martedì 25 luglio 2017

Bilancio Consolidato UEFA 2015/16: il successo di Euro 2016 con fatturato record.



Luca Marotta


Il 5 aprile 2017 è stato presentato al Congresso UEFA per l'approvazione il bilancio consolidato per il 2015/16. L’esercizio 2015/16 include i proventi centralizzati relativi ad EURO 2016 e alla seconda stagione delle qualificazioni europee. Tale circostanza ha permesso di aggiungere un volume record di ricavi.

Il bilancio consolidato dell’UEFA 2015/16 si è chiuso con un fatturato di 4,6 miliardi di Euro (€ 2,1 miliardi nel 2014/15) e con un utile di 102,1 milioni di Euro che è un risultato nettamente migliore di quello dell’esercizio 2014/15 che si era chiuso con una perdita consolidata netta di 27,9 milioni di Euro. L’esercizio 2013/14 si era chiuso con una perdita di Euro 42,4 milioni e l’esercizio 2012/13, con una perdita per Euro 21,4 milioni. Poiché il bilancio consolidato 2011/12, si chiuse con un utile di 128,8 milioni di Euro, emergerebbe come fondata la considerazione che solo l’organizzazione di manifestazioni come gli Europei, siano in grado di far decollare il fatturato e portare in utile il bilancio UEFA, che in assenza di tale manifestazione dipende dai proventi della Champions League.



Il risultato dell'esercizio 2015/16 è stato giudicato come un successo, soprattutto per gli esiti di EURO 2016 sia in termini sportivi che economici. Invero, anche il processo di vendita per il ciclo delle competizioni tra club dal 2015/16 al 2017/18 si è concluso in modo soddisfacente, con un aumento dei ricavi del 38% rispetto al ciclo precedente, che riguardava le stagioni sportive dal 2011/12 al 2014/15. Di conseguenza, gli importi disponibili per i club partecipanti e per i pagamenti di solidarietà sono stati notevolmente superiori. Per il 2015/16, per i club UEFA Champions League era disponibile un importo di 1,36 miliardi di euro (+ 31%), mentre l'importo disponibile per i club partecipanti alla UEFA Europa League è stato pari a 411,2 milioni di euro, con un aumento del 72%.


L' UEFA (Union des Associations Européennes de Football) è un’organizzazione internazionale non governativa e non-profit costituita in forma di associazione secondo il diritto svizzero.
Dal bilancio consolidato al 30 giugno 2016, risulta che l’UEFA controlla 3 società: UEFA Events SA (Service company), registrata in Svizzera, sede Nyon, e controllata al 100%; Euro 2008 SA (Società inattiva) registrata in Svizzera, sede Nyon, e controllata al 100%; Euro 2016 SAS, registrata in Francia, sede Parigi, e controllata al 95%.

I Due Europei a confronto

 


L'aumento da 16 a 24 squadre partecipanti per la competizione UEFA EURO 2016 ha significato più partite e, al tempo stesso, ha avuto un impatto positivo sui ricavi che, rispetto alla competizione UEFA EURO 2012, sono aumentati di oltre 500 milioni di Euro a € 1,92 miliardi. Anche il risultato netto della manifestazione è aumentato da 593,68 milioni di Euro a 847,35 milioni di Euro.

Secondo gli amministratori UEFA, EURO 2016 è stato un successo finanziario, con un risultato positivo netto di 847,3 milioni di Euro, che assicura il finanziamento per il quarto ciclo del progetto “HatTrick”.


Il Conto Economico.

Le manifestazioni organizzate dall’UEFA generano dei ricavi le cui principali fonti sono la cessione di diritti televisivi, la cessione dei diritti commerciali, come sponsorizzazioni e la biglietteria.



I ricavi relativi alla cessione dei diritti complessivamente ammontano a € 4,1 miliardi (€ 2 miliardi nel 2014/15) e riguardano la cessione dei diritti televisivi e la cessione dei diritti commerciali.
Nel 2015/16, i ricavi per la cessione dei diritti televisivi sono stati pari a 1,69 miliardi di Euro, risultano maggiori, rispetto all’esercizio precedente, perché comprendono anche i ricavi di “EURO 2016”, che risultano pari a circa 1 miliardo di Euro.

