Luca Marotta
Al 30 giugno 2015, il Gruppo, cui fa capo il club londinese
del Tottenham Hotspur, per il terzo anno consecutivo, ha registrato un utile consolidato
dopo le imposte di £ 9,4 milioni, mentre nel 2013/2014 fu evidenziato un utile di
£ 65,3 milioni, dovuto alla plusvalenza record per la cessione di Gareth Bale al
Real Madrid.
I ricavi dell’esercizio 2014/15 sono stati pari a £ 196,4
milioni, nel 2013/14 erano pari a £ 180,5 milioni e si è registrato un
risultato operativo, con esclusione delle attività di ‘Football Trading’,
positivo per £ 40,5 milioni (£ 31,1 milioni, nel 2013/14).
Nella classifica “Football Money League” della Deloitte,
relativa alla stagione 2014/15, il Tottenham è posizionato al 12° posto con £
195,9 milioni.
Il Gruppo ha continuato ad investire in modo significativo
in onorari professionali e lavori relativi al progetto di Northumberland e, durante
l’anno, la spesa cumulativa e aumentata da £ 40,9 milioni a £ 59 milioni.
Il Club continua a rispettare e sostenere sia il Fair Play
Finanziario dell’UEFA che quello della Premier League.
La proprietà.
Al 30 giugno 2015, la società ‘Enic International Limited’,
registrata alle Bahamas, deteneva 182.952.721 azioni ordinarie, pari all'85,55%
di ‘Tottenham Hotspur Limited’.
La società ‘Enic International Limited’ è di proprietà al
70,59% di Joe Lewis, residente nelle Bahamas, mentre il presidente Daniel Levy
e alcuni membri della sua famiglia, tramite un trust,controllano l'altro
29,41%.
La continuità
aziendale.
Al momento dell’approvazione del bilancio, gli
Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società ‘Tottenham Hotspur
Limited’ ed il Gruppo abbiano adeguate risorse per continuare l’attività
operativa in un futuro prevedibile, pertanto hanno adottato il presupposto
della continuità aziendale nella redazione del bilancio. Gli Amministratori
degli “Spurs” ritengono che il business del Gruppo abbia solide basi e che avrà
un capitale circolante sufficiente per il prossimo futuro.
Il Consiglio di Amministrazione ha scritto che monitora
costantemente l'esposizione del Gruppo a una serie di rischi e incertezze, tra
cui l’andamento sportivo della Prima Squadra e il connesso livello di spesa, la
situazione economica generale e la necessità di eventuali supporti finanziari
aggiuntivi per il finanziamento del progetto del nuovo stadio. Gli
Amministratori ritengono che questi rischi e incertezze siano attenuati anche dalla
natura robusta del business del Tottenham, con particolare riferimento ai
diritti TV garantiti dalla partecipazione alla FA Premier League.
Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha riconosciuto che
la struttura del capitale e del business cambierà con il progredire del
progetto Northumberland, ed è soddisfatto del livello di finanziamento che può
essere ottenuto.
Lo Stato
Patrimoniale.
Il totale delle attività è diminuito del 6,86%, passando da £
439,4 milioni a £ 409,2 milioni.
La struttura dell’attivo patrimoniale è composta per l’85,9%
da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali incidono per il 53,2% e
quelle immateriali per il 26,5%.
Il totale delle attività non correnti ammontante a £ 351,4
milioni (£ 343,14 milioni nel 2013/14), segna un incremento del 2,41%.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Un club è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice
di solvibilità totale è superiore a 1, essendo pari a 1,81 (1,72 nel 2013/14).
Ciò
vuol dire che il valore dei beni del club è sufficiente per pagare i debiti.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,34 (0,57 nel 2013/14), ciò vuol dire che
l’attivo a breve non è in grado di pagare i debiti a breve.
Le attività correnti risultano pari a £ 57,8 milioni (£ 96,2
milioni nel 2013/14) , registrando un decremento del 39,9% e sono insufficienti
a coprire il passivo corrente che ammonta a £ 172,3 milioni (£ 170,2 milioni
nel 2013/14). Pertanto, il capitale circolante netto è negativo per £ 114,47
milioni, mentre nel 2013/14 era negativo per £ 73,9 milioni. Tuttavia, tale dato
include anche risconti passivi per £ 80,4 milioni (£ 99,18 milioni nel
2013/14).
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,81 (0,72 nel 2013/14).
L’equity ratio è pari al 44,7%.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto consolidato è positivo e ammonta a £ 183
milioni (£ 183,7 milioni nel 2013/14). La
variazione negativa di £ 673 mila, rispetto all’esercizio precedente, è dovuta
all’utile di esercizio pari a £ 9,4 milioni.
