Luca
Marotta
Il bilancio consolidato 2018/19 si
caratterizza rispetto ai precedenti per il fatto che non sono stati accantonati
contabilmente i ricavi maturati per la qualificazione alla UEFA Europa League
2019/20, nonostante la qualificazione conseguita, come fatto nei precedenti
esercizi, in ossequio alle nuove raccomandazioni della FIGC. Negli anni
precedenti la LAZIO contabilizzava i ricavi “ai sensi del Principio contabile IAS 18 (Revenues –
Ricavi), quando è probabile che i benefici economici derivanti dalle operazioni
di prestazione dei servizi affluiranno all’entità e il loro ammontare può
essere attendibilmente valutato”, di fatto i proventi fissi e certi delle
competizioni europee che si sarebbero disputate l’esercizio successivo e per le
quali si era ottenuta la qualificazione, erano contabilizzati nell’esercizio
precedente, ossi quello in cui si era ottenuto il diritto a disputare la
competizione.
La S.S. Lazio SpA ha chiuso il bilancio
consolidato, al 30 giugno 2019, con una perdita consolidata netta di € 13.161.051. Il risultato è in peggioramento
rispetto all’ utile consolidato netto di €
36.264.626 della stagione precedente.
Il bilancio al
30.06.2019 evidenzia una gestione economica in cui i costi operativil prevalgono
sui ricavi operativi ed una gestione del Player Trading che non riesce a
coprire il costo degli ammortamenti dei calciatori, forse a causa degli
investimenti effettuati e a causa dell’adeguamento alle raccomandazioni della
Figc. Negli
esercizi precedenti, il prevalere dei ricavi operativi sui costi operativi era
dovuto anche alla contabilizzazione di alcuni proventi delle competizioni UEFA dell’esercizio
successivo.
Il Gruppo è sottoposto alla direzione e coordinamento
della Lazio Events S.r.l., che è l’unico azionista con una partecipazione
superiore al 2% del capitale sociale. Lazio Events S.r.l. possiede n.
45.408.929 azioni ordinarie corrispondenti al 67,035% del capitale sociale.
Dal
punto di vista sportivo nella stagione sportiva 2018/19, la Lazio ha raggiunto
l’ottavo posto nella Serie A (5° posto nel 2017/18) e ha vinto la Coppa Italia
(semifinale 2017/18).
Allineamento alla
disciplina contabile del Financial Fair Play Regulations
Nelle note del bilancio è scritto che il 18 dicembre 2018, la
FIGC, attraverso il Consiglio Federale, ha raccomandato alle società di calcio
italiane, che disputano competizioni europee, un perfetto allineamento alla
disciplina contabile contenuta nella nuova edizione del Financial Fair Play
Regulations (edition 2018). Nel caso della S.S. Lazio la
raccomandazione FIGC ha riguardato il trattamento dei rinnovi contrattuali dei
calciatori in costanza di rapporto con il club. La variazione prevede che gli
effetti del prolungamento decorrono dalla data di sottoscrizione dell’accordo e
che l’eventuale costo, non condizionato, sostenuto dal club per l’intermediario
venga capitalizzato.
Fino al 30 giugno 2018, la SS Lazio
aveva considerato l’avvenuto accordo di prolungamento contrattuale come “evento
successivo di aggiustamento” del bilancio in approvazione, con la conseguenza
che l’accordo per il rinnovo contrattuale posto in essere nella stagione
sportiva successiva produceva i suoi effetti già sul bilancio relativo alla
stagione sportiva precedente (bilancio in approvazione). Il vantaggio
consisteva nel considerare retroattivamente aumentata la vita utile del
contratto, riducendo gli ammortamenti, mentre l’eventuale costo di
intermediazione sostenuto dal club veniva addebitato a conto economico nella
stagione sportiva successiva, ossia quella del prolungamento.
L’adozione della raccomandazione della
FIGC ha costretto, in base a quanto previsto dallo IAS 8, all’applicazione
della variazione suddetta nel Bilancio al 30 giugno 2019 e ai fini della
comparabilità dei dati patrimoniali ed economici è stato riclassificato il
bilancio al 30 giugno 2018.