Nel 2014/15, i ricavi per la cessione dei diritti televisivi sono stati pari a 1,69 miliardi di Euro, mentre nel 2013/14 erano pari a 1,35 miliardi di Euro. Nel 2012/13 i ricavi TV erano pari a € 1,32 miliardi.
Anche nel 2011/12 i ricavi TV erano maggiori perché comprendevano i ricavi di “EURO 2012”, che erano pari a 837,2 milioni di Euro, complessivamente ammontavano a 2,5 miliardi di Euro.

I ricavi per la cessione dei diritti televisivi della UEFA Champions League aumentano da € 1,16 miliardi a € 1,65 miliardi. I ricavi per la cessione dei diritti televisivi della UEFA Europa League risultano pari a € 311,6 milioni, mentre nel 2014/15 erano pari a € 234,99 milioni. I ricavi per la cessione dei diritti televisivi di altre competizioni, come quelle femminili, Under-21 e giovanili, risultano pari a 4,98 milioni di Euro (9,3 milioni di Euro nel 2014/15).
I ricavi commerciali risultano pari a complessivamente ad Euro 928.280.000, perché comprendono ricavi commerciali derivanti dalla competizione UEFA EURO 2016 pari ad Euro 483.318.000. Nel 2014/15 i ricavi commerciali complessivi ammontavano a 345,5 milioni di Euro, mentre nel 2013/14 erano pari a € 328,5 milioni e nel 2012/13 erano pari a 313,2 milioni di Euro. Nel 2011/12 i ricavi commerciali erano pari a € 593,4 milioni, perché comprendevano i ricavi commerciali di “EURO 2012”, che erano pari a 313,9 milioni di Euro.
Nel 2015/16 i ricavi commerciali della UEFA Champions League aumentano da € 304,5 milioni a € 386,96 milioni. I ricavi commerciali della UEFA Europa League aumenta da € 18 milioni a 40 milioni di Euro. I ricavi commerciali per altre competizioni risultano pari a 8 milioni (7,8 milioni di Euro nel 2013/14). I ricavi delle qualificazioni agli Europei diminuiscono da 15,16 milioni a 9,86 milioni di Euro.

Il grafico mostra l’evoluzione nel tempo dei ricavi TV e ricavi commerciali derivanti dall’organizzazione della Champions League.



I ricavi per biglietti aumentano esponenzialmente da € 19,1 milioni a € 286,2 milioni, principalmente a causa dei biglietti di EURO 2016, pari a 269,18 milioni di Euro. Nel 2012/13, i ricavi per biglietti erano pari a 19,5 milioni. L’esercizio 2011/12 evidenziò dei ricavi da biglietti per € 139 milioni, perché beneficiò dei ricavi per biglietti di EURO 2012 che erano pari a 136,1 milioni di Euro.
I ricavi per biglietti relativi alle competizioni UEFA Champions League e UEFA Super Cup diminuiscono da € 14,54 milioni a € 13,78 milioni di Euro. I ricavi per biglietti relativi alla competizione UEFA Europa League diminuiscono da € 3,82 milioni a € 3,28 milioni di Euro. Per tale tipologia di ricavo bisogna evidenziare che essa dipende dalla capacità di posti a sedere degli stadi utilizzati.
I ricavi per biglietti sono trattati allo stesso modo sia per l’UEFA Champions League che per l’Europa League: ai club spetta la totalità dei ricavi da biglietteria, ad eccezione della finale, per la quale le due finaliste ricevono delle parti uguali. I ricavi dei biglietti per le altre competizioni diminuiscono da 732 mila Euro a 276 mila Euro.
Anche i ricavi per “hospitality” aumentano da € 17,86 milioni a € 142,42 milioni, principalmente a causa dei proventi di EURO 2016, pari a 128 milioni di Euro.
Nel 2011/12, a causa di “EURO 2012” furono pari a € 112 milioni.
Gli altri ricavi sono pari a € 37,3 milioni (€ 27,3 milioni nel 2014/15) e comprendono i proventi da multe pari a € 8,1 milioni (€ 8 milioni nel 2014/15). I proventi da multe servono anche per finanziare vari progetti con finalità sociale. Gli altri proventi non riguardanti il calcio ammonta a 7,88 milioni di Euro (€ 510 mila nel 2014/15).

La principale voce di costo è costituita dalla ripartizione tra le squadre dei proventi legati alle manifestazioni UEFA, che risulta dalla seguente tabella.



