Luca Marotta
Anche il Bilancio 2014/15 della società “Sevilla Fútbol
Club, S.A.D.” si è chiuso con un utile di esercizio, pari a 6,5 milioni di
Euro.
Il fatturato netto pari a 85,5
milioni di Euro, mostra una crescita del 24% rispetto al 2014 e del 66%
rispetto al 2013. Delle quattro componenti che compongono il fatturato:
competizioni, abbonamenti, TV e Marketing; quelle che mostrano incrementi
importanti sono i ricavi da competizioni, per la partecipazione a competizioni
europee; e i ricavi TV a causa dell'ultima negoziazione di questi diritti
realizzata individualmente da parte della Società.
Si potrebbe affermare che la società “Sevilla Fútbol Club,
S.A.D.” ha instaurato un “nuovo” modello di business vincente grazie all’Europa
League. Infatti, prima dei successi europei, tale modello di business era
basato essenzialmente solo sul player trading.
Il successo della prima Europa League del recente trittico,
ha permesso di incassare anche 2,2 milioni di Euro per la partecipazione alla
UEFA Supercup 2014 e di valorizzare alcuni calciatori che hanno permesso di
realizzare cospicue plusvalenze. La conquista della seconda Europa League ha
permesso anche l’accesso alla fase a gironi dell’UEFA Champions League, potendone
percepire i suoi ricavi importanti, oltre a incassare i ricavi per la
partecipazione alla UEFA Supercup 2015 e di valorizzare alcuni calciatori, che
hanno permesso di realizzare cospicue plusvalenze.
In sintesi, il successo sportivo determina anche il successo
economico. Anche se gli Amministratori hanno puntualizzato che l’evoluzione positiva
della situazione economica-patrimoniale e finanziaria è allo stesso tempo causa
e conseguenza dei risultati sportivi della prima squadra.
L’utile 2014/15 è dovuto principalmente alla seconda vittoria
consecutiva della competizione Europa League 2014/15, e all’ottimo risultato
relativo alla cessione calciatori.
I dati di bilancio 2014/15 sono conformi a quanto richiesto
dal Regolamento di Controllo Economico della Liga Spagnola.
Nel bilancio 2013/14, gli
Amministratori avevano scritto che la realizzazione di importanti plusvalenze
per le cessioni di calciatori effettuate nell'estate 2014, unitamente
all’aumento dei ricavi da abbonamenti e la firma di nuovi contratti di
sponsorizzazione, avevano permesso di allestire una squadra ambiziosa, e per
l'esercizio 2014/15, avevano previsto il mantenimento dell’equilibrio
economico, anche nell’ipotesi di un peggiore risultato nella partecipazione in
competizioni europee.
Dal punto di vista sportivo,
oltre alla conquista della seconda UEFA EUROPA LEAGUE consecutiva, con
l’accesso diretto ai gironi di UEFA Champions League 2015/16; la prima squadra ha
concluso la Liga 2014/15 al quinto posto. Nella competizione della Coppa del Re
la prima squadra è stata eliminata ai quarti di finale.
La vittoria in UEFA Europa
League ha permesso di disputare l'UEFA Supercup a Tbilisi il giorno 11 agosto
2015, contro il Barcellona, vincitore dell'UEFA Champions League 2014/15.
La Continuità
Aziendale (going concern).
La società Ernst & Young, S.L. ha certificato il
bilancio e non ha mosso alcun rilievo.
La Società ha elaborato i suoi conti
annuali sotto il principio della continuità aziendale, poiché secondo gli
Amministratori non esistono rischi rilevanti che possano supporre cambiamenti
significativi nel valore degli attivi o passivi nell'esercizio seguente.
La struttura dello Stato
Patrimoniale.
L’analisi dello Stato Patrimoniale serve per capire se la
società sia dotata di una struttura robusta, per svolgere la propria attività.
Il totale dell’attivo, ossia dei mezzi che la società ha a
disposizione, ammonta a € 116,9 milioni e risulta diminuito del 16,3%. Si pensi
che il Siviglia compete in un campionato in cui affronta avversarie come il
Real Madrid che ha un valore dell’attivo superiore al miliardo di Euro.
Il 35,8% dell’attivo del Siviglia è costituito dai diritti
di acquisizione dei calciatori.
Le immobilizzazioni materiali, pari a € 8,2 milioni,
rappresentano solo il 7% dell’attivo e sono composte dallo stadio per un valore
contabile netto di Euro 4.988.000; da impianti e altre immobilizzazioni
materiali per un valore contabile netto di Euro 3.248.000.
Il 32,5% circa del capitale investito è capitale proprio,
non viene quindi fornito da banche, fornitori di merci, dipendenti ecc. e copre
circa un terzo di tutto l’attivo immobilizzato. Per il resto si ricorre a
capitale di terzi.