La modifica ha determinato un impatto
finale sul patrimonio netto al 30 giugno 2019 positivo per euro 940 mila.
In particolare, i Diritti pluriennali prestazioni tesserati al 30.06.2018 sono
diminuiti di € 1.436.000, da € 57.466.000 a € 56.030.000; gli Utili
portati a nuovo al 30.06.2018 sono diminuiti di € 394.000, da € 13.298.000 a € 12.904.000; l’Utile di esercizio al 30.06.2018
risulta diminuito di 1.042.000 da € 37.307.000 a € 36.265.000.
Dal punto di vista economico l’Ammortamento
delle immobilizzazioni immateriali al 30.06.2018 aumenta di € 1.042.000, da € 21.786.000
a € 22.828.000.
Il Patrimonio netto del Gruppo al 30.06.2018 diminuisce di € 394.000 da € 20.303.000 a € 19.909.000.
La Capitalizzazione di Borsa.
Il
grafico tratto dal sito della borsa italiana, mostra l’andamento del titolo
azionario nel periodo 01/07/2018 – 03/01/2020. La quotazione in Borsa per
azione ha visto toccare il picco il 24 Luglio 2018.
Considerando
la Capitalizzazione di Borsa, come valore puramente indicativo della società,
si evince che il 24/07/2018 il titolo quotava € 1,75 con una capitalizzazione
in Borsa pari a 118,5 milioni di Euro circa; mentre il 02/01/2020 la
Capitalizzazione è scesa a 107.237.470Euro.
Nella Relazione
sul Governo Societario e gli assetti proprietari al 30.06 2019 è scritto che il
Dott. Claudio Lotito, per il tramite di LAZIO EVENTS S.r.l., possiede una Quota
percentuale sul capitale ordinario del 67,035%.
Rapporti
con parti correlate.
La S.S. Lazio S.p.A. è soggetta ad attività di
direzione e coordinamento di LAZIO EVENTS S.r.l., che nel 2018 aveva un
patrimonio netto di Euro 57.991, un attivo di € 29.254.470 e un utile di
Euro 503.
Durante il 2018/19, il Gruppo ha intrattenuto
rapporti con parti correlate, che hanno comportato il sostenimento di costi per
€ 6,52 milioni (€ 9,33 milioni nel 2017/18).
La società correlata che ha
determinato il maggior sostenimento di costi da parte del Gruppo è la Gasoltermica Laurentina S.p.A. con
1,87 milioni di Euro.
Con
la società di calcio campana U.S Salernitana figurano essere stati sostenuti
dei costi per Euro € 1 milione (€ 4,45 milioni nel 2017/18) e debiti per Euro (€
0,37 milioni nel 2017/18), oltre a investimenti per 3 milioni
Gli
Amministratori hanno segnalato che le transazioni con parti correlate sono
state perfezionate a normali condizioni di mercato.
La continuità aziendale.
Il
Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il bilancio consolidato sia
certificato da un revisore esterno, e non presenti eccezioni relative alla
continuità aziendale (‘going concern’).
Per
Continuità Aziendale si può intendere la capacità di onorare gli impegni,
ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.
La
Società di Revisione Deloitte & Touche Spa, nella sua Relazione, non ha
riportato eccezioni relative alla continuità aziendale.
Comunque, come fatto nell’esercizio precedente, gli
Amministratori hanno scritto che il bilancio consolidato è stato redatto sul
presupposto della continuità aziendale, “in quanto vi è la ragionevole
aspettativa che la SS Lazio continuerà la sua attività operativa in un futuro
prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai 12 mesi)”.
La
struttura dello Stato Patrimoniale.