Nel 2015/16 i proventi distribuiti tra le squadre sono stati pari a 2,27 miliardi di Euro e registrano un incremento di 699 milioni di Euro, rispetto all’esercizio precedente.
In particolare, sono aumentati i proventi distribuiti per la Champions League da € 1,03 miliardi a circa 1,35 miliardi di Euro e i proventi destinati ai club che hanno partecipato all’Europa League, che sono passati da € 239,75 milioni a € 411,16 milioni. I proventi destinati ai club che hanno partecipato ad EURO 2016 ammontano a 301 milioni di Euro.

I contributi alle associazioni sono aumentati da € 44,7 milioni a € 69,4 milioni. In particolare i contributi alle spese per competizioni per le associazioni ospitanti o partecipanti alle competizioni del calcio femminile, giovanile e calcetto ammontano a € 37,7 milioni (€ 31 milioni nel 2013/14); i Contributi ai costi di viaggio delle squadre aumentano da € 6,64 milioni a € 8,35 milioni,

Le spese relative all’organizzazione di eventi sono aumentate di € 396,4 milioni da € 141,4 milioni a € 537,74 milioni. Nel 2012/13 erano pari a € 117,3 milioni. Nel 2011/12 le spese in questione erano pari a € 453,7 milioni e quelle riguardanti l’evento “EURO 2012” erano pari a € 281,4 milioni. In particolare, le spese riguardanti l’evento “EURO 2016” risultano pari a € 355,1 milioni.

Nello specifico le spese strettamente legate agli eventi comprendono costi quali contributi per gli organizzatori locali, noleggio di stadi e infrastrutture, sicurezza e materiale. Tali spese sono aumentate da € 31,2 milioni a € 167,1 milioni.
Nella voce di costo generale, sono compresi il costo di produzione di contenuti televisivi e i costi legati al marketing e altri costi come il catering per l’hospitality e tutti gli altri servizi messi a disposizione degli ospiti aziendali, sponsor e funzionari per le partite. Il costo di produzione di contenuti televisivi è aumentato da € 18,5 milioni a € 99,3 milioni.

Le spese per gli arbitri aumentano di 4,35 milioni di Euro, da € 35,75 milioni a € 40,1 milioni. Tale importo include tutte le spese arbitrali per le partite ufficiali, come compensi, viaggio e alloggio per € 24,18 milioni (€ 21,2 milioni nel 2014/15), i delegati per circa 8,2 milioni di Euro e i controlli antidoping per € 2,34 milioni. Per quanto riguarda la ripartizione per competizioni, Euro 2016 ha inciso per 3,13 milioni di Euro, le qualificazioni ad EURO 2016 per € 3,34 milioni, la UEFA Champions League e UEFA Super Cup per 11,13 milioni di Euro, la UEFA Europa League per 10,38 milioni di Euro. Per le altre competizioni le spese per gli arbitri diminuiscono da € 9,36 milioni a € 12,1 milioni.

Le spese non capitalizzate per “Information and communications technology” (ICT) risultano aumentata da € 52,6 milioni a € 107,1 milioni. In particolare, i costi connessi direttamente al sito della UEFA, come l'hosting e dei costi redazionali, nonché gli investimenti non capitalizzati in relazione alla progettazione del sito web, ammontano a € 9,7 milioni. Il resto dei costi si riferisce al sistema della rete, ai programmi software, ai sistemi audiovisivi.

I costi del personale sono aumentati da € 72,8 milioni a € 158,5 milioni, soprattutto a causa dei costi del personale per Euro 2016 pari a € 79,84 milioni. Quindi, l'incremento dei costi del personale rispetto all'anno precedente è dovuto in larga misura ad EURO 2016.
Inoltre, i costi del personale sono aumentati a causa dell’aumento del tasso di cambio medio EUR / CHF rispetto all'anno precedente.
Il numero totale di dipendenti è aumentato da 618,0 a 946,5; di cui con contratti a tempo indeterminato 396.1 (401,3 nel 2014/15) e con contratti a tempo determinato 550,4 (216,7 nel 2014/15).

La voce altre spese pari a € 117,62 milioni (€ 48 milioni nel 2014/15) comprende le spese per viaggi, alberghi e indennità giornaliere per i funzionari UEFA (esclusi gli arbitri) e personale per un importo di € 59,17 milioni (€ 23,2 milioni nel 2014/15). Le spese per consulenze ammontano a € 30 milioni (€ 16,8 milioni nel 2014/15).