L’INDICE DI FINANZIAMENTO DEL PATRIMONIO CALCIATORI.
L’indice di finanziamento del Patrimonio Calciatori indica
la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali alle
prestazioni dei calciatori con i Mezzi Propri. Nel caso in questione è pari a 0,91
(0,72 nel 2013/14). Questo significa che non tutti i calciatori sono stati
acquistati con i mezzi propri.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,48 (0,46 nel 2013/14).
Infatti, l’equity ratio è pari a 32,5% e si ricorre
prevalentemente al capitale di terzi, nella misura del 67,5%.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina
l’indice di solvibilità totale. Un club è
solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel
caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,48 (1,46 nel
2013/14), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è abbondantemente
sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in
questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,58 (0,39 nel 2013/14),
ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in
grado di pagare i debiti a breve.
Il capitale circolante netto è negativo per la cifra di 26,2
milioni di Euro.
Il Valore della Rosa
Al 30.06.2015, il Valore della Rosa dei calciatori risulta
pari a 41,9 milioni di Euro. Rispetto all’esercizio precedente risulta un decremento
di 1,9 milioni di Euro. Durante l’esercizio 2014/15, sono stati effettuati
investimenti per 24,9 milioni di Euro (€ 36,7 milioni nel 2013/14), cessioni
per un valore residuo contabile di 8,5 milioni di Euro e ammortamenti per 18,3
milioni di Euro.
Nell’estate
2014/15 sono stati acquistati i seguenti calciatori: Grzegorz Krychowiak (Stade
Reims); Timothée Kolodziejczak (OGC Nice); Aleix Vidal (UD Almería); Éver
Banega (Valencia CF); Nicolás Pareja (Spartak Mosca); Benoît Trémoulinas (Dinamo
Kiev); Daniel Carriço (FC Reading); Mariano Barbosa (UD Las Palmas).
Mentre,
sono stati ceduti: Alberto Moreno (FC Liverpool); Ivan Rakitic (FC Barcellona);
Federico Fazio (Tottenham Hotspur); Jairo Samperio (1.FSV Mainz 05); Alberto
Botía (Olympiacos Pireo); Diego Perotti (Genoa).
La
cessione di calciatori dopo la chiusura dell’esercizio ha determinato un
risultato netto positivo per 33 milioni di Euro. Tra i calciatori ceduti
figurano: Carlos Bacca (AC Milan) e € Aleix Vidal (FC Barcelona).
Il Patrimonio Netto
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 37,9 milioni (€
21,5 milioni nel 2013/14).
La variazione positiva di € 4,62 milioni è dipesa dall’utile
dell’esercizio.
Il Fair Play Finanziario richiede che non vi sia un
patrimonio netto negativo in peggioramento.
Nel caso in questione è conforme a quanto stabilito dal
Regolamento del Fair Play Finanziario.
La Posizione
Finanziaria Netta
La Posizione Finanziaria Netta è positiva per circa 17
milioni di Euro.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori è negativo per 508 mila Euro.
La Posizione Finanziaria Netta ai fini del Regolamento del
Fair Play Finanziario è positiva per circa 16,5 milioni di Euro.
Debiti con
dipendenti, fisco ed altri Enti.
Il Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che non
esista nessuna problematica di debiti scaduti (“overdue payable”) verso altri club, il Fisco,
Enti Locali e/o i propri Dipendenti.
Dal bilancio 2014/15, di “Sevilla Fútbol Club, S.A.D.” emerge
l’esistenza di debiti verso il personale sportivo per un ammontare di 33,3
milioni di Euro (€ 27,7 milioni nel 2013/14), pari al 49,2% del costo del
personale stesso. Questo vuol dire che al 30/06./2015 non risultavano pagati
circa la metà degli stipendi, pare che sia una prassi dei club della Liga
Spagnola.
Nel bilancio 2014/15 di “Sevilla Fútbol Club, S.A.D.” sono
evidenziati debiti rateizzati per imposte locali verso il Comune di Siviglia
per 2,7 milioni di Euro, garantiti dalla “Ciudad Deportiva José Ramón
Cisneros-Palacios”, per un importo totale di 3.055.000 Euro; e un debito
rateizzato nei confronti di fornitori di immobilizzazioni per € 6,6 milioni.
I debiti tributari e quelli verso Istituti Previdenziali
ammontano a € 2.042.000 (€ 3.371.000 nel
2013/14). Tali debiti riguardano: le imposte differite per € 3.560.000; le
imposte correnti per € 39.000; l’IVA per € 144 mila; le ritenute da versare per
€ 1.637.000; gli Enti Previdenziali e di Sicurezza Sociale per € 222 mila.