Il
totale dell’attivo è aumentato di € 1,17 milioni, da € 252,7 milioni a € 253,87
milioni. E’ presente una forte incidenza sull’attivo per il 22,2% della voce
terreni e fabbricati. Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori, incide per il 33,6%. Il capitale circolante netto,
inteso come differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è negativo per 60,69
milioni di Euro. Il capitale investito
netto consolidato pari a € 98,50 milioni (€ 102,45 milioni nel 2017/18) è
finanziato per il 43,54% dal Patrimonio Netto e per il 56,46%
dall’Indebitamento Finanziario Netto.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione,
l’indice di indebitamento è pari a 0,2 (0,29 nel 2017/18).
In effetti,
l’equity ratio è peggiorato da 22,2% a 16,9%. Il
ricorso al capitale di terzi, anche grazie alla rateizzazione tributaria, ottenuta
in passato, prevale di molto sull’apporto dei mezzi propri.
L’ Indicatore di Indebitamento
della FIGC.
Indicatore
di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento
della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre
esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il
raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore
della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità
dell’indebitamento.
La voce “debiti”
riclassificata al 30.06.2019 ammonta
a € 185,7 milioni, da tale aggregato
deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18
dicembre 2018 della FIGC); il valore della produzione medio degli ultimi
tre anni è pari a € 157,3 milioni.
Pertanto
il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre
esercizi è pari a 0,85.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso
in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,2 (1,29 nel 2017/18), ciò vuol dire che, in base alle valutazioni
effettuate degli elementi dell’attivo, il club possiede dei beni il cui valore
sarebbe sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,47
(0,77 nel 2017/18), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di
pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di Liquidità della
FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,47, inferiore alla soglia
minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6. La soglia prevista per il 2019/20 è 0,7 e per il 2020/21 è
0,8.
Nel caso in cui
non fosse stata rispettata la soglia minima, si sarebbe potuto colmare la
differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di
capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed
infruttiferi dei soci.
In ogni caso, il
rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe
potuto ridurre l’importo da colmare di 2/3.
I Terreni e i fabbricati.
La voce
complessiva, composta da terreni e fabbricati strumentali e investimenti
immobiliari, ammonta a € 56.257.453 (€ 56.692.055 nel 2017/18). I terreni e
fabbricati strumentali, corrispondenti al centro sportivo di Formello, sono
esposti in bilancio per € 34,36 milioni (€ 34,79 milioni nel 2017/18), la
variazione di valore è dovuta ad
incrementi per € 344.000 e alla quota di ammortamento. Il centro sportivo è
gravato da ipoteca legale iscritta in data 31 marzo 2004 dal Concessionario del
servizio della riscossione della Provincia di Roma. Tale garanzia rimarrà
operativa sino alla definitiva esecuzione della transazione con l’Agenzia delle
Entrate.
Gli investimenti
immobiliari riguardano l’immobile sito in via Valenziani a Roma, che è stato
valutato in base al fair value per € 21.900.000 e rinviene dalla fusione per
incorporazione della Cirio Lazio Immobiliare nella SS Lazio Marketing &
Communication. L’mmobile risulta essere gravato da ipoteca legale per un
importo pari ad Euro 16,24 milioni.
Il Valore della
Rosa.
Il valore
dei diritti alle prestazioni sportive, comprensivi dei costi di intermediazione
capitalizzati, aumenta di € 29,2 milioni a € 85,23 milioni. Il valore netto
iniziale è stato oggetto di riclassificazione per adeguamento alla normativa
UEFA.
La variazione
positiva di € 29,2 milioni circa è dipesa dall’acquisto dei diritti alle
prestazioni sportive dei giocatori per € 65,04 milioni, dalla quota di
ammortamento del periodo per un importo di € 30,26 milioni; da cessioni per un
valore contabile netto di 4,69 milioni Euro e svalutazioni per 871 mila Euro.
Tra i calciatori acquistati figurano: Acerbi
(Sassuolo) per € 9.981.282 oltre a € 500.000, Pedro Lomba (Sporting Lisboa) per
€ 8.598.054 oltre a € 2.500.000 di premio, Correa (Siviglia FC) per € 15.300.000
oltre a € 1.020.000 di premio; Berisha (Red Bull Salzaburg) per € 7.626.224
oltre a € 200.000 di intermediazione e Badelj per € 3.000.000 di
intermediazione.