Altra voce importante dei costi è quella relativa ai contributi di solidarietà, che aumenta da € 171,4 milioni da € 1,16 miliardi. L’UEFA effettua i pagamenti di solidarietà alle associazioni e ai club per le loro attività, come previsto nei rispettivi regolamenti.
I fondi utilizzati provengono principalmente da due fonti: dal Campionato Europeo per Squadre Nazionali ogni quattro anni e, su base annuale, dai ricavi delle principali competizioni per club UEFA.
Nella 2015/16 la solidarietà alle Associazioni è stata di 801,38 milioni di Euro e la solidarietà ai club è stata di 355,42 milioni di Euro. Le donazioni diminuiscono da € 7 milioni a € 6,93 milioni.

I Proventi finanziari diminuiscono a € 9,48 milioni (€ 34,9 milioni nel 2014/15).
I Costi finanziari risultano pari a € 12,44 milioni (€ 13,45 milioni nel 2014/15).
L’importo maggiore riguarda differenze di cambio realizzate per circa € 11,1 milioni.
Nel 2014/15, l’importo maggiore riguarda differenze di cambio non realizzate per € 12,2 milioni.

Lo Stato Patrimoniale.

La struttura dello Stato Patrimoniale è molto liquida. Le disponibilità liquide e le attività finanziarie correnti costituiscono il 47,50% dell’attivo. L’incidenza dell’attivo non corrente è del 13,2%. Le disponibilità liquide ammontano ad € 1,14 miliardi (€ 518,7 milioni nel 2014/15). Le Attività finanziarie sono pari a € 739 milioni.
I fabbricati di proprietà ammontano a € 88,28 milioni (€91,48 milioni nel 2014/15) e i terreni a € 12,95 milioni. Le apparecchiature ICT (Information and Communications Technology) ammontano a € 2,6 milioni (€ 3,1 milioni nel 2014/15) e le Attrezzature per ufficio risultano pari a € 1,9 milioni (€ 2,3 milioni nel 2014/15).



I Crediti ammontano a € 1,28 miliardi, mentre, nel 2014/15, i crediti erano pari a € 733,6 milioni. I crediti scaduti e non svalutati ammontano a € 39,6 milioni. I crediti diventati inesigibili ammontano a € 7 milioni (€ 7,1 milioni nel 2014/15).
Le attività finanziarie correnti ammontano a € 739.404.000 (€ 1.024.994.000 nel 2014/15).
Le attività finanziarie non correnti risultano pari a € 372,6 milioni (€ 201,4 milioni nel 2014/15).

I mezzi propri finanziano il 16% dell’attivo. La variazione dell’importo dei mezzi propri è dipesa dall’utile dell’esercizio.

I debiti correnti ammontano a € 922,58 milioni. La maggior parte riguarda i debiti verso le Associazioni per € 835,74 milioni (€ 421 milioni nel 2014/15), tra cui figura la voce “Euro Pool” per € 603,3 milioni (€ 219,22 milioni nel 2014/15).
I ratei e risconti passivi ammontano a € 1,71 miliardi (€ 1,8 miliardi nel 2014/15). L’importo relativo ai risconti passivi è di € 1,5 miliardi (€ 1,75 miliardi nel 2014/15). I ricavi anticipati si riferiscono alle competizione per club per € 1,16 miliardi (€ 1,14 miliardi nel 2014/15) e i ricavi anticipati per UEFA EURO 2016 si azzerano, nel 2014/15 erano pari a € 495 milioni.

Risulta accantonato a fondo rischi come importo corrente € 335,4 milioni, ed € 221,5 milioni come importo non corrente, soprattutto per i progetti relativi ai contributi di solidarietà.

Il Rendiconto Finanziario.

Il rendiconto finanziario dimostra come le disponibilità liquide, al netto delle differenze di cambio, siano aumentate di € 624,38 milioni (€ 103,2 milioni nel 2014/15). L’attività operativa ha apportato flussi di cassa netti per 512,68 milioni di Euro e l’attività di investimento ha prodotto flussi di cassa per 111,7 milioni di Euro.

Conclusioni.

Fatta eccezione per gli anni in cui si disputano i Campionati Europei per Squadre Nazionali, il bilancio dell’UEFA dipende soprattutto dagli introiti per la cessione dei diritti della Champions League. In particolare, solo con l’organizzazione dei Campionati Europei per Squadre Nazionali, l’UEFA evidenzia nei suoi conti un risultato positivo, negli altri anni i pagamenti di solidarietà assorbono il risultato operativo.

La manifestazione EURO 2016, combinata con l'inizio di un nuovo ciclo di competizioni per club ha esercitato un impatto importante sui conti annuali della UEFA, che si è riflesso nel fatturato totale di 4,58 miliardi di Euro.


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