Il capitale sociale è diminuito da £ 10,655,110.45 a £
10,646,454. Il numero delle azioni ordinarie è di 212.929.088 (213.102.209 al
30.06.2014) del valore nominale di 5p. Durante l’anno sono state acquistate
dalla società e cancellate n. 173.121 azioni ordinarie, determinando una
variazione negativa sul patrimonio netto per £ 69 mila. Durante l’anno sono
state acquistate dalla società n. 1.000.000 di azioni privilegiate per
l’importo di £ 10 milioni, impattando negativamente per lo stesso importo sul
patrimonio netto.
I mezzi propri finanziano il 44,7% delle attività.
Il Patrimonio Netto essendo positivo è conforme a quanto
richiesto dal regolamento del Financial Fair Play.
L’indebitamento finanziario netto consolidato ammonta a £ 20,8
milioni. Nel 2013/14 la posizione finanziaria netta era positiva per £ 3,1
milioni. La variazione è dovuta principalmente alla diminuzione delle
disponibilità liquide. Le disponibilità liquide sono passate da £ 38,5 milioni
a £ 10,7 milioni, segnando un decremento del 72,2%.
Una parte dell’indebitamento finanziario lordo è “virtuoso”,
essendo dovuto all’attività di investimento nelle infrastrutture.
I debiti bancari, esposti in bilancio, al netto dei costi,
ammontano complessivamente a £ 12,9 milioni di cui £ 952 mila con scadenza
entro l’esercizio successivo. Al 30 giugno 2014, i debiti bancari, al netto dei
costi, ammontavano a £ 15 milioni.
Nel corso dell'anno sono stati rimborsati £ 1.168.000 di
prestiti bancari garantiti da attività del Gruppo e da alcuni immobili di
proprietà.
I debiti bancari riguardano un prestito di £ 16.000.000 da
parte di Investec Bank, che è stato usato per finanziare la costruzione del
nuovo Centro Sportivo (Training Ground), ed è garantito dallo stesso. Alla data
del 30 giugno 2015 residuava la cifra di £ 13.000.000, rimborsabile in 5 anni
dal 31.12.2012. Tale prestito bancario è esposto in bilancio al netto di £ 70.000,
relativi ai costi di concessione del prestito, che vengono ammortizzati lungo
la durata del prestito.
Il Gruppo detiene tra le altre passività finanziarie dei
titoli di debito garantiti (loan notes) derivanti da due emissioni. La prima di
£ 10.000.000, la seconda di £ 20.000.000.
Il prestito di £ 10.000.000 è stato usato per rimborsare il
debito a breve termine e per finanziare il capitale circolante del Gruppo.
Queste note sono rimborsabili in rate annuali di pari importo per 20 anni a partire
da settembre 2003. Il prestito di £ 20 milioni è rimborsabile in rate uguali
per 16 anni a partire dal settembre 2007 ed è garantito dal “White Hart Lane
Stadium” e dalle future entrate per biglietti e ospitalità aziendale.
Di questi prestiti, al 30/06/2015, in bilancio residuano £ 18.535.000,
cui bisognerebbe aggiungere £ 127 mila di costi da ammortizzare per la durata
degli stessi.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori è a credito per circa £ 27,35 milioni (£ 22,3 milioni nel 2014).
I crediti commerciali per cessioni calciatori ammontano a £ 53,5
milioni (2014: £ 73,4 milioni).
I debiti commerciali a breve per cessioni calciatori
ammontano a £ 21 milioni (2014: £ 33,7 milioni). I Debiti commerciali a lungo
termine per l'acquisizione di calciatori sono pari a £ 5,1 milioni (£ 17,4
milioni nel 2014).
Considerando insieme l’indebitamento finanziario netto con
il saldo debitorio da compravendita calciatori si ha una posizione finanziaria
netta positiva pari a £ 6,5 milioni (£ 25,45 milioni nel 2013/14), in linea conformità
al regolamento del Fair Play Finanziario, che permette una posizione
finanziaria netta negativa inferiore al fatturato netto.
I Flussi di Cassa.
La variazione delle disponibilità liquide ha registrato un
decremento di £ 27,8 milioni.
La gestione
operativa ha generato un flusso di cassa netto positivo per £ 38,35
milioni (2014: £ 79 milioni).