Al 30
giugno 2019, il calciatore col valore contabile residuo, compresi i costi di intermediazione, più elevato è Correa con € 13.445.639.
Ciro
Immobile, al 30.06.2019, figura con un valore residuo, compresi i costi di intermediazione, di € 5.821.437.
Il
valore residuo dei calciatori italiani in prima squadra è di € 14.949.800; il valore residuo dei calciatori
stranieri è di € 67.830.780. Il valore residuo degli altri
calciatori italiani è di € 39.258; il valore residuo degli altri
calciatori stranieri è di € 415.057.
Al
30.06.2019, il valore contabile
residuo in bilancio di Sergej Milinkovic-Savic, compresi i costi di intermediazione,
ammonta ad € 3.641.184, il che lascia intravedere un’enorme plusvalenza
in caso di cessione del nazionale serbo ad un Top club.
Nel 2018/19
risultano ceduti Sprocati
Matteo, Anderson Felipe e Marchesi Federico.
Il
Patrimonio Netto.
Il
patrimonio netto al 30 giugno 2019 risulta essere positivo per € 42,89 milioni.
Al 30 giugno 2018, il patrimonio netto consolidato riclassificato era
ugualmente positivo, ma per € 56,13 milioni. La variazione negativa è stata
causata essenzialmente dal risultato dell’esercizio.
Il
patrimonio netto, essendo non negativo, risulta conforme a quanto stabilito dal
Regolamento sul Fair Play Finanziario. I “mezzi propri” finanziano il 16,9% di
tutte le attività. Tra le riserve che compongono il Patrimonio netto
consolidato spicca la “Riserva da prima applicazione IAS”, che risulta negativa
per € 69.417.636.
L’Indebitamento
Finanziario.
L’indebitamento finanziario netto aumenta da € 46,33
milioni a € 55,61 milioni.
I debiti finanziari ammontano a € 59.516.000.
Durante l’anno i debiti da finanziamento hanno registrato: Incrementi per nuovi
finanziamenti per € 78.700.000; Decrementi per pagamenti per € 70.981.000;
Interessi pagati nell'anno per € 1.340.000.
I debiti finanziari non correnti al 30 giugno 2019
sono pari ad Euro 19,52 milioni e si riferiscono all’importo oltre i 12 mesi
del debito per l’erogazione da parte dell’Istituto
per il Credito Sportivo di un mutuo quindicinale al tasso fisso del 4%
sull’immobile di Via Valenziani
per € 5.105.000 e all’importo
oltre i 12 mesi dell’anticipazione ottenuta su crediti rivenienti dalla
campagna trasferimenti per € 14.415.000.
I debiti finanziari a breve ammontano, al 30
giugno 2019, a Euro 40 milioni.
Le disponibilità liquide ammontano a € 3.903.510 (€
4.131.819 nel 2017/18) e risultano in diminuzione rispetto all’esercizio
precedente di € 228.309.
I crediti correnti verso LNP, pari a € 12.008.000 (€
18.128.000 nel 2017/18) riguardano il saldo del conto trasferimenti.
I
crediti verso enti-settore specifico ammontano a € 48,87 milioni (€ 69,7
milioni nel 2017/18). La cifra comprende i crediti verso la UEFA per € 170 mila
(€ 6.860.000 nel 2017/18). I Crediti strettamente legati al calciomercato sono
stimabili complessivamente in € 48,7 milioni (€ 62,8 milioni nel 2017/18).
I Debiti
verso enti settore specifico ammontano complessivamente a € 39,63 milioni (€ 32,53
milioni nel 2017/18). L’importo con scadenza oltre i 12 mesi è di € 21,5
milioni (€ 11,1 milioni nel 2017/18).