Il positivo andamento finanziario ha permesso di estinguere
tutto il debito rateizzato con l’Agenzia delle Entrate Spagnola.
La Gestione
Economica.
La gestione economica caratteristica appare squilibrata,
poiché il risultato operativo è negativo. L’equilibrio economico è raggiunto
con l’attività di Player trading, che impone ai club che se ne avvalgono, la
cessione dei pezzi pregiati.
Il fatturato netto considerato è dato dal volume d'affari netto, pari a € 85.479.000 e dagli altri ricavi pari a € 3.066.000.
Il risultato netto dei
trasferimenti calciatori ha comportato utili pari a 37,3 milioni di Euro (€
30,4 milioni nel 2013/14).
I Ricavi
Il fatturato netto, comprensivo degli altri ricavi, ammonta
a 88,5 milioni di Euro (€ 72 milioni nel 2013/14) e risulta in aumento 13,5
milioni.
I ricavi da competizioni aumentano da € 19,6 milioni a € 26,1
milioni, di cui € 20.702..000 (€ 17.111.000 nel 2013/14) per ricavi da
competizioni UEFA. L’importo della distribuzione dei proventi da Europa League pubblicato
dall’UEFA ammontava a € 19.144.232 (€ 14.612.120 nel 2013/14), di cui € 9.844.232
per Market Pool. E’ molto probabile che l’importo di 20,7 milioni di Euro
comprenda anche gli incassi da botteghino della competizione UEFA.
La vittoria in UEFA Europa
League ha permesso di disputare l'UEFA Supercup a Cardiff il 12 agosto 2014,
contro il Real Madrid, vincitore dell'UEFA Champions League 2013/14, che ha
permesso di incassare € 2.200.000.
La Liga ha permesso di incassare € 2.246.000 e la Copa de SM
el Rey € 163 mila.
I ricavi da abbonamenti e quote dei Soci aumentano a € 8.675.000
da € 6.544.000.
I ricavi TV nazionali aumentano da € 32,6 milioni a € 39.071.000.
L’aumento di € 6,4 milioni dovrebbe essere imputabile al nuovo contratto.
I ricavi commerciali aumentano del
13,8%, da € 10,2 milioni a € 11,6 milioni. Tuttavia, i ricavi per
sponsorizzazioni aumentano del 14,6%, assestandosi a € 10.414.000, mentre, i
ricavi per pubblicità aumentano dell’8,1% a € 1.250.000 da € 1.156.000.
Gli altri ricavi sono pari a € 3.066.000 (€ 3 milioni nel 2013/14).
Costo dei dipendenti
Il Costo del Personale complessivo ammonta a 75,1 milioni di
Euro (€ 58,8 milioni nel 2013/14) e risulta in aumento di 16,3 milioni di Euro.
Il numero medio dei dipendenti è aumentato da 238 a 255.
L’incidenza sul fatturato netto, comprensivo degli altri
ricavi, è dell’87,9%. Il costo del personale sportivo ammonta a 67,7 milioni di
Euro (€ 51,9 milioni nel 2013/14) con un’incidenza sul fatturato netto,
comprensivo degli altri ricavi, del 76,5%.
Secondo il Regolamento del Fair Play Finanziario, è
auspicabile che il rapporto tra costo del personale e fatturato netto non
superi il 70%.
In genere, l’incidenza del Costo del Personale indica il
grado di rigidità economica della società. Quanto più è basso quanto più mostra
la capacità della società di essere in equilibrio economico
L’ammortamento della rosa calciatori è pari a 18,2 milioni
di Euro (€13,4 milioni nel 2013/14) con un’incidenza sul fatturato netto del 21,4%.
L’incidenza del costo del Fattore Lavoro
(personale+ammortamenti) sul fatturato netto supera il 109,3%. Questo significa
che il fatturato netto del Siviglia non è risultato sufficiente a far fronte al
costo del fattore lavoro, pertanto è stato necessario ricorrere al Player
Trading.
Gli Altri costi.
Le spese per l’acquisto di materiale di consumo e le
variazioni di rimanenze aumentano del 12,7% da € 4,16 milioni a € 4,69 milioni.
I servizi esterni aumentano del
21,9%, da 7,7 milioni di Euro a 9,4 milioni di Euro. Una delle cause di questo
aumento delle spese per servizi riguarda le spese per i viaggi, dovuti in parte
alla partecipazione alle competizioni europee.
Il “Breakeven Result”.
Il Siviglia non presenta problemi per la Regola del
Break-Even, poiché il risultato prima delle imposte è positivo per € 7,5
milioni, nel 2013/14 era positivo per € 6,1 milioni e nel 2012/13 era positivo
per 2,85 milioni di Euro. Il risultato aggregato dei tre esercizi validi per il
terzo periodo di monitoraggio è positivo per € 16,4 milioni.