L’attività di
investimento ha assorbito un flusso di cassa per £ 52,2 milioni, mentre
nel 2013/14 era negativo per £ 61,1 milioni. Infatti sono stati effettuati
investimenti in immobilizzazioni materiali per £ 41,9 milioni (£ 17,4 milioni nel
2011/12) e smobilizzi per £ 238 mila (£ 137 mila nel 2013/14). Inoltre, il
gruppo ha registrato un esborso di £ 64,4 milioni (2014: £ 91,7 milioni) per
acquisire giocatori, mentre dalle vendite di calciatori ha ricevuto £ 53,8
milioni (2014: £ 47,9 milioni).
L’attività di
finanziamento ha generato deflusso di cassa per circa £ 13,9 milioni,
mentre nel 2013/14 si è registrato un flusso di cassa netto positivo per £ 17,4
milioni. Infatti, durante il 2012/13, il Gruppo ha acquistato azioni proprie
per £ 69 mila e privilegiate per £ 10 milioni ed ha rimbrsato prestiti
finanziari per £ 3.841.000.
Il Valore della Rosa.
Mentre nel 2013/14 si è registrato un forte aumento del
valore della Rosa dei calciatori, a seguito degli investimenti effettuati, nel
2014/15 le immobilizzazioni immateriali sono diminuiti da £ 122,3 milioni a £ 108,6
milioni.
Nel corso dell'esercizio sono stati acquistati giocatori per
un costo totale di £ 37,3 milioni (£ 109,7 milioni nel 2013/14), sono stati
ceduti calciatori con un valore di libro pari a £ 10,8 milioni (£ 10,6 milioni
nel 2013/14); sono state effettuate svalutazioni per £ 3 milioni (£ 10,2
milioni nel 2013/14) e sono stati effettuati ammortamenti per £ 37,2 milioni (£
39,8 milioni nel 2013/14).
Durante l’esercizio 2014/15, sono stati ceduti: Jake Livermore e Michael Dawson, ceduti all’Hull
City; Sandro ceduto al Queens Park Rangers; Gilfy Sigurdsson e Kyle Naughton
allo Swansea City e Zaki Fryers al Crystl Palace.
Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati:Wimmer
dal FC Koln; Trippier dal Burnley; Aldwerweireld dall’Atletico Madrid; Njie dall’Olympique
Lyonnais e Son dal Bayer Leverkusen.
Sempre dopo la chiusura dell’esercizio sono stati ceduti: Paulinnho
al Guangzhou Evergrande; Capoue al Watford; Stambouli al PSG; Aaron Lennon
all’Everton; Vlad
Chiriches al Napoli; Holtby all’HSV; Azzaoui al Wolfsburg; Sldado al
Villareal.
Le Immobilizzazioni
materiali.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali,
durante il 2014/15, è aumentato da £ 181,3 milioni a £ 217,9 milioni. L’importo
delle immobilizzazioni materiali in corso di costruzione è aumentato da £ 76,6
milioni a £ 97,6 milioni. Tale valore è comprensivo di terreni, fabbricati e
spese di progettazione. Nel caso in cui il progetto del nuovo stadio non si
realizzi, una parte della cifra di £ 59,9 milioni, riguardante oneri
professionali e oneri capitalizzati, potrebbe essere portata direttamente e
interamente a costo.
Secondo il parere degli Amministratori , il valore corrente
di mercato dei terreni e fabbricati,
pari a £ 108,9 milioni, è in linea con il valore di bilancio.
Il fatturato netto aumenta dell’8,87% da £ 180,5 milioni, a
£ 196,4 milioni, fissando un nuovo record storico.
Deloitte riclassifica il fatturato del Tottenham nella
“Football Money League” nel seguente modo: ‘Matchday’ per £ 41,2 (€ 54,2
milioni); ‘Broadcasting’ per £ 95,3 milioni (€ 125,2 milioni); ‘Commercial’ per
£ 59,4 milioni (€ 78,1 milioni).
Nella Nota Integrativa, il fatturato è suddiviso nel
seguente modo: “Match receipts” per £ 41.248.000 (£ 42.427.000 nel 2013/14); UEFA
Prize Money £ 4.725.000 (£ 5.268.000 nel 2013/14); “TV and Media” per £ 90.536.000
(£ 89.512.000 nel 2013/14) e “Commercial” per £ 59.868.000 (£ 43.334.000 nel
2013/14).
La biglietteria per le partite della Premier League ha
registrato incassi pari a £ 22,3 milioni, mentre nel 2013/14 erano pari a £ 22,4
milioni. Lo Stadio ha continuato a registrare il “tutto esaurito” per tutte le
gare casalinghe di Premier League. I ricavi da competizione UEFA, compreso il
botteghino, a causa del raggiungimento dei sedicesimi di UEFA Europa League,
ammontano a £ 7,1 milioni (£ 9,1 milioni nel 2013/14). I ricavi da Coppe
Nazionali ammontano a £ 4,4 milioni (£ 3,2 milioni nel 2013/14).