Ai fini
del Financial Fair Play la nozione di
Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza
tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e
crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la
considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non
correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col
fisco
Nel caso
della Lazio ci fu una rateizzazione importante. Nel
corso dell'esercizio 2004/05 1a SS Lazio SpA stipulò con l'Agenzia delle
Entrate un atto di transazione con rateizzazione del debito tributario relativo
a IRPEF e IVA dovute a tutto il 31 dicembre 2004. All’epoca, l’importo
complessivo dovuto era di 108,78 milioni (Oltre 140 milioni di Euro con gli
interessi e le sanzioni). Al 30.06.2019 figurano debiti tributari non correnti
per Euro 35,92 milioni.
Il net
debt ai fini del Fair Play Finanziario risulta inferiore al fatturato netto ed
è conforme a quanto auspicato dal regolamento.
Il nuovo
regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto anche la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito
rilevante (“Relevant Debt”)
corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente
attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o
alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data
in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso
della Lazio, al 30.06.2019, non figurano debiti finanziari per lo stadio o il
Centro Sportivo rilevanti ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.
L’Indebitamento
Fiscale.
L’importo
dei debiti tributari allocato tra le passività non correnti è di € 35.924.815
(€ 38.684.426 nel 2017/18)
e corrisponde alla parte non corrente relativa all’atto di transazione
stipulato il 20 maggio 2005 con l'Agenzia delle Entrate, che si riferiva a tre
cartelle esattoriali per l’importo complessivo di 148,81 milioni di
Euro. Tale
debito finanzia il 14,15% dell’attivo.
Il totale dei debiti tributari, sia correnti che non correnti,
pari a € 43,08 milioni (€ 48,5 milioni nel 2017/18), “finanzia” il 16,97% delle attività. Tali debiti, pur
riferendosi a esercizi precedenti, non sono da considerarsi “debiti scaduti” in
quanto oggetto, per la maggior parte, di transazione, e perciò non rilevano ai
fini del Fair Play Finanziario. Tuttavia, i debiti non correnti rientrano nel
calcolo de “Net Debt”.
I debiti tributari correnti ammontano ad Euro 7,16
milioni di cui € 3.859.000 sono la parte corrente dei debiti oggetto di
transazione. L’IRPEF lavoratori dipendenti ammonta a Euro 3.051.000 (€ 3.005.000
nel 2017/18).
La problematica della tassazione ai fini IRAP
delle plusvalenze generate dalla cessione dei calciatori è sfociata in avvisi
di accertamento e relativi contenziosi con l’Agenzia delle Entrate, arrivati in
Cassazione.
Per quanto riguarda gli Avvisi di accertamento del
23 luglio 2007, la Corte di Cassazione ha rinviato la questione alla
Commissione Tributaria Regionale. In ogni caso la Lazio ha deciso di avvalersi
della definizione agevolata, di cui art. 6 del D.L. del 23/10/2018, n. 119,
presentando le relative domande ed accantonando i relativi importi.
Per quanto riguarda l’avviso
di accertamento del 27 dicembre 2007, la Lazio ha deciso di avvalersi della
definizione agevolata, di cui art. 6 del D.L. del 23/10/2018, n. 119,
presentando la relativa domanda ed accantonando il relativo importo.
Gli
Altri Debiti.
La voce “Altri Debiti” non correnti risulta pari a
€ 1.605.000; nel 2017/18 ammontava a € 675.000.
La voce “Altri
Debiti” correnti è aumentata, rispetto al 30 giugno 2018, da € 26.020.104 a € 29.124.936. Nel bilancio si legge che tale variazione
dipende principalmente dall’incremento dei debiti verso intermediari.
I debiti
verso tesserati e dipendenti sono diminuiti da € 15.285.000 a € 13.883.000. I
debiti verso intermediari aumentano da € 9.505.000 a € 14.839.000, di cui € 6.821.000
condizionati e € 8.018.000 non condizionati.
Per quanto riguarda i debiti verso intermediari
“condizionati”, l’unica variabile prevista nei contratti condizionati è quella
legata alla presenza del giocatore di riferimento nell’organico della S.S.
Lazio S.p.A..