Inoltre, non si considerano gli altri ammortamenti, le spese
per il settore giovanile e altri costi.
Il Fair Play
Finanziario Spagnolo.
In
base a quanto emerge dai dati del bilancio 2014/15, il Siviglia rispetta anche quanto
stabilito dal Regolamento di Controllo Economico della LFP .
a) Punto di equilibrio (art. 20 del Regolamento)
Il Punto di Equilibrio richiesto dal Regolamento di
Controllo Economico della LFP è uguale a quello richiesto dall’UEFA. La soglia
di tolleranza per le perdite è di 5 milioni di Euro. Il Siviglia, come visto
precedentemente, rispetta quanto stabilito dall’indicatore.
Il risultato aggregato per il periodo 2012/13-2014/15 è
positivo per € 38.477.000. In particolare, il risultato considerato per il
2014/15 è positivo per € 16.375.000; il risultato considerato per il 2013/14 è
positivo per € 12.251.000 e il risultato considerato per il 2012/13 è positivo
per € 9.851.000.
b) Costi della prima squadra (art. 22 del
Regolamento)
In
base a tale indicatore, il costo del personale della prima squadra (€ 66.133.000)
non deve superare il 70% dei ricavi rilevanti (€ 126.955.000). Dove per ricavi rilevanti
si intendono: il volume d’affari netto (€ 85.479.000), gli altri ricavi (€ 4.192.000)
e il risultato netto relativo alle cessioni dei calciatori (€ 37.284.000).
Tale
indice risulta conforme al Regolamento perché è pari al 52%.
A
differenza di quanto stabilito dal Regolamento UEFA, il Regolamento Spagnolo
sembra più “elastico”, considerando anche le plusvalenze.
c) L’indice dell’indebitamento netto (art.
23 del Regolamento)
La
norma stabilisce che il rapporto tra il totale del Debito Netto e i Ricavi
rilevanti non deve essere superiore a 1.
Per
indebitamento netto si intende i debiti finanziari a lungo termine e i debiti a
breve temine diminuiti dei crediti per la cessione di calciatori e delle
disponibilità liquide.
Tra i
debiti finanziari non si considerano gli accantonamenti, i debiti di natura
commerciale e i ratei e risconti passivi. Invece, si considerando i debiti per
l’acquisto di immobilizzazioni, i debiti per l’acquisto di calciatori e i
debiti bancari.
Al 30
giugno 2015, il Siviglia non evidenzia un saldo da indebitamento netto, poiché
i crediti e le altre componenti dell’attivo considerate superano i debiti di €
7,6 milioni. Pertanto il Siviglia mostra un risultato conforme a quanto
richiesto da Regolamento.
Al 30
giugno 2014, invece, risultava un rapporto tra Indebitamento Netto e Ricavi
Rilevanti del 14% e del 12% al 30 giugno 2013, in entrambi i casi entro
il limite del 100%.
d) Indice del passivo rettificato
Il
regolamento Spagnolo prevede che il Passivo rettificato sia inferiore al volume
d’affari netto aumentato del 25%.
Il Passivo
rettificato corrisponde alla somma del passivo Non Corrente e Corrente, diminuita
degli accantonamenti e dei debiti con scadenza superiore ai 2 anni e delle
disponibilità liquide.
Nel 2014/15
il Passivo Rettificato risulta pari a € 52.797.000 e nel 2013/14 era pari a €
50.428.000.
In
entrambi i casi risulta inferiore al 125% del volume di affari netto che nel 2014/15
è di € 85.479.000 e che nel 2013/14 era di € 69 milioni.
Il Bilancio
Preventivo 2015/2016.
Le
società e i club iscritti alla Liga Spagnola devono formulare il bilancio
preventivo. Tale obbligo rientra nella fase di controllo economico “a priori”
esercitata dalla Liga sui club.
Nel
caso del Siviglia, il Consiglio di Amministrazione ha previsto, un bilancio
preventivo con un risultato in pareggio. Il volume d’affari netto previsto è di
€ 91,1 milioni, il risultato netto delle cessioni dei calciatori previsto è di
33 milioni di Euro, il costo del personale sportivo previsto è di 70,6 milioni
e gli ammortamenti della rosa calciatori previsti sono pari a 18,2 milioni.
Conclusioni.
Gli Amministratori si sono
dichiarati soddisfatti per l'evoluzione della Società, sia dal punto di vista
economico, che dal punto di vista sportivo.
Per l'esercizio 2015/16, è
previsto il mantenimento dell’equilibrio economico, grazie anche all’aumento
dei ricavi per la partecipazione alla Champions League. Ovviamente la vittoria
della terza UEFA Europa League consecutiva fa ritenere che i 91,1 milioni di
Euro previsti come ricavi per il 2015/16 siano destinati ad essere superati.
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