I ricavi per diritti audiovisivi nazionali sono aumentati a
£ 90,5 milioni, registrando un incremento del 1,14% (nel 2013/14: £ 89,5
milioni). In campionato è stato raggiunto il quinto posto (sesto posto nel 2013/14).
I proventi da sponsorizzazioni e da “Corporate Hospitality”
sono aumentati a £ 48,9 milioni; nel 2013/14 ammontavano a £ 37,3 milioni.
L’incremento è stato del 31%. I ricavi da merchandising sono aumentati del 12%
a £ 12,3 milioni (nel 2013/14: £ 11 milioni).
Il costo del personale è pari a £ 100,8 milioni (£ 100,4
milioni nel 2013/14). Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto, è diminuito,
passando dal 55,6% al 51,3%. Tale indicatore è ben al di sotto del limite massimo
auspicato dal Fair Play Finanziario, che è pari al 70%. Inoltre sono stati
sostenuti costi per risoluzione contrattuali per £ 6,5 milioni (£ 6,4 milioni
nel 2013/14).
Il numero medio dei dipendenti è aumentato da 380 a 399. Inoltre si è
ricorso all’utilizzo di 529 unità (nel 2014: 570), impiegate in modo
temporaneo, per i match days.
Il compenso agli amministratori è stato di £ 4,311,000 (£
3,6 milioni nel 2013/14), tra questi il compenso più elevato è stato di £
2,610,000.
I costi operativi aumento da £ 44,1 milioni a £ 48,8
milioni.
Il risultato del Player Trading è negativo per £ 17,38 milioni,
nel 2013/14 era positivo per £ 56,9 milioni. Nel 2014/15, le plusvalenze realizzate
non sono riuscite a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori;
mentre, il risultato positivo del 2013/14 è dovuto alla plusvalenza record di
Bale ceduto al Real Madrid. Le plusvalenze del 2014/15 hanno riguardato: Jake
Livermore e Michael Dawson, ceduti all’Hull City; Sandro ceduto al Queens Park
Rangers; Gilfy Sigurdsson e Kyle Naughton allo Swansea City e Zaki Fryers al
Crystl Palace.
Gli ammortamenti e gli altri proventi oneri per cessioni calciatori
si riducono a £ 38,6 milioni da £ 47,1 milioni.
La gestione finanziaria è negativa per £ 4,58 milioni, nel
2013/14 era negativa per £ 3,3 milioni. I costi finanziari sono aumentati da £ 7,5
milioni a £ 8,8 milioni. I proventi finanziari sono aumentati da £ 4,18 milioni
a £ 4,2 milioni.
Per quanto riguarda il pagamento degli Agenti, nel sito
internet del club, è specificato che nel periodo 1° ottobre 2014 al 30
settembre 2015 il totale netto corrisposto è stato di £ 5,987,052.
Il “Breakeven Finanziario”
Il Tottenham non ha problemi per quanto riguarda l’obiettivo
del pareggio di bilancio, considerando anche le varie soglie di tolleranza del
Fair Play Finanziario.
Il risultato prima delle tasse, 2012/13 è positivo per £ 3,7
milioni, quello del 2013/14 è positivo per £ 84,7 milioni e quello del 2014/15
è positivo per £ 18,5 milioni.
Il Fair Play
Finanziario della Premier League.
Gli utili evidenziati negli ultimi due esercizi consentono
al Tottenham di rispettare la regola che stabilisce che i Club della Premier
League dalla stagione 2013/14 non devono più registrare perdite triennali
aggregate superiori a £ 105 milioni.
Il Tottenham rispetta anche la regola sulle misure di
controllo dei costi a breve termine (“Short Term Cost Control Measure”).
Conclusioni.
Il consolidato 2014/15 di “Tottenham Hotspur Limited”
presenta dei risultati in linea con i parametri del Fair Play Finanziario sia
dell’UEFA che della Premier League. Innanzitutto, il Break-even Rule è
ampiamente rispettato, il patrimonio netto è positivo e il rapporto tra costo
del personale e ricavi rientra ampiamente nei limiti previsti dal Financial
Fair Play e la posizione finanziaria netta è positiva.
L’ipotesi gestionale degli amministratori, che punta su uno
stadio nuovo con una capacità maggiore rispetto ai 36.230 spettatori del White
Hart Lane, per ottenere maggiori
entrate, è anche confermata dal fatto che il Tottenham non riesce a soddisfare
la richiesta di biglietti da parte dei suoi tifosi avendo una lista di attesa
che supera la cifra di 45.000.
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