I debiti verso tesserati sono principalmente
costituiti: dagli stipendi del mese di giugno
dei calciatori della prima squadra pagabili entro il 30 settembre 2019, pari a €
5.892.000, al lordo di imposte; da premi individuali a tesserati pagabili entro
il 30 settembre 2019, pari a € 6.253.000, al lordo di imposte.
Per quanto riguarda le passività potenziali, esistono
diversi contenziosi in cui il Gruppo Lazio è parte, attiva e passiva
Un altro contenzioso, risalente al mese di settembre 2014, riguarda un tesserato del
settore tecnico per Euro 1,1 milioni circa. La causa si è conclusa con il
riconoscimento di un credito di circa euro 250 mila, inferiore a quanto
stanziato dalla società. Tuttavia, il tesserato ha proposto appello. La Lazio, anche in base al parere del legale, non ha fatto ulteriori
accantonamenti.
Per quanto riguarda, un altro
contenzioso, risalente al mese di maggio 2017, per il riconoscimento di un
rapporto di lavoro subordinato e reintegrazione di un ex medico del settore
tecnico per Euro 565 mila oltre contributi previdenziali e risarcimento danno,
fu accantonata la cifra di Euro 250 mila. La Società, a seguito della rinuncia
al procedimento della controparte, ha stornato l’accantonamento effettuato.
Il Rendiconto
Finanziario.
La variazione di
disponibilità liquide ha registrato un decremento di € 228.309, che è dipeso
dal flusso di cassa della gestione corrente positivo per € 1.080.775; dal flusso
di cassa generato dall’attività di investimento negativo per € 8.566.222 e dal flusso
di cassa generato dall’attività finanziaria positivo per € 7.257.139.
Il flusso di cassa
della gestione corrente contiene l’Autofinanziamento economico positivo per € 6.026.147.
Il flusso di cassa generato dall’attività di investimento contiene deflussi per
investimenti in diritti pluriennali calciatori per € 65.036.590.
I
Ricavi.
Il
totale dei ricavi, compresa la gestione economica dei diritti alle prestazioni
dei calciatori, ammonta a € 122,96 milioni e risulta diminuito di 4,96 milioni
di Euro, la variazione è dipesa soprattutto dalla mancata contabilizzazione dei
proventi per i diritti acquisiti per le competizioni europee dell’esercizio
successivo.
I Ricavi
da gare diminuiscono da € 12,18 milioni a € 10,87 milioni, con una
variazione negativa di € 1,31 milioni circa. SS
Lazio contabilizza i ricavi da gare in base all’effettivo svolgimento della
gara. I Ricavi da gare in casa diminuiscono di 2,9 milioni di Euro ed ammontano
ad € 7.208.302 (€ 10.140.325 nel 2017/18). I ricavi da
abbonamenti sono aumentati da € 2.039.170 a € 3.578.054. L’incidenza dei ricavi
da gare sul totale dei ricavi lordi è del 7,24%.
I Ricavi da diritti televisivi e proventi media
sono diminuiti del 4%, da € 85,1 milioni a € 81,6 milioni con una variazione negativa
di € 3,4 milioni, causata principalmente dal cambio del metodo di
contabilizzazione dei ricavi per le competizioni europee. I ricavi
televisivi relativi al campionato sono aumentati da € 59,6 milioni a € 61,8
milioni. Tali ricavi sono composti per € 35.738.000 (€ 17.280.000 nel 2017/18) dalla
cessione dei diritti satellitari, per Euro 23.623.000 (€ 9.567.000 nel 2017/18)
dalla cessione dei diritti internazionali e per Euro 2.577.000 (€ 28.827.000 nel
2017/18) dalla cessione dei diritti digitali terrestri.
I ricavi riconosciuti dalla Lega Calcio sui vari
diritti negoziati a livello centrale, sono pari a € 4.141.000 (€ 5.732.000 nel 2017/18)
e quelli per la vittoria in Coppa Italia per Euro 6.169.000.
I ricavi Televisivi da partecipazioni a competizioni UEFA ammontano a €
9.484.000; mentre, nel 2017/18 erano pari a € 17.096.000.
