala l’ammortamento
delle immobilizzazioni dei costi di registrazione dei calciatori ammontante a £
123,7 milioni (£ 88,5 milioni nel 2016/17), in aumento del 39,8%.
L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 9,4 milioni di
sterline (£ 9,7 milioni nel 2016/17).
A differenza dell’esercizio precedente, sono evidenziati dei
costi operativi straordinari per £ 6 milioni riguardanti costi di “Buy Back”
per operazioni di commercio al dettaglio e “licensing”.
Il Costo del
Personale.
Il costo del personale ordinario ammonta a £ 244,1 milioni e
registra un incremento di £ 24,4 milioni, ossia dell’11,1%, rispetto ai 219,66 milioni
di sterline del 2016/17. L’incidenza del costo del personale sul fatturato,
senza plusvalenze, è pari al 55% (60,8% nel 2016/17), nel limite del 70%, auspicato
dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario. Il costo del personale riguarda
756 unità (812 nel 2016/17) di cui 162 appartenenti alla gestione sportiva
(giocatori e staff compreso).
Il “Costo del Fattore
Lavoro”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della
rosa calciatori, è pari a £ milioni £ 367,8 milioni (£ 308,1 milioni nel
2016/17).
Il “Costo del Fattore Lavoro”
incide sul fatturato netto per l’ 82,9%. Quindi ogni 100 sterline che si
fatturano, ne vengono destinate 82,9 al personale.
Player Trading.
La differenza tra plusvalenze e minusvalenze realizzate con
le cessioni di calciatori è positiva per £ 113 milioni (£ 69,23 milioni, nel 2016/17),
pari a circa 127,5 milioni di Euro.
Questo risultato positivo è dovuto principalmente alle
cessioni di Diego Costa all’Atletico Madrid; Nathan Ake Asmir Begovic al
Bournemouth e Nemanja Matic al Manchester United.
L’importo realizzato con le plusvalenze non è sufficiente a
coprire gli ammortamenti pari a £ 123,69 milioni e pertanto la gestione del
“player trading è in perdita per £ 10,7 milioni.
Il “Break-even
result”.
Gli Amministratori hanno ribadito che l'introduzione del
regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario dalla stagione 2011/12, rappresenta
una “sfida significativa”. La squadra di calcio deve coniugare il successo sul
campo insieme con gli imperativi finanziari di questo nuovo regime.
Al 30 giugno 2018, il risultato prima delle imposte è positivo
per £ 67.461.000 (€ 76,1 milioni con cambio al 30.06.2018: £ 1 = € 1, 1286).
Al 30 giugno 2017, il risultato prima delle imposte è
positivo per £ 15.646.000 (€ 17,8 milioni con cambio al 30.06.2017: £1 = €1,
1372).
Al 30 giugno 2016, il risultato prima delle imposte era
negativo per £ 69.789.000 (€ 84,45 milioni, con cambio al 30.06.2016 1 £=
1,2101 €).
Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere
gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non
quello alla data di chiusura del bilancio.
Il Chelsea potrebbe escludere dal calcolo le spese per il
settore giovanile, gli ammortamenti che non riguardino la rosa dei calciatori,
le spese per lo sviluppo della comunità ed eventuali partite contabili “no
money”.
Conclusioni.
Il 13 luglio 2018 Chelsea Football Club Limited ha sollevato
dall’incarico di primo allenatore Antonio Conte. Di fatto la gestione Conte,
dal punto di vista sportivo, ha portato due trofei sportivi nazionali
importanti: Premier League 2016/17 e FA Cup 2017/18. Si pensi che nel 2016/17,
il costo del personale, nonostante il successo in Premier League, è risultato
inferiore a quello del 2015/16. Lo stesso dicasi per il valore contabile netto
della rosa calciatori e per gli investimenti nell’acquisto di calciatori. Invece,
nel 2017/18, grazie anche ai proventi della Champions League, sia il costo del
personale, sia il valore contabile della rosa calciatori, a causa degli
investimenti effettuati nell’acquisto di calciatori, son aumentati. Tuttavia il
Chelsea ha chiuso l’esercizio 2017/18 con fatturato e utile record.
Poiché, nella maggioranza dei casi il successo sportivo
contribuisce al successo economico, i due anni di Conte sono stati accompagnati
da due esercizi chiusi con un utile. Maurizio Sarri è stato nominato suo
sostituto il 14 luglio 2018.
Nessun commento:
Posta un commento