I Ricavi da sponsorizzazione e pubblicità ammontano
a € 20.771.328 (€ 19.485.709 nel 2017/18), con una variazione positiva del 6,6%
e un’incidenza del 13,8% sui ricavi totali. I ricavi per le sponsorizzazioni
ammontano a € 11.162.000 (€ 10.188.000 nel 2017/18) e sono principalmente rappresentati
dai ricavi del contratto per la qualifica di main sponsor; di secondo sponsor e con la Macron S.p.A. per la
sponsorizzazione tecnica. I proventi pubblicitari ammontano a € 9,35 milioni (€
8,8 milioni nel 2017/18). I canoni per licenza, marchi e brevetti ammontano ad €
257.000 (€ 480.000 nel 2017/18).
I Ricavi da gestione diritti calciatori
risultano pari a € 27.348.441 (€ 65.782.788 nel 2017/18), con un decremento
rispetto alla stagione precedente di € 38.434.347 e con un’incidenza sul totale
dei ricavi del 18,2% circa sul totale dei ricavi. Tale variazione è dipesa,
principalmente, dalle plusvalenze per la cessione dei diritti alle prestazioni
sportive, risultanti dal conto economico, che sono state pari € 25.964.981 (€ 63.719.954
nel 2017/18). Da
evidenziare che nel “PROSPETTO
DELLE MOVIMENTAZIONI DEI DIRITTI ALLE PRESTAZIONI PLURIENNALI DEI TESSERATI” risultano annotate plusvalenze
per € 29.306.490.
Le
plusvalenze hanno riguardato: Anderson
Felipe (West Ham) per € 28.893.642 e Sprocati Matteo (Parma Calcio 1913) per €
412.847.
La voce “Altri Ricavi” è pari a Euro 7.592.436 (€ 8.347.987 nel 2017/18) con un decremento
rispetto alla stagione precedente di € 755.551 (-9,05%). Tale variazione è dipesa da transazioni con creditori che diminuiscono
da € 3 milioni a € 1,4 milioni; dai contributi in conto esercizio riconosciuti
dall’Uefa e dalla Lega Serie A per la partecipazione all’Europa League che
diminuiscono da € 3,7 milioni a € 2,9 milioni.
I ricavi da merchandising sono pari a Euro 1,54 milioni (€ 1.474.806 nel 2017/18) e
segnano un incremento di circa 69 mila Euro, causato dalle maggiori vendite del
materiale sportivo SS Lazio presso
i punti vendita dedicati.
In definitiva,
i ricavi della Lazio dipendono in gran parte dai ricavi per la vendita dei
diritti TV, che incidono per il 66,7% sul fatturato netto e per il 54,4% sui
ricavi totali.
Anche l’evoluzione nel tempo della distribuzione
del fatturato netto dimostra come la Lazio dipenda dai diritti TV e non sia
riuscita a “spiccare il volo”, soprattutto a causa dei ricavi da gare molto
bassi e anche a causa di ricavi commerciali non esaltanti.
I
costi.
Il costo
del personale aumenta del 6,88%, da € 80,1 milioni a € 85,6 milioni. L’incremento
di € 5,5 milioni è dovuto all’incremento dei compensi contrattuali dei
calciatori della prima squadra
da € 58.403.000 a € 63.279.000, a causa degli investimenti, e alla diminuzione per € 144 mila del costo del
personale di sede; mentre i compensi contrattuali “allenatori e tecnici I
squadra” sono aumentati da € € 5.030.000 a € 5.817.000.
L’incidenza sul fatturato netto è del 69,93%,
quella sul totale dei ricavi è del 57,04%. Entrambe risultano inferiori al 70%.
Il costo per calciatori e tecnici è stato di 83,1 milioni di Euro (€ 77,45
milioni nel2017/18). La Quota variabile legata ai risultati sportivi diminuisce
da € 7.279.000 a € 6.930.000. Il personale in forza al 30.06.2019 risulta
composto da 233 unità (199 nel 2017/18) di cui 72 Calciatori (47 nel 2017/18) e
75 Allenatori (72 nel 2017/18).
Gli ammortamenti e svalutazioni delle
immobilizzazioni sono pari a € 32,24 milioni (€ 23,86 milioni nel 2017/18
dato riclassificato). La quota di ammortamento sui diritti alle prestazioni
sportive dei calciatori aumenta del 36,8%, da € 22,76 milioni (dato
riclassificato) a € 31,14 milioni, l’aumento registrato è stato di 8,38 milioni
di Euro.
Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono pari a € 1,03 milioni. Il
Centro Sportivo di Formello comporta una quota di ammortamento di € 778 mila.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro
Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il Costo
del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il
Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo
bilancio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi
tre bilanci approvati.
Nel caso in questione, se si
considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,74.
Gli accantonamenti e altre svalutazioni aumentano di
Euro 3,08 milioni, da € 3.648.432 a € 6.729.214 e riguardano principalmente gli
accantonamenti prudenziali dovuti a rischi su crediti e contenziosi, oltre lo
storno del residuo di accantonamenti, effettuali negli esercizi precedenti, le
cui vicende risultano concluse.
Gli
oneri per godimento di beni di terzi ammontano a circa € 3.651.000 (€ 3.552.357
nel 2017/18) e sono principalmente costituiti dall’affitto dello stadio
Olimpico per € 2.970.000 e dall’affitto dei negozi di Parco Leonardo, via
Calderini, Roma Est e Via
Propaganda per Euro 458
mila.
Fra i
debiti verso fornitori nazionali, figura il debito per il canone per l’utilizzo dello Stadio
Olimpico per Euro 205 mila. Da notare che, in virtù del contratto di fitto stadio, il Coni beneficia
di biglietti omaggio.
Le spese per omaggi biglietteria, sono pari a 57 mila
euro e sono allocate all’interno della voce spese pubblicitarie, che complessivamente
sono pari a € 4,05 milioni. Il Gruppo Lazio paga 1 milioni di Euro per l’utilizzo di diritti commerciali,
pubblicitari e di sponsorizzazione presso lo Stadio Arechi.
I costi per servizi risultano pari a € 18.714.685
(€ 21.225.006 nel 2017/18). All’interno di tale voce, i Costi per intermediazione
tesserati diminuiscono del 60,91%, da € 4.569.000 a € 1.786.000. Le spese
amministrative risultano aumentate del 12,38%, da € 6.052.000 a € 6.802.000 e
per la maggior parte riguardano spese per consulenze e prestazioni di servizio.
I membri
del Consiglio di Sorveglianza, come i membri del Consiglio di Gestione, hanno
rinunciato a percepire compensi.
Il
“Breakeven Result”.
Il
bilancio consolidato 2018/19 espone un risultato prima delle imposte negativo
per Euro 3,98 milioni quello del 2017/18 era positivo per Euro 40,3 milioni, mentre quello del 2016/17
era positivo per Euro 12,5 milioni. Il risultato aggregato dei tre esercizi è positivo
per 47,8 milioni e rientrerebbe ampiamente nella soglia tollerata dal Regolamento
del Fair Play Finanziario.
Il
risultato netto 2018/19 evidenzia una perdita consolidata netta di Euro 13,16
milioni; mentre, nel 2017/18 era esposto un utile consolidato netto di Euro 36,26
milioni (dato riclassificato).
Conclusioni.
Secondo quanto scritto dagli amministratori, per l’esercizio
2019/20 è ragionevole aspettarsi “il pieno rispetto degli impegni finanziari assunti”, grazie ai proventi realizzati dalla cessione dei diritti
pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori nella prima sessione di
mercato 2019/20.
Bisogna aggiungere che, la stagione sportiva
2019/20, con il successo in Super Coppa e il buon andamento in campionato, nettamente
migliore di quello del 2018/19, lascia intravedere un aumento dei ricavi
strettamente legati alle prestazioni sportive. In ogni caso, la Lazio potrà
contare sulla plusvalenza derivante dall’eventuale cessione di Sergej
Milinkovic-Savic ad un Top club.
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